Distanze invariate in coda, finisce in parità e senza reti lo scontro diretto tra Arezzo F.A. e Giovani Grassina Belmonte. Per la compagine ospite si tratta del secondo 0-0 consecutivo dopo quello interno con la Colligiana; i padroni di casa riscattano invece parzialmente la netta sconfitta col Mazzola Valdarbia. Parzialmente dicevamo, perché gli amaranto avrebbero sicuramente potuto fare qualcosa in più per portare a casa la vittoria, viste anche le diverse occasioni da gol costruite sia nel primo sia nel secondo tempo. L'Arezzo F.A. parte forte e fin dalle battute iniziali del match fa annotare buone occasioni da gol, ma senza riuscire a colpire. Ci provano Scatizzi, Poponcini, Diego Zerbini, ma nessuno degli avanti accademici riesce a colpire il bersaglio: sono perlomeno sei, tra primo e secondo tempo, le palle-gol non sfruttate dai padroni di casa, troppo imprecisi sottoporta. Nella ripresa si annotano anche le proteste locali per due episodi dubbi in area ospite su Nocenti e su Scatizzi; in entrambi i casi il direttore di gara fa proseguire. Dall'altra parte la compagine ospite riesce a rendersi pericolosa soprattutto nel primo tempo: le chance più ghiotte per il Giovani Grassina Belmonte capitano sui piedi di Boschi e di Ara: un tiro viene parato, l'altro esce a lato. Nel secondo tempo i ragazzi di mister Giugni si difendono con ordine e per la seconda partita consecutiva riescono a non incassare gol.
Calciatoripiù: per il Giovani Grassina Belmonte buone le prove di Conti a centrocampo e di Gori in difesa.
Una super Castiglionese si regala un ottimo finale di 2021, battendo in casa nell'ultimo impegno dell'anno la capolista Antella. Dopo il pareggio interno con l'Asta che era valso comunque il primato in coabitazione con Grassina e Sinalunghese, la truppa biancoceleste perde a Castiglion Fiorentino incassando tre gol (dopo le appena otto reti subite in dieci partite) e abbandona così il primo gradino del podio. Mister Merciai è costretto a ridisegnare la squadra, soprattutto la difesa, vista la pesante assenza di Rossi e a centrocampo deve fare a meno di Landi. Al carico delle assenze se ne aggiunge uno ancora più pesante: una Castiglionese in grande spolvero, che sfodera una delle migliori prestazioni della stagione. I viola di mister Nardin partono fortissimo, prendono subito campo e le redini della partita. Intorno al quarto d'ora ecco il primo squillo locale: Cilia lambisce l'incrocio dei pali con un gran tiro. Poco dopo la conclusione in rovesciata di Faloci esce di poco sopra la traversa. Al 25' poi la partita si sblocca: calcio di punizione dalla sinistra di Tavanti, Lenzi non riesce a trattenere il pallone, Veltroni di testa insacca l'1-0. L'Antella reagisce subito e dopo pochi istanti riesce a pervenire al pareggio, di fatto sfruttando una delle prime occasioni del match: anche l'1-1 si concretizza sugli sviluppi di un calcio di punizione; Bandini spizza il pallone di testa sul secondo palo per Salvagnini, che insacca in diagonale. La Castiglionese si ributta in avanti e riesce a tornare in vantaggio prima della fine del primo tempo. Anche il terzo gol del match arriva sugli sviluppi di un calcio da fermo, questa volta un corner: sul secondo palo Capacci raccoglie l'assist di Mencacci e di testa realizza il 2-1. Nel secondo tempo l'Antella rientra in campo con altro piglio, alzando il baricentro e cercando di aumentare i ritmi alla ricerca del gol. E le occasioni arrivano: Bandini colpisce la traversa, sulla respinta Pinna Carta prova a piazzare il pallone in rete di piatto, trovando il salvataggio sulla linea da parte di Veltroni. Poco dopo nessuno degli ospiti riesce ad arrivare sul pallone respinto corto sul colpo di testa di Lanotte; un'altra ghiotta chance per il 2-2 capita poi sui piedi di Matteuzzi, che calcia fuori in diagonale da posizione decentrata. La Castiglionese si compatta e si difende con ordine e alla mezz'ora sferra il colpo del k.o. con una bellissima azione: palla lunga di Tavanti sulla sinistra per Tanganelli, che la mette giù e serve Barboncini; quest'ultimo la passa poi a Cilia, che la rimette all'indietro per l'accorrente Gallastroni, che insacca il 3-1. Nell'ultimo quarto d'ora l'Antella prova l'arrembaggio alla ricerca del gol per riaprire la partita, ma senza creare grossi grattacapi alla retroguardia viola. La Castiglionese controlla bene il vantaggio e fa suoi i tre punti, avvicinandosi così al gruppone delle inseguitrici della vetta.
