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    I tabellini e le cronache dela giornata finale dei Giovanissimi Elite


Con la vittoria in casa dei Giov. Fucecchio, il Tau Calcio si laurea campione regionale Under15, dopo una appassionante sfida con Sestese e Aquila Montevarchi, capaci di lottare per il titolo fino alla fine del campionato.

Ecco i tabellinin e i commenti dell'ultima giornata del 11 maggio:


Stemma Sestese 3

Stemma Aquila Montevarchi 0

SESTESE: Bardazzi,Grisolini, Cecchi, Tarchiani (62' Cassiolato), Martinelli, Fici, Scura (69' Puggelli), Borrelli, Monterisi (57' Nistri), Andreano, Barbanti. A disp.: Pratolini, Ricchi, Bandini, Bartolozzi, Campani, Taddei. All.: Alessio Boscherini.

AQUILA MONTEVARCHI: Calosci, Marchi (53' Fagioli), Rustichini (60' Bardelli), Chiavacci (66' Ranieri), Ajighevi, Veltroni, Metaj, Diak (43' Mantelli), Rangoni (66' Tanzini), Liistro (64' Angori), Pugliese A disp.: Tommasi, Billi, Gori. All.: Fabio Landi.


ARBITRO: Andrea Cavicchi di Prato


RETI: 29' Scura, 54' Monterisi, 56' Borrelli.

È un successo amaro, amarissimo. Quello che da settimane era stato presentato come il crocevia del campionato non basta alla Sestese per laurearsi campione: è vero che batte 3-0 il Montevarchi; ma anche il Tau batte il Fucecchio col medesimo punteggio, e dunque mantiene i due punti di vantaggio. Ormai certo del terzo posto, sgombro di pesi, il Montevarchi parte forte e attacca da subito, cercando di sorprendere gli avversari per vie centrali: al 5' Pugliese si destreggia sulla sinistra e poi appoggia al limite dell'area per la conclusione di Diak, che impegna Bardazzi in una parata non semplice. La Sestese cerca di rispondere in diverse circostanze, ma nella fase iniziale del match la retroguardia avversaria sembra tutt'altro che disorganizzata. Al 16' Pugliese riceve il pallone direttamente da un lancio lungo di Calosci, salta tre avversari e poi imbuca coi tempi giusti per Diak, ipnotizzato da Bardazzi in uscita. Il duello si ripete poco più tardi, identico l'esito: la Sestese si salva. Resta comunque il segno del buon momento del Montevarchi, che cerca di sfruttare il dinamismo del trio offensivo Pugliese-Liistro-Diak. Poi, nel momento migliore degli avversari, la Sestese trova la rete del vantaggio al termine di una splendida manovra offensiva: con un lancio lungo Barbanti trova Monterisi, che arriva in corsa sul pallone e chiude il triangolo con un cross preciso sul secondo palo; Barbanti non si lascia ingolosire dalla posizione ravvicinata e appoggia dietro per l'accorrente Scura, che di prima trasforma una sorta di rigore in movimento. È l'ultimo acuto del primo tempo: la Sestese passa in vantaggio e spera, perché a Fucecchio ancora il Tau non è riuscito a sbloccare il punteggio. Sarà una speranza vana. La Sestese però ancora non lo sa, e in avvio di ripresa fronteggia i nuovi attacchi del Montevarchi: già al 39' Liistro premia l'inserimento di Pugliese, che arriva sul fondo e cerca al centro Rangoni impreciso nel colpo di testa da distanza ravvicinata. L'errore non intristisce il Montevarchi, che continua a cercare la via del pareggio in diverse circostanze, ripartendo in contropiede e proponendo una manovra interessante; tramutare gli spunti offensivi in occasioni da gol è però complicato. D'altro canto, la Sestese cerca a più riprese la rete del raddoppio. La missione va a buon fine al 54': Barbanti inizia la manovra con un lancio illuminante verso Scura, che copre venti metri col pallone incollato al piede e poi, arrivato in area, mette in mezzo per Monterisi, che deve soltanto appoggiare nella porta sguarnita il pallone del raddoppio. Il 2-0 tranquillizza la Sestese e affossa definitivamente il morale del Montevarchi, che dopo pochi minuti subisce anche il tris: Andreano riceve sulla sinistra e con un guizzo pesca Borrelli, che dal limite dell'area trova la porta col destro complice la deviazione di un difensore avversario. La Sestese esulta, ma solo per poco: a Fucecchio il Tau è passato in vantaggio, e ci resterà fino alla fine. Resta comunque in testa e negli occhi il grande percorso di una stagione da protagonista; lo è stato anche l'Aquila Montevarchi, neopromossa e a lungo capace di battagliare con le big. Calciatoripiù : l'ultima vittoria del campionato della Sestese porta la firma del tridente offensivo schierato in campo da Boscherini; sono Barbanti, Scura e Monterisi gli Mvp di questa gara, ricca delle loro splendide giocate individuali. Barbanti avvia le azioni delle prime due reti con due lanci illuminanti che aprono il campo ai compagni; Scura arricchisce la propria prestazione con un gol e un assist, che lo consacrano ancora come una delle pedine più preziose di questa squadra; Monterisi si conferma perno offensivo molto dinamico, capace sia di servire i compagni quando serve, sia di farsi trovare pronto in area quando s'aprono gli spazi. Nel Montevarchi spiccano le prestazioni di Diak e Pugliese . I due duettano spesso in zona offensiva, e nella prima parte dell'incontro impensieriscono più volte la retroguardia avversaria, costretta spesso a commettere fallo per fermare le loro giocate.

