Passo falso della Fortis Juventus, che dopo quattro giornate di imbattibilità cade per la prima volta in questo campionato. Vince di misura, e assolutamente con merito, il San Giuliano. Tra le mura amiche del Bui , infatti, la squadra allenata da mister Nicosia sfodera una prestazione di quelle importanti, prendendo in mano il controllo della partita già nel primo tempo, nel quale sono numerose le occasioni da gol create. Eppure, a passare in vantaggio sono gli ospiti, che trovano lo 0-1 con Tortelli, bravo ad approfittare di un grossolano errore in disimpegno di Micheletti. I nerazzurri però sono in giornata di grazia, vogliono in tutti i modi riscattare la brutta sconfitta a Prato e alla mezz'ora trovano il pareggio con Hoxha, che su assist di Di Ciolo batte il portiere con un gran tiro a incrociare. Si chiude così in parità il primo tempo. Inizia la ripresa e i ritmi sono più bassi; fioccano gli errori, da entrambe le parti, e a creare di più in una prima fase del secondo tempo è la Fortis, che però non riesce mai a sfondare. Con il passare dei minuti torna in cattedra il San Giuliano, che a otto minuti dalla fine trova il gol che vale i tre punti e che porta la firma di Petri. Negli ultimi minuti la Fortis tenta il tutto per tutto per acciuffare il pareggio, colpendo anche un palo, ma alla fine deve arrendersi a un San Giuliano che tiene botta e porta a casa una vittoria davvero meritata, conquistata grazie a una prestazione superlativa.
Partita casalinga per il Viaccia ma per i noti problemi burocratici, si gioca ancora fuori dal nuovo impianto ancora non omologato dal comune di Prato. La gara si disputa nel campo in terra (e fango) di Sant'Ippolito, e con un campo così il dictat è non giocare troppo palla a terra altrimenti son dolori, ed è così che entrambe le squadre cercano sin da subito i lanci lunghi per scavalcare il centrocampo e presentarsi il prima possibile nell'area avversaria. Il Viaccia, ben messo in fase difensiva, prova a fare male a un Prato un po' spaesato. Al 7' minuto su fallo laterale inizia un batti e ribatti in mischia e da questa sbuca bene Calamai che trova il rimpallo giusto e insacca per il gol del vantaggio casalingo. La partita adesso è ben controllata dal Viaccia, Spinetti molto attivo sulla fascia sinistra prova a tirare due volte senza trovare però lo specchio della porta. Anche Osundu e lo stesso Calamai cercano di punzecchiare continuamente i difensori pratesi senza dar loro modo di rilanciare le azioni, mentre Meoni insieme a tutta la retroguardia del Viaccia è molto attento e preciso su tutti i palloni. Al 35' sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi su calcio di punizione di Varrosi, che impegna il portiere che evita il gol sulla linea di porta. Scivola così la prima frazione di gara e le squadre si ripresentano per la seconda senza nessun cambio tattico. Anche nella ripresa è ancora il Viaccia a fare sostanzialmente la partita ed è così che al 52' Fabbri recupera un bel pallone sulla destra e crossa splendidamente per la testa di Spinetti che incorna ma trova ancora l'estremo difensore del Prato che nega ancora il raddoppio deviando in calcio d'angolo. Gli ospiti provano a tratti a riportarsi in attacco ma senza mai impensierire la retroguardia del Viaccia che al 65' ci riprova sempre su fallo laterale ma la spizzata di Branchetti non è fortunata. È il preludio al gol del raddoppio che arriva dopo tre minuti sempre con Calamai che su azione personale tenta il tiro da fuori area beffando il portiere, non impeccabile, e trovando così il secondo sigillo personale. Il Prato si sveglia in ritardo e con le ultime energie tenta di recuperare la partita ma il gol arriva solo al secondo minuto di recupero su azione molto confusa dove Sanna, in sospetta posizione dì fuorigioco, insacca e accorcia le distanze. Non c'è più tempo ormai e finisce così la partita con il Viaccia che si aggiudica meritatamente il derby pratese. Calciatoripiù: Meoni , preciso e sicuro in fase difensiva, e Calamai , una spina nel fianco della difesa ospite e autore di due gol (Viaccia).
