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    Anno zero del Terranuova Traiana. Intervista al ds Nicola Del Grosso

Si apre un nuovo corso: il Terranuova Traiana riparte da Simone Calori e dai giovani. Il ds Nicola Del Grosso respinge ogni candidatura alla vittoria finale: «Sono altre le squadre che lotteranno per la D»

Molti la indicano tra le squadre da tenere d'occhio per questa stagione, a Terranuova invece non si fanno troppi voli. Dopo un buonissimo minicampionato di Eccellenza 2021 e la finale play-off mancata di un soffio, il Terranuova Traiana si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con diverse novità e tanta voglia di ripartire. «Sarà il nostro anno zero» ci confida Nicola Del Grosso. Arrivato in biancorosso lo scorso aprile, il nuovo ds e responsabile dell'area tecnica di prima squadra e Juniores è chiaro: «La società non ci ha chiesto di vincere. Sono altre le squadre che lotteranno per la D, noi vogliamo fare un buon campionato e far crescere i nostri giovani». Vedremo poi ciò che dirà il campo.

Sarà indubbiamente un anno di novità per i biancorossi: c'è infatti un nuovo allenatore, Simone Calori, un nuovo staff tecnico e diversi nuovi calciatori giovani. Ed è proprio sui giovani che si incentra il nuovo corso del Terranuova Traiana. Ecco l'intervista a Nicola Del Grosso uscita sul numero di Calciopiù in edicola questa settimana.

Riavvolgiamo un attimo il nastro e torniamo a qualche mese fa: il Terranuova Traiana ha disputato un buon campionato di Eccellenza 2021, arrivando a un passo dalla finale play-off. C'è un po' di rammarico per come è finita la scorsa stagione?
Sulla carta l'obiettivo era arrivare alle semifinali play-off, e a un certo punto siamo andati anche oltre le aspettative. Il pari con l'Antella ha un po' interrotto il sogno: potevamo qualificarci direttamente per la finale, pareggiando quella gara ci siamo invece un po' mangiati quanto di buono abbiamo costruito nel corso del campionato. È ovvio che quando si è lì si spera sempre di fare qualcosa in più, ma l'obiettivo che ci eravamo dati all'inizio è stato raggiunto. Faccio dunque i complimenti a tutti, alla squadra, al tecnico Becattini e a Donello Resti che ha costruito la rosa. Va dato atto e merito a chi ha raggiunto quell'obiettivo; c'è solo un po' di rammarico per l'ultimo scalino, ma va bene così.

Archiviata la stagione 2020/2021, il Terranuova Traiana ha deciso di ripartire con un nuovo allenatore: come è nata la scelta di affidare la panchina a Simone Calori?
La scelta nasce da un colloquio tra me e Becattini, che dopo tre anni era alla chiusura di un ciclo e aveva voglia di cambiare. Forse aveva già avuto la richiesta del Figline, che tra l'altro è la squadra del suo paese: dal colloquio con lui avevo capito che si era chiuso un capitolo. Calori l'ho avuto alla Sangiovannese, per due anni come giocatore e uno come allenatore. È un tecnico giovane, giusto per una piazza come Terranuova e per alcuni aspetti - anche per il modulo che utilizza - diverso da Becattini che era già qui da qualche anno. Serviva una ventata di novità, così è nata l'idea. Calori è l'allenatore giusto per il nostro anno zero, per la nostra ripartenza. Oltre all'allenatore anche lo staff è nuovo, è stato confermato soltanto il preparatore dei portieri Nico Gronchi.

E per quanto riguarda la squadra, che tipo di mercato avete condotto quest'estate?
Visto il buon andamento del finale di stagione, abbiamo deciso di confermare la spina dorsale della squadra. I vecchi, gli over, sono stati quasi tutti confermati; a questi abbiamo aggiunto diversi calciatori più giovani. Sono convinto che in Eccellenza i giovani bravi possano ampliare la rosa e fare bene, senza che debbano essere fatte delle spese folli. E poi a me e Calori piace lavorare con i giovani, l'abbiamo dimostrato a San Giovanni. I giovani che sono arrivati già li conoscevamo, tre arrivano direttamente dai nostri Juniores.

Il mercato biancorosso è chiuso o manca ancora qualcosina per completare la rosa?
In linea di massima il nostro mercato è chiuso, anche se un direttore sportivo deve sempre stare con un occhio aperto in caso di occasioni che possano migliorare ulteriormente il gruppo. Al 99% la rosa è questa, anche perché la società non ci ha chiesto di vincere ma di fare un buon campionato: abbiamo la rosa giusta per rimanere in categoria, facendo crescere qualche giovane. Abbiamo tanti 2001, 2002 e anche 2003: speriamo di permettere loro di compiere un buon percorso e lanciarli in Eccellenza e Serie D.

Si parla dunque soltanto di salvezza in casa Terranuova Traiana?
Sì, cerchiamo una salvezza tranquilla, tutto quello che verrà in più sarà benvenuto. La squadra scenderà sempre in campo e lotterà per ottenere sempre il massimo risultato ma, ripeto, la società non ci ha chiesto di vincere. Sono altre le squadre che lotteranno per la D, noi vogliamo fare un buon campionato e far crescere i nostri giovani.

In diversi vi indicano invece tra le favorite o comunque tra le squadre da tenere d'occhio del girone C.
Sono altre le società che devono guardare a questo obiettivo: secondo me chi deve puntare a vincere, per investimenti e rosa, sono Figline e Fortis Juventus. Un gradino dietro ci sono le due retrocesse dalla D, Sinalunghese e Grassina. Noi, il Firenze Ovest e il Pontassieve possiamo essere le sorprese del girone. Ma l'obiettivo rimane sempre la salvezza, se viene qualcosa in più lo accettiamo volentieri.

La squadra come si sta preparando alla nuova stagione?
Siamo in piena fase lavori in corso: i ragazzi sono in preparazione e si stanno approcciando col nuovo modulo. Becattini giocava col 5-3-2, Calori invece con la difesa a quattro. La squadra ha bisogno di giocare per assimilare questo nuovo modulo, le amichevoli di queste settimane ci faranno capire a che punto siamo.

A proposito di giovani e lavori in corso: anche per gli Juniores ci sono diverse novità, come quella del tecnico Flavio Nardi. Che cosa vi aspettate da questa squadra?
Anche Flavio Nardi lo conosco bene, lo avevo avuto come tecnico degli Allievi della Sangiovannese. Visto il suo bagaglio di esperienza non indifferente, penso che sia un lusso per gli Juniores. Il nostro obiettivo è cercare di vincere il campionato, oltre che formare più ragazzi possibili in ottica prima squadra. Abbiamo il tecnico e la rosa per poter centrare questo obiettivo.
Benedetta Ghelli