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    Juniores dilettanti, pari per la Lastrigiana con la Liventina

Lastrigiana-Liventina 2-2
LASTRIGIANA: Hila, Castiglioni, Marchi, Sona, Becagli, De Pascalis, Ballerini, Innocenti, Tomeo, Mandolini, Sarti. A disp.: Magnolfi, Bonaiuti, Fontani, Corrado, Oliveri, Vignolini, Vettori, Stefanucci, Talakhadze. All.: Davide Guasti.
LIVENTINA: De Grandis, Fuoco, Carnio, Capa, Sarra, Citron, Calzone, Gurnari, Lucon, Fiorin, Lo Casto. A disp.: Bertocco, Da Ros, Soldera, Ceolin, Tonel, Seibal, Manfre, Vianello, Genco. All.: Christian Vendramini.
ARBITRO: Artini di Firenze coad. da Alfieri e Pellegrini di Prato
RETI: 11' Tomeo, 21' rig. Mandolini, 40' Fiorin, 65' Gurnari.

Resta più incerto e aperto che mai, al termine della gara disputata sul sintetico della Guardiana, il discorso qualificazione fra Lastrigiana e Liventina Opitergina, impegnate nella sfida di andata dei quarti di finale della fase nazionale Juniores dilettanti. Bisognerà attendere la gara che si disputerà sabato pomeriggio all'Opitergium di Oderzo per stabilire chi fra biancorossi e 'tricolores' conquisterà il pass per la semifinale. Ripensando al doppio vantaggio dilapidato fra la fine del primo tempo e la metà della ripresa, alle numerose occasioni gettate al vento, al buon gioco espresso e al rigore fallito da Mandolini nella fase iniziale del secondo tempo, Davide Guasti può legittimamente sorridere solo a metà. Pur avendo giocato ad armi pari contro la rappresentante di uno dei più importanti settori giovanili a livello nazionale, la sua Lastrigiana si è vista riacciuffata in corsa da una solida ed esperta Liventina che, pur soffrendo la freschezza e la velocità messe in mostra dai toscani, ha saputo sfruttare con freddo cinismo le poche occasioni avute, portando a casa un pari quanto mai importante in ottica return match. Dopo una prima fase di studio che vede le due formazioni fronteggiarsi prudenzialmente e studiarsi a mo di felini pronti a sferrare il colpo risolutore, sono proprio i padroni di casa a graffiare per primi grazie a Tomeo che, lanciato in contropiede, prima entra in area e poi fulmina imparabilmente De Grandis con una precisa conclusione rasoterra. L'improvviso vantaggio lastrigiano fa emergere le fragilità di una retroguardia veneta che in occasione del precedente turno eliminatorio con gli emiliani del Terre di Castelli era riuscita a mantenere inviolata la propria porta. A Lastra invece le ficcanti verticalizzazioni imbastite dai biancorossi, la costante spinta sugli esterni fornita da Sarti e Becagli e il supporto offerto al duo d'attacco formato da Tomeo e Mandolini da capitan Innocenti, mettono in serio imbarazzo Sarra e compagni. La 'L&O', insomma, balbetta e al 21' la combina davvero grossa perdendo un pallone nella propria trequarti e dando il la a una nuova ripartenza lastrense impostata stavolta da Sarti che scappa via sulla sinistra, entra in area ma si vede sbarrata ottimamente la strada da De Grandis che lo chiude in uscita. Il pallone però resta in gioco rotolando dalle parti di Innocenti che dopo averla recuperato punta deciso verso la porta ed è affrontato da Fuoco che, nel tentativo di contrastarlo, commette fallo su di lui. Artini non ha dubbi e concede un evidente penalty che Mandolini, autentico specialista in questo fondamentale, trasforma con precisione e freddezza. La Liventina soffre, sbandando nuovamente in maniera evidente due minuti più tardi, quando un approssimativo rilancio con i piedi di De Grandis, scatena il panico nell'area tricolore. Ci provano, in rapida successione, Tomeo prima e Mandolini poi ma in entrambe le occasioni è bravissimo a riscattarsi il numero uno trevigiano che, murando d'istinto le due precise stoccate a colpo sicuro, evita alla sua squadra un passivo che sarebbe stato in quel momento molto pesante. I ragazzi di Vendramini si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Hila solo dopo trentuno minuti ma sugli sviluppi della punizione dal settore di destra ben scodellata in area dal bomber trevigiano Marco Lucon, l'estremo difensore di scuola Lanciotto si supera deviando in angolo la poderosa incornata da due passi proposta da Calzone. Mai