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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 6

Affrico-Floriagafir Bellariva 3-2

AFFRICO: Lami, Guarducci, Vignozzi, Benci, Guerrini, Casati, Traore, Bartoletti, Russo, Termini, Biba. A disp.: Cosi, Andrei, Bartalini, Conti, Giannoni, Mosconi, Tellini, Casoni, Guerra. All.: Berchielli Marco
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Marcantonini, Fanticelli, Manetti, Nahi, Meini, Fontana, Ermini Polacci, Soldini, Pellecchia, Birindelli, Serrini. A disp.: Ceccuti, Benvegnu, Matteuzzi, Cillerai, Labiad, Alighieri, Landolina, Forlucci, Giannone. All.: Bertuccio Marco
ARBITRO: Lorenzo Passaglia di Lucca
RETI: Russo, Benci, Termini, Fontana, Nahi
AFFRICO: Lami, Guarducci, Benci, Vignozzi, Guerrini, Casati, Traorè, Bartoletti, Russo, Termini, Biba. A disp.: Cosi, Andrei, Bartalini, Conti, Giannoni, Mosconi, L. Tellini, Casoni, Guerra. All.: Marco Berchielli.FLORIAGAFIR: Marcantonini, Fanticelli, Manetti, Nahi Guelasseh, T. Meini, Fontana, Ermini Polacci, Soldini, Pellecchia, Birindelli, Serrini. A disp.: Ceccuti, Benvegnu, Matteuzzi, Cillerai, Labiad, Alighieri, Landolina, Forlucci, Giannone. All.: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Passaglia di Lucca
RETI: 9' Russo, 22' Nahi Guelasseh, 41' Termini, 53' Benci, 69' Fontana.


Ha rischiato di doversi giocare un bonus che non aveva. Se non avesse vinto contro la Floriagafir, già a metà ottobre l'Affrico sarebbe schiantato fuori dalla corsa al titolo; e anche se una volta tornato avanti (che gran giocatore è Termini) dopo che Nahi Guelasseh aveva replicato al vantaggio di Russo non è mai stato concretamente in pericolo, l'ultimo quarto della partita dopo il 3-2 di Fontana lo ha fatto preoccupare. Il motivo è evidente: aveva (ha) già perso sette punti di quelli che il campionato fin qui gli ha messo a disposizione. È dunque inevitabile che parta forte, e che passi in vantaggio prima del 10': segna Russo, che riscatta la prova opaca di Fucecchio col colpo di testa vincente sul cross perfetto di Termini da sinistra. Ma la rete dell'1-0 sblocca solo il punteggio; non la manovra offensiva dell'Affrico, che continua a rivelarsi sterile: è merito anche delle contromosse architettate da Bertuccio, che impedisce all'attacco avversario di trovare sfogo in occasioni concrete. Se ci s'aggiunge che Manetti è in gran giornata, e che con un paio d'accelerazioni a sinistra crea difficoltà crescenti alla difesa dell'Affrico, si capisce come mai alla fine del primo quarto il pareggio sia legittimo: è lui a conquistare una punizione sulla trequarti, Meini a metterla in area; Lami sbaglia l'intervento e anziché respingere lontano fa finire il pallone sul mancino di Nahi Guelasseh, che di prima lo trasforma nell'1-1. Per reagire l'Affrico impiega quasi tutto il secondo quarto; e comincia a preoccuparsi nel momento in cui Termini, preso un colpo contro la spalla, sembra destinato ad abbandonare la partita prima dell'intervallo: fu lo stesso alla Guardiana un mese fa. La decisione di completare almeno il primo tempo è la nuova svolta della partita: è lui, talento sopraffino, a inventarsi una giocata centrale condita da un paio di dribbling e rifinita col destro del 2-1. Decisiva, è l'ultima azione del suo pomeriggio: dagli spogliatoi non rientra; al suo posto Berchielli si gioca Guerra, e dunque il doppio centravanti. Di lì a poco entra anche Lorenzo Tellini, con l'obiettivo (riuscito) di rinforzare la catena di destra; è dunque curioso che con un attacco così efficace a segnare la rete del 3-1 sia un difensore: è di Benci infatti la testa su cui plana l'angolo ben calibrato dal mancino di Casati, a rientrare da destra. Ma nel giro di un quarto d'ora la Floriagafir riapre la partita: segna Fontana, che calciando con l'interno destro a giro dal fronte sinistro del limite dell'area capitalizza lo scambio tra Serrini e Alighieri. Davanti c'è ancora quasi un quarto di gara; ma l'Affrico, che si gioca anche Giannoni e nel finale Bartalini sulla sinistra (Casati sale a fare l'ala), ha il merito di depotenziarlo, tenendo la Floriagafir ben lontana dall'area di rigore: gli diventa facile neutralizzare i palloni calciati in avanti dalla trequarti. Anche senza punti però Bertuccio può essere soddisfatto della prova dei suoi: affrontare squadre così solide, e costruite per vincere, è un test impagabile. Certo, non sarebbe male qualche errore individuale in meno: potrebbe venire su anche qualche punto. Calciatorepiù : assist e rete, a Termini (Affrico) basta un tempo per decidere la partita.

