BUGIANI POOL 84: Guarino Lobianco, Spina, Pacini, Poli, Panerai, Ciuti, Lucchesi, Zasso, Venturini, Leka, Nappini. A disp.: Maestripieri, Baccini, Beligni, Gallo, Bucci, Banchi, Breschi, Giovannetti, Lorenzi. All.: Davide Ferrari.
VIRTUS BOTTEGONE: Leporatti, Santini, Danesi, Bargellini, Bartolini, Maccioni, Mazzei, Capecchi, Gorgeri, Menichini, Giaculli. A disp.: Tesi, Carlesi, Sommariva, Belli, Immer, Donati, Morini, Iannelli. All.: Francesco Venturi.
ARBITRO: Nesi di Pistoia.
RETI: 5' e 33' Maccioni, 15' Menichini, 55' Banchi, 60' Nappini, 65' Gallo, 75' rig. Belli.
Dopo una striscia di otto risultati utili consecutivi, il Bugiani Pool 84 di mister Ferrari si infrange contro le barriere issate da una Virtus Bottegone tosta, determinata e finalmente concreta nell'ultima porzione di campo. I padroni di casa entrano nel match con un atteggiamento oltremodo blando e compassato, forse sottovalutando inconsciamente l'impegno contro la compagine di mister Venturi; dalla loro, gli ospiti offrono invece un prelibato saggio di come approcciare bene la gara mettendo sul piatto fin dai primi istanti tanto dinamismo e tanta intraprendenza. La partenza sprint della Virtus Bottegone si traduce in un fulmineo 0-2 sfornato in quindici minuti di gioco: ad aprire le danze dopo trecento secondi ci pensa Maccioni, il più lesto di tutti in area di rigore a trasformare in oro un pallone vagante, mentre al 15' è Menichini a raddoppiare il vantaggio sfruttando al meglio una défaillance di Guarino Lobianco per segnare il più facile dei tap-in. Nonostante le due sberle, i locali stentano a destarsi dal torpore. E così, scavallata la mezz'ora di gioco, gli ospiti puniscono per la terza volta ancora con Maccioni, letteralmente imprendibile per gli avversari e autore di una prestigiosa doppietta incensata da un bellissimo tiro al volo dal limite che fulmina l'estremo difensore. Terminata una prima frazione di gioco letteralmente a senso unico, a inizio ripresa la compagine di mister Ferrari si palesa in campo con un atteggiamento molto più motivato, alzando fin da subito i giri di un motore rimasto sino a quel momento negli spogliatoi. Un paio di decisione arbitrali discutibili consentono ai padroni di casa di rimettere in piedi il match nel giro di dieci minuti scarsi, dal 55' al 65'. Banchi ravviva la scintilla nei suoi con un tiro velenoso dalla distanza, venendo poi emulato cinque giri di lancette più tardi sia nel gesto che nell'esito dalla conclusione di Nappini. Sulle ali dell'entusiasmo, a completare la vertiginosa scalata ci pensa infine al 65' il neo entrato Gallo, il quale fissa il punteggio sul clamoroso 3-3. Apparentemente persa l'inerzia della gara, la truppa di mister Venturi è però abile nel mantenere i nervi saldi tornando a macinare gioco e superando l'impasse emotivo della rimonta subita. Il contenzioso si risolve in via definitiva a quindici minuti dal termine, quando il signor Nesi indica il dischetto per un presunto fallo commesso probabilmente fuori dal perimetro dell'area di rigore: dal dischetto si presenta Belli che non sbaglia, inchiodando lo score sul 3-4. Gli assalti finali dei padroni di casa sono poi un concentrato di ferocia e imprecisione: in prima istanza è provvidenziale Leporatti nel mantenere intatto il vantaggio con un intervento ai limiti del miracoloso, mentre in seconda battuta sono gli uomini di mister Ferrari a metterci tutto del loro fallendo due clamorose palle goal a porta praticamente sguarnita. Calato il sipario su di una partita folle e palpitante, a uscire trionfante con merito dal Frascari di Pistoia è la Virtus Bottegone di mister Venturi, capace di frenare con un perentorio e spettacolare 3-4 la corsa di una della compagini più attrezzate dell'intero girone di Terza Categoria.
