COLLIGIANA: Chiarugi, Donati (88' Munno), Noferi, Pierucci, Mariani, Manganelli, Baccani, Bouhamed, Imbrenda (78' Bartalini), Grazioso (69' Cianciolo), Milanesi. A disp.: Bacciottini, Sardelli, Corbinelli, Mateev. All: Chini.
LASTRIGIANA: Giannini, Borgioli (81' Ciotola), Bandini (74' Barzini), Lenzini (88' Marchetti), Calonaci (74' Corsi), Biondi, Pierattini (74' Sarti), Terzani, Bourezza, Valori, Manganiello. A disp.: Fedele, Crini, Fioravanti, Bianchi. All.: Bartalucci.
ARBITRO: Cremone di Pisa, coad. da Scorteccia di Firenze e Laganà di Siena.
RETI: 86' Valori, 92' Manganelli.
Botta e risposta al Manni fra Colligiana e Lastrigiana. I valdelsani riacciuffano il punto nel finale riprendendo di prepotenza il secondo posto che vale il miglior piazzamento possibile in vista dei playoff: giocheranno contro la Zenith Prato. Lastrigiana già salva e comunque protagonista di una gara da apprezzare. Certo, non sarà ricordata come la partita più spettacolare di questa Eccellenza. Il match di Colle Val d'Elsa è sciupato dal forte vento che per oltre mezzora non rende la vita facile ai ventidue in campo. Solo al 34' si assiste alla prima chance: Chiarugi deve intervenire su un tiro-cross distendendosi per evitare minacce. Insiste la Lastrigiana: Pierattini calcia a botta sicura, Donati riesce a mettere in calcio d'angolo. Poco altro. La ripresa si apre con un cross di Milanesi per Imbrenda che però non inquadra lo specchio della porta vanificando una interessante iniziativa. Al 55' una conclusione di Milanesi viene deviata in angolo. La Lastrigiana reagisce con Pierattini che al 59' conclude oltre il secondo palo. Di tiri nello specchio neanche l'ombra: una punizione di Bouhamed pesca la testa di Noferi che però manda alto. Episodio che potrebbe cambiare la gara a venti minuti dalla fine: pare esserci un fallo di mano in area ospite, la Colligiana protesta vibratamente col direttore di gara che però non è dello stesso parere e ammonisce anzi Cianciolo per proteste. Si prosegue. Potrebbe essere gara da 0-0 e invece all'86' la sblocca la squadra ospite: Valori concretizza una buona imbucata, proteste dei locali che invocano il fuorigioco. A questo punto i valdelsani devono accelerare se vogliono strappare il punto che certificherebbe il secondo posto: e nonostante il pochissimo tempo a disposizione fanno centro grazie a Manganelli che di testa da corner mette dentro. Uno a uno, tutti contenti.
BALDACCIO BRUNI: Vaccarecci, Piccinelli, Vassallo, Bruschi, Adreani, Magi, Sbardella (31 D'aprile), Torzoni, Terzi (62 Battistini), Autorità, Mercuri (79 Gigli). A disp.: Conti, Burani, Perfetti, Giorni, Croci, Carriola. All.: Bruni (Borgo squalificato).
FOIANO: Marcocci, Nocentini (77 Menchetti), Rossi (66 Mancini), Pagliaro, De Sanctis, Alabastri, Cacioppini (51 Manchia), Minocci, Acatulli (46 Sinani), Mostacci, Bartoli (60 Brilli). A disp.: Goretti, Tenti, Bennati, Costantini. All.: Zacchei.
ARBITRO: Norci di Arezzo, coad. da Meo di Siena e Ernano di Arezzo.
RETI: 55' Terzi, 91' Menchetti.
Note: Angoli 4 a 3. Ammonito Alabastri. Recupero 1 e 3.
