• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Olimpia Firenze
  • 3 - 2
  • Antignano


OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Salucci 6; Nardini 7, Sacchi 6,5 , Beragnoli 6,5, Zanieri 6,5; Mamma 7, Saccardi 7,5, Innocenti 7,5; Andrade Araujo 6,5 (72' Cerasuolo 6), Vecchi 6,5, Alivernini 8. A disp.: Eletti, Cannarsi, Reati, Mehilli, Zacchi, Lodà. All.: Massimo Massi.
ANTIGNANO (4-4-2): Agabiti 6; Carlesi 6,5 (72' Invernazzi), Del Corona 6, Torri 6,5, Almerico 6; Diamantini 6,5 (74' Benassi 6,5), Grassini 5,5 (56' Bernini 6,5), Domenici 6,5, Armadori 6,5; Zgjana 5,5 (79' Colombini sv), Gasbarro 5,5 (56' Frangerini 6). A disp.: Rossi. All.: Iurj Cantini.

ARBITRO: Paolo Cilla di Empoli 6.

RETI: 19' Saccardi, 64' Bernini, 69' rig. e 83' Alivernini, 78' Benassi.
NOTE: ammoniti Alivernini al 58' e Bernini al 65'. Recupero: 2'+3'.



Botta e risposta: potremmo riassumere così, in tre semplici parole, l'incontro valido per il quarto turno di campionato del girone Élite degli Allievi Regionali, disputato domenica mattina presso l'impianto Cerreti di Campo di Marte a Firenze, dove si sono affrontati i padroni di casa dell'Olimpia e i livornesi dell'Antignano Banditella, due squadre in cerca di punti, vista la posizione in classifica e i risultati fin qui ottenuti (solamente 3 punti conquistati con una partita vinta e due perse), tra cui due brucianti sconfitte rimediate proprio nella giornata di campionato precedente, rispettivamente contro Forcoli Valdera e Capostrada. Alla fine, dopo 83 minuti di bel calcio, sano, corretto e agonistico come piace a noi, l'hanno spuntata le vespe guidate da mister Massimo Massi, che in zona Cesarini hanno regalato ai loro appassionatissimi tifosi un trionfo cercato, voluto e trovato contro un Antignano ben messo in campo e capace di riportarsi in partita per ben due volte nella seconda parte della ripresa. Ma veniamo alla cronaca di questo match ricco di emozioni. Olimpia in insolita tenuta bianca e Antignano in divisa nera, al 4-3-3 di Massi si oppone il 4-4-2 di Cantini. In avvio, la gara stenta a decollare con le due compagini intente a coprire ogni spazio, studiando le mosse avversarie piuttosto che prendere l'iniziativa. Il primo sussulto arriva infatti dopo ben 17 minuti con un tiro da fuori di Alivernini, lanciato col contagiri da Innocenti, che si infrange però tra le braccia del reattivo Agabiti. Convince non poco il gioco palla a terra dell'Olimpia, ispirato da Mamma, Saccardi e Innocenti, un terzetto di centrocampo di massima qualità e quantità, ma l'Antignano è attento a non lasciarsi sorprendere dalle imbucate verticali e sempre propositivo in fase di ripartenza. E' il 19' quando il risultato finalmente si sblocca: gran cross dalla destra che imbecca in mezzo all'area Saccardi, bravo a staccare di testa e incornare in rete il pallone, che prima sbatte sulla traversa e poi finisce alle spalle dell'incolpevole estremo livornese. Grande senso del gol e giusto tempismo per il numero 10 dell'Olimpia in questa circostanza. Il gol messo a segno rende ancora più brillanti le manovre palla a terra dei padroni di casa, che al 22' ci riprovano con una velocissima azione corale: Innocenti allarga sulla sinistra per Zanieri, che, raggiunto il fondo, mette dentro un insidioso cross rasoterra per Vecchi, anticipato però al momento decisivo da un difensore. L'Antignano si fa invece notare dalle parti di Salucci con un tiro da fuori area del suo uomo migliore, Armadori, che chiama il numero 1 di casa alla difficile parata. I livornesi iniziano progressivamente a crescere, ma le conclusioni in porta arrivano sempre dalla distanza e mancano della giusta precisione, non riuscendo quindi a impensierire più di tanto Salucci: al 26' ci riprova Armadori con un tiro che finisce a lato, mentre un minuto più tardi Almerico cerca il gol con una punizione dalla trequarti campo che non inquadra però lo specchio della