Jacopo Cibecchini

Stemma Sporting Cecina 3

Stemma Capezzano P. 2

SPORTING CECINA: Manganiello, Piantanida, Ciaccio, Bandinelli, Tonin, Marianelli, Serra, Carbone, Moretti, Giannessi, Granchi. A disp.. Casprini, Ramagli, Cucchiara, Malfanti, Antonelli, Ciampi, Marini, Malacarne, Cerrai. All.: Fabio Viterbo.

CAPEZZANO P.: Barsottelli, Lencioni, Padedda, Cavalzani, Xhezar, Martini, Della Tommasina, Corso, Bandiera, Andreotti, Fini. A disp.: Bertoni, Marraccini, Cortopassi, Giordano, Lasurdi, Pisano, Boraschi. All.: Francesco Caniparoli.


ARBITRO: Ascione di Piombino.


RETI: Andreotti, Malfanti, Padedda, Ciampi, Tonin.

Lo Sporting Cecina esulta in rimonta tra le mura amiche del Rossetti, superando 3-2 proprio al fotofinish un buon Capezzano. I ragazzi di Viterbo partono bene, subito propositivi in avvio e protagonisti di buone trame. Anche le occasioni da gol non tardano ad arrivare, la prima al minuto 10 quando Bandinelli riconquista un buon pallone e serve al limite dell'area Marianelli, che va alla conclusione colpendo la parte esterna del palo. Lo stesso Bandinelli poco dopo s'incarica della battuta di un calcio d'angolo: il pallone servito basso è buono per Granchi, che con una finta libera al tiro Moretti, che però non impatta bene. Ancora Moretti ci riprova poco dopo con una conclusione dal limite dell'area neutralizzata da Barsottelli. Il Capezzano prova a scuotersi e anch'esso costruisce un paio di buone chance in area rossoblù. Dopo un tentativo di Andreotti su punizione dal limite, è di Bandiera la chance più ghiotta dei primi trentacinque minuti: il numero 9 biancorosso conclude bene, altrettanto positiva è la risposta di Manganiello, protagonista di un ottimo intervento. Lo 0-0 resiste fino all'intervallo senza che le due squadre riescano a superarsi; lo Sporting Cecina tiene in mano il pallino del gioco, facendosi apprezzare anche per un paio di incursioni sulla fascia destra con le combinazioni di Serra e Giannessi. A livello di gol succede di fatto tutto nel secondo tempo. Il Capezzano riparte bene e dopo circa sette minuti riesce a sbloccare la partita grazie alla conclusione di Andreotti direttamente da calcio d'angolo, complice anche un'indecisione tra portiere e difensore rossoblù: in area il pallone non viene toccato da nessuno e finisce in rete per lo 0-1. Lo Sporting Cecina prova immediatamente a reagire, mister Viterbo opera subito un paio di cambi, inserendo Malfanti e Antonelli, subito protagonisti di un paio di spunti sulla sinistra. I due, insieme a Marianelli, si rendono protagonisti di una grande azione poco dopo. Marianelli recupera palla a centrocampo e serve in verticale Malfanti, che con un assist no-look libera al tiro Antonelli, che colpisce la parte alta della traversa. Pochi istanti più tardi (45') i due si ripetono, confezionando il gol del pari rossoblù: l'azione è simile, questa volta però è Antonelli a innescare Malfanti, che firma l'1-1. Forte dei gol, adesso lo Sporting Cecina spinge alla ricerca del sorpasso, costruendo un'altra buona opportunità al quarto d'ora: lancio da dietro di Tonin per l'inserimento di Moretti, che solo davanti al portiere, spostato sulla parte sinistra dell'area, colpisce il palo interno; il pallone finisce poi tra le braccia di Barsottelli. Due minuti dopo ci prova anche Granchi con un ottimo spunto personale sulla fascia destra: dribbla due avversari, si accentra e calcia al sette opposto trovando la grande risposta del portiere che respinge in tuffo. Il Capezzano non demorde e al 55' riesce nuovamente a riportarsi in vantaggio, approfittando di un'altra imprecisione locale: il calcio di punizione dalla lunga distanza di Padedda finisce infatti per sorprendere Casprini, da poco entrato a difendere i pali rossoblù. Il Capezzano prova a sfruttare il buon momento, creando altre buone occasioni per allungare: si segnalano in particolare un tiro di Corso dal limite neutralizzato dal portiere e un tentativo in area di Boraschi. L'attaccante biancorosso fa tutto da solo: supera due avversari e conclude poi di sinistro trovando l'ottima opposizione di Casprini, che devia in pallone in angolo. Ci prova poi anche Giordano con una conclusione al volo dal limite dell'area: anche questo tentativo viene respinto dal portiere. Lo Sporting Cecina non si dà per vinto e prova fin da subito a raddrizzare la partita, riuscendoci nella parte finale. Mister Viterbo opera ancora un paio di sostituzioni: entrano Ciampi in difesa, Tonin nell'inedito ruolo di attaccante e Cerrai. La pressione rossoblù cresce col passare dei minuti, insieme alle occasioni da gol. Lo stesso Cerrai sfiora subito il pari con un gran tiro, poi ci prova ancora Moretti su spizzata di Tonin: il portiere respinge a terra. Il 2-2 nasce sugli sviluppi di un calcio da fermo, nello specifico di una punizione di Antonelli: il pallone viene respinto dagli ospiti e raccolto poi in area da Ciampi, lesto ad avventarsi sul pallone, stopparlo e concludere in rete in diagonale. Sulle ali dell'entusiasmo, nel recupero i padroni di casa riescono anche a ribaltare il risultato: Carbone recupera palla a centrocampo e lancia subito in area Tonin, che conclude da posizione ravvicinata; il portiere respinge, ancora Tonin si avventa sul pallone e lo spedisce in rete per il definitivo 3-2. Poco dopo arriva il triplice fischio finale. Calciatoripiù: Tonin, Ciampi, Malfanti (Sporting Cecina); Padedda, Barsottelli, Andreotti (Capezzano P.).

