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Le nostre interviste: Barone Francesco e Antoni Carlos (Bellaria Capp.)

Le nostre interviste: Barone Francesco e Antoni Carlos (Bellaria Capp.)

La Bellaria Cappuccini, dopo aver conquistato negli anni il diritto alla partecipazione ai campionati regionali allievi e giovanissimi, in questa stagione, al momento dello stop, è in testa negli juniores provinciali Lucca e tutte le categorie della società verdeblu si stanno ben comportando.
Abbiamo sentito due ragazzi della società pontederese, Francesco Barone, capitano degli Allievi B, e Carlos Antoni, centrocampista della formazione dei giovanissimi Regionali.

Iniziamo da Francesco Barone

Il campionato Allievi B di Pisa è molto equilibrato; a parte la tua squadra, quale, delle avversarie, ti ha impressionato di più?
Le squadre che fanno parte di questo campionato sono tutte pressoché buone e competitive, ognuna avente strategie diverse, ma la squadra che mi ha impressionato di più è stata il San Giuliano, che mi è sembrata un ottima squadra a livello di gioco e di organizzazione.

Dopo il secondo posto dietro al Picchi nei giovanissimi regionali dello scorso anno, e questo campionato di transizione, che speranze avete per gli allievi regionali della prossima stagione?
Abbiamo buone speranze, giocare un campionato regionale da sicuramente quella grinta in più per cercare di prendere i primi posti, quindi ci sarebbe da parte della squadra una crescita a livello mentale; se avessimo la stessa mentalità e la stessa intesa che abbiamo avuto lo scorso anno potremmo portare a casa un buon risultato.

Sei il capitano della Bellaria Cappuccini, hai sempre giocato in questa società?
Si,ho iniziato da quando avevo 6 anni e ho sempre continuato con questa società, sono molto legato a questa maglia;
Mi trovo molto bene con la società, che a livello agonistico è diventata in questi anni molto importante. Credo sia un ottima società dalla quale iniziare.

Hai avuto molti mister in questi anni, fra tutti, quale pensi sia stato più importante nella tua crescita?
Tutti i mister con cui mi sono ritrovato a giocare sono stati molto bravi ad insegnarci tante cose del calcio, ognuno ha avuto un ruolo importante per la crescita del singolo giocatore e della squadra;
Il mister che tra tutti mi ha dato personalmente un miglioramento più proficuo è stato il mister Malventi Marco, che insieme a Calloni Gabriele ha dato tutta la sua forza di volontà per far crescere la squadra in tutti gli aspetti.
Anche i mister con i quali gioco il campionato attuale sono riusciti a migliorare di me alcune capacità che lo scorso anno erano poco sviluppate, per questo sono molto contento di avere avuto la possibilità di essere allenato da questi mister.

A livello di modulo tattico, in quale tipo di centrocampo ti trovi a tuo agio. Il mister ha insistito con un unico modulo o avete cambiato spesso disposizione in campo?
A volte cambiamo modulo, passando a due mediani davanti alla difesa e un trequartista, ma personalmente per le capacità che ho nel lancio e nella visione di gioco preferisco giocare da solo davanti alla difesa, con due centrocampisti laterali in posizione più avanzata che mi supportano; mi piacerebbe provare anche la posizione del trequartista dietro la punta, però attualmente la posizione che preferisco è quella del mediano davanti alla difesa.

Purtroppo il torneo delle rappresentative provinciali è stato annullato; dei compagni in rappresentativa chi pensi possa in futuro, diventare un... calciatore vero?

Il torneo delle rappresentative provinciali era una buona motivazione per la crescita, infatti sono molto dispiaciuto che sia stato annullato.
Nella squadra della rappresentativa siamo tutti bravi e abbiamo ottime qualità, penso che con impegno e determinazione nel continuare a migliorare, ognuno di noi possa avere un futuro ben strutturato.

Grazie a Francesco, e augurissimi per il tuo sedicesimo compleanno!!!

