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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 17

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Fucecchio-Sestese 2-2

RETI: Badalassi, Badalassi, Giustarini, Pisaniello
FUCECCHIO: Bigazzi, Contri, Sabatucci, Ramku, Mussetti, Geniotal, Tassi, Barone, Tiozzo, Badalassi, Pieri. A disp.: Iaia, Pagni, Banti, Cullhaj, Agostini, Rocchi. All.: Mirko Giorgetti.
SESTESE: Misuri, Pizzuto, Pisaniello, De Rosis, Pecchioli, Nenci, Papi, Nocentini, Giustarini, Viti, Pelagatti. A disp.: Tognoni, Papini, Garzi, Arrighi, Baldi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Cilia di Empoli.
RETI: 47', 85' Badalassi, 65' Giustarini, 69' Pisaniello.



Re Salomone in confronto fu un giudice ondivago e iniquo: l'ultimo turno di campionato, a giochi ormai fatti, non turba gli equilibri, Fucecchio e Sestese - le due rivali che nella scorsa stagione si contesero in una finale infuocata il titolo regionale - impattano sul pareggio e nel contempo la doppietta di Alessio Badalassi issa il bomber bianconero in cima alla classifica cannonieri, trono condiviso alla vertiginosa altezza di 28 centri stagionali con Buscema della Zenith. Il match fra due delle protagoniste principali di questa categoria è una gara vera, interpretata senza troppi tatticissimi; gli ospiti scendono in campo motivati ma le prime due occasioni sono per i locali, vicini alla rete proprio con Badalassi. Con il passare dei minuti però i rossoblù trovano sempre maggiori spazi in mezzo al campo e mettono in mostra un buon palleggio, impegnando Bigazzi in un intervento non facile; al termine di 45' intensi e ricchi di ribaltamenti di fronte, si va al riposo sullo 0-0 di partenza ma con almeno due opportunità per parte per passare in vantaggio, e con la Sestese che chiude in crescendo. La ripresa rompe gli indugi fin da subito: al 47' Tiozzo ruba palla al limite dell'area avversaria e innesca il movimento di Badalassi, che anticipa l'uscita di Misuri con un velenoso tocco con la punta del piede. Seguono poi una quindicina di minuti vibranti, ancor più densi di azioni su ambedue i fronti di gioco; al 65' gli ospiti pervengono al pari con Giustarini, e dopo appena 3' mettono la freccia, grazie al tocco vincente all'altezza del secondo palo da parte di Pisaniello, che vede premiata la sua proiezione offensiva in occasione di una punizione che recapita palla in area locale. Nel poco tempo che resta il Fucecchio inizia a dare sempre più profondità al proprio gioco nel tentativo di raggiungere il pari, e va vicino al secondo gol con Cullhaj prima e Badalassi poi, autore di un pregevole gesto tecnico in acrobazia che per poco non sortisce l'effetto sperato. Quando ormai il novantesimo si avvicina, è proprio Badalassi a realizzare il punto del due a due, nonostante Pisaniello provi fino all'ultimo a evitare il gol, finendo con il toccare il pallone che sarebbe comunque rotolato in fondo al sacco. In pieno recupero i bianconeri cercano anche il terzo gol, ma il salomonico 2-2 è il punteggio da consegnare agli archivi. Che ora si arricchiranno con la post-season: per la Sestese ci sarà l'impegno in coppa contro il Maliseti, per il Fucecchio inizia la volata scudetto, che proporrà il primo atto contro il Terni, campione regionale dell'Umbria.
Calciatoripiù: Ramku, Badalassi
(Fucecchio); Pecchioli, Misuri (Sestese).
Lastrigiana-Fratres Perignano 1-2

RETI: Tomeo, Carrai D., Volpi
LASTRIGIANA: Hila, Benvenuti, Stefanucci, D'Alessandro, Sona, Corsi, Talakhadze, Innocenti, Fallani, Ballerini, Castiglioni. A disp.: Velleca, Torniai, Guasti, El Youssefi, Caparrini, Tomeo, Mandolini, Vettori. All.: Nicola Massai.
F.PERIGNANO: Cirillo, Ferretti, Casalini, Diaz Garrido, Lelli, Crispino, D. Carrai, Pardini, Pozzolini, C. Carrai, Benedini. A disp.: Profeti, Biasci, Oliva, Gambini, Del Bono, Volpi. All.: Manolo Dal Bo.
ARBITRO: Gallorini di Prato
RETI: 43' C. Carrai rig., 83' Volpi, 92' Tomeo rig.