Salomonicamente, il risultato ideale. Il Foiano chiude la stagione senza perdere all'ultima giornata, la Baldaccio si regala quel punticino che significa salvezza matematica. Uno a uno allo Zanchi di Anghiari: due delle squadre più presenti nella storia dell'Eccellenza toscana si danno appuntamento in Categoria Regina anche per l'anno prossimo. Parte fortissimo la squadra biancoverde che già al primo minuto confeziona una opportunità clamorosa con Autorità che si presenta solo davanti a Marcocci ma il suo pallonetto che supera il portiere e termina sul fondo. Baldaccio sempre avanti e al 6' altra occasione con Mercuri che sfrutta un errore in disimpegno degli ospiti che fa partire un diagonale che accarezza il palo alla sinistra di Marcocci; poi un difensore ospite libera. Locali sempre alla ricerca del vantaggio e al 9' piovono occasioni da gol in sequenza che non trovano sbocco: tutto si svolge al limite dell'area del portiere ospite, dove si accende un batti e ribatti con tiri di Terzi (due volte) e Autorità, ma nella mischia generatasi i difensori ospiti riescono sempre a ribattere ed infine liberano l'area con palla preda di Piccinelli che crossa a centro area per Autorità che di testa spedisce alto. La pressione dei locali si attenua e solo al 28' si registra una nuova occasione per la Baldaccio, quando Terzi prova il tiro, ribattuto, sulla sfera si avventa Autorità che fa partire un destro indirizzato al sette alla sinistra di Marcocci che si stende e riesce a respingere il tiro. Primo tempo che termina a reti inviolate. La seconda frazione si apre con l'ennesima occasione per i locali al 47' con Autorità che di prepotenza arriva sul fondo e serve al centro per l'accorrente Terzi che spara alle stelle un rigore in movimento. Quest'ultimo però si fa finalmente perdonare al 55' quando Mercuri scodella una palla allo stesso Terzi appostato sul secondo palo che dopo aver stoppato la palla tira a botta sicura superando Marcocci. Si sveglia il Foiano: Sinani da ottima posizione colpisce una clamorosa traversa. All'86' Minocci va al tiro, deviazione di Adreani e Vaccarecci si supera deviando la palla in angolo tra le proteste degli uomini di Zacchei che reclamano un mani dello stesso difensore locale. Baldaccio in affanno per aver speso molto durante la gara: gli ospiti segnerebbero al 90', ma è tutto fermo per fuorigioco di Sinani. Poco male: un minuto dopo segna Menchetti con una deviazione da due passi che non lascia scampo a Vaccarecci.
MAZZOLA VALDARBIA: Cefariello, Nassi (73' Tozzato), Gianneschi, De Luca, Fabbrini, Silvestri (42' Cattich), Cavallini (68' Pierangioli), Cruciani, Bartolini, Baroni (82' Zeppi), Mearini (68' Hoxhaj). A disp.: Florindi, Caro, Palazzesi, Malavita. All. Argilli
PONTASSIEVE: Morandi, Buscè (53' Fioravanti), Giannelli, Muho, Visibelli, Fani (66' Sitzia), Cassai (83' Marconi), Di Leo, Adami (61' Minischetti), Salvadori (53' Serrotti), Fantechi. A disp.: Romano, Prunecchi, Papini, Nocentini. All. Brachi
ARBITRO: Pascali di Pistoia
RETI: 12', 16' e 76' Di Leo, 90' Minischetti.
