È un ottimo momento. Dopo quella contro l'Affrico, la Cattolica Virtus batte 2-1 la Lastrigiana e resta agganciata al treno di testa, a tre punti dal Tau Altopascio capolista. La rete del vantaggio arriva alla prima occasione utile, già al 2': l'azione parte da Messeri che affida a La Ragione l'impostazione del gioco. Sul suo lancio in profondità dall'altezza del centrocampo la retroguardia ospite si fa trovare impreparata: il pallone oltrepassa la linea difensiva e viene raccolta da Masi, il più lesto, che entra in area e insacca nel faccia a faccia con Maruottolo. Galvanizzata dal vantaggio, la Cattolica Virtus impone fin da subito il proprio gioco alla Lastrigiana, che non riesce a trovare vie d'uscita. Le bastano due giri d'orologio per sfiorare il raddoppio: Manzini si mette in proprio e, passato il centrocampo, scodella in area per Blini, abile nel controllare il pallone e nel girarsi per calciare; la conclusione però non inquadra lo specchio, e Maruottolo può tirare un sospiro di sollievo. La manovra offensiva della Cattolica Virtus non si limita a coinvolgere soltanto gli attaccanti, ma coinvolge anche alcuni elementi della retroguardia. L'azione più pericolosa dopo il vantaggio nasce infatti dai piedi di Dario Burgassi che, raccolto il rinvio ospite, si sgancia dalla linea difensiva; e dopo aver scambiato con Blini all'altezza della trequarti riceve un ottimo filtrante di ritorno, sul quale calcia verso la porta: Maruottolo si oppone con una gran parata di piede. Il più veloce a catturare la respinta è Castelletti, che però non riesce a inquadrare la porta. Il primo squillo della Lastrigiana si registra al 21', quando in seguito a una combinazione tra Resuttana e Salvadori il pallone giunge a Coscini: il suo dribbling sul mediano avversario favorisce il passaggio di ritorno per Salvadori, che controlla e calcia dal limite, di poco sul fondo. Ma la Lastrigiana non ha nemmeno il tempo di acquisire un po' di coraggio: immediata arriva la rete del 2-0. Masi, stavolta in veste di assist-man, riceve un lancio sulla fascia destra e, arrivato sul fondo, pennella un cross perfetto per Blini, molto bravo nell'anticipare il portiere con un colpo di testa: bacio alla traversa e pallone in fondo alla rete. Segnato il raddoppio, la Cattolica Virtus continua ad attaccare; mentre la Lastrigiana ora fatica a superare la metà campo. Ma nonostante le difficoltà la Lastrigiana riesce a costruire un'occasione per dimezzare lo scarto prima della pausa: Apruzzese conquista una punizione al limite dell'area; la punizione di Resuttana oltrepassa la barriera e chiama Messeri alla prima vera parata della partita (28'). È l'ultima emozione del primo tempo, che ha visto la Cattolica Virtus molto organizzata nell'impostazione e determinata nella manovra offensiva, e la Lastrigiana faticare nel tentativo di arginarla e ripartire. Ma nella ripresa si recita su un nuovo copione. La Lastrigiana cambia volto e si rende subito pericolosa. Al 37'Coscini riconquista il pallone sulla trequarti e allarga a sinistra per Morini, che controlla e lascia partire un tiro insidioso verso il secondo palo: il pallone gira, ma si perde di poco a lato. La Cattolica risponde al 41' con Stiacci, che ricevuto sulla fascia il passaggio di Dainelli si accentra e calcia verso il primo palo: Maruottolo ci arriva, e in due tempi si salva in angolo. Col passare dei minuti il possesso è sempre più equilibrato, complice il diverso ritmo della Lastrigiana che cerca di riaprire la partita. Perché ci riesca non è necessario aspettare più di tanto: corre infatti il 50' quando Resuttana, al solito incaricato di rimettere in gioco il pallone sui calci piazzati, disegna un gran cross in direzione del secondo palo; là, dimenticato dalla difesa locale, c'è Maffeo, che riesce a coordinarsi perfettamente e opta per l'interno al volo: il pallone sembra già entrare in rete, ma a metterci ulteriore conferma è Coscini che da