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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 8

Settignanese-San Miniato 0-3

SETTIGNANESE: Silverio, Spanu G., Magnelli, Tarantoli, Carpanesi, Manfrin, Yastrzhenbskiy, Passannanti, Perrino, Hassan, Agostinelli. A disp.: Mannocci, El Hanif, Vannini, Ciani, Mani, Benvenuti, Marchi, Tassi, Passerini. All.: Romei Maurizio
SAN MINIATO: Sensi, Machetti, Sacchi, Gueye, Gonzi, Focardi, Annunziata, Poli, Pacciani, Fineschi, Riascos Sanchez. A disp.: Pettorali, Bellandi, Ciacci, Bernazzi, Ciurlia, Guidi, Cresti, Mele. All.: Verriola Vito
ARBITRO: Edoardo Cinelli di Prato
RETI: Gueye, Machetti, Pacciani
SETTIGNANESE: Silverio, Spanu, Magnelli, Tarantoli, Carpanesi, Manfrin, Yastrzhembskiy, Passannanti, Perrino, Hassan, Agostinelli. A disp.: Mannocci, El Hanif, Vannini, Marchi, Ciani, Mani, Benvenuti, Passerini, Tassi. All.: Maurizio Romei.SAN MINIATO: Sensi, Machetti, Sacchi, Gueye, Gonzi, Focardi, Poli, Annunziata, Pacciani, Fineschi, Riascos Sanchez. A disp.: Pettorali, Bellandi, Ciacci, Bernazzi, Ciurlia, Guidi, Cresti, Mele. All.: Vito Verriola.
ARBITRO: Cinelli di Prato.
RETI: Pacciani rig., Machetti, Gueye rig.


Al campo sportivo F. Valcareggi il San Miniato supera 3-0 i padroni di casa della Settignanese, allungando a cinque la striscia di vittorie consecutive. I rossoneri locali, pur giocando una buona partita, non riescono a fare punti sul campo di casa, sempre battuti dall'inizio della stagione. Nel primo tempo il gioco si svolge prevalentemente a centrocampo, pur con una prevalenza territoriale degli ospiti. Al 10' Tarantoli su punizione pesca in area Agostinelli, che svetta ma colpisce male il pallone spedendolo sul fondo. Al 20' la prima azione degna di nota del San Miniato: Riascos Sanchez, ben lanciato da Pacciani, entra in area concludendo fuori alla destra di Silverio. La partita si sblocca al minuto 33: dopo un batti e ribatti un pallone che sembrava innocuo finisce al limite dell'area; l'indecisione tra un difensore e il portiere di casa permette a Pacciani di anticipare Silverio, che in ritardo e in uscita colpisce l'attaccante avversario. È rigore per il San Miniato e ammonizione del portiere rossonero. Lo stesso Pacciani s'incarica della trasformazione del rigore e firma l'1-0 con un tiro debole ma preciso che spiazza alla sinistra Silverio. Il primo tempo finisce qui, con un leggero predominio territoriale del San Miniato con le sue leve tecniche e fisiche, ma con una Settignanese che con la difesa e il centrocampo tiene bene il campo. Nel secondo tempo la partita continua a essere equilibrata e giocata prevalentemente dai due centrocampi, che lottano con ardore. Le folate delle ali del San Miniato sono ben controllate dai difensori della Settignanese, che spesso si rifugiano in lanci lunghi. Come spesso succede in queste partite la risoluzione delle stesse avviene dai tiri da fermo. Da calcio d'angolo arriva infatti il secondo gol neroverde: la difesa della Settignanese ribatte al limite dell'area, il pallone viene agguantato da Machetti, che lascia partire un bel tiro che Silverio può solo toccare ma non respingere. È il 52' e il San Miniato si porta sullo 0-2. La squadra di mister Romei sembra scossa e in difficoltà. Inizia la girandola di cambi sia per la Settignanese che per il San Miniato. La Settignanese prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria e si rende pericolosa con le lunghe punizioni in area del difensore Tarantoli e con le incursioni dell'attaccante Agostinelli, ma che non danno i frutti sperati dai locali. Alla mezz'ora il San Miniato mette la parola fine alla partita con un altro rigore. Il subentrato Mele entra in area e viene contrastato di spalla da Manfrin; l'arbitro riscontra gli estremi per la concessione della massima punizione. Gueye non sbaglia e chiude i giochi infilando il pallone in rete alla destra di Silverio. Al 68' mischia furibonda in area locale, ma prima Manfrin e poi Silverio salvano la Settignanese da un altro gol e da un passivo che sarebbe stato troppo pesante. La partita finisce qui. Per la Settignanese ancora una sconfitta con una buona prestazione, anche se caratterizzata da alcune disattenzioni ed errori che la puniscono oltremodo. Il San Miniato invece con il suo ottimo tasso tecnico dimostrato in ogni reparto ha confermato di valere la classifica attuale e di ambire ancora a posizioni più importanti. Con questi tre punti i neroverdi consolidano il quarto posto in classifica alle spalle del terzetto di testa.

