MONTELUPO: Lensi, Cupo, Granato (54' Seghetti), Brogi, Corsinovi, Buzzi, Bianchini, Cerboni (78' Garunja), Anedda, Ndaw, Leoncini (72' Guye). A disp: Delfino, Marrazzo, Beconcini, Michelucci, Gori, El Makhichmi. All: Lucchesi Andrea.
Affrico: Virgili, Longo, Benvenuti, Mecocci (72' Vecchi) Villagatti (60' Ghaderi), Dolfi, Liberati, Valoriani, Di Gaudio (60' Conversano), Papini (92' Fantoni), Centrone (72' Stella). A disp: Soccodato, Pecorai, Prosperi, Boccalini. All: Tognozzi Luca.
ARBITRO: Monti di Firenze, Coad. da Cerino di Lucca e Bertolucci di Lucca.
RETI: 25' Anedda, 40' Papini, 93' Ghaderi.
NOTE: ammoniti: Lensi, Granato. Rec.: 1'+4'. Ang.: 3-4
Il tocco dolce nel finale di Ghaderi a superare Lensi è la più pura, spietata e concreta immagine di quello che il calcio può regalare, in positivo e negativo. La gioia e le urla dei tifosi ospiti sugli spalti contrapposti all'amarezza e alla rabbia che traspariva nei volti dei giocatori e dei tifosi amaranto. Una partita ricca di spunti, piena d'intensità e colpi scena. Un Montelupo che è andato vicino a fermare la terza forza di questo campionato, passando anche in vantaggio nel primo tempo; un Affrico, invece, che ha avuto la caparbietà di reagire e la consapevolezza di provarci fino alla fine, raggiungendo un risultato insperato per come la partita si era messa, un risultato che permette ai ragazzi di Tognozzi di agganciare il secondo posto. La partita non si fa attendere e bastano solo pochi minuti per far sì che entri nel vivo. Il ritmo messo in campo dalle due squadre è notevole e, nonostante le poche azioni concrete da segnalare, non c'è mai un momento di pausa con continue verticalizzazioni e cambi di possesso. Il tema che si sviluppa durante la gara è cristallino: l'Affrico tende maggiormente a tenere il pallone, gestendo il possesso palla e cercando di incunearsi all'interno della difesa avversaria. Il Montelupo, di conseguenza, sta impostando la partita secondo un pressing efficace cercando di sfruttare i contropiedi e gli spazi vuoti. La prima occasione della partita è in favore del Montelupo: scambio nello stretto tra Anedda e Cerboni, con quest'ultimo agile nell'inserirsi in area di rigore ma poco preciso nel trovare la porta, con il pallone che sfiora la parte alta della traversa. Dopo 20' in cui il possesso era di dominio blu, il Montelupo, riesce a trovare gli spazi giusti, accorciando bene sugli avversari e controllando sempre più spesso il possesso del pallone. Al 25', proprio in una di queste situazioni, è Cerboni che recupera alto un pallone a centrocampo servendo subito Ndaw che, a sua volta, con la precisione di un architetto, serve un pallone d'oro ad Anedda in area di rigore, bravissimo a superare il portiere e ribattere in rete. La squadra di Lucchesi, però, dopo il gol segnato, stava iniziando a subire l'aggressività dell'Affrico e, al 40', arriva il gol dell'1-1. Angolo dalla sinistra battuto da Centrone sul primo, deviazione fortuita in mezzo all'area di rigore che favorisce l'inserimento di Papini sul secondo palo il quale deve solo appoggiare in rete. Con questo gol si conclude la prima frazione di gioco, un primo tempo giocato ad alta intensità terminato sul risultato di 1-1. Durante la ripresa il discorso non cambia: all'interno del rettangolo verde le due compagini lottano su ogni pallone, imbastendo delle buone manovre di gioco. Le occasioni da gol e i relativi tiri verso la porta sono quasi nulli. L'Affrico cerca di spingersi in avanti con maggior insistenza, con l'obbiettivo di trovare un gol che sarebbe di vitale importanza per restare in scia all'Antella 99 capolista. Negli ultimi minuti di partita il Montelupo è ormai chiuso nella propria metà campo, senza riuscire a trovare quella forza di reazione che gli possa permettere di rifiatare. All'88' sono però i locali che riescono ad organizzare una buona azione in velocità arrivando con Ndaw, dal limite dell'area, a sfiorare il gol del 2-1 se non fosse per una gran parata di Virgili. Il cronometro continua a correre e il rumore delle lancette che scoccano diventano sempre di più un conto alla rovescia per la fine del match. Ma, quando ormai sembrava tutto svanito, e le occasioni dell'Affrico si facevano sempre meno, gli ospiti trovano il gol del vantaggio. Lancio lungo dalla tre quarti per Vecchi, ottima la sponda per Ghaderi che, da dentro l'area e, dopo un breve controllo, prende la mira superando con un tocco dolcissimo Lensi. Un gol fondamentale, una rete che sancisce la fine della gara a discapito di un buonissimo Montelupo che avrebbe meritato quantomeno il pareggio.
