Maliseti Seano-Sestese 0-4
ARBITRO: Niccolo Nannucci di Prato
RETI: Patrignani, Cremonini, Mencarelli, Gori
Usati tutti gli altri aggettivi, non resta altro che definirla inarrestabile. Non le basta vincere: la Sestese sembra voler capitalizzare ogni occasione da rete, e a tre giornate dalla fine dell'andata la sua voracità legittima l'ipoteca sul titolo d'inverno. Per piegare il Maliseti, che esce sconfitto 0-4 e vede definitivamente ridimensionate le proprie ambizioni, le bastano cento secondi; anzi, cento secondi e un po' di fortuna: sulla prima punizione dell'incontro, concessa da Nannucci perché Arcioni tocca di mano un pallone sporco al limite dell'area di rigore, Cremonini capisce che la barriera salterà, e le fa sfilare il pallone sotto; a condannare Naselli alla resa anticipata contribuisce la deviazione di Niccolai, che corregge la traiettoria quanto basta per renderla imparabile. E così senza neppure che ci si sia accorti che s'è cominciato la Sestese è in vantaggio, come d'abitudine; costretto a reagire, e dunque a proporre gioco, e dunque a interpretare una partita diversa da quella che aveva preparato (voleva attendere la Sestese, farla uscire e trafiggerla ripartendo rapido in verticale), per il quarto d'ora che segue il Maliseti si piazza stabile nella trequarti avversaria; ma non riesce mai a portarsi al tiro, e dunque mai a far preoccupare Fantini. Letale è invece la Sestese ogni volta che s'avvicina alla porta: alla mezz'ora Mencarelli sfrutta sia un rinvio sbagliato con cui il Maliseti intendeva tamponare una punizione calciata verso l'area, sia soprattutto il servizio di Cosimo Vannini; e in girata, ex, raddoppia. È la mezz'ora, e in tribuna si capisce già che la partita è finita: se ci si scorda dell'assurdo 5-5 di San Giuliano, la Sestese non ha mai subito più di una rete; e per tutto novembre la porta è rimasta inviolata. Sono indicazioni pesanti, consolidate dall'episodio che al 62' vale lo 0-3: Naselli si fa sorprendere da una punizione che Cosimo Gori calcia in porta direttamente dalla trequarti, e che chiude la partita. È il quattordicesimo marcatore stagionale. Gestendo il ritmo come le pare, la Sestese intacca il recupero con forze a sufficienza per affondare ancora: a segnare lo 0-4 è Patrignani, che dopo una prima parata di Naselli chiude in due tempi una ripartenza tre contro uno. È l'ennesima dimostrazione di forza in un campo in cui vincono in pochi (e nessuno per tutta la scorsa stagione): al momento non si riesce neppure a identificare la squadra che potrebbe ostacolare la Sestese sulla strada verso il titolo.
Bibbiena-Arezzo F. Academy 1-1
ARBITRO: Marco Pais di Arezzo
RETI: Grifagni, Paradiso
È solo grazie a una prodezza di Grifagni allo scadere dei tempi regolamentari che il Bibbiena riesce a conquistare un punto dopo una partita difficile, ben giocata nel primo tempo dall'Arezzo Academy cui l'1-1 va comprensibilmente stretto. Luca Magnanesi, che tanti amici conta ancora in Casentino, aveva fin dall'inizio impostato una gara basata sulla aggressività e sulle ripartenze velocissime. Il Bibbiena ha fatto fatica a replicare, e nel primo tempo è andato costantemente in affanno, anche se ha corso un unico rischio, quello che ha portato allo svantaggio. È il 27', e fin lì non si erano registrate occasioni da rete: poi Gallorini, tra i migliori in campo, effettua un cambio di gioco che trova impreparata la difesa casentinese, e mettendo Matteo Paradiso nella condizione di scagliare un bolide da fuori area imparabile per Santini. È il vantaggio ospite, con cui si chiude la prima frazione di gioco. Fin qui il 4-2-3-1 fluttuante di Magnanensi ha suscitato una buonissima impressione; nel corso della ripresa Regina è dunque costretto a una piccola rivoluzione sia tattica sia nel nome degli interpreti: la sua bravura emerge dalle scelte con cui disegna un volto nuovo alla sua squadra. Di contro, l'Arezzo Academy si chiude e mostra sempre minore capacità di ripartire pericoloso; anche se, a onor del vero, è proprio Santini a compiere due interventi stupendi sulle incursioni di Sarr (65') e di Gallorini (75'). Pur togliendo un po' di fisicità, l'ingresso di Gentile e Senesi dà tanta qualità al Bibbiena, che toglie campo, spazio e tempi di gioco agli avversari. nell'ultimo quarto d'ora le sue presenze nell'area avversaria si fanno più frequenti: numerosi i calci d'angolo, tanti gli uno contro uno in fase offensiva. Il pareggio è quasi automatico, anche se per registrarlo occorre attendere il 90': sul pallonetto pennellato da Senesi si avventa Grifagni, che fa prevalere la propria fisicità e con una gran botta sotto la traversa sigilla l'1-1 finale. Pari dunque nel derby.