Aveva chiesto ai suoi di provare a ottenere il maggior numero di punti nelle otto partite in cui li avrebbe guidati: con dodici su ventiquattro, media esatta d'uno e mezzo a partita (e la marcia è in linea col dato complessivo, 1,47), Manolo Dal Bo può dirsi soddisfatto: il capolavoro finale è la vittoria sulla Lastrigiana che, finalmente alla Guardiana dopo il lungo esilio, esce sconfitta per 1-2 da una gara in cui Massai ha badato soprattutto alle rotazioni in vista dei primi appuntamenti di coppa. I molti cambi nella lista dei titolari incidono nella fluidità della manovra: ne approfitta il Perignano che, favorito dalle geometrie di Diaz Garrido ispiratissimo davanti alla difesa, tra il 10' e il quarto d'ora costruisce due occasioni non finalizzate da Pozzolini. La Lastrigiana impiega quasi metà tempo per uscire: ad alzare i ritmi, a lungo blandi, ci provano Innocenti e D'Alessandro con due tiri da fuori sorvegliati da Cirillo senza troppo patire. Dall'altra parte ben di più deve fare Hila insidiato in sequenza da Cristian Carrai, Pozzolini e Benedini. Crescente, la pressione del Perignano si tramuta nel vantaggio allo scadere del primo tempo: Cristian Carrai sfonda a sinistra, cade in area sulla spinta evidente di Corsi e dal dischetto spiazza Hila calciando alla sua destra. Massai sospettava che le rotazioni avrebbero complicato la gara della Lastrigiana; da metà ripresa in poi la rinforza inserendo Tomeo e Mandolini che insieme a Fallani costruiscono le occasioni migliori della ripresa: sempre attento Cirillo. Ma attaccare alla ricerca del pari costringe a scoprirsi: un contropiede imbastito da Cristian Carrai trova mal disposta la difesa che si dimentica di seguire il taglio verticale di Volpi, letale col diagonale rasoterra da posizione defilata. Soltanto al 92' la Lastrigiana riesce a dimezzare lo svantaggio: dal dischetto Tomeo segna il secondo rigore della gara (netto il fallo di Crispino su di lui), ma pensare a una rimonta è una buona definizione per utopia; per passare il turno preliminare di coppa contro la Zenith Prato (Buscema fa paura) serviranno ritmi ben più elevati.
Calciatoripiù: Hila, Tomeo
(Lastrigiana), Diaz Garrido, Cristian e Dennis Carrai (Fratres Perignano).
esseti
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Porta Romana-Audace Legnaia 4-1

RETI: Antogna, Ciuffi, Antogna, Antogna, Di Francesco
PORTA ROMANA: Sorace, Trentanove, Di Francesco, Ciuffi, Galeazzo, Zuffanelli, Grifoni, Coniatini, Antogna, Conte Barreto, Ruocco. A disp.: Bacci, Tipaldi, Colombo, Mazzei. All.: Alessandro Rossi.
AUDACE LEGNAIA: Collini, Giugni, Spinella, Martini, Bruno, Baravelli, Corbucci, Vagaggini, N. Tofani, Gasparini, Amodio. A disp.: Fattovich, Sibilia, Tarantoli, Cosi, Stanzoni, Francini, Lelli, Papini. All.: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Laurenzano di Firenze
RETI: 17', 40', 76' Antogna, 29' Ciuffi, 88' Tarantoli.