Atletico Piombino-San Giuliano 1-2

ATLETICO PIOMBINO: Buti, Baldassarri, Marano, Patara F., Marchettini M., Campani, El Bouhali, Silvestri, Regoli, Insolia, Lavagnini. A disp.: Renucci, Bucci, Piazzesi, condina, Atqaoui, Rincon, Marchettini G., Buti, Salvadori. All.: Sereni Mirko
SAN GIULIANO: , , , . A disp.: , , . All.: Nuti Fabrizio
ARBITRO: Roberto Scardigli di Livorno
RETI: Marano, Dessi, Esposito
ATLETICO PIOMBINO: M. Buti, Baldassarri, Marano, Patara, Marchettini, Campani, El Bouhlali, Silvestri, Regoli, Insolia, Lavagnini. A disp.: Renucci, Bucci, Piazzesi, Condina, Atqaoui, Rincon, Marchettini, F. Buti, Salvadori. All.: Mirko Serena.SAN GIULIANO: Ria, Bindi, Di Martino, Galletti, Antoni, Mazzoncini, Dessì, Chelucci, Esposito, T. Papini, Sciarrone. A disp.: Mobono, Turini, Dalle Luche, Colombini, Buzzanca, Accorsini, A. Paoli, M. Mariani, Tararà. All.: Fabrizio Nuti.
ARBITRO: Scardigli di Livorno
RETI: 21' Esposito, 44' Dessì, 93' Marano.


Ne ha perse una male, e poi non ha perso più. Si conferma formidabile il modo in cui il San Giuliano ha cominciato la stagione: il secondo successo esterno di fila gli consegna una posizione dorata, addirittura nel gruppo che prova a tenere il ritmo della Sestese capolista. È opposta invece la situazione dell'Atletico Piombino, unica squadra ancora piantata a zero punti: la vittoria del Bibbiena a Fucecchio lo condanna all'ultimo posto solitario. Carattere ne ha dimostrato: l'1-2 di Marano arriva a metà dei sei minuti di recupero; ma continua a segnare troppo poco (con questa sono appena due le reti all'attivo; l'altra arrivò nella gara d'esordio con la Floriagafir: almeno dopo quasi cinque partite intere il digiuno s'è interrotto), e inevitabilmente a non raccogliere niente. Non ha di questi problemi il San Giuliano, in vantaggio a metà tempo dopo aver provato a saggiare la resistenza della difesa avversaria con una discesa del solito Papini: il pallone buono capita davanti a Esposito, che bagna la prima da titolare (in panchina Buzzanca) con la girata del vantaggio dall'interno dell'area di rigore. La reazione dell'Atletico Piombino è raccolta in un colpo di testa di Insolia, che al solito prova a sfruttare le difficoltà fisiche del San Giuliano nelle marcature sui calci d'angolo: il palo gli nega il pareggio. E prima dell'intervallo il San Giuliano raddoppia: a un minuto dalla pausa Papini, che con un altro sprint sulla fascia aveva servito a Sciarrone un pallone preziosissimo cestinato con un tiro troppo alto, ci riprova scodellando in area una punizione dalla trequarti; Matteo Buti esce male, e tocca senza allontanare favorendo la deviazione vincente di Dessì. Lo 0-2 alla fine del primo tempo è un'ipoteca sull'intera partita, che nella ripresa il San Giuliano gestisce e prova a ghiacciare con un paio di spunti; gli servono soltanto per passare avanti anche nel conto dei legni, considerato che sia Accorsini da fuori sia Tararà dal limite dell'area (bravo stavolta Matteo Buti) mandano il pallone a schiaffeggiare la traversa. Si resta così sul doppio vantaggio, che al 93' si dimezza: Marano prova a riaprire la partita con un colpo di testa sull'angolo di Regoli, la situazione che il San Giuliano dimostra di patire di più. Ma anche se il terrore d'essere incappato in un Forte dei Marmi bis torna a riempire la testa del San Giuliano, per mettere in discussione il successo non c'è più tempo: l'Atletico Piombino perde ancora; e se non si scuote alla svelta rischia di compromettere una stagione che ha già completato il primo quinto. Calciatoripiù: bene dietro, benissimo davanti. Il San Giuliano costruisce il successo sulla prova di Di Martino, solidissimo in mezzo alla difesa, e d'Esposito, che ripaga con la rete la scelta d'assegnargli per la prima volta la maglia col nove.

