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    Juniores Elite Bibbiena, intervista al capitano Pietro Zavagli

Protagonista dell'ultima giornata d'andata degli Juniores regionali élite è stato il Bibbiena, che s'è aggiudicato lo scontro diretto per la salvezza con la Lastrigiana chiudendo il 2025 a +6 sulla zona retrocessione. Di questo e non solo parliamo con il capitano del Bibbiena Pietro Zavagli:

Partiamo proprio dalla vittoria contro la Lastrigiana, uno scontro diretto fondamentale per indirizzare la corsa salvezza. Come avete approcciato la partita e quali sono stati, secondo te, i fattori che hanno fatto la differenza in vostro favore?

Eravamo consapevoli dell'importanza della partita, uno scontro diretto prima della sosta fondamentale sia per la classifica sia per il morale. Non abbiamo approcciato benissimo, soffrendo nel primo tempo, ma siamo stati squadra e abbiamo concesso poco ai nostri avversari. Siamo poi stati bravi a concretizzare l'occasione che si è presentata e, nel secondo tempo, a difendere il vantaggio.

S'è chiuso il girone d'andata: che bilancio puoi fare di queste quindici partite? In quali aspetti credi che dovrete migliorare nella seconda parte di stagione?

Il bilancio è positivo, come dimostra una classifica al momento piuttosto tranquilla. Abbiamo passato due momenti molto difficili, con due sconfitte nelle prime due giornate e poi, a metà girone, con un solo punto racimolato in quattro partite. Di fronte a certe difficoltà molte squadre si sarebbero disunite, noi invece ci siamo sempre rialzati ritrovando fiducia e risultati, e credo che questa sia stata la nostra vera forza.

Al giro di boa la classifica dice che avete 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione: quanto credete nella salvezza e che cosa dovrete fare per raggiungerla, e magari per riuscirci con più tranquillità rispetto alla scorsa stagione?

La salvezza è l'obiettivo che ci siamo prefissati dal primo giorno e tutti ci crediamo fortemente. I 6 punti di vantaggio sulla zona retrocessione possono sembrare un divario che ci permetta di stare tranquilli, ma sappiamo benissimo che non dobbiamo abbassare la tensione perché le squadre dietro di noi daranno tutto per renderci la vita difficile. La chiave per raggiungere la salvezza è lottare ogni partita e cercare di portare a casa i tre punti sabato dopo sabato.

A tal proposito, sei uno dei calciatori più esperti della rosa e hai giocato con questa maglia anche lo scorso campionato. Che insegnamento vi ha lasciato quell'esperienza? Pensi che la squadra, al netto dei cambiamenti d'organico, si sia presentata ai nastri di partenza di questa stagione con una maggiore maturità?

Quella dell'anno scorso è stata un'esperienza importante che ci ha permesso di arrivare a questo campionato più maturi e consapevoli. Questo ci ha aiutato ad affrontare i momenti difficili con la certezza di poterne uscire, lavorando nella maniera giusta durante la settimana. Oltretutto abbiamo imparato a conoscere meglio i nostri allenatori, che non sono cambiati dall'anno scorso e che sono rimasti dei punti di riferimento importanti per tutti noi.

Ad eccezione di Casentino Academy e San Giuliano, le altre squadre che vi hanno battuto nel girone d'andata sono tutte d'alta classifica. Ritieni che al ritorno sarà importante trovare qualche risultato positivo in più contro le big, oppure per salvarsi conterà prima di tutto non sbagliare gli scontri diretti?

Vincere o comunque non perdere gli scontri diretti è fondamentale, perché è attraverso quelli che si costruisce la salvezza. È vero che avremmo potuto fare qualche punto in più contro le big, anche se comunque abbiamo ottenuto dei buoni pareggi con Sestese e Perignano e una bella vittoria contro il Fucecchio. Questi sono punti inaspettati, che quando arrivano fanno bene al morale e permettono di aumentare la consapevolezza nei nostri mezzi.

Tornerete in campo il 3 gennaio contro il Forte dei Marmi: qual è il programma di queste due settimane e come si fa - lo chiedo a te che sei il capitano e hai un ruolo importante nello spogliatoio - a mantenere alta la concentrazione durante il periodo delle feste, che psicologicamente è sempre insidioso?

Ovviamente è molto importante mantenere la concentrazione durante questa sosta, che per fortuna non è molto lunga. In queste due settimane ci alleneremo molto e ci vedremo spesso al campo, ragion per cui non sarà difficile tenere alto il ritmo.

Giulio Dispensieri

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