Sporting Cecina-Giov. Fucecchio 1-1

SPORTING CECINA: Pozzetto, Piantanida, Serra, Bandinelli, Ciampi, Tonin, Carbone P., Malacarne, Moretti, Cerrai, Granchi. A disp.: Casprini, Antonelli, Ciaccio, Cucchiara, Malfanti, Marianelli, Ramagli, Giannessi . All.: Viterbo Fabio
GIOV. FUCECCHIO: Bacci, Calanna, Villagran, Gjoni, Burchielli, Annichiarico, Fondelli, Girardi, Lombardi, Iodice, Copia. A disp.: Morelli, Andreozzi, Bianchi, Tortorelli, Santorufo, Rotondo, Degl Innocenti, Pratelli, Terreni. All.: Pucci Gabriel
ARBITRO: Matteo Grieco di Piombino
RETI: Malacarne, Fondelli
SPORTING CECINA: Pozzetto, Piantanida, Serra, Bandinelli, Tonin, Ciampi, Malacarne, Carbone, Moretti, Cerrai, Granchi. A disp.: Casprini, Ciaccio, Antonelli, Cucchiara, Malfanti, Marianelli, Ramagli, Giannessi. All.: Fabio Viterbo.GIOV.FUCECCHIO: Bacci, Calanna, Villagran, Gjoni, Burchielli, Fondelli, Annicchiarico, Lombardi, Girardi, Iodice, Copia. A disp.: Morelli, Andreozzi, Bianchi, Tortorelli, Santorufo, Rotondo, Pratelli, Degl'Innocenti, Terreni. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Grieco di Piombino.
RETI: Malacarne, Fondelli.


A Malacarne risponde Fondelli, finisce 1-1 il match del Rossetti tra Sporting Cecina e Giovani Fucecchio, deciso tutto nella ripresa. Nel primo tempo la partita risulta piuttosto bloccata, giocata non su grandi ritmi; si registrano diversi duelli in mezzo al campo, senza però che nessuna delle due squadre riesca a prendere il sopravvento. Lo Sporting Cecina cerca lo spunto giusto per colpire, mettendo in mezzo qualche buon pallone e su calcio da fermo. Il Fucecchio risponde con tre-quattro spunti dei suoi attaccanti: e in particolare si annotano un tentativo di Copia, due di Girardi e uno di Iodice, ma senza riuscire a concretizzare. Nel secondo tempo riparte bene lo Sporting Cecina, fin da subito propositivo e protagonista di due-tre buoni spunti sulla sinistra. E proprio dalla sinistra, su un calcio di punizione conquistato da Granchi al limite dell'area, nasce il gol del vantaggio rossoblù. I padroni di casa eseguono benissimo lo schema: Bandinelli serve Moretti, che gioca per Cerrai, che serve il pallone dentro rasoterra; dopo un rimpallo ancora Cerrai riprende palla e serve in mezzo Malacarne, che firma l'1-0. La reazione del Fucecchio non tarda ad arrivare: i bianconeri premono alla ricerca del pari, servendo dei buoni palloni in mezzo e creando un paio di pericoli in mischia. Lo Sporting Cecina si difende sempre con ordine, chiudendo bene gli spazi e provando sempre a ripartire. E proprio in ripartenza, sugli sviluppi di un'azione sviluppata sulla fascia e poi rifinita al limite dell'area piccola, nasce una ghiotta occasione locale per il raddoppio: Moretti cerca la conclusione, anticipando di fatto il compagno di squadra Carbone, ma senza riuscire a concretizzare. Il Fucecchio non demorde e cerca fino alla fine la via del pari, riuscendo a trovarla nel finale sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta lunga in area: il pallone viene raccolto poi fuori area da Fondelli, che supera prima un avversario e poi altri due infilandosi in area e piazzando il pallone in rete sul secondo palo. È l'1-1, ed è un gran gol quello del numero 6 bianconero. Esulta il Fucecchio, protesta nell'occasione lo Sporting Cecina, che chiede un tocco di mano ospite nell'azione che porta poi al bellissimo spunto personale di Fondelli. La partita si accende nel finale, il Fucecchio cerca il gol per ribaltare il risultato, il Cecina si chiude bene e, negli ultimi istanti, ha anch'esso una buona opportunità su un calcio di punizione laterale battuto da Antonelli: il pallone, rimpallato, scivola lento verso la porta e viene allontanato da un calciatore bianconero. Finisce qui il match: arriva così il settimo pari stagionale de Cecina, il terzo invece per il Fucecchio. Pur non essendo riuscito a tenere il vantaggio fino alla fine, lo Sporting di mister Viterbo ha giocato una buona partita, centrando un altro risultato positivo contro un buon avversario, e allungando di un altro punto il vantaggio sul terzultimo posto. Il Fucecchio si mantiene nella parte centrale della classifica, raggiungendo quota 36. Calciatoripiù : nella buona prova dello Sporting Cecina spicca su tutti Piantanida , e insieme a lui anche Malacarne . Nel Fucecchio in evidenza Burchielli in difesa e Fondelli a centrocampo.

Capezzano Pianore-Sestese 0-1

CAPEZZANO PIANORE: Bertoni, Miranda, Padedda, Conti, Cavalzani, Andreotti, Colombo, Corso, Fernandes Santos, Boraschi, Martini. A disp.: Barsottelli, Lencioni, Lasurdi.hezar, Pisano, Pretari, Della Tommasina, Bandiera . All.: Caniparoli Francesco
SESTESE: Bardazzi, Shera, Bonta, Martinelli, Fici, Scura, Borrelli, Monterisi, Cetani, Tarchiani, Cecchi. A disp.: , Bellocci, Dainelli, Ricchi, Campani (4), Cassiolato, Andreano, Nistri, Bandini. All.: Boscherini Alessio
ARBITRO: Alessandro Tozzi di Carrara
RETI: Bonta
CAPEZZANO P.: Bertoni, Miranda, Padedda, Conti, Cavalzani, Andreotti, Colombo, Corso, Fernandes Santos, Boraschi, Martini. A disp.: Barsottelli, Lencioni, Lasurdi, Xhezar, Pisano, Pretari, Della Tommasina, Bandiera, Fini. All.: Marco Limetti.SESTESE: Bardazzi, Shera, Cecchi, Bontà, Martinelli, Fici, Scura, Borrelli, Monterisi, Cetani, Tarchiani. A disp.: Bellocci, Ricchi, Dainelli, Campani, Cassiolato, Nistri, Andreano, Bandini. All.: Alessio Boscherini.
ARBITRO: Tozzi di Carrara.
RETE: 18' Bontà.