porta. Sul fronte opposto, l'Olimpia orchestra rapide ed efficaci azioni a un tocco, sventando ogni pericolo in fase difensiva grazie alle chiusure e agli anticipi senza sbavature di capitan Sacchi e del vice-capitano Beragnoli, un vero gigante impossibile da superare per Zgjana e Gasbarro. Al 33' spizzata di testa di Vecchi a lanciare in profondità sulla destra Andrade Araujo, ma Agabiti esce e si impossessa del pallone. Al 36' Almerico mette davanti alla porta Armadori con un preciso traversone dall'out di sinistra, ma il direttore di gara ferma tutto per posizione di fuorigioco del numero 8 livornese. Il primo tempo si conclude quindi con un tentativo da lontano di Zgjana che, defilato sulla sinistra, cerca il palo più lontano ma non trova la porta sparando alto. Dopo 40 minuti abbastanza avvincenti e ben giocati da entrambe le squadre, nella ripresa sale in cattedra l'Olimpia, ma l'Antignano non sta certo a guardare e coi suoi nuovi entrati (azzeccatissime le mosse operate a gara in corso da mister Cantini, visto che saranno proprio due giocatori entrati dalla panchina a trovare la via della rete) si mantiene in partita fino all'83'. Pronti-via e il solito Armadori tenta la conclusione al volo, ma calcia a lato al 41'. Due minuti più tardi Antignano ancora pericoloso con un bel pallone servito da Domenici a Gasbarri, che sulla sinistra si lancia verso la porta difesa da Salucci, preciso però nell'uscita. Per l'Olimpia al 49' invito in profondità di Saccardi per Andrade Araujo, ma il numero 7 di casa ritarda troppo il tiro e l'azione sfuma. E' una fase molto concitata di gioco con ritmi altissimi, grande intensità e palle gol che fioccano a ripetizione da ambedue le parti. Al 50' Saccardi cerca la doppietta con un tiro di sinistro che finisce alto davvero di un soffio, mentre al 51' il suo compagno Mamma centra il bersaglio, ma trova la pronta risposta del portiere avversario. Brilla la luce di Innocenti nel centrocampo dell'Olimpia, play-maker intelligente nei movimenti con e senza palla e chirurgico nei passaggi, coadiuvato da due colleghi di reparto di non minor rendimento come Mamma e Saccardi, mentre sulle fasce Nardini e Zanieri non sbagliano una diagonale difensiva, pur non rinunciando a spingere: sono questi alcuni dei segreti del bel calcio delle vespe fiorentine. Al 57' i padroni di casa sfiorano il gol del raddoppio: la rimessa laterale di Nardini, provata in allenamento e consolidata in partita (si ricordi il gol segnato da Alivernini di testa proprio su rimessa laterale di Nardini nella trasferta di Forcoli e non solo) è lunga, forte e tesa, Agabiti si lascia scappare il pallone, Innocenti cerca la gloria personale, ma un difensore dell'Antignano si immola sulla linea di porta e salva i suoi dalla definitiva capitolazione. L'Olimpia preme sull'acceleratore, desiderosa di veder premiati i suoi sforzi con il gol del 2-0 e quindi della tranquillità. Al 58' episodio da moviola in area livornese: Alivernini, atterrato palesemente in area a tu per tu col portiere avversario, reclama a gran voce il calcio di rigore e il signor Cilla di Empoli ferma sì il gioco, ma per ammonire per simulazione l'attaccante, che non la prende molto bene. Sarà proprio questo cartellino, però, a dare ad Alivernini la forza e la convinzione per mettere il suo importante zampino sul match. Minuto 59, altra ottima manovra dell'Olimpia con una punizione di Nardini che trova la perfetta spizzata in area di Vecchi per l'inserimento di Alivernini, il cui tiro di piatto destro a colpo sicuro si infrange clamorosamente sul palo opposto. Dal doppio vantaggio sfiorato al gol del pareggio subito. D'altronde, se la legge del calcio, gol sbagliato-gol subito, è ormai nota a grandi e piccini, ci sarà pur un motivo. E' il 64' quando l'Antignano orchestra una frizzante azione corale sulla fascia destra con Diamantini che allarga il gioco per Carlesi, bravo a lasciar partire un traversone