Forte Dei Marmi 2015-Maliseti Seano 1-2

FORTE DEI MARMI 2015: Arrighi, Torcigliani, Donati, Palla, Marcucci, Deda, Darzeza, Bertuccelli, Lagomarsini, Iacomini, Luchini. A disp.: Pucci, Zappelli, De Angeli, Nani, Galli, Dell Amico, Salvatori, Federigi, Poli. All.: Vannoni Giacomo
MALISETI SEANO: Naselli, Niccolai, Kola, Taglioli, Mazzi, Ingrassia, Andreola, Licciardello, Guizzaro, Marrano, Graziano. A disp.: Todaro, Marinozzi, Koni, Arcioni, Vitiello, Daly, Palumbo, Vela. All.: Di Vivona Alessandro
ARBITRO: Marco Incontrera di Livorno
RETI: Marcucci, Marrano, Guizzaro
FORTE DEI MARMI: Arrighi, Torcigliani, Donati, Palla, Marcucci, Deda, Darzeza, Bertuccelli, Lagomarsini, Iacomini, Luchini. A disp.: Pucci, Zappelli, De Angeli, Nani, Galli, Dell'Amico, Salvatori, Federigi, Poli. All.: Giacomo Vannoni.MALISETI SEANO: Naselli, Niccolai, Kola, Taglioli, Mazzi, Ingrassia, Andreola, Licciardello, Guizzaro, Marrano, Graziano. A disp.: Todaro, Marinozzi, Koni, Arcioni, Vitiello, Daly, Palumbo, Vela. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Incontrera di Livorno
RETI: 4' Marrano, 35' Marcucci, 71' Guizzaro.


L'attacco leggero funziona. Senza Dardha, squalificato fino a metà novembre (cinque giornate il prezzo delle proteste contro Cerchiai), e senza Arcioni il cui impiego va ancora centellinato, la scena se la prendono Marrano e Guizzaro cui Alessandro Di Vivona aveva affidato il compito di far male al Forte dei Marmi, che pur non avendoci ancora mai vinto nel proprio stadio ha dimostrato d'essere avversaria scorbutica per tante. Anziché glorioso, l'1-2 nel bagagliaio insieme alle borse, il rientro dalla trasferta avrebbe potuto essere straziante anche per il Maliseti: se alla fine del primo tempo Naselli non avesse parato il rigore di Iacomini, non si sarebbe andati alla pausa sull'1-1. Peraltro è un parziale che al 4' era difficile pronosticare: il Maliseti segna subito grazie alla freddezza di Marrano, gelido nel dribbling su Arrighi il cui rinvio corto Guizzaro aveva intercettato prima di sfornare l'assist vincente. Abbinata al vantaggio a freddo, la solidità del Maliseti sembra indirizzare chiaramente la partita; ma l'intervento con cui Arrighi prova a riscattarsi anticipando Marrano, solo sottoporta, sul traversone di Graziano da sinistra impedisce il raddoppio, e tiene vivo il Forte dei Marmi. Gli episodi che vanno in scena tra il 35' e il 42' potrebbero improvvisamente portarlo al comando: Marcucci pareggia con un violento mancino al volo sugli sviluppi di un angolo respinto; e, subito fallo da Ingrassia, Lagomarsini conquista il rigore del possibile sorpasso. Ma l'esecuzione di Iacomini è l'opposto di quella ideale: dovrebbe essere tesa, secca, bassa, angolata; e invece è lenta, a mezz'altezza, più vicina al centro della porta che al palo che avrebbe inteso mirare aprendo l'interno mancino; così in tuffo Naselli riesce a respingere. Dopo quest'intervento, è quasi un allenamento quello con cui sigilla il primo tempo opponendosi al tentativo di bis di Marcucci dalla distanza. Basta aver visto una decina di partite nella vita per capire che di questi episodi si paga o si riscuote il conto: passata la prima metà della ripresa, al primo vero nuovo affondo il Maliseti torna avanti con l'azione insistita di Guizzaro, che affonda sulla destra vincendo un paio di rimpalli e segna l'1-2 anticipando l'uscita d'Arrighi. Dopo una lunga fase di stallo, la partita torna dunque ad accendersi: il Maliseti cerca il tris sia con una punizione di Kola (la barriera respinge) sia con la giocata di Palumbo, che al primo pallone toccato sfiora la traversa da diciotto metri; il Forte dei Marmi replica con le incursioni di Donati e Luchini, ma stavolta Naselli ha deciso che di reti non ha più intenzioni di subirne. È la solita regola banalissima del calcio: spesso per vincere bastano un portiere e uno che segni; nelle ristrettezze il Maliseti ne ha trovati due, e ora torna a specchiarsi in una classifica interessantissima. Calciatoripiù : la rete di Marcucci (Forte dei Marmi) aveva pareggiato quella di Marrano , favorita dal pressing di Guizzaro che nella ripresa decide la partita; ma difficilmente ci sarebbe riuscito senza le parate di Naselli (Maliseti Seano), che oltre a quella sul rigore ne aggiunge perlomeno un altro paio da gran portiere.

