• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Cattolica Virtus
  • 0 - 2
  • Tau Calcio


S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Bado, Brandi, Donnini (32' Chellini), Tozzi (41' Galgano), Malenotti (67' Fabbrini), Bambi, Ambrosino (59' Fei), Bini, Giannelli, Bellini (61' Ciofi), Koxhaj (50' Calamandrei). A disp.: Leoni. All.: Francesco Gozzi.
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini, Pagni, Bassano, Donati, Carfagna, Tredici, Marigliani, Marcellusi (30' Bianchi), Solazzo (79' Arcoraci), Maccagnola (70' Sardelli), Piras (51' Guastini). A disp.: Belvedere, Chiti. All.: Riccardo Bartalucci.

ARBITRO: Silvera sez. Valdarno.

RETI: 2' Solazzo, 7' Maccagnola.
NOTE: ammoniti Tozzi al 31', Bini al 34', Piras al 43', Chellini al 59'. Espulso Tredici al 29', Gozzi al 56'. Recupero 0+5'. Corner 8-3.



Troppo forte anche per la Cattolica il Tau Calcio di mister Bartalucci. Troppa qualità. Troppa organizzazione. Troppa corsa. Le prime dieci giornate parlano chiaro: il Tau ha non solo qualcosa, ma addirittura molto in più di tutte le avversarie dell'élite. Ma il campionato è appena ad un terzo e, visto che il distacco è significativo ma non abissale, è decisamente presto per emettere verdetti. Venendo alla sfida di Soffiano, gli amaranto dominano la prima mezz'ora, segnando due reti e poi si concedono anche il lusso di disputare cinquanta minuti in inferiorità numerica conducendo in porto la vittoria e soffrendo il minimo indispensabile. La Cattolica paga il pessimo approccio al match, o meglio i minuti di meraviglia al cospetto di una squadra che corre meglio e di più e che si muove in modo sinfonico, senza sbagliare una nota. Gozzi si affida al classico 4-3-3, collocando Koxhaj largo a destra e Bellini a sinistra, forse con l'intenzione di tenere impegnati i due terzini altopascesi; in mediana Bini e Ambrosino sono gli scudieri del mediano Tozzi, che prende il posto di Bambi, il quale (vista l'assenza di Petroni, squalificato) invece arretra difensore centrale in compagnia di Malenotti. Bartalucci è privo di Matteoni e schiera dal primo minuto Pagni nel quartetto difensivo insieme alla collaudata coppia centrale Tredici-Carfagna e al terzino sinistro Bassano. In mediana il tecnico amaranto sceglie Marcellusi come interno destro, mentre sono ovviamente confermatissimi Donati e Maccagnola; Marignani scala esterno di attacco a destra, mentre a sinistra è Piras a rifornire la prima punta Solazzo. Nei primi minuti le squadre sembrano su pianeti diversi: il Tau è concentratissimo, il centrocampo vince tutti i duelli e ciascuno dei tre mediani, a turno, si scaglia negli spazi aperti dal tridente, la difesa è ermetica come gli infissi di una casa di classe A e Solazzo in attacco dimostra di essere centravanti che per movenze, per forza fisica e per malizia sembra già pronto per una prima squadra. Siamo al 2' quando Piras fa il fumo sulla sinistra e poi serve all'indietro al limite dell'area Donati: il mediano controlla e prova il tiro, dopo un rimpallo la palla filtra in area, Maccagnola prolunga innescando Solazzo che grazie al contrasto vinto con un difensore