Stemma Capostrada Belv. 0

Stemma Csl Prato Social 1

CAPOSTRADA BELV.: Monterastelli, Pacini, Leone, Luchi, Manganiello, Ciatti, Proto, Traversari, Vannacci, Vivarelli T., Matacena. A disp.: Ejlli, Mela, Vas, Vivarelli N. All.: Lorenzo Monaldi.

CSL PRATO SOCIAL: Baldi, Vannucci, Venuti, Magni, Cukaj, Gori B., Gori J., Geri, Vichi, Tarantino, Allori. A disp.: Caponi, Xiang, Gualtieri, Turchi, Marini, Tucci, Sarti. All.: Matteo Vannucci.


ARBITRO: Artesi di Lucca.


RETE: 47' Geri.

Il sigillo di Geri al minuto 47 decide il match di Bonelle, consegnando al Csl Prato Social Club una vittoria che lo riporta a ridosso della zona coppa. I 49 punti conquistati valgono infatti il sesto posto finale per i ragazzi di Vannucci (al pari della Cattolica Virtus, ma avanti in classifica visti gli scontri diretti a favore), che già da settimane avevano ormai centrato il loro obiettivo primario, il pass per il prossimo campionato Allievi B élite. Finisce con una sconfitta invece l'ultimo match nell'élite del Capostrada, protagonista comunque di un finale di stagione in crescendo. È stata un'ultima di campionato nel complesso combattuta, caratterizzata da non grandissime occasioni da gol, in special modo nei primi trentacinque minuti. C'è ben poco infatti da segnalare in un primo tempo lottato, ma non particolarmente ricco di spunti. L'occasione più ghiotta alla fine è per gli ospiti, su un calcio d'angolo battuto da Tarantino: in area Cukaj calcia di poco sopra la traversa. Un po' più vivace, e indubbiamente caratterizzata da maggiori occasioni, invece la ripresa. Il primo squillo è del Capostrada, pericoloso in area avversaria al minuto 43: buon lancio per Vannacci, che protegge bene la posizione e appena dentro l'area di rigore conclude di sinistro rasoterra; Baldi con un ottimo intervento devia il pallone in calcio d'angolo. La risposta del Csl Prato Social Club arriva quattro minuti dopo (47') e coincide con la rete del vantaggio: ci pensa Geri a firmare lo 0-1 con un preciso tiro di mancino che s'insacca alla sinistra del portiere. La reazione dei locali è immediata: un minuto più tardi, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Leone, Tommaso Vivarelli (il migliore in campo nelle fila locali) anticipa il diretto marcatore concludendo però fuori dallo specchio. Il Csl Prato Social Club tiene bene il vantaggio, sfiorando poi il raddoppio nel finale (68'): Magni s'incarica della battuta di un calcio di punizione servendo in area il neoentrato Sarti, che conclude al volo di sinistro; il pallone è diretto in porta, Monterastelli con un miracolo neutralizza il tiro. È questo l'ultimo squillo del match di Bonelle: il Csl Prato Social Club si prende i tre punti e in un colpo solo si mette definitivamente alle spalle tre squadre, chiudendo la stagione al sesto posto.

Stemma Affrico 1

Stemma Lastrigiana 2

AFFRICO: Sarti, Sommazzi (46' Saleh), Cangero Moretti, Cetarini (47' Marangio), Merkaj, Rigacci, Nesi (62' Gueye), Jacai (39' Laugaa), Nacci (43' Sersif), Badii (69' Hoxhaj), Paoletti (46' Poggiali). A disp.: Masi, Nencini. All.: Andrea Bertini.

LASTRIGIANA: Maruottolo, Aiello, De Blasio (58' Paoletti), Vertaldi (52' Resuttana), Salvadori (47' Cantini), Maffeo, Bouazize, Pop (35' Paoli), Coscini (38' Vannini), Morini (55' Apruzzese), Morandi. A disp.: Cellamare, Papi, Toderici. All.: Filippo Fanfani.


ARBITRO: Sterlin Rossi di Valdarno


RETI: 8' Nesi, 42' De Blasio, 66' Resuttana.

