• Juniores Regionali GIR.D
  • Pontassieve
  • 0 - 0
  • O RANGE CHIMERA AREZZO


PONTASSIEVE (4-3-1-2): Poggi, Sorbetti, Brachi, Vigiani, Guerrini, Vigliotti, Donnini (Germino), Giustini (Pasquini), Batistini (Pardi), Moretti (Papini), Muca (Sordi). A disp.: Pignatiello. All.: Mirco Martini.
O'RANGE CHIMERA AR (4-3-1-2): Basagni, Belloni, Navarrini, Nocciolini, Albanese, Casucci, Milan, Romano, Bindi (Sestini), Nerozzi (Sonnati), Fucci. A disp.: Bobini, Torzoni, Mattesini e Beoni. All.: Paolo Botti.

ARBITRO: Denard Curri sez. Valdarno.
NOTE: ammonito Belloni.



Per gli addetti ai lavori, solitamente il risultato ad occhiali è sempre quello perfetto che lascia ai tecnici, si materia di studio ma anche una sana consapevolezza di aver ritrovato organizzazione, distanze e compattezza di squadra. Ad onor del vero, ci saremmo attesi di più da due squadre annunciate alla vigilia in buona condizioni che per gran parte del match hanno giocato a rincorrersi, vittime loro malgrado della buona tenuta dei rispettivi pacchetti difensivi e del filtro in mediana che ha funzionato più degli avanti, spesso costretti a ritagliarsi spazi ed occasioni senza la dovuta assistenza di squadra. È partito meglio il Chimera che, più aggressivo e propositivo in mezzo, creava subito un pericolo a Poggi con un lampo in contropiede di Fucci, che defilato, sparava a lato. Non si faceva attendere la reazione dei padroni di casa che al 10', con Muca impegnavano Basagni in una parata in due tempi neanche tanto difficile. Poi il nulla per gran parte del primo tempo, se si eccettua una volata di Bindi che, al termine di un'azione di contropiede, sparava malamente a lato. Meglio gli ospiti in fase di organizzazione, speculari nel sistema di gioco (rombo a centrocampo) ad un Pontassieve, lento e macchinoso nelle ripartenze. Martini se ne accorgeva e vi poneva subito rimedio all'intervallo ridisegnando i suoi con un più logico 4-4-2 che dava maggiore ampiezza e respiro alla manovra. Il tempo di ritrovare le giuste misure anche grazie a qualche cambio provvidenziale ed il Chimera andava lentamente spegnendosi, nonostante mister Botti avesse provato a dare più incisività in avanti con l'ingresso di Sonnati per Nerozzi. L'unica palla gol di una certa importanza creata dagli amaranto capitava ad inizio ripresa sulla testa di Belloni che mandava di poco alto. Rabbiosa e decisiva la reazione dei padroni di casa che, dal quarto d'ora in poi, prendevano letteralmente il pallino della partita e creavano tanto e quanto non era loro riuscito fino ad allora. Al 71' Pasquini su azione d'angolo metteva fuori dalla distanza. Tre minuti dopo occasionissima per il neo entrato Papini che sparacchiava malamente a lato da buona posizione su ottimo invito di Brachi. Entrava in scena anche Sordi (i cambi in questo caso hanno dato ragione a Martini) che in una manciata di minuti, costringeva in angolo Basagni su tiro in diagonale, ed a un'uscita lunga quanto mai provvidenziale. Il portiere amaranto cominciava a ritagliarsi pian pianino la palma di migliore in campo con il capolavoro decisivo all'86': deviazione miracolosa in bello stile su zuccata di Guerrini da azione d'angolo. Miracoloso. E dire che un minuto prima sempre Basagni era riuscito a deviare con un provvidenziale colpo di reni una punizione maligna dai 25 metri di Vigliotti. Non c'era più tempo per premiare lo sforzo finale del Ponte anche se è giusto riconoscere l'attenta gara dei primi sessanta minuti giocata con giudizio e parsimonia da un Chimera mai domo che anche nel serrate finale ha sempre provato a stuzzicare la retroguardia di casa con ripartenze velenose, in parte stoppate anche da qualche dubbio fuorigioco. Il pari alla fine ci sembra il risultato più giusto anche se resta impresso negli occhi il finale azzurro con almeno due/tre nitide palle gol.
Calcaitoripiù: tra i migliori Fucci e logicamente Basagni, semplicemente decisivo nel finale di gara. In casa Ponte segnaliamo Brachi per la spinta continua e Vigliotti.

