• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Cattolica Virtus
  • 2 - 0
  • Forcoli Valdera


S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Morini 6.5, Stella Lorenzo 6.5 (59' Protei 6.5), De Muynck 6.5, Gelonese 6.5 (49' Muscas 6/7), Donnini 6.5, Francini 6/7, Mugelli 7 (72' Valenti sv), Servi 6.5 (49' Vignozzi 6.5), Cragno 7 (76' Enache sv), Pratesi 7, Morici 6/7 (65' Moreno sv). A disp.: Fulco. All.: Francesco Gozzi.
FORCOLI VALDERA (4-3-3): Filippeschi 7.5, Bitozzi 6/7, La Monica 7, Profeti 7+, Montorzi 6/7 (81' Salvini), Nocchi 6/7, Masini 6.5 (63' Costagli sv), Novi 6.5 (82' Sarandria sv), Hoda 6.5, Giusti 6.5, Faratro 6.5. All.: Michele Citi.

ARBITRO: Cardini di Firenze.

RETI: 61' Cragno, 63' Morici.
NOTE: ammoniti Servi al 9', Novi al 33', Gelonese al 41', Montorzi al 75'. Corner 8-2. Recupero 1'+4'.



Non servivano conferme sul fatto che la Cattolica - già campione d'inverno da due settimane - fosse la squadra battere del girone. Eppure il pareggio (e più del pareggio la prestazione sottotono) di Livorno rischiava di mettere un po' di frenesia ai giallorossi, chiamati a confrontarsi con la quarta forza del girone per chiudere in bellezza un anno solare davvero stellare della società fiorentina: parlando dei '97 si pensi alla vittoria nel girone di merito fiorentino, al successivo al trionfo di Pontassieve nel Trofeo Cerbai e alla cavalcata al comando dell'élite, ma è impossibile dimenticare il titolo regionale conquistato da Gozzi con i '96. La gara col Forcoli è un crocevia della stagione: se sul campionato si riaprisse un altro spiraglio, le sorprendenti inseguitrici (Maliseti e Bibbiena, ma anche Forcoli stesso) avrebbero tutte le vacanze natalizie per cullare sogni di gloria. Già alle prese con sei defezioni, mister Citi prima del fischio di inizio ci confida di aver appreso in mattinata di dover rinunciare anche a due '98 inizialmente convocati. Eppure, anche se non lo dice, ci pare di leggere nel modo in cui guarda il manto verde di Soffiano una gran voglia di fare l'impresa. Anche se per la trasferta a disposizione si sono solo 13 ragazzi, più il portiere Sarandria che indossa la maglia numero 15. A sorpresa al fischio d'inizio compare in tribuna il mitico Enrico Ferrini, a sostenere col suo consueto affetto la squadra amaranto (ci auguriamo di rivederlo al più presto a bordo campo). Il tecnico amaranto schiera i suoi con un 4-3-3 molto compatto, che diventa presto un 4-5-1 quando i giallorossi attaccano. La difesa è comandata dai corazzieri Montorzi-Nocchi, mentre sugli esterni agiscono Bitozzi e il dinamico La Monica; a centrocampo capitan Profeti (ci verrebbe da dire Borja Profeti, visto che anche il mediano amaranto è in grado di fare tutto nella mediana) è il motore della squadra, sia quando c'è da impostare, sia quando c'è da pressare, sia quando c'è da recuperare palloni; al suo fianco Novi e Giusti corrono e corrono e corrono ancora, mostrandosi utilissimi nelle due fasi; in attacco il punto di riferimento è Hoda, fiancheggiato sugli esterni da Faratro e Masini. Gozzi a sua volta deve fare i conti con alcune assenze: nell'undici iniziale trova spazio Lorenzo Stella come esterno destro; De Muynck rientra a sinistra e dunque Francini torna centrale in coppia con Donnini; a centrocampo Gelonese è fiancheggiato da Pratesi e Mugelli, mentre in attacco torna titolare Morici, largo a sinistra nel tridente insieme a Cragno e Servi. L'avvio del Forcoli è molto positivo: l'undici amaranto pressa senza lasciar ragionare i portatori di palla avversari e così la prima conclusione è di capitan Profeti che da circa trenta metri manda la sfera sul fondo. La Cattolica, concessa la sfuriata iniziale agli avversari, minuto dopo minuto tesse il suo gioco, trascinata dagli ordinati Pratesi e Gelonese, ma anche dalle invenzioni di Mugelli, decisamente ispirato e sempre più capace di calarsi come interno di centrocampo nel 4-3-3 gozziano. Al 12' De Muynck batte un corner corto da destra per Mugelli, che offre il pallone di ritorno al terzino: questi prova il tiro ma Filippeschi respinge. Anche se i giallorossi prendono in mano la partita