• Allievi Regionali GIR.C
  • Pontassieve
  • 3 - 2
  • Pianese


PONTASSIEVE: Vestri, Cappelli, Vigliotti, Landini, Magliocca, Iacopetti, Bottai, Gerbi, Focardi, Maccari, Fantoni. A disp.: Vestri, Masini, Fattori, Sapia, Fabbrucci, Sansone. All.: Stefano Biagi.
PIANESE: Costanzo, Di Ficio, Alfieri, Vallefusco, Brogi, Goracci, Serafini, Terrosi, Magliozzi, Randazzo, Andreoni. A disp.: Piccini, De Simone, Aga, Laezza. All.: Daniele Mancini.

ARBITRO: Fabbri di Arezzo.

RETI: 1' Focardi, 30' e 32' Randazzo, 45' rig. Landini, 65' Gerbi.



Il goal vittoria di Gerbi, pronto a ribadire in rete a un quarto d'ora dalla fine un traversone dalla sinistra dell'inesauribile Focardi, è il segnale di un campionato che il Ponte dei miracoli comincia ad annusare, forse più di un sogno da coltivare con dolcezza ed entusiasmo. Eh sì, perché l'avversario di turno si era dimostrato compagine di buon livello, ben preparato sul piano atletico, organizzato e mai domo, tant'è che ha messo sovente in difficoltà la pattuglia di mister Biagi, a sua volta apparsa arrugginita dalla sosta natalizia nonostante la rete del vantaggio che Focardi ha realizzato praticamente dopo appena un minuto e 20 di gioco (bomber in versione faina su una pennellata in area di rigore di Maccari). E forse proprio lo scoppiettante avvio di partita ha annichilito i padroni di casa che si sono trastullati anche troppo concedendo con il passare dei minuti, campo e chiavi della partita ai bianconeri ospiti. La Pianese non si è fatta pregare più di tanto, confortata anche da una migliore condizione atletica, tant'è che i ragazzi di Daniele Mancini hanno sempre dato l'impressione di arrivare primi sul pallone rispetto all'avversario, a dimostrazione del fatto che spesso e volentieri Landini & soci ricorrevano al fallo sistematico per arginare le folate degli avanti bianconeri. E quando hai in squadra un tridente come quello formato da Magliozzi, Randazzo e Andreoni, per le difese avversarie il pericolo è sempre nascosto dietro l'angolo. Come logica conseguenza è arrivata la rete del pari al 30' quando lo scaltro Randazzo ha trovato il modo di battere a rete di testa su azione d'angolo. Nemmeno tanto inattesa è seguita la rete del raddoppio ancora con Randazzo che, un minuto dopo, ha deviato sempre di testa sotto l'incrocio, un invito al bacio di Andreoni. Il vantaggio Pianese è stato legittimato dopo qualche minuto da un contropiede ad arte che ha lanciato Brogi solo davanti a Vestri, miracoloso nella deviazione di piedi. L'intervallo è stato salutato dai padroni di casa come una boccata d'ossigeno, tanto è vero che alla ripresa delle ostilità il Ponte è sembrato più deciso e non più in vena di sconti, al cospetto di un avversario che però non ha indietreggiato di un metro. Ne ha beneficiato lo spettacolo perché i capovolgimenti di fronte hanno reso la gara a tratti, spettacolare. E su uno di questi al 45' è arrivato il rigore del pari per un atterramento piuttosto ingenuo ai danni di Maccari. Landini ha trasformato con freddezza. La Pianese ha provato una nuova energica ripartenza e qui ancora Vestri ci ha messo una pezza su di una staffilata di Andreoni che ha colpito a botta sicura. I bianconeri con il passare dei minuti, fiaccati anche dal campo allentato, hanno pian pianino abbassato i ritmi permettendo alla maggiore tecnica del Ponte di rientrare nel cuore della partita, sorretti come sempre dall'animus pugnandi del suo centravanti Focardi, per il quale sembra le feste abbiano sortito un effetto energizzante in versione Superman. I ragazzi di Daniele Mancini, subita la rete del sorpasso di Gerbi sul quale si era prodotto in un mezzo miracolo Costanzo, hanno provato con tutte le forze a rovinare la rimonta dei padroni di casa ma con il serbatoio in riserva, non sono andati oltre qualche mischia susseguente a calcio piazzato. Festeggiano gli azzurri per la vittoria tanto sudata quanto meritata ma anche e soprattutto per il platonico titolo d'inverno che, statistiche alla mano, può essere al giro di boa anche un buon viatico per qualcosa d'importante nel girone di ritorno. A margine della gara gesto nobile da parte di capitan Cappelli che, a nome di tutta la squadra, ha voluto dedicare i tre punti al portierone Landi, infortunato, in attesa di ritrovare lui e i suoi cari, giornate più serene oltre la siepe.

Calciatoripiù:
la palma dei migliori a Focardi da una parte (a tratti incontenibile nelle sue sgroppate in campo aperto, autore di un goal e un assist) e Randazzo dall'altra (tanto elegante quanto imprendibile per i difensori avversari).

