• Juniores Regionali GIR.C
  • Maliseti Tobbianese
  • 0 - 1
  • Audace Legnaia


MALISETI TOBB.: Puggelli 6, Magni 6 (72' Calamai 6), Zangirolami 6-, Settesoldi 6,5 (77' Nincheri sv.), Manetti D. 6,5, Gianassi 6, Mosconi 6-, Nani 6 (56' Stefanelli 6), Ceccarini 6, Amerighi 6,5, Di Ninni 6. A disp.: Cardaci, Bambini, Vannucchi, Coppini. All.: Piero Carovani.
AUDACE LEGNAIA: Mastroianni 8, Vagheggini 6,5, Fucà 6,5; Caramelli 6, Annunziato 6,5, Guerrini 6,5, Ristori 6, Vignozzi 6,5 (89' Morandi sv.), Cerrato 7,5 (80' Luciani 7), Di Prisco 7 (83' Casini sv.), Hassan 6 (63' Andrade 7-). A disp.: Tulli, Conciarelli, Vanzi. All.: Nicola Massai.

ARBITRO: Romizi di Pistoia.

RETE: 23' Cerrato.
NOTE: ammoniti Zangirolami, Nincheri, Annunziato, Di Prisco, Casini. Angoli: 5-4.



Turno di campionato che mette di fronte due squadre spinte da forti motivazioni di successo: il Maliseti di mister Carovani vuole al più presto ripartire con una vittoria sul campo che potrebbe ridisegnare il sorriso sul volto di tutto l'ambiente amaranto; l'Audace Legnaia è chiamata all'impresa in trasferta, dove finora non ha raccolto molto, per dare un deciso scossone alla propria stagione. Ne è venuta fuori una partita molto (forse a tratti anche troppo!) maschia e combattuta agonisticamente, a scapito della qualità e del divertimento, tutto sommato corretta che ha visto il Maliseti cadere inaspettatamente tra le mura amiche: è mancato il carattere e la lucidità tecnico-tattica ai padroni di casa, molto spesso mal disposti in campo e privi di idee. Un plauso da invece alla squadra fiorentina, ben organizzata in campo, umile ed arcigna, soprattutto cinica nell'approfittare al meglio dell'occasione da gol creata da tre punti.
Giornata di sole ma forte vento che condiziona la circolazione della palla e costringe le due formazioni a giocare palla a terra; sono frequenti le imprecisioni nei tocchi ed i lanci senza precisa meta che spazientiscono il pubblico e gli allenatori che predicano una maggiore cura ed esatti movimenti senza palla. Alla prima vera e propria occasione da rete, gli ospiti colpiscono: al 23' cross basso tagliato di Ristori che attraversa tutta l'area di rigore, viene raccolto da Cerreto che di destro gira nell'angolino basso ove Suggelli non può arrivare. La reazione dei locali è assai poca cosa, carica di rabbia ed aggressività, ma povera di lucidità: anche le punizioni dalla trequarti, arma molto spesso utilizzata per creare paure agli avversari, sono calciate senza dovuto raziocinio e precisione. mister Carovani si sbraccia, urla, scuote la testa, visibilmente contrariato per la prova dei suoi, ai quali non si può rimproverare una scarsa personalità o cattiveria ma una carenza preoccupante di fantasia.
Seppur non molto vibrante, la ripresa è maggiormente pregna di sussulti. Al 53' palla scodellata da Amerighi per Manetti che fa valere la sua enorme stazza fisica, spizzica di testa, senza trovare lo specchio della porta. Il Maliseti sfiora il pareggio inoltre con una gran botta da fuori di Nani che sorvola di poco la traversa. Mentre la battaglia infuria a centrocampo, succede pochissimo ed i tanti falli spezzano il gioco ed aumentano il nervosismo: se questo trend giova agli ospiti che guardano con velata fiducia lo scorrere del tempo, per gli amaranto la salita si fa durissima. Al 67' azione meravigliosa dei locali, con Mosconi che ben lanciato stoppa il pallone, si accentra e suggerisce per Di Ninni che solo davanti al portiere dai 15 metri angola ma Mastroianni si supera compiendo un autentico miracolo. al 75' armoniosa manovra tutta in velocità degli ospiti in contropiede: triangolazione Di Prisco-Andreade-Di Prisco, quest'ultimo vede libero Cerrato che egoisticamente cerca la botta dalla distanza senza fortuna. All'87' in avanti il Maliseti con un velleitario tiro dalla distanza di Amerighi che supera anche le recinzioni del rettangolo di gioco. In piena zona recupero, ubriacante serpentina di Casini sulla fascia sinistra, il mediano salta Amerighi, scarica su Morandi che conclude svirgolando senza recare pericoli a Puggelli.

