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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 10

Cattolica Virtus-Mazzola Valdarbia 1-2

RETI: Del Zotto, Furlani, Brocchi
CATTOLICA VIRTUS: Castellani, Bargellini, Gelormini (68' Acciai), Orselli (60' Giudice), Becagli, Pazzagli (80' Cagnina), Braconi (55' Faccendini), Legnante (63' Frilli), Parenti (76' Sarno), Del Zotto, Manuali (74' Bottino). A disp.: Ciappelli, Tempestini. All.: Francesco Vallini (squalificato).
MAZZOLA VALD.: Lika, Monaci, Palazzesi, Bove, Parricchi, Kokoshi, Furlani (86' Oretti), Borgheresi (76' Iorio), Brocchi (79' Pasqui, 99' Saburri), Turillazzi (85' Malcangio), Pucci (58' Milani). A disp.: Pasquinuzzi, Cappelli, Livi. All.: Vincenzo Di Guida.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 23' Furlani, 26' Brocchi, 99' Del Zotto rig.
NOTE: espulso Parricchi (97'). Ammoniti Manuali, Palazzesi, Becagli e Milani. Angoli: 10-5. Recupero: 4'+10'.



Se non fosse decisamente irrispettoso la si potrebbe definire come la maledizione di san Michele: imbattibile in trasferta, a Soffiano la Cattolica Virtus perde la seconda partita consecutiva. E come con l'Atletico Lucca perde 1-2 e perde contro una squadra che le sta dietro sia in classifica sia nella griglia dei valori; ma sbagliava chi alla vigilia sottovalutava il Mazzola Valdarbia basandosi soltanto sui nove punti conquistati nei primi nove incontri e sui rischi cui inevitabilmente va incontro chi piroetta intorno al bordo del vulcano. Ma in verità Di Guida ha per le mani una squadra interessante, forse non tecnicissima in alcuni interpreti ma capace di compensare le carenze con anima, fisico e ingegno. La rete della Cattolica arriva soltanto in calce a un recupero infinito; e la prima parata di Lika che probabilmente s'aspettava una mattina ben diversa s'annota all'86'. Si spiega anche così la sconfitta della Cattolica che perde l'occasione d'essere virtualmente capolista: i punti di distanza dal Tau salgono a quattro, irrecuperabili in un solo incontro; e ora davanti c'è anche il Capezzano intenzionato a rompere il duopolio che ha governato la scorsa stagione. Squalificato fino a fine mese e costretto a dirigere la squadra da quella che un tempo era la gabbia del prete, Vallini deve rinunciare ad Alfani (la sconfitta con l'Atletico Lucca ha lasciato più di un residuo; e gli resta da scontare ancora una giornata) e come a Forte dei Marmi abbassa Pazzagli accanto a Becagli confermando Braconi titolare dal 1'; Manuali vince il tradizionale duello con Faccendini e affianca Parenti di punta davanti a Del Zotto. Ma la Cattolica non va: a differenza di Turillazzi su Orselli, Del Zotto non accorcia mai su Bove; ne vengono fuori un'evidente superiorità ospite in mediana e lunghe rincorse a vuoto di Braconi e Legnante che faticano a tamponare gli inserimenti di Borgheresi e Furlani. Nel primo quarto d'ora la Cattolica tenta dunque di sfruttare le fasce, la destra soprattutto, per spezzare i meccanismi avversari; ma molto cercato Bargellini è molto impreciso sia quando imposta sia quando si sovrappone. Così si giunge al 15' col taccuino bianco, poi il Mazzola comincia a far rabbrividire la difesa locale: l'incertezza in mediana tra Legnante e Gelormini avvia lo scatto di Brocchi contenuto a fatica da Pazzagli che alla fine dello sprint concede l'angolo. Dalla bandierina destra Turillazzi chiama lo schema e apre il mancino per spedire il pallone al limite: anche Bove apre il mancino e di prima chiama Castellani a un tuffo complicato accanto al palo. È il prologo del vantaggio ospite, nato da un'incertezza di Pazzagli (primo tempo complicatissimo) che in mediana cede il pallone a Pucci senza opporgli particolare resistenza: l'immediata verticalizzazione attiva Furlani che appoggia centralmente a Turillazzi e poi si fionda tra Bargellini e Becagli implorando il pallone di ritorno; l'invocazione va a buon fine e gli consente di strappare fino all'area di porta da dove batte Castellani con un accenno di pallonetto (23'). La Cattolica sbanda e 3' più tardi si squaglia: Pazzagli (primo tempo complicatissimo) è fuori posizione sul rilancio di Parricchi che scaraventa il pallone in avanti dalla propria trequarti; Brocchi capisce che col movimento giusto può trasformare il rinvio in un assist e converte ogni grammo delle proprie energie in uno sprint da centometrista; per il resto chiama a servizio tutto il talento di cui è dotato e che gli consente di castigare l'uscita di Castellani con un pallonetto ampio. In grande difficoltà per tutta la prima mezz'ora, la Cattolica riesce a rendersi minimamente pericolosa soltanto sul primo errore della difesa avversaria fin lì inscalfibile; poi Parricchi legge male un lungo lancio di Pazzagli e sbaglia il tempo dell'anticipo su Parenti costringendo Lika a uscire frettolosamente fuori area; giusto il fischio di D'Elia (uno dei pochi, verrebbe da dire: direzione di poco polso e ricca di