Campionando.it

Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 10

Affrico-Firenze Ovest 2-1

AFFRICO: Lami, Giannoni, Benci, Vignozzi, Guerrini, Casati, Tellini, Bartoletti, Russo, Termini, Biba. A disp.: Cosi, Traore, Donigaglia, Casoni, Andrei, Guerra, Conti, Bartalini . All.: Berchielli Marco
FIRENZE OVEST: Seferi, Marotta, Becagli B., Nuti, Fabbri, Margheri, Giardini, Paoletti, Gjika, Baluganti, Ermini. A disp.: Ciappelli, Precaj, Fedeli, Dobre, Baroumi, Patacca, Paolucci, Simoni, Scozzari Baio. All.: Parigi Gabriele
ARBITRO: Daniele Frediani di Pisa
RETI: Guerra, Tellini, Nuti
AFFRICO: Lami, Giannoni, Benci, Vignozzi, Guerrini (81' Andrei), Casati (84' Conti), Tellini (89' Bartalini), Bartoletti, Russo, Termini (46' Guerra), Biba. A disp.: Cosi, Traorè, Donigaglia, Casoni. All.:Marco Berchielli (squalificato).FIRENZE OVEST: Seferi, Marotta (73' Paolucci), B. Becagli, Nuti, Fabbri (59' Simoni), Margheri, Giardini (56' Scozzari), Paoletti, Gjika, Baluganti, Ermini. A disp.: Ciappelli, Precaj, Fedeli, Dobre, Baraoumi, Patacca. All.: Alessandro Rivi.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 50' Guerra, 54' Tellini, 60' Nuti.


Grazie a un fantastico avvio di ripresa l'Affrico ottiene il quinto successo interno (2-1) in altrettante partite: il Firenze Ovest di Alessandro Rivi, alla prima da ex al Lapenta, si ferma dopo tre vittorie consecutive. Il punteggio rimane aperto fino al triplice fischio finale: le squadre si affrontano a viso aperto, rendendo piacevole una partita molto fisica. L'Affrico prova a imporre il proprio gioco facendo accompagnare l'azione da molti calciatori; il Firenze Ovest punta sull'intensità, le ripartenze e la velocità di Gjika ed Ermini. È l'Affrico a costruire la prima occasione al 6': Termini riceve largo sulla sinistra, rientra e crossa per Russo, il cui colpo di testa Seferi neutralizza in due tempi. Ma è il Firenze Ovest ad approcciare meglio l'incontro; al 21' Ermini, quasi imprendibile per la difesa avversaria, crossa da destra a rientrare: cercano la porta prima Giardini e poi Baluganti, ma la difesa respinge entrambi i tiri. Meno di un minuto più tardi Ermini ci riprova, stavolta in solitaria: recupera il pallone poco fuori area, se lo sposta sul destro e calcia, di poco sopra l'incrocio. I rischi corsi svegliano l'Affrico, che guadagna campo e prende in mano la partita grazie alle qualità dei propri calciatori offensivi: al 26' si rende pericoloso Bartoletti, la cui punizione da sinistra Seferi para bene sul proprio palo. Pressato dagli avversari, il Firenze Ovest non riesce più a ripartire; ma comunque limita abbastanza bene le azioni avversarie. Il pericolo più grande arriva al 42', quando Biba serve largo Casati che avanza e crossa: al centro è solo Termini, il cui colpo di testa centra la traversa. È il punto che chiude il primo tempo: 0-0 il parziale alla pausa. Nella ripresa l'Affrico entra con un altro atteggiamento: l'ingresso di Guerra per Termini, costretto a uscire dopo un contrasto subito, dà maggiore profondità alla manovra ed esalta anche i movimenti di Russo, che sfruttando il fisico riesce sempre a creare qualcosa di interessante. L'Affrico torna vicinissimo al vantaggio già al 48': sulla sponda di Russo in area Biba calcia da sinistra mandando il pallone a stamparsi sul palo. Il secondo legno di giornata è il prologo dell'1-0. Controllato un rilancio dalla difesa, Russo riesce a servire l'inserimento di Biba che allarga sulla destra per Guerra: mancino a giro di prima e pallone nell'angolo basso. L'Affrico non s'accontenta e al 54' raddoppia: sul primo palo Russo spizza il traversone di Casati, chiaramente da sinistra; sul secondo con i tempi giusti arriva Tellini, che controlla e in diagonale sigla il 2-0. Rivi prova a invertire l'andamento dell'incontro, l'ingresso di Scozzari e Simoni serve per cambiare sistema di gioco e indirettamente riaprire la partita. Corre il 60' quando Nuti calcia una punizione dalla trequarti: il cross assume uno strano effetto che sorprende Lami, e il pallone si insacca sul secondo palo. Dimezzato lo svantaggio il Firenze Ivest prova ad alzare i ritmi; ma l'Affrico è perfetto nella gestione del pallone e non si fa intimorire dal gol subito. Anzi, prova subito a ristabilire le distanze con una verticalizzazione per Russo che si libera del proprio marcatore e da fuori area cerca il pallonetto, fuori di poco. Il Firenze Ovest replica con Baluganti, che avanza sulla trequarti e serve in area Ermini: tiro a lato del primo palo. Poi la partita si spegne. Il Firenze Ovest non riesce a rendersi più pericoloso, l'Affrico gestisce il risultato: il 2-1 finale vale il terzo posto in solitaria. Calciatoripiù: Russo è fondamentale come riferimento offensivo; la qualità di Biba e la corsa di Casati (Affrico) valgono il predominio sul centro-sinistra; meritano una citazione anche Nuti , per il gol e la sicurezza che trasmette sia da difensore sia da mediano, e Baluganti (Firenze Ovest) per la quantità e la qualità a centrocampo.