due passi insacca anticipando l'eventuale intervento di Messeri. Sul 2-1 s'avvia un frangente che conferma il sostanziale equilibrio tra le due squadre: la Lastrigiana ci crede e prova a imporre il proprio gioco, ma trova compatta la retroguardia locale che non lascia ampi varchi per iniziative minacciose. La Cattolica è abile nell'amministrare il vantaggio, facendo girare il pallone senza tuttavia rendersi pericolosa nella metà campo avversaria. Si arriva così al 68', e alla più concreta opportunità per il pari: la crea Maffeo, che ricevuto il pallone da una rimessa laterale crossa verso il centro dell'area; Chiarelli spizza di testa e prolunga la traiettoria; Toderici controlla e lascia partire un tiro potente sul primo palo, protetto dal tuffo di Messeri. Dopo l'avvio formidabile la Cattolica Virtus si salva grazie a una prodezza del proprio portiere: e con la seconda vittoria consecutiva la sua classifica sorride. Calciatoripiù: Dario Burgassi è il migliore in campo, perfetto sia in impostazione sia negli interventi difensivi. Da menzionare inoltre la buona prova di Masi (una rete, un assist), che nel secondo tempo ha avuto meno modo di emergere perché arretrato a centrocampo per aiutare la squadra nella gestione del vantaggio. Buona la prestazione di Coscini , impreziosita dal 2-1; notevole il notevole contributo di Resuttana (Lastrigiana) a centrocampo.
Boraschi-Cavalzani, il Capezzano Pianore vince in casa della Settignanese centrando la prima vittoria stagionale dopo due pareggi e una sconfitta, e scavalcando in classifica proprio i rossoneri. Si chiude sul punteggio di 0-2 una partita tra due squadre alla ricerca di punti e vissuta per lunghi tratti sul filo dell'equilibrio.La Settignanese scende in campo ampiamente rimaneggiata a causa di quattro infortuni. Il Capezzano Pianore inizia subito bene mettendo sotto pressione la difesa avversaria e nel primo tempo raccoglie diversi calci d'angolo. Al 10', sugli sviluppi proprio di un corner, si crea una mischia furibonda e, tra batti e ribatti, la difesa della Settignanese riesce a sventare la minaccia. Un'altra grande occasione per il Capezzano si annota al 20': un retropassaggio errato al portiere Silverio porta il pallone nella disponibilità di un attaccante ospite, che con la porta sguarnita colpisce il palo esterno. Al 25' ancora il Capezzano sfonda sul lato destro dell'attacco e da posizione decentrata il tiro colpisce la traversa. La Settignanese reagisce e al 28' Perrino, servito da un passaggio illuminante di Hassan, entra in area da posizione decentrata sulla sinistra e dopo una lunga cavalcata lascia partire un tiro che il portiere respinge con i piedi; poi la difesa allontana. La fine del tempo è tutta di marca Settignanese e si conclude con due incursioni che vengono fermate in off-side al limite e che avrebbero portato Perrino solo davanti al portiere. Nel secondo tempo inizia subito bene la Settignanese, che alza il proprio baricentro; il Capezzano risponde colpo su colpo. La svolta della partita arriva al 43': un calcio di punizione dalla linea di fondo del Capezzano attraversa tutta l'area locale, il portiere viene contrastato in maniera decisa, il pallone raggiunge Boraschi che insacca da distanza ravvicinatissima. La Settignanese reagisce e si rende pericolosa al 50' quando una mischia in area semina il panico nella difesa del Capezzano ma né Perrino, ritardato da un possibile fallo di mano, né Yastrzhenbskiy riescono a concretizzare. Si porta ancora avanti la Settignanese, che al 55' sfiora il gol con una punizione da centrocampo che spiove in area, ma anche in questo caso per pochi centimetri né Yastrzhenbskiy né Perrino riescono a intercettare. Col passare dei minuti la squadra di casa alza ancora il proprio baricentro e ha altre buone occasioni per pareggiare. Una punizione dalla trequarti spiove in area e Perrino sfiora di testa ma non riesce a colpire il pallone da distanza