SANGIOVANNESE: Di Trapani, Fabbri, Meini, Verdi, Becattini, Arelli, Tilli, Dutto, Bruni, Lanini, Baldini. A disp.: Landini, Bakulias, Gjoni, Mariani, Panzarella, Pulaj, Riviello, Vannuccini. All.: Claudio Latini.
SPORTING CECINA: Bendinelli, Panichi, Bartolini, Dangelo, Camerini, Turtur, Loi, Paladini, Dardar E., Masini, Pistolesi. A disp.: Bertoli, Tognetti Al., Manzi, Mainardi, Tognetti An., Dardar Y., Paoletti, Nista. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Parigi di Arezzo.
RETI: 11', 53' rigg. Loi, 13' Bruni, 30' Dardar E.
Lo Sporting Cecina si ripete: dopo aver superato per 3-1 la Poggibonsese nel turno precedente, i ragazzi di mister Viterbo si ripetono in quel di San Giovanni, imponendosi col medesimo punteggio sulla Sangiovannese. Reduci da un momento di forma positivo, i ragazzi di Latini devono arrendersi ai livornesi nonostante una buona prestazione. Pronti via e dopo appena 1' Bruni scalda i guantoni di Bendinelli con un tiro potente ma centrale che il portiere dello Sporting Cecina non ha problemi a neutralizzare. La risposta ospite è affidata a Paladini, che in mischia tenta la deviazione vincente spedendo però il pallone fra le braccia di un attento Di Trapani. Lo Sporting comincia a guadagnare metri e nel giro di due minuti - tra il 6' e il 7' - confezionano due occasioni interessanti con due tiri di Masini e Dangelo che mettono i brividi ai valdarnesi. All'11' la prima svolta del match: Loi, già pericoloso poco prima si punizione, effettua il primo strappo della sua gara, venendo atterrato fallosamente all'interno dell'area di rigore; l'arbitro concede la massima punizione e dal dischetto lo stesso Loi realizza per l'1-0 ospite. La gioia degli ospiti dura pochissimo, perché già al 13' la Sangiovannese agguanta il pari con una splendida giocata di Bruni che in pallonetto supera Bendinelli firmando l'immediato 1-1. I padroni di casa prendono coraggio e nel giro di dieci minuti lo scatenato Bruni - primo tempo monumentale per lui - impegna in tre occasioni Bendinelli che impedisce il vantaggio della Sangiovannese. Nel momento migliore dei padroni di casa, però, lo Sporting Cecina si riporta in vantaggio: al 30' Eliass Dardar si fionda su una respinta corta di Di Trapani e anticipa tutti per il 2-1 su cui gli ospiti chiudono in vantaggio la prima frazione. Nel secondo tempo La Sangiovannese riparte forte con due occasioni in rapida successione capitate sui piedi di Meini (tiro fuori) e Tilli, entrambe però terminano con un nulla di fatto. Al 47' Sangio ancora vicina al gol: punizione di Arelli e colpo di testa di Becattini che manda il pallone tra le braccia di Bendinelli. Lo Sporting Cecina continua però a sfruttare al meglio le occasioni costruite e al 53', praticamente sulla prima incursione della ripresa, Loi viene nuovamente bloccato fallosamente in area, stavolta da Fabbri, realizzando poi l'1-3 col secondo calcio di rigore di giornata. La Sangio accusa il colpo, anche se nel finale Bruni (per ben due volte) e Gjoni sfiorano la rete: lo Sporting Però resiste e porta a casa tre punti di capitale importanza per proseguire la propria corsa verso i piani alti della classifica.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Pierotti Carli, Cercel, Rossi, Tema, Lottini, Bindi, Agnorelli, Selvi, Marzano, Mori. A disp.: Pinzani, Bottai, Bendoni D., Frangini, Biaggi, Valleri, Acciai, Bendoni C., Magherini. All.: Mirko Alla.
SCANDICCI: Cosi, Andreucci, Cai, Dell'Agli, Figus, Sarti, Margheri, Bucciardini, Martini, Pepe, Mascalchi. A disp.: Casini, Uruci, Dimasi, Leporatti, Picco, Ringressi, Prosperi, Di Cara. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Morgillo di Firenze.
RETI: 30' Marzano, 68' Selvi.