Bibbiena-Lampo Meridien 2-0

BIBBIENA: Santini, Chiarini, Luca, Goretti, Jallow, Zavagli, Moncini, Bimbocci, Giorgioni, Grifagni, Bandelloni. A disp.: Anichini, Chiti, Purcel, Ferrini, Vignali, Senesi, Gentile, Vantini, Nocentini. All.: Occhiolini Nicola
LAMPO MERIDIEN: Meini, Damiani, Noka, Bettaccini, Dianda, Ferrucci L., Ballerini, Nikaj, Kapidani, Sarno, Febbe. A disp.: Lusha, Paolisso, Deja, Cansani, Bruno, Matteoni, Luccioletti, Garzi, Tofanelli. All.: Innocenti Daniele
ARBITRO: Abdellah Enned di Firenze
RETI: 14' Giorgioni, 61' Jallow
BIBBIENA: Santini, Chiarini, Luca, Goretti, Jallow, Zavagli, Moncini, Bimbocci, Giorgioni, Grifagni, Bandelloni. A disp.: Anichini, Chiti, Purcel, Ferrini, Vignali, Senesi, Gentile, Vantini, Nocentini. All.: Alessandro Regina.LAMPO MERIDIEN: S. Meini, Damiani, Noka, Bettaccini, Dianda, Ferrucci, J. Ballerini, Nikaj, Kapidani, Sarno, Febbe. A disp.: Lusha, Paolisso, Deja, Cansani, Bruno, Matteoni, Luccioletti, Garzi, Tofanelli. All.: Daniele Innocenti.
ARBITRO: Enned di Firenze
RETI: 14' Giorgioni, 61' Jallow.
NOTE: espulso Ferrucci (70').


Non era Radiofreccia, ma aveva comunque un certo fascino. Girava su due fulcri: la strage di Bologna; e la contrapposizione tra zero, «la vita ti ha portato dove voleva lei», e dieci, «tu hai portato la vita dove volevi tu». Dopo più di vent'anni Da zero a dieci torna attualissimo, e non per ragioni cinematografiche: nelle prime cinque giornate il Bibbiena aveva sempre perso; dalla quinta alla decima ha totalizzato i dieci punti che al momento le consentono di star fuori dalla zona retrocessione (promemoria: ne vanno giù tre). Soprattutto sembra aver risolto gran parte dei propri problemi allo Zavagli; al successo col Maliseti ne segue un altro, egualmente pesante perché ottenuto contro una delle sorelle neopromosse: s'interrompe il buon momento della Lampo Meridien (era in serie positiva da quattro partite), che perde 2-0 con una rete per tempo. La prima la subisce al quarto d'ora, complice una lettura errata di Dianda che nel tentativo di scaricare verso Samuel Meini serve involontariamente Giorgioni: controllo, tiro secco e Bibbiena in vantaggio. Spezzata su quest'episodio, la partita regala poche emozioni finché non si passa la mezz'ora: di tanto tempo ha bisogno la Lampo per reagire e portarsi in area con Sarno, Febbe e Jacopo Ballerini, nessuno dei quali però riesce a crearsi lo spazio per tirare; sull'altro fronte accade lo stesso a Bimbocci dopo una percussione per vie centrali. Neppure dopo l'intervallo la partita comincia a scoppiettare: la Lampo Meridien cresce e prova ad aumentare la pressione sulla difesa avversaria, ma non punge né con Febbe né con Kapidani; e su un episodio esce definitivamente sconfitta: è incerta infatti l'uscita di Samuel Meini sulla punizione laterale di Zavagli, facile il colpo di testa di Jallow ad accompagnare il pallone nella porta incustodita. Sul 2-0 poco altro resta da segnalare, anche perché di lì a poco la Lampo Meridien resta in dieci per l'espulsione di Ferrucci (Enned punisce le proteste, evitabili): il Bibbiena vince sereno, sempre più consapevole che se vuole restare nell'élite non dovrà farlo chiedendo permesso. Calciatorepiù : la rete di Giorgioni (Bibbiena) indirizza da subito una gara delicata.

