• Giovanissimi Professionisti
  • Prato
  • 0 - 2
  • Fiorentina


PRATO: Moneti, Beacci (63' Capecchi), Cecchi (36' Benvenuti), Carli, Diddi, Giuntini, Pratellesi (36' Martellini), Drago (55' Zidane), De Simone, Zapparata (63' Gianni), Billi (68' Ripanti). A disp.: Prestifilippo. All.: Roberto Benesperi.
FIORENTINA: Bargagli (68' Contri), Del Carlo, Vaira (36' Bertoncini), Della Morte (68' Fossi), D'Alessandro (68' Giachi), Gargano, Nannelli (63' Cavallini), Lakti, Caniggia, Corigliano (58' Meli), Camarlinghi (36' Tempestini). All.: Alessandro Grandoni.

ARBITRO: Nardini di Pistoia

RETI: 21' Latki, 63' Meli.
NOTE: ammoniti Giuntini, Drago e Vaira. Espulso al 22' Giuntini per proteste.



In molti aspettavano trepidanti l'arrivo di questa domenica per assistere alla contesa tra il Prato di mister Benesperi e la Fiorentina di Alessandro Grandoni, derbissimo sentito da sempre e a maggior ragione adesso, visto il positivo andamento delle due squadre in campionato. I padroni di casa, scesi in campo in completo giallo, lamentano numerose defezioni (come dirà a fine partita uno sconsolato Benesperi) e scelgono un classico 4-4-2 per bloccare le iniziative sulle vie esterne e coprire in modo ordinato il campo, mentre è il 4-2-3-1 il modulo adottato dai viola con Caniggia unica punta. Arbitra Nardini di Pistoia. Partita tattica per buona parte della prima frazione di gioco: i lanieri aspettano e lasciano che siano gli avversari a fare la partita; avversari che fanno girare il pallone alla ricerca di uno spazio per affondare ma senza successo. Il risultato è che il primo timidissimo tentativo è un destro di Caniggia sfoderato dall'interno dell'area di rigore che Moneti neutralizza con l'aiuto di un compagno, mentre è da dimenticare la conclusione di Nannelli dopo la sponda aerea dello stesso Caniggia. Sul capovolgimento di fronte Gargano nell'intenzione di agevolare il lavoro di Bargagli prolunga all'indietro con la testa cogliendo di sorpresa l'estremo difensore che blocca con qualche apprensione vanificando lo sforzo di Zapparata di beffare la difesa viola. Poco e niente fino al 19' quando il match vive una fiammata: da destra il fraseggio Corigliano-Nannelli-Corigliano permette al numero dieci di incrociare la conclusione con il destro dal vertice dell'area di rigore. Vola Moneti e smanaccia. La palla è ancora viva quando Camarlinghi arriva rapace e calcia in corsa a botta sicura centrando, però, la sagoma di Beacci che salva in angolo. Al 20' la corta respinta di Gargano regala a De Simone la possibilità di concludere a rete. Il destro al volo è sporco e troppo angolato, sfera sul fondo. Si ha la sensazione che solo un episodio possa sbloccare il sostanziale equilibrio che regna in campo ma non ci si aspetta, certo, che a portare in vantaggio la Fiorentina al 21' sia la più classica delle beffarde traiettorie. Il risultato cambia in modo del tutto casuale: Latki vede il taglio di Caniggia tra i due difensori centrali, Moneti anticipa la giocata uscendo dai pali e quando parte il cross del centrocampista viola sono in quattro ad avventarsi sul pallone senza, però, che nessuno lo tocchi. Vanno tutti a vuoto traditi l'un l'altro dai rispettivi movimenti e la sfera finisce, come nel più classico dei casi, la sua corsa in fondo alla rete. Al 22' Giuntini viene ammonito, non condivide la decisione di Nardini, e continua nelle proteste oltrepassando, però, il limite del lecito e istigando il direttore di gara ad estrarre il rosso diretto. Prato in dieci uomini e sotto di una rete contro una Fiorentina quadrata che è veloce nella circolazione di palla e lucida nelle giocate. I lanieri rischiano di perdere la testa dopo l'espulsione del difensore e la partita si incattivisce per poi tornare nella normalità nel breve passare di qualche minuto. Al 31' Diddi viene spinto a terra da Nannelli ma si continua a giocare. Ne approfitta, allora, Caniggia che calcia in diagonale da destra senza, però, trovare lo specchio della porta. Allo scadere il bomber del Prato De Simone prova a mettersi in proprio concludendo dal limite una bella iniziativa del compagno di reparto Zapparata. Il destro è debole e Bargagli può neutralizzare con facilità. Finisce qui un primo tempo piacevole. Dopo il consueto tè caldo si torna in campo con alcune novità: cambia sugli esterni Grandoni, ridisegna l'assetto tattico Benesperi con l'ingresso di un centrocampista dai piedi buoni come Benvenuti e mandando in campo Martellini per sfruttarne la capacità di corsa. E il Prato, infatti, inizia bene i secondi 40' di gioco: si alzano le linee insieme con l'intensità, i ragazzi di Benesperi mettono la testa fuori dal guscio e cercano di trovare la via della rete nei primi minuti per poi giocarsi la partita a viso aperto fino alla fine. Le due squadre perdono in compattezza, si allungano leggermente, ci sono più spazi e la partita cresce di tono. Se nel primo tempo si era tirato poco, in questo secondo tempo si assiste allo stesso canovaccio. Nonostante la maggiore pressione pratese, il primo acuto della ripresa è a tinte viola e giunge al 56'. Nannelli ha un passo diverso da Martellini e si vede quando lo brucia sullo scatto entrando in area dove, prima resiste al ritorno di Diddi e, poi, centra rasoterra per Corigliano che in corsa alza un pallonetto sull'uscita di Moneti. Salva sulla linea Diddi con la testa. Ma non è finita perché la palla si impenna e ricade sui piedi di Tempestini che calcia a botta sicura ma è ancora Diddi a salvare la sua porta. Al 60' ci prova Carli dalla lunga distanza. Il destro è ben indirizzato ma pecca di forza e Bargagli può controllare. 2' più tardi ci prova De Simone che si incarica di battere un calcio di punizione. Il destro è violento ma viene attutito dalla barriera prima di terminare tra le braccia di Bargagli. Il Prato spinge ma vive su iniziative personali piuttosto che corali e non riesce a creare pericoli negli ultimi 20 metri di campo mentre al 63' i viola chiudono i conti. Da destra si mette in movimento Caniggia che riceve e crossa prontamente in area dove Meli si inserisce con i tempi giusti e incorna alle spalle di Moneti che vola alla sua sinistra ma non può fare proprio niente per evitare che la palla lo superi. I minuti che restano se ne vanno via senza emozioni e la girandola delle sostituzioni spezzetta il match accompagnando i giocatori sino al triplice fischio finale.