Calciatoripiù : Per il Montelupo è il solito Ndaw il migliore in campo, Papini e Ghaderi per l'Affrico.
LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Mazzanti, Bambi, Andreucci (60' Manzatu), Di Giusto (80'Ascolese), Bonciani, Cecchi, Algerino (65' Ballerini), Failli, Delli Navelli (77' Verdi), Fathou (72' Biondi). A disp.: Rizzo, Bini, Scarlini, Afelba. All.: Rosario Selvaggio.
A.G.DICOMANO: Ioanna, Bacocci (60' Fabbri), Giordani, Gori, Bianchi, Nencioli, Carnevale (88' Pantiferi), Bencini (75' Fantoni), Coralli, Marrani, Faye (75' Fedele). A disp.: Maionchi, Paggetti Manuel, Caramelli, Beraldi, Paggetti Lorenzo. All.: Giovanni Tortelli.
ARBITRO: Guido Lachi di Siena, coadiuvato da Nicol Bellè di Livorno e da Antonio Ernano di Arezzo.
RETI: 33' Failli, 70' Manzatu, 89' Fabbri.
NOTE: Ammoniti Carnevale, Nencioli. Fabbri, Cecchi. Calci d'angolo: 2-7. Recupero: 2'+ 5'.
Un Lanciotto gagliardo conquista una vittoria che mancava dal 22 gennaio, quando i campigiani si imposero sul Quarrata, con un secco 0 a 2 a domicilio. Da allora il Lanciotto ha racimolato solo due punti, perdendo contro Antella, Grassina, Lebowski e Montelupo. Eppure, in questo incertissimo Girone, a centottanta minuti dalla conclusione del Campionato, il Lanciotto è a due punti dalla capolista Antella e praticamente sicuro di disputare i play-off. Il Dicomano, in conseguenza della sconfitta subita, vede complicarsi la sua posizione nei bassifondi della classifica e, stante la situazione attuale finirebbe retrocesso, in quanto oltre all'ultima squadra classificata non ci sarebbe play-out tra la nona e la dodicesima per lo scattare della forbice degli otto punti di distacco. Ma visti anche gli odierni risultati maturati nella gare con in palio la salvezza, c'è da aspettarsi un altro turno carico di sorprese. Tornando alla vittoria odierna del Lanciotto e lasciando da parte le inconcludenti discussioni sulle cause dei punti perduti, è doveroso sottolineare la prestazione assolutamente positiva della squadra di casa, tornata a sciorinare trame eleganti a tutto campo. Mister Selvaggio, senza Benelli squalificato ed Esposito Goretti, sceglie uno schieramento marcatamente offensivo con una difesa a tre (Mazzanti, Di Giusto, Bambi), un centrocampo sempre a tre (Andreucci, Bonciani, Delli Navelli) e una linea offensiva a quattro (Algerino, Cecchi, Failli e Fathou). Più abbottonato il Dicomano con una linea difensiva a cinque, tre centrocampisti e i soli Coralli e Marrani a fungere da riferimenti offensivi. Con questo assetto tattico il Lanciotto prende facilmente il comando delle operazioni e Algerino da una parte e Fathou dall'altra tengono in costante apprensione il reparto difensivo avversario. Dopo un quarto d'ora senza particolari emozioni la gara comincia ad accendersi. Al 17' Algerino viene agganciato e messo a terra sulla linea che delimita il lato corto di destra dell'area di rigore: dentro o fuori? Ci vorrebbe il VAR per stabilire con certezza il punto esatto del contatto: il signor Lachi opta per il calcio di punizione, collocando il pallone a un palmo dalla linea dell'area (ricordiamo che per regolamento la linea fa parte dell'area di rigore). Questione di centimetri insomma: va alla battuta Delli Navelli che cerca direttamente la porta, trovando invece la respinta di un difensore. Si vedono anche gli ospiti, al 19', con un cross di Giordani da sinistra bucato da tutti (difensori e attaccanti) in area. Poco dopo brivido sull'altro fronte: Ioanna respinge di piede in maniera maldestra mandando il pallone addosso a Failli che però non può approfittarne. Attacco avvolgente dei padroni di casa al 22', Algerino ha un controllo non proprio felice del pallone e ne scaturisce solo un corner: sul tiro dalla bandierina svetta di testa Cecchi, che però imprime poca forza e angolazione al pallone, facile preda di Ioanna. Un Dicomano tutto rintanato nella propria metà campo viene trafitto al 33': Mazzanti fa viaggiare Algerino che entra in area sulla destra, salta un paio di avversari e dal fondo rimette verso il centro per la zampata vincente del giovanissimo Failli. Si va al riposo con il Lanciotto meritatamente in vantaggio. Si riprende e gli ospiti sembrano