La prima della colonna destra, e alla fine non è nemmeno poco. La Lunigiana chiude la stagione come nona in classifica, superando di misura tra le mura amiche il Montignoso fanalino di coda con il risultato di 1-0. La squadra di Simona Bertoncini tiene particolarmente a congedarsi dal suo pubblico facendo buona figura, e così parte forte sin dai primi minuti, colpendo un legno con Titi al 1' e continuando poi ad attaccare a spron battuto per tutto il primo tempo, durante il quale impegna a ripetizione il portiere ospite Manfredi, che risponde sempre presente ma che deve arrendersi quando si è da poco superata la mezz'ora alla rete realizzata da Vizzaccaro (1-0). La ripresa è sostanzialmente una copia del primo, con le tante occasioni create da una Lunigiana iperoffensiva ma piuttosto sterile, sempre fermata da un Manfredi in versione Superman. Non succede altro e al triplice fischio le due squadre salutano la stagione con bilanci ben positivi: se della Lunigiana si è detto in apertura, per il Montignoso non si può che osservarne la triste situazione di classifica, ma con una certezza, ovvero che la squadra di Bertelloni ha provato per tutta la stagione a dire la sua, mettendo in mostra nel girone di ritorno anche una discreta crescita. Calciatoripiù: Vizzaccaro (Lunigiana), Manfredi (Montignoso).
Tagliato fuori dalla corsa salvezza anche in caso di vittoria in virtù del peggior bilancio negli scontri diretti in un'eventuale classifica avulsa con Barberino e Calenzano, il Forte dei Marmi onora comunque fino alla fine il suo campionato dando tantissimo filo da torcere al Porcari, che chiude il suo straordinario campionato a una quota punti vertiginosa: ben 72 quelli conquistati dalla formazione diretta da Barsotti, cui solo il cammino da record del Pietrasanta impedisce di coronare con il massimo traguardo una stagione vissuta da protagonista. L'ultima di campionato si apre con il botto, ma lo 0-0 resiste a lungo, nonostante gli ospiti partano subito alla ricerca del gol. La prima vera occasione però arriva quasi alla mezz'ora, quando la potentissima punizione di De Carlo che per poco non causa un'autorete, i locali si salvano con l'aiuto della traversa. Sul ribaltamento di fronte, il Forte attacca sulla destra, il pallone si sposta al centro ed è allora un difensore ospite a infilare involontariamente la propria porta, 1-0 e niente da fare per il classe 12011 Tambellini, all'esordio a difesa dei pali della sua squadra. L'Academy Porcari non ci sta ovviamente, e reagisce con rabbia, pervenendo subito al pari dopo appena un minuto, quasi al 35': Bianchi fornisce un pallone al bacio a Cianelli, che lo scaglia in rete con potenza e precisione, uno a uno e squadre dopo poco al riposo. I padroni di casa non escono dalla gara, anzi rientrano in campo motivati e al 41' mettono nuovamente la freccia, stavolta grazie a Dazzi che approfitta della libertà concessa dagli avversari in area di rigore e insacca il due a uno sugli sviluppi di un corner. Chiamato ancora una volta a reagire, il Porcari si rimbocca le maniche e, con una doppietta dello scatenato De Carlo nel giro di pochi minuti, al 49' e al 55', ribalta diametralmente la situazione. Il due a due si materializza con una perentoria elevazione aerea dopo uno splendido cross di Collecchi dalla sinistra, la sua quattordicesima rete stagionale invece il centrocampista bianconero la realizza con un gran tiro da fuori area, leggermente deviato. Dopo il 3-2 ospite, la gara si assesta un po' sui binari di un equilibrio che la traghetta verso il finale senza ulteriori scossoni, ad eccetto delle tre espulsioni, nel contesto di una gara che non scade mai nell'eccessivo nervosismo. Il Forte dei Marmi saluta a testa alta la categoria regionale, il Porcari ricarica le motivazioni in vista dell'avventura in coppa. Calciatoripiù: De Carlo, Tambellini (Academy Porcari).
