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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 1

Affrico-San Giuliano 4-0

AFFRICO: Lami, Bartalini, Benci, Vignozzi, Guerrini, Casati, Petrini, Biba, Russo, Termini, Mosconi. A disp.: Dos Santos, Andrei, Guarducci, Bartoletti, Giannoni, Casoni, Donigaglia, Tellini, Guerra. All.: Berchielli Marco
SAN GIULIANO: Mobono, Sannino, Pardini S., Galletti, Antoni, Mazzoncini, Chelucci, Mariani, Buzzanca, Papini, Sciarrone. A disp.: Ria, Di Martino, Cecchini, Dalle Luche, Chelini, Centurione, Dessi, Colombini, Esposito. All.: Nuti Fabrizio
ARBITRO: Klejvis Serbishti di Arezzo
RETI: Termini, Russo, Termini, Casati
AFFRICO: Lami, Bartalini (46' Guarducci), Benci, Vignozzi, Guerrini, Casati, Petrini (60' Giannoni), Biba, Russo (65' Bartoletti), Termini (82' Casoni), Mosconi (46' Tellini). A disp.: Dos Santos, Andrei, Donigaglia, Guerra. All.: Marco Berchielli.SAN GIULIANO: Mobono, E. Sannino (65' Colombini), Pardini, Galletti, Antoni (72' Centurione), Mazzoncini, Chelucci (52' Dalle Luche), M. Mariani (46' Dessi), Buzzanca (60' Esposito), T. Papini, Sciarrone. A disp.: Ria, Di Martino, Cecchini, Chelini. All.: Fabrizio Nuti.
ARBITRO: Serbishti di Arezzo
RETI: 1' Russo, 55', 71' Termini, 64' Casati.
NOTE: ammoniti Sciarrone, E. Sannino, Termini e Centurione. Angoli: 3-0. Recupero: 0'+0'. Spettatori: 100 circa.


Forse per rinforzarla bastava anche meno. L'anno scorso l'Affrico, giovanissimo, era una squadra splendida con qualche problema davanti; la decisione di risolverlo schierando Russo, fenomeno, in categoria e affiancandogli Termini, altro fenomeno che dopo l'esperienza in chiaroscuro a Pisa prova a tornare spaziale come a Scandicci, sarebbe di per sé stata sufficiente: esplicito il tabellino. L'aggiunta di buona parte dei 2007 campioni d'Italia in carica (qualcuno in tribuna, sbagliando, li definisce ex campioni d'Italia: macché ex) spiega come mai il 4-0 sul San Giuliano porti con sé ben più dei primi tre punti della stagione: con sé porta la certezza d'essere una delle squadre più forti della Toscana, sulla carta la più forte insieme alla Sestese. Si vede già l'impronta di Berchielli, la si vede già dal sistema di gioco che solo per finta è un 4-3-2-1 o un 4-2-3-1: la duttilità di Casati, terzino sinistro (o forse meglio tuttofare mancino) che anche quest'anno con l'amato sei sulle spalle le giocherà tutte o giù di lì, e la propensione offensiva di Petrini, ala intera più che mezza, lo trasformano infatti in un insolito 3-3-3-1, con Bartalini stretto terzo di difesa insieme a Benci e Vignozzi, sontuosi, Guerrini in regia, Mosconi a destra. Due le parole d'ordine: difesa compatta e verticalità. Per apprezzare la prima bisogna attendere che si completi il primo quarto di gara; per la seconda sono sufficienti quarantadue secondi, quelli che bastano a Russo per raccogliere il filtrante di Petrini dietro la difesa, controllare il pallone e scaricarlo sul secondo palo con un secco mancino rasoterra. E dunque mentre tanti stavano ancora salendo gli scalini della tribuna del Lapenta scansando i pali anticronista, infami e maledetti, l'Affrico è già in vantaggio. Ciò gli consente di gestire, e dunque di scegliere il momento migliore per provare ad affondare di nuovo: Biba lo identifica nel 17', minuto in cui invita Mosconi a tagliare dietro la difesa (fuori posizione Mazzoncini, che teoricamente dovrebbe badarlo o quantomeno seguirlo) e dal fondo crossare a rimorchio per Petrini; ma compattandosi a ridosso della porta, la difesa del San Giuliano riesce a rimpallare il suo tiro a colpo sicuro, e a replicare sulla ribattuta di Russo. Nell'area del San Giuliano il segnale di pericolo torna ad accendersi quattro minuti più tardi, quando Biba decide di non calciare dal limite (aveva modo e spazio) ma di aprire a sinistra per Casati, che ricorda a Edoardo Sannino come mai due mesi fa ha vinto lo scudetto e che dal fondo arma il mancino per crossare sul primo palo: perfetto il taglio di Termini in anticipo su Galletti e Pardini, alta di un metro la deviazione di testa. Sul calcio di rinvio l'Affrico si fa trovare incomprensibilmente sbilanciato, o forse distratto, e il San Giuliano costruisce la prima occasione della propria partita: protagonista è Buzzanca, che tiene a distanza Bartalini e sprinta fino al lato corto dell'area di porta, da dove però anziché calciare cerca un improbabile traversone per nessuno sul secondo palo (21'). Anche se senza esito, la giocata comunque avvia il momento migliore del San Giuliano di lì a poco pericoloso con l'interno destro aperto da Antoni dopo il dialogo tra Mazzoncini, Marco Mariani e Sciarrone al limite dell'area: poco giro, pallone a lato accanto al secondo palo. L'azione seguente genera la terza opportunità, forse la più pulita, per il pareggio: non reggendo il pallone sulla trequarti offensiva, Mosconi consente a Mazzoncini di sottrarglielo e saltare una linea verticalizzando direttamente per Buzzanca, che affonda di nuovo in area e da posizione defilata stavolta calcia col mancino; ma la diagonale di Benci, sontuoso, lo ostacola, e Lami può facilmente bloccare il pallone a terra. Si chiude qui l'intermezzo segnato dalla pressione del San Giuliano, di lì a poco in difficoltà su uno dei pochi calci d'angolo della partita, appena tre e tutti dello stesso colore: lo calcia Casati col mancino a rientrare, troppo ampio; il controcross di Vignozzi però taglia fuori la difesa, che ringrazia la poca confidenza tra Benci e la porta: se anziché un difensore davanti alla porta spalancata ci fosse stato un attaccante, il suo destro volante si sarebbe inevitabilmente trasformato nel raddoppio. Invece fino alla pausa lo scarto resta minimo, non incrementato né da Termini (alta di un metro scarso la punizione dai venticinque metri, ottima per un destro; l'aveva conquistata Casati in anticipo su Sciarrone) né da Russo il cui tiro-cross col mancino dopo la discesa sulla fascia sinistra Mobono pizzica sulla parte alta della traversa. Ma come nel primo tempo anche dopo la pausa l'avvio di frazione è decisivo. Stavolta più che una giocata di squadra incide la qualità del singolo: si deve solo al destro di Termini, servito al limite da Guerrini, se il pallone schizza rasoterra sulla faccia interna del palo lontano e poi corre verso l'interno della porta (51'). Già complicatissima, l'impresa si fa quasi impossibile per il San Giuliano vicino a subire la terza rete alla fine di un'azione quasi simile: ottima la sponda di Petrini sul lancio di Benci a coprire quaranta metri; meno angolato però il destro di Termini, stavolta di prima; attento Mobono a coprire lo specchio (58'). Meno attento è Lami nell'azione che si sviluppa trenta secondi più tardi, e che potrebbe inaspettatamente riaprire la contesa: non è granché la sua respinta rasoterra sul traversone di Tommaso Papini che aveva finalmente trovato il fondo; ma optando per la soluzione di potenza Buzzanca alza troppo la mira, e centralissimo e da vicinissimo spedisce il pallone un metro più alto della porta incustodita. È l'ultima giocata della sua partita: Nuti infatti lo chiama fuori per inserire Esposito, subito protagonista di un taglio interessante sulla discesa di Antoni a destra; ma, svirgolata, l'esecuzione non è dello stesso livello. Cento metri più in là la medesima situazione la vive Tellini, entrato per Mosconi a inizio ripresa: generoso e tatticamente intelligentissimo, Russo lascia sfilare il traversone di Casati per consentirgli di accompagnare il pallone in porta; considerato che lo fa finire sulla traversa, la scelta di colpire forte non è granché. Ma il 3-0 è rinviato di cento secondi appena: ormai protagonista a tutto campo, Termini intuisce il taglio di Casati occasionalmente spostatosi a destra e lo serve sulla corsa, chiusa con l'affondo in area e col pallone in rete dopo il colpo con l'esterno mancino. Messo da parte il secondo errore sottoporta di Tellini (stavolta destro altissimo) Termini, che lo aveva servito dalla corsia destra sul filtrante di Giannoni (ottimo ingresso da esterno nel più tradizionale 3-5-2 con cui l'Affrico chiude), decide che è di nuovo il momento di prendersi il proscenio e gli applausi: sono inevitabili dopo che dall'arco che invita all'area usa il destro per incastrare il pallone sotto l'incrocio. Anche se alla fine della partita mancano diciannove minuti (e diciannove saranno: per Serbishti niente recupero nel primo e niente nel secondo tempo; e anche se non è una scelta ortodossa, è chiaro che ha fatto benissimo), da raccontare non c'è più niente se non due tiri di Giannoni (entrambi col destro, su cross rispettivamente di Biba e Casati: alto il primo, dal limite; parato il secondo, con pochissimo angolo) e l'ennesima chiusura spaziale di Vignozzi sulla verticalizzazione di Esposito per Dalle Luche. Iniziare così è già un messaggio chiaro alle quindici rivali; sabato, con la rivincita della partita che pochi mesi fa gli costò un en plein forse irripetibile, s'attende il saggio definitivo sul valore assoluto di una delle (due?) squadre più forti della Toscana, di nuovo. Calciatoripiù : per esserne certi va rivisto contro un centrocampo più alla portata, ma Antoni (San Giuliano) ha intelligenza e tecnica per stare davanti alla difesa, e da lì dare i tempi della manovra offensiva. Lo stesso ma in una macchina che va a velocità tripla fa Guerrini (Affrico), cui il ruolo di catalizzatore di palloni (qualcuno lo chiamerebbe un costruttore di gioco) sta benissimo; se ci s'aggiunge che davanti ha chi di quei palloni sa che fare (Russo-Termini è una coppia d'attacco con pochi rivali), a fianco chi scatta qualche migliaio di volte senza sentire la fatica (che grande esterno è Casati , che anche quest'anno le giocherà tutte o giù di lì) e dietro una difesa formidabile retta dalla cerniera Benci-Vignozzi , si capisce come mai le ambizioni siano legittime, e legittimamente impegnative.