All'andata finì 2-0, questa volta basta il gol di Bontà poco dopo il quarto d'ora: la Sestese si conferma a Capezzano e, col contemporaneo stop interno del Tau nel big match col Montevarchi, allunga il proprio vantaggio in vetta. Sono adesso quattro i punti che separano i rossoblù dal secondo posto, occupato in coabitazione proprio da Tau e Montevarchi. Finisce 0-1 in casa di un buon Capezzano, che replica le positive prestazioni offerte con Tau e Cattolica Virtus, dimostrandosi squadra viva e vogliosa di salvarsi, riuscendo a opporsi bene all'iniziativa avversaria. Il canovaccio del match è ben presto chiaro: alla Sestese il pallino del gioco, il Capezzano aspetta, chiudendosi bene, e prova a ripartire. Non è semplice per la capolista trovare il varco giusto tra le maglie di un'attenta retroguardia locale, dopo un paio di spunti comunque la Sestese riesce a colpire, passando in vantaggio al minuto 18. L'1-0 nasce su un discusso calcio d'angolo (il Capezzano chiede un tocco di mano nell'azione che porta al corner): dopo una respinta, Bontà raccoglie il pallone e conclude di prima sul primo palo per il vantaggio rossoblù. Una volta stappata la partita, la capolista preme alla ricerca del raddoppio, costruendo in particolare altre due buone occasioni nel corso del primo tempo. La prima, davvero invitante, capita sui piedi di Scura, a tu per tu con Bertoni: la conclusione finisce però troppo sul portiere. La seconda è per Monterisi: lanciato in area, calcia di pochissimo fuori. Sul fronte opposto, il Capezzano prova a ripartire, presentandosi in avanti in un paio di occasioni e con dei tentativi dalla distanza, ma senza riuscire a creare particolari grattacapi a retroguardia e portiere ospiti. Il canovaccio del match resta pressoché lo stesso anche nella ripresa. La Sestese riparte bene, facendo girare palla e costruendo subito dei nuovi pericoli per la porta locale. Si annotano diverse chance su punizione dal limite e su calcio d'angolo, e in particolare con i tentativi in area ancora di Monterisi (tiro deviato), Scura (ritarda la conclusione e viene recuperato da un avversario) e poi Cetani. Quest'ultimo entra in area superando due avversari ma viene fermato poi dall'ottima uscita del portiere, che interviene deviando il pallone in corner. La Sestese non riesce a chiudere il match, il Capezzano resta aggrappato alla partita, provando fino alla fine a cercare il pari, in particolare su calcio da fermo; in un'occasione è brava la difesa ospite a respingere la minaccia di testa. Finisce così a Capezzano: la Sestese si conferma, infila la diciassettesima vittoria stagionale e consolida il primato. Esce tra gli applausi anche un buon Capezzano, attento e ordinato, protagonista di un'altra buona prestazione di squadra al cospetto di un avversario forte e con ben oltre il doppio dei propri punti. Calciatoripiù: Cavalzani, Andreotti, Martini (Capezzano P.); Borrelli, Shera (Sestese).

Lastrigiana-Floria 0-2

LASTRIGIANA: Cellammare, Morandi, Maffeo, Paoletti, Salvadori, Paoli N., Cantini, Pop, Chiarelli, Bouazize, Coscini. A disp.: Cei, Aiello, De Blasio, Resuttana, Morini, Papi, Toderici, Vannini . All.: Fanfani Filippo
FLORIA: Massetani, Crosina, Del Lungo, Bussotti, Sophie, Mannini, Morales, Galli, Zolfanelli, Vannozzi, Magnolfi. A disp.: Di Mauro, Vezzani (43), Mori, Poddi, Tiberti, Vannuccini, Garo, Lucaccioni. All.: Vella Mirco
ARBITRO: Francesco Rallo di Firenze
RETI: Sophie, Zolfanelli
LASTRIGIANA: Cellammare, Morandi, D. Paoletti, Salvadori, Maffeo, Paoli, Cantini, Pop, Chiarelli, Bouazize, Coscini. A disp.: Cei, Aiello, De Blasio, Resuttana, Morini, Papi, Toderici, Vannini. All.: Filippo Fanfani.FLORIA: Massetani, Crosina, Del Lungo, Bussotti, Sophie, Mannini, Morales Holguin, Galli, Zolfanelli, Vannozzi, Magnolfi. A disp.: Di Mauro, Vezzani, Mori, Poddi, Tiberti, Vannuccini, Lucaccioni, Garo. All.: Mirco Vella.
ARBITRO: Rallo di Firenze
RETI: 15' Zolfanelli, 45' Sophie.


