NOVOLI: Calderini, Vignozzi, Castrogiovanni, Pestelli, Torrigiani, Orsolini, Vanni, Giunti, De Tellis, Maio, Enache. A disp.: Hezami, Bellini, Favero, Leshi, Proietto, Bah, Ferraioli, Zahouani Y., Caldararu. All.: Francesco Sacconi.
ATL. CASTELLO: Aiazzi, Vivarelli, Giovannini, Giorgetti, Banchi, Celima, Megli, Di Fruscia, Basolu, Boanini, Ferri. A disp.: Fanetti, Piovaccari, Bardazzi, Campolmi, Bartoli, Bianchi, Picchioni, Brinzaglia. All.: Iuri Morelli.
ARBITRO: Magrini di Pistoia.
RETI: 2' Vanni, 19' Enache rig., 26' Enache, 66' Bardazzi, 73' Maio, 77' Ferri.
E' un Novoli che torna finalmente a mostrare la sua versione migliore quello che batte 4-2 il Castello, sorridendo anche alla luce dei risultati delle concorrenti. Le contemporanee cadute di Cerbaia e Sancascianese e il pareggio del Barberino permettono alla squadra di Sacconi di inserirsi al quarto posto, riducendo soprattutto la distanza dal secondo. Che il pomeriggio sarà positivo lo si capisce dopo appena due minuti dal fischio d'inizio, quando Maio penetra in area dalla sinistra e scarica per l'accorrente Vanni, che da distanza ravvicinata infila Aiazzi e fa 1-0. Al 19' invece la giocata porta la firma di Enache, abile a sgusciare nei pressi del dischetto e steso da un intervento nettamente in ritardo del difensore; rigore sacrosanto ed esecuzione perfetta dello stesso numero 11, che apre il piattone e gonfia la rete nonostante il portiere avesse intuito. L'inerzia è tutta dalla parte del Novoli, che continua ad attaccare forte del doppio vantaggio e ben presto lo amplia: al 24' Maio fa le prove generali con un tiro dal limite di poco alto, due minuti più tardi Enache approfitta dello svarione di Banchi per recuperare palla, entrare in area e piazzarla sul secondo palo. Doppietta per il bomber locale e tabellino che recita 3-0 quando non siamo neanche alla mezz'ora. La reazione del Castello, decisamente timida, si manifesta al 33' con un tentativo dalla lunga distanza al volo di Giovannini facilmente bloccato da Calderini. Il portiere del Novoli, cinque minuti più tardi, è invece costretto a compiere una disperata uscita fuori area con la quale mette fretta a Megli che, lanciato a rete, non trova lo specchio rimasto sguarnito. Prima dell'intervallo c'è ancora tempo per un botta e risposta: da una parte Orsolini riceve la spizzata di De Tellis e sfiora il palo con una rovesciata da applausi, dall'altra Ferri sgancia un missile dai venticinque metri che si infrange sulla traversa. Nella ripresa la gara non offre particolari emozioni per venti minuti abbondanti, in cui la squadra di Sacconi sembra in grado di controllare tranquillamente il rassicurante vantaggio. Al 66' però il Castello mette la testa fuori affidandosi a Basolu, che in area aggancia il pallone e calcia trovando una deviazione da parte di Torrigiani decisiva per allungare la traiettoria in corner; proprio dalla bandierina, tuttavia, arriva un traversone a centro area sul quale si avventa imperioso Bardazzi, che di testa schiaccia nell'angolino basso accorciando le distanze. Gli ospiti a questo punto vorrebbero crederci, tuttavia il Novoli capisce che il modo migliore per non correre rischi è continuare ad attaccare e cercare di chiudere la partita. De Tellis ci va vicino, con una sassata da distanza ridotta ben parata da Aiazzi; poi al 73' sempre lui fa a sportellate con un difensore, subentra Maio che vince un contrasto e si libera lo spazio per calciare trafiggendo il portiere e portando il punteggio sul 4-1. Un colpo troppo duro per il Castello che non riesce a trarre fiducia neanche dal gran gol di Ferri, bravo al 77' a spostarsi il pallone sul sinistro e disegnare una parabola a giro che Calderini riesce solo a sfiorare. Tredici minuti e il recupero non bastano alla squadra di Morelli per rimettere a posto la partita, perché il Novoli si difende con efficacia e di fatto non corre più alcun pericolo. Dopo la sconfitta beffarda del turno precedente torna dunque a festeggiare la banda di Sacconi, rimettendosi sulla retta via e preparandosi al meglio a una volata finale che sarà inevitabilmente decisiva in chiave playoff.