PONTASSIEVE (4-3-1-2): Poggi, Sorbetti, Brachi, Vigiani, Guerrini, Vigliotti, Donnini (Germino), Giustini (Pasquini), Batistini (Pardi), Moretti (Papini), Muca (Sordi). A disp.: Pignatiello. All.: Mirco Martini.<br >O'RANGE CHIMERA AR (4-3-1-2): Basagni, Belloni, Navarrini, Nocciolini, Albanese, Casucci, Milan, Romano, Bindi (Sestini), Nerozzi (Sonnati), Fucci. A disp.: Bobini, Torzoni, Mattesini e Beoni. All.: Paolo Botti.<br > ARBITRO: Denard Curri sez. Valdarno.<br >NOTE: ammonito Belloni. Per gli addetti ai lavori, solitamente il risultato ad occhiali &egrave; sempre quello perfetto che lascia ai tecnici, si materia di studio ma anche una sana consapevolezza di aver ritrovato organizzazione, distanze e compattezza di squadra. Ad onor del vero, ci saremmo attesi di pi&ugrave; da due squadre annunciate alla vigilia in buona condizioni che per gran parte del match hanno giocato a rincorrersi, vittime loro malgrado della buona tenuta dei rispettivi pacchetti difensivi e del filtro in mediana che ha funzionato pi&ugrave; degli avanti, spesso costretti a ritagliarsi spazi ed occasioni senza la dovuta assistenza di squadra. &Egrave; partito meglio il Chimera che, pi&ugrave; aggressivo e propositivo in mezzo, creava subito un pericolo a Poggi con un lampo in contropiede di Fucci, che defilato, sparava a lato. Non si faceva attendere la reazione dei padroni di casa che al 10', con Muca impegnavano Basagni in una parata in due tempi neanche tanto difficile. Poi il nulla per gran parte del primo tempo, se si eccettua una volata di Bindi che, al termine di un'azione di contropiede, sparava malamente a lato. Meglio gli ospiti in fase di organizzazione, speculari nel sistema di gioco (rombo a centrocampo) ad un Pontassieve, lento e macchinoso nelle ripartenze. Martini se ne accorgeva e vi poneva subito rimedio all'intervallo ridisegnando i suoi con un pi&ugrave; logico 4-4-2 che dava maggiore ampiezza e respiro alla manovra. Il tempo di ritrovare le giuste misure anche grazie a qualche cambio provvidenziale ed il Chimera andava lentamente spegnendosi, nonostante mister Botti avesse provato a dare pi&ugrave; incisivit&agrave; in avanti con l'ingresso di Sonnati per Nerozzi. L'unica palla gol di una certa importanza creata dagli amaranto capitava ad inizio ripresa sulla testa di Belloni che mandava di poco alto. Rabbiosa e decisiva la reazione dei padroni di casa che, dal quarto d'ora in poi, prendevano letteralmente il pallino della partita e creavano tanto e quanto non era loro riuscito fino ad allora. Al 71' Pasquini su azione d'angolo metteva fuori dalla distanza. Tre minuti dopo occasionissima per il neo entrato Papini che sparacchiava malamente a lato da buona posizione su ottimo invito di Brachi. Entrava in scena anche Sordi (i cambi in questo caso hanno dato ragione a Martini) che in una manciata di minuti, costringeva in angolo Basagni su tiro in diagonale, ed a un'uscita lunga quanto mai provvidenziale. Il portiere amaranto cominciava a ritagliarsi pian pianino la palma di migliore in campo con il capolavoro decisivo all'86': deviazione miracolosa in bello stile su zuccata di Guerrini da azione d'angolo. Miracoloso. E dire che un minuto prima sempre Basagni era riuscito a deviare con un provvidenziale colpo di reni una punizione maligna dai 25 metri di Vigliotti. Non c'era pi&ugrave; tempo per premiare lo sforzo finale del Ponte anche se &egrave; giusto riconoscere l'attenta gara dei primi sessanta minuti giocata con giudizio e parsimonia da un Chimera mai domo che anche nel serrate finale ha sempre provato a stuzzicare la retroguardia di casa con ripartenze velenose, in parte stoppate anche da qualche dubbio fuorigioco. Il pari alla fine ci sembra il risultato pi&ugrave; giusto anche se resta impresso negli occhi il finale azzurro con almeno due/tre nitide palle gol. <br ><b>Calcaitoripi&ugrave;: </b>tra i migliori <b>Fucci </b>e logicamente <b>Basagni</b>, semplicemente decisivo nel finale di gara. In casa Ponte segnaliamo <b>Brachi </b>per la spinta continua e <b>Vigliotti</b>.




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