Quando ci si ritrova aggrappati all'orlo del precipizio, se si vuol evitare di cadere nel baratro ancor prima della tecnica sopraffina, dello spettacolo e delle grandi giocate, bisogna affidarsi alla grinta, alla determinazione, allo spirito di sacrificio e alla fame di punti. Per poter rimanere sotto le luci della massima ribalta regionale la Lastrigiana dovrà far tesoro di questa lezione: in occasione di uno degli appuntamenti più importanti della stagione ha steccato davanti al proprio pubblico, al cospetto di una Floria che questa fame e questa voglia di non alzare troppo presto bandiera bianca le ha avute eccome. Certo, occorre dire che nelle fasi iniziali la Lastrigiana ha dovuto pagar pegno alla malasorte; ma è pur vero che col trascorrere dei minuti l'estrema timidezza in fase difensiva, le difficoltà in impostazione e lo scollamento fra i vari reparti hanno permesso alla Floria, maggiormente solida e concreta, di prendere in mano il pallino del gioco e vincere 0-2. L'alba del match, come detto poc'anzi, sembra però foriera di buoni presagi per la Lastrigiana, che approccia con buon piglio quest'impegno delicatissimo e dopo appena cinque giri d'orologio va a un passo dal vantaggio: ricevuto il pallone palla sul fronte sinistro dell'attacco l'ex Lanciotto Bouazize è bravissimo prima ad accentrarsi eludendo l'intervento di un difensore azzurro, poi a indirizzare verso la porta un morbido tracciante che timbra la traversa. Il suono del pallone che colpisce la traversa è pari a quello della sveglia che al mattino, improvvisamente, urla come un'ossessa ricordandoci che ci dobbiamo alzare, vestirci al volo, far colazione con la cannuccia e prendere l'autobus di corsa in puro stile ragionier Fantozzi. La Floria non ci mette molto a prendere le misure agli avversari e ad occupare gli spazi sul terreno di gioco; e dando libero sfogo all'impostazione grazie alla fisicità e alla rapidità dei propri interpreti in mediana mette subito a dura prova una difesa estremamente traballante. L'ottimo lavoro svolto da Bussotti sulla trequarti difensiva e da Galli nel cuore della mediana consente alla Floria di assumere il comando delle operazioni, e di lavorare poi ai fianchi la retroguardia di casa grazie alle puntate di Morales Holguin lungo la corsia di sinistra, ai fulminei inserimenti offensivi di Magnolfi e Vannozzi e soprattutto ai centimetri di Zolfanelli che quando salta in piena area di rigore diventa incontenibile. Il primo fulgido esempio di questa buona organizzazione di gioco frutta la rete che sblocca la partita. Al 15', sugli sviluppi di una ficcante manovra orchestrata sulla destra, Magnolfi ripropone verso il centro un calibratissimo traversone che Zolfanelli traduce in rete da ottima posizione grazie a un dosato colpo di testa. Chi a questo punto si aspetta la repentina reazione è ben presto destinato a rimanere deluso. Una Lastrigiana povera di spunti e idee lascia predicare nel deserto il bravo Bouazize, cui viene meno anche il fondamentale supporto di un Coscini generoso ma inconsistente. Così mentre la Floria, pur non creando altre occasioni, mantiene saldamente il controllo del gioco, la Lastrigiana non riesce a districare la matassa, e resta avviluppata in una sterilità che permette a Massetani di dormire sonni relativamente tranquilli. L'immutabile canovaccio tattico si ripropone in fotocopia anche nei minuti iniziali della ripresa. E altrettanto in fotocopia, al 45', si materializza anche il raddoppio della Floria. Stavolta per la retroguardia biancorossa il pericolo ha le sembianze di un corner calciato alla perfezione da Galli dalla bandierina di destra: il pallone che spiove nel cuore dell'area lastrigiana dove la perentoria inzuccata del centrale difensivo Sophie non lascia scampo a Cellammare. Solo a questo punto l'orgoglio biancorosso e i cambi operati da Fanfani riescono a riportare la bilancia leggermente in equilibrio, almeno sul piano del gioco. Al 55' la Lastrigiana costruisce una buona opportunità con Coscini che al limite dell'area avversaria subisce un intervento irregolare, punito da Rallo (sufficiente, anche se a tratti un po' timida, la direzione di gara) con una punizione da una zona favorevole. A incaricarsi della battuta è Resuttana, che però invece di tenere bassa la traiettoria conclude malamente oltre la traversa. Al 61' ci prova un altro neoentrato, Toderici, bravo a incunearsi sulla destra e a trovare spazio in area di rigore, molto meno nel calciare debolmente da buona posizione un rasoterra facilmente leggibile per Massetani. Superato questo comprensibile momento di affanno, la Floria torna ad alzare il baricentro della propria manovra e soprattutto a farsi pericolosa dalle parti di Cellammare grazie a Vezzani, altro subentrato, che indirizza verso i pali una splendida fucilata tesa dalla grande distanza, di una spanna a lato dell'incrocio. In virtù di questo successo importante e meritato successo, la Floria respira tre vitali boccate d'ossigeno che, permettendole di scavalcare in classifica i rivali di giornata, la tirano momentaneamente fuori dalla zona retrocessione. È notte fonda, invece, per una Lastrigiana che sembra aver smarrito la strada giusta. La lotta per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica è ancora apertissima; serviranno però prestazioni di ben altro spessore per poter tornare a riveder le stelle. Calciatoripiù : dalla prova incolore offerta dalla Lastrigiana si salvano solo l'attaccante Bouazize e Morandi , esterno destro di difesa. Nella Floria buone cose hanno fatto vedere i due match winner Sophie e Zolfanelli , il mediano Bussotti , il fulcro del gioco Galli e la freccia destra Morales Holguin .

Csl Prato Social Club-Cattolica Virtus 1-0

CSL PRATO SOCIAL CLUB: Baldi, Venuti, Vannucci, Magni.iang, Gori B., Tarantino, Gualtieri, Gori J., Geri, Allori. A disp.: Cetica, Caponi, Vichi, Caca, Barberis, Turchi, Urban, Marini . All.: Vannucci Matteo
CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Manzini, Scopetani, Burgassi Da., Spinelli, Bramanti, Palchetti, Castelletti, Fabiani, Masi G., Stiacci. A disp.: Baioni, Sani, La Ragione, Ventrice, Dainelli, Abdelhamid, Blini, Giardina Papa. All.: Alla Mirko
ARBITRO: Kladius Karafili di Pistoia
RETI: Xiang
CSL PRATO SOCIAL: Baldi, Vannucci, Venuti, Magni, Xiang, Gori B., Tarantino, Gualtieri, Gori J., Geri, Allori. A disp.: Cetica, Caponi, Vichi, Caca, Barberis, Turchi, Urban, Marini, Cukaj. All.: Matteo Vannucci.CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Manzini, Scopetani, Burgassi Dario, Spinelli, Bramanti, Palchetti, Castelletti, Fabiani, Masi G., Stiacci. A disp.: Baioni, Sani, La Ragione, Ventrice, Burgassi Diego, Dainelli, Blini, Abdelhamid, Giardina Papa. All.: Mirko Alla.
ARBITRO: Karafili di Pistoia.
RETE: Xiang.