Fucecchio-Bibbiena 0-1

FUCECCHIO: Gori, Sannino, Paradiso, Berhoxha, Squarcini, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Del Gronchio, Gjoni. A disp.: Pagni, Sabato, Pagni, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Panicucci, Tiozzo, Cardini. All.: Giorgetti Mirko
BIBBIENA: Santini, Chiarini, Luca, Goretti, Jallow, Zavagli, Moncini, Gentile, Giorgioni, Bandelloni, Bimbocci. A disp.: Anichini, Purcel, Chiti, Vignali, Ferrini, Vantini, Nocentini, Senesi, Bonelli. All.: Occhiolini Nicola
ARBITRO: Francesco Trebbi di Pisa
RETI: Giorgioni
FUCECCHIO: Gabriele Gori, G. Sannino, Matteo Paradiso, Berhoxha, Squarcini, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Del Gronchio, Gjoni. A disp.: S. Pagni, Sabato, L. Pagni, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Panicucci, Tiozzo, Cardini. All.: Mirko Giorgetti.BIBBIENA: Santini, Chiarini, Luca, Goretti, Jallow, Zavagli, Moncini, Gentile, Giorgioni, Bandelloni, Bimbocci. A disp.: Anichini, Purcel, Chiti, Vignali, Ferrini, Vantini, Nocentini, Senesi, Bonelli. All.: Alessandro Regina.
ARBITRO: Trebbi di Pisa
RETE: 25' Giorgioni rig.


Inatteso, doloroso, il primo scivolone stagionale rende improvvisamente lontana la Sestese capolista, e costringe a rifare da principio tutte le tabelle. È uno scivolone di gioventù, inevitabile quando ci s'affida a così tanti 2007 (ben sette, ed è un merito, tra i titolari: più grandi ci sono soltanto Gabriele Gori, Melani, Shllaku e Del Gronchio; e sei dei nove in panchina): il 4-1-4-1 del Bibbiena, che decide di difendersi basso e poi sfruttare le fasce grazie alle ripartenze di Moncini a destra e Bimbocci a sinistra, innervosisce il Fucecchio nel momento in cui s'accorge che arrivato sulla soglia della trequarti non può affondare centralmente né provare ad aggirare la fortificazione. Gli episodi fanno il resto; anzi, un episodio: la partita si decide al 25', nell'azione in cui s'incrociano le corse di Moncini e Matteo Paradiso; il rigore fischiato da Trebbi e segnato da Giorgioni vale la prima sconfitta per il Fucecchio e i primi punti per il Bibbiena. Che la partita possa girare su queste situazioni s'intuisce già al 7', sulla punizione che Bandelloni s'incarica di calciare dalla trequarti sinistra: Berhoxha è bravo a pulire l'area da una traiettoria a scendere che stava per spiovere in prossimità del dischetto; ma il Fucecchio sussulta. Nel giro di cento secondi un errore in disimpegno provoca il secondo brivido: stavolta Berhoxha è tutt'altro che bravo, e come lui sia Squarcini, che non riesce ad allontanare un pallone all'apparenza facile, sia Gabriele Gori, che anziché avanzare verso il limite dell'area di porta resta imbullonato sulla linea; gli va bene che a colpo sicuro Giorgioni gli calci addosso, e che da una situazione potenzialmente micidiale esca solo un angolo. Anche se rimasto senza esito, l'episodio comunque segnala che non è il solito Fucecchio; a ribaltare la sensazione ci prova Gjoni, che al 18' scappa sulla destra e serve in mezzo un pallone delizioso; ma la difesa del Bibbiena lo spedisce lontanissimo, anticipando il movimento di Piccirilli in agguato all'altezza del dischetto. Ribaltata a sinistra, sei minuti più tardi l'azione si ripete identica quantomeno nella prima parte: Gjoni strappa di nuovo lungo la fascia e quasi dal fondo cerca qualcosa di buono a centro area; più che un cross gli esce un tiro, respinto da Jallow mentre i lampeggianti del Bibbiena stavano per urlare. Si capisce bene come mai il Fucecchio viva così male l'azione successiva, quella su cui gira la partita: per Trebbi è falloso l'intervento di Matteo Paradiso su Moncini; e dal dischetto Giorgioni sblocca il punteggio. Più che cambiare, sullo 0-1 la partita accentua i propri caratteri: il Bibbiena, che alla vigilia era inchiodato a zero punti e che valutava positivo anche un pari, si difende ancora meglio; e anziché ragionare e cercare la soluzione migliore per fargli male il Fucecchio si fa prendere dalla frenesia, e catapulta verso l'area avversaria solo una sequela di lanci lunghi liberati senza difficoltà. Le uniche soluzioni davvero efficaci passano dunque dalle riprese del gioco; ma non riescono a sfruttarle né Mazzoni (punizione pericolosa dai venti metri sul palo di Santini, che si distende e respinge) né Piccirilli, che colpisce debolissimo sull'angolo di Matteo Paradiso dalla bandierina destra (43'). Finisce allo stesso modo la prima occasione della ripresa, nata da un'altra punizione di Mazzoni stavolta a spiovere in area dalla trequarti: sia Gjoni sia Piccirilli, solo sul secondo palo, mancano l'impatto (64'). I due ci riprovano con la prima azione manovrata dopo una lunga pausa, l'occasione migliore di tutta la ripresa: servizio del primo da destra, girata del secondo col mancino dalla zolla del dischetto, centrale la traiettoria, facile la parata di Santini (71'). Analoga è quella che gli richiede il diagonale di Giuseppe Sannino, al tiro da posizione defilata dopo il recupero del pallone in mediana e un affondo di una quarantina di metri verso l'ultima linea: il Bibbiena si salva sia qui (88') sia sull'ultima azione, non finalizzata da Gjoni che conquista il pallone sulla trequarti, scarta centralmente due avversari per presentarsi al limite e con un destro violento sfiora il palo (93'). È l'ultimo acuto della partita delle prime volte: finora il Fucecchio aveva sempre segnato, e mai perso; e il Bibbiena aveva sempre subito almeno una rete, e mai vinto. Calciatoripiù: Gjoni (Fucecchio), Moncini e Bimbocci (Bibbiena).