Bibbiena-Sporting Cecina 2-3

BIBBIENA: Frosini, Ferrini, Ugolini, Jallow, Goretti, Zavagli, Bimbocci, Checcucci, Bonelli, Bandelloni, Gentile. A disp.: Vignali, Purcel, Vignali, Vannucci, Vantini, Cappuccini, Renaiolini, Chiti, Grifagni. All.: Occhiolini Nicola
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Pozzobon, Saba, Rofi, Agostini, Fabbris, Foti, Londi, Hadji, Verucci. A disp.: Raugi, Ciampi, Castelli, Mecacci, Nigiotti, Dakaj, Tei, Rendina. All.: Di Tonno Tiziano
ARBITRO: Niccolo Monti di Firenze
RETI: Zavagli, Ugolini, Verucci, Foti, Rofi
BIBBIENA: Frosini, Ferrini, Ugolini, Jallow, Goretti, Zavagli, Bimbocci, Checcucci, Bonelli, Bandelloni, Gentile. A disp.: Francesco Vignali II, Purcel, Francesco Vignali I, Vannucci, Vantini, Cappuccini, Renaiolini, Chiti, Grifagni. All.: Alessandro Regina.SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Pozzobon, Saba, Rofi, Agostini, Fabbris, Foti, Londi, Hadji, Verucci. A disp.: Raugi, Ciampi, Castelli, Mecacci, Nigioti, Dakaj, Tei, Rendina. All.: Tiziano Di Tonno.
ARBITRO: Monti di Firenze
RETI: 5' Verucci, 8' Zavagli, 44' Foti, 47' pt Rofi, 75' Ugolini.


All'esordio stagionale nell'élite (si gioca, solo per stavolta, al campo F.lli Brocchi e non allo Zavagli, che sarà pronto per la prossima gara) è diverso il risultato rispetto alla finale di supercoppa che le vincitrici di due dei gironi regionali disputarono a maggio: nella sfida tra neopromosse lo Sporting Cecina batte 2-3 il Bibbiena grazie a un primo tempo in cui ha avuto il grande merito di non smettere di giocare, andando con determinazione su tutti i palloni e facendo la partita per lunghi tratti, anche se più volte rischia però di essere dalle ripartenze avversarie. È shock la partenza del Bibbiena, costretto subito a fronteggiare tante assenze (fuori Giorgioni, Nocentini, Luca, Moncini e i due portieri Anichini e Santini: tra i pali gioca il 2008 Frosini, che si disimpegna bene): dopo appena cinque minuti Verucci approfitta di un'ingenuità difensiva e spinge il pallone in rete. Ma passano appena tre minuti e il risultato torna in equilibrio: con una zuccata capitan Zavagli trasforma nell'1-1 la punizione pennellata da Gentile. Anche se subito raggiunto, è però lo Sporting Cecina a fare la partita con Foti e Hajdi. Ma l'occasione più clamorosa capita all'ottimo Bonelli, che di forza e tecnica di libera della guardia di Rofi; troppo precipitosa, la sua conclusione finisce però su Sozzi in uscita (14'). Il Bibbiena ci riprova al 20', quando Bonelli innesca Bimbocci che però tarda troppo nella conclusione. Segue poi una ventina di minuti senza particolari sussulti fin quando, quasi allo scadere, nel momento migliore degli avversari lo Sporting Cecina torna avanti: un lancio improvviso di Hajdi consente a Foti di raddoppiare di testa. E si va alla pausa addirittura sull'1-3: al 2' del recupero concesso da Monti (appena sufficiente la sua direzione soprattutto nella tolleranza verso proteste reiterate) Rofi sfrutta un batti e ribatti, favorito dalla dinamica che aveva portato il Bibbiena ad abbassarsi troppo e a difendere in aerea, e rende complicatissima la rimonta. Subito il doppio ko in finale di tempo, il Bibbiena rimane frastornato anche per i primi quindici minuti della ripresa. Per la prima occasione bisogna attendere il 55': innescato dal lancio di Checcucci, in corsa Jallow, strattonato, spara alto da buona posizione. Il Bibbiena ci riprova cinque minuti più tardi col lancio di Zavagli per il neoentrato Grifagni, che anticipa l'uscita di Sozzi; sullo slancio il pallone giunge a Bandelloni che batte a porta sguarnita, ma un grande intervento di Pozzobon concede solo l'angolo. Sono i cambi di ritmo di Castelli a consentire al Cecina, che ha perso le geometrie e il giro palla del primo tempo, di respirare. Comunque il pressing del Bibbiena aumenta: Regina butta dentro forze fresche, cambia sistema di gioco e al 75' vede i suoi riaprire la partita: il 2-3 lo segna Ugolini, sempre di testa, sugli sviluppi di uno dei tanti calci d'angolo battuti da Checcucci. Si apre così un quarto d'ora di forcing finale condito da forza e voglia, ma il muro dello Sporting Cecina, che nel secondo tempo non ha quasi mai tirato in porta, resiste. È comprensibile il rammarico del Bibbiena che nell'arco della partita avrebbe meritato il pareggio; ma il Cecina è stato più bravo nello sfruttare le occasioni capitate. Calciatoripiù: Zavagli, Bonelli, Checcucci, Goretti, Vantini (Bibbiena), Pozzobon, Hajdi e Foti (Sporting Cecina).