Calciatoripiù: Santini è stato decisivo, come
Grifagni autore della rete dell'1-1; splendida la partita di capitan
Zavagli e del neoentrato
Gentile (Bibbiena); sull'altro fronte spiccano
Gallorini, Broccatelli soprattutto nel primo tempo e l'intraprendente
Sarr (Arezzo Academy).
Floriagafir Bellariva-Lampo Meridien 1-0
ARBITRO: Stefan Octavian Zmau di Prato
RETI: Amato D.
Ottobre fu orrendo, novembre radioso: nei quattro sabati che lo compongono la Floriagafir ha ottenuto otto punti, mattoncino solido su cui costruire l'obiettivo principale per una neopromossa. Le resta comunque davanti la Lampo Meridien, che come lei arriva dalla categoria inferiore; le resta davanti anche se esce sconfitta dalla rete di Amato, che al quarto d'ora addomestica il traversone basso di Serrini (che gran talento che è) sceso a sinistra, sterza con un dribbling e piazza il pallone in porta. È l'episodio decisivo, a chiusura dell'ottimo quarto d'ora iniziale della Floriagafir che fino al 20' la Lampo Meridien non riesce a contenere; lo sviluppo cambia nel momento in cui Innocenti apporta all'assetto il primo ritocco tattico, e trasforma il 3-5-2 in un 4-4-2 che consente di coprire meglio ogni settore. Ne nascono fraseggi puliti, che però per produrre occasioni da rete hanno bisogno dell'avvio della ripresa; le costruiscono Tommasi, al tiro in un paio di circostanze, e Febbe, cui Ceccuti risponde attento. Sul tiro di Deja da fuori area ha invece bisogno di un aiuto ulteriore: più che divino è metallico, come il suono che emette il palo una volta schiaffeggiato. Da lontano ci prova anche Sarno, le cui punizioni ormai sono proverbiali; ma Ceccuti è attento, lo specchio protetto. Poi, dopo più di mezz'ora copertissima, negli ultimi dieci minuti la Floriagafir trova spazi in cui affondare, e costruisce tre occasioni pulite per cancellare ogni timore; ma né Serrini né Giannone, in diagonale, trovano lo specchio; e a Fontana esce male quella specie di pallonetto che aveva azzardato sull'uscita di Lusha. Non è però il caso di rammaricarsi: conta la rete di Amato in avvio, conta e produce la quarta vittoria stagionale.
Calciatoripiù: Giannone (Floriagafir),
Luccioletti (Lampo Meridien).