Il verdetto è identico, retrocessione, e si sapeva; un conto però è arrivarci da quartultimi in crescendo (dieci punti nelle ultime quattro gare), altro chiudere dietro tutte le rivali: la vittoria dell'Olmoponte a Bibbiena costringe infatti il Legnaia in diciassettesima posizione, ove la spinge il 4-1 del Porta Romana felice per lo score di Antogna, tripletta e venti reti in campionato. È un leitmotiv dell'intera stagione, e nessuno s'annoierà a sentirlo ripetere: non è davanti (cinquantotto le reti segnate, esattamente quante il Maliseti terzo) che il Porta Romana è mancato. Mancato è in difesa, la peggiore in assoluto del torneo: ottantasette reti subite equivalgono a una media di quasi tre a partita. Stavolta a migliorarla lo aiutano i legni, che sullo 0-0 respingono i tiri di Niccolò Tofani (traversa) e Amodio (palo); punito dalla sorte, il Legnaia si ritrova sotto alla prima vera azione del Porta Romana che passa avanti con una rete da play-station: sono otto i tocchi di prima a liberare sul fondo Grifoni, sul cui scarico a rimorchio Antogna insacca da dieci metri. Alla mezz'ora il vantaggio aumenta col tiro di Ciuffi da lontano, trenta metri coperti in meno d'un secondo, cui segue il tris firmato da Antogna sull'assist sontuoso di Ruocco (40'). Nella ripresa è tripletta e 4-0: stavolta i ringraziamenti vanno a Mazzei che lo serve in profondità a rifinire una ripartenza tutta verticale e gli consente di segnare dopo aver scartato Collini in uscita. Solo all'86' il Legnaia trova l'unica rete della propria partita: il Porta Romana paga l'ennesimo errore difensivo stagionale, un liscio al limite su un lancio dalla trequarti sul quale Tarantoli affonda e batte Sorace. Esultanza minima: la stagione era compromessa ormai da tempo. Calciatorepiù : la tripletta gli consente d'agganciare quota venti alla prima stagione nell'élite: il protagonista principale non può che essere Antogna i cui meriti vanno però condivisi con una squadra che tra le mille difficoltà s'è costantemente messa al suo servizio.
Zenith Prato-Montelupo 4-2

RETI: Buscema, Buscema, Buscema, Buscema, Terramoto, Urgolo
ZENITH: Veroni, Bashkimi, Ammendola, Casini, Cappellini, Nucci, Nuzzo, Pagli, Buscema, D'Agati, Moretti. A disp.: Landini, Galeotti, Kapidani, Muca, Malli, Silveri. All.: Fabrizio Bellandi.
MONTELUPO: Consani, Urgolo, Coppola, Giampaia, Cesari, Mancini, Nicolosi, Potogu, Ciulli, Martelli Masi, Bruno. A disp.: Gori, Bagnoli, Terramoto, Tofani, Cintelli, Michelucci, Bianchini. All.: Sauro Belli.
ARBITRO: Bevilacqua di Pistoia.
RETI: 3', 12', 33', 85' Buscema, 68' Terramoto, 73' Urgolo.