Calciatoripiù: Nappini e Banchi (Bugiani Pool 84), i primi a crederci dando il là all'illusoria rimonta della squadra; Maccioni e Leporatti (Virtus Bottegone), col primo autore di una grande prova coronata da una super doppietta e il secondo che si riscopre portiere più che affidabile sfruttando al meglio l'assenza dei suoi colleghi per mettersi in mostra.
BORGO A BUGGIANO: Pucci, Necciai, Kulli, Anzuini, Monti, Perondi, Puccini (Paolini), Vaiani (Ricci), Giuliani (Peluso), Casucci, Zeccola (Ndao). A disp.: Bonaccorsi, Ricciarelli, Arabelli, Parigi, Pippi. All.: Luca Biagi.
LIGACUTIGLIANESE: Cioni, Rossi, Ceccarelli, Rosati, Belli, Ducci (Castelli), Filoni, Reggiannini, Di Cagno, Giani P., Pagliai (Corrieri). A disp.: Leonessi, Gasi, Franchi, Giani A.. All.: Vincenzo Libraro.
ARBITRO: Angelelli di Pontedera.
RETI: 45'+1 Monti.
NOTE: ammoniti Casucci, Di Cagno, Rossi.
Fa 50 tondi tondi in campionato la capolista Borgo a Buggiano, capace di strappare fra le mura amiche del Benedetti una vittoria sì di misura ma comunque netta nel testacoda di Terza Categoria contro una Ligacutiglianese mai troppo pericolosa ma comunque ostica. La compagine di mister Biagi approccia con veemenza l'incontro senza sottovalutare gli avversari, macinando con costanza gioco e occasioni ma sprecando tutto il possibile davanti alla porta di Cioni. Dopo un tiro dal limite di Zeccola che rompe gli indugi perdendosi alto sopra la traversa, intorno al 15' gli ospiti collezionano la prima e unica vera palla goal di tutto il proprio incontro. A procacciarsi lo spazio per la conclusione dal limite è bomber Di Cagno, ma il suo tiro termina docile tra le braccia di Pucci senza impensierire il portiere locale. Il prosieguo del match si risolve in un monologo borghigiano, con Giuliani e Zeccola in prima linea a sciupare le tante occasioni create un po' per imprecisione e un po' per sfortuna, coma la traversa colpita in scivolata dal giovane numero 9 e il palo (con tanto di ribattuta sulla linea in precedenza) centrato praticamente a porta sguarnita dal capocannoniere locale. A spezzare l'equilibrio e i sigilli di uno specchio -di porta- maledetto ci pensa infine Monti, che nel primo minuto di recupero piazza il colpo da tre punti gonfiando il sacco alle spalle di Cioni con un tocco sotto misura su corner battuto da Casucci. Archiviato il primo tempo in vantaggio, la ripresa si apre con il Borgo a Buggiano in gestione e con una Liga meno remissiva nell'attaccare le linee avversarie. In una seconda frazione di gioco avara di emozioni e puntellata solo da qualche innocuo cross degli ospiti, la chance più importante viene confezionata ancora dal piede educato di Casucci: intorno al 75', il fantasista classe 2004 chiama Cioni al grande intervento sfiorando il raddoppio direttamente su calcio di punizione. Senza nient'altro da annotare, al triplice fischio finale gli uomini di mister Biagi ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo, mantenendo così a distanza di sicurezza la Bioacqua. Calciatore: Monti (Borgo a Buggiano).
CERBAIA CALCIO: Bonciolini, Niccoletti, Di Vilio, Giampieri, Mollica, Migliorini, Sostegni, Luciano, Mecanaj, Lapadula, Wajid. A disp.: Rizzo, Bianchini, Bettini, Nannini, Pocci, Toure, Venturini, Becherucci, Ballanti. All.: Alessandro Ricci.