Floriagafir Bellariva-Atletico Piombino 2-1

FLORIAGAFIR BELLARIVA: Ceccuti, Fanticelli, Manetti, Meini, Benvegnu, Lenzi, Landolina, Biagini, Pellecchia, Alighieri, Serrini. A disp.: Marcantonini, Soldini, Labiad, Tourniaire, Ermini Polacci, Birindelli, Giannone, Forlucci, Navarria. All.: Bertuccio Marco
ATLETICO PIOMBINO: Buti, Bucci, Buti, Patara F., Mannucci, Campani, Salvadori, Insolia, Lavagnini, Piazzesi, El Bouhali. A disp.: Renucci, Marchettini M., Baldassarri, Lavarello, Mariotti, Marchettini G., Del Prete, Arzolay Moros. All.: Sereni Mirko
ARBITRO: Gabriele Storri di Arezzo
RETI: Alighieri, Serrini, Salvadori
FLORIAGAFIR: Ceccuti, Fanticelli, Manetti, Meini, Benvegnu, Lenzi, Landolina, Biagini, Pellecchia, Alighieri, Serrini. A disp.: Marcantonini, Soldini, Labiad, Tourniaire, Ermini Polacci, Birindelli, Giannone, Forlucci, Navarria. All.: Marco Bertuccio.
ATLETICO PIOMBINO: M. Buti, Bucci, F. Buti, Patara, Mannucci, Campani, Salvadori, Insolia, Lavagnini, Piazzesi, El Bouhlali. A disp.: Renucci, Marchettini Mattia, Baldassarri, Lavarello, Mariotti, Marchettini Gianni, Del Prete, Arzolay. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Storri di Arezzo
RETI: 23' Salvadori, 26' Alighieri, 46' Serrini.


Questa Floria che in occasione dell'esordio assoluto nel campionato d'élite riesce subito a indossare con classe ed eleganza il vestito più bello rappresenta un fenomeno che vale la pena di essere calcisticamente analizzato in maniera approfondita. Oltre a non subire gli effetti della cosiddetta sindrome della neopromossa, la squadra di Marco Bertuccio ammalia il pubblico amico del Grazzini e irretisce un Piombino apparso ancora a corto di condizione atletica. Sono invece la rapidità in fase di ripartenza, l'intensità del pressing esercitato dal centrocampo in fase sia di rottura sia d'impostazione e la buona qualità dei singoli le armi che hanno permesso alla Floriagafir di conquistare, con fatica ma al contempo con pieno merito, i primi tre punti stagionali. Quello proposto da Bertuccio è un gioco che, sfruttando le corsie laterali e allargando di conseguenza le maglie della difesa avversaria, consente sia ai due trequartisti Biagini e Alighieri, sia al velocissimo e talentuoso centrattacco Pellecchia, ex Bagno a Ripoli, di tenere sotto scacco la parte centrale della difesa sin dalle primissime battute. La Floria impiega solo due minuti per rendersi pericolosa e lo fa approfittando di quello che almeno nella fase iniziale pare essere il tallone d'Achille della retroguardia ospite. Sfruttando le incertezze palesate dalla catena difensiva di destra dell'Atletico Piombino, gli sganciamenti dell'ex sammichelino Serrini e dell'esterno basso Manetti, al tiro in sovrapposizione, chiamano subito al lavoro Buti, bravo a chiudere in calcio d'angolo. La Floriagafir si ripete prima al 6' con Alighieri, che dopo essersi incuneato in area conclude fuori da ottima posizione, e successivamente con Serrini, che non inquadra la porta da favorevole posizione (18'). Sul fronte opposto sono invece rarissime e poco incisive le riproposizioni dell'Atletico Piombino che, contenuto efficacemente dal pressing avversario, non riesce a impensierire Ceccuti, ex portiere del Firenze Sud Ceccuti. La mancanza di lucidità negli ultimi sedici metri però fa andare la Floriagafir incontro allo svantaggio. Al 23', in occasione della prima vera avanzata dei centrocampisti piombinesi, Insolia prova la conclusione dalla distanza sorprendendo Ceccuti, che gettandosi in tuffo in maniera alquanto approssimativa, riesce solo a respingere debolmente il pallone; così favorisce il puntuale inserimento di Salvadori, che giungendo a rimorchio dal settore di destra segna inaspettatamente la rete del vantaggio ospite. L'improvvisa doccia scozzese non spegne l'agonismo dei fiorentini, che fanno presto a riorganizzare il loro gioco e a ritrovare un pareggio che alla luce di quanto visto nel primo terzo di partita appare del tutto meritato. Decisivo nell'occasione è il lavoro svolto da Pellecchia, che guizzando da una parte all'altra del fronte offensivo e non dando così veri e propri punti di riferimento ai difensori avversari fa saltare il banco allo scoccare del 26': sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità, approfitta al meglio di una clamorosa indecisione di Campani, che nel tentativo di accompagnare verso il fondo un pallone all'apparenza innocuo si fa sorprendere e aggirare dall'avversario; arpionato prima che oltrepassi la linea di fondo, con un preciso traversone rasoterra il pallone è poi recapitato a centro area ad Alighieri, che gira in rete da buona posizione non dando scampo a Matteo Buti. Il ritrovato equilibrio fa sì che la trama del match torni a scorrere monotona ma piacevolissima se vista con gli occhi dei sostenitori di casa, con la Floria costantemente proiettata all'attacco e col Piombino obbligato a impegnarsi in una dispendiosa fase difensiva nella quale spicca la coppia centrale composta dal già citato Campani (errore a parte in occasione della rete di Alighieri) e Mannucci. Allo scoccare della mezz'ora, solo il sempre letale mix fra destino e malasorte impedisce alla Floria di operare il sorpasso. Sugli sviluppi di un corner ben calciato da Alighieri da sinistra, Biagini è bravo a prendere il tempo ai difensori, saltare più in alto di tutti e incornare con precisione: solo la schiena di Landolina, piazzato a pochi passi dalla porta, gli nega la gioia del gol. Al 39' Pellecchia torna a seminare il panico nel cuore della difesa ospite involandosi lungo la corsia di destra. L'azione è molto simile a quella che ha permesso alla Floria di riagguantare la parità: stavolta però sulla precisa rasoiata il primo ad avventarsi sul pallone è l'ex Settignanese Fanticelli, la cui battuta di prima intenzione da buona posizione assume le sembianze di un'inappropriata ciabattata; il pallone si perde di molto a lato alla destra di Matteo Buti. Al 40' si rivede in avanti anche il Piombino grazie ad una punizione dai venti metri ben calciata da El Bouhlali: Ceccuti interviene con sicurezza respingendo in tuffo una conclusione piuttosto potente e ben indirizzata fra i pali ma anche centrale e prevedibile. Ben più efficace è invece lo schema su calcio piazzato che all'alba del secondo tempo permette alla Floria di passare in vantaggio. Calciando verso l'area nerazzurra dal fronte sinistro dell'attacco fiorentino, Alighieri pennella verso il limite un cross sul quale Biagini fa intelligentemente sponda: così premia l'inserimento di Serrini ch, dopo aver raccolto il pallone, lo gira in rete con una perentoria conclusione che insaccandosi a mezza altezza non lascia scampo all'incolpevole Matteo Buti. Da questo momento in poi, la ripresa va avanti lungo un unico filo conduttore: la Floria continua a creare occasioni e con un Piombino costantemente in affanno, in partita fino al novantesimo in virtù essenzialmente di alcuni clamorosi errori avversari sottoporta. Al 51' un corner ben calciato dalla bandierina di destra dal solito Alighieri spiove all'altezza del secondo palo dove il centrale di difesa Meini, anticipando gli avversari, colpisce di testa da due passi scartavetrando l'esterno del palo alla destra di Matteo Buti. Al 59', passando nuovamente da destra, Pellecchia parte in progressione, ma si vede sbarrata la strada dal puntuale intervento di Matteo Buti, che in tuffo è bravo a chiudergli la porta in faccia e poi ribattere anche il successivo tentativo a botta sicura. Anche la girandola delle sostituzioni, iniziata a metà ripresa, dà ragione a Bertuccio. Infatti i nuovi innesti danno nuovo slancio ala manovra biancazzurra e al 75', sugli sviluppi di un bel lancio in profondità di Benvegnu, è Biro Birindelli a far proseguire il gioco sulla sinistra: scatta Manetti, che entra in area e tenta poi di superare Matteo Buti, che nel frattempo gli si era fatto incontro uscendo tempestivamente dai pali, con un morbido pallonetto; provvidenziale è nell'occasione l'intervento, sulla linea, di Campani, bravo a opporsi prima a questo tentativo di conclusione a rete e poi alla successiva battuta a colpo sicuro proposta da Birindelli. Due minuti più tardi tocca ad un altro ex prodotto della cantera sammichelina, Ermini Polacci, involarsi sulla destra e riproporre al centro l'ennesimo preciso traversone: Manetti lo raccoglie a centro area per poi tradurlo fra le braccia protese di Buti con a una debole conclusione rasoterra che certo avrebbe meritato miglior sorte. L'ultimo infruttuoso acuto da parte dei padroni di casa lo si registra a una trentina di secondi dallo scoccare del quinto e ultimo minuto di recupero concesso dall'arbitro Storri: Birindelli mette nuovamente la freccia, supera a sinistra e rimette verso il centro un pallone che dopo aver attraversato tutta la luce della porta giunge sul fronte opposto. Lo raccoglie Labiad che a sua volta lo ripropone verso il centro; là si è inserito lo stesso Birindelli, che prova l'intervento in avvitamento di testa da favorevole posizione: è un'operazione piuttosto complicata e che difatti gli consente solo di colpire in scarsa coordinazione e non di trovare lo specchio della porta. Buona la prima, dunque, per un'ottima Floriagafir alla quale va ascritto l'unico grosso demerito di non aver messo preventivamente in ghiaccio la partita. Un Piombino in debito d'ossigeno ha trovato la sua massima espressione unicamente in fase difensiva; ha avuto però il merito di aver tenuta desta l'attenzione dell'avversario in virtù del sano cinismo dimostrato nell'unica grande occasione creata nell'arco dei novanta minuti di gioco. Calciatoripiù : dall'ottima prestazione di tutto il collettivo della Floria vanno estrapolate le prestazioni di Manetti, Benvegnu, Lenzi , solido mediano davanti alla difesa sempre lucidissimo in fase d'interdizione, Biagini, Alighieri, Pellecchia, Serrini e Birindelli . Nel Piombino hanno svolto un ottimo lavoro in fase di rottura e anticipo i due centrali di difesa Mannucci e Campani ; il freddo e opportunista Salvadori ha poi consentito alla squadra di rimanere saldamente ancorata ad un match che comunque, occorre dirlo per onestà di cronaca, gli avversari hanno meritato di vincere.