CASELLINA: Volpi, Fancelli, Greppi, Espositol Dodero, Brocchi, Ristori, Marzi, Lascialfari, Pancotti, Nasa. A disp.: Seravalli, Ballini, Petreni, Grande, Tortelli, Bernocchi, Butera, Innocenti. Allenatore: Martelloni
BARBERINO TAVARNELLE: Cianti, Petracchi, Guerri, Calosi, Sarti M., Panerai, Bellosi C., Dei, D'Urso, Bellosi F., Corti. A disp.: Taverni, Bianchi, Calamassi, Cellerini, Conti, Capacci, Francini, Ruffo, Sartoni. Allenatore: Temperini
ARBITRO: Farina di Arezzo
NOTE: Al 37' Volpi para un calcio di rigore a D'Urso.
Un pareggio che gratifica più il Casellina padrone di casa che il Barberino Tavarnelle all'assalto della Sestese capolista. In casa biancorossa finisce a reti bianche ed è giusto così per gli equilibri mostrati nell'arco degli interi novanta minuti: i chiantigiani devono però rassegnarsi a veder scappare a +6 i rossoblù primi in graduatoria. Gli ospiti partono forte prendono possesso della mediana sfruttando bene gli esterni nonostante la corsa e la pressione locale: l'approccio pare così buono che dopo tre minuti arriva la prima occasione. Calcio piazzato di Calosi sulla sinistra, palla tesa in area dove Guerri si inserisce sulla traiettoria e la prolunga di prima intenzione, ma Volpi con un riflesso riesce ad alzarla sopra la traversa. Risposta dei biancorossi al 17': un fallo laterale a centrocampo battuto lungo vede saltare Guerri e Sarti che si annullano a vicenda lasciando il 10 di casa, Pancotti, di involarsi verso la porta di Cianti che però è abile e reattivo a respingere una conclusione centrale. Ma la minaccia non finisce qua, perché sulla ribattuta arriva Nasa, la cui conclusione è ancora respinta da uno straordinario Cianti. La gara è divertente: dopo un mezzo sussulto capitato a Calosi che viene stoppato proprio sul più bello, c'è un'altra chance ospite. Corti batte un fallo laterale che diventa praticamente un angolo vista la lunga rimessa, Dei prolunga per Panerai che conclude al volo ma la palla è respinta dalla mischia della difesa del Casellina. Il Barberino tira un sospiro di sollievo e anzi, al 37' avrebbe anche la madre di tutte le occasioni; D'Urso viene atterrato in area mentre prova ad addomesticare un cross di Petracchi. È calcio di rigore: ma dal dischetto D'Urso si fa respingere la conclusione da un Volpi degnissimo di premio MVP. Si intuisce che la gara sia stregata. La ripresa si apre subito con un angolo per gli ospiti: Dei di testa non riesce a dare potenza e Volpi alza la conclusione sopra la traversa. La gara si scalda, cominciano a fioccare i cartellini: Sarti, Calosi, Guerri vengono ammoniti dal direttore di gara fra proteste ed interventi in ritardo. Lascialfari, numero nove di casa, combina anche di peggio, rimediando il rosso che lascia il Casellina in dieci a mezzora più recupero dal triplice fischio. Ma il Barberino non ne approfitta: D'Urso, dopo aver saltato secco un difensore di casa, calcia secco ma colpisce il portiere. Al 70' ci prova Calamassi penetrando in area da sinistra con un insidioso rasoterra, ma la sfera viene liberata in qualche modo dalla difesa del Casellina. La superiorità numerica del Barberino finisce al 77', quando Guerri ha un gesto di eccessiva reazione nei confronti dell'arbitro e rimedia pure lui il rosso. Dieci contro dieci: gli ospiti provano il tutto per tutto con una punizione di Bianchi su cui Volpi deve rifugiarsi in angolo. Poco dopo Francini si dimentica di impattare in rete un suggerimento di Calamassi. All'ultimo secondo c'è però una splendida chance per il Casellina; Panerai si dimostra leggero in marcatura, lasciando campo libero a Nasa che scappa in velocità e giunge di fronte a Cianti. Il portierone chiantigiano fa tirare un sospiro di sollievo grosso come un'area di rigore ai suoi compagni e tifosi, perché si impone sia sul primo che sul secondo tentativo della punta del Casellina. Due miracoli: è zero a zero. Giusto il pari, ma forse sarebbe stato meritevole di qualche gol in più per il buon gioco espresso da entrambe le compagini.