sbavature tecniche e disciplinari) che premia la difesa sul contatto successivo. Fino al recupero la Cattolica non calcia in porta, poi s'accendono improvvisamente le punte che al 46' confezionano la prima cosa simile a una palla-gol: da sinistra Manuali cambia campo per Braconi il cui tiro-cross sul secondo palo invita Parenti alla deviazione sottoporta; Parricchi accetta il rischio dell'autorete nel frapporre la zampona tra pallone e porta e riesce a sporcare la traiettoria sopra la traversa. Ci s'aspetta che dopo l'intervallo la Cattolica tenti di mettere a frutto il talento di cui è indiscutibilmente dotata per schiacciare gli avversari nella loro metà campo e riaprire la contesa quanto prima. Ma è un'illusione, sottolineata dalla doppia azione da rete costruita dal Mazzola al 51': Brocchi verticalizza a sinistra per Pucci che invita a cena Turillazzi con un gran pallone centrale; solo la scivolata di Orselli scongiura il tris ospite, sfiorato anche dal colpo di testa di Palazzesi che sul successivo angolo di Turillazzi sbatte su Gelormini in copertura sul palo. La Cattolica prova a cambiare forma con l'inserimento di Faccendini (fuori Braconi) che fa scivolare Del Zotto mezzala sinistra tramutando il sistema di gioco in un 4-3-3 e di Frilli (fuori Legnante infortunato) che consente a Pazzagli di ritrovare la mediana; ma fino all'82' non s'annotano occasioni da rete, merito del Mazzola Valdarbia e dell'asse Kokoshi-Bove-Turillazzi intorno cui ruota ogni azione e su cui si spezza ogni iniziativa avversaria. Solo all'82' la Cattolica riesce a mettere qualche scarpa in area: Bargellini verticalizza per Del Zotto che gioca di sponda al limite per Bottino, subentrato a Manuali da una decina di minuti; il suo destro in corsa finisce però sul tetto della chiesa insieme alle residue speranze dei suoi. A cercare di crearne di nuove ci pensa Sarno (fuori Parenti) sul servizio sottoporta di Del Zotto scappato a sinistra dopo un'incomprensione tra la panchina ospite e l'arbitro che prima sembra consentire il cambio tra Furlani e Oretti e poi riavvia il gioco: a ritardare le polemiche ci pensa Lika che, chiamato al primo vero intervento dopo una partita di sostanziale attesa, si veste da Superman e trasforma l'1-2 in un miraggio. Nel finale la Cattolica fa quello che avrebbe dovuto fare dallo svantaggio, o quantomeno dal reset della ripresa: schiacciare il Mazzola Valdarbia e provare a sfruttare le proprie qualità per riaprire una partita altrimenti segnata. Il più pericoloso è di nuovo Sarno che all'89' si coordina meravigliosamente sul cambio di campo di Bargellini e dai venti metri calcia al volo cercando il palo: gesto tecnico pregevole, pallone fuori. Poi D'Elia concede sette o forse otto minuti di recupero (mah) e quando stanno per esaurirsi ravvisa una trattenutina di Parricchi su Faccendini che stava prendendo posizione in mezzo all'area: rigore (mah) e, a punire l'interruzione di un'azione promettente (mah), ammonizione trasformata in espulsione per le successive proteste. Dal dischetto Del Zotto apre il destro a mezz'altezza e supera Lika che aveva intuito l'angolo; ma per quanto (inspiegabilmente) lunga nessuna gara è infinita: al 100' il Mazzola può esultare, e a ragionare sulle maledizioni lascia gli avversari. (Finale incandescente: D'Elia sembra voler esibire qualche cartellino, poi si limita a scrivere qualcosa; sarà necessario attendere giovedì per scoprire se domenica qualcuno vedrà la gara da fuori).
Calciatoripiù
: in una domenica orribile per i propri colori si salvano giusto Frilli che nell'ultima mezz'ora dà spessore alla difesa e Sarno (Cattolica), più pericoloso in un quarto d'ora di tutti i compagni nel resto della gara. Il Mazzola vince i duelli in ogni reparto: Kokoshi giganteggia al centro della terza linea; Borgheresi, Bove e Furlani (sua peraltro la rete del vantaggio) mettono costantemente in imbarazzo la mediana avversaria; maratoneta di classe (che giocata per lo 0-1!), Turillazzi cuce i reparti costringendo costantemente gli avversari all'inferiorità numerica a centrocampo; il ripiegamento di Pucci avvia l'azione che sblocca la gara; semplice solo per chi non ha mai visto un pallone, la rete di Brocchi è la sintesi perfetta di intuito e talento.
Maliseti Seano-Atletico Lucca 2-0

RETI: Simoni, Mencarelli
MALISETI SEANO: Todaro, Bardazzi (50' Taglioli), Lombardi, Piombanti, Guaspari (57' Bartolozzi), Donnini, Varago (86' Cioni), Ciaschi, Mencarelli (72' Lazzeri), Palumbo (89' Avallone), Simoni (81' Bozzoni). A disp.: Gelli, Ribecco. All.: Marco Nerozzi.
ATLETICO LUCCA: Losavio, Bossini, Michelotti (60' Bertacca), Lucchesi, Faratro, Popa, Stefani, Figliola (69' Lipparelli), Biagi (69' Salotti), Di Giulio (60' Parducci), Martini. A disp.: Petri, Dal Porto, Dinelli, Kovalenko, Stringari. All.: Fabio Betti.
RETI: 51' Simoni, 57' Mencarelli.
NOTE: ammoniti Guaspari, Donnini, Bartolozzi, Cioni. Angoli: 2-6. Recupero: 0'+4'.