Forte Dei Marmi 2015-Atletico Piombino 4-0
ARBITRO: Roberto Scardigli di Livorno
RETI: Iacomini, Carpentieri, Marcucci, Fiacchi
Ora dovrà confermarsi. L'esordio di Tedeschi sulla panchina del Forte dei Marmi è stato perfetto: è vero che davanti c'era una squadra impigliata in difficoltà al momento inestricabili; ma sottovalutarla, la Lastrigiana insegna, avrebbe potuto complicare una partita sulla carta facile; ammesso che esista qualcosa di facile quando s'esce da una settimana in cui s'è dimesso l'allenatore che con questa squadra l'élite l'aveva conquistata. La risposta è stata perfetta: sempre più desolatamente inchiodato a un punto (e qualche calciatore si sta facendo prendere dal nervo: Campani e Marchettini, i due centrali difensivi, pagheranno l'espulsione col Pontassieve con altre due giornate di squalifica; a loro s'aggiungerà Piazzesi, cacciato insieme a Marcucci dopo un battibecco intenso), l'Atletico Piombino esce sconfitto 4-0. Il risultato prende forma intorno alla fine del primo quarto: è qui che Lagomarsini, che poco prima ci aveva provato di testa e aveva colpito la traversa, serve sul mancino di Iacomini un pallone che chiede solo di essere sbatacchiato in porta. Per l'Atletico Piombino prende forma l'ennesimo svantaggio stagionale: non lo fanno evaporare né il tiro di Insolia dalla distanza (palo) né le incursioni di Salvadori, che quando in girata trova lo specchio rimbalza su Arrighi; e quando ha poco angolo (buono però l'affondo dopo un recupero alto) apre troppo il diagonale. È molto più efficace il Forte dei Marmi, che in avvio di ripresa allunga con una classica giocata di Carpentieri: taglio dietro la difesa e pallone all'incrocio. Il 2-0 al rientro fa sfilacciare l'Atletico Piombino, che pur provando a giocare più alto non costruisce occasioni per dimezzare lo svantaggio; e che dopo aver rischiato sullo scarico di Carpentieri per Lagomarsini (bravo Renucci nell'opposizione) subisce un'altra rete: la segna Marcucci, che di piede appoggia in porta l'angolo battuto basso da Iacomini. A completare un pomeriggio da una parte perfetto e dall'altra doloroso ci pensa Fiacchi che, entrato in campo da poco, segna il 4-0 calciando violento col destro di prima un pallone schizzato fuori dall'area. Tedeschi può essere soddisfatto: era dal 14 settembre che il Forte dei Marmi non vinceva; e dal 21 settembre (fu 0-0 con l'Affrico) che subiva sempre almeno una rete. Ora dovrà confermarsi.
Calciatorepiù : la rete, favolosa, premia i sacrifici di
Carpentieri , costantemente coinvolto nella manovra.
Fucecchio-Firenze Ovest 1-1
ARBITRO: Luca Alessandro Avelardi di Livorno
RETI: Squarcini, Fabbri
Rivi ne ha imbrigliata un'altra. Dopo la Lastrigiana, il Firenze Ovest (con lui in panchina ha ottenuto undici punti in sette partite: sulle trenta vuol dire più cinquanta di quaranta; corretto sulle venticinque, con l'handicap iniziale comunque sopra i quaranta: se mantiene la media, dunque salvezza serena) frena anche il Fucecchio; cui come alla Lastrigiana strappa un punto in rimonta. Sette giorni prima fu 2-2; stavolta 1-1, con le due reti separate dall'intervallo. Alla fine del primo tempo, nonostante un ritmo basso e qualche errore inatteso (timore dopo le buone prove poco produttive dell'ultimo mese?), il Fucecchio era infatti avanti, e con merito; ma per finirci aveva dovuto attendere quasi la fine. Eppure, anche se non sospinto da una gran manovra, aveva cominciato a macinare occasioni già al 5', con l'imbucata di Melani dopo il triangolo con Matteo Paradiso; ma Piccirilli, che aveva ben tagliato la profondità da sinistra, al momento del tiro s'era fatto murare dalla difesa. Per insidiare lo specchio dunque il Fucecchio deve attendere il 16' e la punizione che Mazzoni cerca di convertire in rete dalla trequarti destra: Seferi smanaccia in angolo. Due minuti più tardi invece non c'è bisogno del suo intervento sull'incursione centrale di Tiozzo, lanciato solissimo in area dal compasso di Melani: apprezzabile la scelta di calciare in anticipo, sbagliata la mira. Il Firenze Ovest dunque si salva, e al 26' costruisce un'occasione nitida per passare in vantaggio: Samuele Pagni ha bisogno del palo per evitare d'esser superato dal tiro di Paoletti, che pur calciando da lontano e senza troppa potenza stava per essere favorito da un rimbalzo sottoporta. S'apre qui il momento migliore del Firenze Ovest, che però dopo aver fallito un contropiede (nessuno tiene il passo di Baluganti, che aveva recuperato il possesso su un angolo a sfavore e aveva confezionato un rasoterra interessante all'altezza del dischetto: servizio per nessuno, retrocedendo la difesa libera) al 38' finisce sotto: Seferi riesce soltanto a smanacciare la punizione che Matteo Paradiso scodella in area dalla trequarti destra; a rimorchio irrompe Squarcini, che con l'interno destro spinge il pallone in porta. L'intervallo sembra consolidare il vantaggio del Fucecchio, che al riavvio sfiora il raddoppio: meno voluto che più, il tiro-cross di Tiozzo da sinistra finisce di mezzo metro scarso dalla parte sbagliata dell'incrocio. Dimenticato velocemente un tiro di Fabbri da fuori dopo un recupero in mediana (Samuele Pagni devia in angolo), tra il 60' e il 63' il Fucecchio costruisce altre due azioni per raddoppiare: in qualche modo c'entra sempre Gjoni, che prima si libera a destra con un dribbling doppio e crossa al centro un pallone invitante, alto d'una spanna per Tiozzo; poi calcia su Seferi l'ottimo invito di Brotini, che lo aveva servito a rimorchio dopo uno sprint sulla corsia sinistra. Con queste premesse il pari del Firenze Ovest è difficilmente pronosticabile; eppure prende forma nel giro d'un paio di azioni: è troppo ferma la difesa sull'angolo che Samuele Pagni respinge fuori area; e dunque nessuno si fa incontro a Fabbri, che ai venti metri controlla il pallone e con l'interno destro lo schianta accanto al palo. Il Fucecchio sbanda, e quattro minuti più tardi rischia addirittura di finire in svantaggio: lo salva la mira di Giardini, che pur anticipando l'uscita di Samuele Pagni sul traversone di Nuti (altro contropiede, altro errore del Fucecchio nella gestione di un calcio d'angolo) spedisce alto il pallone. Ripreso fiato e insieme coraggio, il Fucecchio costruisce tre occasioni per provare a vincere; ma Brotini prima manca la deviazione sulla punizione di ampia di Mazzoni (83'), poi la porta col destro dalla mezzaluna che invita all'area (85'); e non la trova neppure Berhoxha, libero per il terzo tempo sull'angolo di Mazzoni da destra. Non basta per smontare il pari, che mantiene magro il novembre del Fucecchio: a dispetto di prove positive o molto positive (quella meno convincente è proprio l'ultima), nelle ultime quattro partite ha ottenuto appena due punti.
Calciatoripiù : finché Giorgetti non lo sostituisce nel tentativo di trovare altre soluzioni offensive
Piccirilli lotta contro l'intera difesa avversaria; con lui tra i migliori finiscono
Compagnucci (Fucecchio), che al quarto d'ora rileva Giuseppe Sannino e da terzino destro disputa una partita positiva, e ovviamente
Fabbri (Firenze Ovest), autore d'una rete pesante.