Forte Dei Marmi 2015-Lastrigiana 1-2

FORTE DEI MARMI 2015: Arrighi, Poli, Nani, Palla, Bertuccelli, Deda, Darzeza, Frandi, Lagomarsini, Iacomini, Casani. A disp.: Pucci, Donati, Marcucci, Galli, Torcigliani, Salvatori, Carpentieri, Dell Amico, Zappelli. All.: Vannoni Giacomo
LASTRIGIANA: Chiarello, Fontani, Massaro, Pezzano, Corrado, Oliveri, De Pascalis, Bonaiuti, Cavicchi L., Mancini, Vignolini. A disp.: Glielmi, Canale, Finelli, Martini, Falorsi, Baldini, Corsi, Fenza, Mari M.. All.: Guasti Davide
ARBITRO: Edoardo Bo di Livorno
RETI: Iacomini, Oliveri, Cavicchi L.





Forte dei Marmi,
La scudettata Lastrigiana è scesa sul rettangolo di via Versilia con l'intento di dare continuità alla trionfale stagione scorsa, uscendo dal confronto del neo promosso Forte dei Marmi con una vittoria di misura. Tra i versiliesi molte facce nuove al debutto nell'importante e qualitativo campionato che da anni è sempre stata una vera vetrina e poi fucina di tanti giocatori veri talenti appetiti da club professionisti e non.
Il match inizia a gran ritmo tanta intensità (già notata nel riscaldamento) subito dopo il fischio d'inizio. Al primo veloce affondo sulla corsia di sinistra, Fontani mette nelle condizioni di battere a rete il compagno Cavicchi indisturbato davanti ad Arrighi per il vantaggio biancorosso.
La prima parte del tempo è di marca fiorentina con l'organico di mister Guasti che si presenta con facilità dalle parti della retroguardia dei padroni di casa.
Dopo il vantaggio lampo che poteva far presagire una goleada, Cavicchi ci riprova con una girata, ma la conclusione centrale non impensieriva Arrighi.
Poco dopo è Fontani sotto misura a sfiorare il montante di un niente per il raddoppio. Il risveglio dei versilesi è dopo circa quindici minuti, appena passata la bufera iniziale dei fiorentini, il calcio di punizione di Iacomini risulta però una telefonata al portiere Chiarello.
Il team di mister Giacomo Vannoni ci prova con Frandi, il diagonale si stampa sul secondo palo alla sinistra del portiere. Il team di capitan Palla inizia ad uscire dal guscio, presi alcuni giusti accorgimenti nelle zone nevralgiche del campo, e prova a trovare la via per arrivare al pareggio.
La discesa di Nani sulla fascia sinistra con successivo cross dal fondo è sul portiere. Il gioco più ragionato con sviluppi sulle corsie è l'arma dei padroni di casa, che in fase difensiva cercano di rallentare nel più possibile il gioco (a memoria) dei biancorossi.
Il Forte insiste, prima della mezzora, Darzeza batte l'ennesima punizione dal limite, ma la palla è ancora sul portiere. Dalla corsia opposta Casani quasi dalla bandierina mette in mezzo, la palla attraversa tutto lo specchio della porta dove nessuno dei compagni riesce ad intervenire.
Nel miglior momento dei versiliesi arriva il secondo gol ospite con Oliveri lesto a deviare sotto porta al termine di una mischia. Negli spiccioli del primo tempo prima Casani, tiro deviato in angolo, poi a centro area Darzeza manda alto sopra la traversa una buona opportunità per accorciare il passivo.
La ripresa si apre con i fiorentini catapultati nella fase offensiva, azioni con l'obiettivo di chiudere anzi tempo la contesa; il tentativo di Fontani è alto, su elaborato schema da angolo. Col il passare dei minuti i cambi dei padroni di casa risultano azzeccati, le incursioni sulla corsia di destra di Donati, la mediana in mano a Marcucci e le verticalizzazioni di Carpentieri hanno cambiato la fisionomia della seconda parte della gara.
Arriva il secondo legno con il diagonale di Marcucci, preavviso del gol; a venti dalla fine l'affondo di Iacomini è interrotto fallosamente da De Pascali, dagli undici metri lo stesso play dimezza le distanze.
I minuti finali sono di marca versilese, sull'asse Donati-Marcucci la conclusione del neo entrato mediano è parata da Chiarello, allo scadere il diagonale rasoterra dello scatenato Donati è nuovamente deviato dall'estremo difensore fiorentino.
Nei minuti di recupero il team di mister Guasti ha cercato anche con mestiere di tenere lontani dalla porta le insidie del Forte portando a casa i primi, importanti, tre punti; per i ragazzi di mister Vannoni da registrare una buona reazione soprattutto nelle seconde parti sia del primo che del secondo tempo. Capitan Palla e compagni potevano strappare anche un pareggio, comunque ora tutti con la testa per la prima trasferta della stagione ancora contro un'altra fiorentina, il Pontassieve.
In evidenza per i locali, Deda, Iacomini, Donati, Marcucci e Carpentieri, per gli ospiti Chiarello, Fontani, Cavicchi e Oliveri.