e anche se gli amaranto arretrano il baricentro, la contesa rimane combattuta e tiratissima. Al 15' Profeti per vie centrali trascina i suoi in un rapido contropiede e serve Giusti, il cui mancino è fuori misura. Al 25' Cragno su corner riceve al limite e pesca Servi, che dal limite dell'area piccola calcia col mancino spedendo la sfera sopra la traversa. Passano tre minuti e Gelonese fa passare il pallone in una fessura della difesa forcolese; Servi scappa sulla sinistra e crossa sul secondo palo dove Morici di testa manda la sfera sopra l'incrocio. La Cattolica non alza il piede dall'acceleratore e non si scoraggia vedendo infrangere le sue ondate offensive sulla scogliera (Montorzi-Nocchi) piazzata da Citi davanti a Filippeschi. Al 31' però De Muynck guadagna il cross da sinistra, Filippeschi subisce un fallo e non trattiene la palla, ma Cardini lascia correre; Cragno aggancia il pallone e, subendo il tackle falloso di un difensore, finisce a terra. Il rigore è netto, ma altrettanto evidente ci era sembrata la carica sul numero 1 amaranto. Capitan Donnini si porta sul pallone, ma San Matteo (Filippeschi) con un balzo felino vola sulla sua sinistra e va a togliere il pallone destinato accanto al palo, sventando la migliore occasione dei giallorossi per il vantaggio. Al 36' doppio triangolo tra Servi e Stella a destra; lo stesso Servi raggiunge il fondo e sforna un cross sul quale Mugelli arriva in tuffo di testa ma manda il pallone di poco fuori. Passa un minuto e Mugelli imbecca Servi a sinistra: il mancino del numero 8 di casa viene parato da Filippeschi. Pur giocando un'ottima prima frazione, la Cattolica non riesce a sbloccare il risultato contro un Forcoli capace di interpretare, per filo e per segno, la gara come ha chiesto mister Citi.
Nella ripresa la Cattolica appare meno brillante rispetto al finale di primo tempo, così il Forcoli per un quarto d'ora rende zona rossa per Cragno & C. l'area di Filippeschi. Al quarto d'ora sono dunque gli ospiti a rendersi per primi pericolosi: La Monica batte una punizione da sinistra, Donnini sfiora ma la palla giunge ugualmente a Masini che manda la sfera sul fondo accanto al primo palo. Passano due minuti e La Monica (arrembante nella ripresa) imbecca Faratro a sinistra; l'esterno crossa al centro verso Hoda che controlla bene di petto ma poi perde l'equilibrio e riesce a concludere solo debolmente senza impensierire Morini. Quando la partita sembra addormentarsi (Gozzi prova a risvegliarla inserendo le forze fresche dalla panchina: prima Muscas e Vignozzi, poi Protei), ci pensa Cragno a ravvivarla: il capocannoniere del girone si avventa su un pallone che sembrava preda di Filippeschi, soffiandolo allo stesso numero 1 ospite e a un difensore; dalla linea di fondo Cragno rimette al centro, ma la retroguardia ospite sventa in corner. Sul tiro dalla bandierina battuta da destra da Muscas (positivo il suo inserimento a partita in corso) sfiorano nel giro di una frazione di secondo il pallone Donnini (appostato sulla sua mattonella), Cragno (in torsione) e un difensore, così la sfera carambola nell'angolo alla destra di Filippeschi. Il gol - peraltro subito in queste circostanze - corrode il morale del Forcoli e solo due minuti dopo (63') la Cattolica piazza il colpo del ko: Muscas serve Cragno che dal limite premia l'inserimento a sinistra Morici; questi, solo davanti a Filippeschi, lo batte con un tocco di punta che manda la sfera nell'angolo della porta sotto la terrazza. Il due a zero tranquillizza la Cattolica che inserisce il pilota automatico e bada soprattutto a non far ripartire in velocità gli avversari. La squadra di Citi si vede in avanti grazie ad una difesa di Novi a destra (Morini in uscita anticipa Hoda), poi l'ultima emozione è al 77', quando Valenti riceve un ottimo passaggio di ritorno da Enache (esordio in categoria per il bravo '98) e, presentatosi davanti a Filippeschi, il centravanti ex Montelupo fa partire un destro che il numero 1 amaranto riesce a respingere. Lo stremato Forcoli (entra anche il dodicesimo Sarandria nei panni da giocatore) nel finale è più impegnato a non scomporsi che a