insidiosissimo sul quale si getta Armadori, leggermente in ritardo; il pericolo sembra sfumato per le vespe, ma il pallone finisce sui piedi del numero 14 livornese Bernini, che, appostato sul secondo palo, non ci pensa due volte prima di scoccare una conclusione potente che non lascia scampo a Salucci. Tutto da rifare quindi per l'Olimpia, che ha però il merito di non demoralizzarsi, riniziando immediatamente a macinare gioco e alzando il baricentro per tornare subito avanti. Al 67' corner dalla sinistra battuto da Zanieri, Saccardi tenta la sorte con una bella girata aerea, ma la sua conclusione è troppo centrale. E' però il preambolo del nuovo vantaggio della squadra di Massimo Massi, che, appena 2 minuti più tardi, rimette meritatamente le mani sull'intera posta in palio: in questa circostanza è molto bravo Andrade Araujo a conquistarsi un penalty sacrosanto, costringendo coi suoi dribbling Armadori ad atterrarlo in area. Dagli undici metri si presenta con decisione proprio Davide Alivernini, che opta per una soluzione potente e angolata alla sinistra di Agabiti, abile nell'intuire la direzione in cui tuffarsi ma capace soltanto di toccare il pallone prima che si depositi in rete. Sembra davvero fatta per l'Olimpia, ma invece sono solo illusioni. Nell'altra metà campo c'è infatti un Antignano che non ha alcuna intenzione di arrendersi. Dopo una traversa centrata in pieno da Invernazzi, appena entrato in campo, sugli sviluppi di una punizione calciata da Bernini al 76', la compagine di Iurj Cantini riesce a rimettere nuovamente e inaspettatamente in piedi la partita. La punizione dal limite dell'area calciata al 78' dal numero 16 livornese Benassi, altro neo-entrato, è di quelle da vedere e rivedere: traiettoria potente che sbatte con forza prima sull'incrocio dei pali e poi a terra oltre la linea di porta tra lo stupore dei presenti, specialmente di un immobile Salucci. A 2 minuti dalla fine più recupero, la partita sembra così avviarsi verso il pareggio, un risultato forse ingiusto per la mole di gioco e le occasioni da rete costruite dalle vespe, ma un compenso equo e meritato per lo spirito di sacrificio e il carattere dell'Antignano. Tutto sembra finito, ancora una volta, ma il Cerreti di Campo di Marte regala un'altra emozione, l'ultima e la più grande della giornata. E' il minuto numero 83, il terzo dei tre di recupero assegnati dal direttore di gara, e l'Olimpia può beneficiare dell'ennesima rimessa laterale nei pressi dell'area avversaria sulla fascia destra. Naturalmente, della battuta se ne incarica il solito Nardini, che con un'esecuzione tesa come quella di un corner invita Alivernini a staccare imperioso in area, eludendo la marcatura dei due centrali avversari e insaccando in rete un sigillo meraviglioso che pone la parola fine a un incontro davvero straordinario. E' questo il bello del calcio ed il bello del calcio, in questa partita, è proprio l'esultanza insieme ai compagni di Alivernini, ancora a segno in perfetta collaborazione con Nardini. Non c'è più tempo per niente e Paolo Cilla, che ha arbitrato abbastanza bene la gara (anche se alcuni episodi andrebbero rivisti), sancisce la fine delle ostilità. Tifosi e giocatori locali esplodono di gioia, mentre tra le fila dell'Antignano i volti sono comprensibilmente scuri e rivolti a terra. I ragazzi di Cantini però, nonostante l'amarezza per la sconfitta subita in chiusura, possono tenere la testa alta, perché non hanno niente da rammaricarsi. L'Antignano ha lottato con gli artigli, ma l'Olimpia ha sicuramente giocato meglio e ha meritato la vittoria, forte di numerose individualità da tenere d'occhio in chiave futura e soprattutto di una fluidità di gioco davvero invidiabile.
Calciatorepiù: Alivernini (Olimpia Firenze): sembra quasi scontato premiarlo come migliore in campo, visto che è lui a trasformare il rigore del 2-1 ed è ancora a lui a firmare il 3-2 finale. Decisivo è dire poco.

OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Salucci 6; Nardini 7, Sacchi 6,5 , Beragnoli 6,5, Zanieri 6,5; Mamma 7, Saccardi 7,5, Innocenti 7,5; Andrade Araujo 6,5 (72' Cerasuolo 6), Vecchi 6,5, Alivernini 8. A disp.: Eletti, Cannarsi, Reati, Mehilli, Zacchi, Lod&agrave;. All.: Massimo Massi.<br >ANTIGNANO (4-4-2): Agabiti 6; Carlesi 6,5 (72' Invernazzi), Del Corona 6, Torri 6,5, Almerico 6; Diamantini 6,5 (74' Benassi 6,5), Grassini 5,5 (56' Bernini 6,5), Domenici 6,5, Armadori 6,5; Zgjana 5,5 (79' Colombini sv), Gasbarro 5,5 (56' Frangerini 6). A disp.: Rossi. All.: Iurj Cantini.<br > ARBITRO: Paolo Cilla di Empoli 6.<br > RETI: 19' Saccardi, 64' Bernini, 69' rig. e 83' Alivernini, 78' Benassi.<br >NOTE: ammoniti Alivernini al 58' e Bernini al 65'. Recupero: 2'+3'. Botta e risposta: potremmo riassumere cos&igrave;, in tre semplici parole, l'incontro valido per il quarto turno di campionato del girone &Eacute;lite degli Allievi Regionali, disputato domenica mattina presso l'impianto Cerreti di Campo di Marte a Firenze, dove si sono affrontati i padroni di casa dell'Olimpia e i livornesi dell'Antignano Banditella, due squadre in cerca di punti, vista la posizione in classifica e i risultati fin qui ottenuti (solamente 3 punti conquistati con una partita vinta e due perse), tra cui due brucianti sconfitte rimediate proprio nella giornata di campionato precedente, rispettivamente contro Forcoli Valdera e Capostrada. Alla fine, dopo 83 minuti di bel calcio, sano, corretto e agonistico come piace a noi, l'hanno spuntata le vespe guidate da mister Massimo Massi, che in zona Cesarini hanno regalato ai loro appassionatissimi tifosi un trionfo cercato, voluto e trovato contro un Antignano ben messo in campo e capace di riportarsi in partita per ben due volte nella seconda parte della ripresa. Ma veniamo alla cronaca di questo match ricco di emozioni. Olimpia in insolita tenuta bianca e Antignano in divisa nera, al 4-3-3 di Massi si oppone il 4-4-2 di Cantini. In avvio, la gara stenta a decollare con le due compagini intente a coprire ogni spazio, studiando le mosse avversarie piuttosto che prendere l'iniziativa. Il primo sussulto arriva infatti dopo ben 17 minuti con un tiro da fuori di Alivernini, lanciato col contagiri da Innocenti, che si infrange per&ograve; tra le braccia del reattivo Agabiti. Convince non poco il gioco palla a terra dell'Olimpia, ispirato da Mamma, Saccardi e Innocenti, un terzetto di centrocampo di massima qualit&agrave; e quantit&agrave;, ma l'Antignano &egrave; attento a non lasciarsi sorprendere dalle imbucate verticali e sempre propositivo in fase di ripartenza. E' il 19' quando il risultato finalmente si sblocca: gran cross dalla destra che imbecca in mezzo all'area Saccardi, bravo a staccare di testa e incornare in rete il pallone, che prima sbatte sulla traversa e poi finisce alle spalle dell'incolpevole estremo livornese. Grande senso del gol e giusto tempismo per il numero 10 dell'Olimpia in questa circostanza. Il gol messo a segno rende ancora pi&ugrave; brillanti le manovre palla a terra dei padroni di casa, che al 22' ci riprovano con una velocissima azione corale: Innocenti allarga sulla sinistra per Zanieri, che, raggiunto il fondo, mette dentro un insidioso cross rasoterra per Vecchi, anticipato per&ograve; al momento decisivo da un difensore. L'Antignano si fa invece notare dalle parti di Salucci con un tiro da fuori area del suo uomo migliore, Armadori, che chiama il numero 1 di casa alla difficile parata. I livornesi iniziano progressivamente a crescere, ma le conclusioni in porta arrivano sempre dalla distanza e mancano della giusta precisione, non riuscendo quindi a impensierire pi&ugrave; di tanto Salucci: al 26' ci riprova Armadori con un tiro che finisce a lato, mentre un minuto pi&ugrave; tardi Almerico cerca il gol con una punizione dalla trequarti campo che non inquadra per&ograve; lo specchio della porta. Sul fronte opposto, l'Olimpia orchestra rapide ed efficaci azioni a un tocco, sventando ogni pericolo in