Forte dei Marmi-Lastrigiana 1-2
Forte dei Marmi : Arrighi, Poli (15'st. Donati), Nani (46' Zappelli), Palla, Bertuccelli (46' Marcucci), Deda, Darzeza, Frandi (8'st. Carpentieri), Lagomarsini, Iacomini, Casani (31'st. Torcigliani) (a disp. Pucci, Galli, SalvatoriDell'Amico)All. Vannoni
Lastrigiana : Chiarello, Corrado, De Pascalis, Bonaiuti, Vignolini (37'st. Baldini), Mancini, Massaro, Fontani ( 39'st. Finelli), Cavicchi (35'st. Canale), Oliveri, Pezzano (32'st. Corsi) (a disp. Glielmi, Mari Marcus, Martini, Faenza) All. Guasti
Arbitro : Bo di Livorno
Marcatori : 2' Cavicchi, 44' Oliveri, 25'st. Iacomini (rig.)

Bruno Fazzini

Commento di : campio

Fucecchio-Pontassieve 1-0

FUCECCHIO: Gori, Sannino, Matteucci, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Del Gronchio, Gjoni. A disp.: Masini C., Sabato, Squarcini, Masini G., Panicucci, Crasta, Shllaku, Brotini, Tiozzo. All.: Giorgetti Mirko
PONTASSIEVE: Limentra, Casci, Capanni, Urbinati, Sy, Mazzuoli, Paolieri, Del Zotto, Bartolozzi, Manzini, Novelli. A disp.: Balli, Bernardini, Pistol, Guidotti, Albizzi, Tellini, Rosetti, Hamzaj, Paoli. All.: Marchionni Marco
ARBITRO: Abdellah Enned di Firenze
RETI: Pagni
FUCECCHIO: G. Gori, G. Sannino, Matteucci, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Del Gronchio, Gjoni. A disp.: C. Masini, Sabato, Squarcini, G. Masini, Panicucci, Crasta, Shllaku, Brotini, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.PONTASSIEVE: Limentra, Casci, Capanni, Urbinati, Sy Becay, Mazzuoli, Paolieri, Del Zotto, Bartolozzi, Manzini, Novelli. A disp.: Balli, Bernardini, Pistol, Guidotti, Albizzi, Tellini, Rosetti, Hamzai, Paoli. All.: Marco Marchionni.
ARBITRO: Enned di Firenze
RETE: 62' Pagni.


Vince di misura, e considerati i tre legni e le pochissime occasioni concesse al Pontassieve di misura è un po' pochino: ma nelle prime giornate conta la sostanza, e per il Fucecchio la sostanza è ottima. La rete che Pagni, neocapitano, segna intorno all'ora di gioco vale infatti un avvio di slancio; considerato il forte ringiovanimento (sei i 2007 tra i titolari, altrettanti in panchina) cui la rosa è stata sottoposta, per ipotizzare gli obiettivi è presto; ma il valore del tecnico (è rimasto Mirko Giorgetti, due stagioni fa campione regionale), la qualità della rosa e il blasone del club rendono legittima ogni ambizione. Alla vigilia la lettura delle carte piazzava il Fucecchio nel gruppo di testa immediatamente dietro Affrico e Sestese, insieme alla Lastrigiana e allo stesso Pontassieve: la posizione in griglia è l'unico criterio che all'esordio consente d'identificare gli scontri diretti, e dunque di valutare i tre punti potenzialmente già pesantissimi. La trama complessiva s'intravede chiara fin da subito: lanciato in verticale da un filtrante di Melani, già al 4' Gjoni si trova a disposizione il pallone del possibile vantaggio; ma anziché avanzare un altro metro anticipa la conclusione, e calciando debole dal limite dell'area favorisce la parata di Limentra, di nuovo e un po' a sorpresa in porta negli Juniores (Balli va in panchina) dopo il ritiro con la prima squadra. Al secondo tentativo la distanza tra Gjoni e il vantaggio si riduce, ma non abbastanza: finisce infatti sul palo il suo tiro di prima favorito dal cross rasoterra di Cardini, che aveva chiamato lo schema dalla bandierina destra (8'). Dal tocco della difesa nasce un altro angolo, che Cardini stavolta calcia verso il limite per Piccirilli: pregevole l'esecuzione tecnica, ampia la mira. Ma anche se riesce a restare aggrappato allo 0-0 il Pontassieve fatica a uscire dalla propria trequarti, perché il Fucecchio s'è già impadronito della mediana; e col baricentro così alto anche i terzini possono spingere: ne approfitta subito Sannino, che intorno al quarto d'ora si veste da regista e da destra cambia fronte con un lancio profondo per Gjoni; la sua sponda consente a Melani d'entrare in area, non però di battere verso la porta protetta dal muro del muro del Pontassieve. La tecnica di Gjoni è l'ingrediente cui in questo frangente il Fucecchio s'affida per rompere la resistenza avversaria; gli va male che anche al 18', sul lancio di Pagni dalla trequarti, dopo lo stop al volo riesca soltanto a calciare debole e a far fare bella figura a Limentra. Costantemente sotto pressione, la difesa del Pontassieve comunque si salva anche al 23': non la mette in difficoltà il traversone di Cardini, allontanato da un'ottima lettura di reparto in anticipo sul taglio di Gjoni e di Piccirilli. Poi, quando la mezz'ora è passata da meno d'un minuto, improvvisamente il Fucecchio rischia lo svantaggio: una ripartenza del Pontassieve coglie la mediana troppo alta e consente a Sy Becay di calciare in corsa dal limite dell'area; non lo premia però la scelta di cercare il palo più lontano, mancato per un metro. Più vicino al vantaggio va di nuovo il Fucecchio, che al 39' porta a due il conto dei legni: stavolta lo colpisce Mazzoni con una punizione violenta da sinistra, a cercare e trovare il palo del portiere. Anche l'ultima occasione del primo tempo è generata da una situazione simile: stavolta dalla mattonella anziché un tiro arriva un traversone, non accompagnato nella porta spalancata né da Del Gronchio né da Berhoxha, che si scontrano e mancano la deviazione vincente (42'). In affanno crescente, il Pontassieve sfrutta la pausa per riconfigurarsi e attingere finalmente alle riserve di agonismo. Per il Fucecchio ora trovare spazi è più difficile, ma le occasioni riesce comunque a costruirle: la prima vede Melani calciare in corsa dopo un rimpallo al limite, schiacciare il pallone verso terra e farlo impennare sopra la traversa (50'); nella seconda e nella terza in pedana si porta invece Brotini, che prima sfiora lo specchio con una volée d'esterno mancino (splendida la giocata di Gjoni a renderlo possibile) e poi coglie il terzo legno, stavolta la traversa, dopo il tocco di Limentra a deviargli il destro forte incrociato sulla penetrazione da sinistra. È chiaro che lo 0-0 non può reggere ancora molto, che o il Pontassieve costruisce un contropiede perfetto e rivoluziona la partita o la rete del Fucecchio è matura: a risolvere il dilemma interviene Pagni, che da centro area stacca sull'angolo calciato da destra da Mazzuoli e di testa segna l'1-0 (62'). Costretto a rincorrere, Marchionni cambia assetto aumentando il peso offensivo del Pontassieve, ma Gabriele Gori deve disimpegnarsi soltanto in qualche uscita in presa alta; più vicino alla rete va di nuovo il Fucecchio con due iniziative di Brotini, prima versione assistman per il collo destro di Tiozzo al volo (Limentra para bene a terra, 71') e poi da uomo d'area sul break di Berhoxha, feroce in anticipo sulla trequarti e finissimo nella verticalizzazione: calciato a incrociare col mancino da quindici metri scarsi, il pallone esce di mezzo metro (90'); ma il Fucecchio non se ne duole, perché tre punti voleva e tre punti ha avuto. Calciatoripiù: l'unico 2005 tra gli undici titolari, uno dei due convocati insieme a Tiozzo, con la rete decisiva alla prima da capitano Pagni si rivela subito il fratello maggiore che tutti vorrebbero avere; intorno gli girano compagni giovani o giovanissimi come Piccirilli, che da centravanti si finisce nei duelli individuali con i centrali del Pontassieve e, ripulendo palloni sporchi o conquistando punizioni sulla trequarti, consente alla squadra di mantenere il baricentro costantemente alto.