Pontassieve-Sestese 1-2

PONTASSIEVE: Balli, Mazzuoli, Bernardini, Urbinati, Niccoli, Mengozzi M., Paolieri, Del Zotto, Fibbi, Novelli, Capanni. A disp.: Pesci, Casci, Guidotti, Manzini, Tellini, Rasi, Fedi, . All.: Marchionni Marco
SESTESE: Fantini, Vilcea, Geri, Gocaj, Chelli, Mernacaj, Bravi, Scarpelli, Fiorentino, Cremonini, Verzicco. A disp.: Giusti, Gori, Papucci, Athuman, Vannini, Zei, Patrignani, Mencarelli. All.: Rossi Alessandro
RETI: Fibbi, Patrignani, Patrignani
PONTASSIEVE: Balli, Mazzuoli, Bernardini, Urbinati, Niccoli, M. Mengozzi, Paolieri, Del Zotto, Fibbi, Novelli, Capanni. A disp.: Pesci, Casci, Guidotti, Manzini, C. Paoli, Hamzai, T. Tellini, Rasi, Fedi. All.: Marco Marchionni (squalificato, in panchina Lorenzo Mannelli).SESTESE: Fantini, Vilcea, Geri, Gocaj, Chelli, Mernacaj, Bravi, Scarpelli, Fiorentino, Cremonini, Verzicco. A disp.: Giusti, Gori, Papucci, Athuman, C. Vannini, Zei, Patrignani, Mencarelli. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Como di Arezzo
RETI: 10' Fibbi, 61', 67' rig. Patrignani.


Qualcuno ha già cominciato a sussurrare che farà un campionato a sé; e in effetti la Sestese ammirata nelle prime sei giornate non sembra avere punti deboli. Ma per un'ora il Pontassieve ne ha ingabbiato l'estro, rallentato la manovra; e s'è illuso di poterle infliggere la prima sconfitta stagionale. C'è voluto infatti l'ingresso di Patrignani, sempre più imprescindibile, per ribaltare l'1-0 nell'1-2, e far salire a quattro il numero di vittorie consecutive; per tutto il primo tempo funzionano le contromosse ideate in settimana da Marchionni (squalificato per due turni, non può andare in panchina: lo sostituisce Lorenzo Mannelli), che con una serie di marcature accorte e un'intensità strabiliante impedisce alla Sestese di ragionare. La rete in avvio sembra la firma in calce al capolavoro: la segna Fibbi, che sfrutta il recupero alto di Novelli e costringe la Sestese a un primo tempo ben diverso da quello che aveva preparato. Le marcature di Niccoli e Mattia Mengozzi su Fiorentino e Verzicco lo rendono ancora più complesso, visto che i raddoppi a centrocampo costringono la difesa della Sestese a scavalcarlo con una serie di palloni profondi costantemente controllati. Una sola cosa manca al Pontassieve perché il suo primo tempo possa definirsi perfetto: la rete del raddoppio; non la producono neppure le due migliori giocate, un triangolo tra Capanni e Paolieri con un traversone dal fondo non toccato da nessuno né lo scambio tra Del Zotto, Novelli e Bernardini sul cui servizio sottoporta Fibbi arriva con un passo di ritardo. Si sa che contro la capolista l'1-0 all'intervallo non può bastare; e comincia a sgretolarsi già prima della ripresa, perché Mazzuoli (aveva giocato titolare al posto di Casci, che s'era fermato nel riscaldamento) deve restare negli spogliatoi: l'unico cambio possibile è Rasi, che però costringe lo staff a ridisegnare il sistema di gioco. È il primo tassello che salta: la Sestese ne approfitta subito, conquista metri e sfrutta il talento di Patrignani per ribaltare il risultato. È infatti lui, mandato dentro da Alessandro Rossi nel tentativo d'appesantire l'attacco, a convertire in rete una punizione concessa da Como per un fallo di mano di Rasi al limite dell'area; e lui a replicare sul calcio di rigore provocato dal fallo di Mattia Mengozzi su Verzicco («chi arriva primo vince») a duello su un pallone che rimbalzava in area, dove lo aveva proiettato una rimessa laterale. La panchina del Pontassieve, che aveva già sostituito Fibbi con Paoli, prova a rimediare chiamando fuori Bernardini, un terzino, per Manzini, un trequartista: è l'unica soluzione offensiva praticabile, vista l'assenza contemporanea di Lapo Bartolozzi, squalificato, e Albizzi. La mossa aumenta il peso dell'attacco, ma produce una sola occasione da rete; a cestinarla è proprio Manzini, che calciando frettolosamente e a lato mostra d'essere una punta improvvisata. A recuperare lo svantaggio non basta neppure l'ultimo cambio, fuori Paolieri e dentro il metro e novanta di Guidotti: guidata dall'affiatatissima coppia Chelli-Mernacaj, 2007-2007, la difesa della Sestese non concede niente. E alle sue spalle qualche rivale comincia già a perdere terreno. Calciatoripiù : a lungo Novelli e Paolieri danno equilibrio alla manovra del Pontassieve, che aveva trovato nella rete di Fibbi la ricompensa del proprio sviluppo verticale; ma la doppietta che Patrignani segna in sei minuti rivoluziona il senso della partita.