Si chiude con una partita avvincente la stagione dell'Affrico e della Lastrigiana, che in rimonta espugna il Lapenta e conclude con una vittoria il proprio campionato. Il 4-3-3 di Fanfani inizia però con fatica e deve subire il possesso dell'Affrico, è pressoché perfetto. Va comunque dato merito all'ottima organizzazione della Lastrigiana, che nei primi minuti non concede niente se non una cavalcata a Nesi sulla corsia di sinistra: l'azione sfuma, nessuno insegue il pallone sul cross rasente al centro. Il punteggio si sblocca all'8'. Stavolta a destra, Nesi rientra per calciare a giro: anche se centrale, la traiettoria inganna comunque Maruottolo, che si vede passare il pallone sotto le mani. L'1-0 non cambia l'inerzia della partita, che prosegue sugli stessi ritmi con cui era iniziata: molti i contrasti, poche le occasioni pericolose. Si torna a registrarne una al 17', quando Morandi perde un brutto pallone sulla propria trequarti lasciando campo libero a Nacci, che da destra rientra per scaricare in porta il tiro con il mancino: in presa Maruottolo blocca sfera. Dopo pochi minuti la sfida si ripete. Il lato destro della Lastrigiana è ancora vulnerabile, Nacci ne approfitta per smarcarsi e concludere in porta: Maruottolo risponde di nuovo. Il primo lampo della Lastrigiana si registra attorno al 22' sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti raccolto in area da Pop, che di testa spedisce alto sopra la traversa. I ritmi alti continuano a dominare il match; il centrocampo è palcoscenico di scontri, contrasti e duelli tra le parti. A brillare nel mezzo è Cetarini, che dipinge filtranti: uno di questi premia la corsa di Cangero, che giunto in area dalla propria difesa sbatte sull'ottima chiusura di Salvadori. La Lastrigiana continua a soffrire, ma riesce a resistere e tenere aperta la partita. La ripresa ha un aspetto completamente diverso: l'Affrico non domina più. Al 42' il pressing della Lastrigiana ottiene l'effetto desiderato: Sommazzi perde un pallone velenoso; lo recupera Bouazize, sul cui servizio con un tiro a giro De spedisce il pallone sotto l'incrocio: lenta ma insidiosa, la traiettoria è imparabile per Sarti. L'inerzia della partita è cambiata, al 55' la Lastrigiana va vicina a completare la rimonta grazie ancora a Bouazize, che con filtrante spezza la difesa avversaria: Morini riceve e calcia bene, bravo e attento Sarti respinge; poi Rigacci allontana. L'Affrico ha bisogno di reagire, Bertini si gioca Sersif che porta forze fresche: la sua rapidità e l'abilità nello stretto gli consentono di controllare la rimessa laterale di Cangero Moretti, e di deviare il pallone verso la porta; Maruottolo risponde attento in presa sicura. La Lastrigiana replica con l'azione del successo: alla mezz'ora Resuttana lancia Apruzzese in volata solitaria, interrotta dall'uscita fallosa di Sarti. È rigore (niente sanzione disciplinare secondo Sterlin Rossi): sul dischetto si presenta Resuttana, che completa la rimonta con un tiro centrale e potente. Gli ultimi minuti sono un vero e proprio thriller: l'Affrico attacca e cerca in tutti i modi di trovare il pari. Tentativo vano: dopo cinque lunghi minuti di recupero l'arbitro fischia la fine e fa esplodere la gioia della Lastrigiana, che dopo due sconfitte consecutive chiude il campionato con un successo prestigioso. L'Affrico chiude con una prestazione a due facce: a un primo tempo ben giocato e organizzato è seguita una ripresa estremamente difficile e complicata, nella quale s'è fatta sentire la crescita degli avversari. Il settimo posto finale non rispecchia sicuramente le aspettative dell'ambiente a inizio stagione. Calciatoripiù: Nesi, Cetarini (Affrico), Bouazize, De Blasio (Lastrigiana).

Stemma Academy Livorno 2

Stemma Cattolica Virtus 2

ACADEMY LIVORNO: Taliani, Frangini, Cicchitto, Lenti, Ferri, Hokja, Gjini, Ciandri, Donati, Carbonella, Tarabelli. A disp.: Cosenza, Romani, Cecchi, Cani, Guarnieri, Pelosini, Bracci. All.: Diego Bronchi (indisponibile, in panchina Alessio Morelli).

CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Manzini, Castelletti, Burgassi Dario, Spinelli, Bramanti, Masi L., Dainelli, Stiacci, Blini, Scopetani. A disp.: Baioni, Sani, Ventrice, La Ragione, Burgassi Diego, Palchetti, Masi G., Giardina Papa, Fabiani. All.: Mirko Alla.


ARBITRO: Di Legge di Pisa.


RETI: Stiacci, Masi L., Cani, Tarabelli rig.