supera Bado. La Cattolica non fa in tempo a rendersi conto di dov'è e di cosa sta succedendo che incassa anche il secondo ceffone: Marigliani intercetta palla a destra e ha metri di campo davanti a sé (Donnini era in proiezione offensiva), l'esterno destro poi vede il movimento di Piras a sinistra e lo serve con un passaggio preciso al millimetro; l'ex Coiano Santa Lucia vede al centro l'inserimento di Maccagnola e gli offre sul piatto destro l'assist per il due a zero: la deviazione del centrocampista ospite infatti è imparabile per Bado e vale il due a zero. L'urlo di Gozzi ( stiamo facendo tutto il contrario.. ) è emblematico: la Cattolica è annichilita e probabilmente viene ferita proprio nel modo in cui aveva programmato di sorprendere gli avversari, ovvero col dinamismo della mediana e con le folate degli esterni. Il Tau è col morale alle stelle. Al 17' un cross da destra di Solazzo, ancora imprendibile per i due centrali locali, affetta l'area senza deviazioni. Due minuti più tardi Piras smarca di testa Solazzo che supera, forse dopo aver commesso fallo, Bado con un pallonetto, Donnini dalla linea di porta allontana e Bado, che si ritrova il pallone tra le mani, blocca. Al 23' Solazzo scarica a Maccagnola, questi allarga a destra verso Marcellusi che gode di molta (troppa) libertà e prova a battere Bado con un destro rasoterra, ma il portiere di casa ha un buon riflesso e devia in angolo. Il Tau è abile a isolare Bellini (confinato a sinistra) dal gioco giallorosso e la Cattolica non si vede in avanti fino al 28', quando però la squadra di casa trova lo spunto che potrebbe cambiare la storia del match. Un corner da sinistra di Bellini si incaglia in piena area di rigore: nella confusa selva di gambe che accalca l'area piccola ci sembra scorgere una deviazione di Koxhaj prima che Puccini abbranchi la palla sulla linea di porta. Quando il signor Silvera fischia indicando il dischetto, tutti in tribuna si chiedono cosa sia successo. La palla ha varcato la linea? Un fallo in attacco? Un rigore? Il fischietto valdarnese rileva un fallo (di mano? così sostengono alcuni testimoni privilegiati dalla terrazza) di Tredici e, oltre a concedere il penalty, espelle il capitano ospite. A posizionare il pallone sugli undici metri è Tozzi che cerca l'angolo basso alla destra di Puccini; il numero 1 ospite non soltanto intuisce la direzione giusta, ma anche completa l'opera arrivando con un balzo felino a distendersi e devia a mano aperta il penalty, scongiurando anche la possibile ribattuta degli attaccanti di casa; sulla respinta infatti la palla arriva al limite dell'area a Malenotti che, chiuso da un difensore, conclude sopra la traversa. Mister Bartalucci ridisegna il suo Tau, inserendo Bianchi a centrocampo, arretrando Donati al centro della difesa e schierando i suoi con un 4-4-1. Gozzi prova a rinfocolare gli attacchi dei suoi (decisamente trasformati dall'episodio) inserendo Chellini al posto di Donnini (spostato Brandi a sinistra), comunque l'unica conclusione in porta dei giallorossi prima dell'intervallo è un mancino di Bini che, deviato, termina la sua corsa sul fondo.
