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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 14

San Miniato-Aquila Montevarchi 2-0

SAN MINIATO: Ginepri, Inglesi, Kilogjeri, Luise, Senanayake, Zazzi, Frilli, Farina, Zamperini, Vadi, Vanni. A disp.: , Bari, Cannoni, Ismailaj, Khachi, Leoni, Migliorini, Monaci, Gueye. All.: Rappuoli Daniele
AQUILA MONTEVARCHI: Ghelli, Tani, Sira, Bigozzi, Palazzini, Manenti, Cioncolini, Pranteddu, Cannoni, Brogi, Zoi. A disp.: Calosci, D Aloia, Pinciani, Ensoli, Pericoli, Panci, Maccioni, Miniati, Marchetti. All.: Ricci Andrea
ARBITRO: Francesco Marini di Empoli
RETI: Vanni, Zamperini
SAN MINIATO: Ginepri, Inglesi, Kllogjeri, Luise, Senanayake, Zazzi, Frilli, Farina, Zamperini, Vadi, Vanni. A disp.: Bari, Cannoni, Ismailaj, Khachi, Leoni, Migliorini, Monaci, Gueye. All.: Simone De Nisco.
AQUILA MONTEVARCHI: Ghelli, Tani, Sirà, Bigozzi, Palazzini, Manenti, Cioncolini, Pranteddu, Cannoni, Brogi, Zoi. A disp.: Calosci, D'Aloia, Pinciani, Ensoli, Pericoli, Panci, Maccioni, Miniati, G. Marchetti. All.: Andrea Ricci.
ARBITRO: Francesco Marini di Empoli
RETI: 22' Zamperini, 65' Vanni.


Era inevitabile che cominciasse a sentire caldo: nelle ultime sei partite l'Aquila Montevarchi ha conquistato un solo punto. Dopo l'1-1 di Soffiano (era il 30 novembre) sono arrivate tre sconfitte consecutive; l'ultima è particolarmente dolorosa: porta infatti con sé una posizione in meno in classifica, e contestuali gli sguardi spiacevoli di chi insegue e cerca il prossimo pasto. Sta bene invece il San Miniato, sta bene soprattutto in casa dove vince (2-0) per la terza volta di fila: stavolta, dopo aver fatto crescere la pressione fino a circondare l'area di rigore, passa a metà tempo sul traversone di Frilli deviato in rete dalla testa di Zamperini. L'1-0 accentua i caratteri della trama: il Montevarchi deve ringraziare Ghelli (grande parata sia su Vadi, che alla mezz'ora aveva cercato l'angolo basso, sia su Vanni, cui s'oppone d'istinto) e la traversa, su cui sbatte il colpo di Farina, se all'intervallo lo svantaggio resta minimo. Pur se con ritmi meno elevati, anche nella ripresa si recita sul medesimo canovaccio: il San Miniato continua a condurre e raddoppia a un quarto d'ora dalla fine; segna Vanni, che di testa spedisce sotto l'incrocio l'angolo di Senanayake. Solo a questo punto il Montevarchi abbozza una reazione; ma dal limite dell'area l'ex Marchetti non capitalizza il cross invitante di Panci; e nei minuti finali Maccioni sbatacchia il pallone sulla traversa: il rimbalzo sulla linea di porta, e poi di nuovo verso il terreno di gioco, suggerisce che la sosta arriva al momento opportuno. Calciatoripiù: Zamperini (San Miniato) ha il merito di sbloccare un incontro che resta a lungo in bilico soltanto per le parate di Ghelli (Aquila Montevarchi).

Sestese-Tau Calcio 0-1

SESTESE: Giorgetti, Musa, Bassetti, Stasi, Marzano, Dervishi, Bagala, Ceccherini (8), Notari, Palmini, Belli. A disp.: Dallai, Sostegni, Breccia, Minniti, Pucci, Pancella, Bellini, Paci . All.: Ferro Marco
TAU CALCIO: Zipoli, Romanelli, Serafini (3), Bracaloni, Giovannini, Tancredi, MAtteucci, Moschini, Giovannelli, Sarnataro, Bonelli. A disp.: Michielon, Lamperi, Pacini, Tafi, Gabbrielli, Guidi, BIONDI, Stondei, Capocchi. All.: Paoletti Luca
ARBITRO: Francesco Giovanni Sprovieri di Livorno
RETI: Bonelli
SESTESE: Giorgetti, Musa, Bassetti (50' Minniti), Stasi (50' Pucci), Marzano, Dervishi, Bagalà, Ceccherini, Notari (63' Pancella), Santiago Palmini (52' Bellini), Belli (50' Paci). A disp.: Dallai, Sostegni, Breccia. All.: Marco Ferro.TAU ALTOPASCIO: Zipoli, Romanelli (63' Guidi), Serafini, Bracaloni (65' Gabbrielli), Giovannini, Tancredi, Matteucci (78' Biondi), Moschini, Giovannelli (52' Stondei), Sarnataro, Bonelli (63' Capocchi). A disp.: J. Ricci, Lamperi, Pacini, Tafi. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Sprovieri di Livorno
RETE: 39' Bonelli rig.