Sotto 0-2 in avvio di ripresa, con un'ottima reazione l'Academy Livorno riesce a riprendere il match interno con la Cattolica Virtus, fermata sul 2-2. È stata nel complesso una partita piuttosto combattuta, non caratterizzata da grandi azioni nel corso della prima frazione, decisamente poi più vivace nella ripresa. Pronti-via e il match si sblocca quasi subito, dopo circa dieci minuti infatti la Cattolica Virtus riesce a colpire, portandosi in vantaggio con Stiacci: l'attaccante giallorosso si fa trovare pronto in area al tocco in rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il gol mette subito in discesa la partita degli ospiti, che controllano bene il vantaggio per tutto il primo tempo, senza rischiare granché sui tentativi avversari ma allo stesso tempo senza creare grosse altre occasioni in area amaranto. La partita scivola via senza grosse emozioni per tutto il primo tempo, fatta eccezione per qualche calcio d'angolo per parte, fino a una manciata di minuti dal termine, quando l'Academy Livorno va vicino al pari con un calcio di punizione dai venticinque metri di Tarabelli: il tiro è preciso verso la porta giallorossa, ma Bisulca risponde presente deviando il pallone in calcio d'angolo con un bell'intervento. L'Academy Livorno riparte bene in avvio di secondo tempo, provando subito ad alzare il baricentro, ma è ancora la Cattolica Virtus a colpire, raddoppiando dopo circa cinque minuti su un buon recupero palla: Blini conclude in porta colpendo il palo, sulla respinta è vincente il tap-in in mischia di Lorenzo Masi, che allunga il punteggio sullo 0-2. Già in salita, la sfida si fa adesso davvero complicata per i padroni di casa, che comunque non demordono, mostrando una grande reazione, che porta a un ottimo secondo tempo e a una grande rimonta. L'Academy Livorno guadagna metri e inizia a creare i primi pericoli per la porta giallorossa. Intorno al quarto d'ora Pelosini intercetta palla su un rinvio ospite non preciso e serve prontamente Cani, che prova la conclusione in area: ostacolato da un avversario (nell'occasione l'Academy reclama il penalty), non riesce però a concludere bene. Tre minuti più tardi (53') poi gli amaranto riescono ad accorciare le distanze: una buona manovra viene conclusa da Cecchi, al tiro dal limite dell'area; il pallone, dopo una deviazione ospite, arriva all'altezza del dischetto del rigore, dove Cani lo fa rimbalzare e al volo lo spedisce sotto la traversa per l'1-2. L'Academy Livorno prende forza e riesce a completare la rimonta al minuto 60. Guarnieri sprinta sulla sinistra, mettendo poi in mezzo; il pallone viene toccato di mano da un difensore ospite, l'arbitro assegna il calcio di rigore ai locali. Dal dischetto Tarabelli trasforma per il 2-2. La partita resta accesa e apertissima fino alla fine, caratterizzata ancora da qualche spunto per parte. È soprattutto l'Academy, sfruttando il buon momento, a cercare con maggior insistenza il gol, ma senza riuscire a concretizzare. L'ultimo squillo, nel finale, è proprio per gli amaranto con un colpo di testa di Ferri preciso ma debole, neutralizzato dal portiere senza grossi patemi. Finisce così 2-2 a Livorno. Calciatoripiù: Cani, Tarabelli (Academy Livorno).

Stemma Floria 2

Stemma San Miniato 2

FLORIA: Di Mauro, Signi, Del Lungo, Bussotti, Sophie, Vezzani, Morales Holguin, Galli, Zolfanelli, Vannozzi, Tiberti. A disp.: Massetani, Mannini, Poddi, Spanu, Garo, Mori, Vannuccini, Magnolfi, Giglietti. All.: Antonio Benevento.

SAN MINIATO: Pettorali, Sacchi, Bellandi, Gueye, Focardi, Cultrera, Vannini, Bernazzi, Pacciani, Fineschi, Cresti. A disp.: Sensi, Ciurlia, Machetti, Gonzi, Annunziata, Riascos Sanchez, Poli, Mele, Fini. All.: Vito Verriola.


ARBITRO: Halimi di Prato.


RETI: Magnolfi, Vannozzi, Pacciani, Mele.