La cura Nerozzi funziona: dopo il punto guadagnato sul campo dello Zambra, per il neotecnico amaranto è arrivata anche la prima vittoria ai danni dell'Atletico Lucca al termine di una partita di grande cuore e sacrificio da parte dei suoi ragazzi. La prima occasione della partita è proprio per i padroni di casa: al 4' Varago vince un rimpallo a metà campo, scambia in uno-due con Mencarelli e vola verso la porta ma viene murato dalla tempestiva uscita bassa di Losavio. Ancora Maliseti al 18' con il destro di Mencarelli dal limite: il rimbalzo strano del pallone non beffa Losavio, che blocca sicuro. Al 22' altra occasione per gli amaranto: Ciaschi prolunga di testa l'angolo di Palumbo ma nessuno arriva a ribadire in rete. Al 23' finalmente l'Atletico Lucca si sveglia dal torpore iniziale: Di Giulio vince un rimpallo con Lombardi ma si allunga troppo il pallone, facile preda dell'uscita di Todaro. I rossoneri ci prendono gusto e si rendono ancora pericolosi al 34': il Maliseti pasticcia in fase di impostazione e serve Salotti che calcia forte col destro ma viene chiuso dall'eroico recupero di Piombanti. L'ultima occasione della prima frazione è ancora di marca lucchese: sul cross al centro Biagi controlla e calcia a botta sicura ma la difesa amaranto mura ancora, stavolta con Lombardi. Nel secondo tempo il Maliseti parte all'arrembaggio e dopo pochi minuti trova il vantaggio: al 51' Michelotti prova a rinviare un pallone vagante in area, ma colpisce Simoni che arriva a tutta velocità e insacca a fil di palo alla destra del portiere. I rossoneri provano a reagire al 56' con il sinistro dalla distanza di capitan Lucchesi, che però viene deviato e facilmente bloccato da Todaro. Il Maliseti cavalca l'onda dell'entusiasmo e trova il raddoppio: al 57' un cross dalla destra deviato favorisce Mencarelli che, tutto solo, vola in acrobazia ma svirgola; il pallone assume una traiettoria strana che non lascia scampo a Losavio. Al 65' l'Atletico Lucca prova ad accorciare le distanze: Martini prolunga di testa sulla sinistra e Lucchesi mette un cross basso col contagiri per Biagi, che però sbaglia il controllo e spreca un'ottima occasione. I rossoneri tentano il tutto per tutto nei minuti finali: al 76' Martini riceve al limite, si gira in un fazzoletto e lascia partire un sinistro fulmineo che però trova pronti i guantoni di Todaro. Nell'ultimo quarto d'ora l'Atletico prova in tutti i modi a ribaltare il risultato ma sbatte ripetutamente contro la rocciosa retroguardia amaranto. L'ultima occasione della partita arriva al terzo minuto di recupero sui piedi di Avallone, che riceve al limite un passaggio di Bozzoni e prova la gran botta col sinistro ma la sua conclusione finisce sul fondo. Due partite, quattro punti: il Maliseti non è ancora fuori dalle zone calde della classifica, ma la cura Nerozzi comincia a far vedere i primi risultati.
Calciatoripiù
: il migliore in campo è Varago (Maliseti), che mette continuamente in difficoltà la retroguardia avversaria con la sua velocità. Nel Maliseti ottime anche le prestazioni di Mencarelli , che corona la sua gara col gol del raddoppio, e Piombanti , difensore impenetrabile. Per l'Atletico Lucca da segnalare le prestazioni di Martini , il più pericoloso dell'attacco rossonero, e Losavio , che coi suoi guantoni salva più volte i compagni.
Sporting Cecina-Capezzano Pianore 2-5

RETI: Fabbris, Desideri, Mattioli, Bertuccelli, Campera, Mattioli, Riad
SPORTING CECINA: Sozzi, Maccari, Massei, Fabbris, Cozzatelli, Cionini, Dakaj, Moroni, Piazza, Verucci, Hasibra. A disp.: Fiumalbi, Agostini, Desideri, Geri, Carbone, Borghesi, Lombardo, Pozzobon, Lischi. All.: David Tarquini.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, F. Lari, Battisti, Bertola, Tofanelli, Riad, Bartalini, Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Giannecchini, Rami, T. Lari, Bertuccelli, Gerini, Pighini, Casolare, Rossi, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Di Legge di Pisa
RETI: 36', 69' Mattioli, 61' Riad, 73' Fabbris, 77' Bertuccelli, 86' Campera, 91' Desideri.
NOTE: espulso Cionini (40').