OLMI: Meoni, Galardi, Dolfi, Vannacci, Macaluso, Pepe, Giraldi, Giunti, Silvestri, D'Angelo, Donati. A disp.: Landi, Arrighini, Bellucci, Benedetti, Boso, Daka, Gori, Rafanelli, Vannucci. All.: Claudio Bartolini.
ARBITRO: Prela di Pistoia.
RETI: 45' Sostegni, 50' Niccoletti, 70' Bellucci.
È sufficiente un goal per tempo al Cerbaia di mister Ricci per domare una compagine, quella di mister Bartolini, in grado di non arrendersi mai e di cercare fino alla fine di riacciuffare il pareggio. A partire forte sono proprio i padroni di casa, abili nei primi minuti di gara nel tenere nella rispettiva metà campo gli avversari pur senza creare particolari grattacapi a Meoni. Sciolte le iniziali riserve, gli Olmi sono poi bravi nell'uscire dal guscio alla distanza prendendo possesso del gioco e del centrocampo, invertendo così l'inerzia del match. La prima grande emozione dell'incontro si palesa intorno al 25', quando gli ospiti collezionano una doppia palla goal sfiorando il vantaggio: prima Silvestri viene murato da un ottimo riflesso di Bonciolini, poi sulla ribattuta è provvidenziale l'intervento di un difensore a pochi passi dalla linea di porta nel deviare in angolo la conclusione a botta sicura sfornata da Donati. Scampato il pericolo, il Cerbaia sfrutta poi bene l'arma del contropiede pungendo di rimessa proprio al tramonto della prima frazione di gioco con Sostegni, abile a sfruttare al meglio il suggerimento preciso e affilato di un compagno toccando il pallone in rete per il più facile dei goal. Gli uomini di mister Bartolini accusano il contraccolpo psicologico dato dalla fulminante doccia fredda, rientrando in campo dagli spogliatoi con poco mordente e lasciando di conseguenza ai padroni di casa la possibilità di rimpinguare il proprio bottino. Detto, fatto: a siglare il raddoppio ci pensa dopo pochi minuti Niccoletti, freddo davanti a Meoni nel mettere una seria ipoteca sulla partita. La scossa per gli ospiti arriva coi cambiamenti adottati in corso d'opera dall'allenatore, abile a pescare dalla panchina il jolly Bellucci; è proprio il giovane classe 2002, infatti, ad accorciare le distanze beffando portiere e difensori con la combo vincente pallonetto più girata mancina a eludere il ritorno degli avversari. Gli assalti finali degli Olmi non sortiscono tuttavia l'effetto sperato, spegnendosi sovente innocui fra le braccia di un attento Bonciolini. Soffrendo, sudando ma resistendo, il Cerbaia tira così un bel sospiro di sollievo intascandosi tre punti d'oro per alimentare il sogno playoff.
PCA HITACHI: Ingrassia, Meoni, Franchi, Dei Innocenti M., Tasselli, Ceccarelli, Belli, Maccini, Bacci, Barontini, Ferrati. A disp.: Santoro, Di Bari, Gasperini, Dhima, Nanni, Galasso, Bastogi, Grassini, Dei Innocenti G.. All.: Duccio Sermi.
SAN PIERO: Logli, Bonacchi, Crabu, Dami, Fioriello N., Gega, Giani, Muia, Russo, Sozzi, Zarrini. A disp.: Camiscia, Nannini, Amadori, Fascinai, Fioriello S., Giancaterino, Mariottini, Nieri, Ruffa. All.: Matteo Goretti.
ARBITRO: Fastella di Pistoia.
RETI: Barontini, Bacci, Zarrini.