ravvicinatissima. Ancora Perrino quasi allo scadere s'incunea in area ma il suo tiro viene ribattuto dai difensori con un sospetto fallo di mano giudicato non punibile dall'arbitro. I cambi di mister Romei trasformano la Settignanese in una squadra più votata all'attacco. A tempo ormai scaduto in un'azione dalla destra, con un'iniziativa personale l'ala destra del Capezzano si libera (forse con un fallo, per l'arbitro no) ed effettua un passaggio in area che Cavalzani raccoglie dopo una corta respinta della difesa e mette in gol da distanza ravvicinata. La partita finisce qui e nei soli due minuti di recupero non c'è più tempo per la Settignanese di ribaltarla. Finisce così una partita intensa, al termine della quale, nonostante l'equilibrio, il Capezzano si è fatto leggermente preferire e ha concretizzato le occasioni che gli sono capitate. Per la Settignanese ancora una buona prova nonostante le assenze e un campionato da affrontare in salita ma con l'ardore che contraddistingue sia il tecnico che i giocatori.
La rete di Badii a dieci dal termine decide il match del Brilli Peri: l'Affrico riparte dopo i due k.o. consecutivi con Tau e Cattolica Virtus espugnando di misura Montevarchi, infliggendo così alla matricola Aquila la prima sconfitta in questo sorprendente inizio di stagione. Reduci da tre vittorie in tre partite, i rossoblù lasciano così la vetta al solo Tau, a sua volta vittorioso nello scontro diretto di giornata col Csl Prato Social Club. Il match si accende subito, all'8' la prima occasione è per i padroni di casa: Liistro affonda sulla sinistra e crossa il pallone in mezzo per Pugliese, che conclude a rete; è brava la difesa ospite a salvare in calcio d'angolo. La replica dell'Affrico arriva al minuto 17: scambio al limite dell'area tra Poggiali e Nesi, la cui conclusione sorvola la traversa. Non ci sono poi altre occasioni degne di nota in una prima parte di gara molto combattuta sulla linea mediana del campo e senza particolari pericoli per le due difese. Bisogna dunque attendere il secondo tempo, e in particolare il minuto 43, per registrare un altro spunto importante. Sono i padroni di casa a provarci con una punizione dalla destra: alla battuta va Rustichini, che serve in area Veltroni, il cui colpo di testa viene parato da Sarti. Poi viene fuori l'Affrico, pericoloso subito dopo (45'): bella azione sulla destra di Paoletti e cross arretrato per Poggiali, che conclude a rete; il tiro viene deviato in angolo. Dal corner successivo nasce una grande occasione per i biancoblù: il pallone supera infatti Calosci in uscita ma finisce fuori sfiorando il palo. Ancora Affrico in avanti al 59', quando un insidioso pallone servito in profondità costringe Metaj a commettere fallo al limite dell'area per fermare un attaccante avversario. Nesi s'incarica della battuta della conseguente punizione, Calosci si fa trovare pronto e dice di no con una bella parata, deviando il pallone in angolo. Il vantaggio dell'Affrico è rimandato di poco, arriva infatti pochi istanti più tardi proprio sul corner: cross in mezzo, Veltroni allontana il pallone di testa, Badii lo fa proprio al limite dell'area e colpisce al volo di sinistro realizzando il gol dello 0-1. L'Affrico esulta e si rende ancora pericoloso nel finale, proprio al 70', sempre su calcio d'angolo, ma ancora Veltroni allontana la minaccia. Il Montevarchi non demorde e ci prova nel recupero su corner battuto da Rustichini: in area svetta il solito Veltroni, il pallone finisce a lato. Passa un minuto e ancora Veltroni prova a entrare in area dalla destra palla al piede, crossando poi basso; la difesa ospite riesce a liberare. La partita finisce qui: l'Affrico passa a Montevarchi e riprende la rincorsa alle posizioni di vertice, salendo a quota 6 con San Miniato e Sporting Cecina, portandosi ora a -3 proprio dai rivali di giornata. Calciatoripiù: Veltroni, Marchi (Aquila Montevarchi); Paoletti, Badii (Affrico).