Se serviva una prova di forza per ricordare a tutti che per il titolo si può uscire dalla dicotomia Tau-Cattolica be', eccola servita: sono ben cinque le reti con cui il Capezzano supera a domicilio lo Sporting Cecina in una delle gare più attese della giornata. Fin qui al Rossetti il segno 2 non era mai uscito, due pari e due vittorie interne; il 2-5 che mette fine all'imbattibilità casalinga del Cecina ne ridimensiona inevitabilmente anche le ambizioni: certo, alle spalle delle prime può stare; ma al momento pensare d'insidiarle è complicato. È vero che la gara gira sull'espulsione contestata di Cionini che, si stava 0-1 e mancava poco alla fine del primo tempo, secondo Di Legge ferma fallosamente Steffich lanciato a rete; ma allo stesso modo è vero che come già a Scandicci un paio di settimane fa il Capezzano mostra una sintesi formidabile tra solidità difensiva ed estro in attacco, e che dunque la vittoria è indiscutibile anche nelle dimensioni. L'avvio però non lascia immaginare il finale: il Cecina parte forte, colpisce un palo con un tiro di Hasibra da una ventina di metri e vede sfumare un'altra buona occasione quando Verucci viene murato all'ultimo momento utile mentre stava per mettere il bersaglio nell'ottica. Poi il Capezzano strappa e passa avanti: il filtrante di Campera premia Mattioli che dà uno sguardo a Sozzi e lo supera. L'espulsione di Cionini complica la rincorsa del Cecina che al quarto d'ora del secondo tempo vede lo svantaggio raddoppiare: Maffei ha ragione a chiamare la pressione alta sui portatori di palla, Riad interrompe il possesso della difesa avversaria e buca il portiere per la seconda volta. Generosamente il Cecina alza il baricentro per riaprire la partita, ma l'inferiorità numerica e la rapidità delle punte avversarie lo condannano: in ripartenza Mattioli vince l'uno contro uno e in diagonale porta a tre le reti ospiti. Improvvisamente il Cecina accorcia col gran tiro di Fabbris che da fuori inquadra il frammento tra portiere e traversa, ma le minime speranze del Cecina tornano a frantumarsi dopo appena una manciata di minuti: Bertuccelli recupera l'ennesimo pallone in mediana e, violata l'area e fintato il tiro secco, lo fa passare sotto le gambe del portiere. Il divario aumenta a pochi minuti dallo scadere: Campera suggella una prestazione enorme segnando l'1-5 con un diagonale scagliato in porta da una zolla angolatissima; resta giusto il tempo per la seconda rete del Cecina (segna Desideri dalla distanza, stavolta forse Gazzoli parte con mezzo secondo di ritardo) e l'esultanza del Capezzano che domenica al Cavanis si gioca una cosa enorme.
Calciatoripiù: Maccari
(Sporting Cecina), Steffich, Bartalini (Capezzano P.).
Lastrigiana-Forte Dei Marmi 2015 1-3

RETI: Becagli F., Pinna, Luchini, Pinna
LASTRIGIANA: Carfora, Corrado, Casini, Bonaiuti, Licciardello, De Pascalis, F. Becagli, B. Becagli, Guerra, Fontani, Olivieri. A disp.: Cocchi, Biagioni, Mantovelli, Stefanacci, Finelli, Vignolini, Guizzaro, Amasna, Chini. All.: David Guasti.
FORTE DEI MARMI: Calò, Lazzeroni, Simonini, Iacomini, Botrugno, Zappelli, Luchini, Carli, Rosaia, Pinna, Sacchelli. A disp.: Agolli, Calcinari, Deda, Dell'Amico, Dumani, Federigi, Fiacchi, Galletti, Torcigliani. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Mainò di Arezzo
RETI: 25' Luchini, 31' F. Becagli, 61', 68' Pinna.
NOTE: espulso Sacchelli (75').



