• Giovanissimi Nazionali GIR.A
  • Fiorentina
  • 1 - 0
  • Spezia


FIORENTINA: Sega, Sabatini, Squizzato, Munno (62' Di Stefano), Spedalieri, Dalle Mura, Morleo (35' Petriccioli), Bayslach, Gaeta, Milani (69' Sacchini), Neri (45' Pogesi). A disp.: Cannas, Smajlaj, Maglio, Di Clemente, Masi. All.: Gabbanini.
SPEZIA: Sparavelli, Franzoni (62' Rosaia), Fusco (60' Gabelli), Furio, Ebainetti, Basta, Spallanzini (35' Bascherini), D'Amato (60' Maglione), Baracchini (21' Pennucci), Ciccarelli (60' Orpelli), Barcio (62' Russotto). A disp.: Gavellotti, Furno. All.: Vecchio.

ARBITRO: Berti di Prato.

RETI: 70' Gaeta.
NOTE: 21' ammonito Sabatini, 50' ammonito Fusco, 72' ammonito Ebainetti.



Lucio Gaeta: iniziare il commento al match con questo nome non è altro che una formalità dovuta, inevitabile se si pensa che è stato proprio il nove viola, autentico man of the match, a decidere in zona Cesarini una gara clamorosamente equilibrata. Lo Spezia ha lottato con le unghie e con i denti fino all'ultimo minuto, quando si è dovuto arrendere non tanto alla Fiorentina tutta, quanto piuttosto alla rasoiata dell'unico uomo offensivo gigliato realmente in grado di incidere nella giornata odierna, Gaeta. La vittoria viola per uno a zero acquista quindi un sapore tutto speciale: quello del brivido, dell'adrenalina, della tensione ed infine della gioia liberatoria. Non bisogna però esimersi dal ricordare quale straordinaria forza abbia animato la gara degli ospiti bianconeri: sempre dentro il gioco, anche quando tutte le forze esterne (tifo casalingo e arbitraggio non sempre impeccabile) remavano in senso avverso. Lo score finale, alla luce di come è maturato, deve sicuramente far riflettere i due allenatori: da una parte Gabbanini dovrà fare in modo che simili approcci blandi al match contro squadre non di prima fascia non si ripetano più; dall'altra Vecchio dovrà fare in modo che i suoi non si perdano d'animo dopo questa sconfitta e che piuttosto guardino fin da subito alla giornata successiva - se lo Spezia trovasse continuità di gioco avrebbe grandi possibilità di risalire la china. La classifica aggiornata mantiene la viola in prima posizione con 16 punti e lo Spezia fanalino di coda con un solo punticino. Ambo gli schieramenti si dispongono sul terreno del Bozzi con il 4-3-3: i primi con Morleo-Gaeta-Milani tridente d'attacco; i secondi con Barcio-Baraccchini-Ciccarelli terminali offensivi. Il match ha inizio e fin da subito sono fisicità, cattiverà agonistica e gioco difensivo a farla da padroni. Tanti, troppi sono i contatti oltre il limite del fairplay che fioccano entro il sintetico di Porta Romana. Tendenzialmente sono i gigliati a mantenere il possesso della sfera mentre gli ospiti si chiudono bene e ripartono con poco successo. Le occasioni da rete scarseggiano; l'apatia regna sovrana fino alla mezz'ora, quando l'equilibrio sembra cominciare a cedere in favore di più coinvolgenti iniziative collettive. Al 7' Spedalieri non corregge in rete da pochi passi il calcio piazzato di Gaeta. Al 32' Gaeta, illuminante in progressione personale, dopo aver superato cinque avversari nello stretto a tu per tu con Sparavelli si dimentica di calciare portandosi la palla sul fondo. Allo scadere arriva il primo squillo dello Spezia: il neo entrato Baracchini, dal limite dell'area piccola, viene murato per l'appunto da Dalle Mura sul più bello. Il secondo tempo, però, non dà seguito ai buoni presagi visti negli ultimi istanti della prima frazione e così si riapre nuovamente una eterna fase di stanca. Fortunatamente per il pubblico gli ultimi dieci minuti daranno inizio alla fase più concitata, divertente e, come si vedrà, decisiva della sortita. Protagonista indiscutibile di questi 10' di fuoco è, neanche a dirlo, Gaeta. Al 60' il nove gigliato, in progressione sull'out di sinistra, spara di pochissimo alla destra di Sparavelli. Al 66' sempre la punta viola dribbla sulla fascia ormai di proprietà tre avversari in sequenza e, giunto sul fondo, alza un campanile in mezzo per l'inserimento di Milani che, da pochissimi metri, liscia il pallone. Al 70', pochi attimi prima del triplice fischio arbitrale, regala ai suoi la gioia più grande, quella delle vittoria: la punta supera sulla trequarti il proprio marcatore e, dal limite dell'area, lascia partire un diagonale rasoterra di collo destro che, dopo aver sfiorato il palo interno, gonfia la rete alle spalle del portiere ospite. L'invasione di campo per esultare la vittoria da parte della panchina viola è d'obbligo; quest'oggi l'eroe da osannare, però, è uno soltanto.