Calciatoripiù: nella Castiglionese ottime le prove a centrocampo di Gallastroni e Veltroni.
C'è una nota surreale (e un freddo disonesto) nel sabato del Pazzagli: dopo due sconfitte di fila, una delle quali dolorosissima nel derby, gli Juniores del Grassina tornano a respirare; ma il clima è tetro, sospeso tra la rassegnazione, le domande ossessive («Oh, ma che si dimette?») e le richieste d'esonero. Perché chi guarda la partita ha comunque l'orecchio al telefono, e qualcuno anche un occhio e mezzo: conta di più quanto accade a Sinalunga, l'ennesima sconfitta della prima squadra e Nicola Pozzi («Oh, ma che si dimette?») sereno come Letta 2014. Rischia dunque di passare in terzo piano la vittoria per 4-2 sulla Rignanese, ma sarebbe un errore; perché in nessuna categoria, foss'anche Promozione (boni, ve le vedo codeste corna), si può prescindere dal vivaio; e perché passare Natale e Capodanno in testa è sempre un piccolo successo. È vero che al titolo d'inverno manca ancora un turno, e soprattutto che in quel turno il Grassina riposerà; che le avversarie son tutte lì raccolte; però il successo maturato nel secondo quarto di gara potrebbe pesare molto. Perché nonostante una classifica acerba, il margine sull'inferno si è ridotto a tre punti, la Rignanese sfiora una rimonta assurda; e solo l'ennesimo prodigio di Minischetti, che tira da tutte le posizioni e fa male da molte, tira via le paure e inscatola il successo con qualche istante d'anticipo. Ci vuole un po' perché la gara si sblocchi, poi improvvisa al quarto d'ora la Rignanese sfiora il vantaggio: Galli trattiene Nidi sulla trequarti, Andreaggi disegna una punizione lunga sul secondo palo dove taglia Luccianti che però calcia fuori in scivolata. Il Grassina reagisce affidandosi a Gjana che sul lancio di Travagli apre il compasso e da sinistra accende il mancino di Colasuono: la diagonale di Lepri spenge tutto in angolo. Ma al secondo tentativo il Grassina passa: Andreaggi ferma fallosamente Colasuono sulla trequarti, il destro di Gjana pennella a centro area una punizione educatissima; è un invito a cena per Massini che di testa sbatacchia il pallone sotto la traversa (25'). Sul petto della Rignanese si apre una piaga inattesa che il Grassina prova subito a slabbrare: tradito mezzo dall'ultimo rimbalzo e mezzo da sé stesso, Castellucci esce male sul lungo lancio di Galli e si fa anticipare da Rossi Lottini che però sul primo tocco non trova la porta e si perde il secondo per la copertura di Lepri. Ma la Rignanese è in affanno e al 43' prende un'altra coltellata: Degli Innocenti trattiene Gjana liberatosi un passo fuori area, a metà esatta tra il vertice e l'arco dell'area, dopo l'uno-due con Colasuono. Quello che accade negli istanti successivi è la sintesi perfetta tra fare tutto bene e fare tutto male: il piazzamento della barriera è rivedibile; il movimento di Nidi che, ultimo, si sposta sbagliatissimo; incantevole invece il destro di Gjana che calcia a giro sul primo palo e imbulletta il raddoppio. 1' appena e la gara sembra chiusa perché sul riavvio Fabiani intercetta a metà campo e tratteggia un filtrante per Bambi che, scattato in posizione regolare, passa tra Pepi e Degli Innocenti e col destro rasoterra fa esplodere i problemi della Rignanese. Ma, fisarmonica ben collaudata, nell'unico minuto di recupero il divario si restringe: Massini allontana al limite un pallone sporco, lo calamita Grassi che sfoga l'esterno destro sul secondo palo. E da sepolta che sembrava la Rignanese conquista l'intervallo con un colpo di defibrillatore. Inevitabile che la ripresa si accenda, anche perché Rossi si gioca subito Faellini (fuori Andreaggi) spostando a sinistra Giuffrè. Ma la prima occasione prende vita nell'altra area: Sentilkumar affonda a sinistra e serve centralmente Bambi sulla cui cucitura Rossi Lottini appoggia a Castellucci. La Rignanese cerca allora una seconda scossa da 200 Joule: Valdambrini scappa a Sentilkumar, conquista il fondo e cerca sottoporta Grassi anticipato dalla