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    Lorenzo Vivarelli alla guida degli Juniores della Sangiovannese


Mister Vivarelli, si riparte dagli Juniores nazionali. È una bella soddisfazione
Sì, una bella soddisfazione. Dopo un anno intenso interrotto a metà non c'era modo migliore per ripartire. Ringrazio la Sangiovannese 1927 che ha creduto in me e mi ha affidato un incarico così importante. Mi segue in questa nuova avventura mister Lorenzo Rossi, con il quale ho lavorato nella scorsa stagione. È un giovane preparato con tanta voglia di lavorare. E poi è di San Giovanni Valdarno, ha l'azzurro nel cuore.

Facciamo un passo indietro. Com'è andata la scorsa stagione?
La scorsa è stata una stagione molto importante per la Sangiovannese e per me. Da neopromossa nelle categorie regionali élite, la società ha mantenuto le aspettative e le categorie, nonostante il blocco forzato di marzo, e questo direi che è stato un passo importantissimo che ci ha consolidato a livello regionale. Il campionato Allievi B di Merito regionale è tostissimo. I ragazzi del 2004 che ho allenato si sono comportati benissimo nel girone di andata e solo nelle ultime partite abbiamo subito una flessione. L'ottavo posto finale direi che rappresenta al meglio il nostro cammino, ed è sicuramente un grande risultato sportivo.

Che aspettative hai dalla nuova stagione? Avete già parlato di obiettivi?
La società si sta muovendo sul mercato per rinforzare la rosa della prima squadra, che milita in serie D. Il ritorno di mister Agostino Iacobelli è sicuramente una garanzia, ma l'attenzione dopo il lockdown è alle quote e ai giocatori classe 2002 e 2003, in orbita juniores. Dobbiamo portare più giocatori possibili a calcare l'erba del nostro stadio, il Virgilio Fedini, la domenica pomeriggio. Poi i risultati sul campo arriveranno anche il sabato grazie alla sinergia con lo staff della prima squadra. L'obiettivo è portare giovani in serie D, per tutta una serie di motivi tra i quali, sicuramente, quello di poter proseguire al meglio il lavoro del settore giovanile azzurro.

Mister, tu hai già allenato la categoria juniores al Centro Storico Lebowski
Sì, per tre anni. Si tratta di un'età molto delicata, di cambiamento tra l'adolescenza e l'età adulta.
Al Centro Storico Lebowski la categoria era provinciale, ma cambia poco nella gestione del gruppo. Nell'esperienza fiorentina dovevo soprattutto inserire i ragazzi in un ambiente molto vivace e carico di entusiasmo fuori e dentro il campo, quest'anno potrò lavorare per aiutare i giocatori nel loro percorso verso la prima squadra e questo tipo di lavoro è quello che riesco sicuramente a fare meglio.

Quest'anno sarai ex nella sfida contro la Pro Livorno, società dove hai iniziato ad allenare
Innanzi tutto sfrutto l'occasione per fare i complimenti alla Pro Livorno per la promozione in serie D. È stata una cavalcata storica per il calcio livornese, che gratifica la città in un anno buio caratterizzato dalla retrocessione del Livorno Calcio in Lega Pro.
Tornare a casa da ex è una delle prime cose che ho pensato appena ho ricevuto l'incarico: dopo la gratitudine e la responsabilità per ricoprire un ruolo tecnico di così grande prestigio, sono stato subito attraversato da questo pensiero. E lo so già che sarà una giornata di forti emozioni.
Però sai, se vuoi fare questo lavoro è inevitabile prima o poi essere un ex.
Diciamo che sicuramente per novanta minuti più recupero passeranno le amicizie e ci daremo battaglia. Poi, come sempre, torneremo ad abbracciarci.