voler osare un po' di più, avanzando la posizione di Faye sulla destra. Ma a fare la partita è sempre il Lanciotto, che va alla conclusione con Fathou al 52', rimpallata e poi con un tiro dalla distanza di Algerino, sugli sviluppi di una calcio d'angolo, parato facilmente da Ioanna. Al 58' si rivedono gli ospiti con Marrani che dal fondo rimette in mezzo trovando però Roselli pronto alla deviazione in calcio d'angolo. Il Dicomano cerca di distendersi in avanti e inserisce Fabbri al posto del difensore Bacocci; entra anche Manzatu nel Lanciotto, a dare il cambio al pari età Andreucci (60'). Al 65' mister Selvaggio passa ad uno schieramento più prudente richiamando Algerino e inserendo il difensore Ballerini. Ma il Lanciotto non cessa di pungere in avanti e, al 70', Delli Navelli impegna Ioanna in una respinta corta: piomba come un falco Failli che, a mezzo metro dal portiere, non può fare altro che calciargli addosso il pallone. Ma dopo appena una manciata di secondi, sull'azione successiva, Manzatu da una ventina di metri esplode un destro basso che va a centrare l'angolino alla destra di Ioanna, irrimediabilmente superato. Ancora rimescolamenti nelle due squadre con il Lanciotto che tende a coprirsi ancor più con l'inserimento di Biondi al posto di Fathou; entrano anche Fedele e Fantoni tra gli ospiti. Nel giro di cinque minuti entrano anche Verdi per Delli Navelli e Ascolese al posto di Di Giusto, costretto ad uscire dal campo anzitempo. L'ingresso di Ascolese offre l'opportunità di sfruttare il contropiede e questo avviene all'83' quando il tiro del nuovo entrato è rimpallato da un difensore. Questo tema si vede ancor più all'88' quando Bonciani, in un contropiede quattro contro due, effettua un passaggio per Ascolese tutto solo sulla destra, che però npn può raggiungere il pallone troppo lungo. Gol mancato, gol subito recita un vecchio adagio del calcio e così avviene all'89': Fabbri si alza a colpire di testa un cross da sinistra e sorprende Roselli, rimasto a mezza strada. Qualcuno tra i sostenitori locali comincia a vedere brutti spettri aggirarsi sul campo: purtroppo per loro non li scaccia Cecchi, che mette fuori a porta vuota un pallone che viaggia in area come la pallina di un flipper (91'). L'ultima possibilità per gli ospiti di evitare la sconfitta passa dai piedi di Gori: tiro teso da fuori e area e pallone che supera la traversa di un metro. Il fischio finale arriva, al 95', sul rinvio di Roselli che aveva bloccato con sicurezza un cross alto. E domenica ci aspetta un'altra giornata ricca di emozioni: il Lanciotto va a Rignano e il Dicomano ospita la Rufina. Domenica, dopo il cambio dell'ora legale, potrebbero cambiare anche tante cose in questo Campionato che non smette mai di riservare sorprese.
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6- Non convince pienamente sul gol subito: se chiama la palla doveva essere sicuro di arrivarci altrimenti poteva restare sulla linea di porta. Peccati di gioventù, ma per il resto infonde sicurezza.
MAZZANTI: 7 Disputa una gara di grande spessore: implacabile in marcatura, partecipa con continuità a sostenere la manovra dei suoi senza risparmiare energie. Super Greg è tornato.
BAMBI: 6,5 A suo agio nella difesa a tre, chiude spazi con un buon senso dell'anticipo e partecipa anche attivamente alla costruzione della manovra dal basso.
ANDREUCCI: 6 Esordio positivo del giovane classe 2004: agisce come centrocampista a destra e se la cava bene, partecipando attivamente al contenimento e all'impostazione (60' Manzatu: 6,5 Entra e si inserisce con naturalezza in quello che è il suo ruolo: lascia il segno sul match con un rasoterra pulito che la dice lunga sulle sue qualità balistiche).
DI GIUSTO: 6 In un trio difensivo che trasuda di esperienza svolge il suo compito in maniera essenziale e sicura. Certo che il fisico comincia a mostrare qualche fragilità ed è questione inevitabile (80' Ascolese: sv).
BONCIANI: 7 Un altro gradito ritorno sulla ribalta: giganteggia a centrocampo da par suo e ha la forza per sprintare in contropiede all'88': peccato per l'errore di misura nel servire Ascolese, che avrebbe consentito di vivere in totale tranquillità gli ultimi spiccioli di gara.