fase difensiva grazie alle chiusure e agli anticipi senza sbavature di capitan Sacchi e del vice-capitano Beragnoli, un vero gigante impossibile da superare per Zgjana e Gasbarro. Al 33' spizzata di testa di Vecchi a lanciare in profondit&agrave; sulla destra Andrade Araujo, ma Agabiti esce e si impossessa del pallone. Al 36' Almerico mette davanti alla porta Armadori con un preciso traversone dall'out di sinistra, ma il direttore di gara ferma tutto per posizione di fuorigioco del numero 8 livornese. Il primo tempo si conclude quindi con un tentativo da lontano di Zgjana che, defilato sulla sinistra, cerca il palo pi&ugrave; lontano ma non trova la porta sparando alto. Dopo 40 minuti abbastanza avvincenti e ben giocati da entrambe le squadre, nella ripresa sale in cattedra l'Olimpia, ma l'Antignano non sta certo a guardare e coi suoi nuovi entrati (azzeccatissime le mosse operate a gara in corso da mister Cantini, visto che saranno proprio due giocatori entrati dalla panchina a trovare la via della rete) si mantiene in partita fino all'83'. Pronti-via e il solito Armadori tenta la conclusione al volo, ma calcia a lato al 41'. Due minuti pi&ugrave; tardi Antignano ancora pericoloso con un bel pallone servito da Domenici a Gasbarri, che sulla sinistra si lancia verso la porta difesa da Salucci, preciso per&ograve; nell'uscita. Per l'Olimpia al 49' invito in profondit&agrave; di Saccardi per Andrade Araujo, ma il numero 7 di casa ritarda troppo il tiro e l'azione sfuma. E' una fase molto concitata di gioco con ritmi altissimi, grande intensit&agrave; e palle gol che fioccano a ripetizione da ambedue le parti. Al 50' Saccardi cerca la doppietta con un tiro di sinistro che finisce alto davvero di un soffio, mentre al 51' il suo compagno Mamma centra il bersaglio, ma trova la pronta risposta del portiere avversario. Brilla la luce di Innocenti nel centrocampo dell'Olimpia, play-maker intelligente nei movimenti con e senza palla e chirurgico nei passaggi, coadiuvato da due colleghi di reparto di non minor rendimento come Mamma e Saccardi, mentre sulle fasce Nardini e Zanieri non sbagliano una diagonale difensiva, pur non rinunciando a spingere: sono questi alcuni dei segreti del bel calcio delle vespe fiorentine. Al 57' i padroni di casa sfiorano il gol del raddoppio: la rimessa laterale di Nardini, provata in allenamento e consolidata in partita (si ricordi il gol segnato da Alivernini di testa proprio su rimessa laterale di Nardini nella trasferta di Forcoli e non solo) &egrave; lunga, forte e tesa, Agabiti si lascia scappare il pallone, Innocenti cerca la gloria personale, ma un difensore dell'Antignano si immola sulla linea di porta e salva i suoi dalla definitiva capitolazione. L'Olimpia preme sull'acceleratore, desiderosa di veder premiati i suoi sforzi con il gol del 2-0 e quindi della tranquillit&agrave;. Al 58' episodio da moviola in area livornese: Alivernini, atterrato palesemente in area a tu per tu col portiere avversario, reclama a gran voce il calcio di rigore e il signor Cilla di Empoli ferma s&igrave; il gioco, ma per ammonire per simulazione l'attaccante, che non la prende molto bene. Sar&agrave; proprio questo cartellino, per&ograve;, a dare ad Alivernini la forza e la convinzione per mettere il suo importante zampino sul match. Minuto 59, altra ottima manovra dell'Olimpia con una punizione di Nardini che trova la perfetta spizzata in area di Vecchi per l'inserimento di Alivernini, il cui tiro di piatto destro a colpo sicuro si infrange clamorosamente sul palo opposto. Dal doppio vantaggio sfiorato al gol del pareggio subito. D'altronde, se la legge del calcio, gol sbagliato-gol subito, &egrave; ormai nota a grandi e piccini, ci sar&agrave; pur un motivo. E' il 64' quando l'Antignano orchestra una frizzante azione corale sulla fascia destra con Diamantini che allarga il gioco per Carlesi, bravo a lasciar partire un traversone insidiosissimo sul quale si getta Armadori, leggermente in ritardo; il pericolo sembra sfumato per le vespe, ma il pallone