Il Calenzano espugna l'Henderson e resta a braccetto del Barberino anche dopo l'ultima giornata: il verdetto su quale fra le due squadre raggiungerà la terraferma con l'ultima bracciata è quindi rimandato a domenica prossima, quando avrà luogo lo spareggio fra queste due squadre. Consapevole di dover vincere a tutti i costi e sperare in un contestuale passo falso del Barberino appunto, il Calenzano scende in campo motivato ma forse un po' contratto, e di sicuro si spaventa quando vede la sua domenica complicarsi dopo il vantaggio dei padroni di casa. Al 2' infatti Bini apre il piattone a centro-area e devia in rete un cross dal fondo, 1-0. Non potrebbe iniziare in modo peggiore la trasferta dei rossoblù, che però si rimboccano le maniche e, trascinati da Calamai, ribaltano la situazione prima dell'intervallo. Al 7' ecco il pareggio, Castellani avanza palla al piede sulla sinistra partendo da metà campo, entra in area e conclude trovando la risposta di Morettini, ma il portiere niente può sulla successiva ribattuta a rete di Piscopo, che insacca col mancino dall'altezza del dischetto. Il due a uno lo mette a referto appunto Calamai, attorno al 20': sugli sviluppi di un corner, la sua inzuccata non lascia scampo al portiere di casa, nonostante il tentativo disperato di un difensore di intercettare il pallone prima che oltrepassi la linea di porta. Sempre nel primo tempo, al 28', Calamai colpisce ancora, stavolta ribadendo in fondo al sacco un precedente tiro di Mastrolia respinto da un difensore rossonero. La gara però non è chiusa, perché in avvio di secondo tempo l'Atletico Lucca prova ad attaccare alla ricerca del suo secondo gol, venendo però colto d'infilata dal poker del Calenzano,ancora a firma di Calamai, al 55': Tapia affonda sulla fascia destra, evita due difensori e poi serve Calamai , che penetra in area rossonera dal vertice destro e supera il portiere sul primo palo. Nella parte successiva di gara, il gol di Turri, che risolve in rete una mischia accesasi in area ospite, accende un po' il finale che però scorre via in controllo dei rossoblù di Fiorentino. Al triplice fischio, l'Atletico Lucca si congeda dal proprio pubblico, mentre per il Calenzano inizia la settimana decisiva, che vale un'intera stagione. Calciatoripiù: Calamai, Tapia (Folgor Calenzano).
Il San Giuliano mantiene rodato il suo motore in vista della coppa e vince anche l'ultima gara del campionato contro il Maliseti: i gol di Meozzi e Antonello nella prima parte della ripresa consegnano ai termali il loro diciottesimo successo stagionale. I primi 35' infatti terminano senza gol e propongono una gara abbastanza equilibrata, in cui il Maliseti non sfigura. Anzi, sono proprio gli ospiti a creare il primo pericolo con Brienza, lanciato in profondità davanti a Micheli, che recupera con l'aiuto dei propri difensori. I pratesi insistono ancora con l'ispirato Brienza, poi - dopo il 15' - i padroni di casa iniziano a crescere e sfiorano il gol con Antonello, lanciato in velocità da Rossitto, il suo diagonale viene ben parato da Pastore. Al 25' spazio per altre due occasioni da palla inattiva per i locali: Stefanini sfiora la rete con un colpo di testa su corner, il portiere ospite successivamente sventa una deviazione sottomisura di Campera, ancora dopo un angolo, intercettando il pallone all'incrocio dei pali. Nel finale di frazione, un'occasione per parte: al 32' il colpo di testa di Stefanini dopo un cross dalla bandierina esce sul fondo di pochissimo, al 35' invece la punizione di Plepi non causa particolari problemi all'attento Micheli. Dopo un primo tempo più combattuto, il secondo è caratterizzato dal dominio del San Giuliano; il Maliseti disputa un ottimo primo parziale, ma cala nella ripresa e gli gli avversari ne approfittano, creando diverse occasioni fino al gol che arriva grazie a una grande giocata di Meozzi, lanciato in area di rigore ospite riceve spalle alla porta, salta un difensore con un elegante colpo di tacco, si presenta davanti al portiere ospite e conclude in diagonale all'angolino fra gli applausi. I locali non si accontentano, continuano a spingere e al 55' raddoppiano i conti grazie ad Antonello, al termine di una bella azione personale di Rossitto che, dalla destra, crossa attraversando l'area di rigore, Antonello sbuca sul secondo palo e non perdona. Nel tempo che resta, ancora San Giuliano in avanti e vicino al tris con la spettacolare acrobazia di Di Blasi, che colpisce la traversa, e alcuni spunti insidiosi di Meozzi e Rossetti, sempre temibili palla al piede. La gara si chiude con un'altra chance per Stefanini e la conclusione alta di Di Blasi, a legittimare fino in fondo questa ennesima vittoria stagionale della squadra di Berizzi.