CECCHI: 6,5 Solita gara di grande generosità nel puntare la porta avversaria, poi pagata con qualche imprecisione nel momento conclusivo, ma non è una novità. Resta il fatto che ha un gran temperamento agonistico che lo porta all'ammonizione nel finale.
ALGERINO: 7 Lo slalom che lo porta a confezionare l'assist per il gol di Failli è roba di alta scuola calcistica. La sua presenza largo sulla fascia è determinante per due fattori: tiene in apprensione la difesa e sconsiglia i difensori ad alzarsi troppo (65' Ballerini: 6 Spiccioli di gara senza particolari problemi in difesa).
FAILLI: 6,5 Classe 2003, bagna il debutto con un gol da rapinatore da area di rigore e si batte senza risparmio per tutta la gara: piccole pianticelle crescono.
DELLI NAVELLI: 6,5 Canta e porta la croce (come si dice in gergo) a centrocampo. Prezioso tatticamente, copre e costruisce con buone iniziative (77' Verdi: sv).
FATHOU: 7 Si muove con grande eleganza e naturalezza: largo a sinistra rappresenta un pericolo costante per gli avversari. Non è cattivo nelle conclusioni, ma i risultati non tarderanno: basta dargli fiducia (72' Biondi: 6 Partecipa a portare a casa la preziosa vittoria).
A.G. DICOMANO
IOANNA: 6- Niente da fare sul missile di Manzatu, ma in altre circostanze, anche non particolarmente complesse, non ostenta proprio sicurezza. Una giornata così così.
BACOCCI: 5,5 Esterno a destra nella linea difensiva a cinque, compie diversi errori banali sia in marcatura che nei tentativi di appoggio (60' Fabbri: 6,5 Va a portare peso in avanti e con il suo gol di testa regala qualche briciolo di speranza alla sua squadra).
GIORDANI: 6 Esterno difensivo a sinistra ha i suoi problemi con lo sgusciante Algerino, ma non molla e cerca anche di proporsi con qualche sganciamento offensivo.
GORI: 6 Agisce nel cuore della difesa e non trascorre un pomeriggio proprio tranquillo, perché il Lanciotto tiene lì due punte centrali. Partecipa anche al serrate finale dei suoi: sua l'ultima conclusione nei minuti di recupero.
BIANCHI: 6 Altezza da granatiere, abile nel gioco aereo, cerca di far valere le sue capacità anche in area avversaria, ma non trova mai lo spazio giusto.
NENCIOLI: 6 Difensore roccioso viene ammonito sul finire del primo tempo e (secondo noi) graziato a pochi minuti dalla fine per un intervento su Ascolese lanciato a rete. Ma la sua presenza si fa sentire eccome.
CARNEVALE: 6 Ammonito dopo appena sei minuti, contiene il suo fuoco agonistico per il resto della gara. Funge da regista e qualcosa inventa, ma denota anche errori di precisione. In diffida, salterà la prossima gara (88' Pantiferi: sv).
BENCINI: 5,5 Prestazione piuttosto anonima a centrocampo, si vede pochissimo in fase di costruzione (75' Fantoni: sv).
CORALLI: 5,5 Soverchiato dai difensori avversari, non si accende praticamente mai. Per un giocatore come lui fa tristezza vederlo così ai margini del gioco.
MARRANI: 6,5 Soprattutto nel secondo tempo appare come l'unico della sua squadra che possa tirare fuori qualcosa di interessante dal cilindro: non accade, ma lui ci prova con ammirevole continuità.
FAYE: 5,5 Primo tempo da esterno di centrocampo a destra, poi nel secondo tempo viene spostato in fase più avanzata, ma non lascia mai tracce significative della sua presenza in campo (75' Fedele: sv).
ARBITRO
GUIDO LACHI di SIENA: 7 La gara non è proprio di quelle facili e lui la tiene in pugno con autorevolezza. Ammonisce Carnevale dopo pochi minuti e lancia in questo modo un chiaro segnale a tutti. Secondo noi non sbaglia mai sui presunti rigori e rimandiamo alla cronaca per quello che appare a chi scrive l'unico neo della sua direzione, ma certamente lui era a due passi dall'azione e avrà visto meglio di noi.
AUDAX RUFINA: Valoriani, Sequi, Ballini, Maccari, Celli, Galantini, Cicalini, Falugiani, Bachi, Tanini, Mazzoni. A disp.: Lanzini, Fusi, Poggiali, Cerchi, Angeli, Nyamsi, Castri, Di Vico, Somigli. All.: Diotaiuti.