Distante sì, ma non più di tanto: con la vittoria sul neutro di Cerbaia (niente Guardiana per qualche giornata) il Forte dei Marmi tenta di restare agganciato alla prima posizione e soprattutto ai vagoni che vengono subito dietro; l'1-3 sulla Lastrigiana che non riesce ad allontanarsi dalle zone bollenti fa capire che la sconfitta interna contro la Cattolica è già chiusa a chiave nel cassetto dei ricordi tristi. L'incontro si sblocca intorno a metà primo tempo dopo una ventina di minuti tirati ma privi di vere occasioni; poi Casini legge male il filtrante di Sacchelli e si fa sorprendere dal taglio di Luchini che da destra incrocia sul secondo palo il diagonale del vantaggio. Ma la Lastrigiana cresce e, presa confidenza con le dimensioni del terreno di gioco ben diverse da quelle di casa sua, alla mezz'ora trova il pari: Casini stavolta si rende protagonista in positivo e dalla terza linea verticalizza per Bregonet Becagli che approfondisce il discorso per l'altro Becagli, Francesco: mentre copre l'uscita del portiere Simonini si fa sorprendere (fallosamente secondo il Forte dei Marmi, per l'arbitro no) dal tocco in diagonale che vale l'1-1. Sul finire di tempo la Lastrigiana cresce e costruisce due buone occasioni non sfruttate da Guerra, poco cattivo da posizione invitante (pallone fuori), e da Olivieri murato al momento del tiro. Guasti vuole vincere e in avvio di ripresa si gioca Guizzaro per Guerra per aumentare il peso dell'attacco, ma la mossa non incide; anzi, la Lastrigiana s'abbassa e concede spazio al Forte dei Marmi che in una ventina di minuti ipoteca il successo. Il filtrante di Carli per Luchini che, solo davanti a Carfora, calcia dalla parte sbagliata del palo lontano è il preambolo del nuovo vantaggio ospite: lo segna Pinna che, servito sul filo del fuorigioco (oltre secondo la Lastrigiana, per l'arbitro no) da Sacchelli accentratosi da sinistra, in fondo al corridoio trova l'1-2. La Lastrigiana sbanda e sette minuti più tardi subisce anche la terza rete: Rosaia sfonda a sinistra e una volta raggiunta la linea bianca serve in mezzo un forte pallone rasoterra; lo capitalizza Pinna che (sesta rete stagionale) attacca il primo palo e con l'esterno anticipa compagni, difesa e portiere. Ma la gara non è ancora conclusa: Sacchelli, che aveva già rischiato alla fine del primo tempo, si lascia andare all'ennesima protesta infelice verso Mainò e abbandona i suoi in inferiorità numerica per il quarto d'ora finale. E con l'uomo in più la Lastrigiana ricomincia a spingere; le va male che Guizzaro e Chini (fuori Corrado) non riescano a risolvere due mischie che avrebbero potuto favorirli e che la punizione di Amasna (fuori Fontani) da lontano si spenga contro la traversa. Il Forte dei Marmi prende fiato e prima di usarlo per esultare sfiora la quarta segnatura: solo una paratissima di Carfora impedisce a Rosaia di chiudere con la rete l'ultima ripartenza dell'incontro. Al 95' il fischio di Mainò premia il Forte dei Marmi: che sia cominciata una nuova rincorsa?
Calciatoripiù
: mobilissimo in mediana, Francesco Becagli (Lastrigiana) segna la rete del provvisorio 1-1. Anche se non è chiamato a interventi particolarmente complicati Calò dà sicurezza a tutta la retroguardia; lo facilita la prestazione di Zappelli (Forte dei Marmi), calamita per tutti i palloni alti che la Lastrigiana calcia verso i propri attaccanti.
Prolivorno Sorgenti-Arezzo 2-0

AREZZO: Bollella, Innocentini, Nacchia, Musotti, Castaldo (25' Vivoli), Aiello (17), Celli (90' Menchetti), Verdini (90' Carta), Bracciali (60' Emanuele), Ferretti, Montanari (75' Bricca). A disp.: Strangis, . All.: Domenici Andrea
RETI: Quaglia, Fermi
PRO LIVORNO SORGENTI: Calloni, Chicca, Grechi, Arigoni, Marchini, Orsini, El Kniri, Difonzo, Fermi, Ciurli, Lupi. A disp.: Molinari, Botta, Sovran, Quaglia, Borgi, Mancino, Attanasio, Avola, Bottoni.
AREZZO: Bollella, Innocentini, Nacchia, Musotti, Castaldo, Aiello, Celli, Verdini, Bracciali, Ferretti, Montanari. A disp.: Strangis, Menchetti, Vivoli, Bricca, Carta, Emanuele. All.: Tommaso Nardin.
ARBITRO: Sangiovanni di Pisa
RETI: 66' Fermi, 75' Quaglia.



Clamoroso al Magnozzi: la Pro Livorno centra la prima gioia stagionale sovvertendo i pronostici e imponendosi per 2 a 0 contro un Arezzo in giornata no. Nella prima parte di gara sono gli aretini a partire col piede giusto e a mettere in difficoltà la difesa labronica con le ripetute incursioni di un guizzante Celli. Superato un inizio critico, la Pro Livorno comincia ad attaccare con convinzione e sulla prima sortita offensiva Ciurli manca di poco il bersaglio da buona posizione. L'Arezzo risponde con il solito Celli, che si presenta davanti a Calloni ma strozza troppo la conclusione mandando il pallone sul fondo. Ancora Arezzo pericoloso al 27', questa volta con Bracciali che si gira bene in area ma non inquadra la porta. Sul versante opposto, En Kniri si inserisce bene in area dopo uno scambio con Lupi ma calcia addosso a Bollella mancando un'ottima chance intorno alla mezzora. L'Arezzo però risponde colpo su colpo e, subito dopo, Celli prova a mettere scompiglio in area livornese ma Chicca libera sventando l'ultima minaccia di un primo tempo che si chiude sullo 0-0. Nel secondo tempo parte meglio la squadra di casa che ci prova con Fermi ma il suo tiro è fuori. La Pro Livorno insiste e al 65' è Ciurli a impensierire Bollella con un tiro da fuori ben respinto dall'estremo difensore aretino. Il gol è nell'aria e a rompere gli equilibri ci pensa Fermi, bravo a girarsi in area e mettere alle spalle di Bollella il pallone del meritato 1-0 labronico. La Pro Livorno prende morale e Fermi va vicino al bis scheggiando la traversa. Al 75', però, la Pro Livorno raddoppia scrivendo la parola fine sulla gara: sul traversone di Attanasio, Quaglia aggancia, si gira e con un tiro angolato batte il portiere aretino per il 2-0. A questo punto la Pro Livorno si barrica in difesa p a protezione del risultato. L'ultimo squillo arriva al 90' con Difonzo che ci prova da appena dentro l'area trovando la risposta del portiere dell'Arezzo. Per la Pro Livorno arriva dunque la prima e meritata vittoria stagionale, conquistando tre punti che fanno morale nella lotta per la salvezza.
Calciatoripiù: da notare tra le fila livornesi il giovane 2007 Fermi che oltre al gol si pone spesso come punto di riferimento per la manovra offensiva dei suoi. Nell'Arezzo spicca il numero 7 Celli, veramente inarrestabile quando parte sulla fascia.
Tau Calcio-Sestese 3-1