creare grattacapi a Morini, così i quattro minuti di recupero scorrono senza emozioni. Va rimarcato lo spirito combattivo del Forcoli che, nonostante le assenze, ha giocato una gara di grande spessore in via Piero di Cosimo. Recuperando le pedine assenti in questo turno l'undici di Citi (il solito stratega tattico: le squadre sanno sempre a memoria cosa fare in ogni fase del match) ha secondo me le carte in regola per lottare per il secondo posto. Per la Cattolica una buona risposta dopo la gara di Livorno: al di là della vittoria (maturata con due guizzi nella ripresa), le note positive arrivano soprattutto dalla buona prima frazione e dalla consueta affidabilità del reparto difensivo. A chi cerca un motivo del +8 col quale i campioni d'inverno chiudono il 2013, forse le appena otto reti subite possono rappresentare una delle risposte più convincenti. Complimenti a mister Gozzi e ai suoi ragazzi per la splendida prima parte della stagione, ma i giallorossi hanno il compito di non abbassare la guardia e di continuare a giocare la fame e la voglia della prima parte della stagione. Perché c'è anche dopo la gara di domenica 5 gennaio a Calenzano ci sarà ancora un girone intero da giocare e la sfida di Livorno ha dimostrato che se non giochi al 100% in questo girone di élite non vinci.

Calciatoripiù
: Un terzetto merita la citazione tra i locali. Cragno non gioca la sua miglior partita, ma con guizzo guadagna il corner sul quale indovina la deviazione per il vantaggio e, dunque, il bomber risulta decisivo. Bene anche Mugelli (soprattutto nel primo tempo) e Pratesi (il più ordinato dei suoi nella mediana); tra le parate di Filippeschi merita una citazione quella sul penalty, molto bene anche il solito capitan Profeti, si è distinto anche La Monica, non solo per la prova in copertura, ma anche per l'esplosiva spinta assicurata nella ripresa sulla fascia sinistra.

Cosimo Di Bari S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Morini 6.5, Stella Lorenzo 6.5 (59' Protei 6.5), De Muynck 6.5, Gelonese 6.5 (49' Muscas 6/7), Donnini 6.5, Francini 6/7, Mugelli 7 (72' Valenti sv), Servi 6.5 (49' Vignozzi 6.5), Cragno 7 (76' Enache sv), Pratesi 7, Morici 6/7 (65' Moreno sv). A disp.: Fulco. All.: Francesco Gozzi.<br >FORCOLI VALDERA (4-3-3): Filippeschi 7.5, Bitozzi 6/7, La Monica 7, Profeti 7+, Montorzi 6/7 (81' Salvini), Nocchi 6/7, Masini 6.5 (63' Costagli sv), Novi 6.5 (82' Sarandria sv), Hoda 6.5, Giusti 6.5, Faratro 6.5. All.: Michele Citi.<br > ARBITRO: Cardini di Firenze.<br > RETI: 61' Cragno, 63' Morici.<br >NOTE: ammoniti Servi al 9', Novi al 33', Gelonese al 41', Montorzi al 75'. Corner 8-2. Recupero 1'+4'. Non servivano conferme sul fatto che la Cattolica - gi&agrave; campione d'inverno da due settimane - fosse la squadra battere del girone. Eppure il pareggio (e pi&ugrave; del pareggio la prestazione sottotono) di Livorno rischiava di mettere un po' di frenesia ai giallorossi, chiamati a confrontarsi con la quarta forza del girone per chiudere in bellezza un anno solare davvero stellare della societ&agrave; fiorentina: parlando dei '97 si pensi alla vittoria nel girone di merito fiorentino, al successivo al trionfo di Pontassieve nel Trofeo Cerbai e alla cavalcata al comando dell'&eacute;lite, ma &egrave; impossibile dimenticare il titolo regionale conquistato da Gozzi con i '96. La gara col Forcoli &egrave; un crocevia della stagione: se sul campionato si riaprisse un altro spiraglio, le sorprendenti inseguitrici (Maliseti e Bibbiena, ma anche Forcoli stesso) avrebbero tutte le vacanze natalizie per cullare sogni di gloria. Gi&agrave; alle prese con sei defezioni, mister Citi prima del fischio di inizio ci confida di aver appreso in mattinata di dover rinunciare anche a due '98 inizialmente convocati. Eppure, anche se non lo dice, ci pare di leggere nel modo in cui guarda il manto verde di Soffiano una gran voglia di fare l'impresa. Anche se per la trasferta a disposizione si sono solo 13 ragazzi, pi&ugrave; il portiere Sarandria che indossa la maglia numero 15. A sorpresa al fischio d'inizio compare in tribuna il mitico Enrico Ferrini, a sostenere col