Il Mazzola Valdarbia stecca l'unica partita del girone di ritorno e lo fa proprio all'ultima giornata. Nei primi dieci minuti di partita i biancocelesti prima trovano il gol, annullato per fuorigioco, con Bartolini poi sfiorano la marcatura con Cruciani, bravo Morandi a salvarsi in angolo. All'undicesimo contatto dubbio in area di rigore ai danni di Baroni, l'arbitro lascia correre. Un giro di lancette e il Pontassieve passa: errore difensivo che libera la strada a Adami, Cefariello respinge. Sul proseguimento dell'azione Di Leo riceve al limite e spara la botta che piega le mani al portiere biancoceleste e si insacca. Quattro minuti dopo ancora un sanguinoso errore in difesa permetta sempre a Di Leo di girarsi in area e fulminare ancora Cefariello. Pungo in pieno stomaco per il Mazzola Valdarbia che, comunque, va vicino al gol al minuto diciannove con Baroni ma Morandi si supera. Al ventunesimo Cassai vicino al tris, Cefariello chiude con il piede. Da qui in poi è un monologo biancoceleste, che sfiora la rete con De Luca, Cruciani, Cavallini e Baroni senza riuscire a superare un Morandi in grandissima giornata. Ad inizio ripresa il Mazzola Valdarbia cinge d'assedio l'area ospite, la porta è però stregata e la sfera viene respinta o dal portiere o, incredibilmente, danza davanti alla linea di porta senza che nessun calciatore riesca a realizzare. Al settantaseiesimo con tutta la squadra sbilanciata in avanti, un mortifero contropiede dei fiorentini manda ancora una volta Di Leo all'appuntamento con la tripletta personale. La partita, praticamente si chiude qui, i biancocelesti mollano definitivamente la presa. Al novantesimo Minischetti realizza anche il poker direttamente su calcio di punizione, bucando un non perfetto Cefariello. La stagione del Mazzola Valdarbia si chiude con una pesante sconfitta che non cancella una stagione straordinaria impossibile da dimenticare.
FIGLINE: Simoni, Sottili, Banchelli, Serrotti, Sabatini, Orpelli, Zellini, Le Brun, Vangi, Marini, Matteini. A disp.: Conti, Mannella, Sesti, Canali, Gabbrielli, Ferretti, Conteduca, Hibraj, Iaiunese. All.: Stefano Tronconi.
PRATO 2000: Santangelo, Gaggioli, Querci, Secci, Kowalsky, Bianchi, Tallarita, Fall, Nencioni, Servillo, Testa. A disp.: Tortelli, Capecchi, Quadrati, Sacchi. All.: Carlo Falcini.
ARBITRO: Giovannini di Arezzo, coad. da Quartararo di Arezzo e Della Bartola di Pisa.
RETI: 7' e 23' Zellini, 16' e 64' Vangi.
E' qui la Festa! Si, il giusto epilogo per una stagione dal sapore dolceamaro per le due Squadre che aprono e chiudono la classifica. Il Figline meritatamente promosso in serie D dopo una stagione sorprendente considerando che partiva da una ricostruzione importante impostata magistralmente da Nario Cardini che poi decideva di lasciare l'incarico di diesse e magistralmente costruita e gestita dal mister Stefano Tronconi abile nel creare un gruppo misto di calciatori esperti e di giovani promesse che sono cresciute in modo rilevante sotto l'aspetto tattico e tecnico. Il Prato 2000 invece ha affrontato una stagione impostata male e gestita peggio per una serie di fattori legati ad aspettative non mantenute anzi tradite da chi aveva dato disponibilità a sostenere anche finanziariamente la Società e la Squadra che aveva vissuto esperienze importanti negli ultimi anni, purtroppo le scelte tecniche non sono state adeguate ed efficaci per raddrizzare il cammino. Paradossalmente la Festa assumeva valore per entrambe le formazioni in quanto i pratesi tenacemente portavano in fondo e regolarmente il campionato in barba a tutti coloro che avevano remato contro e deciso di abbandonare il gruppo pur avendo motivazioni importanti extra campo. Il riconoscimento migliore l'hanno ricevuto dagli avversari che hanno apprezzato la tenacia di esserci e l'impegno di affrontare