finisce sui piedi del numero 14 livornese Bernini, che, appostato sul secondo palo, non ci pensa due volte prima di scoccare una conclusione potente che non lascia scampo a Salucci. Tutto da rifare quindi per l'Olimpia, che ha per&ograve; il merito di non demoralizzarsi, riniziando immediatamente a macinare gioco e alzando il baricentro per tornare subito avanti. Al 67' corner dalla sinistra battuto da Zanieri, Saccardi tenta la sorte con una bella girata aerea, ma la sua conclusione &egrave; troppo centrale. E' per&ograve; il preambolo del nuovo vantaggio della squadra di Massimo Massi, che, appena 2 minuti pi&ugrave; tardi, rimette meritatamente le mani sull'intera posta in palio: in questa circostanza &egrave; molto bravo Andrade Araujo a conquistarsi un penalty sacrosanto, costringendo coi suoi dribbling Armadori ad atterrarlo in area. Dagli undici metri si presenta con decisione proprio Davide Alivernini, che opta per una soluzione potente e angolata alla sinistra di Agabiti, abile nell'intuire la direzione in cui tuffarsi ma capace soltanto di toccare il pallone prima che si depositi in rete. Sembra davvero fatta per l'Olimpia, ma invece sono solo illusioni. Nell'altra met&agrave; campo c'&egrave; infatti un Antignano che non ha alcuna intenzione di arrendersi. Dopo una traversa centrata in pieno da Invernazzi, appena entrato in campo, sugli sviluppi di una punizione calciata da Bernini al 76', la compagine di Iurj Cantini riesce a rimettere nuovamente e inaspettatamente in piedi la partita. La punizione dal limite dell'area calciata al 78' dal numero 16 livornese Benassi, altro neo-entrato, &egrave; di quelle da vedere e rivedere: traiettoria potente che sbatte con forza prima sull'incrocio dei pali e poi a terra oltre la linea di porta tra lo stupore dei presenti, specialmente di un immobile Salucci. A 2 minuti dalla fine pi&ugrave; recupero, la partita sembra cos&igrave; avviarsi verso il pareggio, un risultato forse ingiusto per la mole di gioco e le occasioni da rete costruite dalle vespe, ma un compenso equo e meritato per lo spirito di sacrificio e il carattere dell'Antignano. Tutto sembra finito, ancora una volta, ma il Cerreti di Campo di Marte regala un'altra emozione, l'ultima e la pi&ugrave; grande della giornata. E' il minuto numero 83, il terzo dei tre di recupero assegnati dal direttore di gara, e l'Olimpia pu&ograve; beneficiare dell'ennesima rimessa laterale nei pressi dell'area avversaria sulla fascia destra. Naturalmente, della battuta se ne incarica il solito Nardini, che con un'esecuzione tesa come quella di un corner invita Alivernini a staccare imperioso in area, eludendo la marcatura dei due centrali avversari e insaccando in rete un sigillo meraviglioso che pone la parola fine a un incontro davvero straordinario. E' questo il bello del calcio ed il bello del calcio, in questa partita, &egrave; proprio l'esultanza insieme ai compagni di Alivernini, ancora a segno in perfetta collaborazione con Nardini. Non c'&egrave; pi&ugrave; tempo per niente e Paolo Cilla, che ha arbitrato abbastanza bene la gara (anche se alcuni episodi andrebbero rivisti), sancisce la fine delle ostilit&agrave;. Tifosi e giocatori locali esplodono di gioia, mentre tra le fila dell'Antignano i volti sono comprensibilmente scuri e rivolti a terra. I ragazzi di Cantini per&ograve;, nonostante l'amarezza per la sconfitta subita in chiusura, possono tenere la testa alta, perch&eacute; non hanno niente da rammaricarsi. L'Antignano ha lottato con gli artigli, ma l'Olimpia ha sicuramente giocato meglio e ha meritato la vittoria, forte di numerose individualit&agrave; da tenere d'occhio in chiave futura e soprattutto di una fluidit&agrave; di gioco davvero invidiabile.<br ><b>Calciatorepi&ugrave;: Alivernini (Olimpia Firenze): </b>sembra quasi scontato premiarlo come migliore in campo, visto che &egrave; lui a trasformare il rigore del 2-1 ed &egrave; ancora a lui a firmare il 3-2 finale. Decisivo &egrave; dire poco.




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI