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Allievi Regionali GIR.D - Giornata n. 5

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Olimpia Quarrata-Limite E Capraia 1-2

RETI: Musteqja, Ferrari, Mucaj
OLIMPIA: Ciottoli, Pancella, Vichi, Giovanchelli, Morbidelli, Anghel, Chelini, Innocenti, Mezzotero, Musteqja, Noci. A disp.: Campagni, Olmi, Pretelli, Patania, Pecorini. All.: Vittorio Leporatti.
LIMITE E CAPRAIA: D'Antonio, Pitrone, Ferrari, Gueye, Riccomi, Fokou, Mancini, Mazzoni, Hoxha, Iorio, Mucaj. A disp.: Masini, Cucè, Robi, Paradiso, Calvi, Mori Manetti, Gagliardi, Carlesi, Spini. All.: Emanuele Marconcini.
ARBITRO: D'Aniello di Prato.
RETI: Mucaj, Musteqja, Ferrari.



Con un gol quasi allo scadere il Limite e Capraia sbanca il Raciti di Quarrata e mette in cassaforte tre punti sudati e preziosissimi. Nel primo tempo partono bene gli ospiti, che imprimono subito un ritmo altissimo all'incontro costringendo sulla difensiva la squadra locale. A coronamento della pressione esercitata, Mucaj porta in vantaggio il Limite e Capraia al 23' con un bel tiro da fuori che si insacca alla sinistra di Ciottoli. Con il passare dei minuti l'Olimpia esce dal guscio e alza il baricentro, sfruttando la velocità di Noci e le incursioni dei centrocampisti. Così al 38' un errato disimpegno della difesa ospite permette a Musteqja di calciare dai venti metri centrando l'angolo lontano e riportando in equilibrio l'incontro. Il primo tempo termina così 1-1. Nel secondo l'Olimpia cambia disposizione tattica e i benefici arrivano subito, infatti i ragazzi di mister Leporatti esercitano una maggiore pressione sui portatori di palla avversari e si rendono ficcanti in azione di ripartenza, procurandosi con Olmi e Chelini due buone chance per ribaltare l'incontro. Quando tutto sembra far pensare a un esito paritario della gara, al minuto novanta lancio lungo dalle retrovie per Ferrari, che da posizione defilata fa partire un grandissimo tiro che si infila all'incrocio dei pali e regala la vittoria agli ospiti. Finisce così una gran bella partita, con un Limite e Capraia più manovriero e dotato di individualità importanti, ma con un'Olimpia mai doma e che è cresciuta nel corso dell'incontro, incutendo timore a una delle squadre migliori del lotto.
Fortis Juventus-Rinascita Doccia 5-1

RETI: Amerighi, Razzauti, D Esposito, D Esposito, Grigoras, Gonfiantini
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Maretti, Grigoras, Benucci, Bonini, Belli, Amerighi, D'Esposito, Viviani, Razzauti, Bagiardi. A disp.: Biagioli, Sylla,Anastasi, Pieri, Nencioli. All.: Falli.
RINASCITA DOCCIA: Serra, Pedruzzi, Lisi, Tronchi, Giorgetti, Cocchi, Andrei, Tolo, Gonfiantini, Bossio, Huareanga. A disp.: Toccafondo, Cipriani, Galietta, El Orch, Sardiello, Acquafredda, Di Napoli, Margheri. All.: Dolfi.
ARBITRO: Guetta Vannini di Firenze.
RETI: 5' Razzauti, 7' Amerighi, 48', 70' D'Esposito, 73' Gonfiantini, 77' Grigoras.