Forte Dei Marmi 2015-Arezzo F. Academy 2-2

FORTE DEI MARMI 2015: , , Carpentieri, . A disp.: , , . All.: Vannoni Giacomo
AREZZO F. ACADEMY: Buzzini, Gallorini, Bidini, Broccatelli, Rovetini, Marmorini, Fruchi, Magi, Murgoci, Bizzi, Sarr. A disp.: , Omarini, Lachi, Savini, Friscia, Paradiso, Bacis, Capecchi. All.: Magnanensi Luca
ARBITRO: Matteo Castrignano di Pontedera
RETI: Luchini, Carpentieri, Savini, Capecchi




reti:carpentieri,carpentieri,savini,capecchi

Commento di : filippo

Fucecchio-Sestese 0-1

FUCECCHIO: Gori, Sannino, Paradiso, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Del Gronchio, Tiozzo, Cardini. All.: Giorgetti Mirko
SESTESE: Giusti, Vilcea, Geri, Athuman, Mernacaj, Chelli, Scarpelli, Vannini, Patrignani, Bravi, Cremonini. A disp.: Fantini, Gori, Gocaj, Zei, Capecchi, Mencarelli, Verzicco, . All.: Rossi Alessandro
ARBITRO: Manuel Erriquez di Firenze
RETI: Capecchi
FUCECCHIO: Gabriele Gori, G. Sannino, Matteo Paradiso, Berhoxha, L. Pagni, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: S. Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Del Gronchio, Tiozzo, Cardini. All.: Mirko Giorgetti.SESTESE: Giusti, Vilcea, Geri, Athuman, Mernacaj, Chelli, Scarpelli, C. Vannini, Patrignani, Bravi, Cremonini. A disp.: Fantini, C. Gori, Gocaj, Zei, C. Capecchi, Mencarelli, Verzicco. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETE: 88' C. Capecchi.


