PIANESE Ricco, Morelli, Pandimiglio (48' Menga), Simeoni (84' Alabay), Barbetta (46' Lopez), Gagliardi, Irace (53' Pinto), Marino, Mugelli (78' Polidori), Lepri, Modic. A disp.: Balli, Grifoni, Kondaj. All.: Bonnuccelli
OSTIAMARE: Borrelli (92' Di Giorgio), Talamonti, Succi, Compagnone, Sbardella, Mazzei, De Crescenzo (78' Amendola), Gelonese, De Cenco (81' Caon), Milani (92' Plini), Lazzeri. A disp.: Santovito, Santarpia, Tirelli, Sardo, Taviani. All.: Perrotti.
ARBITRO: Palmieri di Conegliano, coad.. Mititelu e Ameglio di Torino
RETI: 18' Mazzei, 25' e 77' De Cenco.
NOTE Ammoniti Succi, Gelonese, De Cenco.
Più motivato a prendersi i tre punti l'Ostiamare di Perrotti, mentre la Pianese accusa (inevitabilmente, ci viene da dire) il colpo negativo dello scontro diretto perso che ha definitivamente consegnato la Serie C all'Arezzo, il rivale di tutta la stagione. E allora ecco che lo scontro del Comunale vale solo per i laziali determinati ad uscire dalla zona rossa di graduatoria. Pronti-via e passano i viola. Calcio d'angolo di Milani, Mazzei svetta più in alto di tutti: zero a uno. La Pianese accusa il colpo, i laziali intuiscono di poter spingere ancora per provare a raddoppiare i conti e mettere così in sicurezza la gara già nel primo tempo: amiatini distratti nelle marcature da palla inattiva, al 25' raddoppio da parte della formazione lidense con un'azione praticamente identica a quella che aveva portato all'1-0. Corner del solito Milani e stavolta a staccare con il tempo giusto è De Cenco che infila in rete il 2-0. La reazione dei padroni di casa è però minima e si va così all'intervallo. Nella ripresa la squadra di Bonuccelli prova a tornare padrona del gioco ma non impensierisce in modo sufficiente la retroguardia viola e finisce fuori giri. Di contro, i laziali controllano abilmente il campo dimostrando che, nella loro miglior versione, non hanno nessuna mancanza per potersi garantire la permanenza in categoria. Pochi difetti per la squadra di Perrotti quando confeziona queste performance così attente in difesa e ciniche in avanti: anzi, c'è spazio persino per il tris firmato De Cenco che, quando il cronometro segna il minuto numero trentadue, si invola verso la porta e fulmina l'estremo difensore avversario per il definitivo 3-0 biancoviola. Definitivo sipario sul match, per l'Ostiamare è un trionfo.
POGGIBONSI: Pacini 7.5, Morosi 5.5 (54' Marafioti 6), Tognetti 6 (74' Bellini sv.), Mazzolli 6.5, Gistri 5.5, De Sanctis 6, Muscas 6 (67' Chiti 6), Camilli 5.5, Bigozzi 5.5 (91' Barbera sv.), Regoli 6, Riccobono 5.5 (78' Motti 6). A disp.: Bruni, Grassini, Di Paola, Polo. All. Stefano Calderini 6.
LIVORNO: Bagheria 5.5, Fancelli 6.5, Benassi 6, Giampà 6, Lorenzoni 6 (50' Belli 6), Pecchia 6.5 (66' Bamba 6.5), Luci 6.5, Lucarelli 6 (85' Giuliani 6.5), Greselin 5.5, Bruzzo 6 (56' Lo Faso 6), El Bakhtaoui 6 (56' Lucatti 5.5). A disp.: Fogli, Longo, Camara, Russo. All.: Lorenzo Collacchioni 6.
ARBITRO: Boiani di Pesaro, coad. da Amorello di Pesaro e Gasparini di Macerata.
RETE: 92' Regoli
NOTE: Ammoniti Morosi, Lorenzoni, Mazzolli, De Sanctis, Benassi. Angoli 0-8. Recupero di 4'.
