• Primavera GIR.A
  • Fiorentina
  • 1 - 0
  • Sampdoria


FIORENTINA: Satalino, Diks, Baroni, Chrzanowski, Valencic, Ranieri, Caso (72' Trovato), Diakhatè, Mlakar, Hagi (86' Sottil), Perez. A disp.: Cerofolini, Benedetti, Mosti, Ferigra, Pinto, Gori, Reimao, Maistro, Degl'Innocenti, Buonavita. All.: Federico Guidi.
SAMPDORIA: Krapikas, Diaby Diaby, Tessiore, Ejjaki, Tissone (45' Ferrazzo), Pastor, Tomic, Baumgartner (83' Curito), Balde, Cioce, Vrioni (60' Testa). A disp.: Piccardo, De Nicolo, Romei, Gabbani, Bozzi, Cuomo, Gomes, Bernini. All.: Francesco Pedone.

ARBITRO: Luca Detta di Mantova.

RETE: 45' Perez.
NOTE: ammoniti al 53' Ferrazzo, al 72' Caso.



I ragazzi agli ordini di mister Guidi conquistano una vittoria preziosissima in quel di porta Romana, superando di misura - uno a zero - il team blucerchiato. Una gara solida, sicura e ordinata ha permesso al team viola di avere la meglio su una Sampdoria comunque insidiosa, nonché diretta concorrente per un posto nella zona playoff. Il match, a differenza di quanto lo score finale possa far supporre, è stato divertente e coinvolgente: nel primo tempo le due compagini si sono affrontate a viso aperto, colpendosi reciprocamente con giocate illuminanti; la ripresa, inserendosi nel solco tracciato dal vantaggio viola ottenuto in extremis di prima frazione, si è distinta per il costante impegno offensivo doriano ma anche - e soprattutto - per le fulminanti (e poco proficue) ripartenza in velocità gigliate. Ottima è stata la gestione del vantaggio da parte dei viola che si sono difesi con ordine senza rischiare inutili situazioni critiche. Da segnalare il bel clima al Bozzi: presente sugli spalti l'ospite d'onore Antognoni e un cospicuo nucleo - circa cinquanta - di ultras genovesi che hanno anticipato di un giorno la trasferta in programma per seguire la prima squadra in modo tale da sospingere anche l'undici cadetto. La prestazione della Sampdoria, pur non avendo generato alcun frutto, non è stata delle peggiori: i primi 45' sono stati all'altezza della sfida al vertice; dalla ripresa, francamente, sarebbe stato lecito aspettarsi una reazione più grintosa. Nota di merito per le due retroguardie, sicure e caparbie nel mettere in difficoltà i rispettivi avversari: Diaby Diaby da una parte, Chrzanowski dall'altra hanno ben figurato tra le mura viola. La classifica aggiornata vede i viola in quarta posizione con 13 punti e la Sampdoria sesta con 12 lunghezze all'attivo. I casalinghi si dispongono sul terreno di gioco seguendo i dettami del consueto 4-3-3: Perez, Mlakar e Caso >compongono il tridente d'attacco. Gli ospiti si ordinano sul campo secondo un più coprente 4-4-2: Balde e Vrioni agiscono da tandem offensivo. Il match ha inizio e i primi a rendersi pericolosi sono proprio i liguri: la punizione di Baumgartner non impensierisce abbastanza l'attento Satalino. I minuti scorrono e l'equilibrio tecnico-tattico sembra ergersi padrone del campo: i team si spartiscono equamente il possesso palla ma nessuno riesce ad affondare l'iniziativa vincente. Al 20' Diakhate sventaglia per Hagi che trova a centro area Perez il quale non azzecca, dal limite dell'area, la traiettoria più insidiosa. I gigliati sono attivi soprattutto sulle fasce: Caso palla al piede è devastante e Perez è callido nel trovare con costanza la profondità. Sembra mancare, però, il peso offensivo di Mlakar, oggi troppo spaesato là davanti. I Doriani invece attaccano tentando improvvise verticalizzazioni per le due punte, sia pur con scarsi risultati. Al 27' Perez, da corner, serve per Diakhate che si fa respingere sulla linea il tentativo di incornata. Al 45', dopo aver clamorosamente fallito la conclusione a botta sicura 10' prima, lo statunitense Perez porta in vantaggio i viola direttamente da calcio d'angolo: la traiettoria beffarda indovinata dal numero 11 scavalca tutti, Krapikas compreso, e si infila sotto il sette più lontano. Il vantaggio casalingo, arrivato inaspettatamente a pochi istanti dal duplice fischio arbitrale, modifica totalmente il corso della sortita: i gigliati gestiranno con poche grane il vantaggio avvicinando a più riprese il raddoppio. Al 58' Caso, lanciato in progressione personale sull'out di sinistra, sfiora soltanto il palo più lontano con un diagonale troppo angolato. Al 65' Mlakar, al solito in contropiede, serve un assist al bacio per il liberissimo Perez che, a porta vuota, spara da pochi passi alto sopra la traversa. La Sampdoria, in possesso palla, è inconcludente quando deve affondare i colpi vincenti: soltanto nel corso dell'ultimo quarto d'ora riesce a creare occasioni quantomeno degne di nota. Prima il pallonetto di Balde, poi il tiro dalla lunga distanza di Ejjaki non sono pericolosi al punto da infastidire Satalino. Detta fischia la fine e la squadra di Guidi può esultare il meritato bottino pieno. Quali insegnamenti possono trarre dall'andamento dell'incontro i due allenatori? Per i viola deve assolutamente essere perfezionata la fase di concretizzazione delle occasioni da rete: troppo spesso il match è rimasto in bilico a causa di mancate reti gigliate; per i blucerchiati occorre urgentemente consistenza offensiva: le due punte da sole senza il supporto di centrocampisti o esterni d'attacco non riescono ad incidere come dovrebbero.
Calciatoripiù:
per la Fiorentina bene Caso (7), sempre in grado di creare superiorità numerica e deficitario della sola marcatura, Perez (7.5), incredibilmente pericoloso in velocità, autore di un goal straordinario e più volte vicino al raddoppio personale, Chrzanowski (6.5), leader carismatico della retroguardia e muro invalicabile, e Ranieri (6.5), una costante sulla fascia di competenza, bravo ad attaccare e perfetto a difendere. Tra le fila doriane sono sufficienti Cioce (6), metronomo della squadra bravo nella fase d'interdizione, e Diaby Diaby (6.5), bravo a contenere le ripartenze avversarie della seconda frazione, prendendo bene i tempi ai viola.

