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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 10

Audace Legnaia-Montespertoli 0-3

RETI: Gasparri, Lombardi G., Bonarelli
AUDACE LEGNAIA: Anselmi, Martini, Pecori, Renzi, Bruno, Cosi, Bini, Michelagnoli, Tofani, Amodio, Plozzer. A disp.: Camorro, Francini, Nour, Silei, Fedeli, Milite, Omar, Rosato, Badiani. All.: Arialdo Corti.
MONTESPERTOLI: Frizzi, Polli, Manetti, Stasino, Fiorini, Capocchini, Antonini, Santoni, Bonareli, Gasparri, Lombardi. A disp.: Berti, Campolmi, Rabà, Morelli. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: Finoia di Firenze.
RETI: Gasparri, Lombardi, Bonarelli.



Otto punti di vantaggio sul quart'ultimo posto a tre giornate dalla fine sono abbastanza per festeggiare, in attesa che la matematica metta il sigillo su un verdetto forse mai veramente in discussione per il Montespertoli. E' vero, la squadra di Calderone è sempre rimasta lì, ma è opinione comune degli addetti ai lavori che gioco e valore complessivo della rosa non avessero niente a che fare con quella situazione di classifica. Ad ogni modo i gialloverdi ottengono la quarta vittoria consecutiva, stavolta ai danni di un'Audace Legnaia che invece saluta ufficialmente la categoria regionale incappando nella seconda retrocessione di fila dopo quella dall'élite della scorsa stagione. Venendo alla cronaca la partita prende presto una direzione ben precisa: dopo venti minuti di generale equilibrio, il Montespertoli va a segno due volte tra il 25' e il 32': prima Gasparri entra in area con una grande giocata personale e spedisce il pallone nell'angolino, poi Lombardi riceve l'assist di Bonarelli e firma il raddoppio. Uno-due tremendo per l'Audace Legnaia, che non si sottrae ai duelli in mezzo al campo ma fa fatica a rendersi pericoloso sul fronte offensivo. Nella ripresa, complice una squadra di Corti sempre più sbilanciata nel tentativo di rimettersi in corsa, gli ospiti usufruiscono di ampi spazi in contropiede per andare alla ricerca del terzo gol. Tra errori nell'ultimo passaggio e tiri fuori misura, però, bisogna aspettare i minuti di recupero affinché Bonarelli si incarichi di un calcio di punizione e lo esegua magistralmente per il definitivo 3-0. Finisce dunque con la vittoria del Montespertoli, che mette la parola fine sul discorso salvezza in attesa di poterla festeggiare ufficialmente dopo la sosta del campionato. Come detto, invece, l'Audace Legnaia riceve la certezza matematica che l'anno prossimo giocherà il campionato provinciale. Calciatoripiù : Polli , Gasparri e Bonarelli (Montespertoli).
Centro Storico Lebowski-Floriagafir Bellariva 1-0

RETI: Ayoazaian
LEBOWSKI: Lippi, Carnasciali, Pancani, Tucci, Biffoli, Grillo, Seroni, Lapis, Paggetti, Fantoni, Ayoazaian. A disp.: Caparrini, Banzi, Chini, Piccini, Di Mascolo, Danso, Magrini, Arcuri. All.: Matteo Marranci.
FLORIAGAFIR: Merendi Francesco, Navarria, Baglini, Buiani, Innocenti, Biagini, Merendi Emanuele, Catalano, Forlucci, Pratesi, Biscioni. A disp.: Ricciardi, Di Vita, Lucchesi, Gallo, Scalella, Ermini, Vegni, Ormi. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Cornello di Firenze.
RETI: 80' Ayoazaian