diagonale coraggiosa di Bilardi. Per quanto non velocissima, la ripartenza imbastita da Bambi e rifinita da Fabiani consente a Gjana di far esplodere il destro a giro: il tuffo di Castellucci lo spenge in angolo. Cento secondi e il Grassina costruisce un'altra occasione per riportarsi a +3, ma sulla sbavatura di Pepi la testa di Rossi Lottini disegna un pallonetto troppo educato per dar noia a Castellucci. Sembra un buon frangente per il Grassina, apparentemente in controllo: Colasuono premia la sovrapposizione di Bilardi che prolunga verticalmente per Rossi Lottini, Castellucci oscura di nuovo il primo incrocio. E poi la Rignanese torna a contatto: nel tentativo di spazzare la propria area, Fabiani prolunga il pallone verso il fondo rimettendo in gioco Caldini che stazionava alle sue spalle; affondo e scarico centrale sono il condimento per la portata d'onore, la girata di Faellini che fa perno su Travagli e insacca (62'). Ma chi si attende mezz'ora d'assedio ospite ha tempo per ricredersi e maledire il freddo: da qui al recupero si contano solo tre possibili rigori, due per la Rignanese (giù Giuffrè sul contatto con Bilardi, 70'; giù Valdambrini sul contatto con Sentilkumar, 80') e uno per il Grassina (gomito largo di Pepi sul sinistro di Minischetti, 85') sui quali l'incertissimo Cellai fa correre e anche se incertissimo fa bene. (Diceva Maurizio Mattei che i rigori si classificano in tre categorie: rigori, rigorini e rigori manco per il cazzo. È facile capire dove s'archivino questi tre). A mettere qualche spezia in più sul finale ci pensa Minischetti cui basta un quarto d'ora scarso per calciare in porta tre volte, farsi ammonire e segnare una rete con cui si potrebbero accendere le lucine di tutti gli alberi di Grassina: il controllo in corsa sulla verticalizzazione di Galli e il destro all'incrocio valgono il 4-2 e qualche istante di serenità sulle cupe tribune rossoverdi.
Calciatoripiù: Faellini regala all'attacco ospite quella concretezza assente per quasi tutto il primo tempo, unico lampo la giocata spettacolare di Grassi (Rignanese) per il provvisorio 3-1; Gjana si congeda dal 2021 con un assist e una rete, ma a Minischetti (Grassina) sono sufficienti 17' per conquistare l'etichetta di migliore in assoluto.
Al termine di una partita lottata e ben giocata da entrambe le compagini, il Foiano riesce ad avere ragione di un ostico Figline per 3-2, trovando la terza vittoria consecutiva in casa e risalendo in maniera decisa la classifica. La formazione di Farnetani ha dimostrato tutte le sue qualità, mettendo in pratica un bel calcio e sfruttando in fase offensiva soprattutto le doti di Catalano e Koroveshi, che con la loro velocità hanno messo in difficoltà la difesa ospite. La squadra valdarnese dal canto suo è stato quasi sorpresa da questo atteggiamento coraggioso dei ragazzi amaranto, ribattendo colpo su colpo, ma non riuscendo, malgrado una buona prestazione collettiva, a portare a casa nemmeno un punto. Passando alla cronaca si registra una partenza molto decisa dei ragazzi di Farnetani che si trovano in vantaggio già al 3': pallone in profondità di Colombo per Catalano, che incrocia il tiro e segna all'angolino firmando l'1-0. La reazione ospite è immediata: due minuti dopo, sul tiro-cross di Pilati, Alessio Gjata non arriva sul pallone per poco. Al 17' arriva il raddoppio amaranto: pallone in profondità di Nucci, Koroveshi tira rasoterra e insacca all'angolino basso; il tiro è imparabile per Simoni. Passa poco più di un minuto e su cross pericoloso di Nety, Sanarelli è attento e blocca in presa alta. Al 21' cambio gioco di Koroveshi per Durbiano, che si accentra e tira di sinistro; il pallone esce fuori dallo specchio della porta. Un minuto dopo rilancio direttamente di Sanarelli per Catalano, che tira dal limite dell'area: il pallone termina non lontano dal montante. Al 27' il direttore di gara considera falloso un intervento in area assegnando il calcio di rigore al Figline tra le proteste amaranto: Borrello con