La quarta vittoria consecutiva fa pulito di tante rivali: il Camaiore batte in rimonta l'Atletico Carrara e uscendo indenne dalla Fossa dei Leoni rimane in scia al San Marco Avenza di cui si candida a essere la principale sfidante. Ma per vincere c'è stato bisogno di dar fondo a tutto il serbatoio che in avvio sembra perdere: Bianco non trattiene il tiro da fuori di Ravenna, Biselli accompagna il pallone in porta e l'Atletico Carrara passa avanti. A spezzare l'immediato tentativo di rimonta del Camaiore ci pensa il temporale che induce Grimaldi a interrompere la gara per una ventina di minuti; e non è una scelta pavida, a Massa non si riesce ad arrivare in fondo. Poi i fulmini si placano, si riparte ma il Camaiore fatica a trovare il ritmo; il pari arriva, improvviso, a 5' dall'intervallo quando Dalle Mura premia il taglio di Francesconi che sbuca dietro la difesa e batte Pellegrini. È il segnale che il Camaiore ha ritrovato la propria brillantezza; in fondo al piano inclinato c'è l'1-2, realizzato in avvio di ripresa da Di Ciolo che spinge dentro la sponda di Giannini sulla punizione ampia di Capecchi. La sorte peraltro non sorride al Camaiore: Di Ciolo segna sì una rete pesante, ma nella dinamica s'infortuna e deve uscire rischiando di lasciare sguarnita una zona delicata. L'Atletico Carrara s'affida a Latif per provare a impensierire la difesa ospite, ma vede la controrimonta complicarsi quando rimane in dieci per l'espulsione di Musso. E sfruttando un altro pallone inattivo il Camaiore ne approfitta subito: la punizione di Capecchi spiove sul secondo palo, Lentini gioca di sponda per Franciosi che in scivolata insacca. E conviene già lasciarsi liberi per l'11 dicembre, l'ultima d'andata e l'ultima del 2021: il calendario promette San Marco Avenza - Camaiore.
Stazionano nella pancia della classifica, ma per qualità, identità e organizzazione di gioco tanto l'Atletico Lucca quanto il Corsanico meriterebbero una posizione ancor più di rilievo: finisce uno a uno lo scontro diretto fra due squadre che, pur con caratteristiche differenti, hanno espresso in questa occasioni valori simili, sprigionando intensità e ritmo sul campo dell'Henderson, zuppo di pioggia. Fisica ma anche tecnica, la formazione ospite ha destato un'ottima impressione, mettendo in mostra principi di gioco semplici ed efficaci, specialmente in fase di ripartenza; principi solidi che ha anche la formazione diretta da Merciadri, che alla fine guarda tutto sommato con favore dal punto conquistato, perché gli ospiti hanno impegnato a fondo e fino in fondo i rossoneri locali. Per quel che riguarda alcune note di cronaca, al riposo si va sul parziale di 0-1 dopo 45' divertenti e movimentati. Rinvigorito dalla spinta di Cappe, sempre temibile con le iniziative di Del Bucchia e Vecoli, il team ospite già nel primo tempo impegna da vicino Berti in almeno un paio di interventi di rilievo. E - sempre nel corso del primo tempo - arrivano i due gol che poi saranno decisivi. Apre le danze la formazione locale, sugli sviluppi di una buona azione imbastita sulla sinistra dove Bonini e Saquella dialogano in velocità, il tramite finale è Lazzeri che riceve il cross e lo girai n rete. Il Corsanico accusa un po' il colpo ma l'Atletico, sempre con Lazzeri, non ne approfitta; ecco allora arrivare la reazione degli ospiti che agguantano il pari grazie alla bella esecuzione da calcio piazzato di Del Bucchia, che supera Berti con un tiro potente e velenoso. La gara del Corsanico sembra però complicarsi poco prima del riposo, quando Vecoli lascia i suoi in dieci per comportamento scorretto a palla lontana. E invece nel secondo tempo, nonostante l'uomo in più, l'Atletico non riesce a trarre davvero vantaggio dalla situazione; sul fronte opposto il Corsanico raddoppia le energie e l'attenzione in ogni zona del campo, senza dare la sensazione di essere con un uomo in meno. Una mischia in area locale, risolta da un grande intervento di Berti, evita il peggio, l'Atletico ci prova e in due o tre occasioni potrebbe far male ma senza pungere davvero. Nel finale gli ospiti restano addirittura in nove uomini e quasi allo scadere Bortone potrebbe indicare la via del colpaccio, ma il Corsanico si salva,. Ed è quindi un punto ottenuto con cuore, testa e coraggio dalla formazione ospite, una mezza occasione sprecata invece per l'Atletico.
Calciatoripiù: Berti (Atletico Lucca); Del Bucchia (Corsanico).
