• Terza Categoria GIR.B
  • Lebowski
  • 1 - 4
  • Bianchi S.Spirito


A.C.LEBOWSKI: Bruno, Bassi, Bellesi, Borchi, Bruni Ales. (56' Savelli), D'Amico, Garganti (51' Dane), Moreo, Lamarca (75' Bruni Ang.), Resia, Rinaldi. All.: Savelli-Tempesti.
BIANCHI S.SPIRITO: Faraone, Dainelli, Sammicheli, Castiglioni, Nardi, Cellerini, Bosco (73' Zarra), Ferrari, Lombardi, Barbella, Barducci (51' Sciuto). All.: Massimo Nardi.

ARBITRO: Chichierchia di Firenze.

RETI: 4' e 50' Bosco, 70' Ferrari, 78' Bruni Ang., 91' Sciuto.



Per il Lebowski la possibilità di mettere in cassa i primi tre punti stagionali e superare lo scoglio del meno in classifica, per il Santo Spirito, già una prova per valutare quanto siano reali i progetti d'alta classifica della formazione di Nardi. Mantengono le attese i Bianchi di Santo Spirito, che dopo pochi giri di orologio si confermano dei cecchini sotto porta quando giocano in trasferta: pronti via e dopo 240 secondi Ferrari intuisce il passaggio corto del difensore e recupera il possesso palla pescando con un filtrante lo scatto di Bosco, pronto a muoversi tra le linee e ad entrare nei 16 metri difesi da Bruno che viene beffato da un tiro non precisissimo ma potente dell'attaccante. Almeno nelle prime battute la squadra ospite non risente delle numerose assenze per squalifica, dovute alla miriade di cartellini sventolati nella giornata precedente. Quelli del Lebowski dal canto loro subiscono lo svantaggio, ma provano subito a riorganizzarsi. La rete subita suona quasi da sveglia per i grigio neri che provano a guadagnarsi metri e spazi sfruttando l'arma del lancio lungo e le sponde della torre Garganti per innescare gli inserimenti sulle corsie laterali. Al quarto d'ora i padroni di casa si fanno vedere ancora dalle parti di Faraone con un calcio piazzato dai trenta metri di Rinaldi che si spegne alto sulla traversa. I Bianchi diventano più attendisti e se la giocano nelle ripartenze, come al 22' quando proprio su un contropiede tutto in velocità e sulla corsia destra, si costruisce l'occasione che capita all'autore del primo goal Bosco che questa volta non si ripete e da buona posizione spara fuori, mancando così la possibilità di mettere il punto esclamativo al match. Ma ancora più clamorosa è la palla del possibile pareggio per il Lebowski su calcio d'angolo: traffico in mezzo all'area da far invidia ad una tangenziale in pieno agosto, palla alta messa in mezzo sulla quale prova a intervenire il tridente Faraone, Nardi, Sammicheli che a gran fatica, non senza patema d'animo riesce nell'impresa di spazzare la palla vagante che per poco non stava per oltrepassare la linea di porta con un rocambolesco infortunio difensivo. Nei primi 45' minuti l'arma in più del Santo Spirito ha vestito la maglia numero 9, e con l'ingresso in campo dopo il the caldo il bomber della formazione di Massimo Nardi si conferma implacabile e questa volta riesce a chiudere almeno in gran parte la sfida: rimbalzo del pallone quasi sul vertice dell'area di rigore e sfera invitante per Bosco che impatta di collo pieno con gran potenza. Bruno assolutamente battuto e palla che prima di entrare gioca di sponda con la traversa che continua a tremare per qualche secondo. Sulle ali dell'entusiasmo, i Bianchi di Santo Spirito non possono che chiudere definitivamente la contesa e mettere il risultato al sicuro, ma come nel primo goal, la reazione del Lebowski è tutt'altro che rinunciataria, tant'è che i due mister Savelli-Tempesti provano a far diventare più imprevedibile la manovra rinunciando alla fisicità di Garganti, unico punto di riferimento in avanti. Aumentare l'intensità offensiva vuol dire anche scoprirsi di più soprattutto sulle corsie laterali tanto care a Lombardi che al 19' prova a premiare la propria sgroppata sulla destra concedendosi il tu per tu con Bruno che risponde per le rime con una parata d'istinto con i piedi, evitando il colpo del definitivo k.o. al 64'. Estremo difensore di casa che diventa ancora protagonista e decisivo qualche minuto dopo prima su Ferrari, e poi su il neo entrato Sciuto. Alla quarta occasione in pochi minuti però, si ripresenta Ferrari, il fantasista dei Bianchi ubriaca nello stretto il suo marcatore e tutto sempre in uno spazio strettissimo si accentra verso l'area piccola per castigare l'incolpevole Bruno che alla magia del numero 10 ospite non può nulla. Una vittoria sicuramente meritata con un gap di reti forse troppo pesante per un Lebowski generoso, ma in quanto a reparto offensivo, il Santo Spirito ha poco da invidiare alle altre rivali del girone B. Ma la sagra del goal non volge ancora al termine sul sintetico del Velodromo: c'è ancora tempo per vedere ancora due volte la palla finire in rete. E in una di queste due occasioni, arriva il tanto sperato primo goal stagionale per il Lebowski. Il merito è tutto del neo entrato Angelo Bruno che si inserisce con cattiveria agonistica tra le maglie difensive, diventando imprendibile nel rincorrere il lancio dalla trequarti, e sotto porta mostra anche una finezza con il lob all'estremo difensore per saltarlo. A porta sguarnita poi è un gioco da ragazzi per il numero 58 grigio nero metterla dentro. Magra soddisfazione per l'attaccante entrato da pochissimi minuti sul terreno di gioco. Nell'extra time c'è anche la rete di un altro neo entrato, si tratta di Sciuto che a difesa locale ormai apertissima, ingaggia la sfida con Bruno che supera con un dribbling secco per segnare il quinto e ultimo goal di un match giocato a viso aperto dai 22 in campo.
Calciatoripiù: Bosco e Ferrari: 7+
Il primo fa il suo mestiere e risolve la partita con 2 reti decisive. Il secondo fa gli assist, si regala anche la gioia del goal ed è il valore tecnico in più del Santo Spirito.