Grande con le grandi, il Lebowski veste il grigionero delle serate di gala e impone lo stop alla capolista: il guizzo di Ayoazaian a una decina di minuti dal termine regala un successo pesante in chiave coppa ai ragazzi di Marranci, e al contempo torna a riaprire uno spiraglio in un campionato che sembrava chiuso, dominato com'è fin qui dalla (sorprendentemente fino a un certo punto) meravigliosa cenerentola di Campo di Marte. Successo di misura ma che ci sta per il Lebowski, alla luce dell'interpretazione dei 90' di gioco da parte delle due squadre: tonici, motivati e determinati i locali, altrettanto concentrati anche gli ospiti, parsi però non al top del proprio potenziale. La Floriagafir, con alcune assenze, da grande squadra qual è si conosce e scende in campo con l'intenzione di giocare una gara concreta, senza fronzoli, come avvertendo appunto di non essere al proprio top di rendimento; e il primo tempo è lo specchio di queste premesse, scorre via veloce ma spesso bloccato fra le due trequarti. La solidissima difesa ospite concede poco ai grigioneri, che si rendono pericolosi però coni un gran tiro di Lippi prima, e con una conclusione di Ayoazaian che, dopo aver raccolto una corta respinta aerea della retroguardia rivale, fa sibilare il pallone a millimetri dal palo della porta di Merendi. Sul fronte opposto, è Biscioni il pericolo numero uno per i padroni di casa, le accelerazioni partendo da posizione decentrata dell'attaccante ospite tengono sul chi va là l'attenta difesa grigionera. Si va al riposo su un giusto 0-0, dopo un primo round equilibratissimo. Nella ripresa il Lebowski alza progressivamente il proprio baricentro, cercando soprattutto di dare più vigore e continuità ai propri attacchi; la Floriagafir difende compatta e riparte a ogni occasione utile, rischiando qualcosina quando il subentrato Arcuri conclude indirizzando il pallone sotto la traversa, Merendi F. però ci arriva e disinnesca in angolo. Si arriva così all'80', e il match vive il suo punto di svolta: sugli sviluppi di una manovra offensiva dei locali, il pallone staziona pericolosamente davanti a Merendi, che in un primo momento non riesce ad allontanarlo come vorrebbe; Ayoazaian è lì in agguato e, con un colpo di testa dall'interno dell'area di porta, gonfia la rete avversaria. Nel (poco) tempo che resta la Floriagafir prova a forzare il ritmo a caccia del pari; il Lebowski però sente avvicinarsi sempre più la linea del traguardo, e al triplice fischio esulta perché i risultati che arrivano dagli altri campi lo aiutano a tenersi stretto il sogno coppa. Calciatoripiù: Fantoni, Tucci (Lebowski).
Csl Prato Social Club-Viaccia 3-0

RETI: Pecchioli, Varago, Bakary
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, D'Arco, Bucciantonio, Verdiani, Lamin, Petroni, Magnolfi, Formisano, Pecchioli, Capetta, Varago. A disp.: Sicuranza Conti, Aguzzi, Di Marino, Elkrerarfi, Boanini, Montagni, Montini, Bakary, Basso. All.: Emilio Guarducci.
VIACCIA: Oliva Diaz, Simoni, Veneruso, Benvenuti, Ciambellotti, Avallone, Giacomelli, Ferroni, Fedele, Caca, Bellucci. A disp.: Todaro, Balice, Bianchi, Cartia, Guarducci, Mazzanti, Raffaele, Rrapay, Santi. All.: Tommaso Bellanova.
ARBITRO: Cavallo di Prato.
RETI: Pecchioli, Varago, Bakary.



Se quello che serviva erano delle risposte, il CSL Prato Social indubbiamente le ha date. La squadra di Guarducci vince nettamente lo scontro diretto con il Viaccia, scacciando verosimilmente lo spauracchio della retrocessione considerati gli otto punti di vantaggio sul quart'ultimo posto a tre giornate dalla fine. Fin da subito i padroni di casa prendono in mano le redini della partita e passano in vantaggio con Pecchioli, che riceve il cross perfetto di Capetta e con un gran colpo di testa trafigge Oliva Diaz. Un'incornata neutralizzata da Ciuffatelli è l'unico squillo offensivo degli ospiti, mentre nella ripresa il CSL Prato Social mette definitivamente in cassaforte il risultato. Pecchioli va via sulla fascia e disegna un splendido traversone nel cuore dell'area, dove Varago approfitta di un'indecisione della difesa avversaria per realizzare il 2-0. Nel finale Montini effettua una grande giocata e innesca davanti alla porta Bakary, che mantiene la giusta freddezza e fissa il punteggio sul definitivo 3-0. Per entrambe le squadre a questo punto è imminente un appuntamento con la matematica, ma per motivi diametralmente opposti: il CSL Prato Social Club è ad un passo dal festeggiare la salvezza, mentre per il Viaccia purtroppo la retrocessione rischia di diventare presto realtà. Calciatoripiù : nell'ottima prestazione di tutto il CSL Prato Social meritano una menzione Pecchioli e Varago .
Folgor Calenzano-Atletica Castello 0-2

RETI: Simoniello, Gjika
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo , Becheri, Mignacca, Palmeri, Saraci, Amatulli, Cardellicchio, Materassi, Gibilaro, Nencini, Pelagatti. A disp.: Fiorentino, Lastrucci, Congiu, Bracale, Baroni, Hoxha, Bandini, Cetani, Aprile. All.: Davide Barni.
ATLETICA CASTELLO: Canocchi, Manna, Lastrucci, Margheri, Bandinelli, Mori, Riggio, Comparini, Gjika, Simoniello, Lamtafah. A disp.: Bariletti, Kapanadze, Cuscianna, Peruzzi, Milani, Tapinassi, Maffei, Neglia. All.: Mario Orsi.
ARBITRO: Iacopini di Firenze.
RETI: rig. Simoniello, Gjika.



