• Allievi Regionali GIR.C
  • Olmoponte Arezzo
  • 3 - 1
  • Lastrigiana


OLMO PONTE AR (4-3-3): Tegli; Spadini (70' Franchi), De Angelis, La Porta, Laccu; Resti (dal 80' Crocini), Caneschi, Dellai (80' Malentacca); Panozzi (55' Capaccioli), Vichi, Criscuolo. A disp.: Cioban, Singali, Francini. All.: Marco Bacciarini.
LASTRIGIANA (4-3-3): Salvini; Binazzi, Cultrona, Gorini (40' Bini), Siena (40' Straccali); Burgalassi (60' Martini), Bagnoli (dal 58' Ciaccheri), Ficozzi; Vanni (69' Vucaj), Nieri, Ciampi (58' Bertini). A disposizione: Delli Guanti. All.: Giovanni Mollica.

ARBITRO: Alessio Artini sez. Valdarno.

RETI: 28' Ficozzi, 30', 39' e 67' Vichi.
NOTE: recupero: 0+3'.



La Chiesa è tornata al centro del villaggio. Le mura amiche non fanno più paura. La tripletta di Vichi scaccia i fantasmi e dissolve la nebbia. Il sole torna a splendere sul Giunti Stadium consentendo all'OlmoPonte di tornare ad amare il suo tempio. Dopo tre sconfitte interne consecutive, contro la Lastrigiana è la gara della svolta. Finisce tre a uno per i ragazzi di Bacciarini che sfruttano la sinfonia realizzativa di Vichi, la classe di Criscuolo e la solidità difensiva di La Porta. Il nuovo modulo è subito vincente. Positivo l'esperimento di Panozzi alto a destra, così come è da applausi il debutto di Dellai in mediana. La Lastrigiana, passata in vantaggio più per demeriti dell'OlmoPonte che per meriti propri, non riesce a contenere la vigoria dei padroni di casa vogliosi di tornare protagonisti fra le mura amiche. Si gioca in una mattinata umida, con il cielo coperto di nebbia e nel ricordo delle vittime di Parigi come testimonia il minuto di silenzio osservato ad inizio gara. L'OlmoPonte ha una nuova veste. E si vede subito. Dellai, al debutto stagionale nei Regionali, è il centrocampista in più che Bacciarini affianca ai confermati Caneschi e Resti. In attacco, Criscuolo viene defilato sulla sinistra con l'intento di allargare la difesa avversaria e creare superiorità numerica. Al centro, alla maniera del moderno falso nueve, gravita Vichi, mentre a completare il reparto c'è quel Panozzi che, partito difensore centrale, si è ritrovato ad agire esterno alto di destra. La Lastrigiana si dispone a specchio. Bagnoli è il metodista incaricato di tessere le fila del gioco, mentre Nieri è il centravanti di riferimento. L'attacco è completato da Vanni e Ciampi. L'OlmoPonte, ancora impaurito dalle scorie delle precedenti sconfitte, parte in sordina e un po' contratto. La Lastrigiana apparte concentrata, ordinata a livello tattico e vogliosa di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Il primo black-out si registra all'11' sull'asse De Angelis-La Porta. In uscita e scambiandosi il pallone, i centrali regalano palla a Ciampi che ha tutto il tempo per mettere a fuoco il bersaglio e scoccare la freccia. Il suo tiro però è deviato miracolosamente da Tegli che, dopo aver deviato in angolo, accende un cero a San Donato patrono di Arezzo. L'OlmoPonte prova a reagire affidandosi a Criscuolo, il suo giocatore chiave. Al 21' da un suo cambio di lato, con palla mossa da sinistra verso destra, viene azionato Panozzi che ha il pregio di partire con i tempi giusti, ma il difetto di concludere debolmente e centrale a pochi passi da Salvini che non crede ai suoi occhi, ringrazia e blocca senza problemi. L'OlmoPonte sbaglia e la Lastrigiana colpisce. È la dura legge del calcio. Al 28', dopo una percussione centrale, Ficozzi sfrutta la poca reattività della difesa di casa per inserirsi e per portare in vantaggio i suoi. Mentalmente, considerando anche l'atmosfera stregata, poteva essere una mazzata. E invece la squadra di Bacciarini non si sgretola. Il pareggio arriva dopo soli due minuti grazie al piattone di Vichi da dentro l'area sullo splendido assist di Criscuolo. È il gol della svolta. Trenta secondi dopo, con la Lastrigiana ancora intontita, è Dellai ad avere la palla del vantaggio ma sul suo tiro compie un miracolo Salvini. Gli ospiti perdono sicurezza e riferimenti. L'OlmoPonte preme a manetta. E il goal del due a uno è molto simile al primo. Al 39' il solito Criscuolo, straripante come ala sinistra, lavora un ottimo pallone e lo consegna a Vichi che, partito da dietro e con tempi di inserimento perfetti, salta con il controllo il suo marcatore, entra in area e fulmina il bravo Salvini con un tiro tanto potente quanto preciso. E' il lampo del campione. Il giocatore capace di cambiare gli equilibri della partita. E' il due a uno dell'OlmoPonte. La Lastrigiana osserva inerme e va negli spogliatoi in svantaggio.
Mollica prova a dare brio ai suoi cambiando subito due pedine. Ma servirà a poco. Ne entreranno altre quattro, ma l'OlmoPonte non rischierà più nulla. La Porta difensivamente è un mastino e non lascia scampo alle punte avversarie, mentre il centrocampo a tre permette a Caneschi di rincorrere meno gli avversari e di essere più lucido in fase di costruzione. Il sipario, invece, cala al 67'. Sempre nel segno di Vichi che chiude i conti su punizione sfruttando anche l'imprecisa uscita di Salvini. Il cielo intanto si libera della nebbia con il sole che inizia a fare capolino. Sia a livello meteorologico, sia sul cammino dell'OlmoPonte che esce dalla dimensione alternativa e torna a sorridere. Nel segno di Criscuolo, l'oro di Napoli trapiantato ad Arezzo, e dell'enfant prodige Vichi.