ANTELLA: Vadi, Cipriani, Grattarola, Lanotte, Raganati, Bartolini, Merciai, Tacconi, Santucci, Olivieri, Manetti Sacha.. A disp.: Scro, Kortz, Chiti, Picchi, Bandini, Aiello, Manetti Samuele, Tamburini, Lepri. All.: Morandi.
ARBITRO: Mariani di Livorno, coad. da Guiducci di Empoli e Cucciniello di Arezzo.
NOTE: Ammoniti Falugiani e Merciai. Angoli 5-1.
Contava tanto per la classifica, ma anche per mettere a confronto filosofie particolarmente diverse. La solidità dell'Antella capolista contro la vérve, il dinamismo della Rufina inseguitrice a un solo punto di distanza. È un pari che sa di vittoria biancoceleste: la banda di Morandi resta prima a +1, e con 180 minuti ancora da giocare pare un ottimo verdetto: al punto che nel finale fioccano abbracci e festeggiamenti per la compagine antellese, come a dire che forse l'ostacolo più duro è stato superato. La Rufina sa di dover fare la gara. E in effetti la fa: Mazzoni al 5' batte un buon corner, la difesa ospite risputa fuori il pallone per Tanini, sinistro al volo e palla alta. Inizia la lunga marcia del numero dieci bianconero verso il gol, una rincorsa infinita che non lo vedrà vincitore anche per colpa dei riflessi di Vadi. Al 10' sugli sviluppi di un altro corner si libera al tiro Sequi, palla potente ma sballata. Mazzoni al 24' guarda la porta e calcia da centrocampo, ma è una conclusione più votata al calcio di spiaggia che a una sfida decisiva in Promozione: palla alta di poco sopra la traversa, carino il tentativo. L'Antella nel mezzo fa tanto contenimento e prova a ripartire: Manetti alza un sombrero su un avversario e, in area locale, prova il colpo di testa, ma va giù dopo un contatto con Valoriani uscito dai propri pali. Si prosegue. È l'unico affondo dell'Antella nel primo tempo, ma anche i bianconeri non è che facciano tanto di più: ci sarebbero margini per protestare riguardo un episodio arbitrale al 35', quando Bartolini pare abbracciare con troppa foga Bachi dentro l'area biancoceleste, ma per il signor Mariani di Livorno è tutto regolare. È il secondo contatto fra i due in area antellese: se sul primo non parevano starci gli estremi per un penalty, su quello della mezzora avanzano perplessità. Nella ripresa il copione non cambia: Rufina in avanti alla ricerca della rete che stapperebbe la gara e restituirebbe il primo posto in classifica. Al 47' Falugiani strappa sull'out di sinistra, si accentra e calcia, ma trova una deviazione. Dall'altra parte ci prova Lanotte, alto. La gara viaggia a fiammate bianconere: al 55' Falugiani troverebbe il gol con una bella bordata al volo, ma è tutto fermo per un fallo di mano del compagno di squadra Sequi. Poco dopo la verticalizzazione di Sequi trova preparato Bachi: l'attaccante bianconero riceve e si invola dentro l'area ospite, ma da buonissima posizione chiude troppo il diagonale e manda fuori. Non c'è niente da fare, per la Rufina: l'estro di Di Vico aumenta i giri nel motore dei locali, ma fra loro e il gol c'è Vadi. Il portierone ospite si supera al 75' quando indossa il mantello per andare a dire di no all'angolino destro a una punizione straordinaria di Tanini dai venticinque metri. Sembrava già gol, Vadi ci mette una pezza. Tanini la prende sul personale e affonda ancora due minuti dopo, proponendo stavolta un gran cross per il terzo tempo di Bachi sul palo lungo: palla fuori di un niente. Ultimi sussulti a ridosso del 90': Sequi calcia da fuori, centralmente. Falugiani sfonda ancora, ma Vadi si accartoccia e blocca. Al 92' Di Vico ha sul destro una splendida stoccata dopo sponda di Sequi, ma manda fuori di un niente. L'Antella esce imbattuta dal campo della Rufina: zero a zero. Il pari assomiglia decisamente a una vittoria.
AUDAX RUFINA
VALORIANI: 6 Poco impegnato dall'attacco ospite. Ordinaria amministrazione.
SEQUI: 6.5 Buona chance da corner, ma il suo sinistro è leggermente svirgolato. Tanta sostanza poi dalla sua parte: qualche buon cross che però non viene raccolto.
BALLINI: 6 Disinvolto dalla sua parte.
MACCARI: 6.5 Fa ordine in mezzo al campo e ingaggia un bel duello con Merciai, con alterne fortune.
CELLI: 6 Guerra a tutto campo con Santucci: meglio lui rispetto all'antellese, ma esce all'intervallo (46' Angeli: 6 Voglioso di farsi vedere nonostante la giovane età. Bene così).
