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Un Forte pieno di certezze. Intervista a Brunello Salarpi

Un Forte pieno di certezze. Intervista a Brunello Salarpi

Vi siete mai chiesti come mai nonostante un paio di guerre mondiali, l'uomo sulla luna, i progressi della tecnica e della tecnologia in ogni campo, la ricetta della Coca Cola non è mai cambiata? Quando una ricetta, appunto, è vincente e resta tale anche mentre tutto intorno cambia, non c'è motivo di cambiare tanto per. Nel calcio avviene più o meno la stessa cosa, e lo sa bene un uomo di calcio con l'iniziale maiuscola come Brunello Salarpi, demiurgo del vivaio del Forte dei Marmi, uno dei settori giovanili più in ascesa delle ultime stagioni. Il parallelo con l'arcinota bibita in realtà finisce in fretta se applicato al calcio giovanile, che per definizione propone cambiamenti ogni anno, se non ogni mese. La continuità però la si assicura a grandi linee, mantenendo quel tipo di progetto in essere e mantenendo al loro posto coloro che lo interpretano settimanalmente. Come ad esempio Luca Mosti, vicecampione regionale Allievi nella passata stagione: un secondo posto che la dice lunga su quanto sia impossibile per ogni società toscana, ormai, non fare i conti con il Forte dei Marmi. Ecco l'intervista a Salarpi uscita sull'ultimo numero di Calciopiù:

Ripartire provando a confermare lo strepitoso campionato Allievi dell'anno scorso e a centrare il salto di qualità coi Giovanissimi; è un'estrema sintesi corretta dei vostri obiettivi stagionali?
Inizio subito col dire che con i Giovanissimi regionali sarà molto dura quest'anno riuscire a emergere e provare a conquistare l'elite; siamo una decina di squadre nel giro di una manciata di chilometri a prendere parte a questa categoria, un caso stranissimo che a memoria non ricordo sia mai avvenuto. Inevitabile che la concorrenza, fra virgolette e non, sia tanta come mai accaduto in passato. Allo stesso tempo però siamo convinti di aver allestito una buona squadra, rinforzata con degli innesti mirati volti ad alzare la qualità, piuttosto che basati sulla quantità. Un'ulteriore insidia in sede di campagna rafforzamento è stata rappresentata dal fatto che le società professioniste hanno potuto tesserare liberamente i calciatori fino allo scorso quattro di agosto.

La moneta più preziosa nel calcio giovanile è la qualità, perchè testimonia un qualcosa di intangibile ma concreto allo stesso tempo, la capacità di restare al top proponendo ogni anno squadre di alto livello. Il vostro progetto tecnico sta rendendo come speravate e come avevate programmato?
La continuità è anche il punto qualificante del nostro percorso tecnico, perchè permette ai nostri tesserati di prendere parte di anno in anno ai campionati più importanti. Lo scorso anno abbiamo iscritto una squadra al campionato Juniores, vincendolo al primo tentativo e adesso in organico abbiamo pure i regionali in questa categoria: in questo modo possiamo garantire ai ragazzi e alle loro famiglie una continuità e omogeneità di percorso che è alla base della crescita sportiva. Se riusciremo a trasformare in elite tutte le categorie, oltre a quella Allievi che abbiamo già stabilmente, sarà un ulteriore salto di qualità che ci riempirà di orgoglio. Ma lo raggiungeremo solo se saremo bravi nel lavoro e nella programmazione.

La novità di quest'anno saranno proprio i vostri nuovi Juniores regionali; con quali presupposti prende il via la stagione di questa squadra?
Siamo convinti di avere un ottimo gruppo: abbiamo confermato lo zoccolo duro dei nostri 2006 che sono arrivati secondi nella scorsa elite alle spalle del Tau, aggiunto alcuni giocatori dalla Carrarese, con dei trascorsi importanti e integrato il tutto ai 2005 che già avevamo come base. Sarà il campo a fornire le uniche risposte che contano, ma per il momento non possiamo nascondere le aspettative che riponiamo.

Da una novità, gli Juniores, a una solida certezza: gli Allievi affidati ancora a Luca Mosti. Che tipo di valore aggiunto è per il Forte dei Marmi il tecnico e il suo staff tecnico?
Spesso si sente dire che nel calcio allenano gli amici degli amici. Quando scelsi Luca Mosti non lo conoscevo, lo vidi allenare al Don Bosco Fossone e mi piacque tantissimo il suo modo di guidare il gruppo e il modo in cui faceva giocare le proprie squadre. A distanza di un po' di anni quella scelta fu fortunatissima, Mosti e suo padre Piero, seppur in ruoli diversi, sono due cardini della nostra società. Quest'anno allenerà una squadra molto rinnovata ma che ci auguriamo possa essere pienamente all'altezza della situazione.

Se nei Giovanissimi la concorrenza in zona è numerosissima, anche negli Allievi il vicinato è bello affollato.
Il campionato Allievi elite è affascinante e complicato allo stesso modo e sì, quest'anno ci sarà molta concorrenza visto che siamo ben tre squadre del comprensorio a militare in questo girone. Non credo che la Versilia possa permettersi a lungo di avere così tante squadre nell'elite, ovviamente mi auguro di sì ma il bacino di utenza è limitato e non vedo sostenibilità futura. Per fortuna a stabilirlo sarà come sempre un giudice neutro e imparziale: il campo.

Vada come dovrà andare, intanto questo si può definire un momento d'oro per il calcio giovanile versiliese?
Essere nei regionali, e soprattutto nell'elite, per una società significa aver fatto le cose per bene negli anni precedenti. Da parte nostra abbiamo fatto molti sacrifici a livello societario, abbiamo ragazzi che vestono la nostra maglia e che vengono da Pisa, Pontedera, Spezia, Livorno, Pontremoli, e i sacrifici sono in primis dei ragazzi e delle loro famiglie. Ma diversamente sarebbe ben difficile che ben tre società della zona riescano ad avere il Merito nella principale categoria del calcio giovanile.
l.m.