Un successo sarebbe valso l'aggancio in classifica, ma la PCA Hitachi di mister Sermi riesce a sfuggire dalle grinfie del San Piero portandosi a quota 33 punti e rilanciandosi così verso le zone più nobili della graduatoria evitando la beffa finale. Forse un pareggio sarebbe stato il risultato più consono per quanto fatto intravedere in campo dalle due squadre ma, alla fine della fiera, il cinismo dei locali è stato ripagato con la moneta più pregiata del mondo del calcio: i tre punti. Nel bel mezzo di un contenzioso ostico, tirato, sporco e poco spettacolare, i rari lampi di gioco apparsi nell'impianto di Via Ciliegiole si sono comunque trasformati in goal spezzando così l'intensa battaglia campale andata in scena per tutto l'arco del match. Per i padroni di casa sono stati risolutivi i guizzi estemporanei di Barontini e Bacci, due calciatori che, nei momenti di difficoltà, hanno dimostrato la personalità giusta per caricarsi la squadra sulle spalle nonostante una carta d'identità piuttosto fresca, soprattutto per il secondo. Gli uomini di mister Goretti, invece, sono stati capaci di tenere in vita il contenzioso grazie alla rete siglata da Zarrini prima di alzare bandiera bianca proprio sul finale, commettendo una sorta di sfortunato harakiri sportivo: mandato dal dischetto dal signor Fastella allo scoccare del terzo minuto di recupero, Giancaterino non è stato poi in grado di reggere la pressione fallendo il colpo del potenziale pareggio. Nessuna pena capitale per il numero 14 ospite, perché i rigori vengono sbagliati solo da chi ha il coraggio di tirarli. Certo è che l'errore comunque permane, sentenziando come logica conseguenza l'importante trionfo della compagine guidata da mister Sermi.
GRANDUCATO: Baldesi, Lupo, La Cava, Percussi, Bonacchi, Cioni, Sepiacci, Riccio, Pecchioli, Salih, Formisano. A disp.: Della Massa, Benussi, Lupi, Malykh, Baldi, Landini, Azzarello. All.: Stefano Biagini.
ARCI SARRIPOLI: Saraniti Mattia, Baldi, Galardi, Agostini, Pucciarelli, Vannini, Bellucci, Boccia, Saraniti Matteo, Ferraro, Franceschi. A disp.: Ferri, Dolfi, Galingani, Maestripieri, Suppressa, Menichini, Aiazzi, Simoni. All.: Edoardo Alderighi.
ARBITRO: Batini di Pistoia.
RETI: 1' Formisano, 3' Bellucci, 15' Ferraro, 23' Sepiacci, 45' rig. Pecchioli.
Con un 3-2 finale specchio fedele di una gara intensa e ben disputata da ambo gli schieramenti, il Granducato si impone di misura su di un incerottato Arci Sarripoli agguantando a quota 38 punti il terzo gradino del podio presidiato dal Bugiani Pool 84. La trama più emozionante si sviluppa tutta nella prima frazione di gioco, quando dopo appena cinquanta secondi dal fischio d'inizio gli arancioneri stappano la contesa approfittando al meglio di un lancio lungo valutato male da un difensore avversario: Riccio è bravo a tenere in vita un pallone destinato sul fondo servendo al centro Percussi, il cui tiro viene respinto dal portiere; sulla respinta però si avventa come un falco Formisano che, con un colpo di tacco, gonfia subito la rete per l'immediato 1-0 dei suoi. La partenza shock sveglia di botto gli uomini di mister Alderighi, bravi nel pareggiare i conti in men che non si dica con il tap-in vincente sotto porta di Bellucci. Ritrovato equilibrio e coraggio, gli ospiti cavalcano l'onda dell'entusiasmo passando in vantaggio intorno al 15' con Ferraro, autore di un pregevole tiro dal limite che fulmina imparabilmente Baldesi infilandosi nell'angolino. Le dimensioni ridotte del campo danno vita a un match vibrante che non conosce pause: al 23' Sepiacci riporta infatti a galla i suoi anticipando l'uscita del portiere su di un lancio lungo prima di depositare la sfera in fondo alla porta sguarnita. Dopo una bella parata di Baldesi su incornata di Bellucci, al tramonto del primo tempo il Granducato ipoteca definitivamente l'incontro siglando il terzo e ultimo goal di giornata. Recuperata palla al limite e penetrato in area di rigore, Pecchioli viene steso non lasciando al direttore di gara altra scelta se non quella di indicare il dischetto; dagli undici metri si presenta poi lo stesso Pecchioli che non sbaglia, mandando di fatto in archivio il primo tempo sul punteggio di 3-2. La ripresa si apre sempre su ritmi sostenuti ma senza regalare alcuna emozione degna di nota: il Granducato infatti si trincera nella propria metà campo a difesa del risultato, mentre l'Arci Sarripoli prova a scardinare il fortino avversario senza tuttavia creare particolari grattacapi a Baldesi e compagni. E così, in un contesto di dieci contro dieci a causa dei due rossi sventolati in faccia ad Azzarello e a un difensore ospite, il contenzioso passa dunque alla storia sancendo la preziosa vittoria della truppa di mister Biagini. Al Sarripoli non resta invece che leccarsi le ferite e riordinare le idee in vista del prossimo turno di campionato.