Lampo Meridien-Firenze Ovest 1-3

LAMPO MERIDIEN: Monti, Gelli, Dianda, Noka, Deja, Luccioletti, Ballerini, Febbe, Tommasi, Sarno, Nikaj. A disp.: Lusha, Baldecchi, Bruno, Cansani, Bettaccini, Matteoni, Paolisso, Surdu . All.: Innocenti Daniele
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Becagli B., Brou, Scozzari Baio, Fabbri, Margheri, Simoni, Mancioppi, Gjika, Baluganti, Giardini. A disp.: Seferi, Paolucci, Paoletti, Nuti, Dobre, Fedeli, Baroumi, . All.: Parigi Gabriele
ARBITRO: Daniele Frediani di Pisa
RETI: Bettaccini, Simoni, Margheri, Gjika
LAMPO MERIDIEN: Monti, Gelli, Sarno, Deja, Dianda, Noka, Nikaj, Luccioletti, Tommasi, Febbe, J. Ballerini. A disp.: Lusha, Bruno, Cansani, Bettaccini, Matteoni, Paolisso, Baldecchi, Surdu. All.: Matteo Luzzi.FIRENZE OVEST: Ciappelli, B. Becagli, Brou, Scozzari, Fabbri, Margheri, Simoni, Mancioppi, Gjika, Baluganti, Giardini. A disp.: Seferi, Paolucci, Paoletti, Nuti, Dobre, Fedeli, Baraoumi. All.: Gabriele Parigi.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 32' Margheri, 55' Simoni, 70' Gjika, 77' Bettaccini.


Matteo Luzzi è aggrappato a una speranza: da qualche anno è abbonato alla sconfitta nella gara d'esordio; ma poi, Margine o Atletico Lucca, gli obiettivi li ha raggiunti. Con la Lampo Meridien, ultima ripescata in campionato dopo la promozione della Zenith Prato in Serie D e dunque negli Juniores nazionali, rischia d'essere un po' meno facile; ma il talento diffuso, le qualità complessive e il numero di retrocessioni ridotte al minimo, appena tre, rendono la salvezza accessibile. Certo, senza una sconfitta contro il Firenze Ovest (1-3 il finale) il clima sarebbe stato migliore; ma è inevitabile perdere se in fase difensiva si sbaglia a ripetizione, e sempre allo stesso modo. È però comprensibile che ancora a distanza di giorni la Lampo Meridien, preso atto d'una sconfitta netta, continui a interrogarsi sul peso delle tre occasioni fallite nella prima mezz'ora: bastava segnarne una per dare alla partita un indirizzo diverso, e invece restano senza esito le azioni che vedono Tommasi protagonista sia sottoporta sia in rifinitura (calcia Sarno, che da cinque metri scarsi non trova la porta spalancata) e Nikaj ostacolato da Ciappelli. Così alla prima vera occasione il Firenze Ovest passa in vantaggio: sull'angolo di Fabbri la difesa della Lampo Meridien si scorda di marcare Margheri, che di testa devia in porta il pallone dello 0-1. È la prima svolta della partita; la seconda arriva in due azioni quasi consecutive, a cavallo tra il 52' (palo interno di Sarno sul lancio profondo di Dianda) e il 55', minuto in cui il Firenze Ovest raddoppia: persa di nuovo la marcatura a centro area, la Lampo Meridien si fa beffare da un altro colpo di testa, stavolta di Simoni pescato sul secondo palo dal cross di Paoletti sceso sulla destra. Un quarto d'ora più tardi il Firenze Ovest completa il blitz con un'altra azione quasi identica: ruotano gli interpreti (Simoni ora a crossare, Gjika a colpire), ma non cambiano né la dinamica, traversone e colpo di testa, né l'esito, pallone in porta. Punita da una serie di sciagure in marcatura, la Lampo Meridien dimostra comunque d'essere ancora viva col tiro vincente di Bettaccini da fuori (1-3, 77') e la percussione di Tommasi, cui solo il primo straordinario riflesso stagionale di Ciappelli nega il raddoppio. Avrebbe potuto essere l'occasione per riaprire la partita e accendere il finale; invece il Firenze Ovest resta saldamente avanti di due reti, e comincia subito a incamerare punti preziosi. Calciatoripiù: Febbe, Dianda (Lampo Meridien), Margheri, Simoni (Firenze Ovest).

Maliseti Seano-Fratres Perignano 1-0

MALISETI SEANO: Naselli, Bartolozzi, Kola, Mazzi, Andreola, Gestri, Dardha, Licciardello, Graziano, Guizzaro, Niccolai. A disp.: Todaro, Marinozzi, Arcioni, Marrano, Palumbo, Koni, Vela, Taglioli, Daly. All.: Di Vivona Alessandro
FRATRES PERIGNANO: Becherini, Celi, Lupi, Pirrone, Crispino, Cecchinelli, Venturini, Carrai D., Hoxha, Zampardi, Napoli. A disp.: Danieli, Ghimenti, Giampaolini, Molnar, Carbonell, Zanutto, Pucci, Ferretti, Falleni. All.: Lucarelli Massimo
ARBITRO: Jonathan Cornello di Firenze
RETI: Arcioni
MALISETI SEANO: Naselli, Bartolozzi, Kola, Licciardello, Mazzi, Niccolai, Andreola, Gestri, Guizzaro, Graziano, Dardha. A disp.: Todaro, Marinozzi, Koni, Daly, Arcioni, Taglioli, Marrano, Palumbo, Vela. All.: Alessandro Di Vivona.FRATRES PERIGNANO: Becherini, Celi, Lupi, Pirrone, Crispino, Cecchinelli, Venturini, Carrai, Hoxha, Zampardi, Napoli. A disp.: Danieli, Ghimenti, Giampaolini, Molnar, Carbonell, Zanutto, Pucci, Ferretti, Falleni. All.: Lucarelli.
ARBITRO: Cornello di Firenze.
RETE: 68' Arcioni.