È un dubbio legittimo: se giocasse titolare segnerebbe di più o non segnerebbe affatto? È un dubbio legittimo, e Rossi continua ad alimentarlo: non ha bisogno di fare diversamente, visto che Christian Capecchi decide il secondo big match di fila entrando dalla panchina. Dopo la Lastrigiana cade anche il Fucecchio, identico il marcatore e identico il risultato (0-1); e dunque il ciclo terribile, che s'era aperto con la sconfitta in casa dell'Affrico (l'unica stagionale: poi la classifica, per il resto quasi perfetta, si sporca soltanto col 5-5 di San Giuliano), riceve in dote sei punti in tre giornate. La media è facilmente calcolabile, e tiene altissima (due e mezzo a partita) quella del primo terzo di campionato: parametrata alla classifica finale dell'anno scorso (anomala, è vero: azzardato ipotizzare una replica), porterebbe con sé un titolo scontato. Cade il Fucecchio, rallenta la Lastrigiana che regala al Piombino il primo punto stagionale: l'unica rivale a mantenere alto il ritmo è il Fratres Perignano, che ha vinto cinque delle ultime sei partite ma che nello scontro diretto di fine settembre perse 1-4. Troppi calcoli comunque la Sestese non li fa: per ora punta decisa al titolo d'inverno, matematico se vince le prossime cinque contro Forte dei Marmi, Maliseti, Bibbiena, Lampo e Floriagafir. Non li fa neppure contro il Fucecchio, che però a lungo gioca alla pari e che cade soltanto nel finale dopo aver creato un buon numero d'occasioni per il vantaggio. Per cominciare a contarle bisogna però attendere la fine del primo quarto, congelato dal peso dei punti in premio: ad alzare la temperatura ci pensa Mazzoni, che da sinistra cerca la porta con una punizione alta d'un metro; finisce allo stesso modo il primo tentativo della Sestese, in pedana Cremonini che aveva recuperato il pallone sulla trequarti ed era avanzato di cinque-sei passi. I primi due tiri verso le porte accendono la partita, che vede il Fucecchio non risparmiarsi nella pressione alta: ne nasce subito un'altra occasione, alimentata dall'imbucata di Brotini da destra e dall'uscita difettosa di Giusti; ma né Piccirilli né Gjoni trovano il tempo per calciare verso la porta un pallone incustodito. La Sestese prova a proporsi con un'altra iniziativa di Cremonini (altro pallone vinto sulla trequarti, insidioso il cross rasoterra: la diagonale di Pagni cancella ogni pericolo), ma il Fucecchio la mette di nuovo in crisi con un paio d'iniziative di Gjoni penalizzato prima dall'egoismo (alto il tiro dal limite dell'area: poteva servire Brotini che s'era incuneato col timing giusto, 37') e poi dal fischio d'Erriquez, che sul suo filtrante ferma la corsa di Piccirilli rilevando un fuorigioco dubbio (42'). Neppure la discesa di Pagni, che si sgancia dalla difesa e dalla propria area raggiunge quasi quella avversaria, spezza l'equilibrio: Giusti blocca il suo tiro teso ma centrale, che rende la sua giocata un dettaglio di cronaca anziché la rete dell'anno. Giorgetti comunque non se ne dà pena, perché neppure la pausa rallenta il ritmo del Fucecchio favorito dal dinamismo di Shllaku sulla trequarti: sui suoi scarpini rimbalza gran parte dei palloni che la Sestese prova a giocare in verticale per imbastire azioni offensive; e così nascono nuovi pericoli provocati di nuovo da Gjoni, che prima cerca la porta col mancino (47') e poi chiude il triangolo per mandare in porta Piccirilli (ci riproverà quattro minuti più tardi con un tiro di prima sulla punizione messa dentro da Mazzoni): a entrambi s'oppone Giusti che evidenzia perché, fatta la tara alla trasferta di San Giuliano, la Sestese ha subito appena quattro reti in nove partite. Il Fucecchio però non demorde, e al 57' crea una doppia occasione per portarsi in vantaggio: a portiere battuto calciano prima Melani, che aveva calamitato un tiro di Mazzoni respinto al limite dell'area, e poi Piccirilli, entrambi murati dalla difesa avversaria. Sbaglia però chi pensa che sia il segnale d'un vantaggio pronto a maturare: dall'ora di gioco il Fucecchio arretra, perde venti metri e comincia a concedere spazio e soprattutto occasioni alla Sestese. La prima nasce da un calcio d'angolo crossato da sinistra sul secondo palo: entrato da poco e marcato morbido Verzicco riesce a colpire di testa, non però a inquadrare lo specchio. Il Fucecchio prova a ribaltare la nuova inerzia con un traversone di Melani liberato senz'affanni dalla difesa della Sestese; identico l'esito, cento metri più in là, del tentativo di Gori neutralizzato dal colpo di testa di Berhoxha. Poi improvvisamente la partita si decide: un recupero improvviso sulla trequarti avversaria (a lungo il Fucecchio protesterà per un tocco con la mano? Forse c'è, forse non c'è, forse c'è ma dopo l'autogiocata con la coscia che di per sé sana) manda in area Capecchi, che con un tiro incrociato decide il secondo scontro diretto di fila. E dopo due terzi del girone d'andata la Sestese si scopre splendida: splendida soprattutto quando sa soffrire e vince di misura. Calciatoripiù : di nuovo entra dalla panchina, e di nuovo Christian Capecchi (Sestese) decide una partita complicata e potenzialmente decisiva; a emularlo aveva provato Gjoni (Fucecchio), comunque il più pericoloso dei suoi anche se non riesce a superare Giusti.

Lastrigiana-Atletico Piombino 1-1

LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Massaro, Bonaiuti, Finelli, Fontani, Pezzano, Baldini, Oliveri, Vignolini. A disp.: Chiarello, De Pascalis, Bravo, Moccia, Recordi, Canale, Mari M., Martini, Martino. All.: Guasti Davide
ATLETICO PIOMBINO: Renucci, Rossi Gio., Marano, Patara F., Mitcul, Campani, Salvadori, Insolia, Regoli, Piazzesi, Marchettini G.. A disp.: Carli, Marchettini M., condina, Silvestri, Atqaoui, Baldassarri, Lavagnini, . All.: Sereni Mirko
ARBITRO: Federico Giacomelli di Pisa
RETI: Bonaiuti, Insolia
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Massaro, Bonaiuti, Finelli, Fontani, Pezzano, Baldini, Oliveri, Vignolini. A disp.: Chiarello, De Pascalis, Bravo, Moccia, Recordi, Canale, M. Mari, Martino, Martini. All.: Davide Guasti.
ATLETICO PIOMBINO: Renucci, G. Rossi, Marano, Patara, Mitcul, Campani, Salvadori, Insolia, Regoli, Piazzesi, G. Marchettini. A disp.: Carli, M. Marchettini, Silvestri, Condina, Atqaoui, Baldassarri, Lavagnini. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Giacomelli di Pisa
RETI: 16' Insolia, 86' Bonaiuti.