Sporting Cecina-Arezzo F. Academy 3-1

SPORTING CECINA: Pilerci, Milano C., Pozzobon, Fabbris, Rofi, Biondi D., Verucci, Castelli, Masini, Di Tanto, Mecacci. A disp.: Sozzi, Rendina, Agostini, Ciampi, Nigiotti, Dakaj, Tei, Hadji . All.: Di Tonno Tiziano
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Gallorini, Omarini, Broccatelli, Rovetini, Marmorini, Bidini, Bacis, Murgoci, Bizzi, Sarr. A disp.: Buzzini, Bianchini, Lachi, Friscia, Fruchi, Maddaloni, Paradiso, . All.: Magnanensi Luca
RETI: Hadji, Tei, Verucci, Lachi
SPORTING CECINA: Pilerci, Milano, Pozzobon, Fabbris, Rofi, D. Biondi, Verucci, Castelli, M. Masini, Di Tanto, Mecacci. A disp.: Sozzi, Rendina, Agostini, Ciampi, Nigiotti, Dakaj, Tei, Hadji. All.: Tiziano Di Tonno.
AREZZO ACADEMY: Regini, Gallorini, Omarini, Broccatelli, Rovetini, Marmorini, Bidini, Bacis, Murgoci, Bizzi, Sarr. A disp.: Buzzini, Bianchini, Lachi, Friscia, Fruchi, Maddaloni, Mattia Paradiso, E. Capecchi. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 23' Verucci, 55' Lachi, 84' Hadji, 86' Tei.
NOTE: espulso Magnanensi.