GALANTINI: 6.5 Soffre poco contro Santucci ed è pronto anche quando dalla sua parte si affaccia Tacconi: concede poco o nulla.
CICALINI: 5.5 Si vede poco: dovrebbe suggerire qualcosa fra le linee, ma non pare ispiratissimo (67' Di Vico: 6.5 Subito nel vivo del gioco, dal suo piede nascono due occasioni ghiotte per i bianconeri. Impreciso però nel finale: peccato)
FALUGIANI: 6.5 Propositivo, intuisce di poter far male all'Antella sul suo lato e prova volentieri anche la botta dalla distanza: una finisce in rete, ma è tutto fermo.
BACHI: 6 Un punto in meno per le due occasioni sprecate da buonissima posizione di fronte a Vadi. Ma in attacco è un punto di riferimento sempre valido.
TANINI: 7 Lo vedi e dici: In qualche modo si può anticipare . Negativo: è brevilineo ma sa il fatto suo anche sulle palle alte, rientra sul mancino e pennella idee in profondità che per sua sfortuna non trovano compagni pronti a concretizzare. Il migliore in campo della Rufina: ed è un classe 2001, molto bene.
MAZZONI: 6 Un paio di folate sul lato mancino per l'esterno che alla Rufina ha imparato a riciclarsi anche da terzino. E sulle palle inattive dimostra sempre buon piede (60' Castri: 6 Prova a dare fosforo in mezzo)
ANTELLA
VADI: 7 La parata sulla punizione di Tanini può valere un campionato: splendida. Bene anche sulle due conclusioni ravvicinate dei bianconeri nel finale: certezza.
CIPRIANI: 6 Tiene botta dalla sua parte, consapevole di non poter attaccare granché ma di doversi limitare al contenimento.
GRATTAROLA: 6 Accetta volentieri il duello fisico, cercando di impostare una gara simile a quella del collega di fascia.
LANOTTE: 5.5 Punto di riferimento dei suoi davanti alla difesa, non sempre perfetto quando viene sfidato da Falugiani e Maccari, che in più di una circostanza lo colgono impreparato.
RAGANATI: 6 Meglio rispetto al compagno di reparto che rischia più di una volta nell'uno contro uno. E prova ad imporsi sulle palle aeree.
BARTOLINI: 5.5 Due contatti ravvicinati con Bachi fanno urlare al calcio di rigore il tifo di casa: sul secondo resta più di una perplessità.
MERCIAI: 6 Rimedia un giallo precoce che lo condiziona per tutto il resto della gara. Ma non fa mancare la garra in mediana necessaria a far rifiatare i suoi con qualche preziosa punizione conquistata.
TACCONI: 6 Offre una prestazione simile al gemello Merciai: contenimento in mezzo e tentativi di affondo in avanti.
SANTUCCI: 5.5 Soffre la guardia di Galantini che lo lascia respirare poco. Cerca comunque di rendersi utile nel tenere possessi in avanti, ma con poca fortuna (83' Picchi: sv)
OLIVIERI: 6 Può ispirare poco col suo mancino vista anche l'ottima copertura spesso attuata sulle sue giocate a rientrare, ma sa rendersi utile in fase di non possesso (89' Tamburini: sv).
MANETTI: 6 Propositivo nel primo tempo, più abbottonato nel secondo. Lascia spazio a Lepri che può affondare più facilmente sulla destra (57' Lepri: 6.5 Un bel peperino, non c'è che dire: veloce di gambe e di pensiero, strappa un paio di volte sulla trequarti).
ARBITRO
MARIANI di LIVORNO: 5.5 Sui cartellini è parco, e tutto sommato va anche bene così. La gara, nonostante l'importanza di classifica, non si sviluppa a nervi tesi: ma l'episodio della trattenuta di Bartolini su Bachi lascia più di qualche dubbio. E la Rufina protesta.
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Travagli, Natale, Tomberli, Magnolfi (85' Trincia), Orlandi (62' Corsi), Metafonti (65' Alfarano), Aprea (85' Rossi Lottini), Violetta, Colasuono (65' Manecchi). A disp.: Mengoni, Cerrato, Falaschi, Trincia, Pierattini. All.: Cellini.
CALENZANO: Zambri, Becattini, Landolina, Sternini, Marulli, Maliquaj, Francini, D'Orsi, Calabretta, Simoni, Lalaj (72' Gianassi). A disp.: Evi, Conti, Corti, Curumi, Gesualdi, Idmane, Miranda, Nencini.
ARBITRO: Bulletti di Pistoia; Pieragnoli di Prato e Bagnolesi di Valdarno come assistenti.
RETE: 36' Calabretta.
NOTE: ammoniti Aprea, Calabretta, Magnolfi, Natale, D'Orsi, Tomberli e Zambri.
