• EccellenzaB
  • 05/10/2025 15.00.00
  • AFFRICO
  • 0 - 0 05/10/2025 15.00.00
  • SIGNA

Commento


AFFRICO: Pecorai, Stella, Guarducci, Sidibe, Longo, Benvenuti, Rocchini, Fantechi (71' Mazzanti), Tamburini G. (62' Morelli), Papini, Bigozzi (50' Casati). A disp.: Virgili, Vaccari, Palazzini, Vaggioli, Mazzoni, Iasparrone. All.: Bertini Andrea
SIGNA: Crisanto, Nencini S. (82' Lombardi C.), De Ferdinando, Baggiani S., Nocentini, Soldani, Lombardi L., Dallai, Tempesti L., Giuliani (72' Manetti), Cioni (91' Costa). A disp.: Landini, Dianda, Wolf, Coppola, Tesi, Flachi. All.: Gambadori Alessandro
ARBITRO: Ruggero Alessi di Palermo
Al Vincenzo Lapenta di Viale Manfredo Fanti a Firenze c'erano più orecchi sintonizzati a captare i boati che provenivano dal vicino Artemio Franchi , dove era impegnata la Fiorentina, che occhi attratti da quanto accadeva sul campo, dove si sfidavano Affrico e Signa. In effetti la sfida tra le due compagini di Firenze e provincia ha sollevato non molto entusiasmo tra il centinaio di spettatori presenti. E' finita con uno 0 a 0 che è l'espressione fedele di una partita piuttosto modesta sul piano tecnico e povera di autentiche emozioni. Affrico e Signa, alla quarta giornata di campionato, appaiono ancora alla ricerca di una propria identità. Un punto per uno invece di non far male a nessuno (come dice il proverbio) fa male ad entrambe, che rimangono nella parte bassa della classifica, una posizione inusuale per due compagini solite a stazionare nei quartieri alti. E' vero che siamo solo all'inizio, ma la situazione attuale non può essere sottovalutata. Non è certamente il caso di imbastire processi, bensì occorre analizzare bene le cause distinguendo tra quelle contingenti, come le diverse assenze di pedine importanti e quelle legate a questioni tecniche da aggiustare. Certamente deve essere trovato un antidoto al mal di gol che affligge entrambe: lo score indica impietosamente un solo gol segnato e tre subìti. Affrico Signa si gioca in un pomeriggio soleggiato, dopo le piogge mattutine e con qualche refolo di vento che non interferisce sul regolare svolgimento della gara. Rispetto a domenica scorsa mister Villagatti recupera Rocchini e inverte i due difensori esterni del 4-3-3 iniziale. Mister Gambadori risponde inizialmente con un 4-3-2-1, Lombardi Lorenzo (2007) e Cioni leggermente dietro al rientrante Tempesti Lorenzo, spedito a fare a sportellate con i centrali avversari. Scopriamo che anche l'Affrico ha un suo inno ufficiale, diffuso prima dell'inizio della gara; quelli del Signa e della Settignanese ogni tanto li fischiettiamo, per quest'ultimo servirà ancora un po' di tempo. Il calcio d'inizio è dei padroni di casa, che tentano di sorprendere gli avversari con una partenza aggressiva. La prima conclusione di un certo rilievo arriva, al 14', con Bigozzi che calcia dal limite sinistro dell'area di rigore: Crisanto para il tiro senza problemi. Proteste per un contatto in area del Signa su Longo (15') e proteste anche per un intervento su Tempesti nell'area opposta. In entrambi i casi il signor Alessi non prende provvedimenti e, secondo noi, la decisione è giusta. Clamoroso, invece, l'episodio che si verifica al 20': Cioni si trova solo davanti a Pecorai in posizione estremamente favorevole, ma calcia in maniera inguardabile, mandando il pallone a sorvolare abbondantemente la traversa. Chi pensava ad una posizione viziata da fuorigioco è smentito dall'arbitro, che fa ripartire il gioco con una rimessa del portiere dalla linea dell'area piccola. In sostanza Cioni si è divorato un gol davvero in maniera incredibile. Più fondate delle precedenti ci sembrano, invece, le proteste che si levano quando l'arbitro ferma il gioco con Papini