RETI: Masini, Bartelloni, Bellandi F., Bravi
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Ferretti, Capocchi, Sommani, Mazzi, Carlucci, Vannuzzi, F. Bellandi, Masini, Bartelloni, Vuturo. A disp.: Meini, Vannucchi, Bigazzi, Matteoni, Lensi, Tommasi, Nistri, Marrano, G. Bellandi. All.: Gabriel Pucci.
SESTESE: Tognoni, Nuti, Gori, Bottai, Papini, Papucci, Macchinelli, Rapezzi, Baldi, Bravi, Boschi. A disp.: Fantini, Alickaj, Corigliano, Ferroni, Garzi, Gocaj, Vannini, Urbinati. All.: Andrea Bellini.
ARBITRO: Chiarini di Prato
RETI: 4' Bravi, 16' Masini, 77' Bartelloni, 78' F. Bellandi.



Una bella giornata di sole e un clima accettabile sono, insieme a un pubblico numeroso (molti addetti ai lavori), la cornice della classica sfida tra la capolista Tau reduce dalla sconfitta di Scandicci e la blasonata Sestese: ha vinto meritatamente, ma anche soffrendo, la squadra di casa (1-1 il primo tempo) in considerazione di un prevalente numero di occasioni da rete e di un possesso palla maggiore rispetto agli ospiti sestesi; nelle file dei padroni di casa la qualità di certi elementi futuribili ha inoltre fatto la differenza. Il Tau è sembrato molto forte da metà campo in avanti, dando l'impressione di poter segnare da un momento all'altro; mentre il reparto difensivo, pur essendo quello che ha subito meno reti dell' intero campionato, in più di un'occasione ha lasciato qualche dubbio. Sicuramente il Tau sarà la squadra da battere, anche perché la qualità dei giocatori è elevata anche tra coloro che non scendono in campo dal primo minuto; in più gli schemi e le giocate sono una garanzia. La Sestese è passata in vantaggio alla prima azione e quindi si è trovata in una posizione privilegiata nella gestione della gara; è un'ottima squadra con tanti buoni giocatori disseminati in tutte le parti del campo, anche se la parte mediana è un po' più debole rispetto alle altre, tant'è che nel secondo tempo Bellini ha sostituito ben tre giocatori del reparto. Anche dal punto di vista fisico-atletico (tenuta per tutti i 90') ha lasciato qualche dubbio; farà comunque parte del range delle squadre di alta classifica. Passando alla cronaca, dopo 4' il bel traversone di Nuti trova la difesa di casa mal posizionata e Bravi è lesto nel colpire maniera vincente. Il Tau replica all'11' sugli sviluppi di un angolo: Bartelloni calcia al volo in mezza rovesciata, ma l'azione è più bella che efficace perché il pallone finisce abbondantemente fuori. La pressione Tau dà i propri frutti al 16': un difensore della Sestese respinge in maniera non impeccabile un traversone di Vuturo dalla destra; il pallone giunge a Masini che da distanza ravvicinata segna con facilità. Il Tau Altopascio insiste: tre minuti più tardi un tiro dal limite di Bellandi finisce fuori di un paio di metri. Al 23' dopo una bella azione manovrata Capocchi rimette al centro un pallone prezioso; il pallone giunge a Carlucci che da venti metri colpisce la traversa. La Sestese è in affanno: al 28' Papini salva sulla linea il tiro di Masini liberato da una bella triangolazione con Ferretti. Rapezzi prova ad allentare la pressione con un tiro (venti metri) che finisce alle stelle. Ma è il Tau a farsi preferire: gran parata a terra di Tognoni su un tiro di Vuturo al 40'. Il primo tempo si chiude con l'occasione per Masini dopo un errato disimpegno della difesa ospite: tiro alto. La ripresa si apre con un'azione della Sestese che si rifà viva al 50': un cross di Boschi colpisce la parte superiore della traversa. Altra ottima azione corale della Sestese al 54': il tiro finale di Boschi è parato con poca difficoltà da Chiarello. Ma quando attacca il Tau è travolgente: una prodigiosa azione personale di Vannuzzi viene neutralizzata dal difensore centrale sestese a un metro dalla porta a portiere ormai battuto. Il Tau ci riprova al 69': sul gran pallone filtrante di Nistri in area Papini è bravo a contrastare per Masini in una battuta che sarebbe potuta risultare vincente. Il portiere sestese si ripete al 70' sul gran tiro di Nistri deviato in angolo con la punta delle dita. Al 74' lo scatenato Nistri subisce fallo all'altezza del limite dell'area: dalla punizione battuta sapientemente da Vannuzzi, che manda il pallone a scavalcare la barriera, Tognoni devia in angolo con un intervento prodigioso. Al 77' sempre Tognoni è protagonista su un gran tiro di Tommasi deviando in angolo. Dallo stesso angolo battuto all'interno dell'area piccola Tognoni indugia nell'uscire e Bartelloni da due passi non ha difficoltà nel portare in vantaggio i padroni di casa. Al 78' il portiere non è impeccabile su un tiro di F. Bellandi dalla distanza e il Tau porta a tre le reti. In pratica la partita finisce qui, perché la Sestese accusa il colpo dal un punto di vista sia psicologico sia fisico. Da qui alla fine si registrano solo un paio di conclusioni senza tante pretese: all'84' a opera di Garzi (alta sulla traversa) e poi all'89' da parte di Gocaj. Cala il sipario su questa bella, ma non bellissima partita. Un plauso a tutti i ragazzi per ciò che hanno saputo esprimere in campo. Ottima la direzione di Chiarini, mostra di saperci fare. Prosit. Calciatorepiù : gran corsa, buono in fase difensiva, ottimo in quella offensiva, Ferretti (2007) mostra tutta la propria bravura con cross ben calibrati. Nistri gioca fra le linee; col suo ingresso in campo il reparto offensivo è nettamente più pericoloso; inoltre è bravo con palla tra i piedi e nel verticalizzare il gioco. Masini è un pericolo costante quando è in possesso di palla; bravo sia tecnicamente sia nel cercare la porta avversaria. intelligente tatticamente, Carlucci (Tau Altopascio) è fonte del gioco: sbaglia poco o nulla in fase di appoggio e di passaggio. Capitano di nome e di fatto, Nuti è ottimo nella corsa e nel combattere, oltre che buono nella fase offensiva. Bravo nell'anticipo e in fase di contrasto, Gori è attento allo svolgimento del gioco. Forte fisicamente e sull'uomo, Papucci (Sestese) combatte fino al fischio finale. Buono anche nel passaggio breve.
Floria Grassina Belmonte-Forcoli Valdera 4-3