Ci si poteva immaginare che il trionfo sull'Arezzo e il successo nel classico' contro la Sestese avrebbero dato una notevole iniezione di fiducia alla Cattolica Virtus. Non era scontato però che dal trittico Arezzo-Sestese-Scandicci i ragazzi di mister Alla ne sarebbero usciti con nove punti: e invece il 2-0 ai danni dello Scandicci, firmato Marzano (ancora lui, altra rete pesantissima) e Selvi, apre scenari di classifica interessanti per una Cattolica che fino a poco tempo fa si trovava inaspettatamente nelle retrovie. Ora però sembrerebbe essere scoccata la scintilla giusta, la stessa che serve allo Scandicci per uscire da un periodo a dir poco negativo. Dopo un inizio di stagione trascorso ai piani alti della classifica in compagnia delle due amaranto Tau e Arezzo, i ragazzi di Vivarelli sono incappati nella terza sconfitta di fila - la quarta in stagione - venendo prima raggiunti e poi sorpassati da Affrico e Maliseti. Nulla è ancora perso ma ai blues, oltre a qualche recupero importante, servirà ritrovare brillantezza in zona gol e lucidità in alcuni momenti chiave della partita. Anche perché la partita di Soffiano si è decisa proprio sugli episodi, visto che le cattive condizioni del terreno di gioco hanno impossibilitato le due squadre ad esprimere le proprie caratteristiche di gioco. In queste condizioni, la maggior prestanza fisica dei giallorossi ha fatto la differenza in un primo tempo quasi interamente avaro di occasioni e chiusosi sull'1-0 in favore della Cattolica Virtus. La rete che ha consentito ai ragazzi di mister Alla di mettere il primo mattoncino sulla sesta affermazione stagionale è stata realizzata da Marzano, colui che nell'ultimo periodo sta trascinando la Cattolica nelle posizioni che le competono. Una rete che arriva intorno alla mezz'ora quando, sugli sviluppi di una rimessa laterale, Marzano si aggiusta il pallone - forse con un tocco di mano, vedendo le proteste degli ospiti? - e, dopo essersi liberato del proprio marcatore, scarica una gran botta che incoccia sulla parte interna del palo prima di terminare alle spalle di Cosi. 1-0 Cattolica e ottava rete stagionale per il 10 giallorosso. Nel secondo tempo la partita ricalca a grandi linee quella dei primi 35'. A dire il vero, lo Scandicci fa qualcosina di più in avanti, grazie anche all'inserimento di Di Cara. Gli attaccanti ospiti, però, continuano a soffrire la fisicità dei difensori giallorossi, protagonisti di una delle migliori prestazioni da inizio stagione. Non è un caso che l'occasione più nitida per lo Scandicci arrivi proprio sull'unica buca difensiva dei padroni di casa. Su un lancio in profondità, Di Cara approfitta del mancato intervento di un difensore giallorosso ma perde l'attimo davanti a Giuliano facendosi respingere il pallone del possibile pareggio. Come se non bastasse, anche i successivi tentativi - soprattutto da calcio piazzato - svaniscono con un nulla di fatto. Così, quando lo Scandicci è ormai agli ultimi assalti, la Cattolica può sfruttare gli spazi in campo aperto e al 68' è ancora una volta bravissimo Marzano ad entrare nell'azione del 2-0: il 10 riceve palla sulla sinistra, converge verso il centro e dal limite lascia partire una conclusione tutt'altro che irresistibile ma che Cosi riesce appena a respingere favorendo il comodo tap-in di Selvi che appoggia in rete colorando definitivamente di giallorosso la nuvolosa domenica mattina di Soffiano.
Calciatoripiù : la prova collettiva della formazione di Alla è da 10 in pagella, ma va riconosciuto che Marzano è diventato un fattore decisivo negli ultimi risultati positivi dei giallorossi. Nello Scandicci Sarti ci mette il solito impegno, fiancheggiato da un inesauribile Dell'Agli .
POGGIBONSESE: Boccali, Di Biasi, Longo, Alushi, Tafi, Bartalini, Dattilo, Chiappone, Selis, Thiam, El Bhit. A disp.: Billi, Corbinelli, Giardinelli, Leoni, Toce, Laurano, Pratesi. All.: Andrea Ricci.
