• Allievi Regionali GIR.C
  • Affrico
  • 4 - 0
  • Ponte a Greve


AFFRICO: Bernini (63' Ioseliani), Calise (66' Rescio), Valerio, Berardi (58' Dall'Era), Mannozzi (58' Mocali), Casoni, Virgili, Sardelli (68' Giovannardi), Cipriani (59' Nostri), Gori (65' Niscola), Ranallo. All.: Stefano Lo Russo.
PONTE A GREVE: Vitale, Baldini (41' Iandelli), Kodra, Ceppini, Ahmetai, Diop (55' Baldacci), Posarelli, Urzi (41' Poggi), Giuntini, Gambacciani, Muto. A disp.: Chellini. All.: Raffaele Gulli.

ARBITRO: Sinibaldi di Firenze.

RETI: 17' e 56' Gori, 31' Casoni, 46' Virgili.



Grande vittoria casalinga dell'Affrico, coronata da una prestazione collettiva oltremodo dignitosa, arricchita per di più da tante belle giocate dei singoli. Dalla parte opposta, i quattro gol di scarto con i quali gli ospiti tornano a casa lasciano decisamente l'amaro in bocca, in particolar modo per quanto la squadra di mister Gulli stava esprimendo nella fase inziale della prima frazione di gioco. Sino al quarto d'ora le due compagini si affrontano a viso aperto, senza risparmiarsi né da una parte né dall'altra, spesso e volentieri andando vicine a trovare il guizzo vincente. Guizzo che arriva con Gori al minuto numero 17. Tutto nasce dai piedi di Cipriani, incaricato di battere un calcio di punizione, con la sfera posizionata qualche metro fuori dall'area. Il numero 9 indirizza intelligentemente il pallone rasoterra verso Gori, il quale approfitta di una deviazione e infila Vitale con un tocco di punta che l'estremo difensore avversario riesce a deviare ma non a togliere dallo specchio della porta. Nonostante lo svantaggio, gli ospiti trovano la forza di reagire, e vanno subito vicini al pareggio con una grande conclusione di Giuntini. L'attaccante granata riceve il pallone sul vertice sinistro dell'area, si gira e calcia di prima intenzione verso l'incrocio dei pali, mancando di un soffio lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: è una delle leggi non scritte del gioco del calcio. Così, alla mezz'ora, l'Affrico trova il raddoppio. Stavolta è Casoni ad andare a segno, intervenendo nel bel mezzo di una mischia a centro area sulla punizione ben calciata da Cipriani. Vitali riesce, in parte, a smanacciare, ma secondo l'arbitro il pallone varca completamente la linea di porta, e di conseguenza il duplice vantaggio dei padroni di casa viene convalidato. Vantaggio che diventa triplice allo scadere della prima frazione di gioco: Virgili detta a Valerio il passaggio con un gran movimento in profondità, il numero 3 biancoblu serve coi tempi giusti il compagno che, approfittando dell'insicura uscita di Vitale, si infila tra portiere e difensore e dà alla sfera una gran frustata di esterno che termina in rete. Davvero una bella azione quella dei padroni di casa. Il Ponte a Greve continua a calare psicologicamente in modo vistoso anche nel secondo tempo, incapace di reagire e di organizzarsi. Così, al minuto numero 56, l'Affrico trova il poker, ancora con Gori. Vannozzi sventaglia per Cipriani, il numero 9 controlla la sfera e serve il compagno in corsa. L'ala anticipa con un colpo di testa il proprio marcatore, per poi trafiggere Vitale con un sinistro potente e ravvicinato, trovando così la doppietta personale. Da qui in avanti la partita perde intensità e il ritmo cala a picco, con da una parte un Affrico appagato, e dall'altra un Ponte a Greve demolito mentalmente e fisicamente. Agli ospiti vanno comunque i doverosi complimenti per quanto dimostrato nella prima fase di gioco, dove hanno lasciato intravedere discrete capacità, salvo poi perdersi dopo l'uno-due subito, e andare definitivamente in bambola nel secondo tempo.

Calciatoripiù:
grande prestazione collettiva, come già anticipato, dei padroni di casa, perfettamente in grado di combinare qualità e quantità. Tra i migliori senza dubbio Gori, vero e proprio uomo-partita. Buone anche le prestazioni di Valerio e Cipriani. Per quanto riguarda gli ospiti sarebbe da farsi una netta distinzione tra primo e secondo tempo, ma in un discorso generale emergono, seppur a tratti, la gara di Giuntini e quella di Gambacciani.