Nel secondo tempo la Cattolica prova a raddrizzare la partita, ma sempre in modo frenetico e mai molto ragionato. Il Tau si difende, concede qualcosa (come è fisiologico per una squadra ridotta in dieci), ma trascinato da un Solazzo che conta per tre giocatori in attacco, neutralizza l'inferiorità numerica e continua a pungere in contropiede. Proprio il centravanti ospite prova a dialogare con Marigliani al 45', ma viene chiuso dal ritorno di Bambi (avanzato a centrocampo nella ripresa dopo l'ingresso di Galgano per Tozzi). Al 49' un corner da destra di Bini viene raccolto di testa sul primo palo da Ambrosino ma Puccini devia in angolo. Due minuti più tardi Chellini si libera per calciare col mancino dal limite trovando la sicura presa di Puccini. Al 56' Brandi serve Bellini che di prima intenzione smarca Calamandrei; questi, libero in area, fa partire un tiro debole sul primo palo che Puccini blocca con sicurezza. Al 58' contropiede degli amaranto: Marigliani prova a servire Solazzo ma il suo suggerimento è di poco lungo e Bado in uscita blocca. Al 69' ghiotta occasione per i locali: il neo entrato Ciofi, servito da Bini, sorprende la difesa ospite e si porta al tiro davanti a Puccini ma conclude sopra la traversa. Un minuto dopo Ciofi, servito stavolta da Calamandrei, sfonda a destra e serve al centro un cross che è di poco lungo per Giannelli. Al 75' Sardelli (subito in partita), serve Marigliani che si porta al tiro dal limite ma la sua conclusione centrale viene parata in due tempi da Bado. Il finale è ricco di ribaltamenti di fronte: la Cattolica ci prova con Bini che, dopo un fallo su Puccini non rilevato da Silvera, viene chiuso prima del tiro. Nel recupero la Cattolica prova a produrre gli ultimi sforzi, ma l'unica occasione degna di nota è per il Tau: su un corner da sinistra di Marigliani, Donati stacca di testa solo sul secondo palo ma non trova lo specchio. Al triplice fischio il Tau festeggia. Quasi perfetta, la squadra di Bartalucci ha avuto le pecche di non finalizzare il colpo del ko e di concedere qualche occasione di troppo (specialmente sulle palle inattive), ma è stata graziata da una Cattolica meno brillante del solito. Importante adesso per gli amaranto sarà non pensare di aver vinto il campionato ma continuare a mostrare lo stesso spirito degli ottanta minuti di Soffiano in ogni gara. La Cattolica, nella gara fin qui più importante della stagione, non ha espresso il meglio di sé, entrando tardi in partita e scomponendosi sotto il pressing avversario nei primi minuti; di positivo Gozzi può trarre il fatto che i suoi hanno comunque prodotto occasioni e hanno replicato lo spirito da combattenti che in altre occasioni era bastato per indirizzare la gara sui binari giusti. Per quanto visto in questi ottanta minuti il Tau ha una marcia in più, ma i giallorossi hanno il compito di rimettersi in marcia, di provare a crescere ancora e di cercare di ridurre il gap per provare a giocarsi le loro carte nel girone di ritorno. Infine una nota sulla direzione di gara: il signor Silvera non ha inciso sul risultato ma ha commesso qualche errore banale di troppo e non è piaciuto il metro adottato. Forse, il designatore avrebbe potuto prestare maggior riguardo a questa gara clou del campionato d'élite.

Calciatoripiù
: premesso che nel Tau è difficile trovare un voto inferiore al sette, va sottolineato come tre giocatori in particolare (una spina dorsale, non a caso) sono stati superlativi. In difesa Carfagna ha preso per mano i compagni dopo l'uscita di Tredici, risultando impeccabile. Donati è un mediano che fa la differenza, sia quando imposta che quando recupera palloni. Solazzo (in assoluto il migliore in campo) fa impazzire la retroguardia di casa ed è capace di fare reparto da solo. Decisivi anche Maccagnola (tuttocampista incontrollabile nel primo tempo, contribuisce ad amministrare il vantaggio nella ripresa) e Puccini (decisiva la parata sul penalty e la respinta al colpo di testa di Ambrosino). Nella Cattolica citiamo Bini (non è ancora il miglior Bini, ma nel secondo tempo è tra i più incisivi dei suoi), Bambi (difficile contenere Solazzo nel primo tempo, non riesce a dare ordine ma è prezioso per interrompere molte ripartenze amaranto nella ripresa) e Giannelli (gioca solo spalle alla porta, ma davanti è l'unico che prova a rendersi pericoloso).