Decide Xiang di testa al quarto d'ora della ripresa: il Csl Prato Social Club torna al successo dopo due sconfitte consecutive, superando 1-0 la Cattolica Virtus. Al Vittorio Rossi di Prato è andata in scena una partita molto combattuta, condizionata dall'inizio alla fine da un forte vento, che ha complicato e non poco il gioco delle due squadre. Nel primo tempo, col vento a favore, è la Cattolica Virtus a creare le occasioni migliori in area avversaria. Si segnalano in particolare una traversa colpita da Scopetani con un gran tiro dal limite dell'area e diversi calci d'angolo, resi ancora più insidiosi dal vento: la retroguardia locale risponde sempre bene. La risposta del Csl Prato Social Club arriva soprattutto nella ripresa, quando il vento soffia a favore. Il primo squillo arriva subito al 40': ci prova Allori su calcio d'angolo, il tiro esce fuori dallo specchio. Sul fronte opposto è Stiacci a cercare il gol: la conclusione esce fuori dallo specchio. Poi al quarto d'ora ecco la rete che sblocca e decide la partita. L'1-0 nasce da un corner battuto da Jacopo Gori preciso in mezzo per il colpo di testa di Xiang, che firma il vantaggio locale. La Cattolica Virtus prova subito a rispondere prontamente, rendendosi anch'essa pericolosa dalla bandierina: un tentativo di testa viene respinto dalla retroguardia locale. Se gli ospiti vogliono il pari, i padroni di casa cercano il raddoppio, costruendo un paio di buone occasioni per allungare il vantaggio, entrambe con protagonista il subentrato Vichi. Prima, su una ripartenza, conclude a botta sicura su un cross in mezzo di Geri, trovando una grande opposizione da parte del portiere. La seconda opportunità arriva su un'azione sviluppata sulla destra da Caponi: il primo cross viene ribattuto, il secondo è buono per il colpo di testa in area di Vichi, che spedisce il pallone fuori di poco. La partita resta accesa e vivace fino alla fine, e proprio all'ultimo minuto di recupero la Cattolica Virtus ha un'altra opportunità su calcio di punizione; Baldi blocca bene il pallone, tenendo inviolata la porta locale. Finisce così: il Csl Prato Social Club si prende i tre punti, scavalca l'Affrico e sale al quinto posto a quota 39. Calciatoripiù : il gol di Xiang nella ripresa decide una partita ben interpretata e ben giocata, di squadra, da tutto il Csl Prato Social Club. Nella Cattolica Virtus in evidenza Dario Burgassi, Manzini e Scopetani , protagonista di un buon primo tempo.

Affrico-Scandicci 0-3

AFFRICO: De Fazio, Saleh, Cangero Moretti, Laugaa, Merkaj, Rigacci, Nesi, Cetarini, Poggiali, Badii, Nencini. A disp.: Nannucci, Orrea, Sommazzi, Paoletti, Sersif, Marangio, Nacci, . All.: Gola Matteo
SCANDICCI: Contieri, Boli, Boldrin, Catarzi, Giannoni, Gjonaj, Deliperi, Hatija, Cardella, Brandani, Brahimaj. A disp.: Verna, Parravicini, Gjini, Pinzani, Giovannelli, . All.: Fanfani Filippo
ARBITRO: Gaia Marie Puddinu di Firenze
RETI: Cardella, Gjonaj, Brahimaj
AFFRICO: De Fazio, Saleh (60' Sommazzi), Cangero Moretti, Laugaa (38' Sersif), Merkaj, Rigacci, Nesi (55' Paoletti), Cetarini (49' Marangio), Poggiali (55' Nacci), Badii, Nencini (38' Gueye). A disp.: Nannucci, Orrea. All.:Andrea Bertini. SCANDICCI: Contieri, Boli (53' Mazzi), Boldrin, Catarzi, Giannoni, Gjonaj, Hatija, Cardella, Brandani, Delipari (62' Raimondi), Brahimaj. A disp.: Verna, Parravicini, Pinzani, Zani, Gjini, Giovanelli. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Puddinu di Firenze
RETI: 12' Cardella rig., 22' Gjonaj, 23' Brahimaj.