Quando la strada è obbligata, difficile non è decidere di percorrerla: difficile è indovinare come muoversi, prevedere gli inciampi, non paralizzarsi quando sembra interrompersi in mezzo al nulla. Una strada sola s'apriva davanti al Fucecchio se voleva riscattare la sconfitta interna con l'Aquila Montevarchi e rilanciarsi nella corsa alle posizioni di vertice: vincere subito, vincere bene. L'avversario era ideale solo all'apparenza: la Floria, che sconfitta 2-3 resta inchiodata in coda alla classifica a zero punti, sfodera un atteggiamento molto migliore di quello remissivo con cui s'era approcciata alle prime giornate di campionato; lo dimostra la capacità di rimontare due volte il vantaggio d'una squadra tanto più rodata. Le è mancata la capacità di tenere il pareggio: l'1-2 di Lombardi e il 2-3 di Sabato (doppietta, aveva aperto le marcature poco oltre il quarto d'ora) arrivano mentre in tribuna si sta ancora festeggiando. Dunque la Floria si trova sempre a rincorrere; il suo destino lo intuisce già a metà del primo tempo: dopo aver sfiorato il vantaggio con un tiro di Magnolfi ribattuto da Morelli, finisce sotto sulla giocata di Sabato che cattura un rimbalzo sottoporta e rende il pallone imprendibile per Di Mauro. La reazione però è efficace, e la Floria s'illude di poter raggiungere l'intervallo sul pari: corre infatti l'ultimo minuto regolamentare nel momento in cui Morelli respinge corta una punizione di Bussotti, e sulla ribattuta Giglietti segna l'1-1. Ma nel recupero il Fucecchio torna avanti: segna Lombardi, che recupera alto un pallone gestito male dalla difesa avversaria e lo scaraventa in porta. Davanti alla Floria s'apre dunque una ripresa complicata, nella quale però a un tratto sembra riuscire a scalare la montagna: un fallo di mano a interrompere la percussione di Magnolfi sul versante sinistro dell'area spinge Salusest a punire il Fucecchio con un rigore contro; Giglietti, dalle cui reti s'è capito che passerà la rincorsa della Floria alla salvezza, lo trasforma nel 2-2. Ma di nuovo il pari dura come un boccale di birra sul tavolo d'uno scozzese: è lenta, troppo lenta la difesa nel tentativo d'allontanare l'ennesimo pallone che schizza in area; e rapidissimo Sabato nel trasformarlo nella seconda doppietta di giornata, l'unica che conta. Meglio di così al big match con la Sestese il Fucecchio non poteva presentarsi. Calciatoripiù: Magnolfi costruisce, Giglietti (Floria) segna due volte; ma non basta, perché Sabato fa lo stesso, e la sua doppietta s'accompagna alla rete di Lombardi (Giov.Fucecchio), quella che sbilancia il conto complessivo.