Calciatoripiù: Vichi Lorenzo
(OlmoPonte). Tre goal e pallone portato a casa. Cosa dire di più? Gioca da falso nueve nel nuovo 4-3-3 disegnato da mister Bacciarini e il suo impatto è devastante. Manda costantemente al bar il suo diretto avversario e ciò che impressiona è il primo controllo, la velocità e la freddezza sotto porta. Il secondo gol è un concentrato di classe: ricevuta palla da Criscuolo, con lo stop a seguire elude il suo diretto avversario, entra in area e scarica in un lampo tutta la rabbia accumulata in un sinistro al fulmicotone che trafigge Salvini e che vale il goal del sorpasso. Intelligente anche nel proteggere palla, nel far rifiatare la squadra e ad abbassarsi in fase di non possesso. Scintillante.

Francesco Gaeta OLMO PONTE AR (4-3-3): Tegli; Spadini (70' Franchi), De Angelis, La Porta, Laccu; Resti (dal 80' Crocini), Caneschi, Dellai (80' Malentacca); Panozzi (55' Capaccioli), Vichi, Criscuolo. A disp.: Cioban, Singali, Francini. All.: Marco Bacciarini.<br >LASTRIGIANA (4-3-3): Salvini; Binazzi, Cultrona, Gorini (40' Bini), Siena (40' Straccali); Burgalassi (60' Martini), Bagnoli (dal 58' Ciaccheri), Ficozzi; Vanni (69' Vucaj), Nieri, Ciampi (58' Bertini). A disposizione: Delli Guanti. All.: Giovanni Mollica.<br > ARBITRO: Alessio Artini sez. Valdarno.<br > RETI: 28' Ficozzi, 30', 39' e 67' Vichi.<br >NOTE: recupero: 0+3'. La Chiesa &egrave; tornata al centro del villaggio. Le mura amiche non fanno pi&ugrave; paura. La tripletta di Vichi scaccia i fantasmi e dissolve la nebbia. Il sole torna a splendere sul Giunti Stadium consentendo all'OlmoPonte di tornare ad amare il suo tempio. Dopo tre sconfitte interne consecutive, contro la Lastrigiana &egrave; la gara della svolta. Finisce tre a uno per i ragazzi di Bacciarini che sfruttano la sinfonia realizzativa di Vichi, la classe di Criscuolo e la solidit&agrave; difensiva di La Porta. Il nuovo modulo &egrave; subito vincente. Positivo l'esperimento di Panozzi alto a destra, cos&igrave; come &egrave; da applausi il debutto di Dellai in mediana. La Lastrigiana, passata in vantaggio pi&ugrave; per demeriti dell'OlmoPonte che per meriti propri, non riesce a contenere la vigoria dei padroni di casa vogliosi di tornare protagonisti fra le mura amiche. Si gioca in una mattinata umida, con il cielo coperto di nebbia e nel ricordo delle vittime di Parigi come testimonia il minuto di silenzio osservato ad inizio gara. L'OlmoPonte ha una nuova veste. E si vede subito. Dellai, al debutto stagionale nei Regionali, &egrave; il centrocampista in pi&ugrave; che Bacciarini affianca ai confermati Caneschi e Resti. In attacco, Criscuolo viene defilato sulla sinistra con l'intento di allargare la difesa avversaria e creare superiorit&agrave; numerica. Al centro, alla maniera del moderno falso nueve, gravita Vichi, mentre a completare il reparto c'&egrave; quel Panozzi che, partito difensore centrale, si &egrave; ritrovato ad agire esterno alto di destra. La Lastrigiana si dispone a specchio. Bagnoli &egrave; il metodista incaricato di tessere le fila del gioco, mentre Nieri &egrave; il centravanti di riferimento. L'attacco &egrave; completato da Vanni e Ciampi. L'OlmoPonte, ancora impaurito dalle scorie delle precedenti sconfitte, parte in sordina e un po' contratto. La Lastrigiana apparte concentrata, ordinata a livello tattico e vogliosa di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Il primo black-out si registra all'11' sull'asse De Angelis-La Porta. In uscita e scambiandosi il pallone, i centrali regalano palla a Ciampi che ha tutto