Perdere uno scontro diretto fa male, perderlo senza metterci mano fa malissimo. Il capitombolo interno col Don Bosco Fossone (0-3 il finale) costringe il Migliarino a prendere atto che probabilmente per la salvezza sarà sfida a tre con Atletico Carrara e San Filippo: ne scenderanno due, e da ora in poi è fondamentale non sbagliar più nemmeno un passo. Non lo sbaglia il Don Bosco Fossone che parte concentratissimo e segna dopo appena 6': Prenci danza in area, si libera in dribbling e scarica il pallone in porta. La reazione del Migliarino è tutta in un taglio di Giuntoli su un calcio da fermo: un po' poco per tornare in parità. Il Don Bosco Fossone non rischia niente, controlla e in avvio di ripresa raddoppia: Bernardini legge male la punizione laterale di Bogazzi e si fa anticipare da Mallegni che sbuca sul primo palo e di testa raddoppia. Lo 0-2 spenge il Migliarino che 3' più tardi subisce di nuovo: Prenci sfoga tutto il proprio talento con un filtrante profondo per Mallegni che scatta dietro la difesa e supera Bernardini in pallonetto. Di fatto la sfida si chiude qui: capito che non ha più bisogno d'affondare, il Don Bosco Fossone gestisce il possesso e spinge il Migliarino in una posizione scomodissima. Calciatorepiù: Mallegni (Don Bosco Fossone)
Per un quarto d'ora glorioso ha sognato di conquistare il primo successo stagionale sul campo di una delle grandi; e per un altro quarto d'ora, quello che avvia il secondo tempo, ha sperato quantomeno di uscire imbattuto. Ma sogni e speranze del San Filippo si spezzano sul rigore di Galati travolto al 61' da Solfanelli e ghiaccissimo dal dischetto: avanti in avvio e rimontato in una manciata di minuti, il San Giuliano completa il controsorpasso con la rete del 3-2 cui 5' dopo segue il 4-2 definitivo. La sfida si sblocca dopo un quarto d'ora e sembra seguire ogni pronostico: l'angolo di Sanfratello pesca sul secondo palo Grasseschi che stacca e batte Solfanelli. Ma il San Filippo ha un bisogno tremendo di punti per ingrassare una classifica malaticcia: da destra Giannini fa le prove del pari (strepitoso Contini in angolo) trovato alla mezz'ora dalla punizione di Ricci. Il San Giuliano forse pensava di aver già vinto; ora sbanda e lascia spazio al San Filippo pericolosissimo col tiro di Giusti, murato sulla linea dopo il cross di Giannini, e poi inaspettatamente in vantaggio: una serie di rimpalli impedisce alla difesa di liberare e favorisce l'inserimento dello stesso Giusti che sottoporta trascina avanti il San Filippo. L'1-2 regge fino ai margini del primo tempo; poi quando il San Filippo sta già assaporando l'intervallo in vantaggio ecco che il San Giuliano impatta. È merito di Pulga che da trenta metri perlomeno incrocia il mancino sul palo più lontano: Solfanelli vede il pallone partire tardi e nonostante il tuffo non riesce ad allontanarlo. È la prima vera svolta della partita, cui fa seguito il 3-2 all'ora di gioco: su un lungo lancio dalle retrovie Galati tiene vivo un pallone che sembrava spento e anticipa Solfanelli che lo stende. Rigore evidente e imprendibile, lo stesso Galati lo converte in rete e 5' più tardi replica sul traversone da destra di Sanfratello: il suo stop imperfetto diventa un tiro, spinto dentro in scivolata dopo che Solfanelli non è riuscito a trattenerlo. E se laggiù la situazione si fa drammatica, in cima la classifica diventa interessante.
Calciatoripiù: Galati (San Giuliano), Ricci, Giannini, Sinani, Palumbo (San Filippo).
Quattro rigori decidono l'atteso confronto tra la capolista San Marco sulla Pontremolese molto critica nei confronti della direzione di gara. Il San Marco Avenza parte forte e si porta avanti al 19' a seguito di una corta respinta della difesa e una serie di rimpalli al limite dell'area: Granai risolve la mischia spingendo il pallone in rete. Passano pochi minuti e al 23' Checchi concede il primo rigore di giornata rilevando un fallo di Pennucci che in realtà sembrava averlo subito: Braida dal dischetto mette dentro. La Pontremolese non si abbatte e al 30' accorcia le distanze trasformando un calcio di rigore concesso per l'atterramento di D'Angelo che trasforma e segna il 2-1. A 10' dal riposo il bomber azzurro Micheli con un'insistente azione personale realizza il punto del meritato pareggio. Prima dell'intervallo la gara si protrae ancora per alcuni minuti senza alcun sussulto. Nella ripresa trascorrono altri 10' e Cecchi concede un altro rigore generoso ai padroni di casa: lo trasforma Santini, appena subentrato. Al 70' ecco un altro calcio di rigore, il terzo di giornata, per un presunto fallo di Barontini che in realtà era in anticipo sul pallone: delle proteste fa le spese D'Angelo, espulso per doppia ammonizione. Dagli undici metri è ancora Santini a siglare l'ennesimo rigore. Nei minuti finali prevale il nervosismo e gli ospiti si ritrovano in nove in seguito al cartellino rosso per Micheli. Per quanto ridotta in nove, una Pontremolese mai doma prova a recuperare: nel finale un tiro dal limite di Benincasa colpisce la traversa.
D'ora in poi ogni volta che punta a occidente gli conviene portarsi dietro un amuleto: la gara contro la Massese s'interrompe come quella di Carrara un mese fa, il Castelnuovo dovrà sobbarcarsi una seconda trasferta verosimilmente tra una decina di giorni. L'altra volta s'infortunò l'arbitro, stavolta sono i fulmini e un meteo ignorantissimo a interrompere l'incontro alla mezz'ora: ancora guidata da Franchini che una volta trovato il sostituto lascerà gli Juniores e resterà a dirigere le giovanili, la Massese stava conducendo 1-0. Aveva segnato Alberti, innescato a centro area da Manuel Fruzzetti e capace di ritagliarsi lo spazio per trovare l'angolo più lontano. Si ripartirà da qui; il Castelnuovo Garfagnana ha tempo per pianificare la rimonta.