Il nuovo ds delle giovanili Bandinelli svela la Sangiovannese 2025/26
Un ritorno con promessa e augurio annessi - 'Sogno di riproporre un exploit come quello che portò Brando Moruzzi a entrare nel calcio dei grandi, partendo dalla Sangiovannese'. Alessio Bandinelli è il nuovo direttore sportivo del settore giovanile della Sangiovannese: conclusa l'esperienza al San Donato Tavarnelle, torna in biancoazzurro con tanta voglia di far bene e compiti ben precisi. In primis quello di ricostruire - sono parole sue come vedremo - il vivaio della Sangio, che proprio pochi mesi fa ha comunque festeggiato un doppio traguardo importantissimo: la vittoria del girone D da parte dei Giovanissimi regionali 2010 ha schiuso al doppio salto nell'élite, circuito che i valdarnesi hanno calcato a lungo, anche nel periodo compreso fra il 2019 e il 2022 in cui c'era anche Bandinelli, ma che era sfuggito di mano momentaneamente.
Direttore, come si è concretizzata la pista del suo ritorno alla Sangiovannese?
Ero inserito in un percorso di lavoro ben preciso con il San Donato Tavarnelle, ma nel momento in cui la Sangiovannese mi ha proposto la possibilità di tornare per una ricostruzione del settore giovanile non ho avuto esitazioni, e ho fatto in modo che il mio ritorno si concretizzasse.
La Sangiovannese propone un doppio importante cambio all'interno del proprio staff dirigenziale: il suo e quello di Andrea Agatensi, che dirigerà il comparto prima squadra; che situazione ha trovato al suo arrivo, e come valuta la prospettiva di lavorare fianco a fianco con Agatensi?
Conosco da tempo Andrea e lavorare con lui, che è un intenditore e conosce il calcio dilettantistico come le proprie tasche, sarà un'esperienza importante e di sicuro stimolante. Al momento del mio arrivo, grazie alla cavalcata proposta dai ragazzi di mister Danesi, vincitori del girone D del campionato Giovanissimi regionali, mi sono messo a lavoro per rimettere in ordine la base di lavoro sulla quale progettare i prossimi impegni, che saranno probanti e affascinanti al tempo stesso. Mi riferisco al campionato élite che affronteremo con i nostri Giovanissimi e Allievi B, ovviamente. Ho trovato tanto entusiasmo, voglia di lavorare, impianti sportivi all'avanguardia che sono fra i migliori del Valdarno: tutti elementi fondamentali su cui impostare la stagione che è appena iniziata, e le prossime. Mi piace sottolineare anche l'apporto che daranno alcune figure fondamentali, come quelle del mio collaboratore Fabrizio Cosaro, e di Alfredo Franci, che dopo le esperienze di primissima fascia che ha svolto in precedenza, inclusa la Fiorentina, sarà il responsabile della nostra area scouting, coadiuvato da Marcello Nocentini.
La Sangiovannese cambia fisionomia a livello dirigenziale e lo fa, inevitabilmente, anche su quello dello staff tecnico. Ci illustra il vostro organigramma, partendo dalle due squadre Giovanissimi?
Ci sono novità, ma anche conferme in continuità con il passato. Ad esempio proprio il tecnico dei Giovanissimi B Emanuele Iacopozzi, che continua a gestire il gruppo dei 2012 guidandolo nel passaggio dagli Esordienti al settore agonistico; conosco da tanto tempo Iacopozzi e lo ritengo esperto e preparato ai massimi livelli, specialmente per questa categoria. La sua squadra ha chiuso la stagione con ottimi risultati, inclusi i tornei estivi come la prestigiosa Arretium Cup; l'obiettivo è quello di formare un'identità di squadra a undici, ma non nascondiamo l'aspirazione a entrare nel girone regionale, in modo da testare in modo ancor più probante i nostri giovani calciatori. Avranno invece il solo compito di mantenere la categoria da poco riconquistata i Giovanissimi élite, il cui allenatore sarà una new entry come Alessandro Ceri, che conosce e stimo molto bene da anni. Con pazienza e tanto lavoro sono sicuro che la sua conoscenza della categoria e del calcio giovanile ci assicureranno il risultato cui puntiamo, la salvezza.
Immaginiamo che anche per gli Allievi B l'obiettivo sarà quello della permanenza in categoria; che premesse ci sono sul gruppo che ha scritto una pagina di storia importante della Sangio a livello giovanile? Che tipo di campionato vi aspettate, invece, dai vostri Allievi regionali?
Chiuso il ciclo dei record, Simone Danesi passa agli Juniores regionali e al timone dei 2010 gli subentra Antonio Tozzi, che ha il giusto profilo per allenare questa squadra: è un tecnico giovane e preparatissimo, reduce dall'esperienza come selezionatore della rappresentativa Allievi B di Siena. Il gruppo saluta qualche giocatore di peso (su tutti Danesi, destinato all'Empoli n.d.r.) ma abbraccia dei nuovi ingressi di assoluto valore, reduci da esperienze importanti. Anche in questo caso confermo che il nostro obiettivo è quello anzitutto di confermare la categorie regionale di merito: il circuito élite ci consente di tenere il nome della Sangiovannese all'altitudine che merita, e assicurare ai nostri ragazzi una vetrina di primo piano a livello regionale. Proveremo a completare l'opera con la categoria Allievi che ci manca, ma con i nostri 2009 partiamo con l'obiettivo di far bene, non quello dichiarato di vincere. L'allenatore che li guiderà, dopotutto, è di valore assoluto e risponde al nome di Antonio Arcadio.
Un ex calciatore che ha calcato i campi dei massimi campionati italiani prima, allenatore di prospettiva poi: come siete arrivati a lui?
Siamo orgogliosi di averlo inserito in organico, la sua esperienza da giocatore professionista e quella da allenatore dei massimi campionati dilettantistici ci assicura che i nostri 2009 sapranno anzitutto completare il loro percorso all'interno del settore giovanile ed essere pronti per il salto nel comparto Juniores e prima squadra. Abbiamo una rosa di ottimo livello, con prospettive di crescita ulteriore: vogliamo però volare bassi senza voler fare pre-tattica. Puntiamo a far bene ma, ripeto, senza dichiarare necessariamente ambizioni di vittoria finale del girone regionale.
Lo ha nominato poco fa: Simone Danesi chiude il suo ciclo vincente coi 2010 e passa alla guida degli Juniores regionali.
Fresco vincitore del campionato Giovanissimi regionali, Danesi prende in consegna una squadra e affronterò una categoria in cui farà benissimo, ne sono sicuro; lavorerà in stretta collaborazione con Andrea Agatensi e Stefano Calderini, ossia il comparto prima squadra, e allenerà un gruppo composto all'ottanta per cento da ragazzi classe 2008 e 2007, pronti a compiere il balzo verso il calcio dei grandi.
L'amara retrocessione dalla Serie D sembra già un ricordo lontano, il punto da cui ripartire. Dal suo punto di vista interno, in questi primi giorni, che aria ha respirato a San Giovanni Valdarno?
Ho trovato un gruppo di persone motivato al massimo, che ha voglia di fare, di misurarsi per costruire qualcosa di importante, mantenendo la Sangiovannese come punto di riferimento del Valdarno. Cercherò di svolgere il mio compito al meglio, collaborando come detto con Agatensi ma visionando da vicino e costantemente il comparto scuola calcio. Non vediamo l'ora di partire coi ritiri nelle Foreste Casentinesi, il 17 agosto, e l'obiettivo personale è quello di far bene con il settore giovanile per poter proporre di nuovo un ragazzo con le qualità e la prospettiva di Brando Moruzzi.
Lor.Mar.