Non in casa, né contro una rivale diretta per la salvezza: il primo punto stagionale l'Atletico Piombino lo ottiene alla Guardiana contro la squadra che insieme al bianco e al rosso sulle maglie sfoggia il verde del tricolore. Forse sottovaluta l'impegno, sicuramente acquisisce crediti con la fortuna (quattro i legni nella ripresa): solo nel finale la Lastrigiana strappa l'1-1 che, anche se salva almeno l'imbattibilità interna (quella stagionale se n'è andata a Sesto Fiorentino), vede salire all'equivalente di due partite intere la distanza dalla vetta; e alla fine del primo terzo di campionato comincia a essere uno scarto sensibile, soprattutto se si considera il ritmo della capolista. Per tenerla meno lontana avrebbe dovuto interpretare meglio il primo tempo, che invece vede l'Atletico Piombino sorprendentemente propositivo: premiato dal filtrante d'Insolia, Salvadori potrebbe sbloccare il punteggio già in avvio; glielo impedisce Glielmi, che Guasti schiera titolare (in panchina Chiarello) in una normale turnazione tra i portieri e che di piede concede solo l'angolo. La situazione si ripete identica al quarto d'ora sull'errore di Finelli, che al limite dell'area aveva azzardato un dribbling sciagurato su Piazzesi e gli aveva spalancato la pista per la rete. Stavolta però l'Atletico Piombino non ha il tempo di disperarsi. Alla bandierina va Regoli, che crossa basso sul primo palo: anticipando sia Fontani sia Mancini, con l'interno destro Insolia segna lo 0-1. Per reagire allo svantaggio la Lastrigiana impiega quasi tutto lo spazio che la separa dall'intervallo; e non la facilita neppure lo stop obbligato di Regoli, cui Serena è costretto a rinunciare prima della mezz'ora: Renucci deve accendersi solo su un tiro di Baldini, neutralizzato senza troppo affanno. Il timore dell'Atletico Piombino resta comunque giustificato: la vera Lastrigiana non può essere quella orribile del primo tempo. I cambi di Guasti la rendono più simile all'erede della squadra campione d'Italia: pesano soprattutto gli ingressi di De Pascalis, cui Guasti aveva concesso un turno di riposo (fuori Mancini), e di Marcus Mari; era già entrato Martini, che aveva rilevato Vignolini malconcio; e s'aggregheranno anche Moccia e Canale. La partita cambia immediatamente; ma la sorte sembra voler pareggiare un conto antico: non si spiegano altrimenti i legni colpiti da Baldini (traversa), De Pascalis, Martini e Marcus Mari (palo), al cui colpo di testa poco più tardi Renucci s'oppone suggerendo che le clip di De Gea a Marassi hanno scatenato emulazioni. Troppo basso, e non favorito da una sostituzione obbligata (Mitcul, che teneva allacciati i fili più fragili, si ferma; dentro Marchettini), l'Atletico Piombino spreca l'occasione del raddoppio (stanchissimo, Salvadori punta Glielmi ma per superarlo calcia dalla parte sbagliata del palo lontano) e a cinque minuti dalla fine si vede raggiungere: dopo essersi salvato sul tiro di Canale cui la discesa di Martini da sinistra aveva apparecchiato un pranzo di nozze (pallone a lato), cade sull'angolo di Baldini deviato in porta dalla testa di Bonaiuti. Considerato anche il recupero, da giocare resta una decina di minuti; la Lastrigiana prova a sfruttarla per completare la rimonta, ma di nuovo la sorte le fa un gestaccio: c'è lei a sporcare la traiettoria del tiro di Marcus Mari, che calcia fuori dopo aver controllato il colore dell'iride di Renucci, e soprattutto della rovesciata di De Pascalis, fuori d'un pollice scarso. Dopo nove sconfitte consecutive dunque l'Atletico Piombino viene via indenne dalla Guardiana; e la Lastrigiana scivola lontana dalla Sestese, che in otto giorni le ha mangiato cinque punti.