Cosimo Di Bari S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Bado, Brandi, Donnini (32' Chellini), Tozzi (41' Galgano), Malenotti (67' Fabbrini), Bambi, Ambrosino (59' Fei), Bini, Giannelli, Bellini (61' Ciofi), Koxhaj (50' Calamandrei). A disp.: Leoni. All.: Francesco Gozzi.<br >TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini, Pagni, Bassano, Donati, Carfagna, Tredici, Marigliani, Marcellusi (30' Bianchi), Solazzo (79' Arcoraci), Maccagnola (70' Sardelli), Piras (51' Guastini). A disp.: Belvedere, Chiti. All.: Riccardo Bartalucci.<br > ARBITRO: Silvera sez. Valdarno.<br > RETI: 2' Solazzo, 7' Maccagnola.<br >NOTE: ammoniti Tozzi al 31', Bini al 34', Piras al 43', Chellini al 59'. Espulso Tredici al 29', Gozzi al 56'. Recupero 0+5'. Corner 8-3. Troppo forte anche per la Cattolica il Tau Calcio di mister Bartalucci. Troppa qualit&agrave;. Troppa organizzazione. Troppa corsa. Le prime dieci giornate parlano chiaro: il Tau ha non solo qualcosa, ma addirittura molto in pi&ugrave; di tutte le avversarie dell'&eacute;lite. Ma il campionato &egrave; appena ad un terzo e, visto che il distacco &egrave; significativo ma non abissale, &egrave; decisamente presto per emettere verdetti. Venendo alla sfida di Soffiano, gli amaranto dominano la prima mezz'ora, segnando due reti e poi si concedono anche il lusso di disputare cinquanta minuti in inferiorit&agrave; numerica conducendo in porto la vittoria e soffrendo il minimo indispensabile. La Cattolica paga il pessimo approccio al match, o meglio i minuti di meraviglia al cospetto di una squadra che corre meglio e di pi&ugrave; e che si muove in modo sinfonico, senza sbagliare una nota. Gozzi si affida al classico 4-3-3, collocando Koxhaj largo a destra e Bellini a sinistra, forse con l'intenzione di tenere impegnati i due terzini altopascesi; in mediana Bini e Ambrosino sono gli scudieri del mediano Tozzi, che prende il posto di Bambi, il quale (vista l'assenza di Petroni, squalificato) invece arretra difensore centrale in compagnia di Malenotti. Bartalucci &egrave; privo di Matteoni e schiera dal primo minuto Pagni nel quartetto difensivo insieme alla collaudata coppia centrale Tredici-Carfagna e al terzino sinistro Bassano. In mediana il tecnico amaranto sceglie Marcellusi come interno destro, mentre sono ovviamente confermatissimi Donati e Maccagnola; Marignani scala esterno di attacco a destra, mentre a sinistra &egrave; Piras a rifornire la prima punta Solazzo. Nei primi minuti le squadre sembrano su pianeti diversi: il Tau &egrave; concentratissimo, il centrocampo vince tutti i duelli e ciascuno dei tre mediani, a turno, si scaglia negli spazi aperti dal tridente, la difesa &egrave; ermetica come gli infissi di una casa di classe A e Solazzo in attacco dimostra di essere centravanti che per movenze, per forza fisica e per malizia sembra gi&agrave; pronto per una prima squadra. Siamo al 2' quando Piras fa il fumo sulla sinistra e poi serve all'indietro al limite dell'area Donati: il mediano controlla e prova il tiro, dopo un rimpallo la palla filtra in area, Maccagnola prolunga innescando Solazzo che grazie al contrasto vinto con un difensore supera Bado. La Cattolica non fa in tempo a rendersi conto di dov'&egrave; e di cosa sta succedendo che incassa anche il secondo ceffone: Marigliani intercetta palla a destra e ha metri di campo davanti a s&eacute; (Donnini era in proiezione offensiva), l'esterno destro poi vede il movimento di Piras a sinistra e lo serve con un passaggio preciso al millimetro; l'ex Coiano Santa Lucia vede al centro l'inserimento di Maccagnola e gli offre sul piatto destro l'assist per il due a zero: la deviazione del centrocampista