Si chiude con un pareggio il cammino di Floria e San Miniato, che impattano al Grazzini nell'ultimo match di campionato. Avanti di misura all'intervallo e sul doppio vantaggio in avvio di secondo tempo, la Floria subisce il ritorno del San Miniato, che nel finale riesce poi a riacciuffare il match sul 2-2 grazie ai sigilli di Pacciani (dodicesimo centro stagionale) e Mele. L'equilibrio iniziale viene rotto quasi subito a favore dei padroni di casa, che riescono a prendere campo col passare dei minuti giocando una buona prima frazione. Il primo vero squillo in area neroverde è di Vannozzi con un tiro che finisce di poco a lato, poi ci prova anche Magnolfi entrato quasi subito al posto di Galli, costretto a uscire dal campo. Al 26' poi la partita si sblocca: con un rinvio preciso Di Mauro trova Zolfanelli, che spizza il pallone mandando in porta lo stesso Magnolfi, che conclude a fil di palo sull'uscita del portiere per l'1-0 locale. Il San Miniato fatica a scuotersi, non riuscendo a creare grossi grattacapi a difesa e portiere di casa, provandoci perlopiù con qualche tiro dalla distanza. Sul fronte opposto la Floria tiene bene il vantaggio, creando qualche altro buono spunto nel corso del primo tempo. Sussultano pubblico e panchina di casa nel finale di frazione quando un tiro di Vannozzi dal limite dell'area viene contrastato da un avversario: la Floria chiede il tocco di mano, l'arbitro non ravvisa gli estremi per concedere il calcio di rigore. Dopo un primo tempo piuttosto attendista, il San Miniato prova subito a cambiare passo nella seconda frazione, ma dopo pochi minuti dalla ripresa del gioco è ancora la Floria a colpire, raddoppiando sugli sviluppi di un'azione insistita in area neroverde: Vannozzi è il più lesto poi ad avventarsi sul pallone respinto dal portiere e in girata, dall'altezza del dischetto del rigore, a realizzare il gol del 2-0. La partita si fa più complicata per il San Miniato, che mostra comunque un'ottima reazione, ripartendo fin da subito bene. La rimonta ospite inizia grazie a un'ottima triangolazione in area tra Fineschi e Pacciani: è quest'ultimo a firmare il 2-1, riaccendendo una partita che si fa adesso anche piuttosto nervosa. Il San Miniato spinge alla ricerca del pari e sfiora il gol poco più tardi con un tiro ravvicinato di Sacchi: Di Mauro si supera respingendo il pallone in calcio d'angolo. Poi, a circa cinque minuti dal termine, ecco il 2-2: ci pensa Mele, entrato nel corso del secondo tempo, a firmare il pari avventandosi sul pallone in spaccata su un invito dalla sinistra. Sulle ali dell'entusiasmo, il San Miniato preme adesso alla ricerca del sorpasso, mettendo in mezzo un paio di punizioni sempre però ben sventate dalla Floria, che fa buona guardia fino al termine dell'incontro. Il 2-2 finale sigilla la stagione delle due squadre. Quella di Benevento si gode un finale in crescendo dopo aver raggiunto la salvezza con alcune giornate di anticipo. Quella di Verriola un cammino ad altissima quota, chiuso con un quinto posto già matematico prima di questo match e con il pass per la coppa. Calciatoripiù: Vannozzi, Bussotti, Magnolfi (Floria); Cultrera, Mele (San Miniato).

Stemma Scandicci 4

Stemma Settignanese 0

SCANDICCI: Contieri, Boli, Boldrin, Catarzi, Gjini, Gjonaj, Zani, Hatija, Cardella, Brahimaj, Deliperi. A disp.: Verna, Parravicini, Brandani, Mazzi, Raimondi, Annibale, Mazzoni, Collini, Paoli. All.: Filippo Fanfani.

SETTIGNANESE: Silverio, Madio, Magnelli, Tarantoli, Carpanesi, Failli, Yastrzhembskiy, Passannanti, Perrino, Manfrin, Tassi. A disp.: Mannocci, Agostinelli, Spanu, Marchi, Mani, Passerini, Vannini, El Hanif, Ciani. All.: Maurizio Romei.


ARBITRO: Magini di Firenze.


RETI: Boldrin, Cardella 2, Brahimaj.

Boldrin e Cardella nella prima frazione, poi ancora Cardella e Brahimaj nella ripresa: lo Scandicci vince 4-0 l'ultima di campionato con la Settignanese, sigillando il quinto posto in classifica e prendendosi così ufficialmente l'ultimo pass per il Torneo regionale. Come evidenza bene anche il punteggio finale, la sfida del Bartolozzi non è di fatto mai in discussione, nonostante alcuni tentativi ospiti soprattutto nel corso del primo tempo. I ragazzi di Fanfani provano e riescono fin da subito a prendere in mano le redini del gioco, sbloccando la partita dopo circa dieci minuti grazie a Boldrin: l'1-0 nasce sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Boli sul secondo palo, dopo una deviazione rossonera il pallone diventa buono per Boldrin, che tocca in rete per l'1-0 blues. Una volta stappata la partita, lo Scandicci continua a portare una buona pressione in area avversaria, costruendo qualche altro pericolo per la porta difesa da Silverio e riuscendo poi a raddoppiare. Cardella approfitta di un errato disimpegno ospite, salta l'ultimo uomo e dalla destra, col mancino, infila il pallone in rete sul secondo palo per il raddoppio locale. La Settignanese non demorde e prova a rifarsi sotto: nel primo tempo le maggiori insidie per la porta di casa arrivano soprattutto sui calci di punizione battuti nell'area piccola, ma la difesa blues riesce a fare sempre buona guardia. Con un buon vantaggio all'intervallo, lo Scandicci riparte forte in avvio di ripresa, sigillando i tre punti con un ottimo secondo tempo e altri due gol, realizzati ancora da Cardella e da Brahimaj. Il primo, servito in profondità da Boldrin, taglia bene da sinistra verso destra, concludendo poi a incrociare per la doppietta personale. Il secondo realizza col mancino dopo una bella triangolazione in area con lo stesso Cardella. Due gol, ma non solo: nel mezzo alle due reti della ripresa si registrano altre buone opportunità per i blues in area rossonera, affidate in particolare ancora a Brahimaj e Cardella e anche al neoentrato Parravicini. Finisce così 4-0 l'ultima in casa dello Scandicci, che archivia il campionato con la quindicesima vittoria in trenta partite. Ma la stagione dei blues non è ancora finita, adesso inizierà l'avventura in coppa. Calciatoripiù: Cardella, Boldrin (Scandicci).