Il Tau Altopascio continua imperterrito la propria corsa da capolista: non si ferma né rallenta neanche a Sesto Fiorentino, contro una Sestese che, pur a debita distanza, veleggiava in seconda posizione. Il fatto è in testa c'è una formidabile corazzata che ha vinto tutte le quattordici gare finora disputate, e scavato così un fossato tra sé e le inseguitrici. La gara del Torrini si è decisa su un episodio nel finale del primo tempo: un calcio di rigore conquistato dal capocannoniere Bonelli e da lui stesso trasformato. È stato comunque un bello spot per il calcio giovanile toscano: la partita ha divertito e appassionato il numeroso pubblico che ha rinunciato a un paio di ore di shopping natalizio per godersi il piatto forte della giornata. Chi vince ha sempre ragione, ma la gara è stata sempre aperta e un pareggio non sarebbe stato un risultato scandaloso. Soprattutto nel primo tempo la Sestese è stata, in più circostanze, più pericolosa del Tau; e oltre a un pizzico di fortuna le è mancato un briciolo di cattiveria, che le ha impedito di finalizzare al meglio diverse favorevoli. Il Tau, miglior attacco e migliore difesa del campionato, si è dimostrato squadra con meccanismi ben oliati, con schemi assimilati a memoria, che puntano alla verticalizzazione della manovra nella trequarti avversaria. Ha avuto (senza gravi danni) i propri problemi quando gli avversari, recuperato il pallone davanti alla propria area di rigore, ripartivano in velocità. Si prende subito nota che le due squadre si dispongono con schieramenti quasi speculari: più pronunciato il 4-3-3 della Sestese; più sfumato verso un 4-3-1-2 quello del Tau. La prima occasione si registra già al 4': un cross di Bagalà da destra origina una mischia in area, e la difesa respinge il pallone quasi sulla linea di porta. Il Tau risponde all'8': Sarnataro apparecchia per Bonelli, che cerca il primo palo e trova la facile parata di Giorgetti a terra. Al quarto d'ora il duello si ripete su un diagonale a mezz'altezza da sinistra: risposta sicura. Ritmi altissimi: Notari affonda sulla sinistra e crossa basso in area, ma nessuno è pronto per approfittarne. Non c'è respiro: sull'altro fronte Matteucci trova un varco centrale per incunearsi in area, ma al momento del tiro apre troppo il destro; e il pallone finisce sul fondo, alla sinistra del portiere. Si muove bene Laganà, che da destra si accentra e conclude di sinistro: Zipoli blocca a terra (24'). Trascorrono appena tre minuti, e Notari chiama Belli alla conclusione dal limite dell'area: il pallone finisce sul fondo, alla destra di Zipoli. Alla mezz'ora, con un'azione insistita, la Sestese va in gol con Santiago Palmini, ma l'arbitro frena subito l'entusiasmo rilevando una posizione di fuorigioco non proprio solare dalla tribuna centrale. Il trio d'attacco locale insiste: Bagalà inventa, Santiago Palmini si vede ribattere il tiro, poi Notari calcia alle stelle. Riprende campo il Tau: da sinistra Serafini appoggia per Bracaloni, il cui tiro è bene dimenticare (36'). Poi l'episodio decisivo: Bonelli punta la porta, tallonato da Stasi che un paio di metri dentro l'area allunga la gamba destra alla ricerca del pallone, ma colpisce la gamba sinistra dell'avversario. Vicinissimo all'azione, l'arbitro indica senza esitazioni il dischetto del calcio di rigore. Va alla battuta lo stesso Bonelli, che aspetta fino all'ultimo le mosse di Giorgetti e poi calcia forte, a mezz'altezza, senza angolare particolarmente. Rete. Proprio allo scadere del minuto di recupero Giovannelli non trova il raddoppio da buona posizione. I primi minuti del secondo tempo scorrono senza episodi significativi sul piano della cronaca. Prima del quarto d'ora si registrano cinque sostituzioni in due finestre: tre nella Sestese (50') e un'altra per parte due minuti dopo. Evidente la volontà di Ferro di non fare addormentare la gara. La reazione offre nuova vivacità all'incontro. Al 58' non ha fortuna un tentativo di Ceccherini, che ora agisce da centrale in mezzo al campo. Rischia però la Sestese sull'attacco di Bonelli partito in posizione dubbia: Giorgetti ci mette una pezza, ribattendo la conclusione (62'). La gara si avvia alla fine con la Sestese tutta riversata nella metà campo avversaria. Una conclusione altissima di Paci (66') e una mischia risolta con un nulla di fatto (67') sono tutto ciò che nasce da una pressione continua quanto sterile. E le speranze di agguantare il pareggio svaniscono al terzo minuto di recupero, con un tiro di un generosissimo Bagalà ampiamente fuori misura. E ora pausa natalizia. Alla ripresa, a gennaio, andrà in scena l'ultima giornata del girone di andata: il Tau affronterà in casa l'Affrico, nuova seconda. La domanda è inevitabile: chi fermerà la corsa degli invincibili? Per chiudere, notazione positiva sull'arbitraggio: Sprovieri ha lasciato una buonissima impressione. Ineccepibile il calcio di rigore assegnato al Tau; qualche perplessità può sussistere sui fuorigioco fischiati e non fischiati, ma si sa quanto talvolta sia difficile decidere anche con l'ausilio dei mezzi tecnologici in uso nelle categorie professionistiche. Calciatoripiù : nella Sestese, tutti encomiabili per l'impegno profuso, si mette in particolare evidenza il capitano Ceccherini ; nel Tau molto buone le prove del difensore Serafini , del centrocampista Matteucci e del goleador Bonelli , autentico match winner.