Grazie ad una gara attenta e di grande concentrazione, l'Atletica Castello si prende i tre punti sul campo di un Calenzano davvero troppo brutto per essere vero e ormai in caduta libera verso il centro classifica. I ragazzi di mister Orsi confermano, se ancora fosse necessario, che la differenza tra le migliori formazioni di questo girone e quelle che lottano per non retrocedere non è in verità così grande ed evidente come i punti in classifica. Facendo riferimento solo a quella, non ci sarebbe dovuto essere partita: invece i valori si sono invertiti, e il Castello, già in vantaggio nel primo tempo su rigore con Simoniello, ha saputo chiudere con merito nel secondo tempo con Gjika, con il più classico dei contropiedi, con la squadra di casa sbilanciata alla ricerca del pareggio. Alla buona prestazione del Castello - che però a fine gara, in virtù dei risultati dagli altri campi, apprende l'amaro verdetto della retrocessione nei provinciali - si oppone la pessima del Calenzano, apparso a tratti irriconoscibile, prevedibile ed incapace di trovare un appiglio per uscire dal buco nero di risultati e di gioco in cui si è infilato. La cronaca parla di un primo tempo sostanzialmente equilibrato, con un Castello sulla difensiva senza rischi che passa in vantaggio su rigore per fallo su Comparini (ma arrivato ancora una volta per un'incomprensione difensiva) e che controlla agevolmente gli attacchi del Calenzano. Nel secondo tempo il Calenzano parte forte nel tentativo di abbattere il muro difensivo ospite, ma risulta come già detto troppo confusionario e mai davvero pericoloso; prima il secondo gol ospite, poi l'espulsione di Amatulli finiscono per frustrare ogni velleità di invertire l'inerzia del match. Risultato giusto e castello sugli scudi, grandi rimpianti e Calenzano nella polvere: forse è questa la sintesi perfetta di questo match e probabilmente qualche rimpianto ce l'ha anche il Castello, perchè con più prestazioni come questa, la salvezza sarebbe stata alla portata. E a proposito di risultati sfumati, sarebbe bello capire come una gioiosa macchina da guerra, quale pareva essere il Calenzano fino alla fine del girone d'andata, si sia trasformata nell'armata Brancaleone vista nell'ultimo mese, con una crisi di gol, gioco e risultati singolare quanto difficilmente spiegabile.
Fortis Juventus-Scandicci 2-1

RETI: Incagli, Bonini, Pratesi
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Belli, P. Paoli, Paladini, Bonini, D'Esposito, Pieri, Incagli, Arrighini, Razzauti, Niccoli. A disp.: Vaghini,Grigoras, Anastasi, Lo Bosco, Amerighi, Ojediran, Sylla, Macchinelli, Viviani. All.: Falli.
SCANDICCI: Nati, La Torre, Hognogi, Papi, D. Paoli, Galli, Manetti, Paci, Pratesi, Conticelli, Zeoli. A disp.:Cei, Francini, Grisolini, Mantovelli, Legnante, Iovino, Pezzano. All.: Burchi.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: 25' Pratesi, 35' Incagli, 70' Bonini.



Vittoria interna per la Fortis Juventus, che batte lo Scandicci con il punteggio di 2-1 e conquista in anticipo la salvezza diretta, quando mancano solamente tre giornate al termine del campionato. Le due squadre danno vita a una partita molto combattuta, in questo favorita dalle ridotte dimensioni del terreno di gioco, il sussidiario Donatini di Borgo, e per larghi tratti equilibrata. La prima occasione è per la squadra guidata in panchina da Mauro Falli, che scheggia la traversa con un tentativo di Razzauti. Al 25' il portiere dei biancoverdi Biagioli effettua una bella parata mettendo il pallone in angolo, ma sul corner successivo lo stesso numero uno locale non riesce ad intervenire correttamente sul pallone calciato dalla bandierina da Pratesi, che termina la sua corsa in rete. Al 35' i mugellani raggiungono il pareggio con Incagli, dopo un pallone perso a centrocampo dagli ospiti: Arrighini effettua un passaggio filtrante per il compagno, che davanti al portiere non sbaglia. Nel primo tempo comunque la squadra allenata da Massimiliano Burchi non demerita, impegnando in un paio di occasioni il portiere di casa.Nel secondo tempo la Fortis Juventus cresce. La rete decisiva arriva al 70', quando un calcio di punizione battuto dalla tre-quarti raggiunge Bonini, che con un colpo di testa firma il successo dei borghigiani. Nei minuti successivi i padroni di casa cercano la rete della sicurezza, mentre il finale è tutto favorevole allo Scandicci, che spinge alla ricerca del pareggio, ma non riesce mai ad impensierire seriamente i locali.
Lanciotto Campi-Rinascita Doccia 1-4

RETI: Pratesi, Morettini, Antogna, Antogna, Antogna
LANCIOTTO CAMPI: Sarr, Dajcaj, Arca, Alampi, Buontempo, Amadio, Coviello, Ballerini, Pratesi, Cassiolato, Biagiotti. A disp.: Balatri, Del Bubba, Cau, Colombo, Giovannini, Maggjni, Poli, Ferri, Pancani. All.: Carlo Salvadori.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Cocchi, Salvini, Santoro, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Manicardi, Morettini, Antogna. A disp.: Nocentini, Daloisio, Hallabou, Giorgetti, Pali, Lisi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Cellai di Firenze.
RETI: Antogna 3, rig. Pratesi, rig. Morettini.