Giornata di Promozione che vede clamorosamente il Grassina cadere in casa contro il Calenzano ultimo in classifica. Al Pazzagli il match termina 0-1. I rossoverdi, dopo il pareggio anonimo con la Rignanese, frenano ulteriormente la loro corsa. Anche se non matematicamente, sono così esclusi dalla lotta per il titolo. I rammarichi sono immensi se si considera il calendario potenzialmente più semplice in questo finale di stagione rispetto alle avversarie e che a comandare la classica c'è l'Antella, la storica rivale. Fortunatamente i playoff sono ancora saldamente nelle mani dei ragazzi di Cellini, che però non possono più permettersi altri passi falsi. Il risultato invece per il Calenzano è assolutamente positivo: matematicamente i playout sono certi, ma con questi tre punti ha abbandonato l'ultima posizione. Vittoria pesantissima quindi, che rende ancora più emozionante la lotta per la salvezza. La prima frazione si articola nel dominio degli ospiti, più furbi e agonisticamente cattivi. Libero da ogni paura e senza niente da perdere, il Calenzano difatti gioca bene e crea diverse occasioni. Allora al 36' arriva anche il vantaggio. Una punizione di Simoni viene respinta dalla barriera rossoverde, che però secondo l'arbitro ha deviato il pallone con un braccio: è calcio di rigore. Dagli undici metri Calabretta calcia con freddezza e sigla lo 0-1; Bartoli indovina l'angolo, ma poco può sul tiro forte e preciso dell'attaccante avversario. I restanti quarantacinque minuti invece vedono il Grassina protagonista. Sono quasi solo i padroni di casa infatti a gestire il pallone nel secondo tempo, ma sempre in maniera futile. Il possesso palla è sterile e i nervosismi, alimentati dal confusionario metro di giudizio applicato dall'arbitro, dominano gli animi in campo. La frenesia porta perciò i rossoverdi a non trovare mai l'occasione giusta per recuperare il risultato. Il triplice fischio permette dunque al Calenzano di esultare: il Pazzagli è espugnato.
Calciatoripiù: Simoni : la squadra gira come vuole lui: tanto tecnico quanto di personalità; Calabretta : freddo dagli undici metri, lavora bene anche le palle più sporche: sempre a disposizione della squadra.
QUARRATA OL.: Nincheri, De Felice, Dragomanni, Raimondo, Corsini, Venturi, Borselli, Cortonesi, Lava, Bonfanti Alessandro, Doumbia. A disp.: Vegni, Rocchetti, Del Bianco, Vigoroso, Bonfanti Andrea, Poggiani, Bonechi, Mariotti, Comanducci. All.: Riccardo Agostiniani.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Cassai, Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Tirinnanzi, Gori, Jori, Cianferoni, Maenza. A disp.: Tortelli, Lukolic, Lastrucci, Borsotti, Merolla, Giani, Zeni. All.: Maurizio Romani.
ARBITRO: Bernardini di Piombino, coad. da Martina Corsini di Livorno e Argiola di Pisa.
Finisce in parità lo scontro salvezza tra i locali del Quarrata contro i biancorossi del San Piero a Sieve, zero gol ma tante, tantissime emozioni. I padroni di casa cercano fortemente la vittoria per sperare di uscire dalla zona caldissima della classifica avendo anche una partita in meno da disputare rispetto alle dirette avversarie mentre gli ospiti hanno qualche punto in più e la possibilità di mettere in cascina altri punti seppur contro compagini che gravitano nelle zone alte della classifica ma con la stessa determinazione dei giallorossi di guadagnare terreno sulle avversarie che le stanno alle calcagna. Pronti via e il San Piero affonda sulla sinistra con Jori che dal fondo serve Maenza ma il numero 11 ospite viene preso in controtempo e la difesa può liberare l'area. Al decimo Doumbia scatta sul filo del fuorigioco su perfetto assist di Raimondo, l'occasione sarebbe ottima ma il guardalinee sbandiera l'offside. Scende Bonfanti Alessandro sull'out di destra e mette al centro, la difesa allontana e Cortonesi dalla lunga distanza calcia alto sopra la traversa. Il San Piero alza il baricentro, guadagnano molte punizioni sia Jori, bravo a fare movimento nella zona centrale del fronte d'attacco e Tirinnanzi che agisce sull'esterno di destra. Al 22' Maenza spedisce sul fondo un assist di Cassai bravo a dare profondità all'azione. Risponde Raimondo un minuto più tardi, scocca il tiro di destro ma decisamente fuori bersaglio. Il Quarrata prende coraggio e manovra lezioso sulla fascia di destra: Bonfanti Alessandro serve Doumbia il quale allarga per Raimondo che