Capostrada Belvedere-Settignanese 3-0

CAPOSTRADA BELVEDERE: Halilaj, Braccia, Arra, Garofalo, Boccia, Driza, Palladino, Borchi, Calistri, Di Santo, Giorgetti. A disp.: Filoni, Chirullo, Tasselli, Santini, Legisi, Foti, Armenio, . All.: Mazzone Claudio
SETTIGNANESE: Pozzi, Scarselli, Galli, Pietrosanti, Maffei, Miranda Moretti, Gueye, Grassi, Bianchini, Ragusa, Nencini. A disp.: Roschi, Ciani, Lucatuorto, Pratesi, Crescenzo, Straccali, Genovesi, Villetet. All.: Zuccaro Fabio
ARBITRO: Filippo Bracciali di Arezzo




GARE DEL 21/12/2024
DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
GARA: A.C. CAPOSTRADA/U.S. SETTIGNANESE DEL 21 DICEMBRE 2024 (sospesa al 20º del s.t. sul risultato di 2-0).
Il Giudice Sportivo Territoriale, esaminati gli atti ufficiali dai quali rileva che: -la gara è stata interrotta al 20º del s.t. avendo la società Settignanese rinunciato a proseguire nella disputa della tessa; P.Q.M.
-visto l'art. 53 nn. 1 - 2 e 7 delle N.O.I.F.; -infligge alla U.S. Settignanese la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3, la penalizzazione di UN punto in classifica nonché l'ammenda di 103,00 Euro (Centotre/00) quale prima rinuncia.

Commento di : ciro

Affrico-Venturina 6-1

AFFRICO: Campanale, Benelli, Torracchi, Talbi, D Onofrio, Baroncelli Lancisi, Casamenti, Panichi, Nocentini, Marcantonini, mencarelli. A disp.: Gentile, Carelli, Corsini, Marchetti, Ricci, La Spina, Kodra, . All.: Gori Filippo
VENTURINA: Zanaboni, Bologna, Lolini, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Vigano, Haxhini, Mezzetti. A disp.: Biondi, Casoli, Guazzini, Guazzelli, Nista, Masini, . All.: Busdraghi Dario
ARBITRO: Filippo Bertoloni di Prato
RETI: Baroncelli Lancisi, Mencarelli, Panichi, D Onofrio, Mencarelli, Carelli, Lenci
AFFRICO: Campanale, Benelli, Torracchi, Talbi, D'Onofrio, Baroncelli, Casamenti, Panichi, Nocentini, Marcantonini, Mencarelli. A disp.: C. Gentile, Carelli, Corsini, F. Marchetti, L. Ricci, La Spina, Kodra. All.: Filippo Gori.VENTURINA: Zanaboni, Bologna, Lolini, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Viganò, Haxhini, Mezzetti. A disp.: Biondi, Casoli, Guazzini, Guazzelli, Nista, Masini. All.: Dario Busdraghi.
ARBITRO: Bertoloni di Prato
RETI: 10' Baroncelli, 20' Lenci, 26', 31' Mencarelli, 38' Panichi, 60' D'Onofrio rig., 70' Carelli.