abbassare la guardia, insomma. Un segnale ben visibile che però, all'altezza del 40', stavolta i lastrigiani non riescono a cogliere. Una leggerezza in fase di disimpegno a ridosso dell'area biancorossa fa ripartire i centrocampisti di Vendramini. Il mezzo destro Gurnari è bravo a sgusciar via lungo il suo settore di competenza per poi girare verso il centro dell'area avversaria un preciso pallone rasoterra che il regista Fiorin, accorrendo a rimorchio, spedisce nell'angolo basso alla sinistra di Hila grazie a un puntuale tocco al volo. Un match che sembrava essere indirizzato in direzione Lastra improvvisamente si riapre trovando però a loro volta pronti a una splendida contro replica i ragazzi di Davide Guasti. E' infatti la Lastrigiana a trarre maggior giovamento dall'intervallo di metà gara. Così com'era accaduto in avvio di partita, i biancorossi ripartono fortissimo anche nel secondo tempo tornando a mettere in seria difficoltà la retroguardia veneta. Al 52' un altro brutto pasticcio cucinato da De Grandis in fase di rilancio riaccende il motore biancorosso. Becagli fila via lungo l'out di destra, si libera con un'abile finta, s'incunea in area ma è affrontato da Fiorin che lo mette giù. Artini assegna ala Lastrigiana il secondo penalty di giornata; una situazione che si era verificata anche in occasione della precedente sfida casalinga con il Terni. Così com'era accaduto sabato scorso, Mandolini s'incarica del secondo tentativo di trasformazione dagli undici metri. Stavolta però De Grandis non si fa sorprendere e, volando in tuffo dalla parte giusta, nega al fantasista lastrigiano quel gol che con tutta probabilità avrebbe cambiato il destino della partita. La Lastrigiana però non si scompone e al 56', al culmine di una splendida e velocissima triangolazione, libera alla conclusione dal limite Sarti che indirizza a rete un pallone forte e insidioso al quale De Grandis riesce a opporsi solo con una corta respinta. Non riesce però ad approfittare dell'occasione il ben appostato Tomeo che non trovando l'impatto con la sfera grazia l'estremo difensore tricolore. E' a questo punto che la formazione di Guasti, complice il gran dispendio di energie, è costretta ad abbassare il ritmo del proprio gioco permettendo così ai centrocampisti di Vendramini di guadagnare metri in fase d'impostazione. Al 62', sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto con furbizia e rapiditò dai centrocampisti veneti, Lucon si fa luce in area dal settore di destra, indirizzando poi sul primo palo una precisa conclusione alla quale Hila si oppone con sicurezza allungando la traiettoria del pallone in calcio d'angolo. Tre minuti più tardi invece il letale mix fra colpo di fortuna e colpo di vento è fatale ai padroni di casa. Gurnari ci prova dalla lunga distanza e la sfera, dopo aver superato Hila e aver incocciato la parte interna della traversa, rimbalza oltre la linea di porta permettendo così alla Liventina di ritrovare la parità. Pur essendo caratterizzato da un costante equilibrio, l'ultimo terzo di gara vede nuovamente la Lastrigiana andare a pochi centimetri dal terzo vantaggio. Al 76', sugli sviluppi di un corner dalla destra, il pallone spiove sul secondo palo dove il neoentrato Bonaiuti è prima bravissimo ad addomesticarlo con la testa e poi a girarlo da due passi, sempre di testa, verso la porta di De Grandis che compiendo l'ultimo miracolo di giornata respinge a mano aperta la sfera prima che possa insaccarsi alle sue spalle. L'urlo di gioia che i sostenitori lastrigiani sono stati costretti a ricacciare in gola non spegne il sogno qualificazione. Certo ad Oderzo sarà dura ma i novanta minuti giocati alla Guardiana hanno dimostrato che per questa Lastrigiana, così brillante e incisiva, l'impresa non è impossibile. Calciatoripiù: nella Lastrigiana si sono ben disimpegnati Becagli, Innocenti, Sarti, Tomeo e Mandolini. Nella Liventina segnaliamo le buone prestazioni di Gurnari, Fiorin, Lucon e Sarra. La terna arbitrale capitanata dal fiorentino Artini ha ben diretto una gara che nonostante l'altissima posta in gioco messa in palio è stata interpretata con esemplare correttezza da tutti i ragazzi scesi in campo.
Nico Morali

Foto Paolo Parisi