Seconda gara interna della stagione e seconda vittoria per il San Miniato: dopo il pirotecnico 4-3 con lo Scandicci, i neroverdi superano sempre di misura - questa volta 2-1 - il Capostrada Belvedere. Il San Miniato approccia benissimo al match, mostrandosi fin da subito propositivo e facendo girare bene palla a terra, portando ripetuti attacchi nell'area ospite. I neroverdi costruiscono due tre-buone occasioni per sbloccare la partita: tra queste, al 13', c'è da registrare anche una traversa colpita da Guidi di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Cultrera dalla sinistra. Il San Miniato insiste in avanti e al 21' passa in vantaggio: Cresti subisce fallo in area e conquista così il calcio di rigore che poi trasforma con una forte conclusione rasoterra all'angolino alla destra del portiere. Il gol dà forza ai locali, che due minuti dopo raddoppiano: ci pensa Guidi con un gran gol a indirizzare definitivamente il match sui binari locali: riceve palla sulla linea dell'area, si gira bene e conclude a incrociare sotto la traversa. È un uno-due micidiale per il Capostrada, che comunque non demorde, sfiorando il gol dieci minuti più tardi. Su una rimessa laterale, Matacena innesca Manganiello, che supera un avversario e conclude dal limite dell'area, trovando la deviazione di piede da parte del portiere. Nel secondo tempo il San Miniato cala un po' rispetto ai primi trentacinque minuti; esce invece il Capostrada, che riparte subito alla ricerca dello spunto giusto per riaprire la partita. Non si registrano però grosse occasioni da gol. Al 41' si vede in avanti il San Miniato: Fineschi serve il pallone a centro area per Guidi, che conclude di sinistro al volo trovando l'opposizione del portiere. Sul fronte opposto il Capostrada riesce a dimezzare lo svantaggio al minuto 60: lancio di Vivarelli per Matacena, che entra in area e conclude di destro sotto la traversa. È il 2-1. Nei dieci minuti finali più recupero gli ospiti spingono alla ricerca del pari, ma di fatto senza creare grossi pericoli in area neroverde. Il San Miniato tiene bene il vantaggio e fa suoi i tre punti, salendo così a quota 6 insieme ad Affrico e Sporting Cecina. Calciatoripiù : Guidi è il man of the match, protagonista di una prestazione maiuscola; insieme a lui bene anche Cresti (San Miniato).
Doveva vincere, e così ha fatto. Battendo 2-0 lo Sporting Cecina la Sestese centra i tre punti; e grazie alla sconfitta dell'Aquila Montevarchi e del Csl Prato Social Club, vola al secondo posto a due soli punti di distanza dal Tau Altopascio. La prima occasione però la costruisce lo Sporting Cecina dopo quattro minuti appena. Cerrai batte corto un calcio d'angolo scambiando con Bapary, che manda a vuoto l'uomo uscito in protezione e da posizione defilata cerca la conclusione di potenza sul secondo palo: pallone alto. La Sestese replica subito e passa in vantaggio: Cetani riceve il pallone al limite e calcia in porta, Pozzetto respinge corto; Barbanti controlla e serve rasoterra Scura, che accompagna il pallone in porta. È l'1-0, segnato il quale la Sestese continua a rendersi pericolosa: uscendo alla grande dal basso con un pallone lungo Shera trova Barbanti, che usa perfettamente il corpo per tenere lontana la marcatura e apre a sinistra: là c'è liberissimo Cetani, che sterza verso il limite dell'area e calcia senza opposizione, trovando però la respinta di Pozzetto. Per un'occasione dello Sporting Cecina bisogna attendere il 22' e un errore della Sestese in fase di costruzione: Bapary avanza di un paio di metri col pallone piede e tenta il tiro dalla distanza; la mira è perfetta ma la potenza un po' meno, e Bellocci blocca senza esitazioni. Poi improvvisa, all'ultima azione del primo tempo, dopo una fase di stallo in cui le squadre si annullano non lasciando spazi agli attaccanti, la Sestese trova il raddoppio: Pozzetto respinge corto un tiro dal limite, con una rovesciata Scura ripropone il pallone all'interno dell'area; Barbanti prende posizione e di testa manda le squadre all'intervallo sul 2-0. Anche in avvio di ripresa è sempre la Sestese a rendersi pericolosa: Cetani riceve sulla destra, salta un avversario e calcia sul primo palo; Pozzetto, posizionato perfettamente, blocca senza problemi (43'). La Sestese ci riprova qualche minuto più tardi: Scura riceve il pallone all'altezza del cerchio di centrocampo, con una splendida sterzata salta di netto un avversario e imbuca per Barbanti, che saltato il diretto avversario con un ottimo gioco di suola calcia sul primo palo; ma la forza impressa al pallone non è abbastanza per impensierire Pozzetto. La Sestese continua a spingere per chiudere definitivamente il discorso, e ci va vicina con un contropiede da manuale: completamente sbilanciato alla ricerca del gol che dimezzerebbe lo svantaggio, lo Sporting Cecina perde il pallone sulla trequarti avversari. Il lancio immediato pesca Scura, che si è smarcato nel cerchio di centrocampo e che premia la corsa di Cetani a destra; da lì riceve Barbanti, il cui cross sul secondo palo De Ferdinando controlla col petto; poi calcia forte sul secondo palo trovando la replica di Pozzetto. È l'ultima emozione del match: con due reti nel primo tempo la Sestese trova la terza vittoria consecutiva. Calciatoripiù: Barbanti (Sestese), Pozzetto (Sporting Cecina).