Inaugurerà l'anno nuovo tentando di riuscire dove tutte le altre hanno fallito: tra il Tau e l'en plein di vittorie nel girone d'andata c'è solo l'Affrico, l'avversaria più vicina in classifica. Restano undici, un'infinità, i punti di distanza; al Lapenta non ci si pensa, e ci si gode il 6-1 che consente di chiudere un 2024 stratosferico (per la squadra, campione regionale; e per Filippo Gori, campione d'Italia in carica) col secondo successo consecutivo dopo lo scivolone di Fucecchio. Esce dunque sconfitto nettamente il Venturina, che comunque mantiene un margine rassicurante sulla zona retrocessione: lo sa che, salvo eccezioni particolarissime, non è in partite di questo tipo che può pensare di raccattare qualche punto. Se in giro qualcuno avesse coltivato qualche illusione, ci pensa Baroncelli a frantumarla: il suo colpo di testa sull'angolo perfetto di Talbi indirizza subito la partita in una direzione chiara. È vero che il Venturina reagisce bene, vero che alla fine del primo quarto pareggia da fuori con un tiro di Lenci leggermente deviato; ma quando attacca l'Affrico fa paura, perché davanti può schierare una batteria impressionante. Sul piano realizzativo il più in forma è Mencarelli, che a cavallo della mezz'ora segna due reti molto simili: entrambe di testa, entrambe su un calcio piazzato di Talbi (tre assist vincenti: prima o poi andrà studiato un Fantacalcio in scala), la seconda con una torsione stilisticamente pregevolissima. Prima che finisca il tempo regolamentare il divario cresce ancora: col mancino segna Panichi, che ai venti metri raccoglie una respinta della difesa e riesce a sferrare accanto al palo un tiro basso e potente. Il 4-1 all'intervallo è molto più di un'ipoteca sulla partita: è ovvio che al riavvio il ritmo cali sensibilmente. Ciò non impedisce all'Affrico di segnare ancora: incrementano lo scarto il rigore di D'Onofrio (Bertoloni punisce un tocco di mano di Lolini, finito a terra sulla pressione di Torracchi: non sarebbe stato uno scandalo il fallo per la difesa) e la prima rete stagionale di Carelli, che accompagna in porta il tiro di Casamenti non trattenuto da Zanaboni. Più che il tentativo d'alimentare la rincorsa al Tau è il sigillo finale su un anno magico, indimenticabile. Calciatoripiù : tra i migliori d'una partita finita 6-1 con cinque marcatori diversi può sorprendere indicare due calciatori che non hanno segnato; sorprende meno però se si guardano i nomi: da tempo Casamenti e Nocentini sono due dei pilastri su cui l'Affrico ha imbastito tanti dei propri successi.

Scandicci-Cattolica Virtus 2-4

SCANDICCI: Izzo, Masi, De La Cruz Valentin, Salvadori, Prelashaj, Morosino, Sordini, Andrei, Lodovisi, Kurti, Drago. A disp.: Barbieri, Falli, Diop, Ciulli, Forletti, . All.: Tesconi Massimo
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Peccini, Mugnaini, Lazzerini M., Chirinos, Morozzi, Zini, Andres, Torres Perez, Dona. A disp.: Bisulca, Carpini, Picarelli, De Sa, Narduzzi, Zangarelli, Fossi F., Gentile, Lazzerini C.. All.: Fraccone Marco
ARBITRO: Lorenzo Girolami di Pontedera
RETI: Masi, Drago, Andres, Fossi I., Fossi I., Fossi I.
SCANDICCI: Izzo, Masi, Valentin De La Cruz (60' Focardi), Salvadori, Prelashaj, Morosino, Sordini (75' Preka), Andrei (60' Sani), Lodovisi, Kurti (47' Cullhaj), Drago. A disp.: Barbieri, Falli, Diop, Ciulli, Forletti. All.: Massimo Tesconi. CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta (53' De Sa), Peccini (73' Narduzzi), Mugnaini, Manuel Lazzerini, Chirinos, Morozzi (73' Zangarelli), Zini (51' Christian Lazzerini), Andres, Torres Perez (45' Fossi), Donà (67' Gentile). A disp.: Bisulca, Carpini, Picarelli. All.: Marco Fraccone.
ARBITRO: Girolami di Pontedera.
RETI: 29' Andres, 36' Masi, 56', 59', 69' Fossi, 72' Drago.