sfila tra le maglie avversarie ma di nuovo il guardalinee segnala il fuorigioco del forte capitano locale. Non contento di nuovo Raimondo si protrae nelle zone d'attacco per dar manforte alla manovra giallorossa e arriva alla conclusione al volo dai 20 metri, bel gesto tecnico ma Sequi è ben piazzato e blocca senza problemi. Al 27esimo Bonfanti Alessandro mette al centro un tiro cross velenoso, Sequi arretra e blocca in presa alta. Alla mezz'ora ospiti in attacco con Cianferoni che manda in verticale Bonifazi e che a sua volta appoggia un rasoterra in area in favore di Maenza che però, complice la classica zolla, non riesce a controllare vanificando la bella ripartenza biancorossa. Ci prova anche Jori in rovesciata ma la palla finisce a lato della porta difesa da Nincheri. Corsini e Venturi non lasciano mai troppi spazi agli avanti ospiti, Jori e Maenza si danno da fare ma le marcature sono asfissianti, i due centrali sanno che non possono errare perché uno sbaglio costerebbe la matematica retrocessione e quindi svolgono le loro mansioni al meglio delle loro possibilità. Lo stesso fanno i dirimpettai biancorossi Bencini e capitan Frilli, perfetti i loro movimenti in uscita sui fuorigioco e molta complicità sulle marcature a scalare sugli uomini d'attacco locali. Ancora locali in attacco con Borselli che da lontano tenta di beffare Sequi ma la sua conclusione non inquadra il bersaglio. Allo scadere della prima frazione di gioco doppia chance per il Quarrata dapprima con Bonfanti Alessandro che scarica a botta sicura con Sequi che si prodiga in un intervento spettacolare e sulla ribattuta è la volta di Lava ma anche in questa occasione l'estremo ospite si supera con una parata di gamba alla Garella e salvando di fatto il risultato. In pieno recupero Frilli viene sanzionato col cartellino giallo. Ad inizio ripresa il Quarrata si porta subito in attacco. Cortonesi su punizione scodella in area, Pozzi allontana e da fuori area Dragomanni calcia di destro spedendo a lato. Pochi istanti dopo e Bonfanti Alessandro che ci prova con un sinistro al giro, la sfera viene deviata da Bonifazi in corner. Al 55esimo il San Piero sfrutta al meglio una veloce ripartenza con Pozzi che in verticale serve Jori il quale s'invola verso l'area giallorossa ma De Felice riesce a recuperare terreno e anticipa il volenteroso centravanti ospite. Al 60' Bencini sale dalle retrovie e tenta di impensierire Nincheri con una botta dai 30 metri, la palla inquadra lo specchio ma è preda del portiere. Al 63' Dragomanni su punizione mette al centro dell'area dove interviene colpendo di testa Corsini, palla di un soffio sopra la traversa. Agostiniani richiama Borselli ed inserisce Bonfanti Andrea. Al 70' Tirinnanzi cambia gioco da destra a sinistra vedendo Cianferoni libero da marcatura, il numero 10 biancorosso mira il bersaglio e batte col sinistro, palla a fil di palo. Cortonesi prova la conclusione ma anche per lui la mira è da riaggiustare. Esce Maenza ed entra al suo posto Giani. Bonfanti Andrea appena entrato in campo si rende pericoloso in area ospite ma Sequi risponde presente al gran tiro di destro dell'esterno locale. Altra paratona di Sequi al 76esimo su tiro di Lava. Doumbia, Raimondo e Bonfanti Alessandro lasciano il posto rispettivamente a Vigoroso, Poggiali e Del Bianco. Nelle fila del San Piero Merolla subentra a Tirinnanzi. Sul finire della ripresa Nincheri con un apprezzabile volo plastico dice di no al destro piazzato sotto l'incrocio dei pali di Gori salvando di fatto il risultato. Nei 4 minuti di recupero concessi dal Sig. Bernardini non si annotano azioni pericolose, segno evidente che le due squadre hanno preferito non rischiare più di tanto ed accontentandosi di un punto che potrebbe diventare prezioso tra 15 giorni.
Calciatoripiù. Per l'Olimpia Quarrata si segnala la buona prova di Raimondo sulla mediana, Cortonesi piccolo di corporatura ma un gigante a centrocampo e Bonfanti Alessandro che ha deliziato il pubblico con giocate di qualità. Per il San Piero gagliarda la prova di Tirinnanzi che ha buttato il cuore oltre l'ostacolo correndo e coprendo tutto l'esterno destro del campo, Jori lottatore in fase d'attacco dove ha creato spazi e guadagnato punizioni importanti e Sequi che con i suoi 3 interventi superlativi ha sicuramente la palma di migliore in campo in assoluto. Terna arbitrale più che sufficiente voto 7