SPORTING ARNO: Poggiolini Mattia, Sorrentino, Sardelli, Marranci, Ferrmaca, Salliu, Palillo, Pacini Gaeta, Poggiolini Davide, Thioune, Bruni. A disp.: Mocci, Fabbri, Di Falco, Merlini, Nencioni, Lombardi, Vacirca, Berti. All.: Leonardo Zecchi.
SCANDICCI: Giordano, Faralli, Gianassi, Giannini, Carone, Coveri, Scelzo, Alecce, Paci, Galli, Hoxhaj. A disp.: Cei, Rensi, Toti, Salucci, Mori, Warid, Ianas, Olivieri, Iovino. All.: Federico Gandini.

ARBITRO: Palatresi di Empoli.

RETI: Ferrmaca, Hoxhaj, Warid, rig. Pacini Gaeta.



Sul sintetico di San Colombano va in scena uno dei grandi classici del calcio giovanile fiorentino; il derby fra Sporting Arno e Scandicci, declinato nella versione Giovanissimi Elite, non delude le aspettative di chi si attendeva una prova di valore da parte di entrambe le squadre e si conclude con un due a due che la dice lunga sulla voglia, non andata però a buon fine, da parte delle due squadre di superarsi reciprocamente. SI entra subito nel vivo della gara dopo il fischio iniziale, e nel primo tempo a muovere la prima mossa sono i padroni di casa, che passano in vantaggio con un'azione ben costruita: Bruni si invola dopo un assist da centrocampo lungo la corsia esterna di competenza e serve poi al centro un bellissimo assist che Ferrmaca di testa devia in rete. La prima frazione di gioco scivola via con tanti duelli nel settore nevralgico del campo; lo Scandicci però non ci sta e crea i presupposti per il gol del pari fino a trovarlo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo; i rosanero non liberano con adeguata prontezza i loro sedici metri ed è allora Hoxhaj, con un guizzo sottomisura, a firmare l'uno a uno, punteggio con il quale si concludono i primi 35'. Nella ripresa, dopo pochi minuti, fa il suo ingresso in campo Warid nelle fila dei blues; è proprio lui, poco più tardi, con un pregevole spunto personale palla al piede con il quale evita in serie alcuni avversari, a completare la rimonta dei ragazzi di Gandini con la rete del sorpasso. Si riprende a giocare e lo Sporting reagisce con foga, andando vicino al pari in due occasioni con Thioune, che va anche a segno ma pizzicato dall'arbitro in sospetto fuorigioco. A 10' dal termine, la gara dei locali sembra poi complicarsi ulteriormente con un episodio abbastanza inconsueto; il gioco è fermo per via di un giocatore ospite a terra dopo uno scontro, Salliu calcia lontano il pallone ma in modo (che sembra) certamente involontario colpisce il direttore di gara che, senza pensarci su troppo, lo espelle. Il match sembra chiuso dunque, ma nel finale è ancora protagonista il direttore di gara, che punisce con un penalty un contatto in area ospite che coinvolge Palillo. Placate le forti proteste dello Scandicci, dal dischetto Pacini Gaeta non sbaglia e firma il due a due. Mancano ancora pochi minuti, ma di fatto non si gioca più; in un clima abbastanza infuocato, il triplice fischio consegna agli archivi statistici questo pareggio.
Calciatoripiù: Warid e Galli (Scandicci); Palillo e Salliu (Sporting Arno).

SPORTING ARNO: Poggiolini Mattia, Sorrentino, Sardelli, Marranci, Ferrmaca, Salliu, Palillo, Pacini Gaeta, Poggiolini Davide, Thioune, Bruni. A disp.: Mocci, Fabbri, Di Falco, Merlini, Nencioni, Lombardi, Vacirca, Berti. All.: Leonardo Zecchi. <br >SCANDICCI: Giordano, Faralli, Gianassi, Giannini, Carone, Coveri, Scelzo, Alecce, Paci, Galli, Hoxhaj. A disp.: Cei, Rensi, Toti, Salucci, Mori, Warid, Ianas, Olivieri, Iovino. All.: Federico Gandini. <br > ARBITRO: Palatresi di Empoli. <br > RETI: Ferrmaca, Hoxhaj, Warid, rig. Pacini Gaeta. Sul sintetico di San Colombano va in scena uno dei grandi classici del calcio giovanile fiorentino; il derby fra Sporting Arno e Scandicci, declinato nella versione Giovanissimi Elite, non delude le aspettative di chi si attendeva una prova di valore da parte di entrambe le squadre e si conclude con un due a due che la dice lunga sulla voglia, non andata per&ograve; a buon fine, da parte delle due squadre di superarsi reciprocamente. SI entra subito nel vivo della gara dopo il fischio iniziale, e nel primo tempo a muovere la prima mossa sono i padroni di casa, che passano in vantaggio con un'azione ben costruita: Bruni si invola dopo un assist da centrocampo lungo la corsia esterna di competenza e serve poi al centro un bellissimo assist che Ferrmaca di testa devia in rete. La prima frazione di gioco scivola via con tanti duelli nel settore nevralgico del campo; lo Scandicci per&ograve; non ci sta e crea i presupposti per il gol del pari fino a trovarlo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo; i rosanero non liberano con adeguata prontezza i loro sedici metri ed &egrave; allora Hoxhaj, con un guizzo sottomisura, a firmare l'uno a uno, punteggio con il quale si concludono i primi 35'. Nella ripresa, dopo pochi minuti, fa il suo ingresso in campo Warid nelle fila dei blues; &egrave; proprio lui, poco pi&ugrave; tardi, con un pregevole spunto personale palla al piede con il quale evita in serie alcuni avversari, a completare la rimonta dei ragazzi di Gandini con la rete del sorpasso. Si riprende a giocare e lo Sporting reagisce con foga, andando vicino al pari in due occasioni con Thioune, che va anche a segno ma pizzicato dall'arbitro in sospetto fuorigioco. A 10' dal termine, la gara dei locali sembra poi complicarsi ulteriormente con un episodio abbastanza inconsueto; il gioco &egrave; fermo per via di un giocatore ospite a terra dopo uno scontro, Salliu calcia lontano il pallone ma in modo (che sembra) certamente involontario colpisce il direttore di gara che, senza pensarci su troppo, lo espelle. Il match sembra chiuso dunque, ma nel finale &egrave; ancora protagonista il direttore di gara, che punisce con un penalty un contatto in area ospite che coinvolge Palillo. Placate le forti proteste dello Scandicci, dal dischetto Pacini Gaeta non sbaglia e firma il due a due. Mancano ancora pochi minuti, ma di fatto non si gioca pi&ugrave;; in un clima abbastanza infuocato, il triplice fischio consegna agli archivi statistici questo pareggio.<b> Calciatoripi&ugrave;: Warid e Galli </b>(Scandicci); <b>Palillo e Salliu</b> (Sporting Arno).