La Cattolica si fa martello, quando riesce a rendere tambureggiante il suo turno di possesso palla, diventa incudine per arginare la generosa controffensiva blues, tenaglia - nel momento in cui afferra il match - e infine si trasforma in pinza di precisione: l'ingresso in campo di Fossi va a colpire al cuore il bunker dove sono custoditi i tre punti. È il numero 15 giallorosso a spaccare in due il derby proprio nel momento di sua massima imprevedibilità, ossia nell'istante in cui c'era da assestare una spallata alle dinamiche più profonde di questo Scandicci-Cattolica, che va da sé al di là della classifica, che va da sé sempre, rispetto a tutto il resto. In un fine settimana che ne propone ben tre, declinate in tutte le categorie élite dai Giovanissimi agli Allievi, spetta ai classe 2009 inaugurare lo stallo alla messicana per una sfida che è una rampa d'accesso al podio: quasi appaiate alla vigilia, le due squadre si contendono tre punti che possono rafforzare le certezze di essere in corsa per un posto al sole alle spalle dell'inarrivabile Tau, e a prenderseli sono i ragazzi di Marco Fraccone. Con questo successo, chiudono l'anno solare con quella continuità di risultati nel recente periodo che è l'unica via per mettere nel mirino una seconda parte di stagione che - per molte delle squadre coinvolte in questo girone - sarà più di avvicinamento all'élite che una reale rincorsa alla capolista, già qualificata in questi mesi con tutti i superlativi del caso. Decisa a farsi subito martello come detto, al fischio d'avvio la Cattolica proietta il suo baricentro nella metà campo avversaria e sembra produrre immediatamente un forcing in grado di far male: la difesa di casa lavora per allontanare un insidioso corner di Mugnaini, poi rischia di farsi male da sola quando un disimpegno dal basso mal calibrato viene arpionato dal rapace Andres, che cerca e non trova l'intesa con Donà per una questione di millimetri. È tutta a un tocco l'azione che al 5' i giallorossi producono sulla destra: imbastita dalla regia di Zini, prosegue poi con Andres e Torres Perez prima che i blues murino in qualche modo l'offensiva. Al 9' lo Scandicci rischia ancora: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, non gestito al meglio, gli ospiti restano in avanti e propongono un contro-traversone con Mugnaini, sul quale Manuel Lazzerini e Zini si liberano delle marcature avversarie ma senza trovare l'impatto che probabilmente sarebbe stato vincente. La formazione di Tesconi soffre, ma tiene, e lancia un segnale che poi diventa presenza stabile nel match per tutto il primo tempo. Sono scintille sulla fascia fra Drago e Peccini, il numero 11 viene fermato in angolo dal quale filtra un pallone pericolosissimo in area giallorossa; Kurti lo devia quel tanto che basta per chiamare Bracci a un intervento semplicemente decisivo oltre che stilisticamente molto bello. Inizia a lavorare anche l'estremo difensore ospite, perché a sua volta inizia a lavorare palloni importanti spalle alla porta Lodovisi, che al 19' conquista un calcio piazzato che poi, battuto da Kurti, è perfetto per il colpo di testa di Morosino, anticipato tuttavia proprio da Bracci in uscita coi pugni. Intenzionata com'era a esser martello, la Cattolica si scopre a recitare il ruolo di incudine, metamorfosi utile perché poco dopo Drago ci riprova, senza inquadrare il bersaglio; è una fase del match aperta, a tratti molto divertente, e ogni pallone può rivelarsi quello buono da spingere in rete, su un fronte e sull'altro, tanto che al 27' lo splendido anticipo sulla trequarti da parte di Manuel Lazzerini sull'attivo Lodovisi risulta importantissimo. Una rete, insomma, è nell'aria, e a calamitarla e renderla materia sul campo del Bartolozzi è proprio la squadra di Fraccone: lo Scandicci effettua un'altra sortita offensiva, viene fermato e colto di sorpresa dall'improvvisa verticalizzazione del centrocampo giallorosso, Andres riceve palla sulla trequarti e - accortosi che Izzo era uscito dai propri pali - lo beffa con un delizioso pallonetto che gonfia la rete davanti alla tribuna autorità insaccandosi morbidamente. Lo Scandicci sa che deve reagire, ed è generoso e sincero nel riuscire a rispondere subito (32'), e in modo pericolosissimo: un altro angolo mette in difficoltà gli ospiti, ma stavolta il merito è dell'ottimo modo in cui lo batte Drago, un traversone tesissimo che intercetta a mezz'aria la proiezione offensiva, all'altezza del primo palo, da parte di Masi che spedisce alto di pochi centimetri. La rete del pari è però solo rimandata di quattro minuti, tanto passa infatti da questo corner al successivo, sempre dalla destra ma battuto sul corto stavolta; Morosino e Drago dialogano nello stretto e poi affinano i meccanismi con Masi, che al secondo tentativo non lascia scampo a Bracci. Un lampo per parte, nel poco tempo che resta prima del riposo: Andres lancia il segnale che la Cattolica non ci sta e trova pronto alla parata Izzo, sul fronte opposto Bracci esce bene su Kurti, lanciato in campo aperto verso la sua porta. Dopo aver recitato a parti inverse e alternate con l'avversario il ruolo di incudine e martello durante i primi 40', nella ripresa la Cattolica intuisce che questa gara va afferrata anzitutto, e poi tinta di precisione con i propri colori, perché - pur con caratteristiche differenti - lo Scandicci di Tesconi ha dimostrato fin qui di poter eguagliare i valori espressi dai giallorossi. I blues muovono la prima mossa del secondo tempo (Drago è in off-side in occasione del lancio di Cullhaj), ma si ritrovano sotto al 56'. È il minuto in cui Peccini percorre a velocità supersonica la sua fascia di competenza e poi conclude improvvisamente in corsa mandando il pallone a schiantarsi sul montante opposto al suo posizionamento di tiro; in quel fazzoletto di campo c'è Fossi, che accompagna l'azione e tocca in rete uno dei suoi primi palloni. Il trequartista giallorosso si esalta fino al livello di diventare un vero e proprio fattore di questo match. Un fattore decisivo: dopo 3' dal raddoppio, la Cattolica trova pure il tris sempre grazie a Fossi, che ancora una volta risulta letale sotto-porta, stavolta nel deviare in fondo al sacco un traversone tagliato dalla trequarti sinistra da parte di Christian Lazzerini. La Cattolica tiene in mano la gara e colpisce ancora con precisione, perché al 63' il provvidenziale intervento in extremis da parte di Masi sembra impedire che, servito da un gran cross del funambolo Morozzi, Fossi realizzi la sua tripletta. Ma non è così, perché il terzo gol personale di giornata dell'ex Sporting Arno arriva comunque al 69', quando ruba palla con un contrasto spalla contro spalla a Izzo, impegnato in un difficoltoso controllo di un retropassaggio, e realizza il momentaneo 1-4 che chiude virtualmente e in anticipo i giochi. Nel tempo che resta c'è comunque spazio per la rete che dimezza almeno il passivo finale da parte dei blues, un bellissimo gol siglato da Drago con un mancino potentissimo da dentro l'area rivale dopo un veloce uno-due con Lodovisi. Calciatoripiù: Masi e Kurti sono da premiare perché il gol rappresenta per loro il coronamento di una prestazione positiva per entrambi; nelle file blues è piaciuta poi anche la prova di Prelashaj . Per la Cattolica, Fossi risolve il problema nello scegliere fra diverse prove positive nelle file giallorosse: è lui ovviamente il calciatorepiù del match, con la sua tripletta che ridefinisce il concetto di ingresso in campo con la giusta determinazione. Poi alcuni nomi sugli altri: Peccini, Mugnaini , per il suo finale in crescendo Morozzi .