la gara contro qualunque avversario a testa alta e senza fare barricate che rappresentano la negazione del calcio, infatti anche stavolta sono scesi in campo con profondo rispetto per gli avversari ma con la grinta e la determinazione di provare a fare la propria partita. Hanno scelto uno schieramento che richiamava il 4-3-1-2 per tentare di affondare anche se hanno trovato un muro quasi insormontabile nella coppia Sabatini ed Orpelli , pertanto hanno effettuato qualche conclusione dalla distanza nonostante il centrocampo ben orchestrato da Bianchi e Servillo assistiti da Testa che giocava tra le linee per spezzare le fonti di gioco avversarie e dare un punto di riferimento per lanciare Nencioni e Tallarita, poi passavano al classico 4-4-2 per le problematiche fisiche di qualche elemento non al meglio che rientrava da un infortunio. La retroguardia riusciva a chiudere le offensive sulla fascia sinistra mentre soffriva tremendamente sulla fascia destra dove Banchelli e Zellini imperversavano, non a caso da lì partivano tutte le azioni pericolose e quelle che portavano alle reti dei padroni di casa che aprivano le marcature con Zellini , raddoppiavano con Vangi, abile a difendere con il corpo una palla alta in piena area di porta e poco dopo Zellini trovava la doppietta personale ribadendo un'ennesima respinta in affanno della retroguardia ospite. La ripresa appariva meno problematica per i Tigrotti anche perché trovavano un assetto meno deficitario sulla fascia destra con qualche sostituzione necessaria ed addirittura creavano alcune imbucate in attacco che sfioravano il goal in un paio di occasioni con Capecchi, poi Vangi chiudeva l'incontro e la stagione con la sua doppietta personale sfruttando un'incertezza difensiva avversaria. La gara si manteneva vivace per la caparbietà degli ospiti di lottare su ogni palla senza mollare nulla e lasciando tutto quello che avevano sul campo salutando dignitosamente questa categoria con l'auspicio di poterla ritrovare presto. Anche stavolta un plauso va a tutti i giovani juniores che hanno ben figurato dimostrando una discreta maturità sotto l'aspetto emotivo comportamentale nonché tecnico tattico, ma soprattutto a questi impavidi guerrieri che nel mezzo di una terribile tempesta hanno deciso di non abbandonare la nave ma anzi si sono compattati costruendo un gruppo di veri sportivi e prima ancora di veri uomini che non indietreggiano davanti alle difficoltà ma le affrontano con il coraggio e la sfrontatezza della loro forza morale. Di sicuro hanno scelto la strada meno facile per diventare protagonisti di una favola che li consegnerà alla storia come dei piccoli eroi e nel futuro verranno ricordati ed apprezzati maggiormente, ma soprattutto potranno ricordare con orgoglio ed un po' di nostalgia questa esperienza che auguriamo possa rimanere unica. Bravi, eravate degni di finire con un Gran Finale e la sorte vi ha riservato questo riconoscimento. La gioia e l'entusiasmo che i ragazzi del Figline hanno vissuto, è l'esperienza che meritate di vivere anche voi. La commozione che avete provato e che avete condiviso resterà per sempre nei cuori e nella mente vostri e di chi è rimasto al vostro fianco fino alla fine come il mitico Carlo, Patrizio e Tommaso.
CASTIGLIONESE: Ermini, Zucchini, Bassina, Talladira, Merchetti, Lombardi, Redi (87' Pincini), Tacchini (72' Viciani), Falomi, Borghesi, Capogna. A disp.: Tegli, , Menci R., Amato, Nero, Luconi, Steccato, Cirelli. All.: Fani
SINALUNGHESE: Petrucci, Meoni, Bardelli, Ajdini,(88' Landi), Corsetti, Ibojo, Corsi (73' Trombesi), Pasquinuzzi (66' Canapini), Alessi (50' Piccardi), Bucaletti (88' Della Lena), Bencini. A disp.: Marini, Doka Bjorn, Raimo, Landi, Papini. All.: Iacobelli
ARBITRO: Buchignani di Livorno, coad. da Pacini di Empoli e Mazzoni di Prato.