Grazie a un avvio fantastico lo Scandicci vince 0-3 al Lapenta, e festeggia così contestualmente tre punti e quattro mesi di imbattibilità. Quattro mesi: l'ultima sconfitta risale infatti al 3 novembre, 1-0 sul campo del Csl Prato Social Club. Già nei primi minuti lo Scandicci prova a costruire gioco; l'Affrico replica con un pressing alto finalizzato al rapido recupero del pallone. La partita si sblocca alla prima scintilla: Hatija si invola da solo sulla destra e viene toccato da Cangero Moretti che prova a recuperare. Per Puddinu l'intervento è falloso, e vale il rigore: Cardella, freddissimo, lo segna battendo centralmente De Fazio, che sostituisce lo squalificato Sarti. Il vantaggio dello Scandicci non demoralizza l'Affrico che reagisce immediatamente: ci provano Saleh (15') e Cetarini (17'), entrambi con tiri-cross su punizioni dalla trequarti, ma Contieri è sempre attento e neutralizza tutti i pericoli. L'Affrico non demorde e continua ad attaccare: al 20' Nesi calcia da posizione ravvicinata dopo un'azione un po' confusa generata da un cross da sinistra, ma con un ottimo riflesso Contieri riesce a neutralizzare e addirittura a bloccare in due tempi. Lo Scandicci non si lascia impensierire dai pericoli corsi e a metà tempo batte un doppio colpo portando il risultato sullo 0-3. Al 22' la difesa dell'Affrico respinge fuori area un cross nato da un fallo laterale dalla destra; il pallone lo raccoglie Gjonaj che, completamente solo, controlla e calcia di destro: il tiro è forte e angolato, De Fazio non ci può proprio arrivare, il pallone sbatte sul palo destro e si insacca in rete. Passa meno di un minuto e lo Scandicci chiude la partita: innescato da un lancio profondo che scavalca la difesa avversaria, Brahimaj taglia da destra, controlla il pallone, vede De Fazio leggermente fuori porta e lo batte con un tiro angolato, di nuovo in rete dopo un tocco al palo. Ora l'Affrico fatica a reagire, e alla mezz'ora lo Scandicci va vicino alla quarta rete con Hatija, che controlla a sinistra una punizione di Gjonaj e calcia da posizione ravvicinata: il pallone finisce fuori di poco dopo la deviazione di De Fazio. Alla fine del primo tempo l'Affrico prova a riaprire la partita: Nencini riceve il pallone sulla destra, si accentra e calcia col mancino a rientrare di poco alto sopra la traversa. Nella ripresa ci si aspetterebbe un forcing, ma grazie a un'ottima prova difensiva lo Scandicci annullare quasi tutti gli attacchi avversari. Con gli ingressi di Sersif e Gueye e il cambio di sistema Bertini prova a dare nuove forze ai suoi, ma la prima occasione la costruisce di nuovo lo Scandicci: Cardella riceve il pallone sulla destra, entra in area e calcia di sinistro sul primo palo coperto da De Fazio con una deviazione in calcio angolo (44'). Quattro minuti più tardi l'Affrico costruisce l'occasione migliore dopo un fallo di Contieri uscito fuori area per ostacolare Sersif: della battuta si incarica Nesi, ma il suo tiro con il destro finisce di poco alto sopra l'incrocio sinistro. Il finale di partita è gestito quasi alla perfezione dallo Scandicci, che corre un unico pericolo al 54' su un tiro-cross rasoterra di Sersif dalla sinistra: il pallone attraversa tutta l'area di porta e ne esce senza trovare alcuna deviazione. Al fischio finale del match, più equilibrato di quanto non dica il risultato, a festeggiare è lo Scandicci: continua il periodo positivo, che vale il sorpasso e il sesto posto in classifica. Calciatoripiù: Merkaj (Affrico) è sempre attento e preciso in mezzo alla difesa; Catarzi non lascia passare quasi niente; Gjonaj offre ottime letture difensive e crea gioco in gran quantità; anche se davanti è il meno pericoloso Deliperi (Scandicci), esterno sinistro, riesce sempre a sviluppare azioni offensive, e si prodiga in fase di contenimento.

Capostrada Belvedere-Academy Livorno 0-0

CAPOSTRADA BELVEDERE: Monterastelli, Gori, Vas, Vivarelli N., Ciatti, Leone, Pacini, Luchi, Vannacci, Vivarelli T., Matacena. A disp.: Biancucci, Ejlli, Mela, Proto, Traversari, . All.: Monaldi Lorenzo
ACADEMY LIVORNO: Taliani, Cosenza, Cicchitto, Gjini, Ferri, Romani, Carbonella, Cecchi, Donati, Tarabelli, Cani. A disp.: Nocchi, Lenti, Ciandri, Pelosini, Bracci, Hokja, Di Batte, Bani. All.: Bronchi Diego
ARBITRO: Gianmarco D Orsi di Prato
CAPOSTRADA BELV.: Monterastelli, Gori, Vas, Vivarelli N., Leone, Ciatti, Pacini, Luchi, Vannacci, Vivarelli T., Matacena. A disp.: Biancucci, Ejlli, Mela, Proto, Traversari. All.: Lorenzo Monaldi.
ACADEMY LIVORNO: Taliani, Cosenza, Cicchitto, Gjini, Ferri, Romani, Cecchi, Carbonella, Donati, Tarabelli, Cani. A disp.: Nocchi, Lenti, Ciandri, Pelosini, Bracci, Hokja, Di Batte, Bani. All.: Diego Bronchi.
ARBITRO: D'Orsi di Prato.


Finisce senza reti lo scontro diretto giocato al Comunale di Bonelle: Capostrada Belvedere e Academy Livorno impattano 0-0, ottenendo il quinto segno X della loro stagione. È un pari però dal sapore diverso per le due squadre, decisamente più dolce per l'Academy, che torna a fare punti dopo nove sconfitte consecutive e riporta adesso a quattro i punti di vantaggio sul terzultimo posto. Si smuove anche la classifica del Capostrada, che sale quota 14, restando però sempre bloccato al penultimo posto. Quella tra arancioblù e amaranto è stata nel complesso una partita combattuta, non particolarmente ricca di occasioni da gol nel primo tempo. Capostrada e Academy Livorno provano a superarsi, ma senza creare molti grattacapi alle due difese. Da segnalare perlopiù due squilli ospiti: intorno al 10' viene annullato un gol a Donati per un discusso fuorigioco, poi lo stesso Donati ci riprova poco dopo incrociando il tiro dalla sinistra ma senza riuscire a inquadrare lo specchio della porta. Il secondo tempo si apre con una grandissima occasione ospite al minuto 48: l'Academy riconquista palla e lancia subito per Cani, che avanza palla al piede e arriva alla conclusione a tu per tu col portiere, colpendo il palo; sulla respinta Cecchi di piatto calcia alto. La compagine di Bronchi insiste in avanti, poco dopo è bravo Monterastelli a opporsi di piede su un altro tentativo a rete di Donati. La risposta del Capostrada arriva al minuto 59: lanciato lungo, Matacena s'invola verso la porta ma viene fermato da una tempestiva uscita del portiere. Nei minuti di recupero il Capostrada resta in dieci: viene espulso il portiere Monterastelli per un fallo appena fuori dall'area su Donati lanciato a rete sugli sviluppi di una bella azione ospite. Della battuta della conseguente punizione dal limite s'incarica Ferri: il tiro esce di poco a lato. La sfida si chiude qui, senza gol. Calciatoripiù: Matacena, Ciatti (Capostrada Belv.); Donati, Cani (Academy Livorno).