Simone Romagnani MALISETI TOBB.: Puggelli 6, Magni 6 (72' Calamai 6), Zangirolami 6-, Settesoldi 6,5 (77' Nincheri sv.), Manetti D. 6,5, Gianassi 6, Mosconi 6-, Nani 6 (56' Stefanelli 6), Ceccarini 6, Amerighi 6,5, Di Ninni 6. A disp.: Cardaci, Bambini, Vannucchi, Coppini. All.: Piero Carovani.<br >AUDACE LEGNAIA: Mastroianni 8, Vagheggini 6,5, Fuc&agrave; 6,5; Caramelli 6, Annunziato 6,5, Guerrini 6,5, Ristori 6, Vignozzi 6,5 (89' Morandi sv.), Cerrato 7,5 (80' Luciani 7), Di Prisco 7 (83' Casini sv.), Hassan 6 (63' Andrade 7-). A disp.: Tulli, Conciarelli, Vanzi. All.: Nicola Massai. <br > ARBITRO: Romizi di Pistoia.<br > RETE: 23' Cerrato.<br >NOTE: ammoniti Zangirolami, Nincheri, Annunziato, Di Prisco, Casini. Angoli: 5-4. Turno di campionato che mette di fronte due squadre spinte da forti motivazioni di successo: il Maliseti di mister Carovani vuole al pi&ugrave; presto ripartire con una vittoria sul campo che potrebbe ridisegnare il sorriso sul volto di tutto l'ambiente amaranto; l'Audace Legnaia &egrave; chiamata all'impresa in trasferta, dove finora non ha raccolto molto, per dare un deciso scossone alla propria stagione. Ne &egrave; venuta fuori una partita molto (forse a tratti anche troppo!) maschia e combattuta agonisticamente, a scapito della qualit&agrave; e del divertimento, tutto sommato corretta che ha visto il Maliseti cadere inaspettatamente tra le mura amiche: &egrave; mancato il carattere e la lucidit&agrave; tecnico-tattica ai padroni di casa, molto spesso mal disposti in campo e privi di idee. Un plauso da invece alla squadra fiorentina, ben organizzata in campo, umile ed arcigna, soprattutto cinica nell'approfittare al meglio dell'occasione da gol creata da tre punti.<br >Giornata di sole ma forte vento che condiziona la circolazione della palla e costringe le due formazioni a giocare palla a terra; sono frequenti le imprecisioni nei tocchi ed i lanci senza precisa meta che spazientiscono il pubblico e gli allenatori che predicano una maggiore cura ed esatti movimenti senza palla. Alla prima vera e propria occasione da rete, gli ospiti colpiscono: al 23' cross basso tagliato di Ristori che attraversa tutta l'area di rigore, viene raccolto da Cerreto che di destro gira nell'angolino basso ove Suggelli non pu&ograve; arrivare. La reazione dei locali &egrave; assai poca cosa, carica di rabbia ed aggressivit&agrave;, ma povera di lucidit&agrave;: anche le punizioni dalla trequarti, arma molto spesso utilizzata per creare paure agli avversari, sono calciate senza dovuto raziocinio e precisione. mister Carovani si sbraccia, urla, scuote la testa, visibilmente contrariato per la prova dei suoi, ai quali non si pu&ograve; rimproverare una scarsa personalit&agrave; o cattiveria ma una carenza preoccupante di fantasia. <br >Seppur non molto vibrante, la ripresa &egrave; maggiormente pregna di sussulti. Al 53' palla scodellata da Amerighi per Manetti che fa valere la sua enorme stazza fisica, spizzica di testa, senza trovare lo specchio della porta. Il Maliseti sfiora il pareggio inoltre con una gran botta da fuori di Nani che sorvola di poco la traversa. Mentre la battaglia infuria a centrocampo, succede pochissimo ed i tanti falli spezzano il gioco ed aumentano il nervosismo: se questo trend giova agli ospiti che guardano con velata fiducia lo scorrere del tempo, per gli amaranto la salita si fa durissima. Al 67' azione meravigliosa dei locali, con Mosconi che ben lanciato stoppa il pallone, si accentra e suggerisce per Di Ninni che solo davanti al portiere dai 15 metri angola ma Mastroianni si supera compiendo un autentico miracolo. al 75' armoniosa manovra tutta in velocit&agrave; degli ospiti in contropiede: triangolazione Di Prisco-Andreade-Di Prisco, quest'ultimo vede libero Cerrato che egoisticamente cerca la botta dalla distanza senza fortuna. All'87' in avanti il Maliseti con un velleitario tiro dalla distanza di Amerighi che supera anche le recinzioni del rettangolo di gioco. In piena zona recupero, ubriacante serpentina di Casini sulla fascia sinistra, il mediano salta Amerighi, scarica su Morandi che conclude svirgolando senza recare pericoli a Puggelli. Simone Romagnani




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