• Berretti GIR.C
  • Pisa
  • 1 - 0
  • San Marino


PISA (4-3-3): Adornato 6; Bartalini 6.5, Fappani 6 (80' Banti ng), Pedano 7, Tutino 5.5; Nasuto 5.5 (72' Ricoveri ng), Amoroso 6, Brillanti 5.5; Guida 6, Forte 7, Pitti 5.5. A disp.: Tomarelli, Simi, Di Giovanni, Morelli, Federico. All.: Ildebrando Stafico.
SAN MARINO (4-2-3-1): Berardi 6.5; Vagnini 6, Brolli 6, Lenci 6.5, Maiani 6 (86' Valentini ng); Bastianoni 6 (80' Ingrosso ng), Magnanelli 6; Battistini 6 (80' Romualdi ng), Fabbri 5.5, Bugaro 5; Rivi 5.5. A disp.: Stella, Polidori. All.: Mirco Papini.

ARBITRO: Andreano di Prato, coad. da Martelli e Cecchero di Livorno.

RETI: 86' rig. Forte.
NOTE: Falli subiti 31-18. Angoli 9-1. Ammoniti Bartalini, Bastianoni, Maiani, Magnanelli e Lenci. Espulso al 91' Brillanti per doppia ammonizione. Recupero 0'+3'.



Come una settimana fa a Viareggio, il Pisa si impone sugli avversari grazie ad un calcio di rigore sul finire della partita, che permette di agganciare in classifica proprio il San Marino, a quota 28 punti. Memori della partita di andata (sonoro e rotondo 3-0 per il San Marino), i nerazzurri sin dai primi minuti si dimostrano prudenti, non lasciano mai scoperta la difesa - ottimamente diretta da Pedano - e grazie anche alla presenza di Amoroso a centrocampo provano ad imporre il proprio gioco senza troppi rischi. Dal canto suo, il San Marino si schiera con un 4-2-3-1 nel quale Battistini e Bugaro hanno il fondamentale compito di attaccare alle spalle i terzini, cosa che nel primo tempo, soprattutto dalla parte di Tutino, avviene con regolarità. Gli spazi stretti ed il poco movimento fanno si che il gioco si crei soprattutto per lanci lunghi; la prima vera occasione si annota all'11', quando Forte, servito in profondità, vince un rimpallo contro Brolli sulla sinistra dell'area, mette in mezzo per l'accorrente Guida che però manca di pochissimo il tap-in. Pochi minuti dopo il direttore di gara (la cui prestazione è stata insufficiente) interviene sul gol appena segnato da Bartalini sugli sviluppi di un calcio d'angolo, annullandolo tra lo stupore generale per un presunto fallo. Al 28' il San Marino si rende decisamente pericoloso: punizione dalla sinistra di Bugaro, palla che taglia l'area di rigore e sulla quale si fionda Lenci, che prova la finalizzazione in spaccata ma la manca di un soffio. Inizia la ripresa con un cambio di modulo: mister Stafico posiziona Amoroso sulla trequarti, passando ad un più arioso 4-2-3-1. I nerazzurri sembrano aver ritrovato la carica giusta per affrontare la partita. Aumentano il ritmo e provano a rinchiudere gli ospiti nella loro metà campo, ma il gioco continua a non decollare. Forte gioca praticamente da solo, tiene in allarme la difesa ospite anche senza il supporto evidente dei compagni di reparto. In mezzo ad una serie di pericolose punizioni dello stesso numero 9 nerazzurro, le quali hanno sempre trovato l'ottima risposta di Berardi, gli ospiti hanno un'occasione clamorosa: una distrazione della difesa pisana favorisce l'inserimento di Rivi, che protegge palla e scarica sulla sinistra per il liberissimo Bugaro, il quale preferisce sprecare tutto con un tiraccio di prima che termina fuori invece di controllare ed avvicinarsi allo specchio. Al minuto 86 accade il fattaccio: l'arbitro segnala un intervento falloso di Lenci su Tutino, decretando la massima punizione che però ha l'aria di essere una sorta di compensazione con quanto deciso nella prima frazione. Sul dischetto si presenta Forte che spiazza Berardi, 1-0. Nei minuti finali Brillanti si fa cacciare per doppia ammonizione. Vittoria importante per il Pisa che può continuare cosi la propria serie positiva. Per il San Marino una prestazione deludente, non tanto per la sconfitta ma per il non-gioco espresso.

Calciatoripiù: Forte (Pisa)
ancora una volta decisivo dagli undici metri, in questo momento è impossibile pensare il Pisa senza di lui; Pedano (Pisa) arcigno e coriaceo, è il vero leader di questa formazione. Berardi (San Marino) si oppone in tutti i modi possibile, arrendendosi solo alla discutibile decisione dell'arbitro.