Stemma Giov.fucecchio 0

Stemma Tau Altopascio 3

GIOV. FUCECCHIO: Morelli, Villagran (64' Tortorelli), Calanna (69' Soldaini), Gjoni, Terreni, Fondelli (71' Londi), Annicchiarico (55' Lombardi), Burchielli, Sabato, Iodice (55' Copia), Girardi (66' Pratelli). A disp.: Bacci, Rotondo, Lombardi. All.: Gabriel Pucci.

TAU ALTOPASCIO: Bella, Bindi, Citti, Mosso, Mendolia, Organi (57' Mannucci), Simonini (72' Lisisco), Ascareggi (42' Galli), Lisisco (62' Cecchetti), Hussey (70' Taccini), Sow (67' Lupi). A disp.: Giovannelli, Caniglia, Pardini. All.: Marco Vannini.


ARBITRO: Chiara Boddi di Empoli


RETI: 53' Bindi, 65' Simonini, 71' Galli.


NOTE: espulso Vannini (73'). Ammoniti Hussey, Galli e Lisisco. Angoli: 2-8. Recupero: 1'+4'.

Forse non avrebbe annullato le nozze, forse avrebbe comunque sposato Jack Lemmon; ma se avesse visto giocare il Tau Altopascio di sicuro Joe Brown (Osgood!) avrebbe dovuto cambiare la battuta con cui chiude una delle commedie meglio riuscite nella storia del cinema: non è vero che nessuno è perfetto. La lingua italiana, che di sfumature e di parole precise è ricchissima, conosce un solo aggettivo per una squadra che per due terzi di stagione ha governato il campionato, poi ha rischiato di perderlo (a cinque giornate dalla fine era precipitata a meno sei dalla Sestese), e di forza all'aggancio ha fatto seguire il sorpasso: è perfetta, perché perfetto è ciò che basta di per sé. Al Tau i due punti di vantaggio bastano per prendersi il titolo regionale, di nuovo tripletta (e occhio all'Under 14), di nuovo monopolio, com'era tre anni fa; per riuscirci però ha avuto bisogno di battere il Fucecchio (0-3), e dunque d'uscire indenne dalla trappola che aveva architettato il grande ex: siccome la vita è sceneggiatrice, nell'ultimo atto l'antagonista non poteva che essere Gabriel Pucci, molto più del ricordo d'un sogno recente. E per un tempo e mezzo, un tempo e mezzo esatto, il Tau s'è scoperto impastoiato: pochi gli spazi in cui affondare nel 3-4-1-2 avversario, a lungo otturate le corsie laterali, percepibile la tensione. Non è solo la scaramanzia a far dire al tifo che «ci basta anche un pari, ce la giocheremo in campo neutro con la Sestese», già battuta due volte il sottinteso evidente: questa partita il Tau la temeva. La temeva perché era una partita senza domani: una vittoria avrebbe regalato il titolo, una sconfitta avrebbe disintegrato ogni speranza. E la temeva perché alla vigilia non si sapeva se la vita e il calendario avessero sceneggiato una commedia o un dramma: Pucci contro il suo passato, Paletta contro il suo passato, Vannini alla ricerca del primo titolo regionale, a cinquanta chilometri un big match che big match non era più, ormai arreso il Montevarchi dopo la sconfitta con la Floria. Le premesse sono sufficienti a far capire perché il Tau cerchi subito di risolvere il rebus, e perché lo faccia per vie centrali: già al 5' sul lancio profondo di Simonini ci prova Hussey, che brucia Gjoni e dal limite dell'area di rigore calcia con l'esterno destro superando Morelli senza però trovare lo specchio. Dallo stesso piede nasce la seconda occasione per il Tau, identico l'esito: sul traversone ben calibrato dal vertice destro dell'area di rigore esce d'un palmo il colpo di testa di Lisisco (ricomposta la coppia d'attacco canonica: con lui gioca Sow, che nascondendo il pallone a Gjoni aveva conquistato una punizione preziosa), che in elevazione sfiora il secondo incrocio (8'). Segue la prima occasione del Fucecchio, a sua volta pericoloso con un calcio da fermo: dal mancino d'Annicchiarico, cui Chiara Boddi (benino il tecnico, male il disciplinare: impossibile chiudere una partita così con nessuna ammonizione per il Fucecchio e tre per il Tau, che nel finale resta addirittura senza allenatore; Vannini mancherà quantomeno nella partita d'esordio della fase nazionale) consegna il pallone sul fronte destro della trequarti, nasce un traversone insidiosissimo; solo, Sabato (la punizione l'aveva conquistata lui, di Mendolia il fallo) azzarda l'acrobazia con la quale però manca l'impatto. L'azione sfuma, il Tau respira e torna ad attaccare; ma neppure sul mancino di Sow, pescato al limite dell'area di porta dal traversone di Citti invitato a correre da Ascareggi, Morelli ha bisogno d'intervenire. È a sinistra che in questo frangente il Tau prova a sfondare, trasparente la ragione: Annicchiarico, grande corsa e gran mancino, agisce più da ala che da esterno a tutto campo; dunque alle sue spalle si crea uno spazio splendido per Citti, e per tamponarlo Villagran si vede costretto a scivolare via dal terzetto difensivo; così Sow è libero di pensare e usare ogni stilla della propria tecnica, sconfinata: al 19' la sua danza, come pista la linea corta dell'area di rigore, accompagna il pallone al limite per Hussey, che di prima manca il primo