Sporting Cecina-Poggio A Caiano 2-0

SPORTING CECINA: Ricci, Ceccarini, Benedetti, Barbaro, Tonin, Meatu, Calloni, De Santis, Lattuada, Bertaccini, Castellano. A disp.: Kohler, Ciampi, Lombardi, Bartolini, Carbone P., Lischi, Marinov, Moretti . All.: Giachini Dario
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Ciccone, Parrini, Spanu, Barenghi, Maffii, Marretti, Passeri, Bonacchi, Vadala, Piccione. A disp.: Minatti, Caciolli, Kamal, La Rosa, . All.: Atzeni Alessandro
ARBITRO: Giacomo Lambardi di Piombino
RETI: Castellano, Bertaccini
SPORTING CECINA: M. Ricci, Ceccarini, Benedetti, Barbaro, Tonin, Meatu, Calloni, De Santis, Lattuada, Bertaccini, Castellano. A disp.: Kohler, Ciampi, Lombardi, Bartolini, Carbone, Lischi, Marinov, Moretti. All.: Dario Giachini.POGGIO A CAIANO: Sehimi, Ciccone, Parrini, Spanu, Barenghi, Maffii, Marretti, Passeri, Bonacchi, Vadalà, Piccione. A disp.: Minatti, Caciolli, Kamal, La Rosa. All.: Alessandro Atzeni.
ARBITRO: Lambardi di Piombino
RETI: 46' Castellano, 53' Bertaccini.


La salvezza abita a due passi da qui. Vorrebbe poterlo dire anche il Poggio a Caiano, ancora ultimo insieme al Margine Coperta; vorrebbe poterlo dire, e invece la sconfitta nello scontro diretto rende tetro il suo Natale. Anche se a mezza bocca sorride invece lo Sporting Cecina, che accorcia sulla zona bianca e fino alla fine combatterà per evitare la retrocessione: le sue chance s'impenneranno se nel girone di ritorno sarà ispirato come nella ripresa dell'ultima partita del 2024. Si decide tutto dopo l'intervallo, cesura obbligatoria dopo un primo tempo equilibrato e incolore: poche le emozioni, troppa la paura da entrambe le parti. Evidentemente ha effetto quanto Giachini dice nello spogliatoio: lo Sporting Cecina rientra benissimo, tanto da passare sul doppio vantaggio entro i primi tredici minuti. Già al 46' la pressione crescente sfocia nell'1-0: lo segna Castellano, con un destro potente; lo aveva servito Bertaccini, che al 53' raddoppia con una volée fantastica sul traversone di Calloni. Nel mezzo lo Sporting Cecina aveva costruito un'altra occasione: sollecitato da Ceccarini, Sehimi s'era confermato portiere di livello. Anche nel finale, dopo il palo esterno colpito da Lattuada, servono le sue parate per contenere lo scarto: le reclamano sia la punizione di Calloni sia l'affondo di Lischi, che aveva tagliato in due la difesa avversaria. Sono interventi di pregio, che però non bastano a evitare la sconfitta; né possono farlo se l'attacco del Poggio a Caiano continua a segnare così poco: appena quattordici le reti all'attivo, otto delle quali firmate da Checchi che però dovrà stare fuori anche per le prime due del 2025. Calciatoripiù: Benedetti, Tonin, Castellano (Sporting Cecina) e Sehimi (Poggio a Caiano).