RETI: Vichi, Conti, Biliotti, Biliotti, Zaccheo, Kadiqi, Menichini
FLORIA: Marcantonini, Martelli, Agrello, Tellini, Ronchi, Albani, Conti, Mugnai, Biliotti, Rufat, Vichi. A disp.: Corante, Mugnaini, Zefi, Gori, Frizzi, Aimonetti, Coviello, Bernardini, Paoletti. All.: Alessandro Sozzi.
FORCOLI: Perini, Maccianti, Vannini, Banducci, El Ouardi, Balatresi, Bartoli, Zaccheo, Kadiq, Manetti, Menichini. A disp.: Cammilli, Nannetti, Farkas, Favarin, Karaj, Guerrieri, Altini, Fontanelli, Bartoli. All.: Leonardo Giuntini.
ARBITRO: Masuzzo di Prato
RETI: 7', 33' Biliotti, 11' Vichi, 18' Zaccheo, 37' Kadiq, 41' Menichini, 51' Conti.



Fuochi d'artificio in quel di Bagno a Ripoli, dove tra Floria e Forcoli finisce con un pirotecnico 4-3 che lancia la formazione di Sozzi al quinto posto (a pari merito con Scandicci e Sporting Cecina) a quota 17 punti. Il Forcoli parte subito all'attacco e al 4' Fontanelli si procura un calcio di rigore: sul dischetto si presenta capitan Manetti che spiazza Marcantonini ma centra la traversa. Scampato il pericolo, la Floria reagisce subito e al 7', su lancio di Marcantonini, Biliotti aggancia il pallone, sfugge al diretto avversario e con un diagonale perfetto trafigge l'incolpevole Perini per il momentaneo 1-0. I ragazzi di Sozzi insistono in attacco e all'11' raddoppiano con una splendida azione manovrata che libera al tiro Vichi che dai 25 metri disegna una bellissima traiettoria che si infila sotto il sette senza lasciare scampo a Perini. 11' e siamo già sul 2-0 per la Floria. Nonostante una partenza da dimenticare, il Forcoli ha il merito di non mollare. La buona sorte, però, gira nuovamente le spalle alla compagine pisana quando, al 14', Kadiqi tenta un tiro da fuori cogliendo il palo a Marcantonini battuto. Gli ospiti ci riprovano e al 18' passano: su un cross di Bartoli, la difesa della Floria pasticcia, favorendo l'inserimento di Zaccheo che da pochi passi segna dimezzando lo svantaggio. Dopo i primi 20' di battaglia le due squadre si concedono una fase di stallo che dura fino al 33' quando, su un cross di Agrello, Perini non trattiene il pallone, che viene raccolto da Biliotti che con opportunismo sigla il gol del 3-1 nonché la doppietta personale. Sulle ali dell'entusiasmo, la Floria continua ad attaccare e al 35' va vicinissima al gol con una bella combinazione che vede Conti crossare per la volèe di Rufat che per questione di centimetri non trova il gol della domenica. Il Forcoli però non molla e al 37' si rifà sotto con una conclusione velenosa di Kadiq che termina in rete con la complicità di un fin lì perfetto Marcantonini. I ragazzi di Giuntini premono a caccia del pareggio e al 40' ci vuole un super Marcantonini per neutralizzare la punizione di Manetti diretta sotto la traversa. Sul corner seguente, però, il Forcoli agguanta il 3-3 con un tocco di Menichini che in mischia è il più lesto di tutti a recapitare il pallone in fondo al sacco consentendo ai suoi di chiudere in parità un primo tempo dalle mille emozioni. Nella pausa mister Sozzi carica i suoi ragazzi a dovere e i risultati si vedono dall'approccio al secondo tempo dei fiorentini, subito insidiosi al 48' con un tiro da fuori di Paoletti neutralizzato da Perini. La Floria insiste e al 51' torna di nuovo in vantaggio: su un'indecisione della difesa ospite, ne