suo consueto affetto la squadra amaranto (ci auguriamo di rivederlo al pi&ugrave; presto a bordo campo). Il tecnico amaranto schiera i suoi con un 4-3-3 molto compatto, che diventa presto un 4-5-1 quando i giallorossi attaccano. La difesa &egrave; comandata dai corazzieri Montorzi-Nocchi, mentre sugli esterni agiscono Bitozzi e il dinamico La Monica; a centrocampo capitan Profeti (ci verrebbe da dire Borja Profeti, visto che anche il mediano amaranto &egrave; in grado di fare tutto nella mediana) &egrave; il motore della squadra, sia quando c'&egrave; da impostare, sia quando c'&egrave; da pressare, sia quando c'&egrave; da recuperare palloni; al suo fianco Novi e Giusti corrono e corrono e corrono ancora, mostrandosi utilissimi nelle due fasi; in attacco il punto di riferimento &egrave; Hoda, fiancheggiato sugli esterni da Faratro e Masini. Gozzi a sua volta deve fare i conti con alcune assenze: nell'undici iniziale trova spazio Lorenzo Stella come esterno destro; De Muynck rientra a sinistra e dunque Francini torna centrale in coppia con Donnini; a centrocampo Gelonese &egrave; fiancheggiato da Pratesi e Mugelli, mentre in attacco torna titolare Morici, largo a sinistra nel tridente insieme a Cragno e Servi. L'avvio del Forcoli &egrave; molto positivo: l'undici amaranto pressa senza lasciar ragionare i portatori di palla avversari e cos&igrave; la prima conclusione &egrave; di capitan Profeti che da circa trenta metri manda la sfera sul fondo. La Cattolica, concessa la sfuriata iniziale agli avversari, minuto dopo minuto tesse il suo gioco, trascinata dagli ordinati Pratesi e Gelonese, ma anche dalle invenzioni di Mugelli, decisamente ispirato e sempre pi&ugrave; capace di calarsi come interno di centrocampo nel 4-3-3 gozziano. Al 12' De Muynck batte un corner corto da destra per Mugelli, che offre il pallone di ritorno al terzino: questi prova il tiro ma Filippeschi respinge. Anche se i giallorossi prendono in mano la partita e anche se gli amaranto arretrano il baricentro, la contesa rimane combattuta e tiratissima. Al 15' Profeti per vie centrali trascina i suoi in un rapido contropiede e serve Giusti, il cui mancino &egrave; fuori misura. Al 25' Cragno su corner riceve al limite e pesca Servi, che dal limite dell'area piccola calcia col mancino spedendo la sfera sopra la traversa. Passano tre minuti e Gelonese fa passare il pallone in una fessura della difesa forcolese; Servi scappa sulla sinistra e crossa sul secondo palo dove Morici di testa manda la sfera sopra l'incrocio. La Cattolica non alza il piede dall'acceleratore e non si scoraggia vedendo infrangere le sue ondate offensive sulla scogliera (Montorzi-Nocchi) piazzata da Citi davanti a Filippeschi. Al 31' per&ograve; De Muynck guadagna il cross da sinistra, Filippeschi subisce un fallo e non trattiene la palla, ma Cardini lascia correre; Cragno aggancia il pallone e, subendo il tackle falloso di un difensore, finisce a terra. Il rigore &egrave; netto, ma altrettanto evidente ci era sembrata la carica sul numero 1 amaranto. Capitan Donnini si porta sul pallone, ma San Matteo (Filippeschi) con un balzo felino vola sulla sua sinistra e va a togliere il pallone destinato accanto al palo, sventando la migliore occasione dei giallorossi per il vantaggio. Al 36' doppio triangolo tra Servi e Stella a destra; lo stesso Servi raggiunge il fondo e sforna un cross sul quale Mugelli arriva in tuffo di testa ma manda il pallone di poco fuori. Passa un minuto e Mugelli imbecca Servi a sinistra: il mancino del numero 8 di casa viene parato da Filippeschi. Pur giocando un'ottima prima frazione, la Cattolica non riesce a sbloccare il risultato contro un Forcoli capace di interpretare, per filo e per segno, la gara come ha chiesto mister Citi.