La rete di Arcioni permette al Maliseti di piegare il Perignano, ottenendo un successo meritato in virtù di un numero occasioni da rete create maggiore rispetto agli ospiti e un gioco più redditizio, badante al sodo con precise verticalizzazioni e conclusioni a rete. Finalmente si ricomincia a giocare per i tre punti: l'apertura del campionato vede di fronte due protagoniste degli ultimi campionati di questa categoria; il Maliseti è formazione di lotta e di governo, nel senso che è una squadra composta da ragazzi (nuovi) di qualità e da giocatori adatti alla battaglia, specialmente sul proprio campo darà filo da torcere a chiunque e sarà difficile da battere. Il team di Di Vivona può rivestire un ruolo importante nella definizione della graduatoria finale. Il Fratres Perignano è parso ancora lontano dall'eccellente squadra dell'anno scorso e quella vista nella prima uscita non lotterà per la vittoria del torneo; in tutta la partita ha faticato a proporre un gioco lineare ed efficace in fase offensiva, commettendo diversi errori in fase di ripartenza e di appoggio. È vero che il campo ha penalizzato la tecnica dei pisani, così come è da perfezionare l'amalgama con i nuovi giocatori: il potenziale e il tempo per esplorare i margini di miglioramento ci sono tutti. La cronaca prende le mosse da una partenza soft da parte delle due squadre, con prevalenza di gioco a centrocampo, senza nessun sussulto fino al 13', quando Lupi calcia in porta da posizione defilata dal limite dell'area, l'impatto con la sfera non è dei migliori e questa termina fuori abbondantemente alla destra di Naselli. Al 19' la risposta del Maliseti è una punizione da 40 metri calciata da Licciardello che non impensierisce il portiere ospite, tentativo che ripete 4' più tardi con la conclusione dalla distanza di Kola, neutralizzata in due tempi da Becherini. Al 25', da un fallo laterale battuto da destra da Bartolozzi e spiovuto in mezzo all'area, scaturisce una buona occasione per Andreola, la cui deviazione sporca sfiora la traversa e termina fuori. Il Perignano si vede in avanti poco prima della mezz'ora, con una buona occasione: al termine di una bella azione corale il pallone, proveniente dalla parte opposta del campo, capita sui piedi di Napoli che, a non più di cinque metri di distanza dalla porta, seppur in posizione defilata, calcia fuori. Al 34' una punizione di Dardha battuta dai venticinque metri sfiora il palo e finisce fuori a portiere battuto, tre minuti più tardi invece Guizzaro, dopo un bello slalom, impegna Becherini con un tiro dal limite. Nel finale di tempo spazio per altri due spunti di cronaca; al 42' un angolo battuto da Carrai pesca in mezzo all'area Hoxha, la cui mezza rovesciata è più bella che efficace, la sfera termina 4-5 metri fuori dalla porta controllata da Naselli. Al 44' un forte diagonale di Napoli da destra verso sinistra e da una ventina di metri viene respinto da Naselli che non azzarda la presa. Dopo un minuto di recupero l'arbitro decreta la fine del tempo. Alla ripresa delle ostilità (48') Guizzaro è contrastato efficacemente al momento della battuta vincente da parte di Becherini che si trovava a tu per tu con l'avversario. Al 56' spazio per un'opportunità dal limite dell'aerea e da posizione centrale per il subentrato Zanutto, ma la mira non è precisa. Il match potrebbe sbloccarsi poco dopo l'ora di gioco (65'): una punizione da destra battuta da Carrai trova pronto sul secondo palo Lupi, che colpisce bene di testa schiacciando la sfera a terra verso la rete, ma un prodigioso intervento di Naselli salva il risultato. Dopo tre minuti dallo scampato pericolo, sul rovesciamento di fronte è invece il Maliseti a segnare passando in vantaggio: un rinvio lungo del portiere raggiunge il nuovo entrato Arcioni, posizionato davanti al portiere rivale, l'estremo difensore viene trafitto in uscita da un preciso diagonale. Al 70' una bella incursione di Zampardi è conclusa da buona posizione sull'esterno della rete; in questa circostanza - in fase di uscita - Naselli si scontra in maniera fortuita con un proprio compagno di squadra rimanendo esanime a terra. Dopo attimi di comprensibile apprensione, il bravo portiere viene trasportato al vicino ospedale per accertamenti; più che doveroso un augurio per un pronto ritorno sui campi di gioco. La gara riprende dopo 25' dall'accaduto, e al 72' un diagonale di Zampardi sferrato da una quindicina di metri finisce fuori di un paio di metri. Nel finale c'è ancora qualcosa da segnalare: a 10' dal novantesimo un pallone rimesso in mezzo all'area da parte di Falleni viene colpito in mezza rovesciata da Hoxha, ma la mira non è precisa e finisce fuori alla destra del subentrato Todaro. All'84' si origina una mischia dopo un angolo di Andreola, il pallone schizza sulla traversa e poi viene allontanato. Dopo centoventi secondi una punizione di Carrai dal limite sfiora il palo ed esce sul fondo a portiere battuto, mentre all'87' una conclusione di Carrai viene deviata sopra la traversa dall'attento Todaro. Dopo 4' di recupero dove l'attenzione degli spettatori, accorsi numerosi nonostante il gran caldo, è catturata dal vicino suono di una sirena di un'ambulanza, più che da quanto succede in campo. Il triplice fischio di Cornello (interprete dell'arbitraggio all'inglese, anche se pure lì i falli sono sanzionati con calci di punizione, in qualche circostanza non convince; ma grazie alla corsa e all'autorevolezza merita la sufficienza) consegna al Maliseti i primi tre punti del suo campionato. Prosit. Calciatoripiù: Andreola gioca tra le linee, e lo fa bene in fase sia di interdizione sia di passaggio; diligente tatticamente, essendo dotato di buon calcio incide anche quando c'è da tirare in porta. Guizzaro corre e combatte con profitto fino a quando rimane in campo; è un elemento prezioso nello scacchiere. Più che mai importante è il rientro di Naselli (Maliseti Seano) dopo lo sfortunato infortunio, perché nell'unica occasione in cui è chiamato in causa sfoggia una bravura non comune. Da esterno Lupi (Fratres Perignano) che si industria in fase sia difensiva sia offensiva; arriva anche alla conclusione a rete, anche se con risultati un pochino altalenanti; ottimo invece per corsa e animus pugnandi. Hoxha riceve pochissimi palloni giocabili e non evidenzia a pieno le proprie qualità, ma è comunque efficacissimo nei movimenti e nei gesti tecnici svolti. Carrai si conferma ordinato e preciso nei passaggi, bravo nel calciare in porta a pallone fermo