Qualcuno comincia a pronosticargli un avvenire roseo. Per scoprire l'intensità del tono bisognerà attendere quantomeno la fine del girone; ma dopo un mese e mezzo lo Sporting Cecina, che col 3-1 sull'Arezzo Academy conquista la quarta vittoria in sei partite (e il suo attacco è il secondo del campionato dietro la Sestese dei record), si sta rivelando una delle realtà più interessanti della categoria. È vero che formalmente è una neopromossa; ma tanti dei suoi giovani hanno affrontato i campionati d'élite in tutte le giovanili, e i (pochi) 2006 e Milano, l'unico 2005, sono reduci dalla vittoria d'un girone regionale. Una squadra così merita rispetto, e spesso suscita timore; alla prima azione sussulta anche l'Arezzo Academy, salvato dalla traversa sul mancino di Mecacci pescato a centro area dal traversone di Pozzobon. Dal fischio d'inizio non è trascorso neppure un minuto; bisogna attenderne altri ventitré per la seconda occasione, quella che produce il vantaggio: la crea un calcio d'angolo di Di Tanto; la finalizza Verucci, pescato sul secondo palo e in rete con una volée favorita da un mezzo sombrero. In svantaggio, per tutto il primo tempo l'Arezzo Academy fatica ad avvicinarsi dalle parti di Pilerci, che Di Tonno preferisce a Sozzi; e quando ci riesce con un paio di tiri dalla distanza Murgoci è troppo lento per catturare le respinte. Ben più efficaci sono le parate di Regini, gran portiere, in avvio di ripresa: senza di lui le percussioni di Fabbris e di Milano si sarebbero chiuse quantomeno con la rete del raddoppio, e l'Arezzo Academy sarebbe uscito dalla partita. Invece lo Sporting Cecina continua a condurre di misura, improvvisamente si spegne e cade vittima di un'intuizione di Magnanensi (di lì a poco finirà espulso per un'incomprensione con D'Elia: non era una protesta, ma un rimbrotto a uno dei suoi): Lachi, che segna l'1-1 raccogliendo il tiro di Sarr respinto dalla traversa, era infatti entrato da pochissimo. Ma anche Di Tonno ha a disposizione una panchina di qualità dalla quale attingere: da lì pesca infatti Hadji e Tei, che nei cento secondi compresi tra l'84' e l'86' segnano il vantaggio e lo mettono al sicuro. In un'orchestra in cui ognuno sa come muoversi tutto viene più facile: c'è Pozzobon infatti a ricevere il filtrante di Tei sulla corsia sinistra; e Hadji prevede dove arriverà il traversone rasoterra dal fondo, e si fa trovare pronto per spingerlo in porta. Per il 3-1 non c'è neppure bisogno del terzo interprete: è direttamente Hadji a raggiungere il fondo (l'Arezzo Academy protesta sia per una rimessa laterale invertita, sia per un possibile fallo nel recupero del possesso) e a servire un gran pallone a rimorchio; Tei lo chiude sul primo palo, e lo Sporting Cecina si scopre tra le grandi. Calciatoripiù : per evitare la sconfitta non basta la grande prestazione di Bidini (Arezzo Academy), che parte terzino destro, si sposta a fare la mezzala e chiude come terzino sinistro, e in tutti i ruoli si disimpegna con gran destrezza; non basta perché si fatica a superare o ad aggirare Rofi, perché Castelli regala alla manovra una scintilla d'imprevedibilità sempre accesa e perché una volta raggiunto il terreno di gioco Hadji e Tei (Sporting Cecina) dimenticano ogni grammo di pietà.

Fratres Perignano-Firenze Ovest 4-1

FRATRES PERIGNANO: Becherini, Gentile, Lupi, Pirrone, Crispino, Polito, Venturini, Carrai D., Ferrari, Zampardi, Mariani T.. A disp.: Danieli, Santi, Cecchinelli, Celi, Pucci, Ferretti, Ghimenti, Falleni, Hoxha. All.: Lucarelli Massimo
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Marotta, Manetti, Margheri, Becagli B., Scozzari Baio, Giardini, Simoni, Gjika, Baluganti, Ermini. A disp.: Seferi, Nuti, Diop, Mancioppi, Paoletti, Paolucci, Fedeli, Salvadori, Baroumi. All.: Parigi Gabriele
RETI: Ferretti, Venturini, Ferrari, Venturini, Autorete
FRATRES PERIGNANO: Becherini, Gentile, Lupi, Pirrone, Crispino, Polito, Venturin, Carrai, Ferrari J., Zampardi, Mariani. A disp.: Danieli, Santi, Cecchinelli, Celi, Pucci, Ferretti, Ghimenti, Falleni, Hoxha. All.: Massimo Lucarelli. FIRENZE OVEST: Ciappelli, Marotta, Manetti, Margheri, Becagli, Scozzari, Giardini, Simoni, Gjika, Baluganti, Ermini. A disp.: Seferi, Nuti, Diop, Mancioppi, Paoletti, Paolucci, Fedeli, Salvadori, Baraoumi. All.: Alessandro Rivi.
ARBITRO: Barsotti di Livorno.
RETI: Venturin, Ferrari J., Mariani, Mancioppi, Ferretti.


Il Fratres Perignano non si lascia scappare un'occasione ghiotta, quella di centrare il quarto successo stagionale utile per agganciare il podio della graduatoria: nel posticipo dell'ultimo turno, i ragazzi di Lucarelli piegano il Firenze Ovest del nuovo tecnico Alessandro Rivi per 4-1, fornendo una prova concreta e continua per tutto l'arco dei 90'. L'avvio dei padroni di casa è semplicemente micidiale, e il primo affondo coincide anche con la prima rete della sfida: Carrai recupera palla in mezzo al campo e poi premia la corsa di Zampardi, che sprinta sulla fascia e poi centra per l'accorrente Venturin, perfetto nel timing dell'inserimento e preciso nella conclusione che non lascia scampo a Ciappelli. I locali cercano il raddoppio, e lo trovano al 35': Ferrari devia in rete di testa un traversone proveniente da corner. Nel secondo tempo la gara resta in controllo del Fratres, anche se l'Ovest ha il merito di non mollare mai la presa e di contenere la verve offensiva dei rivali. Il 3-0 non tarda ad arrivare, ed è davvero pregevole l'acrobazia con cui Mariani devia in rete un cross proveniente dalla corsia esterna di destra. Il match sembra chiuso, ma la magistrale esecuzione di un calcio piazzato da parte di Mancioppi porta il risultato momentaneamente sul 3-1. Suona e viene ascoltato immediatamente il leggero campanello d'allarme che suona nelle file dei pisani, perchè la conclusione di Ferretti al termine di un veloce contropiede ristabilisce le distanze, e fissa il risultato in modo definitivo. Legittima la gioia dei ragazzi di Lucarelli subito dopo il triplice fischio: grazie ai tre punti conquistati, e in virtù del contestuale pari della Lastrigiana nell'altro posticipo di giornata, l'aggancio al terzo posto in coabitazione proprio coi biancorossi di Lastra a Signa e Sporting Cecina diventa realtà. Calciatoripiù: Carrai, Lupi (Fratres Perignano).

