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    Storie di calcio e di calciatrici, Giovanna Dell'Osso - Worange Pist.

Storie di calcio e di calciatrici: Giovanna Dell'Osso - Worange Pistoiese

E' arrivata dall'Argentina per giocare a calcio, sulle orme del suo più celebre.. predecessore, quel Diego Armando Maradona del quale proprio l'altro ieri (25 novembre) ricorreva l'anniversario della scomparsa. Ma il calcio che ha inseguito Giovanna Dall'Osso non è quello delle star più celebrate del pallone, bensì quello dei campi di periferia, dove per periferia si intende la Serie C femminile e i campi sono quelli di Lucca, Torino, Crotone e, più recentemente, anche di Pistoia in Eccellenza, anche se a dire il vero quello di Pistoia non è ancora riuscita a calcarlo. Storia un po' particolare la tua, vero Giovanna?

Si, in effetti io sono tesserata per la Worange Pistoiese dalla scorsa estate ma purtroppo, per un brutto infortunio che mi è capitato alla fine della stagione scorsa, non ho ancora potuto indossare la maglia arancione.

Per un bizzarro scherzo del destino, Giovanna si è infortunata quando giocava ancora per l'Atletico Lucca, ma proprio contro la Worange che, comunque, dimostrando grande serietà (non scontata nel mondo del calcio) ha mantenuto la parola data e l'ha acquistata anche da infortunata. Così a luglio è arrivata l'operazione ai legamenti e ora, dopo quattro mesi dall'intervento, Giovanna sta pian piano recuperandoe nei primi mesi dell'anno nuovo sarà pronta per dare il suo contributo alla squadra, che sta viaggiando a gran ritmo in campionato.

Seguo molto le mie compagne e sono felice che stiano andando bene. Io spero proprio di tornare presto per dare il mio contributo.

Ma facciamo un passo indietro, anzi, più di uno. Quando e perché sei arrivata in Italia?

Io giocavo in Argentina, prima nella squadra del mio paese (ndr: nella provincia di Buenos Aires), poi in quella della mia Università e sono arrivata fino alla Serie A. Poi una mia ex compagna di squadra è venuta in Italia, precisamente nella Lucchese e mi ha invitata a raggiungerla. Avendo dei parenti a Lucca, sono riuscita a trasferirmi e così ho iniziato la mia carriera qua.

Che ti ha portato a girare un bel po'..

Si, in effetti dopo la Lucchese sono stata al Torino Women in Eccellenza, a Crotone in Serie C poi, quando pensavo di smettere, mi ha chiatto l'Atletico Lucca che ripartiva dalla Promozione. Poi a fine della scorsa stagione, in una partita di Coppa contro la Worange è arrivata la rottura del legamento ed ora eccomi qua.

Che differenze hai trovato fra l'Argentina e l'Italia riguardo al calcio?

In Argentina è ancora molto complicato vivere di calcio, anche se arrivi nella massima serie, come è successo a me, non si percepisce nessun rimborso, le società pagano sei o sette ragazze e per le altre non c'è niente, neanche un rimborso spese. In Italia è meglio, a certi livelli si riesce ad essere professioniste, senza bisogno di fare altri lavori. E poi qua è tutto più organizzato, forse perché l'Italia è molto più piccola ed è più semplice gestire tutto, anche le strutture sono migliori. Insomma, non vedo l'ora di tornare a giocare!

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