Tante volte su queste pagine cerchiamo di dare vita e passione a questo splendido gioco raccontando nel nostro miglior modo quello che succede nei campi del calcio giovanile, così che il martedì mattina i ragazzi - i veri protagonisti - possano leggere il proprio nome e vivere il loro momento di notorietà. Ma poi succede che uno di questi ragazzi, che fino a poco tempo fa calcava i campi, adesso - e speriamo solo per il momento - non può farlo per problemi di salute. E allora, prima di iniziare a commentare questa partita, è doveroso e fa piacere dire che Rinascita Doccia e Folgor Marlia, nel loro piccolo, si sono strette intorno a Martino, mandandogli il loro sostegno e augurandogli un pronto rientro, il più presto possibile. Forza Martino. Sul campo si sono scontrate due squadre che arrivavano a questa gara in maniera completamente diversa. Il Doccia sulle ali dell'entusiasmo cerca conferme e punti per rimanere inaspettatamente nei piani alti della classifica e la Ffolgor Marlia a caccia di punti per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. L'hanno spuntata i ragazzi di mister Mocali, grazie ad un'ottima difesa, la migliore del campionato fino a questo momento, ma soprattutto forse a quella voglia e fame di vittoria che ha fatto credere fino alla fine di poter vincere il match. Partono forti i padroni di casa, dopo appena un minuto Ghilli pennella un assist a Sardina nell'area di rigore ma il tocco di quest'ultimo è troppo debole e Mariotti para. Passano pochi minuti e Oorri crossa dalla destra, Taoussi gira di testa ma la palla esce di poco. La partita diventa sempre più equilibrata e le occasioni non arrivano; sono le difese che la fanno da padrone, annullando gli attacchi e i reciproci attaccanti avversari. Bisogna aspettare il 47' per vedere la prima palla gol del Marlia: Marsigli che per l'occasione si spoglia dei panni di difensore e veste quelle di assist-man, pennella in area un cross perfetto ma Meloncelli di testa centra il portiere. Nel secondo tempo cambia poco: squadre bloccate e poche occasioni. Su un tiro cross del solito Meloncelli, nessuno interviene e Pellegrini deve fare gli straordinari deviando in calcio d'angolo dopo il rimbalzo maligno del terreno. Al 72' una punizione calciata bassa da Raffaele origina una serie di rimpalli, la palla arriva a Pelagatti ma da pochi passi spara addosso a Mariotti, bravo ad uscire . Dopo questo ultimo sussulto la partita si avvia verso un pareggio a reti bianche, ma è in questi momenti che viene fuori la voglia di non mollare, fino alla fine. E i ragazzi di mister Mocali ci hanno creduto: all'85' sugli sviluppi di un corner, Ghilli in versione superpippo Inzaghi è al posto giusto al momento giusto e segna un gol che vale oro. La risposta degli ospiti e' tutta sull'ultimo assalto ma Meloncelli non riesce ad inquadrare la porta di testa su corner. Calciatoripiu: per il rinascita doccia: Micheloni e' senza dubbio il giocatore da premiare del reparto difensivo. Perfetto nelle chiusure e sempre pronto nel riproporre l'azione offensiva. Al match winner Ghilli l'altra menzione di merito. Anche in una partita al di sotto delle proprie aspettative riesce ad essere decisivo. Per la Folgor Marlia: Meloncelli è stato sicuramente il migliore dei suoi. Bravo tecnicamente, ha tenuto impegnato tutto il centrocampo di casa sfiorando il gol in tre occasioni. Mariotti invece ha il merito e la bravura di salvare in uscita dopo appena un minuto di gioco dimostrando poi nel resto del match sicurezza nelle uscite.
Una doppietta di Barbetti permette all'Academy Porcari di fare il colpaccio in casa della Zenith, battuta in rimonta per 1-2 dalla squadra di mister Marchi. Una bellissima partita, quella andata in scena sul sintetico del Chiavacci di Prato, dove si sono affrontate due squadre in cerca dei tre punti dopo i pareggi della scorsa settimana. Parte meglio la formazione di casa, che per la prima mezz'ora riesce a tenere in mano il pallino del gioco, costruendo qualche azione degna di nota che però si rivela inconcludente. Proprio al 30' ecco l'episodio che apre le marcature: il direttore di gara concede ai pratesi un calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Porcari all'interno della sua area di rigore. Sul dischetto va Rischi, che segna e porta sull'1-0 la sua squadra. Il vantaggio dei pratesi dura nemmeno dieci minuti, perché al 39' un Porcari tutto orgoglio e grinta la riprende, andando in gol con un ispirato Barbetti che capitalizza un contropiede veloce della sua squadra. Sul tramonto del primo tempo c'è ancora un'occasione per un Porcari guidato da un imprendibile Barbetti, che lanciato a rete viene fermato da un intervento davvero al limite di Petroni, sanzionato con il giallo. Nella ripresa la partita è ancora molto equilibrata, e per una mezz'ora abbondante non si registrano grosse emozioni. Da segnalare al 76' una punizione a due dentro l'area del Porcari assegnata dall'arbitro per un retropassaggio al portiere: ci prova Hasko di potenza ma l'estremo difensore salva. Un minuto dopo è il Porcari a provarci: palla messa in mezzo in area dalla trequarti poi respinta verso il limite dell'area, dove Tintori tenta il tiro al volo che trova la pronta risposta dell'attento Izzo. Il gol è soltanto rimandato all'84', quando il solito Barbetti è bravo a ribadire in rete un pallone ribattuto dal palo. Finisce così con la vittoria in rimonta di un Porcari autore di una gran prestazione. Calciatoripiù: Laboti, Barbetti (Academy Porcari).
Non era un dentro o fuori perché le tempistiche sono ancora larghe, ma se il contenzioso fra Pistoia Nord e Olimpia Quarrata non aveva il sapore di ultima spiaggia, poco ci mancava. Erano allo stesso modo deficitarie, allo stesso modo piangenti le due situazioni alla vigilia del derby pistoiese: in ambo le saccocce la miseria di 0 punti e la presenza sgradita di tanti rammarichi. E se per una squadra la realtà, a turno concluso, è purtroppo ancora immutata, per l'altra forse la svolta è davvero arrivata. Vince di misura, col cuore e col coraggio il Pistoia Nord di Francesco Gavazzi, che tra le proprie mura amiche ribalta nell'ultimo quarto d'ora un contenzioso che stava premiando i ragazzi di Vittorio Leporatti. I giallorossi partono forte, trascinanti dalla vitalità di un guizzante Meo che sulla sinistra affonda e sfonda spesso e volentieri. Lo sforzo offensivo dei locali produce una pressione costante che sfocia nella sua forma più pericolosa in uno sfortunato palo. Palo che funge da sveglia all'Olimpia, abile ad annusare il crescente pericolo e a riorganizzarsi tatticamente sul rettangolo di gioco limitando piano piano le scorribande degli avversari. Col passare dei minuti l'inerzia converge in favore dei quarratini, i quali chiudono il primo tempo in crescendo con un buon tiro di Calamai (terminato però alto) e riaprono le danze nella ripresa sfruttando l'onda lunga dell'entusiasmo. Dopo una manciata di minuti dal rientro in campo dagli spogliatoi, ecco infatti il primo goal di giornata: l'azione degli ospiti fluisce bene da un versante all'altro fino a sfociare dalle parti di Calamai, bravo a lavorare il pallone procacciandosi lo spazio giusto per esplodere il tiro. Il piazzato sul primo palo è vincente e la gara si stappa. Da lì, l'Olimpia acquisisce ancor più fiducia facendo girare bene la sfera e creando anche un paio di chance interessanti dopo l'ingresso di Poltri. Un lampo nel buio riaccende tuttavia un Pistoia Nord ferito e rabbioso. Su un calcio di punizione dalla distanza, Paoletti riesce a spezzare le catene dell'indugio grazie all'involontaria complicità del pur bravo Mirijaj, il quale si lascia beffare sotto le gambe nonostante il tiro fosse oggettivamente innocuo. L'episodio fa sterzare ancora la partita. I ragazzi di Gavazzi trovano coraggio mentre l'Olimpia perde di tono in maniera sensibile. E sul tramonto della gara la rimonta è completata. Al 90', dopo un paio di chance sprecate da Marjanaj e Dotti, una zampata vincente in area di Hasa scatena il tripudio giallorosso. Il campionato del Pistoia Nord può dirsi finalmente avviato, mentre per mister Leporatti e i suoi serve la scintilla giusta per svoltare. Calciatoripiù: Paoletti, Corsini (Pistoia Nord).
SAN MARCO AVENZA: Cappuccini, Armanetti, Saccardi, Parentini, Rocchiccioli, Franceschini, Giarrizzo, Giglioli, Manghi, Ciolli, Scieuzo. A disp.: Scopis, Buscaino, Liberati, Brizzi, Pon, Valeriani, Ricci, Rossi Poiani, Tedesco. All.: Gianluca Grassi. PIETRASANTA: Mazzara, Mariani, Chiti, Federigi, Nieddu, Del Bucchia, Neri, Mansili, Bertuccelli, Pezzella, Cutolo. A disp.: Suma, Karafili, Giannecchini, Corsini, Fitah, Pena Guadagni, Vernazzani, Cresci, Giorgeri. All.: Federico Benedetti.
ARBITRO: Leoni di Pistoia.
RETI: 2' Giglioli, 4' e 67' Bertuccelli, 39' Mansili, 74' Giorgeri.
NOTE: espulso al 23' Ciolli.
E' questo il risultato di giornata che non t'aspetti. Non perché impossibile, sia chiaro, ma perché proprio non te lo aspetti per modalità e tempistiche. 450 minuti dopo il fischio d'inizio dell'annata sportiva 2024-2025, la storia del girone C del campionato Allievi regionali viene riscritta in alta Toscana. In trasferta a poco più di 20km di distanza, il Pietrasanta detronizza la capolista San Marco Avenza rifilando un 1-4 a domicilio difficilmente pronosticabile alla vigilia. E sai perché non te lo aspetti? Perché neanche il Pietrasanta s'aspettava di ritrovarsi con la testa sott'acqua dopo appena centoventi secondi di gioco; pronti, via e di rimessa Giglioli trova il tap-in vincente che rompe subito gli indugi. Sì, ma neanche la San Marco se l'aspettava. Pronti di nuovo, via di nuovo ed ecco il clamoroso pareggio istantaneo. Pezzella scappa, conclude e viene murato; sulla respinta Bertuccelli emula il collega lucchese e ristabilisce subito l'equilibrio. Insomma, difficile aspettarsi un avvio del genere, no? Senza timori reverenziali, le due squadre si fronteggiano a viso aperto su ogni zolla del campo. Siamo al 7' quando il Pietrasanta sfiora il nuovo vantaggio. Cutolo sfonda sulla fascia, assiste al centro per Bertuccelli che di testa non inquadra per un soffio lo specchio di porta. Ma dona comunque fiducia ai suoi. Al 19' sono ancora gli ospiti a flirtare col vantaggio al termine di una bellissima azione corale rifinita da un bellissimo tiro di Mansili sventato da un bellissimo intervento di Cappuccini, che toglie la palla dall'incrocio. Tutto bellissimo, tutti bravi. Al 23', un altro episodio che non t'aspetti. Ma che decide prematuramente il match indirizzando in un unico senso il corso degli eventi. Ciolli si macchia di un fallo di reazione su Federigi e viene colto in flagrante dal fischietto pistoiese, che non indugia un attimo al momento di estrarre il rosso dal taccuino. In dieci contro undici, per la San Marco si fa tutto maledettamente complicato. Sale sugli scudi Cappuccini allora (anche se già c'era), che prova a blindare la propria porta nel miglior modo possibile. E in prima istanza ci riesce, deviando alla grande un tiro a botta sicura di Del Bucchia. Una manciata di minuti dopo lo stesso Del Bucchia si mette in proprio, sfonda sulla fascia e recapita a centro area un pallone invitante che Mansili spara tuttavia alto sopra la traversa. Al 39' però il vantaggio è maturo e l'estremo locale nulla può. Il Pietrasanta affonda sull'out di destra con Bertuccelli, abile a lavorare e poi a scaricare un preciso suggerimento per Mansili che questa volta non sbaglia, scaricando un tiro preciso alla destra del portiere. Chiuso il primo tempo in svantaggio, la forte truppa di Gianluca Grassi prova a riassestarsi negli spogliatoi e a colpire con orgoglio una volta rimesso piede in campo nella ripresa. E per poco non sorprende davvero gli avversari. La San Marco approccia benissimo il