<br >Nella ripresa la Cattolica appare meno brillante rispetto al finale di primo tempo, cos&igrave; il Forcoli per un quarto d'ora rende zona rossa per Cragno & C. l'area di Filippeschi. Al quarto d'ora sono dunque gli ospiti a rendersi per primi pericolosi: La Monica batte una punizione da sinistra, Donnini sfiora ma la palla giunge ugualmente a Masini che manda la sfera sul fondo accanto al primo palo. Passano due minuti e La Monica (arrembante nella ripresa) imbecca Faratro a sinistra; l'esterno crossa al centro verso Hoda che controlla bene di petto ma poi perde l'equilibrio e riesce a concludere solo debolmente senza impensierire Morini. Quando la partita sembra addormentarsi (Gozzi prova a risvegliarla inserendo le forze fresche dalla panchina: prima Muscas e Vignozzi, poi Protei), ci pensa Cragno a ravvivarla: il capocannoniere del girone si avventa su un pallone che sembrava preda di Filippeschi, soffiandolo allo stesso numero 1 ospite e a un difensore; dalla linea di fondo Cragno rimette al centro, ma la retroguardia ospite sventa in corner. Sul tiro dalla bandierina battuta da destra da Muscas (positivo il suo inserimento a partita in corso) sfiorano nel giro di una frazione di secondo il pallone Donnini (appostato sulla sua mattonella), Cragno (in torsione) e un difensore, cos&igrave; la sfera carambola nell'angolo alla destra di Filippeschi. Il gol - peraltro subito in queste circostanze - corrode il morale del Forcoli e solo due minuti dopo (63') la Cattolica piazza il colpo del ko: Muscas serve Cragno che dal limite premia l'inserimento a sinistra Morici; questi, solo davanti a Filippeschi, lo batte con un tocco di punta che manda la sfera nell'angolo della porta sotto la terrazza. Il due a zero tranquillizza la Cattolica che inserisce il pilota automatico e bada soprattutto a non far ripartire in velocit&agrave; gli avversari. La squadra di Citi si vede in avanti grazie ad una difesa di Novi a destra (Morini in uscita anticipa Hoda), poi l'ultima emozione &egrave; al 77', quando Valenti riceve un ottimo passaggio di ritorno da Enache (esordio in categoria per il bravo '98) e, presentatosi davanti a Filippeschi, il centravanti ex Montelupo fa partire un destro che il numero 1 amaranto riesce a respingere. Lo stremato Forcoli (entra anche il dodicesimo Sarandria nei panni da giocatore) nel finale &egrave; pi&ugrave; impegnato a non scomporsi che a creare grattacapi a Morini, cos&igrave; i quattro minuti di recupero scorrono senza emozioni. Va rimarcato lo spirito combattivo del Forcoli che, nonostante le assenze, ha giocato una gara di grande spessore in via Piero di Cosimo. Recuperando le pedine assenti in questo turno l'undici di Citi (il solito stratega tattico: le squadre sanno sempre a memoria cosa fare in ogni fase del match) ha secondo me le carte in regola per lottare per il secondo posto. Per la Cattolica una buona risposta dopo la gara di Livorno: al di l&agrave; della vittoria (maturata con due guizzi nella ripresa), le note positive arrivano soprattutto dalla buona prima frazione e dalla consueta affidabilit&agrave; del reparto difensivo. A chi cerca un motivo del +8 col quale i campioni d'inverno chiudono il 2013, forse le appena otto reti subite possono rappresentare una delle risposte pi&ugrave; convincenti. Complimenti a mister Gozzi e ai suoi ragazzi per la splendida prima parte della stagione, ma i giallorossi hanno il compito di non abbassare la guardia e di continuare a giocare la fame e la voglia della prima parte della stagione. Perch&eacute; c'&egrave; anche dopo la gara di domenica 5 gennaio a Calenzano ci sar&agrave; ancora un girone intero da giocare e la sfida di Livorno ha dimostrato che se non giochi al 100% in questo girone di &eacute;lite non vinci.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Un terzetto merita la citazione tra i locali. <b>Cragno </b>non gioca la sua miglior partita, ma con guizzo guadagna il corner sul quale indovina la deviazione per il vantaggio e, dunque, il bomber risulta decisivo. Bene anche <b>Mugelli </b>(soprattutto nel primo tempo) e <b>Pratesi </b>(il pi&ugrave; ordinato dei suoi nella mediana); tra le parate di <b>Filippeschi </b>merita una citazione quella sul penalty, molto bene anche il solito capitan <b>Profeti</b>, si &egrave; distinto anche <b>La Monica</b>, non solo per la prova in copertura, ma anche per l'esplosiva spinta assicurata nella ripresa sulla fascia sinistra. Cosimo Di Bari




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