• Giovanissimi B GIR.B
  • Pieta 2004
  • 1 - 1
  • Folgor Calenzano


PIETÀ 2004: Montinaro, Castellani, Agostini, Gualchierani, Pestelli, Giovannelli, Magni, Pieraccini, Pacianti, Gianni, Innocenti, Grifasi, Stanzani, Branciforti. All.: Marco Zambello.
F.CALENZANO: Toccafondo, Pasquinucci, Pancani, Becheri, Giolli, Saraci, Cetani, Pelagatti, Cioni, Materassi, Tapinassi. A disp.: Bandini, Baroni, Congiu, Lastrucci. All.: Stefano Menghetti.

ARBITRO: Di Ruocco di Prato.

RETI: Pelagatti, Gianni.



Partita dai due volti quella che si è svolta tra la squadra della Pietà e la Folgor Calenzano: più tranquilla la prima parte, molto spigolosa la seconda, con l'arbitro che ha faticato a tenere in pugno la gara, tanta era la tensione e l'agonismo in campo. Puo' giustamente recriminare per il risultato la squadra di casa, che avrebbe meritato di più del punto ottenuto. I pratesi infatti hanno infatti giocato una partita tutta grinta e nervi, e hanno messo spesso in grave difficoltà gli ospiti, apparsi spesso in affanno, con poche idee e poco disposti alla battaglia sportiva. Parte bene la formazione di mister Zambello che, pur non brillando per precisione e continuità, riesce a fare buone cose nella metà campo avversaria. Come spesso succede pero', alla prima sortita offensiva il Calenzano passa in vantaggio: è di Pelagatti il bel destro che dopo una combinazione con Cioni, gonfia la rete dell'incolpevole portiere di casa. Accusa il colpo la Pietà, che impiega qualche minuto a riprendersi. Gli ospiti pero' non ne approfittano e la squadra pratese si riporta stabilmente nella metà campo avversaria. Spesso pero', gli avanti pratesi sbagliano l'ultima scelta di passaggio e la pressione frutta solo qualche calcio d'angolo e due facili parate di Toccafondo. In evidenza tra i pratesi Edoardo Magni che in questa partita è stato il vero trascinatore dell'attacco e capace di fare reparto da solo. Decisamente sottotono la partita del Calenzano: troppo frettolosi i portatori di palla, sempre pressati, poca la capacità di produrre gioco e di conseguenza poca serenità in campo. Quello che stupisce nell'involuzione di questa squadra, è la difficoltà nell'usare le proprie armi (buona tecnica di base, palleggio e corsa) per imporre il proprio gioco quando gli avversari lottano su tutti i palloni come in questo caso come già detto la seconda parte del match risulta più spigolosa e spezzettata. La squadra di casa sente di meritare il pareggio ed accentua la pressione anche se poco lucida. Intorno al 10' colossale occasione per Cioni che spara a lato dopo una bella azione sulla destra, anche per un rimbalzo fasullo della sfera. Come in ogni storia di calcio che si rispetti, gol sbagliato equivale a gol preso. Infatti sul capovolgimento di fronte, la Pietà guadagna una punizione da limite, e sul tiro di Gianni il pallone passa attraverso la barriera che si apre, beffando Toccafondo. Soffre adesso il Calenzano, con Magni che si butta su tutti i palloni come una furia, risultando a tratti incontenibile per i difensori ospiti, ma la squadra di casa non riesce a trovare lo spazio per una conclusione pulita. L'ultimo quarto vede il Calenzano messo meglio in campo e alla ricerca del gol vittoria che non arriva, nonostante alcune buone proiezioni di Pelagatti (sempre positivo). Per contro con gli ospiti sbilanciati, Magni diventa ancora più pericoloso in contropiede. Su uno di questi l'attaccante di casa impegna severamente Toccafondo che si supera per deviare il tiro. Sembra che il gol possa arrivare da un momento all'altro, anche se è la confusione a regnare sovrana in campo in questo periodo: Calenzano in pressione, Pietà in contropiede, ma alla fine è 1-1. Ottima Pietà per intensità, voglia di vincere e cattiveria agonistica: i ragazzi di mister Zambello hanno provato veramente in tutti modi di vincere la partita, e a nostro avviso l'avrebbero pure meritato, solo una parata di Toccafondo nel recupero ha impedito alla squadra di casa di prendersi i tre punti. Non bene gli ospiti, che al cospetto di una squadra sulla carta meno quotata, hanno mostrato limiti di carattere e personalità abbastanza evidenti: è il calcio dei grandi, questo, non scuola calcio. Serve una scossa positiva per questi ragazzi che devono e senz'altro possono fare meglio.