approfitta Conti che manda il pallone in fondo alla rete per il momentaneo 4-3. Ancora Floria pericolosa al 55': Biliotti si libera bene e manda fuori. Al 60' cross perfetto di Biliotti per il colpo di testa Rufat che spedisce di poco fuori. Al 65 si fa vivo il Forcoli con un tiro da fuori di Kadiq che termina però a lato. A un quarto d'ora dalla fine Agrello va vicino al pokerissimo con una punizione che sfila di poco a lato, mentre a tempo quasi scaduto, con il Forcoli proiettato in avanti alla disperata ricerca del pari, è Biliotti a sfiorare la tripletta con un bolide neutralizzato da Perini nell'ultima occasione di una gara corretta e combattuta fino all'ultimo.
Calciatoripiù
: nella Floria Biliotti si conferma una certezza in zona gol, ma bravissimi anche Vichi e Martelli . Nel Forcoli applausi per le prove di Kadiq e Perini .
Monteriggioni-Scandicci 1-1

RETI: Ljevica, Rossi
MONTERIGGIONI: Minucci, Manenti, Sabatino, Guarino, Bari, Mori, Ljevica, Martinez, Ganci, Cirillo, Bacciottini. A disp.: Piliu, Mennitto, Scagnetti, Zizzo, Seroni, Panariello. All.: Marcello Lisci.
SCANDICCI: Lami, Lari, Grillo, Pisco, Hognogi, Raimondi, Baraoumi, Papi, Rossi, Cappelli, Lapucci. A disp.: Nati, Baiardi, Giraldi, Grevi, Tagliavini, Lepri, Berti. All.: Fabio Zuccaro (squalificato, in panchina Marco Germinale).
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 14' Ljevica, 75' Rossi rig.
NOTE: espulso Mori.



Va più o meno come a Cecina, ed è la spiegazione estesa del motivo per cui finché fa così lo Scandicci non potrà puntare a niente di più di una seconda fascia alta: serve a poco battere il Tau Altopascio se poi a Monteriggioni non viene niente di meglio di un 1-1. E gli va bene che riesca a strappare almeno un punto: il rigore di Rossi che ha pareggiato la rete di Ljevica in avvio è arrivato quando al fischio finale non mancava più di un quarto d'ora. Rispetto al 4-1 col Tau Zuccaro torna all'antico riproponendo Raimondi all'ala; dopo la rete e l'ottima prestazione Cappelli conserva la maglia da titolare; non fanno lo stesso Giraldi e Lepri sostituiti tra gli undici da Baraoumi e Lapucci. Ma stavolta al quarto d'ora lo Scandicci si ritrova in svantaggio: Ljevica controlla al limite il traversone di Bacciottini sporcato dalla difesa e con un rasoterra secco centra l'angolo. Il vantaggio a freddo indirizza la gara ove il Monteriggioni desiderava: in questo modo può difendersi lasciando allo Scandicci l'onere di fare la partita e provare a colpire in ripartenza con Cirillo e Ganci cui Lami, di nuovo preferito a Nati, risponde senza problemi. Anche nella ripresa va in onda lo stesso programma, interrotto solo dalla contestata espulsione di Mori che Giolli punisce con la seconda ammonizione per una gamba tesa sulla trequarti. In inferiorità numerica il Monteriggioni è costretto a soffrire, anche perché Zuccaro aumenta il peso offensivo e lo Scandicci la pressione sulla difesa avversaria; ed è proprio uno dei subentrati, Lepri protagonista di un'azione simile un mese fa a Sesto Fiorentino, a conquistare il rigore che Rossi (quarto centro stagionale) converte nella rete del pari. Il finale è comprensibilmente contrassegnato dagli attacchi dello Scandicci che però fatica a costruire occasioni pulite: il Monteriggioni gli strappa un punto pesante nella corsa alla salvezza.