I dettagli fanno la differenza. E nella domenica in cui il Casalguidi capolista stecca clamorosamente in casa contro la Galcianese, il Castello di Batistoni non ne approfitta facendosi battere nello scontro diretto in casa dello Jolo dalla compagine di Ambrosio che non solo vince, ma scavalca addirittura i rivali biancoverdi e ora è terza da sola a soli tre punti dalle due di testa. La gara parte molto contratta: i primi venti minuti di studio lasciando intendere che lo spettacolo non sarà il protagonista assoluto del match, il che è più che comprensibile: il Castello non può più sbagliare, lo Jolo ha una voglia matta di prendersi il terzo posto ma allo stesso tempo teme moltissimo l'attacco composto da De Tellis e Fantechi che all'andata purgò la compagine pratese. I biancoverdi ospiti, dal canto loro, temporeggiano in attesa di un varco che però non arriva per tutto il primo tempo. Così, dopo quarantacinque minuti sonnacchiosi, si va al riposo. Nella ripresa arriva l'episodio, il dettaglio che fa la differenza e spacca in due ogni benedetta partita di calcio: lo Jolo colpisce al 53' approfittando di un rinvio sbagliato di Aiazzi. Il portiere ospite infatti calcia corto a causa di un malinteso coi compagni difensori: di fronte allo stupore generale, subentra senza pensarci due volte il centravanti di casa, il buon Lorenzi che senza farsi pregare infila il vantaggio dei suoi. Il nome non tradisce; come il più famoso Veleno , attaccante dell'Inter di tanti anni fa, anche questo Lorenzi ne sa una più del diavolo e quando c'è da castigare l'avversario non se lo fa ripetere due volte. E' un colpo durissimo per il Castello che sostanzialmente si fa male da solo e non è più in grado di rimettere in piedi una gara autocompromessa: i ragazzi di Batistoni attaccano a pieno organico anche coi nuovi innesti, ma la vena di De Tellis pare spenta, così come quella dei suoi alfieri e mezze punte varie: un vero peccato per la banda ospite che deve alzare bandiera bianca dopo aver calciato più che altro fuori dallo specchio. Troppo poco pericoloso per essere vero, il Castello, mentre il coriaceo Jolo sfrutta al meglio l'episodio e si prende una vera e propria vittoria di corto muso che rilancia le aspettative in casa pratese.
Stecca la capolista, e adesso non è più sola in cima alla classifica. Finisce infatti 0-0 il match interno disputato dalla compagine di Gambadori contro la Galcianese che arriva desiderosa di portare via almeno un punticino per la salvezza. Pronti-via e Paccagnini cerca il tiro da fuori, col pallone che finisce a lato di poco: la Galcianese si riassesta e aumenta il proprio pressing per arginare le iniziative locali che fino al 20' non si contano. Poi Ceccarelli e Rinaldini cominciano a combinare, innescando Paccagnini la cui conclusione finisce larga. Infine lo stesso Rinaldini, attorno alla mezzora, si inventa prima una rovesciata da sotto misura (bloccato centralmente), poi prova da dentro l'area, ancora centralmente. Al 40' Ceccarelli dopo una punizione deviata dagli ospiti si ritrova davanti al portiere ma non colpisce. La Galcianese si vede solo con un'iniziativa di Di Mauro che non inquadra la porta. Un primo tempo non propriamente esaltante finisce a reti bianche. Nella ripresa Paccagnini ha ancora una grossa occasione per calciare ma non inquadra il bersaglio. La Galcianese tiene botta senza neanche dare l'impressione di soffrire troppo, e anzi potrebbe partire in contropiede con Caselli che si ritrova a tu per tu con Niccolini, ma viene neutralizzato da un recupero provvidenziale di Borselli che evita la clamorosa beffa ai suoi. Insomma, la gara è bloccata e per poco la truppa ospite non accarezza il vantaggio. Al 70' l'occasione più eclatante del match per il Casalguidi: corner di Rinaldini, il difensore centrale dei padroni di casa Nencini salta in area più in alto di tutti e impatta a botta sicura, ma manda il pallone contro il palo facendo imprecare il pubblico di casa. Nel finale mister Gambadori prova a ricorrere anche ai cambi, ma non pesca il jolly vincente; sono due punti pesanti persi dalla capolista che si fa agganciare dal Novoli e dovrà ritrovarsi in fretta, se vuole coronare il sogno Promozione. Ottimo pari esterno per una coriacea e ordinatissima Galcianese.
Novoli tanta roba, poco da dire. Sì, perché se distruggi 5-1 anche una diretta concorrente per la zona playoff e l'altissima classifica come l'Isolotto, allora significa che gli arancioblù possono legittimamente aspirare ad un posticino al sole della Promozione. Con questa netta vittoria casalinga gli uomini di Sacconi salgono a 40 punti in classifica e agguantano il primo posto a braccetto col Casalguidi rallentato 0-0 dalla Galcianese. Gli ospiti a dir la verità non approccerebbero nemmeno male la partita, che nei primi venti minuti mostra grande equilibrio e qualità da entrambe le parti: visti i pesantissimi punti in palio, scoprirsi non è esattamente il primo desiderio delle due compagini, che attendono compatte un errore da parte dell'avversario per provare a colpire. E l'errore arriva poco prima della mezzora, a stappare la gara con una facilità impressionante: una deviazione fortuita di un difensore ospite sul tiro di Paoletti spiazza il portiere dell'Isolotto e consegna il vantaggio al Novoli che ringrazia e a questo punto ha in mano le carte vincenti per affondare. Nemmeno cinque minuti che è già servito il raddoppio con Guerrini che approfitta della discreta libertà di cui gode in area di rigore biancorossa per siglare facilmente il due a zero. Al 39' c'è gloria anche per Filice che si proietta in avanti e indovina la staffilata che vale addirittura il tre a zero dopo nemmeno un tempo; un giudizio forse un po' troppo severo per l'Isolotto che certamente compie gravi ingenuità nel quarto d'ora finale della prima frazione, ma non merita di andare al riposo con addirittura tre reti di scarto. Dopo l'intervallo la compagine ospite prova a ridare un senso alla gara e trovano la rete del 3-1 con Marangon che approfitta di una clamorosa dormita della retroguardia del Novoli: i difensori centrali impostano dal basso ma si dimenticano della presenza dell'attaccante avversario a cui viene letteralmente regalato il pallone. Tre a uno, gara riaperta solo per una decina di minuti, perché poco dopo l'ora di gioco il nuovo sigillo sulla gara lo appone il buon vecchio Enache, imprendibile per la difesa dell'Isolotto, autore del poker. Poco dopo si iscrive (nuovamente) alla festa anche Paoletti, che fa 5-1 facile facile e trova la doppietta personale in una domenica dai contorni fantastici per il Novoli. La vetta è conquistata, adesso sognare è più che legittimo.