Francesco Maria Simoncini FIORENTINA: Satalino, Diks, Baroni, Chrzanowski, Valencic, Ranieri, Caso (72' Trovato), Diakhat&egrave;, Mlakar, Hagi (86' Sottil), Perez. A disp.: Cerofolini, Benedetti, Mosti, Ferigra, Pinto, Gori, Reimao, Maistro, Degl'Innocenti, Buonavita. All.: Federico Guidi.<br >SAMPDORIA: Krapikas, Diaby Diaby, Tessiore, Ejjaki, Tissone (45' Ferrazzo), Pastor, Tomic, Baumgartner (83' Curito), Balde, Cioce, Vrioni (60' Testa). A disp.: Piccardo, De Nicolo, Romei, Gabbani, Bozzi, Cuomo, Gomes, Bernini. All.: Francesco Pedone.<br > ARBITRO: Luca Detta di Mantova.<br > RETE: 45' Perez.<br >NOTE: ammoniti al 53' Ferrazzo, al 72' Caso. I ragazzi agli ordini di mister Guidi conquistano una vittoria preziosissima in quel di porta Romana, superando di misura - uno a zero - il team blucerchiato. Una gara solida, sicura e ordinata ha permesso al team viola di avere la meglio su una Sampdoria comunque insidiosa, nonch&eacute; diretta concorrente per un posto nella zona playoff. Il match, a differenza di quanto lo score finale possa far supporre, &egrave; stato divertente e coinvolgente: nel primo tempo le due compagini si sono affrontate a viso aperto, colpendosi reciprocamente con giocate illuminanti; la ripresa, inserendosi nel solco tracciato dal vantaggio viola ottenuto in extremis di prima frazione, si &egrave; distinta per il costante impegno offensivo doriano ma anche - e soprattutto - per le fulminanti (e poco proficue) ripartenza in velocit&agrave; gigliate. Ottima &egrave; stata la gestione del vantaggio da parte dei viola che si sono difesi con ordine senza rischiare inutili situazioni critiche. Da segnalare il bel clima al Bozzi: presente sugli spalti l'ospite d'onore Antognoni e un cospicuo nucleo - circa cinquanta - di ultras genovesi che hanno anticipato di un giorno la trasferta in programma per seguire la prima squadra in modo tale da sospingere anche l'undici cadetto. La prestazione della Sampdoria, pur non avendo generato alcun frutto, non &egrave; stata delle peggiori: i primi 45' sono stati all'altezza della sfida al vertice; dalla ripresa, francamente, sarebbe stato lecito aspettarsi una reazione pi&ugrave; grintosa. Nota di merito per le due retroguardie, sicure e caparbie nel mettere in difficolt&agrave; i rispettivi avversari: Diaby Diaby da una parte, Chrzanowski dall'altra hanno ben figurato tra le mura viola. La classifica aggiornata vede i viola in quarta posizione con 13 punti e la Sampdoria sesta con 12 lunghezze all'attivo. I casalinghi si dispongono sul terreno di gioco seguendo i dettami del consueto 4-3-3: Perez, Mlakar e Caso >compongono il tridente d'attacco. Gli ospiti si ordinano sul campo secondo un pi&ugrave; coprente 4-4-2: Balde e Vrioni agiscono da tandem offensivo. Il match ha inizio e i primi a rendersi pericolosi sono proprio i liguri: la punizione di Baumgartner non impensierisce abbastanza l'attento Satalino. I minuti scorrono e l'equilibrio tecnico-tattico sembra ergersi padrone del campo: i team si spartiscono equamente il possesso palla ma nessuno riesce ad affondare l'iniziativa vincente. Al 20' Diakhate sventaglia per Hagi che trova a centro area Perez il quale non azzecca, dal limite dell'area, la traiettoria pi&ugrave; insidiosa. I gigliati sono attivi soprattutto sulle fasce: Caso palla al piede &egrave; devastante e Perez &egrave; callido nel trovare con costanza la profondit&agrave;. Sembra mancare, per&ograve;, il peso offensivo di Mlakar, oggi troppo spaesato l&agrave; davanti. I Doriani invece attaccano tentando improvvise verticalizzazioni per le due punte, sia pur con scarsi risultati. Al 27' Perez, da corner, serve per Diakhate che si fa respingere sulla linea il tentativo di incornata. Al 45', dopo aver clamorosamente fallito la conclusione a botta sicura 10' prima, lo statunitense Perez porta in vantaggio i viola direttamente da calcio d'angolo: la traiettoria beffarda indovinata dal numero 11 scavalca tutti, Krapikas compreso, e si infila sotto il sette pi&ugrave; lontano. Il vantaggio casalingo, arrivato inaspettatamente a pochi istanti dal duplice fischio arbitrale, modifica totalmente il corso della sortita: i gigliati gestiranno con poche grane il vantaggio avvicinando a pi&ugrave; riprese il raddoppio. Al 58' Caso, lanciato in progressione personale sull'out di sinistra, sfiora soltanto il palo pi&ugrave; lontano con un diagonale troppo angolato. Al 65' Mlakar, al solito in contropiede, serve un assist al bacio per il liberissimo Perez che, a porta vuota, spara da pochi passi alto sopra la traversa. La Sampdoria, in possesso palla, &egrave; inconcludente quando deve affondare i colpi vincenti: soltanto nel corso dell'ultimo quarto d'ora riesce a creare occasioni quantomeno degne di nota. Prima il pallonetto di Balde, poi il tiro dalla lunga distanza di Ejjaki non sono pericolosi al punto da infastidire Satalino. Detta fischia la fine e la squadra di Guidi pu&ograve; esultare il meritato bottino pieno. Quali insegnamenti possono trarre dall'andamento dell'incontro i due allenatori? Per i viola deve assolutamente essere perfezionata la fase di concretizzazione delle occasioni da rete: troppo spesso il match &egrave; rimasto in bilico a causa di mancate reti gigliate; per i blucerchiati occorre urgentemente consistenza offensiva: le due punte da sole senza il supporto di centrocampisti o esterni d'attacco non riescono ad incidere come dovrebbero. <b> Calciatoripi&ugrave;:</b> per la Fiorentina bene <b>Caso </b>(7), sempre in grado di creare superiorit&agrave; numerica e deficitario della sola marcatura, <b>Perez </b>(7.5), incredibilmente pericoloso in velocit&agrave;, autore di un goal straordinario e pi&ugrave; volte vicino al raddoppio personale, <b>Chrzanowski </b>(6.5), leader carismatico della retroguardia e muro invalicabile, e <b>Ranieri </b>(6.5), una costante sulla fascia di competenza, bravo ad attaccare e perfetto a difendere. Tra le fila doriane sono sufficienti <b>Cioce</b> (6), metronomo della squadra bravo nella fase d'interdizione, e <b>Diaby Diaby </b>(6.5), bravo a contenere le ripartenze avversarie della seconda frazione, prendendo bene i tempi ai viola. Francesco Maria Simoncini




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