Pontassieve-San Giuliano 1-1
ARBITRO: Leonardo Rosini di Arezzo
RETI: Bartolozzi, Esposito
Un successo gli avrebbe fatto un gran comodo; e, raggiunto a sei minuti dalla fine, il Pontassieve non c'è andato tanto lontano. Ma il San Giuliano di perdere non avrebbe meritato: l'1-1 firmato da Esposito (su calcio d'angolo, fatto raro per una squadra che per la propria conformazione fisica i palloni inattivi più che sfruttarli li patisce) evita la seconda sconfitta consecutiva, e vale un punto prezioso per consolidare l'ottima posizione di metà classifica. Avrebbe forse potuto essere addirittura migliore se in avvio Marco Mariani avesse sfruttato meglio un pallone schizzato nell'area di porta sugli sviluppi di un angolo rimpallato un paio di volte; avrebbe potuto essere peggiore se il Pontassieve avesse portato in fondo il vantaggio segnato da Lapo Bartolozzi (seconda rete di fila dopo quella di Piombino, in mezzo l'intervista a Calciopiù on Air su Radio Firenze Viola: da annotare tra le cose che portano bene) sulla spizzata di Fibbi, non contrastata dalla cattiva lettura di Galletti. È da poco passata la metà del primo tempo, e da qui la partita s'accende: la supremazia crescente del San Giuliano produce un tiro a testa per Buzzanca e Chelucci, cui Limentra s'oppone da fenomeno come d'abitudine. Valicato l'intervallo e messa da parte l'amarezza per la rete annullata a Lapo Bartolozzi (posizione non nettissima, ma può starci), il Pontassieve replica con Novelli, che catturando un angolo respinto fuori area calcia di prima a lato di tre pollici; ma non è l'occasione migliore: la corona infatti se la prende quella che capita ad Albizzi, appena inserito da Marchionni (fuori Fibbi; e fuori anche Buset per Guidotti) e poco freddo nel pallonetto con cui tenta di superare Ruglioni. È attento lui, di nuovo preferito a Ria dopo l'episodio sfortunato di Maliseti; e sull'altro fronte è attento di nuovo Limentra, che in chiusura d'una settimana complicata ribadisce d'essere un gran portiere opponendosi al destro di Tommaso Papini, a rientrare dal limite dell'area, e al tentativo di Sciarrone sottoporta. Nessuna parata però può neutralizzare il colpo di testa di Esposito, che sull'angolo di Tommaso Papini taglia sul primo palo eludendo la marcatura d'una difesa troppo stretta. Il pari è giusto: nonostante le difficoltà d'un terreno di gioco strettino (a Pontassieve si sta giocando sul sussidiario), il San Giuliano è tornato a mostrare le migliori trame di gioco.
Calciatoripiù : saranno i più esperti a trascinare il Pontassieve lontano da una zona brutta; saranno
Lapo Bartolozzi , alla quarta rete stagionale, seconda consecutiva, e
Limentra , che in quei novanta minuti reagisce con la serenità del campione al lutto che l'ha colpito. Solo il colpo di testa di
Esposito , cui Nuti concede gli ultimi trentacinque minuti, riesce a batterlo e consegnare al San Giuliano (dietro aveva rischiato pochissimo, sontuoso
Di Martino ) un punto meritato.
Affrico-Fratres Perignano 2-0
RETI: Morelli, Morelli
L'Affrico vince 2 a 0 con merito sul Perignano, mostrando un'ottima padronanza della fase di possesso, resa incisiva dagli inserimenti sulle fasce e concretizzata da due traversoni al bacio di Casati dal fondo al 22' e Vignozzi al 48', che Morelli di testa trasforma con potenza e precisione nei gol decisivi per il risultato.
Il Perignano regge a fatica il ritmo dell'avversario, che si aggiudica tutti i duelli a centrocampo, per quanto al 19' un tiro di sinistro di Hoxha chiami Lami a una parata strepitosa in controtempo.
Ma poco dopo un'uscita avventata di Gentile in retrovia permette a Conti di innescare la corsa di Casati, pallone in mezzo e inzuccata di Morelli che sblocca la partita.
Sull' 1-0 l'Affrico contiene i rischi, concede ai rossoblù ospiti solo un tiro di Pirrone sporcato in corner dalla deviazione di Vignozzi, e sfiora il raddoppio con Morelli sugli sviluppi di palla inattiva, diagonale da destra di poco fuori.
Dopo l'intervallo il raddoppio è presto cosa fatta, grazie al lancio ben calibrato del capitano Vignozzi verso Morelli sul filo del fuorigioco, inzuccata simile alla precedente che trafigge ancora Becherini.
Deve uscire Termini per un problema crediamo muscolare, fino a quel momento discreta la sua prova da esterno sinistro, gli subentra Donigaglia.