TAU ALTOPASCIO: Di Grazia, Verrengia, Sarti, Colzi, Materassi, Frediani, Bernardini, Landucci, Paja, Ribechini, Soldati. A disp.: Piagentini, Landi, Mei, Di Lauro, Michelotti, Signorini S., Signorini T., Moretti. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Grigoriadis di Siena.
RETI: 20' Ribechini, 48' Moretti, 55' Mei rig.
Tutto - o quasi - facile per il Tau, che va a vincere 3-0 in quel di Poggibonsi, tenendo a debita distanza le inseguitrici, Arezzo in primis, con l'undicesimo successo stagionale. Non era certo la gara più abbordabile per una Poggibonsese alla ricerca disperata di punti nella difficoltosa rincorsa alla salvezza ma i giallorossi di mister Ricci possono comunque essere soddisfatti per una prestazione di carattere che, soprattutto nella prima frazione, ha consentito a Dattilo e compagni di tenere testa alla corazzata amaranto. Nei primi minuti di gioco, infatti, gli ospiti hanno faticato a trovare il bandolo della matassa contro una Poggibonsese ben chiusa e capace anche di ripartire a gran velocità con le incursioni di Dattilo e Thiam. Al 20', però, arriva la prima svolta della gara: sugli sviluppi di una punizione da posizione decentrata, Landucci serve un cross perfetto per Ribechini che riceve e da dentro l'area fulmina Boccali per lo 0-1. Il vantaggio dà fiducia agli amaranto, che prima dell'intervallo hanno diverse opportunità per raddoppiare ma Paja e Ribechini non affondano il colpo. Rischia invece di costare molto caro agli amaranto l'unica disattenzione difensiva quando, intorno al 30', Thiam serve Selis che va al tiro da buona posizione; fortuna per il Tau che Di Grazia risponde presente sbarrando la strada al centravanti della Poggibonsese. L'occasione di Selis suggerisce al Tau di chiudere quanto prima i conti per mettersi al riparo da brutte sorprese. Detto, fatto e nel secondo tempo gli ospiti ripartono a mille, mettendo subito sotto assedio l'area giallorossa. Su una delle tante occasioni create in zona Boccali, il Tau riesce a trovare il meritato raddoppio con Moretti, che al 49' sigla il gol del 2-0 con un perentorio colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Tau non si accontenta e dopo l'incornata di Moretti si mette alla ricerca del gol che metterebbe in ghiaccio i tre punti. Dopo alcuni tentativi poco precisi, al 55' a realizzare il terzo gol trasformando un calcio di rigore assegnato per un tocco di mano di un difensore giallorosso. Poco prima del triplice fischio i ragazzi di Gandini certificano il successo sfiorano a più riprese il quarto gol, mancandolo per questione di centimetri soprattutto con Signorini S. e Giuntoli.
Calciatoripiù : gli attaccanti segnano ma nel Tau a funzionare è ogni reparto. Verrengia , ad esempio, si prende la scena in difesa ripiegando con tempismo e proponendosi a più riprese in proiezione avanzata: insomma, il prototipo del terzino moderno. Landucci invece è il perno del centrocampo amaranto e si conferma tale anche in questa occasione, togliendosi la soddisfazione di entrare nella prima rete con l'assist per il gol di Ribechini.
ZAMBRA: Paoli, Sherja, Anticoli, Ferretti, Tuntoni, Ciotta, Douanla, Marchetti, Bianchi, Lici, Colangelo. A disp.: Bonsignori, Braho, Casini, Ciampi, Coppola, Cosma, De Rosa, Mazzini, Pucci. All.: Federico Luperini.
AREZZO: Rossi, Fiacchini, Farsetti, Lanini, Canapini, Gherghina, Fratini, Lucchini, Cavaletta, Minocci E., Paglicci. A disp.: Borghini, Scatizzi, Rossi, Minocci M., Sestini, Biagioli, Nugnes, Tuzzi. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: Neri di Livorno.
RETI: 50' Minocci E.