Terz'ultimo atto della stagione regolare, e penultima insidiosa trasferta per il Livorno di Collacchioni. Gli amaranto, ospiti allo stadio Lotti di Poggibonsi, affrontano la compagine locale, per la giornata di calendario numero 32. I giallorossi di Mister Calderini sono fra le squadre più in forma del momento, si presentano alla sfida con l'attacco più prolifico del campionato e, soprattutto, con un ruolino di marcia casalingo meritevole del terzo posto in classifica. Sono in piena corsa per certificare il gradino più basso del podio, attraverso un gioco solido, strutturato in mezzo al campo, e ben orchestrato in zona d'attacco. È dura, durissima, per il Livorno - reduce da quattro pareggi consecutivi, senza i tre punti da sette partite, e aggrappato solo per un filo alla qualificazione playoff - riuscire a strappare una vittoria che, lontano dall'Armando picchi, manca addirittura dal 18 settembre contro il Terranuova Traiana. Collacchioni dovrà scavare nel profondo dei suoi giocatori, per cercare di difendere il quinto posto fino alla fine. È una sfida aperta, dalla posta in palio delicata, e i padroni di casa scelgono di affidarsi al tridente pesante Bigozzi-Regoli-Riccobono. Con Muscas a dettare tempi e spazi di movimento. Gli ospiti rispondono, invece, con Capitan Luci in cabina di regia e Bruzzo al fianco di Greselin alle spalle di El Bakhtaoui come terminale offensivo. Il primo squillo è di marca casalinga, con un palleggio stretto al limite dell'area Cammilli si porta al tiro mancando la porta di una spanna. Sembra l'antipasto di una storia già vista con il Livorno in trasferta: i padroni di casa al comando e i labronici in affanno. E invece, i ragazzi di Collacchioni diventano ben presto i dominatori assoluti della sfida. Il Livorno prende campo, annulla le iniziative del Poggibonsi e costruisce con convinzione un gran numero di situazioni offensive, tra cui le due occasioni più clamorose gettate al vento da El Bakhtaoui. La prima al 25', quando Pecchia vince un contrasto e lascia a Lucarelli il cross al centro sul quale si avventa il destro del franco-marocchino, che Pacini toglie dallo specchio della porta con un volo da applausi; poi la seconda al 28', stavolta grazie al mancino sporco di Greselin che El Bakhtaoui controlla a pochi centimetri dalla porta ma colpisce in pieno Pacini fallendo un gol praticamente già fatto. Nel mezzo c'è tanto Livorno, che sale con una pressione davvero intensa, azzerando qualsiasi velleità dei giallorossi. Costretti a chiudere la prima frazione portando a registro solo un altro tiro: quello di Mazzolli, al 40', che cerca di sorprendere Bagheria con una conclusione dalla distanza potente ma centrale. Se nel primo tempo c'è stata solo una squadra in campo - il Livorno - anche la ripresa dei giochi illude con una partenza amaranto da brividi. Passano solo 40 secondi e Greselin si mangia un altro gol già fatto, calciando col sinistro addosso a Pacini da pochi passi. L'intervento del portiere locale è strepitoso, salva i suoi dallo svantaggio e consente, nello stesso momento, alla ripartenza veloce del Poggibonsi. Dal capovolgimento di fronte riceve Regoli, all'altezza del vertice dell'area di rigore, e fulmina Bagheria con una parabola deliziosa all'incrocio dei pali. Si ribalta tutto in un amen. I padroni di casa ritrovano coraggio, mentre il Livorno ha bisogno di qualche minuto per riprendersi dalla doccia gelata. Ma il Poggibonsi non ha nulla da perdere, la serenità è dalla sua parte, mentre gli per gli ospiti la posta in palio vale davvero una stagione intera. I labronici, pian piano, riprendono possesso della partita e tornano ad attaccare con coraggio per tentare di rimettersi in carreggiata. Nell'ordine: al 69', sul cross dipinto da Bamba, Belli stacca ma non arriva all'impatto sulla sfera; al 70' la punizione dello stesso ivoriano scavalca la barriera senza fortuna, poi quella di Greselin al 74' si scioglie sul fondo col colpo di testa di Benassi; poi ancora, al 78', Bamba taglia il campo e apre per Lo Faso ma il suo gioco di gambe produce solo l'ennesimo calcio d'angolo; di nuovo all'84', Luci, cerca la soluzione personale con un gran destro che chiama Pacini alla deviazione affannosa; ed infine - ad un passo dal triplice fischio - le ultime due emozioni colorate d'amaranto. Le più clamorose della ripresa. All'87', dalla rimessa laterale di Fancelli, scocca la capocciata velenosa di Benassi che Pacini toglie dall'angolino con un altro guizzo incredibile. E al 95', tocca a Giuliani vedersi respingere dal prodigioso portiere casalingo, un colpo di testa destinato in rete sul primo palo. Sul colpo di reni di uno strepitoso Pacini finisce il match. Vince il Poggibonsi 1-0, mettendo nei guai seri il Livorno. La vittoria del Flaminia sul Ghiviborgo restringe ad un solo punto il distacco dagli amaranto, che adesso dovranno mantenere i nervi saldi e vincere a tutti i costi nel prossimo - ed ultimo turno casalingo - contro l'Orvietana.