Maliseti Seano-Floriagafir Bellariva 0-0

MALISETI SEANO: Naselli, Kola.hebexhiu, Ingrassia, Mazzi, Niccolai, Andreola, Gestri, Arcioni, Guizzaro, Taglioli. A disp.: Todaro, Marinozzi, Koni, Vitiello, Daly, Serra, Palumbo, Vela . All.: Di Vivona Alessandro
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Ceccuti, Buiani, Manetti, Nahi, Benvegnu, Meini, Giannone, Soldini, Amato D., Fontana, Serrini. A disp.: Marcantonini, Fanticelli, Alighieri, Landolina, Birindelli, Pellecchia, Matteuzzi, Lenzi. All.: Bertuccio Marco
ARBITRO: Pietro Luciani di Livorno
MALISETI SEANO: Naselli, Kola, Xhebexhiu, Ingrassia, Mazzi, Niccolai, Andreola, Gestri, Arcioni, Guizzaro, Taglioli. A disp.: Todaro, Marinozzi, Koni, Vitiello, Daly, Serra, Palumbo, Vela. All.: Alessandro Di Vivona.FLORIAGAFIR: Ceccuti, Buiani, Manetti, Nahi Guelasseh, Benvegnu, T. Meini, Giannone, Soldini, Amato, Fontana, Serrini. A disp.: Marcantonini, Fanticelli, Alighieri, Landolina, Birindelli, Pellecchia, Matteuzzi, Lenzi. All.: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Luciani di Livorno


Il calcio è un giochino semplice: senza chi segna si fanno pochi punti. Chi aveva bisogno di conferme (uno molto bravo una volta disse che il suo centravanti era lo spazio, salvo farsi comprare Haaland, un metro e novantaquattro per novantaquattro chili di norvegese) le ha trovate ripercorrendo il percorso del Maliseti nelle cinque partite senza Dardha, squalificato dopo l'espulsione col Pontassieve: appena quattro reti e cinque punti. Il quinto arriva contro la Floriagafir, che portando in fondo lo 0-0 tiene aperta la striscia positiva avviata contro il Forte dei Marmi: è un pari buono perché ottenuto su un campo difficile, e perché nello scontro diretto né Arezzo Academy né Forte dei Marmi sono riusciti ad accelerare. Ma Bertuccio non aveva impostato la partita per accontentarsi: lo dimostrano sia la prestazione di Amato, che nonostante la silhouette esile dà battaglia contro i difensoroni del Maliseti e col gioco di sponda favorisce la manovra in verticale, sia la prima azione creata dalla discesa di Serrini sul cui traversone da sinistra Giannone arriva con una punta di ritardo. Il Maliseti replica con la girata di Guizzaro sullo sprint di Arcioni (mura la difesa) e un tiro di Taglioli dal limite destro dell'area di rigore: troppo poco per produrre il vantaggio. Più concreti potrebbero essere gli sviluppi della punizione di Kola respinta dalla barriera e ricacciata in area; ma Luciani fotografa irregolare la posizione di Ingrassia, e gli annulla la rete di testa. Anche se sfortunato l'episodio invita il Maliseti ad aumentare la pressione, che alla ripresa cresce sensibilmente; ma ad andare più vicina al vantaggio è la Floria, con una girata di Amato e un colpo di testa di Pellecchia che costringono Naselli a rispondere. Solo nel quarto d'ora finale il Maliseti costruisce qualche occasione per vincere: il più attivo è Guizzaro sia da rifinitore (alto il tiro di Xhebexhiu pescato sul lato destro dell'area) sia da stoccatore; ma, e stavolta protestare è impossibile, Luciani gli annulla la rete che aveva segnato dopo aver raccolto il tiro di Taglioli respinto da Ceccuti: fuorigioco evidente. Senza convalida le reti non contano: il Maliseti ne segna due, ma nessuna buona; e dunque oltre lo 0-0 non può andare. Meno male che torna Dardha: le difficoltà in attacco rendono automatico il perdono, e quasi scontata la maglia da titolare a San Giuliano. Calciatoripiù : nonostante l'intraprendenza di Guizzaro la partita finisce senza reti; si gioca prevalentemente a centrocampo, dove riluce la sfida tra Taglioli (Maliseti Seano) e Fontana (Floriagafir).