La Fortis Juventus conquista una netta vittoria casalinga e tre punti molto preziosi per consolidare la rincorsa alla salvezza. Nella squadra di Mauro Falli tante assenze: solo 16 i disponibili. Vengono impiegati dal 1' i classe 2007 Vaghini in porta (mancano entrambi i portieri titolari), Bonini, Benucci e Maretti, mentre altri tre Allievi B (Biagioli, Nencioli e Pieri) entrano nella ripresa. I mugellani partono fortissimo e sbloccano la situazione già dopo 5', quando Razzauti sfrutta un errore difensivo. Un retropassaggio mette fuori causa il portiere Serra, il pallone sbatte sul palo e Razzauti è pronto ad insaccare con un comodo tap-in. Al 7' i mugellani raddoppiano: un tiro dalla grande distanza non viene trattenuto dal portiere e Amerighiribadisce in rete con facilità. Nel primo tempo c'è ancora tempo per un tentativo di Razzauti che termina alto. La ripresa si apre con il terzo gol dei borghigiani. E' il 48' quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il pallone viene crossato in area, dove si sviluppa una mischia: il capitano dei mugellani D'Esposito segna il 3-0. Al 70' D'Esposito si ripete e firma anche il 4-0 con un tiro-cross dalla grande distanza che scavalca il portiere della Rinascita Doccia. Gli ospiti provano a reagire e falliscono anche un calcio di rigore, concesso per il tocco di mano di un difensore locale nel tentativo di liberare in scivolata. Dal dischetto Bossio si fa parare il tiro da Vaghini, capace anche di bloccare la sfera. Al 73' la squadra di mister Dolfi accorcia le distanze con Gonfiantini, al termine di una bella azione sulla destra: un cross forte sul secondo palo di Huareanga consente al compagno di insaccare. Al 77' chiude i conti Grigoras, che batte il portiere ospite con un tiro da fuori che si insacca all'angolino.
Fabrizio Paoli
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Montelupo-Sporting Arno 4-1

RETI: Milanesi, Tofani G., Parrini G., Milanesi, Cerrini
MONTELUPO: Gori, Zanobetti, A. Parrini, G. Parrini (83' Marcoionni), Mazzacuva, Bentivoglio, Milanesi (89' Francioni), G. Tofani (75' Cei), Rosa (73' Rosone), Cintelli (86' Pelucchini), Balis (86' Canardi). A disp.: Ceccatelli, Giaquinta, Scali. All.: Cristiano Coli - Fabio Fabiani.
SPORTING ARNO: Batisti, Fabbricini, Governi, Maiorana, Pierattini, Nikaj (83' Filocamo), Cerrini, Giuliani (77' J. Pasqui), Osasumwen, Siano (46' Rexhaj), Guidotti (60' Del Gaudio). A disp.: Buzzi, Raugei, G. Pasqui. Al.: Alessandro Atzeni (squalificato, in panchina Alessandro Poggiolini).
ARBITRO: Cilia di Empoli
RETI: 32' G. Tofani, 43' G. Parrini, 52' Cerrini, 57', 71' Milanesi.
NOTE: ammoniti G. Tofani, Cerrini, Balis, J. Pasqui, Nikaj, Canardi, Del Gaudio e Zanobetti. Angoli: 8-8. Recupero: 2'+6'.