ospite infatti &egrave; imparabile per Bado e vale il due a zero. L'urlo di Gozzi ( stiamo facendo tutto il contrario.. ) &egrave; emblematico: la Cattolica &egrave; annichilita e probabilmente viene ferita proprio nel modo in cui aveva programmato di sorprendere gli avversari, ovvero col dinamismo della mediana e con le folate degli esterni. Il Tau &egrave; col morale alle stelle. Al 17' un cross da destra di Solazzo, ancora imprendibile per i due centrali locali, affetta l'area senza deviazioni. Due minuti pi&ugrave; tardi Piras smarca di testa Solazzo che supera, forse dopo aver commesso fallo, Bado con un pallonetto, Donnini dalla linea di porta allontana e Bado, che si ritrova il pallone tra le mani, blocca. Al 23' Solazzo scarica a Maccagnola, questi allarga a destra verso Marcellusi che gode di molta (troppa) libert&agrave; e prova a battere Bado con un destro rasoterra, ma il portiere di casa ha un buon riflesso e devia in angolo. Il Tau &egrave; abile a isolare Bellini (confinato a sinistra) dal gioco giallorosso e la Cattolica non si vede in avanti fino al 28', quando per&ograve; la squadra di casa trova lo spunto che potrebbe cambiare la storia del match. Un corner da sinistra di Bellini si incaglia in piena area di rigore: nella confusa selva di gambe che accalca l'area piccola ci sembra scorgere una deviazione di Koxhaj prima che Puccini abbranchi la palla sulla linea di porta. Quando il signor Silvera fischia indicando il dischetto, tutti in tribuna si chiedono cosa sia successo. La palla ha varcato la linea? Un fallo in attacco? Un rigore? Il fischietto valdarnese rileva un fallo (di mano? cos&igrave; sostengono alcuni testimoni privilegiati dalla terrazza) di Tredici e, oltre a concedere il penalty, espelle il capitano ospite. A posizionare il pallone sugli undici metri &egrave; Tozzi che cerca l'angolo basso alla destra di Puccini; il numero 1 ospite non soltanto intuisce la direzione giusta, ma anche completa l'opera arrivando con un balzo felino a distendersi e devia a mano aperta il penalty, scongiurando anche la possibile ribattuta degli attaccanti di casa; sulla respinta infatti la palla arriva al limite dell'area a Malenotti che, chiuso da un difensore, conclude sopra la traversa. Mister Bartalucci ridisegna il suo Tau, inserendo Bianchi a centrocampo, arretrando Donati al centro della difesa e schierando i suoi con un 4-4-1. Gozzi prova a rinfocolare gli attacchi dei suoi (decisamente trasformati dall'episodio) inserendo Chellini al posto di Donnini (spostato Brandi a sinistra), comunque l'unica conclusione in porta dei giallorossi prima dell'intervallo &egrave; un mancino di Bini che, deviato, termina la sua corsa sul fondo.<br >Nel secondo tempo la Cattolica prova a raddrizzare la partita, ma sempre in modo frenetico e mai molto ragionato. Il Tau si difende, concede qualcosa (come &egrave; fisiologico per una squadra ridotta in dieci), ma trascinato da un Solazzo che conta per tre giocatori in attacco, neutralizza l'inferiorit&agrave; numerica e continua a pungere in contropiede. Proprio il centravanti ospite prova a dialogare con Marigliani al 45', ma viene chiuso dal ritorno di Bambi (avanzato a centrocampo nella ripresa dopo l'ingresso di Galgano per Tozzi). Al 49' un corner da destra di Bini viene raccolto di testa sul primo palo da Ambrosino ma Puccini devia in angolo. Due minuti pi&ugrave; tardi Chellini si libera per calciare col mancino dal limite trovando la sicura presa di Puccini. Al 56' Brandi serve Bellini che di prima intenzione smarca Calamandrei; questi, libero in area, fa partire un tiro debole sul primo palo che Puccini blocca con sicurezza. Al 58' contropiede degli amaranto: Marigliani prova a servire Solazzo ma il suo suggerimento &egrave; di poco lungo e Bado in uscita blocca. Al 69' ghiotta occasione per i locali: il neo entrato Ciofi, servito da Bini, sorprende la difesa ospite e si porta al tiro davanti a Puccini ma conclude sopra la traversa. Un minuto dopo Ciofi, servito stavolta da Calamandrei, sfonda a destra e serve al centro un cross che &egrave; di poco lungo per Giannelli. Al 75' Sardelli (subito in partita), serve Marigliani che si porta al tiro dal limite ma la sua conclusione centrale viene parata in due tempi da Bado. Il finale &egrave; ricco di ribaltamenti di fronte: la Cattolica ci prova con Bini che, dopo un fallo su Puccini non rilevato da Silvera, viene chiuso prima del tiro. Nel recupero la Cattolica prova a produrre gli ultimi sforzi, ma l'unica occasione degna di nota &egrave; per il Tau: su un corner da sinistra di Marigliani, Donati stacca di testa solo sul secondo palo ma non trova lo specchio. Al triplice fischio il Tau festeggia. Quasi perfetta, la squadra di Bartalucci ha avuto le pecche di non finalizzare il colpo del ko e di concedere qualche occasione di troppo (specialmente sulle palle inattive), ma &egrave; stata graziata da una Cattolica meno brillante del solito. Importante adesso per gli amaranto sar&agrave; non pensare di aver vinto il campionato ma continuare a mostrare lo stesso spirito degli ottanta minuti di Soffiano in ogni gara. La Cattolica, nella gara fin qui pi&ugrave; importante della stagione, non ha espresso il meglio di s&eacute;, entrando tardi in partita e scomponendosi sotto il pressing avversario nei primi minuti; di positivo Gozzi pu&ograve; trarre il fatto che i suoi hanno comunque prodotto occasioni e hanno replicato lo spirito da combattenti che in altre occasioni era bastato per indirizzare la gara sui binari giusti. Per quanto visto in questi ottanta minuti il Tau ha una marcia in pi&ugrave;, ma i giallorossi hanno il compito di rimettersi in marcia, di provare a crescere ancora e di cercare di ridurre il gap per provare a giocarsi le loro carte nel girone di ritorno. Infine una nota sulla direzione di gara: il signor Silvera non ha inciso sul risultato ma ha commesso qualche errore banale di troppo e non &egrave; piaciuto il metro adottato. Forse, il designatore avrebbe potuto prestare maggior riguardo a questa gara clou del campionato d'&eacute;lite.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: premesso che nel Tau &egrave; difficile trovare un voto inferiore al sette, va sottolineato come tre giocatori in particolare (una spina dorsale, non a caso) sono stati superlativi. In difesa <b>Carfagna </b>ha preso per mano i compagni dopo l'uscita di Tredici, risultando impeccabile. <b>Donati </b>&egrave; un mediano che fa la differenza, sia quando imposta che quando recupera palloni. <b>Solazzo </b>(in assoluto il migliore in campo) fa impazzire la retroguardia di casa ed &egrave; capace di fare reparto da solo. Decisivi anche <b>Maccagnola </b>(tuttocampista incontrollabile nel primo tempo, contribuisce ad amministrare il vantaggio nella ripresa) e <b>Puccini </b>(decisiva la parata sul penalty e la respinta al colpo di testa di Ambrosino). Nella Cattolica citiamo <b>Bini </b>(non &egrave; ancora il miglior Bini, ma nel secondo tempo &egrave; tra i pi&ugrave; incisivi dei suoi), <b>Bambi </b>(difficile contenere Solazzo nel primo tempo, non riesce a dare ordine ma &egrave; prezioso per interrompere molte ripartenze amaranto nella ripresa) e <b>Giannelli </b>(gioca solo spalle alla porta, ma davanti &egrave; l'unico che prova a rendersi pericoloso). Cosimo Di Bari




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