Pontassieve-Fratres Perignano 1-2

PONTASSIEVE: Limentra, Casci, Bernardini, Urbinati, Rosetti, Mengozzi M., Fibbi, Buset, Bartolozzi, Del Zotto, Capanni. A disp.: Balli, Tellini, Mazzuoli, Hamzaj, Guidotti, Manzini, Novelli, Paoli, Albizzi. All.: Marchionni Marco
FRATRES PERIGNANO: Becherini, Gentile, Lupi, Pirrone, Crispino, Celi, Venturini, Carrai D., Hoxha, Zampardi, Ferrari. A disp.: Danieli, Santi, Molnar, Ghimenti, Polito, Cecchinelli, Pucci, Falleni, Ferretti. All.: Lucarelli Massimo
ARBITRO: Matteo Martini di Arezzo
RETI: 25' Zampardi, 47' Del Zotto, 82' Hoxha
PONTASSIEVE: Limentra, Casci, Bernardini, Urbinati, Rosetti, M. Mengozzi, Fibbi, Buset, L. Bartolozzi, Del Zotto, Capanni. A disp.: Balli, Tellini, Mazzuoli, Hamzai, Guidotti, Manzini, Novelli, C. Paoli, Albizzi. All.: Marco Marchionni.FRATRES PERIGNANO: Becherini, D. Gentile, Lupi, Pirrone, Crispino, Celi, Venturin, D. Carrai, Hoxha, Zampardi, J. Ferrari. A disp.: Danieli, Santi, Molnar, Ghimenti, Polito, Cecchinelli, Pucci, Falleni, Ferretti. All.: Massimo Lucarelli.
ARBITRO: Martini di Arezzo
RETI: 25' Zampardi, 47' Del Zotto, 82' Hoxha.


Chi all'inizio lo sussurrava quasi timoroso ora lo dice molto più convinto: sta' a vedere che la vera rivale della Sestese viene dalla provincia profonda; d'altra parte lì stava per finire lo scorso titolo regionale, se il Fratres Perignano non si fosse suicidato all'ultima giornata contro il Fornacette comunque retrocesso. Quest'anno l'impresa sembra farsi più difficile: la lotta potrebbe essere più ristretta, ma una squadra evidentemente favorita. Non è però un pensiero che condiziona: l'ottima interpretazione dei novanta minuti vale il successo (1-2) che vanifica la temporanea rimonta subita a inizio ripresa. Ne aveva avuto bisogno il Pontassieve, che nonostante la buona partenza (a lato di pochissimo la punizione di Buset, alla prima con questa maglia, e l'acrobazia di Lapo Bartolozzi) finisce in svantaggio a metà del primo tempo: dopo averci già provato con Hoxha e Ferrari, al terzo tentativo il Fratres Perignano segna sfruttando un rimpallo tra Bernardini e Rosetti che fanno schizzare il pallone in una zona pericolosissima, anche se abbastanza defilata; da qui Zampardi si fa bastare la poca luce e schiocca il pallone in porta. L'ennesimo svantaggio stagionale inibisce la manovra del Pontassieve, che per tornare a rendersi pericoloso deve attendere che s'esaurisca l'intervallo; gli basta però un'azione per pareggiare: l'avvia e la finisce Del Zotto, che aveva ricevuto da Bernardini e consentito a Capanni di crossare dal fondo e che da cinque passi calcia in porta il pallone respinto da Becherini sul colpo di testa di Lapo Bartolozzi (47'). A lungo il pari sembra solido; e il Pontassieve, che presto deve rinunciare a Buset affaticato (dentro Hamzai; uscirà anche Lapo Bartolozzi per Cristian Paoli), se lo fa andare bene: la classifica ha bisogno di punti, e per muoversi anche uno può andare bene. Ma il conto torna desolatamente a zero sulla giocata monumentale di Hoxha, che sul filtrante di Falleni affronta da solo i quattro difensori avversari beffati con una finta strepitosa al limite dell'area: accenno verso destra, mossa a rientrare verso l'interno, pallone schiantato accanto al palo. Alla fine del tempo regolamentare mancano otto minuti, nei quali il Pontassieve riesce comunque a costruire due occasioni; ma né il tiro di Novelli, che subito dopo lo svantaggio aveva sostituito Del Zotto per aumentare il peso dell'attacco e che si vede ostacolare in angolo, né sulla ripresa del gioco il colpo di testa di Rosetti (deviazione centrale, Becherini blocca) riescono a evitare la settima sconfitta stagionale, la quinta di fila. Calciatorepiù : con una giocata sovrumana Hoxha (Fratres Perignano) decide una partita complicata.