Per valutare la relazione tra due soggetti talvolta anziché farli incontrare è utile vedere come, separati, rispondano agli stimoli di uno stesso ambiente. E se il calcio fosse scienza lo Sporting Arno dovrebbe rassegnarsi: esce infatti sconfitto 4-1 da dove quindici giorni prima il Calenzano, rivale diretto per il titolo e l'élite, vinse 0-6. Ma il calcio scienza non è, e anche se il duo si scioglie dopo una settimana appena e ora tocca rincorrere di nuovo la questione non è ancora risolta. E che il calcio scienza non lo sia lo dimostra il Montelupo, che si sapeva che non poteva essere quello maciullato da Fiorentino e Bracale e che improvvisamente si riscopre luccicante in tutti i reparti: funziona la difesa, Zanobetti e Amedeo Parrini sulle fasce e Mazzacuva e Bentivoglio a neutralizzare quasi totalmente Osasumwen (nessun tiro nello specchio: basterebbe come sintesi della partita) e Cerrini cui nella ripresa s'aggiunge Rexhaj; funziona l'attacco, Rosa centravanti di manovra a calamitare le attenzioni della difesa per favorire gli inserimenti di Cintelli e Milanesi che trova una doppietta nel quarto d'ora più complicato; funziona soprattutto il centrocampo, perché Giulio Tofani segna, Giacomo Parrini segna e Balis giganteggia. Ma per un quarto esatto di gara è impossibile intuirne il finale: per dieci minuti a ritmi blandi e poi sempre più convinto, in avvio lo Sporting Arno stringe infatti il Montelupo addosso alle mura e costruisce tre nitide occasioni da rete. La prima va in scena al 12' quando Cerrini, in assoluto il migliore dei suoi insieme a Batisti, gioca orizzontalmente per Siano che verticalizza per Osasumwen rapido nell'alimentare l'azione offensiva col premio per la sovrapposizione di Giuliani a destra; il servizio in mezzo da una posizione da cui si può anche calciare libera sottoporta Guidotti che, solo tra i centrali, anziché accompagnare di prima il pallone tra i pali sterza sul destro e regala a Gori l'istante decisivo per recuperare la posizione e chiudergli lo specchio, sbarrato anche a Giuliani sul tentativo di ribattuta. Quattro minuti più tardi Gori chiama di nuovo la platea in piedi opponendosi in tuffo a Giuliani che, rientrato sul mancino con un dribbling su Amedeo Parrini fuori posizione sul lancio profondo di Governi, aveva cercato il primo palo (16'); la sequenza si chiude al 19' quando il traversone di Governi da sinistra libera centralmente Cerrini che dai cinque metri alza il mancino in girata. La sensazione diffusa è che al quarto tentativo lo Sporting Arno riuscirà a passare; ma per il quarto tentativo bisognerà attendere la ripresa e il doppio vantaggio del Montelupo che da questo momento in avanti diventa il padrone della partita. Improvvisamente ci s'accorge che nell'aria s'è spanto un profumo diverso: anche se restano uno sterile appunto di cronaca (per poco però: Governi respinge sulla linea la deviazione sporca di Zanobetti) sono ben quattro i corner calciati da Cintelli, destra-sinistra-destra-sinistra, tra il 23' e il 24'. E, un po' per gli schemi studiati da Coli e Fabiani, un po' per la classe del tiratore che calibra il pallone esattamente dove desidera e un po' per il tasso fisico del Montelupo che sui palloni alti arriva sempre primo, lo Sporting Arno va in affanno. Di lì è difficile uscire, perché la mediana avversaria recupera il possesso alto e imbastisce rapidamente una nuova azione offensiva; il 25' ne regala un'altra pericolosissima: la costruisce Milanesi in sfondamento a destra; la alimenta Rosa che fa perno su Pierattini per giocare di sponda per l'inserimento al limite; la cestina Giulio Tofani che da non più di dieci metri scarabocchia a lato con l'esterno destro in corsa. Ma per rifarsi ha bisogno di sette minuti scarsi: accade infatti che Giacomo Parrini sgraffigni il possesso a Siano nel cerchio di metà campo e sul secondo tocco giochi profondo per Cintelli il cui tiro dai venti metri Batisti toglie in tuffo dall'incrocio. Il sesto corner vale il vantaggio: il destro di Cintelli a uscire proietta il pallone sul secondo palo da dove dopo un primo tentativo murato Giulio Tofani lo scaglia sotto la traversa. Due passi oltre la mezz'ora il Montelupo si trova dunque in vantaggio, che prova immediatamente a incrementare: Cintelli triangola a destra con Milanesi e da posizione defilata calcia col destro sul primo palo perdendo di nuovo il duello con Batisti. Poi Cilia (direzione negativissima: corre poco, decide da lontano e soprattutto alza e abbassa a caso la