Giov. Fucecchio-Margine Coperta 3-0

GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Borghi, Matteoli, Salvadori N., Federighi, Ciampalini, Fall, Masha, Fogli, Pellegrini, Lenzi. A disp.: Buti, Filippi, Salvadori G., Kercuku, Orsucci, Sardelli, Comanducci, Battiloro . All.: Falcini Giancarlo
MARGINE COPERTA: Nigro, Venturi, Boulam, Modaro, Lapicciarella, Martinelli, Piazza, Niccolai J., Llanaj, Dolo, Virdo. A disp.: Shkurtaj, Mancini, Lafsahi, Igliori, El Khallouqi, Pacini, Bonari, Bestetti. All.: Giuliani Mariano
ARBITRO: Alessio Scarabelli di Firenze
RETI: Lenzi, Fall, Pellegrini
GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Borghi, Matteoli, N. Salvadori, Federighi, Ciampalini, Fall, Masha, Fogli, Pellegrini, Lenzi. A disp.: Buti, Filippi, G. Salvadori, Kercuku, Orsucci, Sardelli, Comanducci, Battiloro. All.: Giancarlo Falcini.MARGINE COPERTA: Nigro, Venturi, Boulam, Modaro, Lapiccirella, Martinelli, Piazza, Niccolai, Llanaj, Dolo, Virdò. A disp.: Shkurtaj, Mancini, Lafsahi, Igliori, El Khallouqi, Pacini, Bonari, Bestetti. All.: Corrado Colombo.
ARBITRO: Iacobellis di Pisa
RETI: 12' Lenzi, 16' Pellegrini, 22' Fall.


Il ritardo dovuto all'assenza dell'arbitro designato (per tamponare l'emergenza l'Aia invia Iacobellis) non frena il Fucecchio, che rispetta il pronostico e batte 3-0 il Margine Coperta. Il punteggio potrebbe sbloccarsi già al 7', quando Lenzi sfrutta il servizio di Matteoli per innescare Pellegrini, che dopo averlo conquistato (fallo di Modaro) spreca il rigore del possibile vantaggio: glielo para Nigro, che intuisce la traiettoria incrocia a neutralizza. Per l'1-0 è comunque sufficiente attendere la seconda occasione, nata da un contropiede che Tacchi alimenta rinviando lungo un angolo di Niccolai sporcato da Matteoli: Lenzi addomestica il pallone, e dal limite dell'area supera in pallonetto l'uscita di Nigro. È un buon momento per il Fucecchio, che lo capisce e al 16' raddoppia: Masha sfrutta l'appoggio di Fall per verticalizzare verso la trequarti avversaria; il filtrante lo sfrutta Pellegrini, che da lontano beffa Nigro vendicandosi così del rigore parato. Sulla ripresa del gioco il Margine perde il possesso, e il Fucecchio sfiora immediatamente la terza rete: Pellegrini premia il taglio di Matteoli, il cui tiro di prima intenzione Nigro para in due tempi. Solo a metà tempo il Fucecchio rischia: al limite della propria area Federighi non allontana un pallone velenoso; lo conquista Dolo che calcia a botta sicura, ma sbatte sulla grande parata da Tacchi. Resta comunque un episodio isolato. Al 22' il Fucecchio passa sul 3-0: Lenzi arriva sul fondo e crossa per Fogli, Nigro lo anticipa ma il pallone carambola a centro area, Fall arriva a rimorchio e deposita in rete. Ormai la partita è indirizzata: alla mezz'ora Niccolò Salvadori serve Matteoli che s'accentra, affonda, vince due contrasti con Modaro e Venturi, poi calcia: Nigro gli nega la rete. Il Margine prova a reagire con un break originato dalla leggerezza di Niccolò Salvadori in mediana: Martinelli riconquista il pallone e serve Niccolai, che con un tiro teso impegna Tacchi. Il primo tempo si chiude col Fucecchio in attacco: Lenzi stacca sul servizio di Matteoli, e impegna Nigro alla deviazione in angolo. Si va alla pausa col risultato già definito. In avvio di ripresa il Margine prova a smontarlo: Llanaj ruba il pallone a Pellegrini, conquista il fondo e crossa al centro dell'area; Borghi perde la marcatura su Virdò, che a porta vuota colpisce il palo (47'). Il Fucecchio trema anche cinque minuti più tardi, sul lungo lancio di Igliori che mette in difficoltà Federighi e Ciampalini: la loro incertezza ostacola l'uscita di Tacchi; Niccolai ne approfitta e batte verso la porta sguarnita, mancata di pochissimo. È comunque segno che i cambi effettuati da Colombo stanno dando i propri frutti: ora il Fucecchio fatica a ripartire, anche se i rischi sono centellinati. L'ultimo sussulto si registra nel finale, quando Virdò entra in area di rigore e cade nel corpo a corpo con Ciampalini: Iacobellis non ravvede gli estremi del fallo, e lascia correre. È l'ultima emozione di una partita più combattuta di quanto il risultato e la classifica suggeriscano: sia Falcini sia Colombo hanno saputo prepararla bene; hanno fatto la differenza la determinazione e il gran tasso tecnico del Fucecchio. Calciatoripiù: Tacchi, Lenzi, Matteoli (Fucecchio), Virdò (Margine Coperta).