Calciatoripiù
: meritano la menzione le coppie di centrali difensivi casalinghe e ospiti; Furio e Ebainetti da una parte e Spedalieri e Dalle Mura dall'altra governano con sicurezza le rispettive aree di rigore. Se la partita per ampi tratti non ha regalato grandi opportunità agli interpreti offensivi viola e bianconeri è perché, da parte di ambo le retroguardie, l'attenzione è stata massima. Per ciò che concerne i settori d'attacco superlativo il viola Gaeta, match-winner incontenibile, furia là davanti, e sufficiente Barcio, unico effettivo bianconero in grado di mettere in allerta gli interdittori viola.

Francesco Simoncini FIORENTINA: Sega, Sabatini, Squizzato, Munno (62' Di Stefano), Spedalieri, Dalle Mura, Morleo (35' Petriccioli), Bayslach, Gaeta, Milani (69' Sacchini), Neri (45' Pogesi). A disp.: Cannas, Smajlaj, Maglio, Di Clemente, Masi. All.: Gabbanini.<br >SPEZIA: Sparavelli, Franzoni (62' Rosaia), Fusco (60' Gabelli), Furio, Ebainetti, Basta, Spallanzini (35' Bascherini), D'Amato (60' Maglione), Baracchini (21' Pennucci), Ciccarelli (60' Orpelli), Barcio (62' Russotto). A disp.: Gavellotti, Furno. All.: Vecchio. <br > ARBITRO: Berti di Prato.<br > RETI: 70' Gaeta.<br >NOTE: 21' ammonito Sabatini, 50' ammonito Fusco, 72' ammonito Ebainetti. Lucio Gaeta: iniziare il commento al match con questo nome non &egrave; altro che una formalit&agrave; dovuta, inevitabile se si pensa che &egrave; stato proprio il nove viola, autentico man of the match, a decidere in zona Cesarini una gara clamorosamente equilibrata. Lo Spezia ha lottato con le unghie e con i denti fino all'ultimo minuto, quando si &egrave; dovuto arrendere non tanto alla Fiorentina tutta, quanto piuttosto alla rasoiata dell'unico uomo offensivo gigliato realmente in grado di incidere nella giornata odierna, Gaeta. La vittoria viola per uno a zero acquista quindi un sapore tutto speciale: quello del brivido, dell'adrenalina, della tensione ed infine della gioia liberatoria. Non bisogna per&ograve; esimersi dal ricordare quale straordinaria forza abbia animato la gara degli ospiti bianconeri: sempre dentro il gioco, anche quando tutte le forze esterne (tifo casalingo e arbitraggio non sempre impeccabile) remavano in senso avverso. Lo score finale, alla luce di come &egrave; maturato, deve sicuramente far riflettere i due allenatori: da una parte Gabbanini dovr&agrave; fare in modo che simili approcci blandi al match contro squadre non di prima fascia non si ripetano pi&ugrave;; dall'altra Vecchio dovr&agrave; fare in modo che i suoi non si perdano d'animo dopo questa sconfitta e che piuttosto guardino fin da subito alla giornata successiva - se lo Spezia trovasse continuit&agrave; di gioco avrebbe grandi possibilit&agrave; di risalire la china. La classifica aggiornata mantiene la viola in prima posizione con 16 punti e lo Spezia fanalino di coda con un solo punticino. Ambo gli schieramenti si dispongono sul terreno del Bozzi con il 4-3-3: i primi con Morleo-Gaeta-Milani tridente d'attacco; i secondi con Barcio-Baraccchini-Ciccarelli terminali