Il Tau corre forte ma l'Arezzo si dimostra un avversario che molla facilmente e il duello tutto amaranto in vetta al girone d'élite si rinnova. Stavolta il compito a cui erano chiamati i ragazzi di Tuzzi non era certamente agevole in casa di uno Zambra che nell'ultimo mese si è arreso soltanto all'Affrico. A rendere ancora più difficile il compito degli aretini ci ha pensato il campo di San Lorenzo alle Corti, reso quasi impraticabile dall'abbondante pioggia caduta prima e durante la partita. Il terreno scivoloso e appesantito ha obbligato le due compagini a rivedere i propri piani di gioco in favore di una partita incentrata prevalentemente sui lanci lunghi e sulla lotta a metà campo. Le occasioni però non mancano. Al 1' è subito l'Arezzo a rendersi pericoloso con una conclusione di Cavaletta, che ci prova dal limite dell'area mancando di poco il bersaglio. All'8' la replica dello Zambra è affidata a Bianchi che si rende minaccioso con un tiro dal limite che, come nel caso di Cavaletta, sfila di poco a lato. Lo Zambra prende coraggio e chiude in crescendo il primo tempo, confezionando un'altra occasione sull'asse Lici-Marchetti con quest'ultimo che riceve il cross del compagno ma conclude sul fondo. Non si registrano poi altre occasioni e il primo tempo si chiude con un piuttosto eloquente 0-0. Nella ripresa il copione della partita rimane pressoché simile a quello visto nei primi 35'. L'Arezzo ha però il merito di sfruttare al meglio la prima occasione creata nel corso del secondo tempo. Al 50', infatti, Ettore Minocci riconquista un pallone preziosissimo sulla trequarti, si invola a grandi falcate verso la porta avversaria e davanti a Paoli non perdona firmando il gol dello 0-1. Rispetto alla prima frazione, però, il secondo tempo non regala tanti altri spunti in termini di occasioni da rete. Consapevole dell'importanza del risultato, l'Arezzo si chiude in difesa respingendo senza troppi affanni le offensive dello Zambra. Dal canto loro, i padroni di casa ci provano fino all'ultimo affidandosi agli spunti di Douanla e Bianchi che però a questo giro non evitano la sconfitta.
Calciatoripiù : nello Zambra Bianchi e Douanla tentano fino all'ultimo di impensierire la difesa aretina. Per l'Arezzo va sottolineata ancora una volta la prestazione di Ettore Minocci , la cui rete decisiva ad inizio ripresa consente all'Arezzo di tenere il passo del Tau.
MONTIGNOSO: Innocenti, Dazzini, Parigi, Ricci, Savino, Galli, Isolani, Magaldi, Federighi, Velardi, Makhlouf. A disp.: Biancardi, Beani, Vita, Tribulato, Rossi Poiani, Radicchi, Posterli. All.: Davide Lampitelli.
SESTESE: Fontani, Barlumi, Giannone, Cesarano, Napolitano, Bartolomei, Di Sessa, Lika, Gusciglio, Lazzeretti, Rossi. A disp.: Targioni, Cavicchi, Sacchi, Marzano, Scarlini, Buontempo, Talbi, Drago, Marku. All.: Francesco Giannini.
ARBITRO: Baldi di Viareggio.
RETI: 44' Gusciglio, 60' Magaldi, 67' Lika.
Col brivido, la Sestese passa a Montignoso risolvendo a 3' dalla fine una partita che, contro ogni pronostico, rischiava di compromettere la rincorsa dei rossoblù ai piani nobili della classifica. Poi ci ha pensato Lika con un gioiello su punizione che ha interrotto sul nascere le ambizioni di un Montignoso che comunque merita gli applausi per una delle migliori prestazioni da inizio stagione. Il Montignoso fa capire subito che per la Sestese il compito non sarà così agevole. Dopo 3', infatti, un errore della difesa ospite in disimpegno consente a Federighi di concludere da dentro l'area, chiamando Fontani al primo intervento della sua partita. Scampato il pericolo, la Sestese comincia ad attaccare e fare incetta di calci d'angolo da cui arrivano le prime azioni pericolose di Lika e compagni. Il primo pericolo alla difesa locale lo porta Bartolomei con uno stacco di testa che termina di poco a lato, seguito poco dopo dai tentativi di Lika (sempre di testa) e di Gusciglio che in mischia manca la deviazione sotto porta. La Sestese insiste e in chiusura di prima frazione riesce a sbloccare l'incontro con una bella azione sull'asse Barlumi-Gusciglio: il 2 rossoblù scappa sulla corsia di competenza e, arrivato sul fondo, serve un cross teso su cui si avventa Gusciglio che, come un rapace, anticipa tutti sul primo palo e firma lo 0-1 su cui si chiude la prima frazione. Nella ripresa, la Sestese continua a macinare gioco e occasioni, mancando però spesso e volentieri di precisione sotto porta. Il risultato rimane in bilico e col passare dei minuti il Montignoso prende coraggio. E sull'unica occasione costruita nella ripresa, i padroni di casa trovano a sorpresa il pareggio: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il pallone messo in mezzo da Velardi viene respinto in maniera maldestra dalla difesa sestese e ad approfittarne è Magaldi, il più lesto di tutti a ribadire in rete per l'1-1. Nonostante il risultato a sorpresa e i pochi minuti a disposizione, la Sestese non si perde d'animo e al 67' ritrova il nuovo e decisivo vantaggio. Gusciglio si rende nuovamente protagonista, procurandosi la punizione dal limite che Lika trasforma in rete con una conclusione di rara potenza e precisione. La Sestese legittima poi il successo con un altro paio di occasioni nel finale: Marku va vicinissimo al gol con una conclusione da fuori che sfila di poco a lato, mentre sull'ultima azione della partita Talbi si divora un gol già fatto cogliendo il palo dopo una respinta di Innocenti sul tiro di Barlumi.