BIOACQUA LE CASE: Bianco, Spadini, Sani, Leveque Luca, Bini, Montini, Magrini, Bartoli, Giurgiu, Accardi, Spinelli. A disp.: Isoldi, Maccioni, Battaglia, Biagini, Ndoci, Luppi, Zerini, Quiriconi, Bellucci. All.: Matteo Breccia.
VENERI: Lupi, Petrocchi, Alamanni Jacopo, Bonelli Matteo, Turturiello, Di Riccio, Paoli, Hamdad Omar, Di Pasquale, Tamberi, Spadoni. A disp.: Igliori, Capitanini, Volpi, Tommasi, Hamdad Oussama. All.: Massimo Scinto.
ARBITRO: Marchetti di Pistoia.
RETI: 25' Bini, 90' Bellucci.
NOTE: espulso Giurgiu al 40'.
Successo interno per il Bioacqua Le Case, che si impone tra le mura amiche contro il Veneri per due reti a zero. Per quanto fatto vedere sul terreno di gioco, il risultato è piuttosto bugiardo. I ragazzi di mister Breccia hanno sfruttato nel migliore dei modi gli episodi a loro favore e si sono difesi con efficacia. Gli ospiti hanno attaccato per buona parte della gara, ma non sono riusciti a concretizzare la mole offensiva costruita. L'incontro comincia con le due squadre che si studiano per poi cercare l'imbucata decisiva in avanti. I padroni di casa girano la sfera con i difensori e tentano di sfruttare la corsia destra dove stazionano Magrini e Accardi. Dall'altra parte, il Veneri predilige il fraseggio a centrocampo e le verticalizzazioni per Spadoni e Paoli. Al 10' i ragazzi di mister Scinto vanno vicini al vantaggio: Tamberi avanza fino ai venti metri e imbuca per Spadoni, che incrocia col mancino trovando la pronta risposta di Bianco. Sette minuti più tardi è ancora il numero undici a rendersi pericoloso saltando un avversario, entrando in area ed esplodendo il sinistro, ma anche in questa circostanza il portiere respinge con i pugni. Il baricentro del Veneri è molto alto e Le Case sono costrette a difendersi. Al 20' Di Pasquale riceve il pallone spalle alla porta, prova a girarsi e viene chiuso provvidenzialmente dalla retroguardia avversaria al momento del tiro. Al primo affondo i padroni di casa passano in vantaggio: calcio di punizione dalla trequarti destra battuto da Spinelli per il colpo di testa vincente da parte di Bini. Il gol subito non scoraggia il Veneri, che si rimette a palleggiare e ad attaccare. Al 40' il direttore di gara è costretto ad estrarre un cartellino rosso ai danni di Giurgiu, reo di essersi espresso in malo modo sia a un avversario sia all'arbitro stesso. Senza ulteriori scossoni, il primo tempo termina sul punteggio di uno a zero. La ripresa comincia sulla falsariga dei quarantacinque minuti iniziali. Il Veneri fa la partita e costringe Le Case ad arretrare. Nonostante l'uomo in meno, i padroni di casa si difendono con grinta e cuore. Al 55' calcio d'angolo respinto al limite dell'area, Tamberi rimette la sfera al centro dove Hamdad Omar è completamente libero di battere a rete, ma il suo colpo di testa non è indirizzato nella maniera migliore per pareggiare. Col passare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire e gli allenatori ricorrono così ai cambi dalle panchine. Al 65' il subentrato Capitanini va via sulla sinistra e mette in mezzo per l'altro neo entrato Tommasi, che sovrasta il suo diretto marcatore e manda il pallone a pochissimi centimetri dal palo. Il Veneri attacca senza sosta, ma sembra che ci sia poca cattiveria nel tirare verso la porta. Al 90' Le Case chiudono i conti: palla persa dagli ospiti in zona pericolosa, Accardi manda il subentrato Bellucci verso la porta e a tu per tu con Lupi non può sbagliare. Questa rete fa terminare anzitempo la contesa. Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Grazie a questo successo i padroni di casa possono ancora sperare di raggiungere la capolista Borgo a Buggiano. Il Veneri esce senza punti, ma la sconfitta non deve assolutamente intaccare la bella prestazione offerta da tutti i giocatori.
