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    Bellocci (Figc): protocollo ha aspetti da chiarire e modificare

Che siano giorni cruciali e che il tema sul tavolo sia di quelli delicati lo si capisce dal fatto che Roberto Bellocci, Delegato Figc della provincia di Firenze, misuri più del solito le parole e si sforzi soprattutto di far passare forte e chiaro un messaggio. Che, in estrema sintesi, è questo: registriamo il passo avanti che certifica il primo di settembre come il giorno in cui riprendere l'attività  calcistica ufficiale, armiamoci di pazienza e seguiamo l'infaticabile lavoro di mediazione di Paolo Mangini nel far s? che i dispositivi messi in campo dal protocollo federale diventino governabili e rientrino nelle disponibilità  delle centinaia di società  dilettantistiche della nostra regione.


Professor Bellocci, cosa ci teniamo di positivo dall'ultimo protocollo che regolamenta la ripresa dell'attività  dilettantistica giovanile e non?
'La data del primo settembre come quella in cui può finalmente riprendere, dopo quella degli amatori, anche l'attività  del calcio Dilettanti. Salvo cataclismi quindi i tornei che le società  hanno già  organizzato possono andare regolarmente in scena, questo aspetto merita una sottolineatura. Anticipo la probabile, successiva domanda su cosa non va. E riporto quello che sto ripetendo a tutte le società  con cui sono costantemente in contatto: calma, facciamo un passo alla volta, ripartire il primo settembre significa evitare una crisi ancor più disastrosa del nostro sistema. Perch? è evidente che ci sono alcuni aspetti del protocollo che non sono applicabili al calcio dilettantistico'.


Dalla sanificazione alla gestione del cosiddetto 'match day', come viene indicato nel protocollo il giorno in cui, solitamente durante il week-end nel nostro caso, si svolgono le partite: concorda nel ritenere inapplicabili o comunque da chiarire e modificare alcune voci che compongono il testo?
'? proprio questo uno degli argomenti da chiarire e modificare, ed è bene ribadire e porre a conoscenza tutte le società  toscane che nel giorno stesso in cui è stato diffuso il protocollo Paolo Mangini si è mosso in maniera importante come ha fatto fin dal primo momento dell'emergenza. La sua presenza e il suo dinamismo devono tranquillizzare le società  della nostra regione'.



Pensa sia legittima un po' di frustrazione dinanzi alla riflessione che, a distanza di quindici giorni dalla data in cui sarà  possibile tornare in campo, la regolamentazione per farlo debba ancora affrontare un percorso di limatura e dibattito a livello politico, coinvolgendo principalmente Federazione ed enti locali, nello specifico la Regione?
'Occorre tenere conto che, dopo l'esperienza che abbiamo vissuto e che purtroppo stiamo ancora affrontando, servono gradualità  e tranquillità , penso che il dibattito politico sia oggi la realizzazione dell'ordinanza della regione per l'accesso del pubblico nei nostri impianti sportivi. Per il protocollo credo sia necessario fare una sintesi per renderlo più adeguato, leggibile e fruibile. C'è un grande lavoro e un grande impegno in questa fase per tutelare e garantire la ripresa dell'attività  a tutte le nostre società '.



Lorenzo Martinelli