Calciatoripiù : al di là del gol decisivo, Lika è per distacco il migliore in campo per la prova totale fornita a metà campo in una Sestese in cui brilla anche il centrale difensivo Bartolomei .
AFFRICO: Lombardi, Bonfanti, Cerasi, La Greca, Iania, De Angelis, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Donatti, Pratesi, Vezzani, Balducci, Agnoloni, Casarenti, Benelli, Gasperini. All.: Lorenzo Bambi.
MARGINE COPERTA: Xillo, Spinelli, Pasquinelli, Muraca, Bellandi, Vannini, Forletti, Paganelli, Colonna, Ferro, Pellegrini. A disp.: Ringressi, Peghinelli, Quiriconi, Tempestini, Castelli, Morina, Bellesi, Ruggiero. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Reconditi del Valdarno.
RETI: 25', 45' Ala, 55' Nunziati.
Neanche le assenze e il campo allentato fermano la rincorsa di un lanciatissimo Affrico, che grazie al 3-0 sul Margine Coperta stacca lo Scandicci e si prende il terzo posto in solitaria. Dopo una partenza a singhiozzo, complice anche l'ottima disposizione in campo del Margine Coperta, l'Affrico inizia a farsi minaccioso dalle parti di Xillo. Gli spazi aperti da Piccioli - fra i migliori tra le fila biancazzurre - permettono ad Ala e Nunziati di esplodere la propria rapidità e di mettere in crisi la difesa avversaria. Su una di queste incursioni, al 25' i padroni di casa si procurano un calcio d'angolo da cui scaturisce un batti e ribatti risolto dal solito Ala, che arriva prima di tutti e da due passi mette dentro il pallone dell'1-0. Da lì la pressione dell'Affrico si fa sempre più insistente, complice anche un Margine Coperta che fatica tremendamente ad uscire dalla propria metà campo. In almeno un paio di occasioni, Piccioli si costruisce l'occasione per il raddoppio, così come La Greca che si vede ribattere sulla riga una conclusione a colpo sicuro. Fioccano dunque le occasioni sponda Affrico ma il primo tempo si chiude sul parziale di 1-0. Nella ripresa, però, i ragazzi di mister Bambi continuano ad imperversare nella metà campo bianconera e al 45' trovano il raddoppio: Ruggiero ferma un'azione di ripartenza dell'Affrico e l'arbitro assegna il calcio di punizione tra le proteste della panchina ospite; Vaggioli scodella poi un gran pallone a centro area dove irrompe Ala che di testa indirizza il pallone alle spalle di Xillo. Pochi minuti dopo l'Affrico la chiude grazie alla splendida ripartenza orchestrata da La Greca che con un lancio perfetto pesca Nunziati che (in posizione dubbia?) scappa alle spalle dei difensori avversari e davanti a Xillo non sbaglia insaccando il pallone del 3-0. Anche nel finale il pallino del gioco continua a essere in mano ai padroni di casa, che mancano il quarto sigillo con i soliti Ala e Piccioli. La reazione del Margine Coperta è tutta in una conclusione di Castelli neutralizzata senza problemi da Lombardi poco prima che l'arbitro decreti la fine delle ostilità.