soglia tecnica e disciplinare) infligge il primo torto allo Sporting Arno che al 38' ha ragione a protestare per la spinta di Zanobetti a Osasumwen intento a puntare la porta dopo aver saltato Bentivoglio e Mazzacuva: la sanzione tecnica era facile, punizione al limite dell'area; la sanzione disciplinare meno, a mezzo tra il giallo scuro e il rosso perché l'azione era di sicuro promettente, forse da rete; la decisione di non fischiare completamente sbagliata. Siccome talvolta il dio del calcio o chi per lui si diverte ad alimentare il caos, cinque minuti più tardi il Montelupo trova la rete del raddoppio: Maiorana e Siano non accorciano su Giacomo Parrini che, addomesticata in palleggio la rimessa laterale dell'altro Parrini, calcia col destro prima che il pallone tocchi terra e dalla trequarti lo scaraventa all'incrocio più lontano. Soluzione notevole e sterzata alla trama: come da scaletta è il momento giusto per la pausa tra i due atti. Si riparte con un cambio nelle file ospiti (dentro Rexhaj per Siano, doppio centravanti e Fabbricini a tutta fascia per provare a riaprire la partita), i soliti ritmi indiavolati e dopo la punizione di Cintelli di poco a lato (fallo di Maiorana su Milanesi nell'arco che invita all'area, rasoterra lontano di un palmo dal secondo palo) il secondo torto di Cilia allo Sporting Arno: aver invertito il fallo di Amedeo Parrini su Cerrini, in anticipo netto, e aver fischiato una punizione alla difesa invece che un rigore è un errore grave. A differenza che nel primo tempo però stavolta gli va bene, perché il dio del calcio o chi per lui interviene per ripristinare un accenno di giustizia: il Montelupo gestisce male la punizione e concede agli avversari una rimessa laterale offensiva con la quale Governi cerca subito l'area; in anticipo su Bentivoglio e Mazzacuva, Cerrini tocca con l'esterno destro e prolunga la traiettoria fino al secondo palo. Ma è un'illusione pensare che la rete del 2-1 riapra la partita. Per tre volte Cintelli cerca a destra Milanesi che, sverniciati prima Pierattini e poi Nikaj, prima si vede tamponare in corner da Maiorana e poi col mancino dal limite non trova la porta; al terzo tentativo arriva la rete: sottratto il pallone a Fabbricini con modi spicci (stavolta però non c'è torto: i due si trattengono a vicenda), davanti alla propria panchina Cintelli apre il compasso e con un lancio di quaranta metri fa correre Milanesi che, tenuto in gioco da Nikaj attardato nelle retrovie, affonda in area e con il destro calcia il pallone rasoterra in porta (57'). Come s'è richiusa, la gara però potrebbe riaprirsi immediatamente: Cerrini (fallo di Mazzacuva) conquista una punizione sul lato corto dell'area di rigore e la calcia col mancino cercando il primo palo da cui la toglie il ripiegamento di Zanobetti a una spanna dalla linea. Lo Sporting Arno però insiste ad attaccare: inconsapevole d'esser solo in mezzo all'area, anziché addomesticare il lancio di Governi e schiantarlo in porta Cerrini cerca un improbabile colpo di testa all'indietro facilmente abbrancato da Gori (67'). Ma nel momento in cui la sofferenza del Montelupo è maggiore lo Sporting Arno gli spiana il sentiero per la quarta rete: Maiorana svirgola un pallone sulla trequarti, lo recupera Milanesi che manda in onda il replay del 3-1 spingendo fino all'area e calciando di nuovo sul secondo palo, di nuovo rasoterra. Sul 4-1 la gara ha emesso il proprio verdetto: anche se alla fine mancano venti minuti abbondanti si registrano solo scintille a girare (otto le ammonizioni totali: troppe), il destro di Rexhaj sporcato da Zanobetti e bloccato da Gori (74') e un'altra paratona di Batisti su Milanesi pescato sottoporta dalla scucchiaiata di Cei (82'). È la legittimazione del 4-1 finale: a tornare in corsa difficilmente basterà; però in qualche modo il segno sul campionato il Montelupo ce l'ha lasciato.
Calciatoripiù: ci sarebbero voluti dieci Cerrini e un Batisti (Sporting Arno) per assistere a una gara più equilibrata; ma probabilmente sarebbe finita allo stesso modo perché quando Cintelli gira così, quando Gori sfodera due parate decisive a freddo, quando Balis tocca cento palloni e ne gioca duecento precisi, quando i centrocampisti segnano (letale sottoporta Giulio Tofani, fenomenale Giacomo Parrini) e quando Milanesi (Montelupo) decide che «domenica pasto libero» può voler dire che in tavola finisce l'intera difesa avversaria è difficile uscire vivi dal Brandani.
Samuele Tofani
Giov. Fucecchio-Castelfiorentino United 3-3