Lastrigiana-Lampo Meridien 1-1

LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Massaro, De Pascalis, Bonaiuti, Fontani, Pezzano, Cavicchi L., Oliveri, Baldini. A disp.: Chiarello, Finelli, Canale, Falorsi, Moccia, Vignolini, Recordi, Mari M., Martini. All.: Guasti Davide
LAMPO MERIDIEN: Monti, , , . A disp.: , Kapidani, , . All.: Innocenti Daniele
ARBITRO: Eugenio Como di Arezzo
RETI: Oliveri, Ballerini
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Massaro, De Pascalis, Bonaiuti, Fontani, Pezzano, Cavicchi, Oliveri, Baldini. A disp.: Chiarello, Finelli, Canale, Falorsi, Moccia, Vignolini, Recordi, M. Mari, Martini. All.: Davide Guasti.LAMPO MERIDIEN: Monti, J. Ballerini, Garzi, Deja, Ferrucci, Dianda, Nikaj, Luccioletti, Tommasi, Febbe, Kapidani. A disp.: Meini, Bruno, Sarno, Paolisso, Matteoni, Bettaccini, Cansani. All.: Daniele Innocenti (indisponibile, in panchina Andrea Taddei).
ARBITRO: Angileri di Empoli
RETI: 24' Kapidani, 90' Oliveri.


C'è poco fare, i posticipi li soffre. L'anno scorso ad Avenza, mezza squadra distratta dai cento giorni alla maturità, rischiò di compromettere la rincorsa al titolo regionale; Guasti spera che finisca allo stesso modo, perché con la Lampo Meridien lascia due punti che nelle tabelle aveva calcolato d'ottenere. E gli va bene che non siano tre: la rete di Oliveri, che fissa il punteggio sull'1-1 pareggiando il vantaggio che Kapidani aveva segnato alla fine del primo quarto, arriva a dieci secondi dalla fine del tempo regolamentare. Da giocare ci sarebbe stato ancora il recupero, nel quale la Lastrigiana sfiora addirittura il successo con un colpo di testa di Martini sul traversone di Baldini: se anziché staccare, e mancare la porta, avesse lasciato sfilare il pallone, avrebbe offerto a Oliveri la chance della doppietta. Ma per la Lampo Meridien oltre che beffarda la sconfitta sarebbe stata immeritata: aveva infatti capitalizzato al massimo l'unica vera occasione, favorita dagli errori di Massaro, che sulla propria trequarti aveva consegnato il pallone a Kapidani, e di Glielmi, preferito a Chiarello e in ritardo sul tiro lento dalla distanza. Lo svantaggio fa malissimo alla Lastrigiana, costretta a confrontarsi con una squadra che si chiude benissimo: per costruire la prima occasione per il pari ha bisogno che il primo tempo s'avvicini al tramonto; ma Fontani angola poco il tiro dall'interno dell'area di porta, e coglie Monti che aveva spalancato le braccia nel tentativo di coprire al massimo lo specchio. Ci vogliono i cambi (e qualche urlo) di Guasti per far cambiare volto alla partita: Moccia e Martini (fuori al 50' Fontani e Cavicchi, deludentissimo) rendono finalmente brillare la manovra, che però produce solo tante verticalizzazioni, una marea di fuorigioco fischiati da Angileri (nel dubbio li sanziona sempre) e un possibile rigore reclamato per un tocco sospetto su Mancini. Alla sconfitta Guasti non si rassegna, e rinuncia alla difesa a quattro per passare a un offensivo 3-4-3 (dentro Vignolini e Finelli), e vada come vada. La mossa paga, perché Oliveri ha un talento superiore al 90% di compagni e rivali: è splendida la rete che segna dal limite dell'area, scaricando il pallone sul secondo palo dopo essersi accentrato da sinistra. È un pari che alla vigilia sarebbe stato digerito male; ma alla fine della partita la Lastrigiana quasi se lo coccola: rallenta, ma almeno ha mantenuto l'imbattibilità. Calciatorepiù : la rete di Oliveri evita alla Lastrigiana la prima sconfitta stagionale.