offensivi. Il match ha inizio e fin da subito sono fisicit&agrave;, cattiver&agrave; agonistica e gioco difensivo a farla da padroni. Tanti, troppi sono i contatti oltre il limite del fairplay che fioccano entro il sintetico di Porta Romana. Tendenzialmente sono i gigliati a mantenere il possesso della sfera mentre gli ospiti si chiudono bene e ripartono con poco successo. Le occasioni da rete scarseggiano; l'apatia regna sovrana fino alla mezz'ora, quando l'equilibrio sembra cominciare a cedere in favore di pi&ugrave; coinvolgenti iniziative collettive. Al 7' Spedalieri non corregge in rete da pochi passi il calcio piazzato di Gaeta. Al 32' Gaeta, illuminante in progressione personale, dopo aver superato cinque avversari nello stretto a tu per tu con Sparavelli si dimentica di calciare portandosi la palla sul fondo. Allo scadere arriva il primo squillo dello Spezia: il neo entrato Baracchini, dal limite dell'area piccola, viene murato per l'appunto da Dalle Mura sul pi&ugrave; bello. Il secondo tempo, per&ograve;, non d&agrave; seguito ai buoni presagi visti negli ultimi istanti della prima frazione e cos&igrave; si riapre nuovamente una eterna fase di stanca. Fortunatamente per il pubblico gli ultimi dieci minuti daranno inizio alla fase pi&ugrave; concitata, divertente e, come si vedr&agrave;, decisiva della sortita. Protagonista indiscutibile di questi 10' di fuoco &egrave;, neanche a dirlo, Gaeta. Al 60' il nove gigliato, in progressione sull'out di sinistra, spara di pochissimo alla destra di Sparavelli. Al 66' sempre la punta viola dribbla sulla fascia ormai di propriet&agrave; tre avversari in sequenza e, giunto sul fondo, alza un campanile in mezzo per l'inserimento di Milani che, da pochissimi metri, liscia il pallone. Al 70', pochi attimi prima del triplice fischio arbitrale, regala ai suoi la gioia pi&ugrave; grande, quella delle vittoria: la punta supera sulla trequarti il proprio marcatore e, dal limite dell'area, lascia partire un diagonale rasoterra di collo destro che, dopo aver sfiorato il palo interno, gonfia la rete alle spalle del portiere ospite. L'invasione di campo per esultare la vittoria da parte della panchina viola &egrave; d'obbligo; quest'oggi l'eroe da osannare, per&ograve;, &egrave; uno soltanto.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: meritano la menzione le coppie di centrali difensivi casalinghe e ospiti; <b>Furio e Ebainetti</b> da una parte e <b>Spedalieri e Dalle Mura</b> dall'altra governano con sicurezza le rispettive aree di rigore. Se la partita per ampi tratti non ha regalato grandi opportunit&agrave; agli interpreti offensivi viola e bianconeri &egrave; perch&eacute;, da parte di ambo le retroguardie, l'attenzione &egrave; stata massima. Per ci&ograve; che concerne i settori d'attacco superlativo il viola <b>Gaeta</b>, match-winner incontenibile, furia l&agrave; davanti, e sufficiente <b>Barcio</b>, unico effettivo bianconero in grado di mettere in allerta gli interdittori viola. Francesco Simoncini




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