TERRANUOVA TRAIANA: Antonelli, Farini, Artini (62' Petrioli), Bega, Cioce, Gautieri (85' Neri), Meucci (72' Schinnea), Massai, Dema (72' Maloku), Benucci, Sacconi. A disp.: Limentra, Mazzeschi, Mascia, Ceppodomo, Occhiolini. All. Calori.
GROSSETO: Nannetti, Crivellaro, Bruno, Cretella (89' Caprioli), Carannante, Bruni, Diambo, Pasciuti, Gomes, Giustarini (70' Cesaroni), Moscatelli (85' Battistoni). A disp.: Cirillo, Veronesi, Ciolli, Generali, Aleksic, Scaffidi. All.: Cretaz.
ARBITRO: Petraglioni di Termoli, coad. da Longobardi di Castellammare e Ferraro di Frattamaggiore.
RETI: 32′ Pasciuti, 53' rig. Benucci.
NOTE: ammoniti Artini, Giustarini, Dema, Gomes, Pasciuti, Moscatelli, Massai. Recuperi 1+4.
Il punticino, tutto sommato, non va malissimo. Il Grosseto, che ne aveva già guadagnati due in settimana vincendo il ricorso contro la Sangiovannese sul caso delle traverse troppo basse, porta a casa un altro risultato positivo dal difficilissimo campo Matteini di Terranuova dove i valdarnesi di Calori hanno costruito gran parte del proprio percorso salvezza regalandosi scalpi importanti come quelli di Arezzo e Pianese. Una gara che vale tantissimo, in ottica salvezza, per entrambe le formazioni: i biancorossi di casa al momento sarebbero retrocessi in Eccellenza, quelli ospiti devono tenersi fuori dalla zona playout a 270 minuti dal fischio finale sul campionato. Parte meglio la squadra maremmana: al 20' Carannante innesca Giustarini che può scattare in area, ma Antonelli lo anticipa in uscita. Dall'altra parte si muove Sacconi, che rientra da sinistra e spara a botta sicura, ma Nannetti blocca. Poco dopo Cretella deve salvare sulla conclusione di Benucci. Al 32' passa in vantaggio il Grosseto: lancio di Moscatelli, Pasciuti interviene di testa di prima intenzione, castigando Antonelli: zero a uno, il tifo maremmano può esplodere. Ci sarebbe spazio anche per il raddoppio: al 44' in contropiede la squadra di Cretaz fa due a zero su contropiede, ma è tutto fermo per fuorigioco. Nella ripresa entra meglio in campo il Terranuova, deciso a non perdere in casa anche perché il ko significherebbe di fatto retrocessione quasi certa. Ma serve un episodio: eccolo a pochi minuti dal nuovo inizio delle ostilità con un fallo di mano maremmano in area ospite. Calcio di rigore per la squadra locale: dal dischetto Benucci trasforma. Ora la gara è in perfetto equilibrio ed entrambe devono provare ad attaccare per accaparrarsi la posta piena: bel pallone per Giustarini, Diambo spara a botta sicura, Antonelli respinge. Poi ci prova Cretella, ma il suo tentativo avrebbe bisogno di una deviazione amica che non arriva. Poco altro: il pari finale serve più che altro al Grosseto.