L'insolito big-match dice Tau, ora da solo in testa a punteggio pieno: l'organizzatissimo Csl Prato Social cade ad Altopascio; il Montevarchi perde in casa con l'Affrico, e la strada per la vetta si fa improvvisamente sgombra. La svolta è il vantaggio in chiusura di primo tempo (lo segna Bindi; 2-0 il finale, nella ripresa raddoppia Fusco): da lì si districa una partita che Vannucci e i suoi avevano ben aggrovigliato con un'ottima prova complessiva. Più abituato a incontro di vertice, comunque il Tau parte meglio e già al 4' si rende pericoloso: Lupi indirizza in area una punizione dalla trequarti, Organi anticipa tutti e calcia con l'interno, di poco a lato. Una situazione analoga va in replica cento secondi più tardi. Il Tau infatti conquista una punizione sulla sinistra vicino alla bandierina: la calcia di nuovo Lupi, di nuovo al centro; è un invito favoloso per Simonini che controlla e calcia verso la porta, protetta dal tuffo di Baldi. Il Csl Prato Social replica all'8', su un corner dalla destra: di testa Magni svetta e sfiora la traversa. Nuovo pericolo per il Tau Altopascio all'11', quando Gori si libera sulla destra e crossa rasoterra al centro: di prima Vichi calcia in diagonale, Bella è attento e blocca a terra. Nel primo quarto d'ora la partita ruota sui calci da fermo: del successivo, pericolosissimo, dall'interno dell'arco dell'area s'incarica Galli, che con un tiro potente sfiora l'incrocio. Poi, dopo una ripartenza di Lupi che affonda a sinistra fino al limite dell'area ma calcia alto, la partita ristagna per una decina di minuti; per annotare un nuovo episodio bisogna attendere la mezz'ora e l'appoggio di Simonini per Lupi, che con un tiro-cross dal vertice dell'area lambisce il secondo palo. Di lì a poco, proprio all'ultima azione prima dell'intervallo, il Tau Altopascio passa in vantaggio: lo segna Bindi con un preciso rasoterra, favorito dal passaggio di Galli che aveva recuperato il pallone ai venti metri. Si va dunque alla pausa col Tau Altopascio in vantaggio. Alla ripresa il Csl Prato Social Club cerca subito di pareggiare: Jacopo Gori crossa in area una punizione dalla sinistra, di testa l'omonimo Bernardo sfiora la traversa. Come nel primo tempo, il Csl Prato Social prova a sfruttare i calci piazzati per far male: al 46' Jacopo Gori s'incarica di calciare direttamente in porta una punizione dal limite decentrata sulla destra; l'esecuzione sfila a lato. È comunque un buon momento per il Csl Prato Social Club, che al 50 torna a pungere col colpo di testa di Vichi, che sfiora il palo sul traversone di Tarantino da destra. Ma quando affonda il Tau Altopascio è letale: l'azione del raddoppio la costruisce Galli, che avanza centralmente e apre a sinistra per Lupi; sul suo servizio di prima Fusco non ha difficoltà a realizzare il raddoppio. Al 58' e al 62' potrebbe addirittura segnare la doppietta su due passaggi di Caniglia, che lo serve al limite: diagonale fuori di pochissimo al primo tentativo, tiro alto al secondo. Nel mezzo il Csl Prato Social Club costruisce la miglior occasione per riaprire la partita: Magni si libera a sinistra e pennella un gran pallone in area, di testa non Urban inquadra la porta. Ma nonostante la comprensibile amarezza per la sconfitta l'unica passione consentita è l'orgoglio: non è da tutti affrontare il Tau Altopascio con questo spirito. Calciatoripiù: Bindi (Tau Altopascio) ha il merito di sbloccare la partita; con il fisico Magni (Csl Prato Social) mette spesso in difficoltà gli avversari.