Gabriele Nieri PISA (4-3-3): Adornato 6; Bartalini 6.5, Fappani 6 (80' Banti ng), Pedano 7, Tutino 5.5; Nasuto 5.5 (72' Ricoveri ng), Amoroso 6, Brillanti 5.5; Guida 6, Forte 7, Pitti 5.5. A disp.: Tomarelli, Simi, Di Giovanni, Morelli, Federico. All.: Ildebrando Stafico.<br >SAN MARINO (4-2-3-1): Berardi 6.5; Vagnini 6, Brolli 6, Lenci 6.5, Maiani 6 (86' Valentini ng); Bastianoni 6 (80' Ingrosso ng), Magnanelli 6; Battistini 6 (80' Romualdi ng), Fabbri 5.5, Bugaro 5; Rivi 5.5. A disp.: Stella, Polidori. All.: Mirco Papini.<br > ARBITRO: Andreano di Prato, coad. da Martelli e Cecchero di Livorno.<br > RETI: 86' rig. Forte.<br >NOTE: Falli subiti 31-18. Angoli 9-1. Ammoniti Bartalini, Bastianoni, Maiani, Magnanelli e Lenci. Espulso al 91' Brillanti per doppia ammonizione. Recupero 0'+3'. Come una settimana fa a Viareggio, il Pisa si impone sugli avversari grazie ad un calcio di rigore sul finire della partita, che permette di agganciare in classifica proprio il San Marino, a quota 28 punti. Memori della partita di andata (sonoro e rotondo 3-0 per il San Marino), i nerazzurri sin dai primi minuti si dimostrano prudenti, non lasciano mai scoperta la difesa - ottimamente diretta da Pedano - e grazie anche alla presenza di Amoroso a centrocampo provano ad imporre il proprio gioco senza troppi rischi. Dal canto suo, il San Marino si schiera con un 4-2-3-1 nel quale Battistini e Bugaro hanno il fondamentale compito di attaccare alle spalle i terzini, cosa che nel primo tempo, soprattutto dalla parte di Tutino, avviene con regolarit&agrave;. Gli spazi stretti ed il poco movimento fanno si che il gioco si crei soprattutto per lanci lunghi; la prima vera occasione si annota all'11', quando Forte, servito in profondit&agrave;, vince un rimpallo contro Brolli sulla sinistra dell'area, mette in mezzo per l'accorrente Guida che per&ograve; manca di pochissimo il tap-in. Pochi minuti dopo il direttore di gara (la cui prestazione &egrave; stata insufficiente) interviene sul gol appena segnato da Bartalini sugli sviluppi di un calcio d'angolo, annullandolo tra lo stupore generale per un presunto fallo. Al 28' il San Marino si rende decisamente pericoloso: punizione dalla sinistra di Bugaro, palla che taglia l'area di rigore e sulla quale si fionda Lenci, che prova la finalizzazione in spaccata ma la manca di un soffio. Inizia la ripresa con un cambio di modulo: mister Stafico posiziona Amoroso sulla trequarti, passando ad un pi&ugrave; arioso 4-2-3-1. I nerazzurri sembrano aver ritrovato la carica giusta per affrontare la partita. Aumentano il ritmo e provano a rinchiudere gli ospiti nella loro met&agrave; campo, ma il gioco continua a non decollare. Forte gioca praticamente da solo, tiene in allarme la difesa ospite anche senza il supporto evidente dei compagni di reparto. In mezzo ad una serie di pericolose punizioni dello stesso numero 9 nerazzurro, le quali hanno sempre trovato l'ottima risposta di Berardi, gli ospiti hanno un'occasione clamorosa: una distrazione della difesa pisana favorisce l'inserimento di Rivi, che protegge palla e scarica sulla sinistra per il liberissimo Bugaro, il quale preferisce sprecare tutto con un tiraccio di prima che termina fuori invece di controllare ed avvicinarsi allo specchio. Al minuto 86 accade il fattaccio: l'arbitro segnala un intervento falloso di Lenci su Tutino, decretando la massima punizione che per&ograve; ha l'aria di essere una sorta di compensazione con quanto deciso nella prima frazione. Sul dischetto si presenta Forte che spiazza Berardi, 1-0. Nei minuti finali Brillanti si fa cacciare per doppia ammonizione. Vittoria importante per il Pisa che pu&ograve; continuare cosi la propria serie positiva. Per il San Marino una prestazione deludente, non tanto per la sconfitta ma per il non-gioco espresso. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Forte (Pisa)</b> ancora una volta decisivo dagli undici metri, in questo momento &egrave; impossibile pensare il Pisa senza di lui; <b>Pedano (Pisa)</b> arcigno e coriaceo, &egrave; il vero leader di questa formazione. <b>Berardi (San Marino)</b> si oppone in tutti i modi possibile, arrendendosi solo alla discutibile decisione dell'arbitro. Gabriele Nieri




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