Sestese-Arezzo F. Academy 2-1

SESTESE: Fantini, Athuman, Bravi, Capecchi, Chelli, Fiorentino, Gaffarelli, Geri, Mencarelli, Papucci, Vilcea. A disp.: Giusti, Garzi, Gori, Mernacaj, Patrignani, Scarpelli, Vannini, Verzicco, Zei. All.: Rossi Alessandro
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Gallorini, Omarini, Rovetini, Broccatelli, Marmorini, Fruchi, Murgoci, Friscia, Bizzi, Paradiso. A disp.: Buzzini, Maddaloni, Etogo Essama, Sarr, Bianchini, Sovieri, Bidini, Magi, Capecchi. All.: Magnanensi Luca
ARBITRO: Matteo Castrignano di Pontedera
RETI: Fiorentino, Fiorentino, Etogo Essama
SESTESE: Fantini, Vilcea, Geri, Gaffarelli, Papucci (70' Zei), Chelli, Athuman (53' Mernacaj), Bravi, Fiorentino, C. Capecchi (51' Verzicco), Mencarelli (63' Patrignani). A disp.: Giusti, Garzi, Gori, Scarpelli, Vannini. All.: Alessandro Rossi.
AREZZO ACADEMY: Regini, Gallorini, Omarini, Rovetini, Broccatelli, Marmorini, Fruchi (67' Biondini), Friscia (46' Magi), Murgoci (46' Etogo), Bizzi (57' Maddaloni), Paradiso (46' Sarr). A disp.: Buzzini, Bianchini, Sovieri, Bidini, Capecchi. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Castrignanò di Pontedera
RETI: 70', 91' Fiorentino, 84' Etogo


Nella prima giornata di campionato che va in archivio senza proporre pareggi, la Sestese azzecca il piede giusto con cui partire battendo in casa l'Arezzo Academy. La vittoria arriva al 91', mentre aleggiavano i brutti spettri già visti nella scorsa stagione, quando tante vittorie interne dei rossoblù erano sfumate per il pareggio agguantato dagli ospiti nel finale. Una Sestese meritatamente in vantaggio a metà ripresa infatti subisce il pareggio, in mischia, a sei minuti dalla fine del tempo regolamentare. Ma la squadra dispone quest'anno di un bomber vero, quell'Andrea Fiorentino tornato a Sesto dopo una parentesi a Calenzano, capace di sfruttare al massimo i palloni in area e così, con una doppietta d'autore, arrivano i primi sorrisi. Sorride difatti Alessandro Rossi, con una folta barba stile De Rossi (e quando glielo si fa notare dice che è De Rossi a imitare lui): la sua squadra appare rinforzata dagli elementi saliti dagli Allievi e ha certamente ancora ampi margini di crescita. L'Arezzo Academy, squadra molto rinnovata, appare più indietro sul piano dell'organizzazione rispetto agli avversari e si trova a giocare una gara votata al contenimento. Si fa vedere poco in fase di costruzione nel primo tempo e cresce un po' quando assume uno schieramento più offensivo. Per mister Magnanensi, artefice di una salvezza capolavoro che all'inizio dello scorso campionato sembrava un miraggio, ci sarà da lavorare per conseguire risultati positivi nel corso della stagione. Si gioca in un caldo pomeriggio settembrino, sotto un sole che si apre squarci in un cielo che tende a velarsi. Padroni di casa in maglia rossoblù, si schierano inizialmente con 4-3-1-2: difesa con Vilcea a destra e Geri a sinistra, Chelli e Papucci sono i due centrali. A centrocampo Gaffarelli agisce in cabina di regia con Athuman e capitan Bravi ai lati; Mencarelli si muove tra le linee, dietro a Capecchi e a Fiorentino. Ospiti in completo bianco e schierati con un 4-2-3-1 decisamente prudente. Il primo quarto d'ora scorre senza particolari spunti, con una costante ma sterile supremazia territoriale dei padroni di casa. Dopo un sinistro alle stelle di Mencarelli, proprio al 15', si registra la prima azione degna di nota: Fiorentino lavora bene un pallone sulla destra dell'area e lo appoggia indietro per la conclusione dell'accorrente Athuman, ma il diagonale si perde ampiamente sul fondo, oltre il secondo palo. Non si segnalano particolari iniziative degli ospiti, ma al 28' un pallone non intercettato dai difensori locali finisce sui piedi di Paradiso che, da buona posizione, non trova lo specchio della porta. La Sestese rimane in costante proiezione offensiva, ma le occasioni scarseggiano per le numerose imprecisioni al momento dell'ultimo passaggio. A nulla portano i cinque calci d'angolo del primo tempo (alla fine saranno undici). Nei minuti finali della prima frazione, i padroni casa costruiscono però qualcosa di interessante. Al 45' Athuman, dopo un bello spunto personale, sfiora il gol con un sinistro che manda il pallone fuori di pochissimo. E ancora, al 47', (nel recupero del tempo del cooling break) Fiorentino difende bene un pallone in area e lo appoggia verso Gaffarelli: secca la sua conclusione sulla quale Buzzini si esibisce in una bella deviazione in calcio d'angolo. All'inizio della ripresa mister Magnanensi rimescola le carte con tre sostituzioni contemporanee, la squadra passa al 4-3-3. La mossa è forse volta al tentativo di creare più problemi alla difesa di casa, progressivamente passata ad uno schieramento a tre, con Geri avanzato a sostegno del centrocampo. Senza che accada niente di particolare si arriva al 51', quando anche mister Rossi comincia a cambiare pedine: entra Verzicco per Capecchi e il nuovo entrato si mette subito in mostra con un diagonale che finisce sul fondo. Si prosegue con altre sostituzioni da una parte e dall'altra (al 67' gli ospiti esauriscono i cambi). Ma attenzione, perché la terza sostituzione della Sestese (al 63') vede l'entrata in campo di Patrigrani. Il folletto rossoblù crea scompiglio per il suo gran movimento: al 69' devia di testa un cross di un incontenibile Geri da sinistra, senza però impegnare eccessivamente l'attento Regini. Al 70' Gaffarelli calcia una punizione dalla trequarti sinistra in area: il pallone rimane in area nella zona del secondo palo e Fiorentino sbuca come un falco per la zampata vincente. La Sestese sembra controllare bene la gara, Geri e Patrignani continuano a imperversare, Ma - all'84' - si sviluppa una confusa mischia nell'area locale ed Etogo la risolve con un fendente basso che non lascia scampo a Fantini. La Sestese trova la forza di reagire al colpo e va vicina al nuovo vantaggio, all'86', con un colpo di testa di Gaffarelli che svetta sull'ennesimo corner e manda il pallone a sfiorare il palo, alla destra del portiere. Un minuto dopo Patrignani manca il bersaglio, ma è in posizione di fuorigioco. Finita? No, perché Patrignani pennella da sinistra un pallone verso il secondo palo e Fiorentino è ancora lì per la conclusione vincente che scatena l'entusiasmo in campo e sulle tribune. Si finisce dopo tre minuti effettivi di recupero e parte la festa dei ragazzi di Rossi, che nel prossimo turno andranno sul campo di un San Giuliano in cerca di riscatto, dopo la pesante sconfitta subita in casa dell'Affrico. Ma siamo solo all'inizio e la strada è lunga. Calciatoripiù : nella Sestese c'è un eroe indiscutibile ed è Fiorentino . Colpisce la naturalezza con la quale sa farsi trovare nel posto giusto e la rapidità felina di esecuzione. Con lui vanno citati anche altri a cominciare da Geri , spina nel fianco degli avversari sulla fascia sinistra. Molto buono anche il lavoro di Gaffarelli a centrocampo, pur con qualche occasionale errore di misura nei passaggi. E infine, l'uomo che ha spaccato il match: Patrignani ; entra e dà vita a giocate che ne evidenziano la classe pura. Nell'Arezzo Academy bene il portiere Regini e il capitano Marmorini , due delle colonne dello scorso campionato.