PONTASSIEVE: Vestri, Cappelli, Vigliotti, Landini, Magliocca, Iacopetti, Bottai, Gerbi, Focardi, Maccari, Fantoni. A disp.: Vestri, Masini, Fattori, Sapia, Fabbrucci, Sansone. All.: Stefano Biagi.<br >PIANESE: Costanzo, Di Ficio, Alfieri, Vallefusco, Brogi, Goracci, Serafini, Terrosi, Magliozzi, Randazzo, Andreoni. A disp.: Piccini, De Simone, Aga, Laezza. All.: Daniele Mancini.<br > ARBITRO: Fabbri di Arezzo.<br > RETI: 1' Focardi, 30' e 32' Randazzo, 45' rig. Landini, 65' Gerbi. Il goal vittoria di Gerbi, pronto a ribadire in rete a un quarto d'ora dalla fine un traversone dalla sinistra dell'inesauribile Focardi, &egrave; il segnale di un campionato che il Ponte dei miracoli comincia ad annusare, forse pi&ugrave; di un sogno da coltivare con dolcezza ed entusiasmo. Eh s&igrave;, perch&eacute; l'avversario di turno si era dimostrato compagine di buon livello, ben preparato sul piano atletico, organizzato e mai domo, tant'&egrave; che ha messo sovente in difficolt&agrave; la pattuglia di mister Biagi, a sua volta apparsa arrugginita dalla sosta natalizia nonostante la rete del vantaggio che Focardi ha realizzato praticamente dopo appena un minuto e 20 di gioco (bomber in versione faina su una pennellata in area di rigore di Maccari). E forse proprio lo scoppiettante avvio di partita ha annichilito i padroni di casa che si sono trastullati anche troppo concedendo con il passare dei minuti, campo e chiavi della partita ai bianconeri ospiti. La Pianese non si &egrave; fatta pregare pi&ugrave; di tanto, confortata anche da una migliore condizione atletica, tant'&egrave; che i ragazzi di Daniele Mancini hanno sempre dato l'impressione di arrivare primi sul pallone rispetto all'avversario, a dimostrazione del fatto che spesso e volentieri Landini & soci ricorrevano al fallo sistematico per arginare le folate degli avanti bianconeri. E quando hai in squadra un tridente come quello formato da Magliozzi, Randazzo e Andreoni, per le difese avversarie il pericolo &egrave; sempre nascosto dietro l'angolo. Come logica conseguenza &egrave; arrivata la rete del pari al 30' quando lo scaltro Randazzo ha trovato il modo di battere a rete di testa su azione d'angolo. Nemmeno tanto inattesa &egrave; seguita la rete del raddoppio ancora con Randazzo che, un minuto dopo, ha deviato sempre di testa sotto l'incrocio, un invito al bacio di Andreoni. Il vantaggio Pianese &egrave; stato legittimato dopo qualche minuto da un contropiede ad arte che ha lanciato Brogi solo davanti a Vestri, miracoloso nella deviazione di piedi. L'intervallo &egrave; stato salutato dai padroni di casa come una boccata d'ossigeno, tanto &egrave; vero che alla ripresa delle ostilit&agrave; il Ponte &egrave; sembrato pi&ugrave; deciso e non pi&ugrave; in vena di sconti, al cospetto di un avversario che per&ograve; non ha indietreggiato di un metro. Ne ha beneficiato lo spettacolo perch&eacute; i capovolgimenti di fronte hanno reso la gara a tratti, spettacolare. E su uno di questi al 45' &egrave; arrivato il rigore del pari per un atterramento piuttosto ingenuo ai danni di Maccari. Landini ha trasformato con freddezza. La Pianese ha provato una nuova energica ripartenza e qui ancora Vestri ci ha messo una pezza su di una staffilata di Andreoni che ha colpito a botta sicura. I bianconeri con il passare dei minuti, fiaccati anche dal campo allentato, hanno pian pianino abbassato i ritmi permettendo alla maggiore tecnica del Ponte di rientrare nel cuore della partita, sorretti come sempre dall'animus pugnandi del suo centravanti Focardi, per il quale sembra le feste abbiano sortito un effetto energizzante in versione Superman. I ragazzi di Daniele Mancini, subita la rete del sorpasso di Gerbi sul quale si era prodotto in un mezzo miracolo Costanzo, hanno provato con tutte le forze a rovinare la rimonta dei padroni di casa ma con il serbatoio in riserva, non sono andati oltre qualche mischia susseguente a calcio piazzato. Festeggiano gli azzurri per la vittoria tanto sudata quanto meritata ma anche e soprattutto per il platonico titolo d'inverno che, statistiche alla mano, pu&ograve; essere al giro di boa anche un buon viatico per qualcosa d'importante nel girone di ritorno. A margine della gara gesto nobile da parte di capitan Cappelli che, a nome di tutta la squadra, ha voluto dedicare i tre punti al portierone Landi, infortunato, in attesa di ritrovare lui e i suoi cari, giornate pi&ugrave; serene oltre la siepe.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: </b>la palma dei migliori a <b>Focardi </b>da una parte (a tratti incontenibile nelle sue sgroppate in campo aperto, autore di un goal e un assist) e <b>Randazzo </b>dall'altra (tanto elegante quanto imprendibile per i difensori avversari).




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