Calciatoripiù
: Uno per parte. Diddi per il Prato, difensore prestante fisicamente e attento sull'uomo, che ben si è disimpegnato nella marcatura del rapido Caniggia. Latki, metronomo del centrocampo viola, che ha giocato una partita di grande personalità, oltre che lucida e senza sbavature.

Andrea Turi PRATO: Moneti, Beacci (63' Capecchi), Cecchi (36' Benvenuti), Carli, Diddi, Giuntini, Pratellesi (36' Martellini), Drago (55' Zidane), De Simone, Zapparata (63' Gianni), Billi (68' Ripanti). A disp.: Prestifilippo. All.: Roberto Benesperi. <br >FIORENTINA: Bargagli (68' Contri), Del Carlo, Vaira (36' Bertoncini), Della Morte (68' Fossi), D'Alessandro (68' Giachi), Gargano, Nannelli (63' Cavallini), Lakti, Caniggia, Corigliano (58' Meli), Camarlinghi (36' Tempestini). All.: Alessandro Grandoni. <br > ARBITRO: Nardini di Pistoia<br > RETI: 21' Latki, 63' Meli.<br >NOTE: ammoniti Giuntini, Drago e Vaira. Espulso al 22' Giuntini per proteste. In molti aspettavano trepidanti l'arrivo di questa domenica per assistere alla contesa tra il Prato di mister Benesperi e la Fiorentina di Alessandro Grandoni, derbissimo sentito da sempre e a maggior ragione adesso, visto il positivo andamento delle due squadre in campionato. I padroni di casa, scesi in campo in completo giallo, lamentano numerose defezioni (come dir&agrave; a fine partita uno sconsolato Benesperi) e scelgono un classico 4-4-2 per bloccare le iniziative sulle vie esterne e coprire in modo ordinato il campo, mentre &egrave; il 4-2-3-1 il modulo adottato dai viola con Caniggia unica punta. Arbitra Nardini di Pistoia. Partita tattica per buona parte della prima frazione di gioco: i lanieri aspettano e lasciano che siano gli avversari a fare la partita; avversari che fanno girare il pallone alla ricerca di uno spazio per affondare ma senza successo. Il risultato &egrave; che il primo timidissimo tentativo &egrave; un destro di Caniggia sfoderato dall'interno dell'area di rigore che Moneti neutralizza con l'aiuto di un compagno, mentre &egrave; da dimenticare la conclusione di Nannelli dopo la sponda aerea dello stesso Caniggia. Sul capovolgimento di fronte Gargano nell'intenzione di agevolare il lavoro di Bargagli prolunga all'indietro con la testa cogliendo di sorpresa l'estremo difensore che blocca con qualche apprensione vanificando lo sforzo di Zapparata di beffare la difesa viola. Poco e niente fino al 19' quando il match vive una fiammata: da destra il fraseggio Corigliano-Nannelli-Corigliano permette al numero dieci di incrociare la conclusione con il destro dal vertice dell'area di rigore. Vola Moneti e smanaccia. La palla &egrave; ancora viva quando Camarlinghi arriva rapace e calcia in corsa a botta sicura centrando, per&ograve;, la sagoma di Beacci che salva in angolo. Al 20' la corta respinta di Gargano regala a De Simone la possibilit&agrave; di concludere a rete. Il destro al volo &egrave; sporco e troppo angolato, sfera sul fondo. Si ha la sensazione che solo un episodio possa sbloccare il sostanziale equilibrio che regna in campo ma non ci si aspetta, certo, che a portare in vantaggio la Fiorentina al 21' sia la pi&ugrave; classica delle beffarde traiettorie. Il risultato cambia in modo del tutto casuale: Latki vede il taglio di Caniggia tra i due difensori centrali, Moneti anticipa la giocata uscendo dai pali e quando parte il cross del centrocampista viola sono in quattro ad avventarsi sul pallone senza, per&ograve;, che nessuno lo tocchi. Vanno tutti a vuoto traditi l'un l'altro dai rispettivi movimenti e la sfera finisce, come nel pi&ugrave; classico dei casi, la sua corsa in fondo alla rete. Al 22' Giuntini viene