Simone Torricini AFFRICO: Bernini (63' Ioseliani), Calise (66' Rescio), Valerio, Berardi (58' Dall'Era), Mannozzi (58' Mocali), Casoni, Virgili, Sardelli (68' Giovannardi), Cipriani (59' Nostri), Gori (65' Niscola), Ranallo. All.: Stefano Lo Russo. <br >PONTE A GREVE: Vitale, Baldini (41' Iandelli), Kodra, Ceppini, Ahmetai, Diop (55' Baldacci), Posarelli, Urzi (41' Poggi), Giuntini, Gambacciani, Muto. A disp.: Chellini. All.: Raffaele Gulli.<br > ARBITRO: Sinibaldi di Firenze.<br > RETI: 17' e 56' Gori, 31' Casoni, 46' Virgili. Grande vittoria casalinga dell'Affrico, coronata da una prestazione collettiva oltremodo dignitosa, arricchita per di pi&ugrave; da tante belle giocate dei singoli. Dalla parte opposta, i quattro gol di scarto con i quali gli ospiti tornano a casa lasciano decisamente l'amaro in bocca, in particolar modo per quanto la squadra di mister Gulli stava esprimendo nella fase inziale della prima frazione di gioco. Sino al quarto d'ora le due compagini si affrontano a viso aperto, senza risparmiarsi n&eacute; da una parte n&eacute; dall'altra, spesso e volentieri andando vicine a trovare il guizzo vincente. Guizzo che arriva con Gori al minuto numero 17. Tutto nasce dai piedi di Cipriani, incaricato di battere un calcio di punizione, con la sfera posizionata qualche metro fuori dall'area. Il numero 9 indirizza intelligentemente il pallone rasoterra verso Gori, il quale approfitta di una deviazione e infila Vitale con un tocco di punta che l'estremo difensore avversario riesce a deviare ma non a togliere dallo specchio della porta. Nonostante lo svantaggio, gli ospiti trovano la forza di reagire, e vanno subito vicini al pareggio con una grande conclusione di Giuntini. L'attaccante granata riceve il pallone sul vertice sinistro dell'area, si gira e calcia di prima intenzione verso l'incrocio dei pali, mancando di un soffio lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: &egrave; una delle leggi non scritte del gioco del calcio. Cos&igrave;, alla mezz'ora, l'Affrico trova il raddoppio. Stavolta &egrave; Casoni ad andare a segno, intervenendo nel bel mezzo di una mischia a centro area sulla punizione ben calciata da Cipriani. Vitali riesce, in parte, a smanacciare, ma secondo l'arbitro il pallone varca completamente la linea di porta, e di conseguenza il duplice vantaggio dei padroni di casa viene convalidato. Vantaggio che diventa triplice allo scadere della prima frazione di gioco: Virgili detta a Valerio il passaggio con un gran movimento in profondit&agrave;, il numero 3 biancoblu serve coi tempi giusti il compagno che, approfittando dell'insicura uscita di Vitale, si infila tra portiere e difensore e d&agrave; alla sfera una gran frustata di esterno che termina in rete. Davvero una bella azione quella dei padroni di casa. Il Ponte a Greve continua a calare psicologicamente in modo vistoso anche nel secondo tempo, incapace di reagire e di organizzarsi. Cos&igrave;, al minuto numero 56, l'Affrico trova il poker, ancora con Gori. Vannozzi sventaglia per Cipriani, il numero 9 controlla la sfera e serve il compagno in corsa. L'ala anticipa con un colpo di testa il proprio marcatore, per poi trafiggere Vitale con un sinistro potente e ravvicinato, trovando cos&igrave; la doppietta personale. Da qui in avanti la partita perde intensit&agrave; e il ritmo cala a picco, con da una parte un Affrico appagato, e dall'altra un Ponte a Greve demolito mentalmente e fisicamente. Agli ospiti vanno comunque i doverosi complimenti per quanto dimostrato nella prima fase di gioco, dove hanno lasciato intravedere discrete capacit&agrave;, salvo poi perdersi dopo l'uno-due subito, e andare definitivamente in bambola nel secondo tempo. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: </b>grande prestazione collettiva, come gi&agrave; anticipato, dei padroni di casa, perfettamente in grado di combinare qualit&agrave; e quantit&agrave;. Tra i migliori senza dubbio <b>Gori</b>, vero e proprio uomo-partita. Buone anche le prestazioni di <b>Valerio </b>e <b>Cipriani</b>. Per quanto riguarda gli ospiti sarebbe da farsi una netta distinzione tra primo e secondo tempo, ma in un discorso generale emergono, seppur a tratti, la gara di <b>Giuntini </b>e quella di <b>Gambacciani</b>. Simone Torricini




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