Tau Calcio-Aquila Montevarchi 0-1

TAU CALCIO: Bella, Bindi, Lupi, Mosso, Mendolia, Organi, Simonini, Ascareggi, Sow, Lisisco, Hussey. A disp.: Giovannelli, Citti, Mannucci, Caniglia, Fusco, Taccini, Cecchetti, Bini, Galli. All.: Vannini Marco
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Marchi, Metaj, Chiavacci, Ajighevi, Veltroni, Angori, Bardelli, Rangoni, Liistro, Pugliese. A disp.: Tognaccini, Fagioli, Gori, Castellucci, Diak, Tanzini, . All.: Landi Fabio
ARBITRO: Gioele Fiaschi di Pisa
RETI: Autorete
TAU ALTOPASCIO: Bella, Bindi, Lupi, Mosso, Mendolia, Organi, Simonini (41' Cecchetti), Ascareggi (52' Galli), Sow (57' Bini), Hussey, Lisisco. A disp.: Giovannelli, Citti, Mannucci, Caniglia, Fusco, Taccini. All.: Marco Vannini.
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Marchi, Metaj, Chiavacci, Ajighevi, Veltroni, Angori (50' Ranieri), Bardelli (61' Billo), Rangoni (66' Mantelli), Liistro, Pugliese. A disp.: Tognaccini, Fagioli, Gori, Diak, Castellucci, Tanzini. All.: Fabio Landi.
ARBITRO: Fiaschi di Pisa
RETE: 70' Hussey aut.
NOTE: ammonito Angori. Angoli: 5-2. Recupero: 3'+6'.


