Ecco la Cattolica Virtus 2025/2026. Intervista al ds Della Scala
Mentre continua a potenziare la sua fisionomia generale, investendo sul proprio comparto dirigenziale, tecnico e di scouting, la Cattolica Virtus è pronta a raccogliere i frutti della programmazione del lavoro svolto negli ultimi due anni e nella stagione appena conclusa in modo particolare. Sfumata in finale la possibilità di tornare ad alzare al cielo una coppa regionale Allievi con i 2008, i giallorossi si sono goduti nel frattempo la crescita esponenziale delle due squadre fascia B, Allievi e Giovanissimi. Dopo aver completato al meglio il percorso di avvicinamento all'annata successiva, sia i classe 2011 sia i 2009 proseguono nel loro percorso assieme rispettivamente a Tommaso Pancani e Marco Fraccone, presentandosi al via con tante intriganti prospettive di un campionato di vertice. Cosa la Cattolica Virtus si aspetta dalla stagione 2025-2026, e come la sta preparando, ce lo racconta però al meglio il direttore sportivo Paolo Della Scala.
Un anno esatto dal suo ingresso alla Cattolica, nel ruolo di direttore sportivo. Le sue prime impressioni furono entusiastiche; è ancora così?
Se possibile lo sono ancor di più: qui mi sono trovato benissimo, e non poteva essere altrimenti perchè in Cattolica ci sono delle dinamiche e degli equilibri che sono unici e non si trovano altrove. Dal mio punto di vista personale l'esperienza che ho vissuto nell'ultimo anno è stata meravigliosa, e sono abbastanza soddisfatto anche dei risultati che abbiamo raggiunto, con la premessa e la doverosa specifica che il lavoro è costantemente rivolto al miglioramento dello status raggiunto. Pur essendo nel calcio da tantissimi anni, è stata una gran soddisfazione vivere dall'interno un campionato Allievi élite chiuso al terzo posto con i nostri 2008, che poi hanno raggiunto la finale di coppa, così come lo è stato il quarto posto dei nostri 2009 negli Allievi B regionali, traguardo importante considerando le premesse di partenza di una squadra che aveva incontrato qualche difficoltà nell'annata precedente. I nostri Giovanissimi élite hanno chiuso appena fuori dalla zona coppa, mentre il cammino dei nostri 2011 è stato davvero di alto profilo, una stagione di grande crescita la loro, chiusa fra le migliori quattro della regione con la sconfitta di misura in semifinale.
In che cosa pensa che risieda l'unicità della Cattolica Virtus cui faceva riferimento in precedenza?
Non mi piace parlare di una società in relazione a un'altra o alle altre, ma non voglio sottrarmi alla risposta ed essere diretto: se alcuni club sono fra virgolette dei tritacarne, che perseguono i propri obiettivi e interessi a discapito del capitale umano, qui si ragiona all'opposto. La Cattolica Virtus mette al centro i propri giovani calciatori, la loro serenità e il loro benessere.
Sicuramente la vostra offerta formativa ha intercettato al massimo i desideri dei vostri 2008: dall'esterno è parso un gruppo unito come pochi, talmente tanto da convincervi a ripristinare, dopo tanti e tanti anni, un comparto Under 19?
So che l'idea circolava da tempo negli anni scorsi e stavolta si è concretizzata: la Cattolica Virtus torna ad affacciarsi in un campionato Juniores, ed essendo il primo anno sarà un provinciale. Ma lo affronteremo al top delle nostre possibilità, come testimonia il fatto che l'allenatore sarà Francesco Vallini, e il responsabile del progetto Alessandro Bosi, reduce dall'esperienza alla Rondinella. Lo staff tecnico comprende il preparatore atletico Elia Bonciani e in parte anche Dino Somigli. Venendo ai nostri 2008 in uscita dagli Allievi, confermo che il loro attaccamento alla maglia è stato ammirevole; probabilmente sarebbero rimasti tutti, ma legittimamente tanti sono passati in categorie importanti. Coloro che sono rimasti però rappresenteranno lo zoccolo duro di un gruppo che ha stretto una sorta di patto morale, con il desiderio di essere quello in grado di conquistare gli Juniores regionali con la maglia giallorossa. Attorno a loro è stata costruita una squadra ex-novo con tante intriganti prospettive.