Calciatoripiù: Accardi e Bianco (Bioacqua Le Case) e Hamdad Omar (Veneri).
VALENZATICO: Gori L., Chiella, Quaranta, Bonacchi G., Bresci, Gori A., Butelli, Civoli F., Bonacchi M., Tesi, Stobbia. A disp.: Di Francesco, Niccoli, Bracali, Di Chiara, Pacini, Zoppi, Gori M., Razzano, Ballerini. All.: Simone Moretti.
SAN FELICE: Tremori, Del Moro, Mancino, Ricciarelli, Frosini, Piscedda, Jakaj, Agostini, Canessa, Nesi, Sauro. A disp.: Lupicchi Calistri, Bindi, Della Monica, Giuliani, Guerrini, Kopshti, Scartabelli, Tarocchi, Tesi. All.: Alessandro Celadon.
ARBITRO: Chianelli di Pistoia.
RETI: 10' rig. Tesi, 43' e 78' Sauro, 60' Bonacchi M., 52' Jakaj, 85' Tesi.
Rialza la testa il San Felice di mister Celadon, che con una prova tutta orgoglio e carattere riesce a superare le resistenze di un buon Valenzatico nonostante l'inferiorità numerica patita negli ultimi venti minuti di gara. Riavvolgendo il nastro degli eventi, ad approcciare meglio la sfida sono i padroni di casa, apparsi scarichi nelle ultime uscite ma comunque determinati nel fare di tutto per invertire il trend negativo. Dopo appena dieci minuti di gara, infatti, Stobbia viene atterrato in area di rigore donando la possibilità a Tesi di sbloccare l'incontro: il capitano locale si prende la responsabilità dell'esecuzione e non sbaglia, stappando così la contesa già ai primordi. Assimilato lo svantaggio, il San Felice alza piano piano i giri del proprio motore pareggiando l'intensità messa sul piatto dal Valenzatico, infondendo così vita a un match intenso ed equilibrato. Sul finire del primo tempo, gli ospiti colpiscono a freddo agguantando il pareggio in un momento molto delicato: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il più lesto ad avventarsi sulla sfera è bomber Sauro, abile nel trafiggere l'estremo difensore donando nuova verve ai suoi. Archiviato il primo parziale sul punteggio di 1-1, la truppa di mister Celadon cavalca l'onda dell'entusiasmo centrando al 52' il colpo del sorpasso ancora su corner ma con un protagonista diverso: nel tabellino dei marcatori, questa volta, è Jakaj ad apporre la propria firma. Dalla sua, il Valenzatico dimostra comunque grande forza mentale resistendo all'impatto psicologico della rimonta subita per rispondere poi al fuoco dopo pochi minuti. A ristabilire di nuovo la parità ci pensa difatti Bonacchi Matteo, dimostrando ancora una volta l'importanza delle palle inattive nel calcio moderno. A circa venti dal termine, però, si palesa la più grande sliding door del match: pur costretto a giocare in dieci contro undici è il San Felice, contrariamente a quanto si possa pensare, a prendere in mano le redini dell'incontro. Innescato da un veloce cambio campo, Sauro piazza al 78' la personalissima doppietta sorprendendo la statica difesa locale mentre, in seconda battuta, a trecento secondi dal triplice fischio dell'arbitro, ci pensa il neo entrato Tesi a mettere in ghiaccio una partita avvincente e intensa chiudendo lo show con la rete del 2-4 al termine di una ripartenza letale. Calciatorepiù: Sauro (San Felice).