secondo tempo e sfiora il pareggio in pochissimi frame: sul tiro di Giarrizzo è abile Mazzara a opporsi, mentre sulla ribattuta Scieuzo, proprio chi non t'aspetti, spara fuori da posizione favorevole. La truppa di Benedetti fiuta il pericolo e torna subito ad alzare soglia dell'attenzione e giri del motore, confezionando di conseguenza l'immediato tris. Intorno al 67' Mansili e Bertuccelli sfornano un dialogo sublime concluso da uno scavetto delicato e preciso del numero 11 che beffa l'incolpevole Cappuccini in uscita disperata. Virtualmente già chiusa, la partita trova davvero il suo epilogo al 74' con il goal del definitivo 1-4. Pena Guadagni fa tutto bene in conduzione, attende l'arrivo di Giorgeri e lo serve con un passaggio preciso che il neo entrato non può che spingere in fondo al sacco. Te lo aspettavi tutto questo? Forse no, ma da una parte forse sì. E ora, di nuovo buon campionato a tutti. Calciatoripiù: Bertuccelli, Mansili (Pietrasanta).
Non basta l'uomo in più per quasi tutto il secondo tempo al Ghiviborgo per trovare il terzo successo stagionale perché la Lunigiana dimostra una qualità e una resilienza fuori dal comune. Vincono con un corsaro ma meritato 1-2 i ragazzi di Giorgio Chelotti, capaci di costruire nella prima porzione di gara il proprio successo salvo poi adattarsi alla perfezione a un canovaccio tattico completamente diverso da quanto immaginato. Gli ospiti partono forte, prendendo subito in mano il pallino del gioco e imponendosi sul campo con grande padronanza tecnica e prestanza atletica. E il primo goal è un saggio di questo mix vincente; la Lunigiana sfonda sulla sinistra sorprendendo un Ghiviborgo forse troppo passivo e col duo Balestracci-Filippi infiocchetta il vantaggio. Il primo sponda bene per il secondo, bravo a sua volta ad aprire il piattone e a piazzare la sfera là dove Tognetti non può arrivare. Lo 0-1 genera entusiasmo tra le file ospiti e il raddoppio non si fa attendere. Ottimo lo schema su punizione che sorprende la statica retroguardia locale liberando al tiro Manati. La doppia sberla sveglia il Ghiviborgo, toccato nell'orgoglio e voglioso di riscattare un abbrivio opaco. Sull'onda di un finale di frazione ben interpretato, la truppa di Gennazzani rientra bene nella ripresa costringendo gli ospiti sulla difensiva. Dopo una manciata di minuti Balestrucci racimola una seconda ammonizione lasciando i suoi a lottare in dieci contro undici per quasi tutto il secondo tempo. E in prima istanza, la Lunigiana accusa il colpo. Su rigore Micchi sigla l'1-2 che riapre i giochi infondendo una scarica di vitalità a un Ghiviborgo ringalluzzito e gagliardo, votato totalmente all'attacco alla ricerca del pareggio. E le occasioni per centrare il colpaccio non mancherebbero, ma il cinismo sotto porta fa difetto soprattutto a Rocchiccioli, che spreca una ghiottissima chance a tu per tu col portiere. Da lì, la Lunigiana muta pelle e come un camaleonte si adatta al contesto circostante. Mister Chelotti issa le barricate e la squadra ritorna in asse, smettendo di soffrire dietro e rischiando di far male di nuovo in avanti. In una delle tre situazioni pericolose sfornate all'interno dell'ultimo terzo di gara Carnesecca troverebbe anche il goal dopo uno schema su calcio di punizione, ma l'arbitro annulla tutto lasciando il punteggio invariato. Si chiude dunque sul risultato di 1-2 una partita intensa, vibrante e ben interpretata da due schieramenti che regaleranno senza dubbio emozioni importanti lungo il percorso. Calciatoripiù: Filippi, Manati (Lunigiana Pontremolese).