Per sollecitare i guantoni di Lami ci vuole una punizione da lontano di Pucci al 64', pronta la deviazione in tuffo del portiere che manda in corner.
Il Perignano inserisce forze fresche, ma la manovra è sempre compassata e i corridoi intasati, la squadra guadagna terreno costringendo l'Affrico ad abbassarsi, ma non scaturiscono occasioni da gol, che invece creano i biancocelesti con ficcanti azioni di rimessa.
Nel finale va alta una deviazione di testa di Hoxha, che poi ci prova decentrato a sinistra indirizzando un paio di palloni al centro su cui ha la meglio la difesa (in un'occasione ci sono timide proteste per un possibile tocco di braccio in area). Ultimo sussulto sul fronte opposto per una conclusione di Bartoletti alta di poco.
Edoardo Novelli
Commento di : campio
Lastrigiana-Sporting Cecina 1-2
RETI: 25' Verucci, 88' De Pascalis, 95' Hadji
Non ci sta di pareggiare a due minuti dalla fine, e poi di perdere quando il recupero sta per esaurirsi; ci sta ancora meno se la rete decisiva arriva in ripartenza, tutti all'attacco nonostante l'inferiorità numerica. Non ci sta, ma va così: alla Lastrigiana deve servire da insegnamento, perché non accada di nuovo. Dalla Guardiana infatti lo Sporting Cecina, prima squadra a riuscirci in questo campionato, viene via con tre punti: glieli consegna la rete di Hadji, che chiude l'ultima azione con un tiro a giro sul palo lontano. È il punto dell'1-2, che vanifica la rimonta costruita dalla Lastrigiana grazie alla rete di De Pascalis; era arrivata in fondo a una partita iniziata con un paio d'occasioni (pigro il tiro di Mandolini, alto quello d'Oliveri; bravo invece Sozzi sul mancino di Martini) e proseguita però con lo svantaggio: a metà del primo tempo segna infatti Verucci calamitando la parata di Chiarello che s'era opposto a Londi, al tiro sul triangolo con Pozzobon dopo aver sgraffignato il pallone a El Youssefi. È la seconda azione pericolosa costruita dallo Sporting Cecina dopo quella che aveva portato in pedana Di Tanto (bravo Chiarello); e basta per il vantaggio alla pausa, considerato che sui calci d'angolo di Mandolini e di Fontani né De Pascalis né Bonaiuti schiacciano il pallone a sufficienza. Guasti non può essere soddisfatto, e nell'intervallo lo fa capire chiaramente; il messaggio passa, perché la Lastrigiana rientra più concentrata, e subito pericolosa con Moccia ostacolato dall'uscita di Sozzi sul filtrante di Castiglioni. Neppure l'espulsione di Bonaiuti, punito (decisione severa) per un intervento scomposto su un calcio d'angolo a favore, piega la nuova inerzia della partita, che vede Sozzi di nuovo costretto a una paratissima per mantenere lo Sporting Cecina in vantaggio: stavolta è Baldini a presentarsi in posizione di sparo, e a veder frustrate le proprie speranze. È inevitabile però che, così all'attacco in inferiorità numerica, la Lastrigiana conceda qualcosa: la tengono viva il palo, che respinge il tiro di Londi, e Chiarello decisivo su Pozzobon. Di lì a poco s'interpretano come episodi decisivi: infatti Baldini conquista e calcia un angolo a centro area, e stavolta di testa De Pascalis trova specchio e 1-1. È qui che la Lastrigiana commette l'errore decisivo: non s'accontenta del pari, ma prova a vincere; e perde. Pesa il pallone gestito male da Canale sulla trequarti; ne nasce l'ultima ripartenza dello Sporting Cecina, sulla quale Castiglioni non riesce a rientrare, né Finelli a chiudere: Hadji ha dunque spazio per affondare, e da venti metri accarezza il pallone quanto basta per imprimergli l'effetto vincente. È la rete che fa cadere la Lastrigiana, battuta in casa per la prima volta; e che probabilmente ne cancella le ultime speranze di rincorsa.
Calciatoripiù: Rendina, Cioni, Castelli (Sporting Cecina).