CAPOSTRADA BELVEDERE: Marini, Lleshaj, Del Rio, Nardi, Bechi, Lami, Borri, Bellucci, Scardigli, Del Fa, Bertini. A disp.: Bellini, Lani, Pieraccioli, Massaro, Piacente. All.: Cesare Massaro.
REAL BORGO PITTINI: Romani, Porciani, Rabazzi, Fanuele, Iozzelli, Degl'Innocenti L., Degl'Innocenti S., Toto, Levacovich, Burchietti, Cannarozzo S.. A disp.: Bartolini, Marongiu, Palandri, Alushi, Mogavero, Cannarozzo M., Monaci. All.: Filippo Incerpi.
ARBITRO: Arcioni di Pistoia.
RETI: Bertini.
NOTE: espulso Cannarozzo Simone.
Funziona a metà il nuovo assetto tattico imbastito da mister Filippo Incerpi, il quale cuce per i suoi un 3-4-2-1 di matrice offensiva che risulta essere tanto promiscuo quanto, alla fine della fiera, poco utile alla causa vista e considerata la sconfitta di misura comunque incassata contro i padroni di casa del Capostrada Belvedere. La prima frazione di gioco viene approcciata con la giusta mentalità dagli ospiti, i quali premono subito sul pedale dell'acceleratore confezionando diverse nitide occasioni da rete. Il primo squillo viene suonato da Cannarozzo Simone (espulso poi nel finale di gara) e assorbito alla grande da Marini, mentre pochi minuti più tardi Burchietti spedisce di poco a lato un pallone decisamente invitante. Intorno alla metà del primo tempo è Levacovich a mettere i brividi ai locali con un doppio tentativo sfornato nel giro di pochi istanti: prima la punizione del fantasista borghigiano si infrange sulla barriera, poi il tiro successivo viene neutralizzato da un grande intervento dell'estremo difensore che vola a togliere la sfera dall'angolino. L'ultima emozione di un primo tempo giocato sostanzialmente all'attacco per il Pittini la regala Porciani, che per questione di centimetri manca l'impatto con la sfera a un passo dalla linea di porta. La seconda frazione di gioco si sviluppa e si risolve all'insegna del cinismo per i padroni di casa, i quali approfittano al meglio di uno svarione degli avversari per riconquistare palla a centrocampo e attaccare con ferocia la linea difensiva in modo risolutivo: schermato un primo tentativo dalla figura di Fanuele, il seguente rimpallo schizza sui piedi di Bertini che davanti a Romani non sbaglia, portando avanti i suoi in modo piuttosto inaspettato. Il colpo incassato incrina e non poco gli animi dei valdinievolini, i quali attaccano in maniera disordinata senza riuscire a imbastire azioni di rilievo; l'unica vera palla goal della ripresa capita sui piedi di Cannarozzo Simone che, prima di farsi cacciare dal rettangolo verde per un fallo evitabile, cicca malamente la sfera per due volte in rapida successione vanificando una ghiotta opportunità da dentro l'area di rigore. Con un blitz finale dei locali andato a vuoto, il contenzioso passa dunque alla storia sentenziando la vittoria del Capostrada Belvedere, estremamente cinico e più che mai spietato nel trasformare in oro una delle rare occasioni racimolate all'interno dei novanta minuti abbondanti di gioco.