Esserci, lassù, c'è sempre stato, il Prato di Stefano Vettori. E per un periodo c'è stato ancora più della consuetudine. Ma in un girone di ferro, colmo di squadre agguerrite soprattutto al vertice, ogni passo falso si è tradotto in un'occasione mancata. E il computo totale porta la compagine pratese a chiudere al terzo posto in classifica. L'esser arrivati sul podio a 'soli' 6 punti dalla vetta è senza dubbio traguardo più che dignitoso, ma viste le potenzialità mostrate da capitan Piccione e compagni forse, forse, un pizzico di amaro in bocca per non aver fatto qualcosa di ancora più grande rimarrà. L'epilogo che chiude il campionato Giovanissimi è un 3-1 senza storia rifilato a un Margine Coperta ormai salvo da tempo e con la testa in vacanza. Molto positivo il percorso delineato dalla giovane truppa di Marco Biagini; allenatore nuovo e squadra per buona parte nuova potevano essere attenuanti delittuose, invece si son trasformate in presupposti buoni per migliorare e crescere. E la permanenza nella dimensione regionale è un mattoncino di vitale importanza in un progetto, quello valdinievolino, lontano dai fasti del passato ma comunque ambizioso. La mattinata di domenica 4 maggio è una festa. Il Prato parte forte e attacca subito a spron battuto. Piccione strappa bene sulla destra e serve al centro un cioccolatino che Bonacchi non manca di spingere in rete per l'immediato 1-0. L'inerzia favorisce ancora i locali, che sprecano però a ripetizione ancora con Bonacchi, con Piccione e con Izzo. Lo stesso Izzo, tuttavia, manda in archivio il primo tempo sul 2-0 risolvendo un batti e ribatti con un bel tiro dal limite che inchioda Shkurtaj. Nella ripresa la musica non cambia, con la compagine di mister Vettori sempre bella frizzante in proiezione offensiva. Ma anche tanto sprecona. Dopo gli errori sotto porta dei vari Piccione (due volte), Bonacchi e Coccaro, i pistoiesi puniscono per contrappasso con Gepponi, abile a sfruttare un cross dalla sinistra piazzando la zampata che riapre il match. Un po' di apprensione tre le file locali sale, ma la spavalderia dei giovani in maglia blu non conosce ostacoli né restrizioni. Prima Bouriki e poi Coccaro sfiorano il tris, che sul finale però arriva davvero. Piccione prende palla, semina due difensori e deposita in rete il 3-1 che manda in archivio il 2024-2025 di Prato e Margine Coperta.
Ebbene sì, ci vorrà lo spareggio: passerà dallo scontro diretto contro il Calenzano il destino del Barberino, al quale non basta l'impresa contro il Montemurlo. L'1-0 firmato Nardini rifilato ai pratesi non è sufficiente per evitare la partita da dentro o fuori che li attende il prossimo weekend. Perché se i ragazzi di mister Della Scala hanno fatto ampiamente il loro dovere, superando di misura una squadra ben più quotata - si veda la classifica - allo stesso tempo anche la Folgor ha espugnato un terreno di gioco non facile come quello dell'Atletico Lucca. La gara si decide a due minuti dalla fine, quando Nardini realizza la rete che vale i tre punti sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Paolucci - i due saranno i migliori in campo -. Un gol che piega la resistenza del portiere pratese Breschi, fino a quel momento una vera e propria saracinesca. Ma per quanto tardivo, il gol di Nardini non chiude affatto una partita che prosegue per altri dieci minuti (sono infatti nove quelli assegnati come recupero dal direttore di gara). E c'è tempo per un paio di grandi brividi per i mugellani, perché un Montemurlo intenzionatissimo a giocare una gara vera, nonostante le oggettivamente ormai scarse motivazioni, colpisce proprio nel recupero una traversa e poi fallisce un gol a porta vuota con Calendi, che servito da Panzi non riesce a segnare. Sfortunato anche il Barberino, fermato anch'esso dopo l'1-0 dal palo. Insomma, un finale di gara spasmodico, quasi agonico, per un Barberino che di riffa o di raffa si porta a casa tre punti che valgono oro, e che possono dare slancio e fiducia in vista della vera e propria finale del prossimo weekend.