Academy Livorno-Floria 1-2

ACADEMY LIVORNO: Sommani S., Billi, Nanni, Francalacci, Pietrogiacomi, Bernini, Cortopassi, Baldini, Ciulla, Pistoia, Lepri. A disp.: Palamidessi, Menchini, Cecchi, De Fusco M., Pratesi, Cigna, Santacroce, Barsacchi, Perfetti. All.: Disegni Riccardo
FLORIA: Servi, Gensini, Nannoni, Galletti, Fibbi, Santoro, Guarducci, Esteves, Batelli, Panteri, Martini. A disp.: Mari, Carrai, Macaluso, Bautista, Molinati, Nuti, Bettarelli, Materassi. All.: Benevento Antonio
ARBITRO: Gheorghe Petrica Suciu di Viareggio
RETI: Cortopassi, Materassi, Fibbi
ACADEMY LIVORNO: S. Sommani, Billi, Nanni, Francalacci, Pietrogiacomi, Bernini, Baldini, Cortopassi, Ciulla, Pistoia, Lepri. A disp.: Palamidessi, Menchini, Cecchi, De Fusco, Pratesi, Cigna, Santacroce, Perfetti, Barsacchi. All.: Riccardo Disegni.FLORIA: Servi, Gensini, Nannoni, Galletti, Fibbi, Santoro, Guarducci, Esteves, Batelli, Panteri, Martini. A disp.: Mari, Caprai, Macaluso, Bautista Berrocal, Molinati, Nuti, Bettarelli, Materassi, Kacaj. All.: Antonio Benevento.
ARBITRO: Suciu di Viareggio
RETI: 35' Fibbi rig., 75' Cortopassi rig., 85' Materassi.


Un tempo era nota come la parabola del figliol prodigo; poi i preti hanno deciso di spostare l'accento sul padre («il padre buono»), ma nell'immaginario collettivo la storia ha un protagonista chiaro: il figlio che se ne va, e poi infelice torna, e viene accolto con gli onori dei re («prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa»). Per essere autentico, il perdono non impone condizioni; certo, se chi torna ha con sé roba preziosa tutto diventa ancora più facile. Chissà quanti cristiani ci sono nella Floria, chissà quanti cattolici; e chissà quanti hanno pensato ai figli, al padre e a quello che le parabole le raccontava nel momento in cui Materassi, già a segno sette giorni prima con la Sestese, al 5' di recupero ha deciso la partita con l'Academy Livorno. C'è poco da discutere: sarà l'ambiente, sarà la fiducia, sarà la consapevolezza d'essere leader, col giglio sulla maglia rende il triplo che altrove. La giocata meravigliosa con cui fissa il punteggio sull'1-2, e ufficializza il sorpasso sullo Scandicci (sesto posto a Natale, mica male per una neopromossa), ne ribadisce le qualità enormi, e la sua centralità in un progetto che forse aveva sbagliato a lasciare in estate: ora però è inutile guardarsi alle spalle; fondamentale invece pensare al futuro insieme. Della sua capacità di rompere la partita a lungo Benevento non pensava d'aver bisogno: dopo aver rischiato sulla prima iniziativa dell'Academy Livorno (a lato il tiro di Cortopassi da fuori area), infatti la Floria viene fuori, sfiora il vantaggio con Panteri e lo trova con un rigore contestato, concesso da Suciu (s'è già visto un paio di volte a Forte dei Marmi: forse l'élite non fa per lui) per un presunto fallo di Nanni su Guarducci; dal disco Fibbi segna gelido, e a cinque minuti dalla pausa la Floria passa in vantaggio. Ci resterà per quasi tutta la ripresa, nonostante la pressione crescente dell'Academy Livorno: lo trascinano soprattutto le accelerazioni di Cortopassi, che già al 41' appoggia sulla testa di Baldini un pallone delizioso (deviazione imprecisa, a lato) e a metà tempo coglie un palo clamoroso. Se ci s'aggiunge il tiro di Ciulla fuori d'un palmo, si capisce come mai anche se maturato quasi allo scadere il pari dell'Academy Livorno sia legittimo: l'1-1 lo segna Cortopassi, che trasforma il rigore concesso da Suciu per un tocco di mano di Macaluso (fuori sagoma il braccio, dunque irrilevante il precedente tocco con la testa: è quello che in gergo si dice «fare sé stessi più grandi») sul traversone di Billi. Alla fine mancano ancora cinque minuti, più altrettanti di recupero: a Materassi sono sufficienti per bruciare la difesa sul lancio perfetto di Macaluso (gran contrasto vinto con Barsacchi), e da una ventina di metri conficcare il pallone al sette. Il seguito è storia nuova e sempre identica a sé stessa: «Prendete il vitello grasso, mangiamo e facciamo festa». Calciatoripiù: Cortopassi (Academy Livorno), Materassi, Guarducci e Santoro (Floria).