Che dire? Uno stratosferico Antogna, capocannoniere del girone a suon di reti, realizza una tripletta e fa la differenza. Il Doccia ottimamente guidato da Giovanni Chiari legittima il successo con una bella prestazione e batte meritatamente un avversario protagonista di un ottimo primo tempo. Equilibrio nel corso della prima frazione. Il Lanciotto passa in vantaggio su rigore messo a segno da Pratesi e procurato da Cassiolato. La reazione degli ospiti si concretizza con il pareggio realizzato da Antogna nella fase conclusiva della prima frazione. Nella ripresa ecco il vantaggio targato Antogna che sfrutta un errore difensivo degli avversari e porta in vantaggio la formazione sestese. Sempre sfruttando palle inattive, nuovamente a segno Antogna, al suo terzo gol personale. Alcuni errori difensivi dei locali fanno la differenza e così su rigore, il Doccia conclude la sua gara perfetta al 90'. Il penalty lo trasforma Morettini. Generoso il finale dei padroni di casa ma il risultato non cambia e ora i sestesi vedono il clamoroso sorpasso. Quattro punti di distacco sono tanti ma tutto può ancora succedere. Il Doccia esce trionfante dal Ballerini e aver messo una serie ipoteca sul secondo posto è qualcosa di notevole e importante per la squadra ospite, protagonista di un campionato da incorniciare. Antogna ha fatto la differenza ma il Lanciotto, nonostante la sconfitta, è sempre più in corsa per il raggiungimento della coppa. Gara corretta, buona la direzione arbitrale.
Pol. Novoli-Poggio A Caiano 1-2

RETI: Giusepponi, Bernardo, Mancini
NOVOLI: Cecchi, Pinco, Beconi, Giusepponi, Baruzzu, Centelli, Faustini, Cortini, Postiglione, Vancelli, Caldararu. A disp.: Warid, Amasna, Di Pasquale, Miftah, Bani, Ekani, Echchihab, Catellacci. All.: Gabriele Pallante.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Marinozzi, Giorgi, Spinelli, El Amri, Savladori, Gori, Masi, Bernardo, Marini Grassi, Usai. A disp.: Grassi, Bertini, Capponi, Vela, Lascialfari, Mancin, Ciatti, Agozzino. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: D'Orsi di Pisa.
RETI: Bernardo, Giusepponi, Mancin.



Sul campo di un Novoli ormai retrocesso, il Poggio a Caiano conquista una vittoria che invece chiude verosimilmente il discorso salvezza. Nel primo tempo sono i padroni di casa a tenere in mano il controllo del gioco, proponendo un ottimo palleggio che però non viene mai trasformato in azioni pericolose. Può dunque dormire sonni tranquilli Cocchi, al contrario di Cecchi che deve capitolare intorno al 25' al primo affondo degli ospiti: sugli sviluppi di una rimessa laterale nasce un cross dalla linea di fondo, Bernardo si avventa sul pallone e da due passi insacca lo 0-1. Senza grandi emozioni si passa alla ripresa, il cui copione rimane pressoché lo stesso. La squadra di Marchetti non ha motivo per sbilanciarsi, quella di Pallante continua a fare fatica ad arrivare alla conclusione. Per cambiare le cose servirebbe magari un calcio da fermo, come il corner che i padroni di casa battono intorno al quarto d'ora: palla messa fuori dalla difesa sui piedi di Giusepponi, che non ci pensa due volte e lascia partire una conclusione dal limite dell'area che si insacca a fil di palo. L'equilibrio però dura poco perché il Poggio a Caiano, consapevole di quanto sarebbe importante portare a casa i tre punti, si riversa in avanti e trova subito il nuovo vantaggio. A realizzarlo stavolta è Mancin, che riceve un traversone dalla sinistra e anticipa secco il suo marcatore trafiggendo Cecchi per il definitivo 1-2. Non succede praticamente più niente di rilevante da qui al triplice fischio, ed è una buona notizia per i ragazzi di Marchetti: nove punti di vantaggio sul quart'ultimo posto, a tre giornate dalla fine, significano salvo improbabili congiunzioni astrali che l'anno prossimo giocheranno ancora il campionato regionale.