Siamo partiti dall'alto, da una categoria come gli Juniores che rappresentano una novità importante per la vostra società, scendiamo allora di gradino in gradino verso il basso. Il prossimo passo poi è subito interessantissimo, perchè ci consente di parlare di una squadra che, immaginiamo, non nasconderà le proprie ambizioni. Stiamo parlando dei vostri futuri Allievi élite.
Il tecnico alla guida sarà ancora Marco Fraccone, coadiuvato dal suo secondo Simone Fagotti, dal preparatore atletico Elia Bonciani e da Dino Somigli. Dopo aver chiuso il campionato come detto al quarto posto, dietro ad autentiche corazzate e risultando competitivi contro tutti gli avversari, l'organico dei 2009 è stato riconfermato quasi in blocco, e integrato con cinque o sei nuovi innesti mirati e indirizzati specificatamente a colmare eventuali carenze che avevamo riscontrato.
Ci presenti la novità che troviamo, invece, sulla panchina dei vostri Allievi B.
Pur essendo un volto conosciuto alla Cattolica Virtus, quella di Massimo Bargellini è di fatto una new entry all'interno del nostro staff tecnico. Il primo a volerlo in giallorosso è stato colui che tira le fila di tutto il nostro progetto calcistico, il direttore generale Paolo Bosi, che ha individuato in lui il profilo giusto per guidare d'ora in poi il gruppo dei 2010, reduce da un percorso positivo ma caratterizzato anche da qualche difficoltà di adattamento nell'ultimo campionato Giovanissimi élite. La squadra, come detto, ha chiuso a una lunghezza dall'ingresso in coppa e contiamo molto sulla possibilità di migliorare e far crescere i tanti elementi della rosa che abbiamo confermato, ai quali abbiamo aggiunto in sede di campagna rafforzamento 4-5 volti nuovi.
Infine il comparto Giovanissimi.
Sulla panchina dei 2011 élite abbiamo confermato senza esitazione alcuna Tommaso Pancani e il suo vice Andrea Bonciani, coadiuvati dal preparatore atletico Lohengrin Cecchi. Il primo obiettivo del mister sarà quello di amalgamare i numerosi nuovi arrivati, sette o otto all'incirca, con il resto del gruppo che ha già guidato nella stagione da poco conclusa; poi sarà importante evitare di incontrare quelle difficoltà di adattamento che i loro compagni di un anno più grandi hanno trovato sul loro cammino quest'anno, in questa categoria. Chi conosce questa fascia d'età sa bene che è più frequente di quel che si pensa il caso di gruppi che hanno svolto magnificamente il loro percorso a livello di Esordienti e Giovanissimi B e poi hanno trovato difficoltà nell'approccio a un calcio più articolato, complesso e ricco di sfumature e dettagli su cui lavorare come è quello dei Giovanissimi regionali. E siccome la programmazione in ottica futura è quel che più ci interessa, abbiamo investito Mirko Alla di un compito importante qual è quello di traghettare i nostri 2012 verso i prossimi impegni nel settore agonistico. Alla è un autentico maestro di calcio, in grado di incidere in maniera unica sui ragazzi di questa categoria e assieme ad Oberdan Santi gestirà un gruppo che è stato confermato in una quindicina di elementi rispetto allo scorso anno e che prevederà cinque o sei nuovi arrivati. Non vogliamo una rosa lunghissima, a differenza delle categorie superiori non occorre una valutazione infrasettimanale ma una logica di più ampio respiro e, appunto, di prospettiva.
Ci lasciamo in fondo la novità più importante: Francesco Vallini, infatti, non sarà solo l'allenatore dei vostri nuovi Juniores ma ricoprirà anche un altrettanto nuovo e importante ruolo tecnico. Ce lo può illustrare?
La soddisfazione mia e di Paolo Bosi è massima perchè Francesco, oltre a guidare gli Juniores, andrà a riempire una casella che ancora ci mancava, quella del direttore tecnico di tutto il settore giovanile. Il suo ruolo sarà quello di essere una sorta di responsabile dei nostri allenatori, li seguirà passo dopo passo durante il lavoro settimanale e assicurerà un punto di riferimento importante. Il suo curriculum annovera tutti i maggiori successi, incluso uno scudetto Giovanissimi vinto proprio qui alla Cattolica otto anni fa: il fatto che metta le sue qualità e la sua esperienza ancor più al servizio della società, con una visione a trecentosessanta gradi su tutto il lavoro svolto, garantirà un ulteriore salto di qualità a tutto l'ambiente.
Lorenzo Martinelli