Senza ambizioni, drenate da ogni energia e con la sola voglia di chiudere con leggerezza un campionato lungo, per certi versi complicato ma comunque ben interpretato. San Marco Avenza e Viareggio si sono scontrate con poco mordente, libere di testa ma pesanti di gambe, plasmando la classica partita di fine stagione. Pochi schemi, poca tattica e tanti capovolgimenti di fronte alla ricerca dell'ultimo sorriso. La truppa di mister Leva è tra le due forse quella meno in palla ma più quadrata dietro, mentre la San Marco si fa apprezzare maggiormente in fase offensiva. Di azioni esaltanti e occasioni clamorose non se ne registrano anche se nel secondo tempo, con la stanchezza a serpeggiare tra i protagonisti in campo, le distanze si allungano e le praterie si aprono, dando vita a qualche contropiede -e quindi a qualche emozione- in più. Il segno x sarebbe stato sicuramente giusto, forse il più giusto, ma a un minuto dalla fine la giovane Barenco di Carrara opta per decretare un rigore in favore dei locali. Contestatissimo dai viareggini, anche in virtù di un penalty ancor più netto negato loro pochi minuti prima. Fatto sta che l'irrevocabile decisione manda all'esecuzione dal dischetto Paolillo: col sangue nelle vene, il numero 9 trafigge il portiere e pone fine, una volta per tutte, alle ostilità.
Non importa se è l'ultima della stagione e se il campionato è già in tasca: se sei il più forte, dimostrarlo sempre è inevitabile conseguenza della tua innata natura. E così il Pietrasanta, da buona armata quale è sempre stata, tira fuori i muscoli anche negli ultimi 70 minuti dell'anno -anzi, negli ultimi 35- e in circa un tempo di gioco ribalta la Zenith Prato trasformando lo 0-1 di inizio ripresa in un vigoroso 4-1 finale. C'è tanto turnover, giustamente, tra le file lucchesi, perché dar spazio a chi è stato protagonista alla stregua dei soliti volti noti giocando però meno è atto dovuto, almeno a livello morale. Così mister Albinoiu schiera in campo una formazione piuttosto inedita ma non per questo meno performante del solito. Il primo tempo è battagliato ed equilibrato, con la Zenith che mostra tutto il proprio valore gareggiando ad armi pari coi campioni. Effervescente e ritmata, la gara si sviluppa avvincente grazie a continui capovolgimenti di fronte che, pur non trovando mai sfogo concreto, divertono gli animi presenti alla Pruniccia . Se il primo tempo si chiude sullo 0-0, la ripresa vede invece un accavallarsi continuo di gol. È la compagine pratese a rompere il ghiaccio con un bel guizzo di Gorini che sublima l'ottima partenza dei suoi; ma assorbito il colpo, il Pietrasanta ritorna subito in carreggiata. Mister Albinoiu mette mano allo scacchiere tattico, sposta e cambia alcune pedine portando immediati benefici alla squadra. Un rigore trasformato da Cutolo dà il là alla remuntada dei suoi, portata subito avanti da una bella punizione col contagiri battuta da Ciambelli. Acquisito il vantaggio, la capolista torna a imperare sul terreno di gioco ricalcando il leit motiv di tutta la stagione. La Zenith non si fa comunque intimidire, attacca di rimando ma viene punita per contrappasso in contropiede. A calare il tris della sicurezza ci pensa Silverini, mentre l'ultimo gol nel campionato regionale dei Giovanissimi del Pietrasanta lo sigla Kahindi quasi allo scadere. Tra applausi, complimenti e un virtuoso pasillo de honor, Pietrasanta-Zenith Prato è stata una festa per tutti.