Sporting Cecina-San Giuliano 3-3

SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Pozzobon, Fabbris, Rofi, Biondi D., Castelli, Foti, Masini, Hadji, Mecacci. A disp.: Bendinelli, Agostini, Rendina, Ciampi, Nigiotti, Dakaj, Londi, Tei, Di Tanto. All.: Di Tonno Tiziano
SAN GIULIANO: Ria, Dalle Luche, Di Martino, Galletti, Chelucci, Mazzoncini, Mariani, Dessi, Buzzanca, Papini, Tarara. A disp.: Ruglioni, Colombini, Sannino, Andreotti, Paoli, Accorsini, Sciarrone, Esposito, Centurione. All.: Nuti Fabrizio
ARBITRO: Gabriel Kercaj di Pistoia
RETI: 21' Papini, 26' Tarara, 30' Pozzobon, 55' Di Tanto, 93' Rofi, 95' Sciarrone
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Pozzobon, Fabbris, Rofi, Biondi, Castelli, Foti, Masini, Hadji, Mecacci. A disp.: Bendinelli, Agostini, Rendina, Ciampi, Nigiotti, Dakaj, Londi, Tei, Di Tanto. All.: Tiziano Di Tonno.SAN GIULIANO: Ria, Dalle Luche, Di Martino, Galletti, Chelucci, Mazzoncini, M. Mariani, Dessì, Buzzanca, T. Papini, Tararà. A disp.: Ruglioni, Colombini, E. Sannino, Andreotti, A. Paoli, Accorsini, Sciarrone, Esposito, Centurione. All.: Fabrizio Nuti.
ARBITRO: Kercaj di Pistoia
RETI: 24' T. Papini, 26' Tararà, 30' Pozzobon, 55' Di Tanto, 93' Rofi, 95' Sciarrone.


Se fosse durata altri cinque minuti sarebbe potuta finire in tutti i modi; invece si chiude dopo novantasei, e produce un 3-3 che con gradi diversi amareggia entrambe le contendenti. Ma dietro il volto apparentemente impassibile del San Giuliano sbuca mezzo sorriso: pareggiare al 95' subito dopo esser finito sotto per la prima volta riduce di molto il dispiacere per non aver retto il doppio vantaggio. È molto più comprensibile il malumore dello Sporting Cecina, che con una ripresa perfetta aveva ribaltato il punteggio salvo vanificare la rimonta all'ultima azione concessa da Kercaj. È l'epilogo d'una partita che da subito regala spettacolo, favorito dalla splendida erba artificiale del Rossetti e non condizionato dall'assenza d'Antoni, di solito re della mediana del San Giuliano: nel primo quarto d'ora lo Sporting Cecina pressa, manovra meglio e si porta al tiro in due circostanze con Pozzobon e Foti (attento Ria, stavolta preferito a Ruglioni), ma finisce in svantaggio alla fine d'una classica ripartenza verticalissima che vede Tommaso Papini appoggiare il pallone in rete dopo essersi concesso il dribbling su Sozzi. Cento secondi più tardi è di nuovo lui, il più talentuoso del San Giuliano di cui con sei centri stagionali (proiezione sopra quindici) è indiscutibilmente il bomber, a confezionare l'azione del raddoppio, di nuovo in ripartenza, stavolta con un traversone basso: lo corregge in rete Tararà, e al 26' il punteggio dice 0-2. Il doppio vantaggio però non raggiunge indenne la mezz'ora: la gran rete di Pozzobon, che scende a sinistra e col destro imbulletta il pallone sotto l'incrocio lontano, riapre la partita quasi subito. Il San Giuliano potrebbe chiuderla nel recupero che anticipa l'intervallo; ma più che la posizione, ottima anche se defilata, è la poca potenza a rendere neutralizzabile il tiro che Marco Mariani aveva diretto verso la porta incustodita. L'episodio galvanizza lo Sporting Cecina, che alla ripresa sfiora il pari con Foti e con Londi e lo trova con una punizione sublime di Di Tanto, incantevole il destro da destra: pallone al sette sopra la barriera e punteggio di nuovo in equilibrio (55'). Il 2-2 infiamma la contesa, che entrambe le squadre provano a vincere; nel tempo regolamentare ci va più vicino il San Giuliano, che vede Sciarrone colpire prima la traversa con una gran volée da fuori e poi Sozzi puntato in solitudine; ma al 93' lo Sporting Cecina esulta come se avesse vinto: dopo il colpo di testa di Rofi, che gira in porta l'angolo di Dakaj, da giocare resta pochissimo. Ma è un pochissimo che basta al San Giuliano: Alessandro Paoli cattura un corto rinvio di Sozzi e dalla trequarti imbuca per Sciarrone, che al terzo tentativo cancella il peso degli episodi precedenti e spedisce il pallone nell'angolo. Il San Giuliano festeggia il 3-3 come se avesse vinto: è la magia del calcio, capace di rendere preziosissimo un punto che se fosse arrivato col 2-2 sarebbe stato accolto con un sorriso triste. Calciatoripiù: Pozzobon, Rofi, Foti (Sporting Cecina), Chelucci, Sciarrone (San Giuliano).