Come in un gioco di specchi, Tommaso Buscema si carica sulle spalle la Zenith e quest'ultima fa da trampolino al proprio bomber, proiettandolo verso il trono dei cannonieri del girone, titolo da condividere ex aequo con Alessio Badalassi del Fucecchio. L'ultima di campionato è giocata con la mente sgombra da due squadre che hanno centrato ormai il proprio obiettivo, i locali quello della qualificazione in coppa, gli ospiti quello della permanenza in categoria, ottenuta in scioltezza e mostrando un bel calcio. Ne viene fuori una gara in cui la copertina se la prende appunto Buscema, il cui strepitoso poker di reti lancia alla vittoria i pratesi, e in cui alla fine prevale la voglia dei ragazzi di Bellandi di provare a ottenere un miglior posizionamento in chiave post-season: la sfida di coppa sarà con la Lastrigiana. È stata la classica gara dai due volti: a una prima frazione di gioco di chiara marca locale, corrisponde una ripresa caratterizzata dal prepotente ritorno di fiamma degli ospiti, la cui rimonta è spenta soltanto dal quarto gol del giovane bomber di casa (classe 2005). Impiega poco quest'ultimo a marchiare a fuoco la gara con il primo gol, dopo appena 3', con un guizzo in piena area avversaria, ripetendosi poi al 12' con un perentorio colpo di testa sugli sviluppi di un corner dalla destra e al 33', quando il 3-0 manda in archivio un primo tempo a fortissime tinte Zenith. La ripresa cambia però l'andamento dei primi 45', mister Belli opera ben 4 cambi e ridisegna l'appetito di un Montelupo che, complice un visto calo di tensione dei rivali, rientra con forza in partita. Terramoto indica la strada giusta ai suoi riducendo le distanze al 68', poi è la proiezione offensiva vincente di Urgolo a riaprire definitivamente la gara. Il gol del 3-2 sveglia di nuovo la Zenith, e soprattutto riaccende gli stimoli di Buscema, che nel finale, all'85', riceve palla in area, la lascia scorrere e poi scarica in rete un potente e preciso diagonale che sancisce il definitivo 4-2. Nel frattempo era stata gara vera, leale e piacevole, gli ospiti ci avevano provato trovando però sulla loro strada un ottimo Veroni, che ripaga in pieno la fiducia del mister impedendo il completamento della rimonta agli ospiti.
Calciatoripiù: Buscema, Veroni
(Zenith).
Grassina-Urbino Taccola 2-0

RETI: Fabiani, Rossi Lottini Da.
GRASSINA: Bellini, Salvini, Diego Rossi Lottini, Galli, Falaschi, Travagli, Moriani, Senthilkumar, Davide Rossi Lottini, Fabiani, Colasuono. A disp.: Maranghi, Azzini, Cinquina, Modesti, Castaldi, Ballerini, Bambi, Salimbeni, Bartoli. All.: Franco Melosi.
URBINO TACCOLA: Schiavone, Mogavero, Oshadogan, Nassi, Cioni, Antoni, Monacci, Tahiri, Salvadori, Taglioli, Petrucci. A disp.: Giaconi, Pannocchia, Garofalo. All.: Eli Angiolino Bottai.
ARBITRO: Breschi di Prato
RETI: 8' Fabiani, 75' Davide Rossi Lottini.



Finisce amaro com'era cominciato, e a chi non è stato attento potrebbe sembrare che il campionato dell'Urbino Taccola sia stato fallimentare; ma in questo modo farebbe un torto gigantesco a Eli Bottai che, raccolta una squadra sull'orlo della retrocessione, l'ha trascinata in acque placide e fino all'infortunio di Nordio ha dato spettacolo a giro per la Toscana. L'amarezza è dovuta a situazioni extracampo: le squalifiche (dei dirigenti, soprattutto uno) hanno fatto schizzare a circa centocinquanta i punti in coppa disciplina, e salvo rivoluzioni impronosticabili ma improbabilissime comporteranno la non ammissione non solo all'élite ma addirittura ai campionati regionali 2023/2024. La gara dell'addio è un triste 2-0 sul campo del Grassina che chiude in crescendo una stagione travagliata (ben tre gli allenatori: Cellini fino alla promozione in prima squadra, poi l'esperienza complicatissima di D'Andretta, quindi Melosi per le ultime giornate): gli bastano otto minuti per passare in vantaggio sugli sviluppi della punizione di Moriani, calciata a centro area dalla trequarti esterna e spizzata sul primo palo dallo stacco di Fabiani. Trovato il vantaggio il Grassina non rischia mai; anzi, a cavallo del primo quarto di gara prima Davide Rossi Lottini e poi Colasuono, che si presenta davanti a Schiavone ma perde il tempo per il tiro, si trovano sui piedi il pallone del raddoppio. Perché prenda forma è sufficiente attendere la mezz'ora della ripresa e l'ennesimo dialogo tra i due: ricevuto il pallone di ritorno da Colasuono che chiude un triangolo in verticale, Davide Rossi Lottini punta Schiavone e sigilla la partita. Nel finale il Grassina potrebbe addirittura triplicare, ma l'Urbino Taccola si salva sulle incursioni di Ballerini e Modesti; anche con un'altra rete sarebbe comunque cambiato poco, per entrambe le duellanti.
Calciatoripiù: Davide
e Diego Rossi Lottini (Grassina).
San Marco Avenza-Maliseti Seano 0-4