RETI: 48' Menchetti, 79' Falomi.
La Sinalunghese crea, la Castiglionese segna. Si potrebbe riassumere così, in estrema sintesi, il pomeriggio trascorso in casa gialloviola, l'ultima giornata del campionato che serviva più alla squadra di Fani, vogliosa di migliorare il proprio piazzamento playoff che a quella di Iacobelli, ormai già salva. Finisce due a zero e c'è qualche rimpianto per la squadra rossoblù che crea da subito al 13' con Bencini, ma sulla sua potente conclusione Ermini è pronto e para. Al 19' è Alessi che ci prova ma prende la traversa. La gara prosegue su ritmi non esaltanti, il copione vede ancora gli ospiti più pimpanti, ma incapaci di tradurre in gol il predominio territoriale. Nella ripresa arriva il gol della Castiglionese con Menchetti che in area crea si smarca e beffa l'esordiente Petrucci (in campo al posto del veterano Marini): gol-beffa per la difesa della Sinalunghese che fino a quel momento stava sostanzialmente vivendo un pomeriggio tranquillo. I rossoblù provano a reagire ma non pungono più: Iacobelli si affida allora a qualche cambio inserendo Canapini e Trombesi per garantire più sostanza al centrocampo e magari un rifornimento all'attacco che non trascorre una giornata propriamente indimenticabile. Niente da fare: la Castiglionese gestisce con ordine e anzi, a dieci minuti dal gong, riesce pure a raddoppiare i conti grazie a Falomi che ribadisce dentro dopo corta respinta di Petrucci. Due a zero, gara in ghiaccio.
RONDINELLA: Pecorai, Petri, Ricchi (88′ Ferrmaca), Mazzolli, Marini (77′ Amoddio), Bagnai (81′ Pisapia) Fantechi, Rosi, Cragno, Maresca (66′ Renna), Viganò (65′ Gjini). A disp.: Bertini, Marchi, Caparrini, Cavedoni. All.: Francini.
ZENITH PRATO: Brunelli, Chiavacci, Parenti, Falteri, Safina (81′ Diffini), Gori, Braccesi (81′ Silva Reis), Saccenti, Lunghi, Gonfiantini, Rosi. A disp.: Pellegrini, Mitcul, Castiello, Moretti, Pagli, Buscema, Mari. All.: Settesoldi.
ARBITRO: Bruni di Siena, coad. da Gelli di Prato e Poneti di Firenze.
RETI: 18′ Cragno, 23′ Falteri.
NOTE: Ammoniti Marini e Pisapia. Espulso Amoddio.
Ride la Zenith Prato: il pari è una vittoria, sostanzialmente. E allora la banda di Settesoldi può prendere il volo verso i playoff: giocherà contro la Colligiana, in terra senese, fra due settimane. Ma ci sono applausi a scena aperta anche per la Rondinella di Alessandro Francini, protagonista di un campionato di assoluto livello oltretutto da neopromossa in categoria. Finisce 1-1 alle Due Strade: i biancorossi restano fuori dalla post-season per un punto. Pronti-via e la Rondine sarebbe in vantaggio: la punizione di Ricchi trova la prima deviazione al volo di Bagnai, ma Brunelli respinge. Sulla ribattuta interviene di prepotenza Maresca che gonfia la rete, ma il secondo assistente, il signor Poneti di Firenze, segnala fuorigioco. Furenti proteste dei biancorossi di casa, ma indietro, ovviamente, non si torna. La Zenith si rialza immediatamente: al 6' Falteri innesca centralmente Safina che prova a calciare da due passi dentro l'area, ma la soluzione è centrale e non scalda i guantoni di Pecorai. Un minuto dopo un bel tracciante trova ancora Falteri che si libera di Bagnai con una veronica spettacolare e poi calcia di punta, trovando l'esterno della rete. Ancora occasioni a profusione attorno al quarto d'ora: Fantechi prova il diagonale col destro a risolvere un'azione insistita, il pallone finisce fuori bersaglio. Dall'altra