Secondo pareggio stagionale per l'Academy, il primo invece per lo Scandicci, che impatta a Livorno, conquistando il primo punto della sua stagione. Finisce 0-0 tra amaranto e blues al termine di settanta minuti molto combattuti e caratterizzati da non moltissime occasioni da gol. L'Academy Livorno si difende con ordine e gioca una gara accorta, costruendo un paio di spunti per tempo in area avversaria. Lo Scandicci cerca con insistenza di far sua la partita, portando diversi pericoli soprattutto nella ripresa, ma senza riuscire a trovare la zampata vincente. Il primo squillo del match è per i padroni di casa e arriva su calcio di punizione dalla sinistra: la conclusione è forte sul primo palo, Contieri risponde subito presente deviando il pallone in angolo con la mano di richiamo. Ci provano poi Guarnieri con una conclusione uscita di poco e in due occasioni Donati, sempre in ripartenza e sempre fermato dagli interventi del portiere ospite. Lo Scandicci tiene bene il campo e la sua risposta è affidata a Brandani, che con un gran gesto tecnico si libera alla conclusione calciando di poco fuori con il sinistro. Ma è soprattutto nel secondo tempo che i ragazzi di Fanfani costruiscono le chance migliori, mancando il vantaggio in varie occasioni. Il primo spunto della ripresa si sviluppa sull'asse Boli-Cardella: il primo va via sulla destra e mette in mezzo un buon pallone per il secondo, che in spaccata manca di un soffio l'impatto col pallone. L'occasione successiva nasce invece sulla fascia opposta, la sinistra, con Gjini, Catarzi e Brandani; l'apertura è poi per Brahimaj, che rientra e calcia in porta, trovando la respinta di un avversario: era un grossa occasione nell'area piccola. Nello sviluppo dell'azione il pallone finisce in fallo laterale, lo Scandicci rigioca veloce ancora per Brahimaj, che conclude a giro sul secondo palo di poco fuori. L'Academy Livorno si difende con ordine e prova a ripartire, lo Scandicci spinge alla ricerca del gol e intorno a metà tempo colleziona un'altra buona chance, questa volta su palla inattiva dalla sinistra: pallone messo dentro da Parravicini, sul primo palo Boli attacca forte la porta ma non trova l'impatto col pallone a portiere praticamente battuto; il pallone scivola poi sul secondo palo e diventa buono per Deliperi, che conclude in spaccata trovando la pronta chiusura del portiere. Gli ultimi due squilli della partita sono ancora per lo Scandicci, pericoloso per due volte con Calosi: prima, sugli sviluppi di un calcio di punizione, tenta il colpo di testa in area e poi conclude dai venti metri; in entrambi i casi il portiere è bravo a parare. Nonostante qualche buon tentativo, la partita resta bloccata fino alla fine, e si chiude così senza gol. Calciatoripiù: Romani (Academy Livorno); Boli, Hatija (Scandicci).