Fantaci, ancora Fantaci, sempre Fantaci. È una gemma su punizione della gemma di casa Calenzano a decidere l'equilibrato contenzioso col Via Nova di mister Nerozzi, conclusosi con un corsaro 1-0 che vale ai fiorentini il terzo successo stagionale. I pistoiesi, ancorati sul fondo della classifica con 0 punti a referto, vendono comunque cara la pelle plasmando una gara molto arcigna e tirata, non dandosi praticamente mai per vinti. La prima palla goal capita proprio sui piedi di pievarini, con Solimeno che dal limite spara alto sopra la traversa. Celere la controffensiva del Calenzano: al 6' Fantaci emula il collega alzando troppo la mira a tu per tu col portiere e un minuto più tardi Cirillo non riesce a imprimere forza al proprio tiro favorendo l'intervento di Baldecchi. Il Calenzano sale piano piano di tono e al 23' Curri accarezza il vantaggio con un mancino da dentro l'area che sfiora il palo. Poco dopo è di nuovo il turno di Fantaci: Naldoni lancia bene il guizzante attaccante numero 11, che s'infila lesto tra due difensori ma non riesce a superare il muro eretto da Baldecchi, bravo a uscire e a restringere al massimo lo specchio di porta. Scavallata la mezzora, il Via Nova torna a farsi apprezzare in avanti e mette in difficoltà la retroguardia avversaria a più riprese. Cortesi prova a suonare la carica ma il suo tiro viene bloccato dal portiere; stesso esito sessanta secondi dopo, quando Calamai interviene bene su un diagonale insidioso di Solimeno. La sfuriata pievarina vede nell'incornata imprecisa di Rhourbali il suo epilogo, almeno nel primo tempo. Le ultime due occasioni prima del duplice fischio le colleziona infatti il Calenzano. Nel giro di un minuto, prima Cirillo e poi Curri flirtano col vantaggio facendo la barba al palo e alla traversa. La pausa negli spogliatoi non inficia la verve delle due squadre, che anche nella ripresa danno spettacolo. Due minuti e Solimeno scalda i guantoni di Calamai; tre minuti e Cirillo gira alto sopra la traversa un ottimo assolo di Tarli; otto minuti e al 53', con un tiro dal limite, Naldoni spedisce di poco a lato. Il goal è nell'aria e Tarli ci riprova ancora, questa volta di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione spizzato lungo da Dedeli, ma Baldecchi è ancora reattivo tra i pali. Con lo scorrere del cronometro il forsennato ritmo inizia lentamente a decrescere e di occasioni da rete se ne contano sempre meno. Un tiro di Benzar parato dal portiere e una bella percussione di Matranxhi deflessa in angolo dall'estremo pievarino fanno da apripista a quello che sarà il goal partita. All'83' ci pensa, si diceva, Fantaci: dal limite, il bomber numero 11 disegna una parabola perfetta su punizione che s'infila precisa precisa all'incrocio dei pali, là dove Baldecchi non può nulla. 1-0. L'ultimo sussulto di un match molto avvincente lo regala il Via Nova all'88'. Solimeno scappa via alla retroguardia avversaria, si invola verso la porta e calcia a botta sicura; i guantoni di Calamai e la traversa fanno il resto, mantenendo intatto l'1-0 finale. Calciatoripiù: Tarli, Fantaci, Landini (F.Calenzano); Solimeno, Cortesi (Giovani Via Nova).