SESTESE: Giuntini, Matteo Giacomo, Bandinelli, Matteo Lorenzo, Nencini, Stefanelli, Alivernini, Belli, Thiam, Ermini, Cutini. A disp.: Mocali, Coppini, Frongillo, Sarr, Tognelli, Masetti, Cavallaro, Paggetti, Renieri. All.: Polloni.
CERBAIA: Bellomo, Pinzauti, Galli, Marchetti, Salucci, Bandelli, Cei, Calonaci, Calvetti, Marino Cristian, Di Tommaso. A disp.: Donzelli, Campolmi, Diene, Lotti Francesco, Lotti, Pesalovo, Bartolini, Marino S. All.: Panati.
ARBITRO: Artini di Firenze.
RETI: 20′ rig. e 84' Matteo Lorenzo, 25′ rig. Cutini, 76′ Paggetti.
Come quando il forzuto della palestra si toglie la maglietta e fa vedere i muscoli, lasciando lo sfidante senza fiato. Eppure anche lo sfidante non sarebbe proprio gracilino: cioè, è terzo in classifica. Ma contro l'energumeno che comanda la classifica si può far ben poco. Ecco, Sestese-Cerbaia è andata più o meno così: traducendo, i rossoblù si trasformano nei forzuti della palestra che, proprio in una domenica fra le più delicate per gli incroci di alta classifica, dimostrano inevitabilmente di essere di un'altra pasta. E i cerbaioli, dal canto loro, devono incassare: peccato, avrà detto qualche tifoso biancazzurro, considerando che la squadra veniva dall'enorme soddisfazione del derby vinto contro la Sancascianese. La gara prende da subito una piega ben precisa: Sestese col comando delle operazioni in pugno, gli ospiti arroccati ad aspettare una buona occasione per ripartire. Ma se i rossoblù affondano, son dolori: al 20' un buon cross dalla destra trova il tocco di mano di Pinzauti in area. Rigore per i locali: dal dischetto va il difensore centrale Lorenzo Matteo che mette dentro. Uno a zero. La mazzata per il Cerbaia non è tanto lo svantaggio, quanto il raddoppio incassato nel giro di cinque minuti: perché all'affondo successivo, Ermini scappa in velocità a Bellomo che non ha altre armi in tasca se non quelle illecite. Ecco il fallo, altro calcio di rigore per i padroni di casa: dal dischetto stavolta decide di andare Cutini, ma il risultato è il medesimo. Due a zero, palla nel sacco: e Polloni può fregarsi le mani chiedendo ora ai suoi di amministrare fino all'intervallo. Nella ripresa poche novità: il Cerbaia ora è costretto a giocare in modo più propositivo, ma paga nuovamente dazio su un episodio. Al 76' infatti il subentrato Paggetti (ennesima dimostrazione di quanto sia lunga e ben fornita la panchina di mister Polloni, che più di ogni altra quest'anno ha sfornato centri vincenti) trasforma in rete una punizione dalla trequarti con una parabola splendida. Il tris affossa definitivamente le speranze dei biancazzurri, puniti pure all'84' dal poker: doppietta personale di Lorenzo Matteo, non certo abituato a fare il bucaniere nelle difese avversarie, che però è molto abile nel farsi trovare col tempismo ideale per ribadire in rete una corta respinta del portiere chiantigiano. Tap-in che gonfia la rete, 4-0 e gioia grande per il ragazzo ex Porta Romana e Grassina. Poi il sipario su una gara mai in discussione: la Sestese mostra i muscoli e pare piuttosto dotata.