RETI: Llana, Asara, Llana, Asara
SAN MARCO AVENZA: Mariotti, Bernuzzi, Molini, Cacciatori, Pasquini, Costi, Guidi, Donati, Grassi, Granai, Basile. A disp.: Giromini, Mazzucchelli, Pierdominici, Perinelli, Petriccioli, Braida, Mazzanti. All.: Francesco Iovinella.
MALISETI SEANO: Cavalieri, Abbachini, Aiazzi, Badiani, Meoni, Landini, Castrucci, Cini, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Mardale, Chiti, Coppini, Ingrassia, Magelli, Scardilli, Bargellini, Luccioletti, Sensi. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Baldi di Viareggio
RETI: Asara 2, Llana 2.



Se starà così anche a maggio sarà bene che non si ponga limiti per il percorso in coppa. Il Maliseti chiude una stagione che l'ha visto a lungo protagonista assoluto battendo 0-4 il San Marco Avenza: doppietta per Asara, doppietta per Llana, un rigore parato dal dodicesimo Cavalieri che, chiamato a sostituire Mardale nelle classiche rotazioni di fine stagione, già al 2' mantiene intatta l'inviolabilità respingendo a Grassi (fallo di Landini su Bernuzzi) il tiro del possibile vantaggio. Mancata un'occasione gigantesca per portarsi avanti, il San Marco Avenza si contrae e intorno al 10' si ritrova in svantaggio con un'azione che coinvolge tutte e tre le punte: Mariotti respinge il tiro di Dardha servito dalla giocata sontuosa di Llana, da cinque metri Asara spinge il pallone in porta. Il raddoppio arriva a metà del primo tempo: Landini, che dopo il rigore provocato in avvio disputa una partita eccellente, apre a destra per Llana il cui traversone si trasforma in un tiro imprendibile per Mariotti. È invece insuperabile Cavalieri in avvio di ripresa, a cancellare l'occasione migliore con cui il San Marco Avenza potrebbe riaprire la partita: fenomenale la sua parata su Guidi liberissimo davanti a lui. E come nel primo tempo il Maliseti approfitta delle parate del proprio portiere per demoralizzare gli avversari e colpirli spietato: lo 0-3 nasce da uno schema su calcio d'angolo, un pallone restituito da Llana ad Asara che quasi dalla bandierina trova un altro tiro-cross vincente, stavolta con una deviazione. È il segno chiaro che il dio del calcio o chi per lui non ha granché in simpatia il San Marco Avenza: per ribadirlo ancora più forte tocca sulla traversa una punizione di Guidi, cui qualche istante prima s'era opposto di nuovo Cavalieri. Così nel finale il divario può assumere dimensioni ancora più punitive: segna Llana, servito davanti a Mariotti dalla ripartenza profonda di Scardilli. Il Maliseti c'è: per il titolo regionale si sa com'è andata, ma in una stagione complessivamente complicata (Allievi d'élite retrocessi, Giovanissimi quasi) è ancora possibile regalare al club un trofeo.
Calciatoripiù
: anche se si fa tradire da due tiri-cross dalla traiettoria indecifrabile, dopo la gara d'esordio Mariotti (San Marco Avenza) merita comunque un incoraggiamento; non ne ha bisogno Cavalieri , dodicesimo affidabilissimo decisivo sul rigore in avvio (lo provoca Landini , che si riscatta con ottantotto minuti in accelerazione costante) e due volte su Guidi nella ripresa; se ci s'aggiungono le doppiette di Asara e Llana (Maliseti Seano) si capisce come mai per la coppa a Di Vivona sia impossibile nascondersi.
esseti