Le parole invece di Carlos Antoni dei Giovanissimi 2005

Al momento dell'interruzione del campionato, eravate quarti. Speravate in qualcosa di più o siete contenti di quanto fatto fino ad ora nei regionali?
Era nelle nostre possibilità arrivare quanto meno secondi, come si è visto dalla collocazione in classifica al momento della sospensione di dicembre. Avevamo trovato un buon ritmo e la giusta concentrazione e sintonia. Il girone di ritorno è iniziato in modo piuttosto incerto e non corrispondente al nostro potenziale, anche perché abbiamo avuto diversi giocatori infortunati, come spesso capita a questo punto del campionato. Quando è intervenuta la sospensione per il Coronavirus avevamo ritrovato il nostro ritmo e puntavamo a tornare di nuovo secondi, era un traguardo ancora possibile, ma dobbiamo prendere le cose come vengono e la cosa più importante, adesso, è tutelare la salute di tutti.
Se siamo contenti del quarto posto? Rientrare nei primi cinque in classifica era l'obiettivo fissato, quindi lo abbiamo senz'altro raggiunto e anche giocando in un girone per nulla scontato, ma noi guardiamo sempre oltre e lavoriamo per migliorarci sempre.

Avete la miglior difesa con soli 12 gol subiti come la capolista Venturina; cosa vi è mancato per poter aspirare alla vetta?
E' vero, la nostra difesa è certamente tra le migliori del campionato e l'ottima sintonia con il centrocampo ha sicuramente contribuito a mettere in difficoltà le squadre avversarie. Come dicevo prima, la nostra capacità offensiva è stata purtroppo pesantemente ridimensionata dagli infortuni.

Qual è stato il tuo percorso calcistico, in quali squadre hai militato?
Ho iniziato a giocare a calcio, forzando le resistenze dei miei genitori, sette anni fa e ho sempre colto l'opportunità di crescita che mi veniva offerta dalle varie società, anche se questo ha spesso comportato il sacrificio di allontanarmi sempre di più da Viareggio, dove abito. Ho iniziato a giocare nel Lido di Camaiore, poi nel Capezzano Pianore, nell'Atletico Lucca, nel Margine Coperta e, dopo una parentesi a Viareggio, sono venuto, in questa stagione, a giocare alla Bellaria Cappuccini a Pontedera. Sostanzialmente ho dovuto ricominciare da capo ogni anno, mettendomi sempre di nuovo in discussione e nell'ambito di società serie e competitive. E' piuttosto faticoso, ma mi ha reso più tenace e determinato.

Un giocatore della tua squadra che non pensavi fosse così forte e invece nel corso del campionato ti ha impressionato? Fra gli avversari chi è che ha ti messo più in difficoltà?
Quello che è molto forte, alla Bellaria, è il collettivo, l'affiatamento che c'è fra noi giocatori e tra la squadra e i nostri Mister, Pierpaolo Gozzoli e Ruggero Sabatini. E' chiaro che c'è competizione tra noi, ma viene sempre indirizzata dai nostri Mister e dalla Dirigenza della Società verso l'obiettivo di procedere tutti insieme, sia nei momenti migliori che in quelli meno buoni. Questo mi ha davvero impressionato.
Come dicevo prima, il nostro girone non è semplice. Ho apprezzato molto tutte le squadre che abbiamo incontrato, soprattutto per la grinta che hanno sempre mostrato nell'affrontarci e, per questo, ho rispetto per tutti i nostri avversari. Devo dire, comunque, che ho particolarmente apprezzato lo stile di gioco del Venturina per il loro modo di far girare la palla, buttandola raramente.

In quale ruolo del centrocampo ti trovi meglio; hai un ruolo fisso o puoi ricoprire più compiti?
Ho giocato in tutti i ruoli del centrocampo e mi sono sempre divertito molto; negli anni scorsi ho giocato come trequartista, quest'anno per la maggior parte del tempo ho giocato come mezz'ala e, nelle ultime partite, Mister Gozzoli mi ha provato nel ruolo di mediano, nel quale mi sono trovato davvero molto bene.

In questo periodo difficile, quanto ti mancano le partite e le risate negli spogliatoi ?
Moltissimo, il calcio è la mia vita e quindi la privazione è un sacrificio enorme, però è giusto farlo per il bene comune. Per fortuna, comunque, Mister Gozzoli riesce ad attenuare la mancanza inviandoci dei programmi di allenamento, dei messaggi di incoraggiamento, riunendoci con le videochiamate e inventandosi delle sfide a distanza che ci impegnano e ci fanno divertire tutti insieme, mantenendoci uniti.

Un ringraziamento per le foto a Fotoflashlive e Virginia Cassano