PIET&Agrave; 2004: Montinaro, Castellani, Agostini, Gualchierani, Pestelli, Giovannelli, Magni, Pieraccini, Pacianti, Gianni, Innocenti, Grifasi, Stanzani, Branciforti. All.: Marco Zambello.<br >F.CALENZANO: Toccafondo, Pasquinucci, Pancani, Becheri, Giolli, Saraci, Cetani, Pelagatti, Cioni, Materassi, Tapinassi. A disp.: Bandini, Baroni, Congiu, Lastrucci. All.: Stefano Menghetti.<br > ARBITRO: Di Ruocco di Prato.<br > RETI: Pelagatti, Gianni. Partita dai due volti quella che si &egrave; svolta tra la squadra della Piet&agrave; e la Folgor Calenzano: pi&ugrave; tranquilla la prima parte, molto spigolosa la seconda, con l'arbitro che ha faticato a tenere in pugno la gara, tanta era la tensione e l'agonismo in campo. Puo' giustamente recriminare per il risultato la squadra di casa, che avrebbe meritato di pi&ugrave; del punto ottenuto. I pratesi infatti hanno infatti giocato una partita tutta grinta e nervi, e hanno messo spesso in grave difficolt&agrave; gli ospiti, apparsi spesso in affanno, con poche idee e poco disposti alla battaglia sportiva. Parte bene la formazione di mister Zambello che, pur non brillando per precisione e continuit&agrave;, riesce a fare buone cose nella met&agrave; campo avversaria. Come spesso succede pero', alla prima sortita offensiva il Calenzano passa in vantaggio: &egrave; di Pelagatti il bel destro che dopo una combinazione con Cioni, gonfia la rete dell'incolpevole portiere di casa. Accusa il colpo la Piet&agrave;, che impiega qualche minuto a riprendersi. Gli ospiti pero' non ne approfittano e la squadra pratese si riporta stabilmente nella met&agrave; campo avversaria. Spesso pero', gli avanti pratesi sbagliano l'ultima scelta di passaggio e la pressione frutta solo qualche calcio d'angolo e due facili parate di Toccafondo. In evidenza tra i pratesi Edoardo Magni che in questa partita &egrave; stato il vero trascinatore dell'attacco e capace di fare reparto da solo. Decisamente sottotono la partita del Calenzano: troppo frettolosi i portatori di palla, sempre pressati, poca la capacit&agrave; di produrre gioco e di conseguenza poca serenit&agrave; in campo. Quello che stupisce nell'involuzione di questa squadra, &egrave; la difficolt&agrave; nell'usare le proprie armi (buona tecnica di base, palleggio e corsa) per imporre il proprio gioco quando gli avversari lottano su tutti i palloni come in questo caso come gi&agrave; detto la seconda parte del match risulta pi&ugrave; spigolosa e spezzettata. La squadra di casa sente di meritare il pareggio ed accentua la pressione anche se poco lucida. Intorno al 10' colossale occasione per Cioni che spara a lato dopo una bella azione sulla destra, anche per un rimbalzo fasullo della sfera. Come in ogni storia di calcio che si rispetti, gol sbagliato equivale a gol preso. Infatti sul capovolgimento di fronte, la Piet&agrave; guadagna una punizione da limite, e sul tiro di Gianni il pallone passa attraverso la barriera che si apre, beffando Toccafondo. Soffre adesso il Calenzano, con Magni che si butta su tutti i palloni come una furia, risultando a tratti incontenibile per i difensori ospiti, ma la squadra di casa non riesce a trovare lo spazio per una conclusione pulita. L'ultimo quarto vede il Calenzano messo meglio in campo e alla ricerca del gol vittoria che non arriva, nonostante alcune buone proiezioni di Pelagatti (sempre positivo). Per contro con gli ospiti sbilanciati, Magni diventa ancora pi&ugrave; pericoloso in contropiede. Su uno di questi l'attaccante di casa impegna severamente Toccafondo che si supera per deviare il tiro. Sembra che il gol possa arrivare da un momento all'altro, anche se &egrave; la confusione a regnare sovrana in campo in questo periodo: Calenzano in pressione, Piet&agrave; in contropiede, ma alla fine &egrave; 1-1. Ottima Piet&agrave; per intensit&agrave;, voglia di vincere e cattiveria agonistica: i ragazzi di mister Zambello hanno provato veramente in tutti modi di vincere la partita, e a nostro avviso l'avrebbero pure meritato, solo una parata di Toccafondo nel recupero ha impedito alla squadra di casa di prendersi i tre punti. Non bene gli ospiti, che al cospetto di una squadra sulla carta meno quotata, hanno mostrato limiti di carattere e personalit&agrave; abbastanza evidenti: &egrave; il calcio dei grandi, questo, non scuola calcio. Serve una scossa positiva per questi ragazzi che devono e senz'altro possono fare meglio.




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