Luigi Di Maso A.C.LEBOWSKI: Bruno, Bassi, Bellesi, Borchi, Bruni Ales. (56' Savelli), D'Amico, Garganti (51' Dane), Moreo, Lamarca (75' Bruni Ang.), Resia, Rinaldi. All.: Savelli-Tempesti.<br >BIANCHI S.SPIRITO: Faraone, Dainelli, Sammicheli, Castiglioni, Nardi, Cellerini, Bosco (73' Zarra), Ferrari, Lombardi, Barbella, Barducci (51' Sciuto). All.: Massimo Nardi.<br > ARBITRO: Chichierchia di Firenze.<br > RETI: 4' e 50' Bosco, 70' Ferrari, 78' Bruni Ang., 91' Sciuto. Per il Lebowski la possibilit&agrave; di mettere in cassa i primi tre punti stagionali e superare lo scoglio del meno in classifica, per il Santo Spirito, gi&agrave; una prova per valutare quanto siano reali i progetti d'alta classifica della formazione di Nardi. Mantengono le attese i Bianchi di Santo Spirito, che dopo pochi giri di orologio si confermano dei cecchini sotto porta quando giocano in trasferta: pronti via e dopo 240 secondi Ferrari intuisce il passaggio corto del difensore e recupera il possesso palla pescando con un filtrante lo scatto di Bosco, pronto a muoversi tra le linee e ad entrare nei 16 metri difesi da Bruno che viene beffato da un tiro non precisissimo ma potente dell'attaccante. Almeno nelle prime battute la squadra ospite non risente delle numerose assenze per squalifica, dovute alla miriade di cartellini sventolati nella giornata precedente. Quelli del Lebowski dal canto loro subiscono lo svantaggio, ma provano subito a riorganizzarsi. La rete subita suona quasi da sveglia per i grigio neri che provano a guadagnarsi metri e spazi sfruttando l'arma del lancio lungo e le sponde della torre Garganti per innescare gli inserimenti sulle corsie laterali. Al quarto d'ora i padroni di casa si fanno vedere ancora dalle parti di Faraone con un calcio piazzato dai trenta metri di Rinaldi che si spegne alto sulla traversa. I Bianchi diventano pi&ugrave; attendisti e se la giocano nelle ripartenze, come al 22' quando proprio su un contropiede tutto in velocit&agrave; e sulla corsia destra, si costruisce l'occasione che capita all'autore del primo goal Bosco che questa volta non si ripete e da buona posizione spara fuori, mancando cos&igrave; la possibilit&agrave; di mettere il punto esclamativo al match. Ma ancora pi&ugrave; clamorosa &egrave; la palla del possibile pareggio per il Lebowski su calcio d'angolo: traffico in mezzo all'area da far invidia ad una tangenziale in pieno agosto, palla alta messa in mezzo sulla quale prova a intervenire il tridente Faraone, Nardi, Sammicheli che a gran fatica, non senza patema d'animo riesce nell'impresa di spazzare la palla vagante che per poco non stava per oltrepassare la linea di porta con un rocambolesco infortunio difensivo. Nei primi 45' minuti l'arma in pi&ugrave; del Santo Spirito ha vestito la maglia numero 9, e con l'ingresso in campo dopo il the caldo il bomber della formazione di Massimo Nardi si conferma implacabile e questa volta riesce a chiudere almeno in gran parte la sfida: rimbalzo del pallone quasi sul vertice dell'area di rigore e sfera invitante per Bosco che impatta di collo pieno con gran potenza. Bruno assolutamente battuto e palla che prima di entrare gioca di sponda con la traversa che continua a tremare per qualche secondo. Sulle ali dell'entusiasmo, i Bianchi di Santo Spirito non possono che chiudere definitivamente la contesa e mettere il risultato al sicuro, ma come nel primo goal, la reazione del Lebowski &egrave; tutt'altro che rinunciataria, tant'&egrave; che i due mister Savelli-Tempesti provano a far diventare pi&ugrave; imprevedibile la manovra rinunciando alla fisicit&agrave; di Garganti, unico punto di riferimento in avanti. Aumentare l'intensit&agrave; offensiva vuol dire anche scoprirsi di pi&ugrave; soprattutto sulle corsie laterali tanto care a Lombardi che al 19' prova a premiare la propria sgroppata sulla destra concedendosi il tu per tu con Bruno che risponde per le rime con una parata d'istinto con i piedi, evitando il colpo del definitivo k.o. al 64'. Estremo difensore di casa che diventa ancora protagonista e decisivo qualche minuto dopo prima su Ferrari, e poi su il neo entrato Sciuto. Alla quarta occasione in pochi minuti per&ograve;, si ripresenta Ferrari, il fantasista dei Bianchi ubriaca nello stretto il suo marcatore e tutto sempre in uno spazio strettissimo si accentra verso l'area piccola per castigare l'incolpevole Bruno che alla magia del numero 10 ospite non pu&ograve; nulla. Una vittoria sicuramente meritata con un gap di reti forse troppo pesante per un Lebowski generoso, ma in quanto a reparto offensivo, il Santo Spirito ha poco da invidiare alle altre rivali del girone B. Ma la sagra del goal non volge ancora al termine sul sintetico del Velodromo: c'&egrave; ancora tempo per vedere ancora due volte la palla finire in rete. E in una di queste due occasioni, arriva il tanto sperato primo goal stagionale per il Lebowski. Il merito &egrave; tutto del neo entrato Angelo Bruno che si inserisce con cattiveria agonistica tra le maglie difensive, diventando imprendibile nel rincorrere il lancio dalla trequarti, e sotto porta mostra anche una finezza con il lob all'estremo difensore per saltarlo. A porta sguarnita poi &egrave; un gioco da ragazzi per il numero 58 grigio nero metterla dentro. Magra soddisfazione per l'attaccante entrato da pochissimi minuti sul terreno di gioco. Nell'extra time c'&egrave; anche la rete di un altro neo entrato, si tratta di Sciuto che a difesa locale ormai apertissima, ingaggia la sfida con Bruno che supera con un dribbling secco per segnare il quinto e ultimo goal di un match giocato a viso aperto dai 22 in campo. <b> Calciatoripi&ugrave;: Bosco e Ferrari: 7+ </b>Il primo fa il suo mestiere e risolve la partita con 2 reti decisive. Il secondo fa gli assist, si regala anche la gioia del goal ed &egrave; il valore tecnico in pi&ugrave; del Santo Spirito. Luigi Di Maso




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