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Allievi Elite, la rincorsa del Doccia: intervista a mister Cavaliere

Allievi Elite, la rincorsa del Doccia: intervista a mister Cavaliere

Un gap di sei punti da colmare per evitare i play-out e altrettante partite a disposizione per provarci: è questa la missione del Rinascita Doccia, all interno del girone A del campionato Allievi Regionali Elite. Nello scorso turno è arrivato un prezioso pareggio contro lo Scandicci, iniezione di fiducia per la squadra di Roberto Cavaliere. Proprio da qui siamo ripartiti nella nostra chiacchierata con il mister, ripercorrendo il cammino degli ultimi mesi e gettando poi uno sguardo a quelli che verranno:


Fermare una corazzata come lo Scandicci non è mai facile: quanto è stato importante per voi questo risultato?


Tantissimo, avevamo bisogno di un risultato positivo per ritrovare fiducia e rialzarci. E stato uno 0-0 importante soprattutto per il modo in cui è arrivato, e mi riferisco alle numerose assenze a cui dovevamo far fronte. Eravamo praticamente senza attaccanti di ruolo, per cui sarebbe stato difficile recuperare un eventuale svantaggio e qui devo fare i complimenti al nostro portiere che ha calato due interventi strepitosi. Nella prossima partita tornerà dalla squalifica Noviello, ma tra infortuni e visite mediche mancanti abbiamo ancora tanti indisponibili. Ci sarà da stringere i denti e chiedere ancora aiuto agli Allievi B, che ci stanno dando una grossa mano.


Attualmente siete penultimi in classifica: quali sono gli aspetti che non sono andati bene finora?


Abbiamo pagato a livello psicologico le goleade subite contro Lastrigiana e Floria Grassina Belmonte, risultati che non rispecchiano i nostri valori e i miei dettami. Storicamente le mie squadre rendono alla lunga, nel girone di ritorno, e forse il mio errore è stato non capire che in questa stagione, con un girone così corto, serviva fare punti subito.


Certamente il vostro girone è composto da squadre molto blasonate: quali erano gli obiettivi che si era prefissato a inizio stagione?


Devo essere sincero, all inizio gli obiettivi erano altri. Insieme al direttore sportivo avevamo costruito una rosa con tanti attaccanti, perchè credevamo che potenziando il reparto offensivo saremmo potuti arrivare lontano. Col tempo, invece, ci siamo accorti che forse serviva qualche difensore in più e in tal senso ci siamo rinforzati prendendo dalla Lastrigiana Salvini, che ci ha dato maggiore equilibrio. A dicembre alcuni ragazzi sono andati via perchè trovavano poco spazio, ma in rosa abbiamo comunque dei giocatori di grande spessore e quindi mentirei se non dicessi che speravamo in dei risultati migliori.


Al momento il quinto posto, che vi permetterebbe di evitare i play-out, è occupato dalla Lastrigiana e dista sei punti: quanto crede nella possibilità di raggiungerlo?


In un campionato regolare una tale differenza di punti non mi avrebbe fatto paura; in passato con i 2002 e i 2003 abbiamo compiuto delle grandi rimonte, come detto le mie squadre arrivano nel girone di ritorno. In un girone così corto, però, sei punti non sono pochi e credo che prima di tutto dovremo cercare di abbandonare l ultimo posto. Dopodichè i ragazzi dovranno entrare in campo come se le prossime sei partite fossero tutte delle finali, una sorta di piccolo torneo in cui magari potremmo emergere come outsider. Sono realista, so che servirà un miracolo sportivo e che per compierlo dovremo portare a casa più vittorie possibile, il che non è facile in quanto abbiamo ancora tante assenze soprattutto in attacco.


I due mesi di pausa forzata non sono stati facili: cosa ne pensa delle misure che sono state prese e che risposte sta ricevendo dai suoi giocatori?


Il calcio è uno sport di contatto, a questa età i ragazzi non hanno voglia di venire al campo solo per palleggiare e fare lavoro individuale. Mi sono quindi trovato d accordo con la società quando ha deciso di sospendere le attività, il Rinascita Doccia ha sempre gestito con cautela e criterio la situazione dettata dal covid. Devo dire però che quando siamo ripartiti ho trovato i ragazzi in ottime condizioni, avevano svolto con impegno i compiti per casa che io e il mio prezioso collaboratore Alessio Beccia avevamo dato loro. In tal senso credo che a metterci il bastone tra le ruote siano state più che altro le regole imposte dal governo, in particolare questa necessità di rifare la visita medica che fa perdere tanto tempo ai ragazzi. Io ho sempre cercato di trasmettere ai miei giocatori e alle famiglie quanto fosse importante vaccinarsi, e proprio per questo credo sia giunto il momento di andare oltre; come ha detto Maurizio Sarri, se siamo in una situazione di pericolo è giusto fermarsi ma altrimenti bisogna cominciare a convivere con questo virus.
Giulio Dispensieri