freddezza trasforma per il 2-1. Il Figline insiste e al 38' si fa ancora pericoloso: pallone in verticale di Bianchi, Borrello calcia sull'esterno della rete. Un minuto dopo ci prova Koroveshi dai 30 metri, il pallone termina sulla traversa. Al 41' azione stupenda tutta di prima del Foiano: Koroveshi crossa per Fabianelli, che a pochi metri dalla porta cicca il pallone. Il primo tempo termina così sul 2-1 in favore dei ragazzi di Farnetani. Nella ripresa il ritmo non cala e le due squadre continuano ancora a darsi battaglia senza esclusione di colpi; al 51' azione combinata rasoterra e cambio campo di Mancini per Catalano, il quale si accentra e passa a Koroveshi, che tira alto di poco. Passano due minuti, la palla termina a Nucci che subisce fallo al limite area: Koroveshi s'incarica della battuta della punizione, il pallone esce di poco alto. Al 66' tiro rasoterra di Alessio Gjata, Sanarelli para con sicurezza. Il Figline profonde il massimo sforzo e al 78' ci prova Elvis Gjata dal limite dell'area, con parata a terra di Sanarelli. All'85' cross di Nety per Ceccarini, che solo in area spedisce clamorosamente fuori. Al 90' arriva il tris amaranto che sembra chiudere la contesa: recupero palla a centrocampo di Gangi, lancio in campo aperto per Catalano, il quale davanti al portiere calcia all'incrocio dei pali per il 3-1 e la sua doppietta personale. Passano quattro minuti e la compagine gialloblù valdarnese si guadagna un calcio di rigore, che Elvis Gjata segna spiazzando Sanarelli. Il triplice fischio del direttore di gara arriva subito dopo a sancire la vittoria degli amaranto, che chiudono così un 2021 tutto sommato positivo.
Calciatoripiù: Catalano e Koroveshi (N.Foiano): il numero 9 è semplicemente devastante realizzando la doppietta decisiva, mentre il giovane talento foianese mette il suo zampino in tutte le azioni pericolose dei locali. Elvis e Alessio Gjata (Figline) dettano i tempi della manovra gialloblù, sfruttando le proprie potenzialità e non mollando nulla fino al fischio finale.
Finisce in parità tra Asta e Chiusi, una partita costellata da errori e imprecisione da ambo le parti, sicuramente anche a causa della posta in palio in ambito salvezza. Parte bene l'Asta che al 10' va in gol con una bella azione partita dalla destra, Garzella taglia dalla parte opposta per Dringoli, che a tu per tu con Mangiavacchi mette in rete, ma il direttore di gara ravvisa il fuorigioco dell'attaccante arancioblè, destando molti dubbi nei locali. Al 20' arriva il gol per gli ospiti: Ferranti raccoglie una respinta corta di Pepi su una palla scagliata in area e mette in rete per lo 0-1. Il gol gela i ragazzi di Betti che stentano a produrre gioco e si affidano a qualche sporadica sortita offensiva che porta ad alcuni corner o punizioni non sfruttate a dovere. Il Chiusi invece con il vivace Marku sembra mettere in difficoltà la difesa locale, apparsa complessivamente non in grande giornata. Nella ripresa al 50' ancora Marku conclude dal limite dell'area colpendo l'esterno del palo. Poi è l'Asta ad aumentare la pressione. Al 60' Dringoli, solo davanti a Mangiavacchi, raccoglie al volo un corner dalla destra; la deviazione ravvicinata è debole e centrale e anche Giubbi sulla destra crea scompiglio nella metà campo avversaria. Al 73' il Chiusi fallisce l'occasione per chiudere la partita: Kumagai si presenta solo davanti a Pepi, che si supera e sventa il tiro dell'attaccante ospite. I tentativi dell'Asta si concretizzano all'88' quando Carapelli svetta di testa sul secondo palo raccogliendo un corner dalla destra e mette dentro l'1-1. Nel finale il Chiusi ci prova su punizione ma il pallone si spegne sul fondo deviato dalla barriera e sul successivo corner si chiude l'incontro con la posta divisa equamente fra le due squadre.
Calciatoripiù: finisce così una partita nella quale non ha spiccato nessuno in particolare; da sottolineare comunque la buona prova di Marku per il Chiusi e quella incoraggiante di Rivituso al debutto da titolare per l'Asta.