lanciato a rete, per un fallo dell'attaccante, ai più non sembrato proprio evidente. Si fa più intraprendente l'Affrico, dopo la mezz'ora, malgrado frequenti errori di misura nei passaggi decisivi. Al 39' una conclusione dal limite di Sidibe è ribattuta dalla difesa: raccoglie il pallone Fantechi che calcia senza però trovare la porta. Al 41', su punizione dalla trequarti sinistra, Nocentini svetta su tutti, ma il suo colpo di testa è centrale e Pecorai blocca il pallone in tutta sicurezza. Ancora Signa in avanti, al 43', con l'intraprendente De Ferdinando che crossa da sinistra: Cioni, in precaria coordinazione, manda fuori di testa. La ripresa vede una buona partenza degli ospiti, in virtù anche di una posizione più avanzata assunta da Dallai sulla sinistra. Proprio il vivace numero 8 ospite, al 55', converge al centro da sinistra e, dalla lunetta, conclude a rete trovando una deviazione che genera un calcio d'angolo. Sulla battuta da destra si accende una mischia in area: sbroglia tutto una ribattuta di Rocchini (56'). L'Affrico alleggerisce la pressione avversaria con due tiri-cross: il primo è di Tamburini (57'), il secondo di Rocchini (58') servito da Papini, ma entrambi falliscono non di poco il bersaglio. Si ritorna ad una fase caratterizzata da tentativi su un fronte e sull'altro. Al 60' Tempesti conclude da posizione impossibile da sinistra: Pecorai è attento sul primo palo. Più pericoloso è il bomber signese al 62': il suo sinistro al volo, su cross da destra, è deviato in angolo da Pecorai. Una innocua telefonata di Giuliani a Pecorai prelude, al 71', ad un errore difensivo degli ospiti non sfruttato da Papini, che si vede deviare il tiro da Crisanto. All'80', dopo un corner da destra per l'Affrico, parte il contropiede degli ospiti: De Ferdinando pesca sulla destra Nencini, che si vede ribattere il tiro con i piedi da Pecorai. Non accade più niente di rilevante e si arriva al triplice fischio finale, con qualche secondo di anticipo sui quattro segnalati dalla lavagna luminosa. Domenica prossima l'Affrico andrà a far visita al Lanciotto, che ha raccolto il primo punto al novantesimo, nella trasferta contro la Castiglionese. Il Signa, sul proprio terreno, riceverà la capolista punteggio pieno Rondinella: la classifica direbbe 2 fisso , ma sarà proprio così? Chi scrive ricorda un clamoroso al Cibali che nel gergo giornalistico è passato ad indicare un risultato contrario ai pronostici (nel 1961 il Catania ultimo batté la grande Inter 2 a 0). L'allora presidente del Catania, Massimino, resta famoso per un altro aneddoto che, alla prossima occasione sveleremo. Staremo a vedere. Per chiudere raccogliamo alcune indicazioni positive sulle prestazioni dei singoli giocatori. Partendo dai padroni di casa una spanna abbondante sopra tutti è apparsa la prestazione dell'ex Chianti Nord Sidibe: senza esagerare ha retto il centrocampo da solo. Forte nell'interdizione, rapido nel ribaltare l'azione, ha purtroppo lasciato a desiderare in un paio di circostanze nella conclusione. In particolare evidenza tra gli ospiti il giovane De Ferdinando, veramente travolgente nelle sue incursioni sulla fascia sinistra, concluse sempre da cross invitanti. Ci fermiamo qui, ma l'elenco potrebbe essere molto più lungo, a rafforzare quanto detto sopra: il valore delle due squadre non rispecchia la classifica attuale. E chiudiamo veramente con un cenno all'operato del signor Ruggero Alessi, un arbitro arrivato in riva all'Arno da Palermo. Ha tenuto in pugno la partita senza estrarre nemmeno un cartellino giallo, lasciando spesso giocare senza fischiare. Si può discutere su qualche decisione, ma sostanzialmente non si è macchiato (con i collaboratori) di errori gravi.
Enrico Badii