il tempo per mettere a fuoco il bersaglio e scoccare la freccia. Il suo tiro per&ograve; &egrave; deviato miracolosamente da Tegli che, dopo aver deviato in angolo, accende un cero a San Donato patrono di Arezzo. L'OlmoPonte prova a reagire affidandosi a Criscuolo, il suo giocatore chiave. Al 21' da un suo cambio di lato, con palla mossa da sinistra verso destra, viene azionato Panozzi che ha il pregio di partire con i tempi giusti, ma il difetto di concludere debolmente e centrale a pochi passi da Salvini che non crede ai suoi occhi, ringrazia e blocca senza problemi. L'OlmoPonte sbaglia e la Lastrigiana colpisce. &Egrave; la dura legge del calcio. Al 28', dopo una percussione centrale, Ficozzi sfrutta la poca reattivit&agrave; della difesa di casa per inserirsi e per portare in vantaggio i suoi. Mentalmente, considerando anche l'atmosfera stregata, poteva essere una mazzata. E invece la squadra di Bacciarini non si sgretola. Il pareggio arriva dopo soli due minuti grazie al piattone di Vichi da dentro l'area sullo splendido assist di Criscuolo. &Egrave; il gol della svolta. Trenta secondi dopo, con la Lastrigiana ancora intontita, &egrave; Dellai ad avere la palla del vantaggio ma sul suo tiro compie un miracolo Salvini. Gli ospiti perdono sicurezza e riferimenti. L'OlmoPonte preme a manetta. E il goal del due a uno &egrave; molto simile al primo. Al 39' il solito Criscuolo, straripante come ala sinistra, lavora un ottimo pallone e lo consegna a Vichi che, partito da dietro e con tempi di inserimento perfetti, salta con il controllo il suo marcatore, entra in area e fulmina il bravo Salvini con un tiro tanto potente quanto preciso. E' il lampo del campione. Il giocatore capace di cambiare gli equilibri della partita. E' il due a uno dell'OlmoPonte. La Lastrigiana osserva inerme e va negli spogliatoi in svantaggio.<br >Mollica prova a dare brio ai suoi cambiando subito due pedine. Ma servir&agrave; a poco. Ne entreranno altre quattro, ma l'OlmoPonte non rischier&agrave; pi&ugrave; nulla. La Porta difensivamente &egrave; un mastino e non lascia scampo alle punte avversarie, mentre il centrocampo a tre permette a Caneschi di rincorrere meno gli avversari e di essere pi&ugrave; lucido in fase di costruzione. Il sipario, invece, cala al 67'. Sempre nel segno di Vichi che chiude i conti su punizione sfruttando anche l'imprecisa uscita di Salvini. Il cielo intanto si libera della nebbia con il sole che inizia a fare capolino. Sia a livello meteorologico, sia sul cammino dell'OlmoPonte che esce dalla dimensione alternativa e torna a sorridere. Nel segno di Criscuolo, l'oro di Napoli trapiantato ad Arezzo, e dell'enfant prodige Vichi.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Vichi Lorenzo</b> (OlmoPonte). Tre goal e pallone portato a casa. Cosa dire di pi&ugrave;? Gioca da falso nueve nel nuovo 4-3-3 disegnato da mister Bacciarini e il suo impatto &egrave; devastante. Manda costantemente al bar il suo diretto avversario e ci&ograve; che impressiona &egrave; il primo controllo, la velocit&agrave; e la freddezza sotto porta. Il secondo gol &egrave; un concentrato di classe: ricevuta palla da Criscuolo, con lo stop a seguire elude il suo diretto avversario, entra in area e scarica in un lampo tutta la rabbia accumulata in un sinistro al fulmicotone che trafigge Salvini e che vale il goal del sorpasso. Intelligente anche nel proteggere palla, nel far rifiatare la squadra e ad abbassarsi in fase di non possesso. Scintillante. Francesco Gaeta




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