Calciatoripiù : nell'Affrico De Angelis comanda con personalità il pacchetto arretrato, concedendo soltanto le briciole agli attaccanti bianconeri. Piccioli non segna ma si muove tantissimo in attacco consentendo agli esterni di affondare il colpo. A centrocampo è come sempre fondamentale l'apporto di Silvestri . Nel Margine Coperta si salvano Xillo e Pasquinelli .
LASTRIGIANA: Hancu, Tartaglia, Curri, Maxharri, Municchi, Torniai, Caparrini, Manescalchi, Squitieri, Gracci, Rotolo. A disp.: Rossi, Preka, Licaj, Conti, Bini, Casamonti, Semeraro, Michelozzi, Dainelli. All.: Gianni Gonnelli.
ARMANDO PICCHI: Martino, Lega, Bulleri, Persico, Lucido, Di Piazza, Falleni, Buonomo, Monaco, Cerri. A disp.: Mazzantini, Lenzi, Francalacci, Cecchi, Pirone, Amedei, Barile, Bettini, Adorni. All.: Matteo Brisciani.
ARBITRO: Selmani di Prato.
Arriva il primo punto in trasferta per l'Armando Picchi, che blocca sullo 0-0 una Lastrigiana reduce da alcuni risultati positivi - l'ultimo in ordine di tempo il 2-1 rifilato allo Scandicci - ma poco cinica nel confronto contro i labronici. La partita comincia con un buon approccio da parte dei biancorossi, che cercano fin da subito di approfittare dell'atteggiamento remissivo dei ragazzi di Brisciani. Già nei primi 15' si contano almeno un paio di occasioni a testa per Rotolo e Squitieri, tra cui un gol annullato a quest'ultimo per una posizione di fuorigioco. A tenere a galla l'Armando Picchi ci pensa Martino che sfodera una serie di parata dall'elevato coefficiente di difficoltà ma che consentono ai livornesi di andare al riposo in parità. Nel secondo tempo la Lastrigiana prova a mantenere il pallino del gioco difronte però ad un Armando Picchi decisamente trasformato rispetto alla prima frazione. Dopo un paio di occasioni biancorosse col solito Rotolo, infatti, anche il Picchi comincia a bussare dalle parti di Hancu con alcune iniziative da calcio piazzato. La più pericolosa è griffata da Monaco, che dai 25 metri tenta la soluzione diretta chiamando il portiere della Lastrigiana al primo intervento complicato della sua partita. Sul ribaltamento di fronte i padroni di casa vanno a centimetri dal vantaggio con una traversa colpita da Squitieri dopo un'azione insistita in area labronica. Scampato il pericolo, l'Armando Picchi torna a farsi vedere dalle parti di Hancu con un'incursione di Cecchi, sul cui tiro-cross non interviene alcun compagno, e con una staffilata di Falleni che dalla lunga distanza non centra il bersaglio grosso. Le ultime occasioni sono tutte di marca biancorossa, ma Rotolo e compagni hanno le polveri bagnate e lo 0-0 resiste fino al triplice fischio del direttore di gara.
Calciatoripiù : nella Lastrigiana ottima la prova del pacchetto arretrato, dove Torniai si mette in mostra con un paio di chiusure importanti. Tra le fila biancorosse spicca anche il solito Squitieri che va vicino al gol centrando una traversa clamorosa. Nell'Armando Picchi Brisciani reinventa Lega difensore centrale e lui, centrocampista naturale, si adatta benissimo al nuovo ruolo risultando il migliore dei suoi. Insieme a Lega, anche Di Piazza contribuisce alla straordinaria prova difensiva dei livornesi.
MALISETI SEANO: Gaggioli, Fattori, Mastrolia, Innocenti, Osmenaj, Prota, Sciarabba, Casini, Dedeli, Biscardi, Gori. A disp.: Faggi, Gjipali, Tronci, Rrapaj, Bonezzi, Galantucci, Curcetti, Luconi. All.: Andrea Bartolini.
CAPEZZANO: Carassiti, Masala, Sbrana, Manfredi, Palagi, Milli, Ricciotti, Lamperi, Lombardi, Bianchi, Lucchesi. A disp.: Oggiano, Buselli, Dettori, Di Ciolo, Ouadjout, Poli, Checchi. All.: Gianluca Peselli (indisponibile, in panchina Giacomo Motroni).