parte il solito Falteri innesca centralmente Braccesi che salta secco Marini e deve soltanto depositare in rete superando l'ostacolo Pecorai, ma cincischia calciando debolmente. Il gol, con ritmi così alti, è solo questione di tempo: al 18' Petri approfondisce il discorso da destra mettendo in mezzo un gran cross, Cragno ci arriva in avvitamento aereo e mette dentro l'1-0 per la Rondinella. Prontissima risposta della Zenith che a metà frazione pareggia i conti: un lancio profondo trova Falteri che col sinistro calibra una parabola splendida, il pallone va a morire sotto l'incrocio alla destra di Pecorai. Il pari restituisce campo e fiato agli amaranto che prendono possesso stabilmente della mediana e aumentano ancora il proprio pressing alla ricerca del gol che darebbe la totale sicurezza in ottica playoff: al 36' un bel contropiede lancia Falteri che sfida ancora un confuso Bagnai prima di inventare un altro sinistro a giro, ma stavolta la sfera esce di un nulla. Per poco il numero 7 non trova il gol-fotocopia. La spinta ospite prosegue: un buon cross da sinistra trova il colpo di testa di Braccesi che spedisce a lato di poco. Nella ripresa i ritmi calano: la Zenith congela il possesso, consapevole che il punto è sufficiente per approdare alla post-season anche grazie alla contemporanea vittoria del Pontassieve in casa del Mazzola. Ci sarebbe un'imbucata per il solissimo Parenti in area di rigore, ma è offside e l'arbitro ferma il gioco. Gara ora spezzettata: al 60' Mazzolli prova a farsi vedere con una punizione tesa, allontanata nei pressi della linea di porta dalla retroguardia amaranto. I minuti corrono veloci, la Rondinella a un quarto d'ora dalla fine decide di rompere definitivamente gli indugi: cross di Cragno dopo ottima azione in contropiede, Renna si avventa sul pallone ma finisce a terra dopo un contatto. Furiose proteste biancorosse, il signor Bruni fa proseguire. Poco dopo, su un altro cross di Cragno che si ricicla trequartista ed esterno, Gjini ripropone per Simone Rosi che deve solo sparare un rigore un movimento, ma sulla sua volèe c'è la strepitosa parata di Brunelli che vola alla propria destra e mette in angolo. Un riflesso prodigioso, quello che permette alla Zenith di approdare ai playoff. Il numero uno ospite si ripete all'80' ancora su Rosi che salta mezza difesa e poi la piazza, ma centralmente. Alla fine di un lungo recupero Amoddio, subentrato, rimedia il rosso per un fallo scomposto su un avversario in maglia amaranto: poi può partire la festa playoff della Zenith.
RONDINELLA
PECORAI: 6 Incolpevole sulla rete che è più che altro una gemma di Falteri, viene favorito dalla poca reattività di Braccesi che lo grazia nel primo tempo.
PETRI: 6.5 Propizia il gol del vantaggio con un gran cross dentro per Cragno che non può proprio sbagliare. Dinamico, voglioso e dotato di ottima tecnica, il classe 2003 disputa una gara di gran generosità.
RICCHI: 5.5 Preso di infilata più di una volta dal genietto Falteri, cerca di compensare le difficoltà difensive proponendosi in avanti, ma non ci riesce del tutto (88' Ferrmaca: sv).
MAZZOLLI: 5.5 Soffre la fisicità di Gori che in mezzo al campo gli dà battaglia. Sulle punizioni potrebbe combinare qualcosina in più: impreciso.
MARINI: 6 Contiene col fisico Braccesi ed è deputato all'impostazione arretrata: prova sufficiente (77' Amoddio: 5 In un quarto d'ora rimedia un rosso: malissimo, ovviamente).