RETI: Cardini, Del Gronchio, Brotini, Fe, Fe, Ticciati
GIOV.FUCECCHIO: Bertocci, Fiore, Bartalucci, Schifano, Melani, Gragnoli, Corsi, Cardini, Del Gronchio, Locci, Brotini. A disp.: Gori, Bindi, Cappelli, Ippolito, Panicucci, Zampardi, Moscatelli, Marrique. All.: Paolo Barile.
CASTELFIORENTINO: Gurrieri, Kajmaku, Natale, Murati, Argeri, Regini, Ticciati, Malatesti, Donati, Fè, Dani. A disp.: Giusti, Agostini, Belaaziz, El Bhit, Franchi, Giuntini, Minuti, Romagnoli, Tripodi. All.: Alessandro Reali.
ARBITRO: Alderighi di Empoli.
RETI: Fè 2 (1 rig.), Cardini, Del Gronchio, Brotini, Ticciati.



Doppio vantaggio gialloblù alla fine del primo tempo, rimonta lampo e sorpasso dei bianconeri in avvio di ripresa, poi un gol annullato e la rete del definitivo pareggio gialloblù nel finale. Si è chiusa con un rocambolesco 3-3 la sfida tra Giovani Fucecchio e Castelfiorentino, un match dal doppio volto e ricco di spunti. Partono meglio gli ospiti, protagonisti di un gran primo tempo e soprattutto piuttosto concreti in area avversaria. Dopo qualche buona iniziativa in avvio, i gialloblù riescono a colpire intorno al 25'. Donati scappa via dopo l'ennesimo pallone riconquistato a centrocampo dagli ospiti e viene fermato irregolarmente in area: è calcio di rigore. Dal dischetto Fè batte Bertocci per lo 0-1. Il Fucecchio fa girare bene palla e preme alla ricerca del gol, ma pur giocando bene non riesce a costruire grandissime occasioni in area avversaria; nel corso del primo tempo il portiere ospite Gurrieri viene impegnato severamente soltanto in un'occasione. Il Castelfiorentino si gode il vantaggio e colpisce ancora prima dell'intervallo, sempre con Fè. Il raddoppio nasce da una ripartenza, Fè riceve palla e conclude di collo all'angolino alla sinistra del portiere. Nel finale chance anche per Donati, ma senza concretizzare. È dunque 0-2 all'intervallo. Nella ripresa in campo c'è subito un altro Fucecchio, subito determinato alla ricerca del gol. E i gol arrivano, ben tre nel giro di poco più di dieci minuti. Subito in avvio è Cardini a iniziare la rimonta con un bel tiro a incrociare alla sinistra del portiere appena fuori area. È l'1-2, poi in successione arrivano anche il 2-2 e il 3-2 firmati rispettivamente da Del Gronchio e Brotini su due ribattute in area. Adesso la partita è in mano ai padroni di casa, ma gli ospiti si riprendono bene dopo il black-out iniziale, mostrando subito una buona reazione. El Bhit trova il gol su cross di Ticciati, sugli sviluppi di una ripartenza, ma l'arbitro ferma tutto per una posizione di fuorigioco che fa arrabbiare i gialloblù. Ma il 3-3 alla fine arriva, a circa dieci minuti dal termine: lo firma Ticciati, che insacca di piatto in area su invito dal fondo. La partita è accesissima e lo resterà poi fino al triplice fischio. Nel finale si annotano altre occasioni da gol da una parte e dall'altra. Il Castelfiorentino sfiora il nuovo sorpasso con Donati e Dani (un tiro viene parato, l'altro esce fuori di poco), il Fucecchio ci va vicino ancora con Brotini che stacca bene di testa in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpendo la traversa. Finisce dunque 3-3, per Fucecchio e Castelfiorentino si tratta del sesto pareggio stagionale.
Calciatoripiù: Cardini
(Giov.Fucecchio); (Castelfiorentino).
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