ARBITRO: Giampà di Pistoia.
RETI: 5' Dedeli, 7', 30' Biscardi, 15' Manfredi, 25' Prota, 42' Lucchesi, 68' Di Ciolo.
Chi è convinto che nell'élite esistano partite scontate può dare un occhio a quanto successo tra Maliseti e Capezzano, che nel quattordicesimo turno di campionato danno vita ad una partita emozionante condita da un finale thriller in cui soltanto la reattività di Gaggioli ha impedito ai versiliesi di rimettere in piedi una partita che dopo 35' sembrava già persa. Il 4-3 con cui il Maliseti ha risolto la pratica Capezzano arriva dopo 70' di spettacolo assoluto, nonostante le condizioni proibitive del Comunale di Maliseti. Il Maliseti parte col piede giusto e dopo 5' indirizza la partita sui binari favorevoli: Sciarabba riesce a sfondare subito sulla sinistra, prima di servire un cross a rimorchio per l'accorrente Gori che conclude di interno piede; il pallone sbatte sul palo ma diventa comodo per il tap-in di Dedeli che continua il suo magic moment trovando la rete numero sette in campionato. Passano due giri d'orologio e il Maliseti concede addirittura il bis. Stavolta ci pensa Biscardi con una travolgente azione personale conclusa con una bordata sotto la traversa che si rivela imprendibile per Carassiti. 2-0 e gara che sembra prendere già una piega decisamente favorevole ai padroni di casa. Il Capezzano però non demorde e approfitta del primo momento di rilassamento dei pratesi per rientrare in partita grazie alla deviazione di Manfredi, lesto a raccogliere una spizzata di Lamperi e a trafiggere Gaggioli con una conclusione imprendibile. Dopo un inizio decisamente in salita, i versiliesi entrano in partita e dopo il gol di Manfredi creano un paio di occasioni - colpo di testa di Lombardi e diagonale di Ricciotti - su cui è bravissimo Gaggioli ad opporsi. Scampato il pericolo, il Maliseti torna padrone del campo e nel finale di primo tempo sembra piazzare l'allungo decisivo. Al 25' Gori si incarica della battuta di un calcio d'angolo disegnando un cross perfetto per il terzo tempo di Prota, che indirizza il pallone sul secondo palo mettendo fuori causa un incolpevole Carassiti. Passano 5' e il Maliseti cala il poker: ad andare a segno è ancora una volta Biscardi, che fa doppietta personale con un tiro-cross che termina direttamente alle spalle di Carassiti. Nel secondo tempo il Capezzano rientra in campo con un piglio ben diverso, nonostante le prime azioni pericolose siano di marca Maliseti con i soliti Biscardi e Sciarabba. I versiliesi, rinvigoriti dagli ingressi di Di Ciolo e Buselli, riescono a trovare spazi tra le maglie della difesa pratese e al 42' accorciano le distanze con Lucchesi, che in mischia trova la deviazione vincente per il momentaneo 4-2. Il Maliseti commette l'errore di abbassarsi troppo, prestando il fianco agli assalti insistiti del Capezzano. Gli interventi di Gaggioli tengono a galla i padroni di casa ma a pochi minuti dalla segnalazione del recupero Di Ciolo approfitta di una disattenzione difensiva e, dopo aver saltato un paio di avversari, batte Gaggioli fissando il punteggio sul 4-3. L'arbitro segnala 4' di recupero e al secondo minuto il Maliseti rischia di veder sfumare tre punti che sembravano ormai in cassaforte. Sull'ennesima iniziativa degli ospiti, Sbrana si incunea a gran velocità in area, venendo atterrato ingenuamente da Osmenaj. Per l'arbitro è calcio di rigore ma dal dischetto Ricciotti fallisce il possibile 4-4, vedendosi respingere il tiro - per la verità troppo centrale - dal piedone di Gaggioli che diventa l'eroe di giornata in casa Maliseti evitando un pareggio che avrebbe assunto i contorni di una grossa beffa.
Calciatoripiù : nel Maliseti Gaggioli merita sicuramente una menzione per il rigore parato a tempo scaduto, decisivo per conservare il 4-3 finale, ma a trascinare i pratesi al successo è stato soprattutto Biscardi con la sua doppietta personale e Gori con il suo piede caldo che ha innescato quasi tutte le azioni d'attacco dei padroni di casa.