ammonito, non condivide la decisione di Nardini, e continua nelle proteste oltrepassando, per&ograve;, il limite del lecito e istigando il direttore di gara ad estrarre il rosso diretto. Prato in dieci uomini e sotto di una rete contro una Fiorentina quadrata che &egrave; veloce nella circolazione di palla e lucida nelle giocate. I lanieri rischiano di perdere la testa dopo l'espulsione del difensore e la partita si incattivisce per poi tornare nella normalit&agrave; nel breve passare di qualche minuto. Al 31' Diddi viene spinto a terra da Nannelli ma si continua a giocare. Ne approfitta, allora, Caniggia che calcia in diagonale da destra senza, per&ograve;, trovare lo specchio della porta. Allo scadere il bomber del Prato De Simone prova a mettersi in proprio concludendo dal limite una bella iniziativa del compagno di reparto Zapparata. Il destro &egrave; debole e Bargagli pu&ograve; neutralizzare con facilit&agrave;. Finisce qui un primo tempo piacevole. Dopo il consueto t&egrave; caldo si torna in campo con alcune novit&agrave;: cambia sugli esterni Grandoni, ridisegna l'assetto tattico Benesperi con l'ingresso di un centrocampista dai piedi buoni come Benvenuti e mandando in campo Martellini per sfruttarne la capacit&agrave; di corsa. E il Prato, infatti, inizia bene i secondi 40' di gioco: si alzano le linee insieme con l'intensit&agrave;, i ragazzi di Benesperi mettono la testa fuori dal guscio e cercano di trovare la via della rete nei primi minuti per poi giocarsi la partita a viso aperto fino alla fine. Le due squadre perdono in compattezza, si allungano leggermente, ci sono pi&ugrave; spazi e la partita cresce di tono. Se nel primo tempo si era tirato poco, in questo secondo tempo si assiste allo stesso canovaccio. Nonostante la maggiore pressione pratese, il primo acuto della ripresa &egrave; a tinte viola e giunge al 56'. Nannelli ha un passo diverso da Martellini e si vede quando lo brucia sullo scatto entrando in area dove, prima resiste al ritorno di Diddi e, poi, centra rasoterra per Corigliano che in corsa alza un pallonetto sull'uscita di Moneti. Salva sulla linea Diddi con la testa. Ma non &egrave; finita perch&eacute; la palla si impenna e ricade sui piedi di Tempestini che calcia a botta sicura ma &egrave; ancora Diddi a salvare la sua porta. Al 60' ci prova Carli dalla lunga distanza. Il destro &egrave; ben indirizzato ma pecca di forza e Bargagli pu&ograve; controllare. 2' pi&ugrave; tardi ci prova De Simone che si incarica di battere un calcio di punizione. Il destro &egrave; violento ma viene attutito dalla barriera prima di terminare tra le braccia di Bargagli. Il Prato spinge ma vive su iniziative personali piuttosto che corali e non riesce a creare pericoli negli ultimi 20 metri di campo mentre al 63' i viola chiudono i conti. Da destra si mette in movimento Caniggia che riceve e crossa prontamente in area dove Meli si inserisce con i tempi giusti e incorna alle spalle di Moneti che vola alla sua sinistra ma non pu&ograve; fare proprio niente per evitare che la palla lo superi. I minuti che restano se ne vanno via senza emozioni e la girandola delle sostituzioni spezzetta il match accompagnando i giocatori sino al triplice fischio finale. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Uno per parte. <b>Diddi </b>per il Prato, difensore prestante fisicamente e attento sull'uomo, che ben si &egrave; disimpegnato nella marcatura del rapido Caniggia. <b>Latki</b>, metronomo del centrocampo viola, che ha giocato una partita di grande personalit&agrave;, oltre che lucida e senza sbavature. Andrea Turi




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