BAGNAI: 5 Quando Falteri lo prende in velocità, per lui sono dolori: va quasi sempre dalla parte sbagliata (81' Pisapia: sv).
FANTECHI: 6 Generoso e fisico in mezzo, prova a farsi vedere anche con un buon diagonale che finisce a lato di poco. Positivo.
ROSI: 5.5 Dovrebbe galleggiare fra centrocampo e attacco garantendo un'opzione più fantasiosa ai suoi in fase di spinta, ma tocca pochi palloni e ne perde oltre la metà. Nella ripresa il Pallone, con la P, gli capita all'altezza del dischetto e rimbalza pure coi giri giusti: ma non riesce ad insaccare. Se lo sognerà per tutta la settimana, probabilmente.
CRAGNO: 7 Killer instinct da bomber vero quando si avvita sul cross di Petri e si regala una firma sul tabellino. Garra e caparbietà su ogni pallone, non si risparmia nei duelli.
MARESCA: 6 Segnerebbe la rete del vantaggio dopo due minuti, ma è tutto fermo per un contestato fuorigioco. Cerca di metterci quantità, ci riesce ad intermittenza (66' Renna: 5.5 Solo l'accelerazione da cui nasce il sospetto rigore: nient'altro).
VIGANO': 5.5 Poco coinvolto nel gioco dei suoi, dovrebbe partire largo a destra ma non riesce a impensierire i diretti marcatori dalla sua parte (65' Gjini: 6 Impatto interessante: propizia l'azione su cui Rosi sbaglia un rigore in movimento).
ZENITH PRATO
BRUNELLI: 7.5 Il guizzo da gatto randagio sulla conclusione a botta sicura di Rosi vale un'intera stagione. Si ripete poco dopo in uscita. Voto altissimo, portiere-garanzia per l'Eccellenza.
CHIAVACCI: 6 Alterna buone chiusure a eccessivi spazi lasciati a punte e trequartisti biancorossi: ma nel complesso è da sufficienza.
PARENTI: 5.5 Non sempre puntuale su Cragno che beffa lui e il compagno in occasione del vantaggio locale.
FALTERI: 7.5 Un peperino senza sosta, moto perpetuo dell'attacco amaranto che rifinisce sotto l'incrocio dei ricamini d'alta sartoria e poi ispira centralmente i compagni di reparto con invidiabile fantasia. Migliore in campo.
SAFINA: 6.5 Comanda l'out con ordine senza farsi prendere alla sprovvista dalle iniziative biancorosse (81' Diffini: sv).
GORI: 6.5 Leone del centrocampo amaranto, concede poco alle iniziative di Mazzolli con cui vince il duello fisico: prova più volte anche l'incursione personale.
BRACCESI: 5.5 I movimenti sono buonissimi, la finalizzazione deve però migliorare: Falteri lo mette davanti alla porta e lui cincischia da cinque metri rispetto alla linea (81' Silva Reis: sv).
SACCENTI: 6 Tiene botta con coraggio e si fa valere anche nei duelli fisici nonostante non sia propriamente erculeo.
LUNGHI: 6 Chiamato a dare una mano in fase di impostazione e di lavoro sporco , il classe '99 non tira indietro la gamba.
GONFIANTINI: 5.5 Soffre le avanzate di Petri: dalla sua parte nasce il gol della Rondinella. Limita le incertezze nella ripresa.
ROSI: 6 Operaio quando deve dare una mano a recuperare il pallone nella propria trequarti, non sempre lucido negli ultimi trenta metri. Ma non è propriamente la gara ideale per inventare: è più un match di prosa che di poesia, e l'ex Grassina merita la sufficienza.
ARBITRO
BRUNI di SIENA: 6 Il contatto che vede cadere in area Renna sul cross di Cragno alla mezzora della ripresa potrebbe valere un approfondimento Var. Difficile però parlare di una situazione nitida in presa diretta .