palo d'una spanna scarsa. All'altra porta d'una misura simile va vicino Iodice con un destro in corsa sull'angolo d'Annicchiarico sporcato dalla difesa: il Tau si salva, e si salva di nuovo sul lungo lancio di Villagran per Sabato, contenuto dalla scivolata d'Organi. Ne nasce un altro calcio d'angolo, senza esito come senza esito resta quello, di nuovo Hussey alla battuta, con cui il Tau chiude il primo tempo: sfila oltre il secondo palo, peraltro senza uscire, il colpo di testa di Lisisco, immarcabile sui palloni alti (32'). Nessuno però produce il vantaggio; e alla pausa il Tau comincia a tremare: dal Torrini arriva la notizia temuta, la Sestese sta vincendo (a margine: ma com'è bella la contemporaneità). S'innesta qui il gran merito di Vannini, che nello spogliatoio rasserena i suoi: basta una rete per prendersi il campionato; e trentacinque minuti sono più che sufficienti. È una facile profezia, cui s'accompagna il tentativo di plasmare la realtà: per accentuare la spinta entra Galli (fuori Ascareggi), che dopo essersi preso l'ammonizione più veloce della storia combina due volte con Sow prima di crossare rasoterra verso il limite dell'area di rigore; è un invito splendido per Lisisco, che arriva per primo anche sul pallone basso e che in girata col destro anche stavolta manca lo specchio d'una misura minima (47'). Il Tau ci riprova subito, perché le certezze del Fucecchio si sgretolano sull'ingresso di Galli, più ala che mezzala: calamitata la deviazione della difesa sul tiro d'Organi, che era avanzato fino ai venticinque metri e da lì aveva tentato di sorprendere Morelli, è di nuovo il suo mancino a disegnare un rasoterra buono per tanti e non deviato da nessuno nella porta spalancata (50'). Finisce così la millesima occasione costruita a sinistra; tre minuti più tardi il Tau decide di cambiare fascia, e passa in vantaggio: c'è tutta Altopascio ad accompagnare la discesa di Bindi che, invitato a sprintare dall'apertura di Mosso, parte dalla mediana, raggiunge l'area di rigore, manda fuori tempo Gjoni fintando di rientrare sul mancino e poi arma l'interno destro per scoccare il diagonale rasoterra più importante dell'anno. È la metà esatta della ripresa, da giocare solo l'ultimo centoventesimo del campionato, e il Tau torna a +2 sulla Sestese. Ci resterà fino alla fine, nonostante la pressione del Fucecchio pericolosissimo ma sterile e i cambi di Pucci (ne farà cinque: comincia con Copia e Lombardi per Iodice e Annicchiarico, immutato il sistema di gioco); ci resterà, perché a una difesa così (appena quindici le reti subite, mezza a partita; o, se si preferisce, una ogni due partite) segnare è quasi impossibile. Lo è nonostante l'infortunio d'Organi, gran dispiacere; lo è perché Mendolia è uno stopper formidabile, Mannucci molto più d'una riserva, i terzini favolosi. È chiaro che la partita è già chiusa, il titolo già assegnato; ma il Tau vuole esserne sicuro e cerca il raddoppio con una volata di Simonini sulla destra: sul suo rasoterra irrompe Galli, che dopo aver sfruttato il velo di Sow per calciare a colpo sicuro sbatte sulla paratona di Morelli. La gradinata non ha neppure il tempo di rammaricarsi: subito Galli si riscatta crossando sul secondo palo il calcio d'angolo che aveva conquistato; il colpo di testa di Simonini, solo sottoporta, cancella ogni speranza di Fucecchio e Sestese. È lo 0-2, e neppure di questo il Tau s'accontenta: Morelli salva sul destro rasoterra di Hussey dal limite dell'area, ma deve arrendersi alla girata di Galli che dalla medesima posizione usa il mancino per capitalizzare la discesa di Lupi cui per lasciare l'ennesimo segno bastano quattro minuti scarsi. Da uno Chiara Boddi aveva già segnalato l'ammontare del recupero: s'accendono già i primi fumogeni amaranto, scoppiano i primi petardi, sventolano una, due, tre, dieci bandiere. Era commedia, non dramma; era commedia, sceneggiata benissimo e interpretata da attori splendidi. Calciatoripiù : la sostituzione subito dopo lo svantaggio non dev'essere fraintesa, Annicchiarico a destra e Iodice dietro Sabato (quanto, quanto è mancato) avevano tenuto il Fucecchio vivo e pericolosissimo, e reso intricata la partita del Tau. Per scioglierla c'è bisogno d'una giocata sopraffina, quella che sul servizio di Mosso vede Bindi scattare per quaranta metri, fintare il mancino e calciare in diagonale col destro: su questa giocata s'assegna il titolo, che Simonini e Galli (ingresso decisivo, insieme ala e mezzala: assist e rete sull'intuizione di Lupi) sigillano nel finale. Segnano loro, non Lisisco Sow Hussey nonostante l'ottima prova: è un motivo in più per festeggiare e per essere fiduciosi in vista delle fasi nazionali. Da anni ad Altopascio attendono di cancellare i brutti ricordi.

Samuele Tofani


Foto Antonio Badalucco

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