Ora è impossibile trascurarla: nessuno finora aveva vinto ad Altopascio; e nel doppio confronto col Tau nessuno aveva mantenuto la porta inviolata. L'Aquila Montevarchi raggiunge entrambi gli obiettivi, e neppure così s'inquadra la vera notizia d'inizio marzo; la vera notizia è che, anche se la Sestese accenna la prima fuga, per il titolo regionale con allegata battaglia scudetto le squadre coinvolte non sono (più) due: sono tre. Ora infatti è impossibile trascurare l'Aquila Montevarchi (di qui in poi, con cambio di genere, solo Montevarchi: la carta costa), che ottiene un successo storico e ora guarda interessata lo sviluppo del calendario: all'ultima di campionato, sia benedetto il caso, affronterà la Sestese al Torrini. Landi s'augura di trovarla a giochi ancora aperti: sarebbe la corona perfetta d'una stagione esaltante. Anche il Tau s'augura che all'ultima giornata i giochi siano ancora aperti: vorrebbe dire essere in corsa, e dunque aver accorciato, e dunque verosimilmente aver vinto lo scontro diretto del 23 marzo. Per farlo avrà bisogno di replicare la prestazione eccellente sfoderata stavolta, e aggiungerci un pizzico di fortuna: ne sarebbe bastata così poca per passare in vantaggio, o quantomeno per evitare di perdere. Sarebbe bastato che Tommasi fosse meno reattivo su Sow o su Ascareggi, che anziché la traversa Lisisco avesse colto lo specchio della porta, o quantomeno che Hussey avesse preso pieno il pallone sull'ultimo calcio d'angolo crossato da Pugliese in zona primo palo: così avrebbe rinviato anziché segnare l'autorete che macchia una prova favolosa e soprattutto decide la partita. L'equilibrio si spezza solo al 70', anche se i ritmi (solo quelli: si gioca tanto, si gioca bene e si gioca correttissimi) si fanno incandescenti da subito: il Montevarchi sa che per tenere viva la corsa deve vincere, e prova subito a spingere col filtrante di Liistro per Pugliese, che sprinta e in posizione d'ala sinistra cerca Rangoni anticipato dall'uscita bassa di Bella (indossa una maglia incantevole: è splendida la croce amaranto in contrasto col bianco). Nata presto, è l'unica azione offensiva del Montevarchi in tutto il primo tempo: da qui in poi infatti il Tau s'impadronisce della mediana, e comincia a sfruttare gli inserimenti delle mezzali (Simonini sul centrodestra, Ascareggi sul centro sinistra) e le fasce; è qui che sulla sventagliata di Mosso affonda Bindi, costretto a calciare al volo e dunque a lato dalla pressione vigorosa di Metaj. Sul rinvio di Tommasi il Tau conquista il possesso, e grazie alla discesa d'Ascareggi imbastisce un'altra azione d'attacco che Chiavacci contiene con un intervento sospetto: Fiaschi (accettabile la direzione complessiva, problematici gli episodi e soprattutto i giudizi sui tocchi di mano) si limita a concedere il calcio d'angolo. È il primo d'una serie di tre: da quello di mezzo, Hussey a rientrare dalla bandiera sinistra, il pallone sbuca sottoporta sulla testa di Sow cui Tommasi s'oppone con una paratona d'istinto (7'). È un'occasione limpida, analoga a quella che il Tau costruisce quattro minuti più tardi sulla sovrapposizione di Lupi che viola l'area scartando Angori e Marchi, conquista il fondo e serve al centro un pallone incantevole: lo cestina Mendolia, che era rimasto all'attacco sugli sviluppi del quarto calcio d'angolo e che da otto metri apre l'interno destro sopra la porta spalancata. Del doppio episodio sfavorevole però il Tau non sembra accorgersi; funzionano gli schemi di Vannini, funzionano soprattutto a sinistra dove al quarto d'ora Hussey combina con Lupi prima d'armare il destro dai venticinque metri: buono lo sviluppo, la mira resta ancora un optional. È migliore quella d'Ascareggi, che al 17' calcia nello specchio sull'apertura sontuosa di Sow ad alimentare la ripartenza di Lisisco sul lancio di Bindi: è migliore, ma sul suo diagonale Tommasi s'esalta di nuovo e imbulletta lo 0-0. Per sette minuti ancora, contraddistinti da due episodi dubbi (Vannini protesta per una spinta di Chiavacci a Lisisco sul lancio di Mendolia, e soprattutto per un tocco di mano di Ajighevi sul traversone di Lupi: troppo poco nel primo caso, fallo evidente nel secondo; ma fuori area, comunque non fischiato), sembra che il vantaggio sia questione di minuti: sulla sponda di Lisisco ci prova di nuovo Ascareggi, che stavolta col mancino cerca il primo incrocio mancandolo di mezzo metro. Poi la partita cambia, perché d'un tratto il Montevarchi trova le misure che gli consentono d'interpretare al meglio il 4-3-1-2 a specchio col Tau: cambia perché crescono Bardelli da mezzala sinistra e Liistro dietro Rangoni e Pugliese; e fino al recupero (Fiaschi indica due minuti, poi ne fa giocare tre: troppi) d'occasioni non se ne vedono. È però impensabile che il Tau s'accomodi nello spogliatoio senza riprovarci almeno una volta: il pallone buono capita di nuovo sul mancino d'Ascareggi che, liberato a sinistra dall'apertura di Sow sulla verticalizzazione di Simonini dalla trequarti difensiva, perde di nuovo il duello con Tommasi. Sono dunque legittimi i rimpianti del Tau alla fine del primo tempo: per confezionare il vantaggio sarebbe stato sufficiente rimbalzare due volte anziché tre. Dai rimpianti si passa rapidamente ai timori una volta che la partita è ripresa: più che per il contatto tra Pugliese e Bindi sul filtrante di Marchi (lo aveva alimentato la veronica di Ajighevi in mediana: grande giocata a creare la superiorità numerica), troppo poco per Fiaschi che valuta bene, il Tau s'impaurisce per il filtrante di Bardelli che calamita un rinvio corto di Mendolia salvato dalla chiusura sontuosa di Mosso su Pugliese. Del riavvio Vannini non è soddisfatto; così comincia a metter mano alla scacchiera inserendo Cecchetti di supporto a Lisisco (fuori Simonini), abbassando Sow alle loro spalle e facendo scivolare Hussey in posizione di mezzala sinistra; prima di lasciare spazio a Galli, Ascareggi passa sul centrodestra. Landi replica appesantendo l'attacco: dentro Ranieri per Angori, Rangoni si sposta in posizione d'esterno destro. La partita a scacchi prosegue: esce Sow, entra Bini, la mezzala sinistra la fa Lupi che a dieci minuti dalla fine confeziona l'occasione migliore della ripresa; ma sulla sua scucchiaiata verso il vertice dell'area di porta Lisisco (forse Tommasi pizzica? Sarebbe la quarta parata stratosferica, la più difficile) col destro scarica il pallone sulla traversa. Per il Tau non è solo l'occasione migliore della ripresa: è anche l'ultima. Nel quarto d'ora che segue (sei i minuti di recupero: troppi) infatti viene fuori il Montevarchi, che improvvisamente annusa l'impresa. Le prime avvisaglie si registrano al 64', sugli sviluppi della punizione che Pugliese conquista (fallo di Galli) sulla trequarti destra e che crossa al centro dell'area, dove Veltroni sfrutta un paio di rimbalzi per battere Bella con l'interno destro: Fiaschi in linea annulla, e considerati i milioni di deviazioni è bene fidarsi. Dunque si resta sullo 0-0, ma non fino alla fine: a qualche istante dal 70' Billi (ottimo ingresso) si procura il secondo angolo per il Montevarchi; lo calcia Pugliese dalla bandiera destra, e anziché coprire il primo palo e rinviare Hussey si fa tradire da una traiettoria avvelenata: rimbalzo sulla gamba destra, rimbalzo sulla gamba sinistra, rimbalzo in rete e Tau in svantaggio. Ci resterà fino alla fine del recupero: stavolta il dio del calcio ha indicato Montevarchi; o forse per un campionato così splendido ha considerato riduttiva una corsa a due. Adesso è a tre, e non si può far finta che non lo sia: vincere ad Altopascio è più di un'investitura. Calciatoripiù : sulle geometrie di Mosso (e di Hussey: l'autorete decisiva sporca una prova fin lì favolosa) e le incursioni di Bindi e Lupi il Tau costruisce un primo tempo fenomenale, nel quale non segna solo per l'opposizione di Tommasi . Per crescere il Montevarchi ha bisogno che cominci la ripresa, che s'accenda Liistro , che entri Billi (gioca un quarto d'ora compreso il recupero: è sufficiente) e che Pugliese , cui la difesa avversaria impedisce di tirare in porta, disegni il calcio d'angolo che rende realizzabile ogni desiderio.