GALLIANESE: Rita, Rosari (Focardi), Mata, Landi, Vignoli, Del Mazza, Bartolacci F., Pierottoli P., Mucaj (Cavicchi), Kouko, Chiesi (Pierottoli G.). A disp.: Romei, Zoppi, Mengoni, Romanelli, Busillo, Ujku. All.: Giannoni.
SETTIMELLO: Ponzalli, Chiti, Nodari, Nencini, Tarli, Tortelli, Calamai, Aldrovandi, Fioravanti (Garvoni), Berretti, Nencioli (Nocentini). A disp.: Pecchioli, Sillah, Capuano, Bianchi, Pieralli, Guarguagli, Calugi. All.: Giovannetti.
ARBITRO: Pascali di Pistoia.
RETI: 30' Chiesi, 81' Nencini.
NOTE: Espulso al 5' Calamai.
Partita poco spettacolare in quel di Galliano. Pronti via ed il Settimello si vede sventolare subito un cartellino rosso a Calamai per un battibecco forse con un avversario. L'espulsione dà un po' di coraggio ai locali che dettano il gioco ma il Setttimello non si disunisce e chiude bene gli spazi. Al trentesimo della prima frazione il vantaggio rossoblu: azione sulla destra di Rosari, palla al centro, Mucaj anticipa tutti e spedisce sulla traversa; la palla finisce sui piedi di Chiesi che al volo insacca con bel tiro. Forti del vantaggio e della superiorità numerica la Gallianese gestisce bene tutto il primo tempo. Nella ripresa invece è un'altra musica. Il Settimello reagisce con veemenza e tiene in costante apprensione la difesa locale. All'ottantesimo il giusto pari degli ospiti. Punizione dalla tre quarti, palla in area, il più lesto di tutti è Nencini che con un'ottima girata sorprende Rita e mette in rete. A quel punto la squadra di mister Giannoni si riversa in attacco e prova a far sua la partita ma tranne qualche mischia non crea grossi pericoli. Al novantesimo anzi rischia la beffa ma Rita effettua un'uscita magistrale ed evita il peggio. Finisce così in parità lo scontro salvezza con un 1-1 che forse non cambia la classifica delle due squadre, ma di sicuro accontenta di più il Settimello che ha giocato 85 minuti in inferiorità numerica.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Kante, Maestrini, Mbye, Vanzi, Pratesi, Ferretti F., Di Staso, Ferretti P., Solvi, Scardigli. A disp.: Bacigalupo, Baravelli, Ettaghi, Giugni, Guidotti, Mazzoli, De Carlo. All.: Riccardo Secci.
SP.ARNO: Giusti, Cerciello, Colaianni, Barry, Bisa, Formigli, Ippolito, Nesi, Niscola, Papini, Jaiteh. A disp.: Stellini, Canigiani, Di Ruberto, Saponara, Benelli, Diarra, Costagli. All.: Gianluca Allegri.
ARBITRO: Galighi di Firenze.
RETE: 20' rig. Colaianni.
Torna alla vittoria la squadra di mister Allegri, ma chi pensa che il fanalino di coda della classifica Legnaia sia terra di conquista si sbaglia in quanto i locali, seppur già retrocessi, giocano ogni gara con il massimo impegno ed anche con ottime trame di gioco. Detto questo lo Sporting sa che la posta in palio per la sua classifica è alta e inizia subito a pressare la squadra di Secci nella propria metà campo. Al 10' Barry di testa fa esaltare il bravo Luconi che devia in angolo. Al 20' Jaiteh si invola ma viene fermato con un netto fallo di mano dalla difesa locale. Rigore e brividi perché lo Sporting ne ha già falliti 9 su 12. Al tiro va ancora Colaianni e questa volta è gol. 0-1 ospite che si trascina all'intervallo senza altri sussulti. Nella seconda parte di gara lo Sporting vuole chiudere il conto ma prima Niscola poi Canigiani si fanno ipnotizzare dal bravo estremo Luconi. Una trattenuta su Jaiteh non viene sancita in piena area dal giovane direttore di gara Niccolò Galighi della sezione di Firenze fra le veementi proteste dei rosa nero. Quando le partite non si chiudono, la paura si fa sentire nelle gambe ed anche se lo Sporting non corre particolari rischi i locali mostrano fino al 95' di crederci e meritano gli applausi del pubblico presente e la gara finisce 0-1.